MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA IN GALLERIA CAVI PER IMPIANTI LUCE E FORZA MOTRICE DI EMERGENZA PER GALLERIA OLTRE 500 METRI

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1 Direzione Produzione Ingegneria di Manutenzione Trazione Elettrica e SSE RFI DPRIM STF IFS LF619 A 1 di 41 MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA IN GALLERIA EMERGENZA PER GALLERIA OLTRE 500 METRI PARTE TITOLO PARTE I PARTE II PARTE III PARTE IV PARTE V PARTE VI GENERALITÀ CARATTERISTICHE FUNZIONALI E COSTRUTTIVE REQUISITI DI QUALITÀ AFFIDABILITÀ, MANUTENZIONE E SOSTITUZIONE OMOLOGAZIONE DEL PRODOTTO ACCETTAZIONE DEL PRODOTTO A termine di legge la Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. si riserva la proprietà di questo documento che non potrà essere copiato, riprodotto o comunicato ad altri senza esplicita autorizzazione. Rev Data Descrizione Verifica Tecnica Autorizzazione a Emessa per applicazione A. Spadini G. P. Pavirani Redatto: P. Tagliaboschi

2 2 di 41 Indice I GENERALITÀ... 4 I.1 SCOPO... 4 I.2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 5 I.3 DOCUMENTAZIONE CORRELATA... 6 I.4 DEFINIZIONI... 8 I.5 ABBREVIAZIONI II CARATTERISTICHE FUNZIONALI E COSTRUTTIVE II.1 GALLERIE DI LUNGHEZZA MAGGIORE DI 1 KM E MINORE DI 10 KM II.1.1 Alimentazione del sistema di trazione elettrica II Requisiti funzionali dei cavi II Caratteristiche ambientali e condizioni di installazione II Requisiti elettrici legati all impianto di appartenenza II Dorsale 1 kvac di alimentazione QdT II Dorsale 230 Vac di alimentazione illuminazione di emergenza II Definizione ed assegnazione della tipologia di cavo II Definizione ed assegnazione della tipologia di cavo per dorsale 1 kvac di alimentazione QdT II Definizione ed assegnazione della tipologia di cavo per dorsale 230 Vac di alimentazione illuminazione di emergenza II.2 GALLERIE DI LUNGHEZZA COMPRESA TRA 500 METRI E 1000 METRI II.2.1 Alimentazione del sistema di trazione II Requisiti funzionali dei cavi II Caratteristiche ambientali e condizioni di installazione II Requisiti elettrici legati all impianto di appartenenza II Definizione ed assegnazione della tipologia di cavo II.3 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE ED ELETTRICHE DEI CAVI II.3.1 Cavo FG10(O)M1CNG10M II Descrizione delle sezioni del cavo II Conduttore II Isolante II Riempitivo II Guaina interna II Conduttore concentrico II Armatura II Isolante II Guaina esterna II Caratteristiche elettriche II Contrassegni di identificazione, imballaggi e garanzie II.3.2 Cavo FG10(O)M II Descrizione delle sezioni del cavo II Conduttore II Isolante II Riempitivo II Guaina esterna II Caratteristiche elettriche II Contrassegni di identificazione, imballaggi e garanzie III REQUISITI DI QUALITÀ III.1 PRODOTTO III.2 FORNITORI III.3 PIANO DELLA QUALITÀ III.4 SORVEGLIANZA SULLA QUALITÀ... 27

3 3 di 41 IV AFFIDABILITÀ DEL PRODOTTO IV.1 INSTALLAZIONE E SOSTITUZIONE IV.2 AFFIDABILITÀ DI PRODOTTO IV.3 VERIFICA PARAMETRI RAM E FUNZIONALITÀ IN ESERCIZIO IV.4 VERIFICA DELLE CLAUSOLE RAM IV.5 VERIFICA DELL AFFIDABILITÀ IV.6 VERIFICA DELLA FUNZIONALITÀ IN ESERCIZIO V OMOLOGAZIONE PRODOTTO V.1 GENERALITÀ V.2 RICHIESTA DI OMOLOGAZIONE DEL PRODOTTO V.3 PROVE DI TIPO V.3.1 Generalità V.3.2 Modalità di svolgimento V.3.3 Prove di tipo cavo FG10(O)M1CNG10M V Prova di sovratensione V Prova di tenuta al corto circuito V Prova di sovratemperatura alla corrente nominale V Prova di piegatura V Prova di non contaminazione V Prove di tipo sui campioni di materiale isolante V Prove di tipo sui campioni di materiale della guaina V.3.4 Prove di tipo cavo FG10(O)M V Prova di sovratensione V Prova di tenuta al corto circuito V Prova di sovratemperatura alla corrente nominale VI ACCETTAZIONE DEL PRODOTTO VI.1 CONDIZIONI DI ACCETTAZIONE VI.2 PROVE DI ACCETTAZIONE VI.2.1 Prove di accettazione su cavo FG10(O)M1CNG10M VI Prova di sovratensione VI Ulteriori prove elettriche VI Prove fisiche/meccaniche VI.2.2 Prove di accettazione su cavo FG10(O)M VI.3 ISTRUZIONI IN CASO DI NON CONFORMITÀ VI.4 IMBALLAGGI, PROTEZIONI E MARCATURE VI.5 INFORMAZIONI ALL UTILIZZATORE... 41

4 4 di 41 I GENERALITÀ I.1 Scopo La presente Specifica Tecnica di Fornitura (STF) ha lo scopo di definire le caratteristiche costruttive e funzionali di cavi elettrici in B.T. per la distribuzione dell alimentazione nelle diverse tipologie di dorsale degli impianti LFM in galleria ferroviaria. La presente Specifica Tecnica di Fornitura, in accordo alle Specifiche Tecniche di Costruzione RFI DPRIM STC IFS LF610 B e RFI DPRIM STC IFS LF611 A, recepisce ed integra i seguenti documenti: Linee Guida per il miglioramento della Sicurezza nelle Gallerie Ferroviarie, elaborate dal Gruppo di Lavoro misto FF.S.-C.N.VV.F. e scaturite dall emanazione del D.M. 03/96, fascicolo 4101, da parte del Ministero dell Interno, Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendio. Criteri Progettuali per la realizzazione degli Impianti: Elettrico e D illuminazione e Supervisione, Ed. Aprile Decreto 28 ottobre 2005 Sicurezza nelle gallerie ferroviarie del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Specifica tecnica di interoperabilità "Sicurezza nelle gallerie ferroviarie" pubblicata nella gazzetta ufficiale dell'unione Europea il 7 marzo Nel seguito sono disciplinate le procedure per le prove di omologazione e di accettazione a cui il prodotto stesso deve essere sottoposto. In particolare lo scopo è quello di definire: - la documentazione e la normativa di riferimento; - le funzioni; - le caratteristiche tecniche fisiche e chimiche (peso, dimensioni, materiali utilizzati, proprietà meccaniche ed elettriche, etc.); - le caratteristiche costruttive; - i requisiti e le clausole RAM; - le modalità di omologazione (prove di tipo); - le modalità di accettazione (prove di accettazione e selezione); - le modalità di imballaggio, protezione, movimentazione e spedizione; La presente STF non definisce le attività ed i regolamenti relativi alla manutenzione del prodotto ferroviario.

5 5 di 41 I.2 Campo di applicazione La presente Specifica tecnica disciplina la fornitura di cavi elettrici B.T. per la distribuzione trifase delle dorsali 1 kv degli impianti LFM nelle seguenti tipologie di gallerie: - gallerie di lunghezza maggiore di 1 km e minore di 10 km con sistema di alimentazione della trazione pari a 3 kvcc in corrente continua. - gallerie di lunghezza maggiore di 1 km e minore di 10 km con sistema di alimentazione della trazione pari a 25 kvca in corrente alternata. - gallerie di lunghezza minore di 1 km con sistema di alimentazione della trazione pari a 3 kvcc in corrente continua. - gallerie di lunghezza minore di 1 km con sistema di alimentazione della trazione pari a 25 kvca in corrente alternata. Per le stesse tipologie di galleria sono definiti i cavi che alimentano direttamente le dorsali a 230 Vca delle lampade di illuminazione di emergenza e di riferimento. Non sono descritti nella presente STF: - i cavi della rete dati, di telecomunicazione e diffusione sonora utilizzati in galleria - i cavi utilizzati all interno delle apparecchiature disposte all interno della galleria (Quadri di Tratta cassette di derivazione, pulsanti di emergenza,ecc.) - i cavi utilizzati nei cablaggi degli impianti di piazzale e dei locali tecnologici del PGEP previsti agli imbocchi delle gallerie.

6 6 di 41 I.3 Documentazione correlata I cavi trattati dalla presente STF devono essere progettati e realizzati, oltre che secondo quanto indicato nella presente Specifica Tecnica di Costruzione, nella completa osservanza delle leggi e norme vigenti in materia, con particolare riguardo a quelle di seguito riportate: DI QUA.SP.AQ. 004.A: Prescrizioni per la gestione di forniture di prodotti Ed. 10/99 sulla base di documenti di pianificazione della qualità. UNI EN ISO 9001: Sistemi di Qualità. Modelli per l assicurazione della Qualità nella progettazione, sviluppo, fabbricazione, installazione ed assistenza. Procedura Subdirezionale RFI DMA PS IFS 44 A Attività di Verifica dei requisiti di affidabilità, manutenibilità e disponibilità nella fase di omologazione di prodotto emessa dalla già Direzione Manutenzione il 07/02/2007 UNI ISO : Procedimenti di campionamento nell ispezione per attributi. Parte 1: schemi di campionamento indicizzati secondo il limite di qualità accettabile (AQL) nelle ispezioni per lotto UNI CEI EN Criteri generali per il funzionamento dei laboratori di prova. UNI CEI EN ISO/IEC Criteri generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura UNI CEI EN ISO/IEC Guida per la presentazione dei risultati di prova CEI EN Applicazioni ferroviarie - Installazioni fisse. Parte 1: Provvedimenti di protezione concernenti la sicurezza elettrica e la messa a terra Norma Tecnica TE 652, edizione 1992, Cavi elettrici per posa fissa per luce e forza motrice non propaganti l incendio e a ridotta emissione di fumi, gas tossici e corrosivi. Norma Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da 1 a 30 kv Norma CEI serie Metodi di prova comuni per cavi in condizione di incendio. Norma CEI 20-38/1 Cavi isolati con gomma non propaganti l incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi - Parte I Tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kv. CEI 20-35, Cavi non propaganti la fiamma. ; CEI 20-22/3, Prove di incendio sui cavi elettrici. - Parte 3: Prove su fili o cavi disposti a fascio. CEI EN Applicazioni Ferroviarie, tramviarie, filoviarie e metropolitane Cavi aventi speciali requisiti in condizioni d incendio Metodi di prova CEI EN Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio - Prova di propagazione della fiamma verticale di fili o cavi montati verticalmente a fascio. CEI EN Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane Cavi per materiale rotabile per alte temperature aventi speciali caratteristiche di comportamento al fuoco. Prescrizioni Generali. CEI EN Misure della densità del fumo emesso dai cavi che bruciano in condizioni definite: Parte 1: Apparecchiature di Prova

7 7 di 41 CEI EN Misure della densità del fumo emesso dai cavi che bruciano in condizioni definite: Parte 2: Procedure di prova e prescrizioni CEI Serie di norme CEI sul calcolo della portata di corrente, che recepiscono la normativa internazionale IEC CEI 20/27 Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione CEI-UNEL Bobine di legno per cavi elettrici - Dimensioni- n. 3 tabelle CEI Guida per la movimentazione ed il deposito delle bobine in legno per cavi elettrici

8 I.4 Definizioni 8 di 41 Impianto Corrente di corto circuito Perdita di isolamento Portata di corrente Schermo Quadro di Piazzale (QdP) Quadro di Tratta (QdT) Relè Indiretto di Protezione/Controllo (RIPC) Prove di selezione Prove di Accettazione Insieme dei seguenti componenti: Quadri in media tensione, trasformatori MT/BT, quadri di Piazzale (QdP), quadri di Tratta (QdT), quadri Front-End (FE) e dorsali cavi a 1 kvca e Vca. Corrente di cortocircuito quella corrente che si può verificare nel cavo a seguito di un guasto o ad un errato collegamento ad impedenza trascurabile tra due punti del circuito a potenziale differente. Condizione generica di guasto che produce una perdita i isolamento delle parti in tensione verso la massa di un quadro elettrico e/o verso lo schermo metallico di un cavo. Corrente che ogni cavo può trasmettere in via continuativa senza che la sua temperatura superi il valore prefissato dalle norme. Conduttore cilindrico o nastro di rame posizionato tra l isolamento di un cavo e la guaina di protezione, destinato a neutralizzare eventuali disturbi indotto e/o perdite di isolamento attraverso l utilizzo di adeguati dispositivi di controllo dell isolamento Quadro elettrico contenente dispositivi di interruzione, sezionamento e protezione ubicato in corrispondenza degli imbocchi della galleria e destinato a fornire l alimentazione alle dorsali a 1 kv e alle utenze esterne alla galleria. Quadro elettrico contenente apparecchiature di trasformazione, conversione e relativi dispositivi di interruzione, sezionamento e protezione ubicato all interno della galleria in corrispondenza delle nicchie e destinato a fornire l alimentazione agli impianti di illuminazione delle vie di esodo, impianti di diffusione sonora e telefonia e agli Armadi di Soccorso Avvolgicavo. Dispositivo a microprocessore dedicato alle funzioni di protezione/selezione e di segnalazione di stato delle grandezze amperometriche e voltmetriche, rilevate attraverso trasformatori di misura. Il dispositivo attiva le sue uscite quando si verificano particolari condizioni nei suoi circuiti d entrata. Insieme di prove, definite dalla Specifica Tecnica di Fornitura, eseguite dal Fornitore ed effettuate su un numero di esemplari, indicato nella medesima STF e facenti parte di un lotto di produzione, mirate all accertamento della qualità del processo produttivo Insieme di prove, definite dalla Specifica Tecnica di Fornitura, eseguite dal Fornitore in Assicurazione di Qualità su un numero di esemplari, indicato nella medesima STF e facenti parte di un lotto di produzione, mirate all accertamento della conformità del medesimo lotto e, conseguentemente, all accettazione da parte di RFI dello stesso

9 9 di 41 Prove di Tipo Prove Investigative Prodotto Ferroviario Processo di Omologazione Processo di Accettazione Insieme di prove, definite dalla Specifica Tecnica di Fornitura, effettuate da RFI su un numero di esemplari indicato nella medesima STF, mirate alla dimostrazione della rispondenza del prodotto alla STF nonché alla verifica delle capacità complessive del Fornitore, della bontà dei materiali impiegati e della adeguatezza del ciclo produttivo. Insieme di prove, a cura e spese di RFI, da effettuarsi su un numero di esemplari indicato nella Specifica Tecnica di Fornitura, mirate all acquisizione di informazioni di carattere tecnico relativo alle caratteristiche e alle prestazioni raggiungibili dal prodotto. È un ente, un apparecchiatura, un componente, un organo, un dispositivo, un insieme o un sottoinsieme, un sistema, un impianto o una parte di impianto, un macchinario, un mezzo d opera, un prodotto informatico o quant altro destinato a nuove realizzazioni, a lavori e/o ad interventi di manutenzione utilizzati per la realizzazione di opere e servizi del trasporto ferroviario. È un processo costituito da diverse fasi che permettono di acquisire il livello di sicurezza, di affidabilità, di manutenibilità e di disponibilità che il prodotto ferroviario deve soddisfare. (Omologazione Tecnica di Prodotto, in base alle Procedure Subdirezionali RFI DMA PS IFS 44 A e DI TC PS ORG 002 A ). è un processo costituito da diverse prove che permette di acquisire se tutti i prodotti del lotto di fornitura siano conformi ai requisiti previsti nelle Specifiche Tecniche di Fornitura.

10 10 di 41 I.5 Abbreviazioni Ai fini della presente Specifica Tecnica di Fornitura, valgono tutte le definizione delle norme CEI e le seguenti ulteriori definizioni e abbreviazioni. ACRONIMO AQ AV/AC BT CdR LdC LFM MT PdQ QdP QdT QdFE RIPC SCADA STC T-I TE e SSE Um U Uo EPR HEPR XLPE PVC A CT DPR DT DVS LdC LFM MA MO MTBF MTTR DEFINIZIONE Assicurazione Qualità Alta Velocità/Alta Capacità Bassa tensione Circuito di Ritorno Linea di Contatto Luce e Forza Motrice Media tensione Piano della Qualità Quadro di Piazzale Quadro di Tratta Quadro di Front End Relè Indiretto di Protezione/Controllo Sistema di supervisione, acquisizione, controllo e diagnostica. Specifica tecnica di Costruzione Tenuta Impulso Trazione Elettrica e SSE Tensione massima di impiego del cavo, a 50 HZ in kv efficaci tra due fasi. Tensione nominale di riferimento per l isolamento, a frequenza di esercizio, in kv efficaci, tra due fasi. Tensione nominale di riferimento per l isolamento, a frequenza di esercizio, in kv efficaci, tra il conduttore isolato e la terra. Etilene propilene reticolato Hard grade Ethylene Propylene Rubber Polietilene reticolato Polivinilecloruro Availability - Disponibilità Capitolato Tecnico Direzione Produzione Documento Tecnico/Documentazione Tecnica Documento di Valutazione della Sicurezza Linea di contatto Luce e Forza Motrice Manuale Metodologia Operativa Mean Time Between Failure Mean Time To Repair Tempo medio di ripristino

11 11 di 41 ACRONIMO OMFS RAM RFI SQ STF TE DEFINIZIONE Organismo di Omologazione FS Reliability, Availability, Maintenance; Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. Sistema Qualità Specifica Tecnica di Fornitura Trazione Elettrica

12 12 di 41 II CARATTERISTICHE FUNZIONALI E COSTRUTTIVE Nel seguito verranno descritti, in merito ai prodotti oggetto della presente STF, i requisiti necessari per il corretto funzionamento all interno del sistema LFM nelle varie tipologie di galleria considerate. Per ogni tipologia di galleria, verranno definiti e descritti i prodotti richiesti per il corretto esercizio dell impianto. II.1 Gallerie di lunghezza maggiore di 1 km e minore di 10 km Il sistema trifase di distribuzione LFM per gallerie di lunghezza maggiore di un 1 km e minore di 10 km deve avere le caratteristiche definite nella RFI DPRIM STC IFS LF 610 B in vigore. II.1.1 Alimentazione del sistema di trazione elettrica Il sistema di alimentazione a 3 kvcc è riferibile alla tipologia di galleria più diffusa nel territorio nazionale e comprende gallerie di nuova costruzione ma anche gallerie di vecchia costruzione non sempre rispondenti agli attuali standard costruttivi ferroviari. Si deve considerare quindi che in questo caso i prodotti installati devono poter essere eserciti nelle condizioni impiantistiche più gravose. Il sistema di alimentazione a 25 kvca è invece riferibile alla tipologia di galleria meno diffusa nel territorio nazionale e comprende gallerie AV/AC di nuova costruzione rispondenti agli attuali standard costruttivi ferroviari. Si deve considerare quindi che in questo caso i prodotti installati sono eserciti nelle migliori condizioni impiantistiche. I cavi di seguito descritti hanno caratteristiche compatibili con le condizioni di impiego più gravose. II Requisiti funzionali dei cavi I cavi da installare devono rispettare i requisiti funzionali di seguito riportati. II Caratteristiche ambientali e condizioni di installazione. Le condizioni ambientali di riferimento sono: Temperatura ambiente -10 C +30 C; Umidità relativa 50-90%; Altitudine 1000 m s.l.m.; Grado di inquinamento 3*

13 13 di 41 *CEI EN ; Grado di inquinamento 3: Presenza di inquinamento conduttore o di polvere secca non conduttrice che diventa conduttrice in seguito a condensazione L esercizio dei cavi dovrà essere ottimale per posa distanziata a parete e in cunicolo (vedi dis. E73201). II Requisiti elettrici legati all impianto di appartenenza II Dorsale 1 kvac di alimentazione QdT I cavi in oggetto, nelle condizioni di posa distanziata da parete, devono avere le sezioni dei conduttori e poter sopportare in servizio continuativo le portate massime (in Ampère) di cui alla seguente tabella: Lunghezza della galleria (km) Sezione cavo dorsale 1 kvac (mm 2 ) Portata massima permanente (A) 1,0 2,5 2,5 5,0 5,0 7,5 3x35 3x50 3x ,5 9,0 3x ,0 10,0 3x e con i seguenti dati caratteristici: Tensione nominale di rete Frequenza nominale di rete Sistema di distribuzione Corrente maxx di cto.cto per 0,5 secondi: 1000 Vac 50 Hz TN < 10 ka Le variazioni di tensione di rete che si possono verificare sulla dorsale possono essere considerate nell intervallo del ± 8% rispetto alla tensione nominale di 1000 Vac. Nelle gallerie che si stanno considerando tuttavia si può verificare la presenza delle dorsali dei cavi all interno della Zona della linea aerea di contatto (Rif. par CEI EN ) e quindi non si può escludere un tensionamento a 3 kvcc della TE.

14 14 di 41 La rigidità dielettrica del cavo da installare dovrà essere quindi dimensionata in modo tale da resistere alle suddette sovratensioni garantendo inoltre un doppio isolamento elettrico. Viste le caratteristiche di emergenza che contraddistinguono l esercizio effettivo dell impianto LFM risulta necessario fornire il cavo di una elevata resistenza meccanica dotandolo di un armatura protettiva. L armatura svolge anche il ruolo di via di ritorno per le eventuali correnti di cortocircuito che si possono generare a causa di cedimenti dell isolamento dei conduttori. II Dorsale 230 Vac di alimentazione illuminazione di emergenza I cavi in oggetto, nelle condizioni di posa distanziata da parete, devono avere le sezioni dei conduttori e poter sopportare in servizio continuativo le portate massime (in Ampère) di cui alla seguente tabella: Sezione cavo dorsale 400 Vac (mm 2 ) 3x1,5 3x2,5 4x2,5 Portata massima permanente (A) 0,7 0,7 0,7 e con i seguenti dati caratteristici: Tensione nominale di rete Frequenza nominale di rete Sistema di distribuzione Corrente max di c.to c.to per 0,5 secondi: 400 Vac 50 Hz Separazione elettrica < 4 ka Le variazioni di tensione di rete che si possono verificare sulla dorsale possono essere considerate nell intervallo del ±10% rispetto alla tensione nominale di 230 Vac. II Definizione ed assegnazione della tipologia di cavo II Definizione ed assegnazione della tipologia di cavo per dorsale 1 kvac di alimentazione QdT

15 15 di 41 Allo scopo di rispondere ai requisiti su menzionati per l esercizio delle dorsali 1 kvac degli impianti considerati deve essere utilizzato un cavo di tipo x FG10(O)M1CNG10M1 1,8/3 kv nelle formazioni e sezioni necessarie riportate al par. II Le caratteristiche del cavo sono descritte al successivo par. II.3.1. II Definizione ed assegnazione della tipologia di cavo per dorsale 230 Vac di alimentazione illuminazione di emergenza Allo scopo di rispondere ai requisiti su menzionati si richiede per l esercizio delle dorsali 230 Vac degli impianti considerati l utilizzo di un cavo di tipo x FG10(O)M1 0,6/1 kv nelle sezioni necessarie riportate al par. II Le caratteristiche del cavo sono descritte al successivo par. II.3.2.

16 16 di 41 II.2 Gallerie di lunghezza compresa tra 500 metri e 1000 metri Il sistema trifase di distribuzione LFM per gallerie di lunghezza minore o uguale a un 1 km deve avere le caratteristiche definite nella RFI DPRIM STC LF 611 A in vigore. II.2.1 Alimentazione del sistema di trazione Il sistema di alimentazione a 3 kvcc è riferibile alla tipologia di galleria più diffusa nel territorio nazionale e comprende gallerie di nuova costruzione ma anche gallerie di vecchia costruzione non sempre rispondenti agli attuali standard costruttivi ferroviari. Si deve considerare quindi che in questo caso i prodotti installati devono poter essere eserciti nelle condizioni impiantistiche più gravose. Il sistema di alimentazione a 25 kvca è invece riferibile alla tipologia di galleria meno diffusa nel territorio nazionale e comprende gallerie AV/AC di nuova costruzione rispondenti agli attuali standard costruttivi ferroviari. Si deve considerare quindi che in questo caso i prodotti installati sono eserciti nelle migliori condizioni impiantistiche. I cavi di seguito descritti hanno caratteristiche compatibili con le condizioni di impiego più gravose. II Requisiti funzionali dei cavi I cavi da installare devono rispettare i requisiti funzionali di seguito riportati. II Caratteristiche ambientali e condizioni di installazione. Le condizioni ambientali di riferimento sono: Temperatura ambiente -10 C +30 C; Umidità relativa 50% a 30 C; Altitudine 1000 m s.l.m.; Grado di inquinamento 3* *CEI EN ; Grado di inquinamento 3: Presenza di inquinamento conduttore o di polvere secca non conduttrice che diventa conduttrice in seguito a condensazione L esercizio dei cavi dovrà essere ottimale per posa distanziata a parete. II Requisiti elettrici legati all impianto di appartenenza I cavi in oggetto, nelle condizioni di posa distanziata da parete, devono avere le sezioni dei conduttori e poter sopportare in servizio continuativo le portate massime (in Ampère) di cui alla seguente tabella:

17 17 di 41 Lunghezza galleria (m) Sezione cavo dorsale 400V (mm 2 ) Portata massima (A) x1,5 5x2,5 2 2 e con i seguenti dati caratteristici: Tensione nominale di rete Frequenza nominale di rete Sistema di distribuzione Corrente max di cto.cto per 0,5 secondi: 400 Vac 50 Hz Separazione elettrica < 4 ka Le variazioni di tensione di rete che si possono verificare sulla dorsale possono essere considerate nell intervallo del ±10% rispetto alla tensione nominale di 400 Vac. II Definizione ed assegnazione della tipologia di cavo Allo scopo di rispondere ai requisiti su menzionati si richiede per l esercizio delle dorsali 1 kvac degli impianti considerati l utilizzo di un cavo di tipo x FG10(O)M1 0,6/1 kv nelle sezioni necessarie riportate al par. II Le caratteristiche del cavo sono descritte al successivo par. II.3.2.

18 18 di 41 II.3 II.3.1 Caratteristiche costruttive ed elettriche dei cavi Cavo FG10(O)M1CNG10M1 II Descrizione delle sezioni del cavo Il cavo deve presentare una struttura del tipo riportato in Fig.1 Fig.1 - Struttura interna del cavo FG10(O)M1CNG10M1 1,8/3 kv Il cavo deve essere caratterizzato dai seguenti componenti costruttivi: 1- CONDUTTORE 2- ISOLANTE 3- RIEMPITIVO 4- GUAINA INTERNA 5- CONDUTTORE CONCENTRICO 6- ARMATURA 7- ISOLANTE 8- GUAINA ESTERNA II Conduttore I conduttori devono essere dotati delle caratteristiche riportate nella tabella sottostante.

19 Materiale Sezione nominale conduttore Diametro nominale Resistenza massima a 20 C Rame (Cl.5) mm 2 3x35 3x50 3x70 3x95 3x120 mm 7,40 8,80 10,8 12,4 14,5 Ω/km 0,554 0,386 0,272 0,206 0, di 41 II Isolante L isolante deve essere dotato delle seguenti caratteristiche: - Materiale Gomma EPR qualità G10 - Colori identificativi Marrone, Nero, Grigio - Spessore 2 mm II Riempitivo Il materiale riempitivo deve essere di tipo non fibroso ed igroscopico II Guaina interna La guaina interna deve essere dotata delle seguenti caratteristiche: - Materiale Mescola elastomerica reticolata di qualità M2 - Spessore nominale 1,2 mm II Conduttore concentrico Il conduttore concentrico deve essere costituito da fili di rame nudo e rispettare le caratteristiche riportate nella tabella sottostante. Sezione nominale conduttore mm 2 3x35 3x50 3x70 3x95 3x120 Sezione nominale conduttore concentrico Resistenza massima del conduttore concentrico a 20 C mm Ω/km 1,21 0,780 0,272 0,206 0,136 II Armatura L armatura deve essere dotata delle seguenti caratteristiche: - Materiale Nastro di acciaio zincato - Spessore nominale 0,5 mm

20 20 di 41 II Isolante L isolante deve essere dotato delle seguenti caratteristiche: - Materiale Gomma EPR qualità G10 - Spessore nominale 3 mm II Guaina esterna La guaina esterna deve essere dotata delle caratteristiche riportate nella seguente tabella: Sezione nominale conduttore mm 2 3x35 3x50 3x70 3x95 3x120 Materiale Mescola elastomerica reticolate di qualità M2 Colore Nero Spessore nominale guaina esterna mm 2 2 2,2 2,4 2,5 2,6 II Caratteristiche elettriche Il cavo deve essere dotato delle seguenti caratteristiche elettriche principali: - Uo = 1,8 kv - U = 3 kv - Frequenza nominale 50 Hz - Tensione di prova tra schermo ed esterno cavo 20 kvcc per 60 s - Tensione di prova tra conduttori e schermo 8 kvac per 60 s - Corrente termica di cto-cto: 10 ka (durata del cto-cto pari a 0,5 s., temperatura iniziale dei conduttori pari alla temperatura massima ammissibile di 90 C, temperatura finale dei conduttori di 250 C) - Corrente termica di cto - cto dell armatura per 0,5 secondi: 10 ka Sezione nominale conduttore mm 2 3x35 3x50 3x70 3x95 3x120 Diametro nominale esterno* mm 40,6 44,0 49,3 54,6 59,6 Peso nominale* kg/km Resistenza massima a 20 C Ω/km 0,554 0,386 0,272 0,206 0,161 Capacità µf/km 0,135 0,138 0,141 0,146 0,150 Reattanza Ω/km 0,095 0,091 0,087 0,084 0,082 Raggio di curvatura minimo cm 14xΦ 14xΦ 14xΦ 14xΦ 14xΦ *Sono accettati scostamenti del ± 5% rispetto a quelli indicati

21 21 di 41 Il cavo in oggetto, nelle condizioni di posa distanziata da parete ed a temperatura ambiente pari a 30 C devono poter sopportare in servizio continuativo le portate indicate nella seguente tabella: CAVO (Sigla) PORTATA (A) 3x35 3x50 3x x x I cavi in oggetto, nelle condizioni di posa in cunicolo ed a temperature ambiente pari a 30 C devono poter sopportare in servizio continuativo le portate indicate nella seguente tabella: CAVO (Sigla) PORTATA (A) 3x35 3x50 3x x x L esercizio del cavo dovrà essere ottimale sia per posa distanziata a parete che per posa in cunicolo con temperatura massima di regime dei conduttori di 90 C.

22 22 di 41 II Contrassegni di identificazione, imballaggi e garanzie Esternamente al cavo va riportata una marcatura così composta: + FORNITORE + lotto di produzione + anno di produzione + FG10OM1CNG10M1 1,8/3 kv 3XSEC CEI III Cat. C + progressiva metrica La spedizione del cavo dovrà essere fatta tramite bobine di legno. La lunghezza nominale delle pezzature del cavo è di circa 650 metri. Sulla lunghezza nominale di ciascuna pezzatura è ammessa una tolleranza massima del 3%. Il carico, il trasporto e lo scarico delle bobine devono avvenire a cura della Ditta costruttrice. La stessa Ditta è l unica garante nei confronti di R.F.I. per tutti i difetti dei materiali, di costruzione e di imballaggio dei cavi forniti. II.3.2 Cavo FG10(O)M1 II Descrizione delle sezioni del cavo Il cavo deve presentare una struttura del tipo riportato in Fig.2 Fig.2 - Struttura interna del cavo FG10(O)M1 0,6/1 kv in formazione 5x2,5

23 23 di 41 Il cavo deve essere caratterizzato dai seguenti componenti costruttivi: 1- CONDUTTORE 2- ISOLANTE 3- RIEMPITIVO 4- GUAINA ESTERNA II Conduttore Il conduttore deve essere dotato delle seguenti caratteristiche: - Materiale a corda flessibile di rame ricotto stagnato - Diametro nominale 1,9 mm - Resistenza massima a 20 C 8,21 Ω/km II Isolante L isolante deve essere dotato delle seguenti caratteristiche: II Materiale Gomma EPR qualità G10 - Colori (3x1,5) Nero, Marrone, Grigio (3x2,5) Dorsale destra: Nero, Bianco, Blu (3x2,5) Dorsale sinistra: Marrone, Bianco, Blu (4x2,5) Nero, Marrone, Bianco, Blu (5x2,5) Nero, Marrone, Grigio, Bianco, Blu - Spessore 1 mm Riempitivo Il materiale riempitivo deve essere di tipo non fibroso ed igroscopico II Guaina esterna La guaina esterna deve essere dotata delle caratteristiche riportate nella seguente tabella: Formazione mm 2 3x1,5 3x2,5 4x2,5 5x2,5 Materiale Tipo Mescola elastomerica reticolata di qualità M1 Spessore nominale mm 1,2 mm Colore Nero Diametro nominale esterno max mm 2 14,0 15,2 17,1 18,0

24 24 di 41 II Caratteristiche elettriche Sezione nominale conduttore mm 2 1,5 2,5 Formazione 3x1,5 3x2,5 4x2,5 5x2,5 Peso nominale* kg/km Resistenza massima a 20 C Ω/km 8,21 Reattanza Ω/km 0,104 Raggio di curvatura minimo** cm 4xΦ *Si accettano scostamenti del ± 5% rispetto a quelli indicati **In funzione del diametro esterno del cavo Φ I cavi in oggetto, nelle condizioni di posa distanziata a parete con 30 C di temperatura dell aria, devono poter sopportare in servizio continuativo le portate (in Ampère) di cui alla seguente tabella: CAVO (Sigla) PORTATA (A) 3x1,5 3x2,5 4x2,5 5x2, L esercizio dei cavi dovrà essere ottimale per posa distanziata a parete con temperatura massima di regime dei conduttori di 90 C. II Contrassegni di identificazione, imballaggi e garanzie Esternamente al cavo va riportata una marcatura così composta: + FORNITORE + lotto di produzione + anno di produzione + FG10OM1 0,6/1 kv NXSEC CEI III Cat. C + progressiva metrica

25 25 di 41 La lunghezza nominale delle pezzature minima del cavo è di circa 100 metri. Sulla lunghezza nominale di ciascuna pezzatura è ammessa una tolleranza del massima del 1%. Il carico, il trasporto e lo scarico delle bobine devono avvenire a cura della Ditta costruttrice. La stessa Ditta è l unica garante nei confronti di R.F.I. per tutti i difetti dei materiali, di costruzione e di imballaggio dei cavi forniti.

26 26 di 41 III III.1 REQUISITI DI QUALITÀ Prodotto I cavi oggetto della presente STF, per poter essere installati negli impianti di RFI, devono aver superato positivamente, nel rispetto di quanto richiesto, il processo di omologazione (vedi Capitolo V OMOLOGAZIONE PRODOTTO ). Qualora una Ditta abbia già ottenuto l omologazione da parte di terzi per lo stesso tipo di cavi da fornire e se le prove di tipo previste sono equivalenti a quelle della presente S.T.F. la stessa omologazione di prodotto potrà essere ritenuta valida anche per RFI a suo insindacabile giudizio. III.2 Fornitori I Fornitori dei cavi oggetto della presente STF devono possedere le necessarie capacità tecnico organizzative ed operare in regime di Assicurazione di Qualità conformemente a quanto previsto dalle Prescrizioni per la Gestione degli Appalti di Lavori, Manutenzione, opere e forniture in opera sulla base di documenti di Pianificazione della Qualità RFI QA SP AQ 001B e per quanto non contenuto nella precedente nella UNI EN ISO 9001/2000. Presso i Fornitori deve essere operante un sistema di qualità conforme alla normativa UNI EN ISO Tale sistema deve essere preventivamente certificato dal competente organo di R.F.I., ovvero può essere accettata la certificazione del S.Q. aziendale rilasciata da un Ente certificatore ufficialmente riconosciuto. III.3 Piano della qualità Per l esecuzione della fornitura l impresa è tenuta ad approntare il Piano della Qualità (PdQ) redatto secondo la Specifica di gestione per la qualità RFI QUA SP AQ 001 B. Tale documento deve contenere, almeno: Piano di Gestione della Fornitura (PGF) che descrive la struttura organizzativa e le risorse dell impresa nonché la pianificazione delle attività; Piano della Progettazione (PdP) che descrive le fasi della progettazione del prodotto, da realizzare evidenziandone in sequenza: gli input progettuali, le normative di riferimento e le scelte tecniche effettuate sulla base di relazioni e calcoli di verifica; Piano di Approvvigionamenti (PdA) che descrive le modalità e le fonti di approvvigionamento dei materiali, apparecchiature e sistemi; Piano di Fabbricazione e Controllo (PFC) che descrive in ordine sequenziale tutte le fasi di lavoro e di controllo necessarie per la realizzazione dei lavori.

27 27 di 41 Fermo restando quanto prescritto dalle Normative richiamate ai punti precedenti, si precisa che il Piano della Qualità dovrà contenere, in caso di prima fornitura, anche il Piano delle Prove di Tipo, nel quale devono essere indicate le modalità d esecuzione delle prove sui campioni, i laboratori riconosciuti, operanti secondo la Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, dove saranno eseguite le stesse o i laboratori del Fornitore se l attrezzatura di cui sono dotati è ritenuta idonea da RFI. I rapporti comprovanti il superamento delle prove, ed i campioni che ne sono stati sottoposti, devono essere conservati presso il Fornitore. III.4 Sorveglianza sulla qualità In linea di principio non sono previste fasi vincolanti o notificanti in corso di produzione, le stesse potranno eventualmente essere fissate da R.F.I. in sede di fornitura. R.F.I. si riserva comunque la facoltà di monitorare la catena produttiva e procedere a tutte quelle analisi o prove su semilavorati ritenute eventualmente necessarie. Il relativo Piano di Fabbricazione e Controllo deve essere,comunque,preventivamente approvato da R.F.I., come dettato dalle Prescrizioni per la gestione di forniture di prodotti sulla base di documenti di pianificazione della qualità (DI.QUA.SP. AQ 004 Ed. 10/99). Il prodotto in considerazione dovrà essere fornito con una certificazione di conformità di prodotto rilasciata sotto la completa responsabilità del Fornitore e con il bollettino di tutte le prove di accettazione regolarmente effettuate sui materiali in fornitura. RFI si riserva il diritto di: Sorvegliare la lavorazione dei materiali in questione e delle parti che lo compongono sia nello stabilimento della ditta fornitrice che in quello di eventuali subfornitori; Prelevare, in qualsiasi momento ed a suo insindacabile giudizio, campioni dei materiali utilizzati nella fornitura per eseguire prove e verifiche presso laboratori di RFI o altri istituti; Richiedere sostituzioni e/o varianti che in base alle suddette prove e verifiche fossero ritenute necessarie. Le sorveglianze vengono effettuate nell interesse esclusivo di RFI e quindi non sollevano il Fornitore dalle responsabilità circa la rispondenza dei materiali impiegati e della fornitura alle funzioni cui e destinata. La Ditta è tenuta a predisporre tutte le apparecchiature richieste da RFI per accertare o meno la corrispondenza dei materiali alla presente S.T.F. e a mettere a disposizione tutto il personale necessario per l espletamento delle prove richieste.

28 28 di 41 IV IV.1 AFFIDABILITÀ DEL PRODOTTO Installazione e sostituzione Per i cavi, oggetto della presente STF, il fornitore deve fornire una descrizione accurata delle modalità di immagazzinamento e successiva posa evidenziando le migliori tecniche per una corretta movimentazione ed installazione sempre in riferimento alla sicurezza e incolumità degli operatori. La documentazione suddetta deve contenere anche le modalità operative per la sostituzione e lo smaltimento del prodotto. IV.2 Affidabilità di prodotto Il costruttore deve garantire il corretto funzionamento dei cavi ed una ragionevole durata della loro vita attesa; si richiede quindi un MTBF maggiore di ore. Il suddetto valore dovrà essere dimostrato mediante apposita relazione di calcolo in sede di omologazione del prodotto. IV.3 Verifica parametri RAM e funzionalità in esercizio Per la verifica dei parametri RAM sarà cura di RFI eseguire le seguenti prove investigative: verifica delle clausole RAM; verifica della funzionalità in esercizio. IV.4 Verifica delle clausole RAM In ottemperanza alla Procedura Subdirezionale sulla Verifica dei requisiti di affidabilità, manutenibilità e disponibilità nella fase di omologazione del prodotto RFI DMA PS IFS 44 A, il prodotto deve essere sottoposto a prove investigative da effettuare su impianti ferroviari in esercizio tese a misurare il valore delle clausole RAM attese, che si verificano nel corso dell esercizio. IV.5 Verifica dell affidabilità La verifica dell affidabilità del Prodotto in oggetto si ritiene superata se l affidabilità riferita ad ore (1 anno) di funzionamento sia maggiore o uguale a quella teorica riportata nella presente STF, ridotta del 5%. La Verifica in questione deve essere effettuata secondo le modalità espresse dalla struttura di RFI competente per la omologazione del prodotto mediante apposita documentazione tecnica o protocollo di sperimentazione di riferimento e comunque secondo quanto prescritto dalla procedura subdirezionale RFI DMA PS IFS 44 A.

29 29 di 41 IV.6 Verifica della funzionalità in esercizio La Verifica delle funzionalità in esercizio deve essere effettuata secondo le modalità espresse dalla struttura di RFI competente per la omologazione del prodotto mediante apposita documentazione tecnica o protocollo di sperimentazione di riferimento e comunque secondo quanto prescritto dalla procedura subdirezionale RFI DMA PS IFS 44 A.

30 30 di 41 V OMOLOGAZIONE PRODOTTO V.1 Generalità La fornitura dei cavi oggetto della presente STF è subordinata al preventivo conseguimento dell omologazione del prodotto da effettuarsi attraverso la Struttura Tecnica competente di RFI. Il processo di omologazione ha lo scopo di dimostrare la rispondenza del prodotto alla presente STF nonché di verificare la capacità complessiva del Fornitore, la bontà dei materiali impiegati e l adeguatezza dei cicli produttivi. V.2 Richiesta di omologazione del prodotto Le Imprese interessate alla fornitura dei cavi, oggetto della presente STF, dovranno presentare in via preliminare la seguente documentazione in duplice copia, al fine di poter dimostrare ad RFI la rispondenza tecnica dei prodotti per l apertura del processo di omologazione: Certificazione relativa al sistema di qualità o dichiarazione dell Impresa che opera in regime di Assicurazione di Qualità; Documentazione tecnico progettuale contenente: i disegni costruttivi, di assieme e di dettaglio con dimensioni e pesi delle apparecchiature e componenti; Istruzione, completa di disegni, per l installazione, la manutenzione e la taratura eventuale del prodotto; Documento descrittivo del processo produttivo; Prove effettuate presso ente terzo di certificazione. La suddetta Documentazione tecnico progettuale viene distinta in: Documentazione pubblica; Documentazione riservata. La documentazione pubblica è quella parte di documentazione di cui il Fornitore autorizza la libera riproduzione e diffusione e che pertanto viene consegnata ad RFI S.p.A. Essa dovrà essere costituita almeno dai seguenti elaborati e/o documenti: Schema elettrico; Viste di assieme/ingombri sia esterne che interne; Schede tecniche dei componenti; L elenco dei singoli componenti impiegati; Descrizione dei principi del funzionamento con relativi schemi a blocchi; Istruzione per l installazione, la manutenzione ed eventuale sostituzione del prodotto;

31 31 di 41 Elenco degli strumenti, con relative caratteristiche, che il Fornitore intende mettere a disposizione del Collaudatore FS per le relative prove; Documentazione relativa alle prove effettuate presso ente terzo di certificazione; Elenco della documentazione riservata. La documentazione riservata è quella parte di documentazione considerata riservata della quale il Fornitore non autorizza la libera riproduzione e diffusione. Detta documentazione, esaminata e vistata da RFI S.p.A., rimarrà presso il Fornitore a disposizione però per eventuali controlli e verifiche. Nel caso di valutazione preliminare favorevole del progetto da parte della Struttura Tecnica competente di RFI S.p.A., il Fornitore dovrà presentare la certificazione attestante il superamento delle prove di tipo di seguito previste. Tutta la documentazione dovrà essere consegnata alla Struttura Tecnica Competente di RFI S.p.A. La documentazione dovrà essere fornita in: Numero due copie in carta; Numero una copia digitalizzata in formato DXF e/o DWG per gli elaborati grafici e/o disegni; Numero una copia digitalizzata formato WORD per WINDOWS per i restanti documenti. Tutta la documentazione di cui sopra deve essere redatta in lingua italiana. Nel caso in cui il Fornitore ritenga necessario apportare modifiche ancorché migliorative del prodotto e/o del processo produttivo oggetto della presente STF, è obbligato a comunicarle tempestivamente alla Struttura Tecnica Competente di RFI S.p.A. per l approvazione. Per modifiche significative si devono intendere, tra le altre, quelle modifiche che, se introdotte: Diminuiscono il range di utilizzo del prodotto; Variano la configurazione geometrica e/o la collocazione del prodotto sull impianto pregiudicando le caratteristiche di stabilità meccanica e/o termica; Variano, in ogni caso, le risposte del prodotto in modo peggiorativo rispetto a quelle certificate nel piano di prove adottato. Pertanto non dovranno intendersi significative in generale tutte quelle modifiche dovute a sostituzione di componentistica per obsolescenza o miglioramento intrinseco delle caratteristiche. Comunque anche in questo caso il Fornitore è tenuto a: Comunicare ad RFI S.p.A. l avvenuta variazione; Concordare con RFI S.p.A. l eventuale necessità di una nuova certificazione e con essa le eventuali prove da effettuare. La certificazione di omologazione potrà essere sospesa in caso di:

32 32 di 41 Malfunzionamenti evidenti e/o ripetuti; Variazioni sostanziali delle condizioni di impiego; Monitoraggi del prodotto che comportino valutazioni insufficienti; Modifiche del prodotto non comunicate secondo le prescrizioni precedenti; Modifiche importanti al ciclo produttivo; Scostamenti significativi dello standard qualitativo del prodotto; Variazione nei cicli di manutenzione che comportano aumenti dei costi di esercizio. Qualora una Ditta abbia già ottenuto l omologazione da parte di terzi per lo stesso tipo di cavi da fornire e se le prove di tipo previste sono equivalenti a quelle della presente S.T.F. la stessa omologazione di prodotto potrà essere ritenuta valida anche per RFI a suo insindacabile giudizio. V.3 Prove di tipo I cavi e i suoi componenti devono essere sottoposti ai metodi di prova e possedere i requisiti necessari per superare le Prove di Tipo descritte ai par. IV.3.3 e IV.3.4. V.3.1 Generalità Per prove di tipo si intendono quelle prove a carattere tipologico che vanno eseguite una sola volta a riferimento di future forniture, salvo mutamento della STF o dello specifico prodotto offerto dal Fornitore. V.3.2 Modalità di svolgimento Le presenti prove di tipo dovranno essere eseguite presso un laboratorio o istituto universitario operanti secondo la Norma UNI CEI EN ISO/IEC e legalmente riconosciuti o in alternativa presso i laboratori di RFI S.p.A., oppure, previa autorizzazione di RFI S.p.A. ed eventualmente alla presenza di un proprio incaricato, presso altre strutture ivi comprese quelle del Fornitore. Le prove di tipo vanno ripetute in seguito a modifiche dei criteri di progettazione e/o di fabbricazione e/o di materiali impiegati, ovvero su richiesta di RFI S.p.A. Esse si intendono eseguite su apparecchi completi, in assetto di funzionamento ed alle condizioni ambientali previste e dovranno essere effettuate secondo le modalità previste dalle Norme richiamate, in vigore alla data di presentazione dell offerta. Le prove dovranno essere eseguite su un singolo quadro in ordine cronologico e in funzione della complessità o prova che può compromettere funzionalità già testate in precedenza.

33 33 di 41 A conclusione del procedimento di verifica dell idoneità tecnica, in caso di esito positivo, RFI S.p.A. restituirà una copia vistata di tutta la documentazione approvata. Detta documentazione dovrà rimanere presso il Fornitore per essere esibita in qualsiasi momento a richiesta di RFI S.p.A. e costituirà la documentazione di riferimento per le forniture. RFI S.p.A. si riserva comunque, a propria cura e spese, la facoltà di richiedere l effettuazione di ulteriori prove e/o verifiche anche non comprese fra quelle specificate nella presente STF. Le prove di tipo si intendono eseguite su cavi completi, in assetto di funzionamento ed alle condizioni ambientali previste e dovranno essere effettuate secondo le modalità indicate nelle Norme richiamate, in vigore alla data di presentazione dell offerta. Scelti un limitato numero di campioni all interno di un lotto di produzione, indicato nella presente STF, si effettuano prove sui Prodotti Tipo che dovranno essere marcati e immagazzinati a regola d arte dal fornitore. Qualora il prodotto da fornire, o parte di esso, sia già stato oggetto di analogo procedimento da parte di altro Ente, è facoltà di RFI S.p.A. accettare la documentazione relativa all esecuzione delle prove di tipo. V.3.3 Prove di tipo cavo FG10(O)M1CNG10M1 Le prove di tipo da applicare al cavo FG10(O)M1CNG10M1 sono: V Prova di sovratensione La prova di sovratensione verifica la necessaria tenuta dielettrica del cavo alle seguenti tensioni di prova: - 8 kvac in corrente alternata tra i conduttori e l armatura - 20 kvcc in corrente continua tra l armatura e la superficie esterna del cavo Come campione di prova dovrà essere considerata la pezzatura minima di cavo. Le sovratensioni dovranno essere applicate per un intervallo di tempo di 60 s. La prova si ritiene superata se non incorrono fenomeni di perforazione dell isolante e conseguente scarica disruptiva. V Prova di tenuta al corto circuito La verifica di tenuta al corto circuito dovrà essere effettuata facendo transitare su almeno tre fasi di un campione di cavo le correnti di cortocircuito di riferimento definite al par. I.8.1 per una durata di 0,5; i conduttori devono essere percorsi inizialmente da una corrente permanente che li riscaldi fino ad una temperatura di 90 C. Oltre ad eventuali altre condizioni che possono essere stabilite dalla struttura competente di RFI del processo di omologazione anche dopo l esecuzione della verifica in questione, la verifica si può ritenere superata se:

34 34 di 41 - la temperatura dei conduttori non ha superato il valore di 250 C, - il cavo risulta integro, privo di segni di bruciature e/o segni di deperimento del materiale di cui è costituito. V Prova di sovratemperatura alla corrente nominale Verifica del non superamento della temperatura di regime dei conduttori del cavo nelle condizioni specificate al par I V Prova di piegatura La prova va eseguita secondo i riferimenti di seguito riportati: Descrizione Riferimento dati di prova Descrizione prova Campionamento Prova da eseguirsi su: Prova di piegatura par par par Spezzone V Prova di non contaminazione La prova va eseguita secondo i riferimenti di seguito riportati: Descrizione Riferimento dati di prova Descrizione prova Campionamento Prova da eseguirsi su: Prova di non contaminazione CEI EN Tab.1.3 par a) par a) spezzone V Prove di tipo sui campioni di materiale isolante La prova va eseguita secondo i riferimenti di seguito riportati: Descrizione Carico di rottura dopo invecchiamento Riferimento dati di prova CEI EN Tab. 1.3 Descrizione prova CEI EN CEI EN Campionamento CEI EN CEI EN Prova da eseguirsi su: Spezzone

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