STORIA DELLA SCIENZA, DELLA TECNICA, DEL LAVORO. Il mulino. L energia della natura al servizio dell uomo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "STORIA DELLA SCIENZA, DELLA TECNICA, DEL LAVORO. Il mulino. L energia della natura al servizio dell uomo"

Transcript

1 STOIA DELLA SCIENZA, DELLA TECNICA, DEL LAVOO Il mulino L energia della natura al servizio dell uomo Vi sono molti modi per valutare il livello di sviluppo di una società, a seconda degli indicatori utilizzati. Così se ne può analizzare lo sviluppo nel campo della cultura, dell economia, delle relazioni umane o della tecnologia. Questa scheda tratterà un aspetto poco noto, ma molto importante della storia della tecnologia: lo sviluppo dei motori primari nel Medioevo. Nella trattazione di questo tema verificheremo se l immagine prevalente del Medioevo, quella cioè di un epoca di stagnazione e arretratezza, sia del tutto corrispondente alla realtà in riferimento a questo indicatore tecnologico. 1. Lo sviluppo dei motori primari fino al Medioevo Innanzi tutto, che cosa è un motore primario? Nella storia della tecnologia si indicano con questa espressione le macchine che forniscono forza motrice per altri strumenti, i cosiddetti agenti diretti. Per esempio: il bue che trainava l aratro era un motore primario, mentre l aratro un agente diretto; oppure, considerando la situazione attuale, è un motore primario la centrale idroelettrica che produce l energia necessaria per far funzionare un computer, che è invece un agente diretto. Quali sono stati i principali motori primari nella storia? Secondo la storico.j. Forbes, se utilizziamo come indicatore dell evoluzione storica i motori primari, possiamo individuare cinque stadi di sviluppo. Nel primo stadio gli uomini usavano la sola forza muscolare. Durante la rivoluzione neolitica, l addomesticamento degli animali accrebbe la potenza disponibile per la trazione, senza però aumentare il livello di produzione dell energia. Nemmeno l uso del cavallo e del dromedario nel secondo millennio a.c. servì a modificare questa situazione. Il secondo stadio è perciò importante per quest aumento della potenza complessiva dell uomo e dell animale, piuttosto che per un livello più elevato o più concentrato di produzione dell energia. Tuttavia i risultati si manifestano nella maggiore varietà e nel maggior numero di utensili prodotti dal tempo degli antichi imperi in poi. Il terzo stadio si apre negli ultimi anni dell impero romano, con l introduzione del mulino idraulico. Nella sua primissima forma, il mulino scandinavo implica anch esso soltanto un cambiamento dell origine della potenza motrice, dai muscoli animali a una macchina azionata dall acqua corrente, piuttosto che un nuovo livello di produzione dell energia. Le macine, in precedenza manovrate da due schiavi, e i mulini azionati da un somaro venivano infatti mossi in tal modo da un Fino al Medioevo le macchine erano azionate dalla forza muscolare di uomini o di animali: il disegno ricostruttivo qui sopra, tratto da un bassorilievo romano del II secolo d.c., mostra la mola di un mugnaio (in piedi, sulla destra) azionata da un cavallo. 2

2 sistema idrico primitivo, capace di fornire una potenza all incirca dello stesso ordine di grandezza (che si aggirava intorno a 0,5 cavalli-vapore). Questa macchina aumentava l energia totale disponibile, ma non forniva una maggiore potenza unitaria. Quando però gli ingegneri romani trasformarono questo mulino primordiale nel mulino vitruviano, essi crearono un motore primario che, anche nella sua forma primitiva, forniva circa 3 cavalli-vapore. Per vari motivi questo mulino idraulico non entrò nell uso generale nel mondo mediterraneo. L Europa occidentale ne comprese la grande importanza solo all inizio del Medioevo e il suo rapido sviluppo tecnico e la sua diffusione misero allora nelle mani dell umanità un motore primario capace di fornire una potenza di cavalli-vapore. Il mulino a vento, introdotto nello stesso periodo, fu un altra fonte di potenza equivalente. Il mulino ad acqua e il mulino a vento dominarono la tecnologia fino alla fine del XVIII secolo e la loro capacità di fornire energia ebbe influenza determinante sui macchinari, sui procedimenti e sui prodotti di quel periodo. Il quarto stadio ebbe inizio con la macchina a vapore, che nel 1850 divenne un motore primario capace di fornire un energia maggiore di quella del mulino ad acqua o del mulino a vento. Attualmente ci troviamo sull orlo di un imprevedibile quinto stadio, quello dell energia atomica. (da.j. Forbes, Energia motrice in Storia della tecnologia, Boringhieri, Torino , vol. 2, pp ) 1. Costruisci una tabella a doppia entrata che metta a confronto i cinque stadi di sviluppo dei motori primari di cui parla Forbes, sulla base dei seguenti indicatori: epoca; motore primario; caratteristiche. Come accenna anche Forbes, una delle svolte nella storia dei motori primari è costituita dall invenzione del mulino: con questo tipo di motore per la prima volta l uomo utilizzava una fonte di energia che non sfruttava più la forza muscolare, dell uomo e degli animali, bensì quella di elementi naturali in movimento, quali l acqua e l aria. In tal modo l uomo ebbe a disposizione non solo una maggior quantità di energia, ma anche (in particolare dopo il perfezionamento della tecnologia dei mulini) una fonte di energia considerevolmente più potente. Tuttavia, nel brano di Forbes c è un affermazione sulla quale è importante soffermare l attenzione: la forma più avanzata di mulino, la cui invenzione è attribuita all architetto romano Vitruvio, vissuto nel I secolo d.c., in realtà si diffuse solo nel corso del Medioevo, quindi molti secoli dopo la sua invenzione. Come mai un tale ritardo, per uno strumento che, come abbiamo visto, era in grado Le ruote dei mulini medievali erano molto simili a quelle ideate dai romani, di cui vediamo un modello ricostruttivo nel disegno in alto. A partire dal Medioevo il mulino entrò come protagonista in quasi tutte le attività produttive: nell immagine a sinistra, una miniatura inglese del XII secolo mostra una donna mentre porta sulle spalle sacchi di farina macinata presso un mulino ad acqua; qui sopra, una stampa cinquecentesca illustra un complesso sistema di ingranaggi che sfrutta la forza motrice dell acqua per azionare i mantici.di una fucina. 3

3 STOIA DELLA SCIENZA, DELLA TECNICA, DEL LAVOO Il mulino L energia della natura servizio dell uomo di moltiplicare l energia disponibile per la produzione? È possibile ipotizzare tre tipi di ragioni, che sono alla base di questo fenomeno. Innanzi tutto ragioni economiche e sociali: nel mondo antico vi era abbondanza di manodopera, soprattutto di schiavi. Non vi era dunque un forte stimolo a utilizzare tecniche nuove. L energia prodotta dal lavoro degli uomini e degli animali era considerata sufficiente. In secondo luogo ragioni geografiche: nel bacino dei Mediterraneo la maggior parte dei corsi d acqua ha un andamento irregolare, variabile a seconda delle stagioni, con lunghi periodi di flusso scarso: il mulino ha invece bisogno di un flusso abbondante e regolare. Infine vi sono ragioni culturali, legate alla concezione della cultura tipica del mondo antico, ben riassunta dal seguente brano di Pappo di Alessandria, un matematico del IV secolo d.c. I meccanici della scuola di Erone dicono che la meccanica può essere divisa in due parti: teorica e manuale. La prima è formata dalla geometria, dall aritmetica, dall astronomia e dalla fisica; la seconda dalla lavorazione dei metalli, dall architettura, dalla carpenteria e dall arte della pittura, nonché dall esecuzione manuale di queste cose. L uomo che sia stato esercitato da giovane alle predette arti e abbia inoltre una mente versatile sarà, a quanto dicono, il migliore architetto e inventore di dispositivi meccanici. Siccome non può lo stesso uomo eccellere in tanti studi accademici e in pari tempo apprendere i mestieri predetti, essi consigliano chi voglia perfezionarsi in un lavoro meccanico di usare i mestieri che già conosce nei compiti da svolgere in ogni caso particolare. (da. Forbes, in Storia della tecnologia, cit., p. 613) Per macinare il grano, prima dell invenzione del mulino, si usavano mole di pietra come queste, ritrovate a Pompei: all interno del foro centrale passava un perno a cui venivano legati gli animali; questi, girando in cerchio attorno alla mola, la facevano ruotare. 1. Quale tipo di distinzione fa l autore? Quali conseguenze trae da essa? 2. La tecnologia del mulino medievale Vediamo ora più da vicino le caratteristiche del mulino medievale o meglio dei mulini, giacché nel corso di quest epoca se ne diffusero varie tipologie, riconducibili a due principali: i mulini ad acqua e i mulini a vento. I primi ad apparire furono quelli ad acqua che, come abbiamo visto, furono inventati nel I secolo d.c. da Vitruvio. In realtà probabilmente esistevano nell area del Mediterraneo dei mulini ad acqua anche in epoca precedente, forse già dal I secolo a.c.: i cosiddetti mulini a ruota orizzontale, il cui uso è testimoniato in Europa ancora fino al XVI secolo. Il mulino vitruviano si distingueva dal mulino orizzontale per la maggiore efficacia e la maggiore potenza, come è ben esemplificato dalle seguenti immagini che mettono a confronto i meccanismi dei due tipi di macchine. 1. Quali sono, a tuo parere, i vantaggi del mulino a ruota verticale? I disegni mettono a confronto la struttura di un mulino idraulico orizzontale (A), collegato direttamente alla macina superiore attraverso un albero, e di un mulino idraulico verticale (B), che trasmette il comando alla macina attraverso un sistema di ingranaggi. 4

4 Il problema del mulino a ruota orizzontale è di convogliare l acqua in modo da garantire un movimento costante della macchina. Le tecniche utilizzate in età medievale furono diverse: dalla costruzione di chiuse, che incanalavano l acqua in modo da farla cadere dall alto sulla ruota, all utilizzo di pendenze naturali, presso le quali erano posti i mulini che raccoglievano così la spinta dell acqua dal basso o di fianco. A partire dal VI secolo si diffuse anche un altro tipo di mulino ad acqua: il mulino galleggiante, che così viene descritto dallo storico bizantino del VI secolo Procopio. Belisario [generale bizantino] ideò il seguente dispositivo. Appena a valle del ponte collegato al muro di circonvallazione, egli legò delle funi tra le opposte rive del fiume mantenendole tese il più possibile e quindi vi fissò due barche affiancate a una distanza di due piedi, nel punto in cui l acqua defluisce dalle arcate del ponte con la massima violenza, e, sistemando due mulini su ciascuna barca, sistemò tra esse il meccanismo che viene di solito usato per far girare i mulini. A valle collegò altre barche, ognuna legata alla precedente, e interpose ruote ad acqua allo stesso modo per una grande distanza. Così, con la forza del flusso d acqua tutte le ruote, l una dopo l altra, giravano indipendentemente, azionando i mulini a cui erano collegate, e macinavano una quantità dì grano sufficiente per la città. (da. Forbes, in Storia della tecnologia, cit., p. 617) 1. Fai un disegno schematico del mulino galleggiante, utilizzando la descrizione contenuta nel documento. Il mulino fu un elemento architettonico che caratterizzò per secoli molte zone europee: a fianco, un disegno ricostruttivo del complesso di mulini di epoca romana ad Arles (in Francia); sotto, un mulino a vento usato per l estrazione del sale a Trapani, in Sicilia; a fianco, un tipico paesaggio olandese in un dipinto del XVIII secolo. I mulini a vento apparvero in Europa verso il XII secolo, anche se è certo che erano già usati in Cina nel IV secolo d.c. e in Persia nel VII secolo. Gli storici non sono concordi sull origine del mulino a vento europeo: è in dubbio se esso fu copiato da quelli asiatici oppure se fu un invenzione originale. In realtà le caratteristiche del mulino a vento europeo sono molto diverse da quelle dei mulini asiatici, sicché non pare improbabile che si sia trattato di un prodotto completamente nuovo, ispirato al principio dei mulini ad acqua: anche qui vi è una ruota verticale, che però trasmette il movimento verso il basso e non verso l alto. Nel caso del mulino a vento, però, vi erano maggiori complicazioni tecniche; era infatti necessario costruire le pale in modo da raccogliere quanta più aria possibile e orientare l intero mulino in direzione del vento. Questo secondo problema veniva risolto montando il corpo del mulino sopra un perno impiantato su una base fissa: attraverso un timone, cioè una lunga barra di legno, il mulino veniva fatto ruotare e posizionato nella giusta direzione. Era inoltre importante costruire il mulino in un luogo esposto al vento, perciò erano preferibili postazioni elevate. 5

5 3. Mulino e società medievale STOIA DELLA SCIENZA, DELLA TECNICA, DEL LAVOO Il mulino L energia della natura servizio dell uomo A che cosa servivano i mulini? Innanzi tutto per macinare il grano; il movimento prodotto dal mulino veniva infatti trasferito a quelle stesse macine che per secoli erano state messe in movimento dalla forza muscolare di uomini e animali. Tuttavia l invenzione dei mulini stimolò anche nuovi usi. Non bisogna infatti dimenticare che ogni nuovo motore primario porta con sé non solo una quantità maggiore di energia disponibile, ma stimola anche ulteriori nuove invenzioni. Lo stesso accadde nel corso del Medioevo. L efficienza crescente dei mulini ad acqua e a vento e la loro diffusione indussero gli uomini a utilizzarli per usi diversi dalla semplice macinazione dei cereali. In proposito, ecco che cosa dice Forbes. All interno dell Europa feudale l invenzione del mulino rese più semplice la produzione della farina, ma contribuì ad accentrare il potere economico nelle mani dei signori, gli unici che avevano risorse sufficienti per costruire i mulini. Nella miniatura medievale, il trasporto del grano da macinare. La rapida diffusione dei mulini idraulici può essere illustrata da alcune cifre. Sulla riva di un affluente minore della Senna, a ouen, vi erano due mulini nel X secolo, cinque nel XII, dieci nel XIII e dodici verso il Trecento. Nel distretto di Forez ve n era solo uno all inizio del XII secolo, ma nel XIII secolo il numero di tali mulini raggiunse l ottantina. Ad Aube i mulini, che nell XI secolo erano quattordici, diventarono sessanta nel XII secolo e quasi duecento all inizio del XIII. Gli abitanti di Troyes costruirono undici mulini sulla Senna e sul Meldanson nel periodo Nel 1493 questa regione aveva venti mulini per la molitura del grano, quattordici cartiere, due concerie, quattro gualchiere [macchine usate per conferire compattezza e impermeabilità ai tessuti di origine animale] e una filanda: in totale 41 complessi. Nel medesimo periodo si fece un più largo uso dell energia idraulica, come appare evidente dalla sua applicazione per il sollevamento dell acqua, dalla comparsa di norie [macchine per sollevare l acqua] (abbazia di San Bertino, ), frantoi (Graisivaudan, XI secolo), mulini di frantumazione dei pigmenti (Péronne, 1376), mulini per il malto (Béthune, 1138), torni da falegname (Vizille, 1347) e macchine per la molatura dei coltelli (contea di Forez, 1257). In altri congegni idraulici si adoperava una grande varietà di camme e ruote dentate per azionare il macchinario: così funzionavano i mulini per follatura [processo finalizzato a conferire compattezza e impermeabilità ai tessuti] [ ], i mulini per concia [ ], i mulini per la canapa (Graisivaudan, 1040), le ferriere (1116), le segherie e le cartiere (XIII secolo). Nella Francia meridionale esisteva un intimo legame tra i canali d irrigazione e la costruzione di macchinari mossi da ruote idrauliche. Dopo la costruzione del canale dì Vaucluse (1101) furono concesse licenze per la costruzione di mulini ad acqua e a vento, e di mulini per la molitura del grano, la frantumazione delle olive e la follatura dei tessuti. (da. Forbes, in Storia della tecnologia, cit., pp ) Vi è infine un ultimo aspetto che dobbiamo considerare in relazione alla diffusione del mulino: il suo inserimento all interno dei rapporti sociali esistenti durante il Medioevo. Chi erano infatti i proprietari dei mulini? Chi poteva usarli? In una parola, quali rapporti economici e sociali ruotavano intorno al mulino? In un primo tempo, diciamo prima del X secolo, molti mulini erano di proprietà delle comunità di villaggio. I contadini si costruivano il mulino e lo usavano collettivamente. Ma questo uso collettivo scomparve man mano che si affermarono le grandi signorie feudali laiche ed ecclesiastiche. Chi aveva infatti la possibilità di costruire mulini grandi ed efficienti erano gli abati dei monasteri e i signori dei feudi. Il feudatario esercitava sulle sue terre una serie di diritti economici, che si chiamano bannalità. Questo vuol dire che solo il signore aveva il diritto di costruire nuovi mulini e che tutti gli abitanti del feudo erano obbligati a macinare il loro grano al mulino del signore, pagando come tassa una parte del grano stesso. Ma un passo decisivo, anche in questo campo, si fece con lo sviluppo delle città e delle istituzioni comunali. L aria delle città rende liberi diceva un proverbio dell epoca: i servi, se ci riescono, scappano dai feudi nelle città, le cui leggi molto 6

6 spesso garantiscono la libertà. Ebbene, anche il mulino, in città, nasce libero. La città protegge e favorisce chiunque voglia costruire un mulino; difende contro l opposizione del signore chiunque voglia scavare canali, deviare fiumi o torrenti a tale scopo. Estende lentamente il controllo pubblico anche sui mulini del feudatario o dell abate. Le ragioni per cui la città fa questo sono due, entrambe importanti: il mulino è un buon affare, che fa gola ai mercanti e agli imprenditori cittadini; la molitura del grano è di importanza fondamentale per la città, il cui problema principale è sempre quello di garantirsi l autosufficienza alimentare. Sintesi operativa 1. Completa la seguente tabella con le informazioni mancanti. mulini ad acqua mulini a vento origini caratteristiche tecniche problemi 2. Completa la seguente mappa concettuale, inserendo le informazioni mancanti. cause della diffusione sociali Q mulino medievale conseguenze della diffusione tecnologiche tipologie 3. All inizio della scheda è stata formulata l ipotesi che nel corso del Medioevo, nel campo dei motori primari e delle loro applicazioni, vi sia stato uno sviluppo tecnologico di una certa importanza. itieni, dopo la lettura della scheda, che questa ipotesi sia stata verificata? ispondi scrivendo un testo di non più di 150 parole che sintetizzi il contenuto della scheda e che affronti i seguenti punti: a. definizione di motore primario; b. evoluzione dei motori primari dall età antica; c. origine e diffusione dei mulini ad acqua; d. origine dei mulini a vento; e. applicazioni dei mulini; f. rapporti sociali legati ai mulini. 7

FONTI DI ENERGIA SFRUTTATE DALL UOMO NELL ANTICHITA

FONTI DI ENERGIA SFRUTTATE DALL UOMO NELL ANTICHITA FONTI DI ENERGIA SFRUTTATE DALL UOMO NELL ANTICHITA Lavoro della classe III H Scuola secondaria di 1 1 grado L. Majno - Milano a.s. 2012-13 13 Fin dall antichità l uomo ha saputo sfruttare le forme di

Dettagli

Progetto ARACNE Laboratorio di Eccellenza Certificato LICEO CLASSICO MARIO PAGANO (CB)

Progetto ARACNE Laboratorio di Eccellenza Certificato LICEO CLASSICO MARIO PAGANO (CB) Progetto ARACNE Laboratorio di Eccellenza Certificato LICEO CLASSICO MARIO PAGANO (CB) Il termine ENERGIA deriva dal tardo latino energīa, che a sua volta deriva dal greco ἐνέργεια (energheia). L energia

Dettagli

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ... VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...

Dettagli

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo Logica Numerica Approfondimento E. Barbuto Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore Il concetto di multiplo e di divisore Considerato un numero intero n, se esso viene moltiplicato per un numero

Dettagli

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di La popolazione Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di trasformare il cibo in lavoro. Data l

Dettagli

La colonizzazione greca e le sue conseguenze

La colonizzazione greca e le sue conseguenze Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La colonizzazione greca e le sue conseguenze

Dettagli

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele Marinaccio Il Colombario Costantiniano è situato nel

Dettagli

MAPPA CONCETTUALE LA LEVA

MAPPA CONCETTUALE LA LEVA 1 MAPPA CONCETTUALE LA LEVA Definizione Legge di equilibrio Storia I tre generi Leva vantaggiosa Leva indifferente Leva svantaggiosa 1 genere 2 genere 3 genere esempi esempi esempi esempi nel corpo umano

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Torchi e pressori. Per la Puglia un settore poco approfondito dell archeologia e della storia della tecnica è quello della tipologia dei torchi.

Torchi e pressori. Per la Puglia un settore poco approfondito dell archeologia e della storia della tecnica è quello della tipologia dei torchi. Torchi e pressori. Per la Puglia un settore poco approfondito dell archeologia e della storia della tecnica è quello della tipologia dei torchi. Indubbia è la vocazione della regione pugliese per la coltivazione

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione Indice 7 Presentazione 9 Premessa 11 Introduzione 13 1. Rilevamento ed oggetto 19 2. La stazione totale 23 3. La procedura generale 33 4. Dai punti al modello tridimensionale 45 5. Il modello tridimensionale

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

II.f. Altre attività sull euro

II.f. Altre attività sull euro Altre attività sull euro II.f È consigliabile costruire modelli in carta o cartoncino di monete e banconote, e farli usare ai bambini in varie attività di classe fin dal primo o al più dal secondo anno.

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

TECNICA E TATTICA VOLLEY

TECNICA E TATTICA VOLLEY TECNICA E TATTICA VOLLEY Dalla posizione di attesa, e a seconda del tipo di attacco avversario, il muro e la difesa optano per dei cambiamenti di posizione, al fine di rendere più facile la ricostruzione.

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

La moda. Written by Administrator Wednesday, 14 January 2009 16:26 - Last Updated Wednesday, 14 January 2009 16:39. La moda. Origine del termine 1 / 7

La moda. Written by Administrator Wednesday, 14 January 2009 16:26 - Last Updated Wednesday, 14 January 2009 16:39. La moda. Origine del termine 1 / 7 La moda Origine del termine 1 / 7 Il termine moda compare per la prima volta, nel suo significato attuale, nel trattato la carrozza da nolo,ovvero del vestire alla moda, dell abate Agostino Lampugnani,

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

ENERGIE RINNOVABILI E ESAURIBILI

ENERGIE RINNOVABILI E ESAURIBILI Energie nella storia La storia del lavoro dell uomo è caratterizzata da un continuo aumento del bisogno di energia. Solo trecento anni fa l'uomo consumava un decimo dell'energia di oggi. Allora si usavano

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

La potenza di una buona idea: 50 anni di trasmissione idrostatica. Linde Material Handling

La potenza di una buona idea: 50 anni di trasmissione idrostatica. Linde Material Handling La potenza di una buona idea: 50 anni di trasmissione idrostatica. Linde Material Handling 1960 Linde presenta il primo carrello con trasmissione idrostatica nel 1960 il modello Hubtrac. Questo significa

Dettagli

L ENERGIA. Suona la sveglia. Accendi la luce. Ti alzi e vai in bagno. Fai colazione. A piedi, in bicicletta o in autobus, vai a scuola.

L ENERGIA. Suona la sveglia. Accendi la luce. Ti alzi e vai in bagno. Fai colazione. A piedi, in bicicletta o in autobus, vai a scuola. L ENERGIA Suona la sveglia. Accendi la luce. Ti alzi e vai in bagno. Fai colazione. A piedi, in bicicletta o in autobus, vai a scuola. La giornata è appena iniziata e hai già usato tantissima ENERGIA:

Dettagli

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando

Dettagli

I.C.S. GIRGENTI IV ASPRA

I.C.S. GIRGENTI IV ASPRA I.C.S. GIRGENTI IV ASPRA Via Grotte 90011 BAGHERIA (PA) «LE MACCHINE SEMPLICI» prof. Antonino Lupo 05/06/2014 1 INTRODUZIONE ALLE MACCHINE Generalmente si pensa ad una macchina come a qualcosa di molto

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso 2.0 Gli archivi All interno della sezione archivi sono inserite le anagrafiche. In pratica si stratta di tutti quei dati che ricorreranno costantemente all interno dei documenti. 2.1 Inserire gli archivi

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg. Spingete per 4 secondi una slitta dove si trova seduta la vostra sorellina. Il peso di slitta+sorella è di 40 kg. La spinta che applicate F S è in modulo pari a 60 Newton. La slitta inizialmente è ferma,

Dettagli

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE

Dettagli

Gli strumenti della geografia

Gli strumenti della geografia Gli strumenti della geografia La geografia studia lo spazio, cioè i tanti tipi di luoghi e di ambienti che si trovano sulla Terra. La geografia descrive lo spazio e ci spiega anche come è fatto, come vivono

Dettagli

Olga Scotti. Basi di Informatica. Excel

Olga Scotti. Basi di Informatica. Excel Basi di Informatica Excel Tabelle pivot Le tabelle pivot sono strumenti analitici e di reporting per creare tabelle riassuntive, riorganizzare dati tramite trascinamento, filtrare e raggruppare i dati,

Dettagli

Guida Strategica per gli Imprenditori

Guida Strategica per gli Imprenditori Guida Strategica per gli Imprenditori Scopri la Formula atematica del Business 1 La Tavola degli Elementi del Business Come in qualsiasi elemento in natura anche nel Business è possibile ritrovare le leggi

Dettagli

Introduzione. Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD... 6

Introduzione. Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD... 6 Appunti di Calcolatori Elettronici Esecuzione di istruzioni in parallelo Introduzione... 1 Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD...

Dettagli

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Processo lavorativo e di valorizzazione. 12 novembre 2014

Processo lavorativo e di valorizzazione. 12 novembre 2014 Processo lavorativo e di valorizzazione 12 novembre 2014 1 dalla lezione precedente Marx, rifacendosi anche ad altri autori classici (in particolare Jones e in parte Smith) individua e studia i modi di

Dettagli

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare

Dettagli

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Auto, moto, scooter, biciclette, urban mobility elettrici e ibridi, la mobilità è ad una svolta!! Ma cosa sono e come funzionano?

Auto, moto, scooter, biciclette, urban mobility elettrici e ibridi, la mobilità è ad una svolta!! Ma cosa sono e come funzionano? Auto, moto, scooter, biciclette, urban mobility elettrici e ibridi, la mobilità è ad una svolta!! Ma cosa sono e come funzionano? Vediamo di conoscerli un po meglio!! Come è costituito un mezzo elettrico

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

3D e Realtà Virtuale

3D e Realtà Virtuale 3D e Realtà Virtuale Modello 3D La costruzione di un modello 3D, così come la realizzazione di un plastico tradizionale, necessita di grande precisione e attenzione conoscitiva. Tale modello convoglia

Dettagli

Sistema idraulico di Bologna

Sistema idraulico di Bologna Sistema idraulico di Bologna Il territorio di Bologna si presenta in pendenza (da sud a nord) e con differenti altitudini. Dentro lo spazio urbano scorrono i corsi d acqua naturali e artificiali distribuendo

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

G iochi con le carte 1

G iochi con le carte 1 Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare

Dettagli

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Alla fine del 1700 in Inghilterra c è un grande sviluppo dell industria. Gli inventori costruiscono delle macchine per lavorare il cotone. Le macchine fanno in poco tempo e in

Dettagli

BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA

BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA Introduzione. Nei film del Neorealismo, spesso gli attori non parlano in italiano standard, ma parlano in dialetto. Cosa sono i dialetti? Come sono nati? 1. Dal latino

Dettagli

Movimenti meccanici. Perché Longines ha inserito orologi con movimenti meccanici nelle proprie collezioni?

Movimenti meccanici. Perché Longines ha inserito orologi con movimenti meccanici nelle proprie collezioni? Movimenti meccanici LE QUALITÀ E LA CURA DEGLI OROLOGI MECCANICI Perché Longines ha inserito orologi con movimenti meccanici nelle proprie collezioni? La risposta è semplice: un orologio dotato di movimento

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 20 Come scegliere il gestore telefonico CHIAVI In questa unità imparerai: a capire testi che danno informazioni sulla scelta del gestore telefonico parole relative alla scelta del gestore telefonico

Dettagli

Cos è il farro? farro

Cos è il farro? farro La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo

Dettagli

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D. Giovanni Lombisani Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO Questa relazione, come quelle dei miei colleghi che seguiranno in riferimento

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Bartoccini Marco 3 A

Bartoccini Marco 3 A Bartoccini Marco 3 A Le persone e le cose possono stare ferme oppure muoversi,e quando si muovono possono farlo a diverse velocità.il movimento si svolge nello spazio e nel tempo: esso infatti copre una

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Tecnica PROBLEMA: COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

L idrovora di Ca Vendramin: le nostre ricerche. Classe IV B T.I.M. I.P.S.I.A. Porto Tolle (Ro)

L idrovora di Ca Vendramin: le nostre ricerche. Classe IV B T.I.M. I.P.S.I.A. Porto Tolle (Ro) L idrovora di Ca Vendramin: le nostre ricerche. Classe IV B T.I.M. I.P.S.I.A. Porto Tolle (Ro) Il Polesine può essere considerato una zona unica nel suo genere in quanto formatasi dall accumulo di sedimenti

Dettagli

La trigonometria prima della trigonometria. Maurizio Berni

La trigonometria prima della trigonometria. Maurizio Berni La trigonometria prima della trigonometria Maurizio Berni 9 maggio 2010 Negli istituti tecnici agrari la trigonometria viene affrontata: nella seconda classe in Disegno e Topografia (risoluzione di triangoli

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica Scopo della lezione Informatica per le lauree triennali LEZIONE 1 - Che cos è l informatica Introdurre i concetti base della materia Definire le differenze tra hardware e software Individuare le applicazioni

Dettagli

Lezione 8. La macchina universale

Lezione 8. La macchina universale Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano

Dettagli

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 22/01/2015 Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 Strutture diurne 1. Situazione di partenza «scuola in movimento» è un programma di portata nazionale dell Ufficio federale dello

Dettagli

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile Problemi connessi all utilizzo di un numero di bit limitato Abbiamo visto quali sono i vantaggi dell utilizzo della rappresentazione in complemento alla base: corrispondenza biunivoca fra rappresentazione

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

LABORATORIO DI MATEMATICA RENDITE, AMMORTAMENTI, LEASING CON EXCEL

LABORATORIO DI MATEMATICA RENDITE, AMMORTAMENTI, LEASING CON EXCEL LABORATORIO DI MATEMATICA RENDITE, AMMORTAMENTI, LEASING CON EXCEL ESERCITAZIONE GUIDATA: LE RENDITE 1. Il montante di una rendita immediata posticipata Utilizzando Excel, calcoliamo il montante di una

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB

LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN STRATEGIE DI COMUNICAZIONE LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB LA PROPOSTA DI UN MODELLO MIRATO

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Autismo e teoria della mente

Autismo e teoria della mente Spiegare l autismo Università degli Studi di Milano Autismo e teoria della mente Sandro Zucchi All inizio degli anni 80, Baron-Cohen, Leslie e Frith hanno condotto un esperimento per determinare il meccanismo

Dettagli

PSICOLOGIA. La ricerca nelle scienze sociali. Le tecniche di rilevazione dei dati. L'osservazione. il testo:

PSICOLOGIA. La ricerca nelle scienze sociali. Le tecniche di rilevazione dei dati. L'osservazione. il testo: il testo: 01 Le tecniche di rilevazione dei dati Le principali tecniche di raccolta dei dati si dividono in: tecniche descrittive: il ricercatore osserva ciò che sta studiando. Sono tecniche descrittive

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell

Dettagli

Il SENTIMENT E LA PSICOLOGIA

Il SENTIMENT E LA PSICOLOGIA CAPITOLO 2 Il SENTIMENT E LA PSICOLOGIA 2.1.Cosa muove i mercati? Il primo passo operativo da fare nel trading è l analisi del sentiment dei mercati. Con questa espressione faccio riferimento al livello

Dettagli

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO

GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO La nostra idea Partendo da un nucleo ridotto di aderenti al Gas, abbiamo pensato di cambiare ruolo: da semplici consumatori solidali a imprenditori

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

Tra questi il più conosciuto è il sudoku.

Tra questi il più conosciuto è il sudoku. I giochi logici sono una particolare categoria di giochi a griglia. Tra questi il più conosciuto è il sudoku. Sono giochi adatti a tutti perché non richiedono conoscenze matematiche avanzate ma buone doti

Dettagli

PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe

PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe Una mappa è una rappresentazione grafica che serve per comunicare delle informazioni chiare e dati utili. Esistono diversi tipi di mappa tra cui le mappe mentali e

Dettagli

Gestione della memoria centrale

Gestione della memoria centrale Gestione della memoria centrale Un programma per essere eseguito deve risiedere in memoria principale e lo stesso vale per i dati su cui esso opera In un sistema multitasking molti processi vengono eseguiti

Dettagli