Risposte alle domande del Capitolo 4
|
|
- Antonina Spina
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Linguistica generale, 2e Giovanni Gobber, Moreno Morani Copyright 2014 McGraw Hill Education (Italy) 4.1 Qual è l oggetto di indagine della morfologia? Risposte alle domande del Capitolo 4 La morfologia rappresenta l organizzazione interna delle parole e delle forme di parola. Essa ha il compito di descrivere. la flessione delle parole. i processi di formazione delle parole. 4.2 Che cosa si intende per parola? Il termine parola ha denotati diversi a seconda del livello di osservazione scelto:. vi è una parola fonologica, che si articola in uno o più piedi, organizzati in sillabe secondo le regole della lingua considerata;. una parola morfologica si articola in elementi, disposti in un ordine stabile: per esempio, i morfemi flessionali compaiono dopo i morfemi lessicali e i suffissi (cant are e non *are cant; noios o e non *os noi o / *os o noi ecc.);. la parola ortografica si caratterizza come elemento isolato da spazi nella scrittura;. nel discorso, i confini di parola sono punti di pausa potenziale. Le parole possono configurarsi diversamente a seconda della lingua considerata. Per esempio, in inglese he gave it up presenta una parola morfologica give up che si articola in due parole sintattiche distanziate fra loro. Del pari, in tedesco fangen Sie mit der Arbeit an! cominci il lavoro! contiene una forma del verbo anfangen cominciare che si articola in due parole sintattiche fangen an. È poi fondamentale un ulteriore distinzione: una parola si manifesta sempre in una forma di parola. Per alcune parole vi è una sola forma, come, per esempio, in come, sopra, quasi. Più forme di una medesima parola costituiscono il paradigma delle forme di tale parola: torta e torte sono due forme della parola torta. A volte, si usa il maiuscoletto per designare una parola, intesa come classe di tutte le sue forme; queste ultime, invece, sono indicate in corsivo: per esempio, gatto è la forma singolare della parola GATTO. Quando rappresenta la parola (anche se non è scritta in maiuscoletto), una forma di parola è usata come forma di citazione. Per l italiano, i verbi sono indicati dalla forma dell infinito; a loro volta, i nomi, gli aggettivi e i pronomi sono designati dalle forme del maschile singolare. La forma di citazione è una forma di parola che funziona come esponente (ossia rappresentante ) della rispettiva parola. In un vocabolario le forme di citazione sono impiegate per indicare i lemmi, ossia le voci, che attestano i vocaboli di una lingua. 4.3 Qual è la differenza tra un parola e una forma di parola? La parola, intesa come lessema, ha una componente morfologica (i morfemi che le danno struttura) e grammaticale (appartiene a una classe del lessico e ha un comportamento sintattico nella frase). La parola può manifestarsi in più di una forma di parola: sedia e sedie sono due forme della stessa parola; alto, alta, alti alte sono quattro forme della stessa parola. Abbiamo così il
2 paradigma delle forme nelle quali si manifesta una stessa parola. Per alcune parole vi è una sola forma; in questo caso, la classe di forme ha un solo elemento: come, sopra, quasi sono esempi di parola con una sola forma. Generalizzando, si può dire che una parola è la classe delle forme con cui essa è manifestata nei testi. Una parola ha bisogno di una forma di parola per manifestarsi. Per questo, ogni parola è indicata da una forma di parola, che è detta forma di citazione. Per esempio, l aggettivo alto è indicato dalla forma al maschile singolare: nei vocabolari si cerca alto e non alti (anche nel discorso in funzione metalinguistica, cioè nelle parole che parlano di parole: ho detto alto, non basso! ). 4.4 Precisa le differenze tra una classificazione formale e una classificazione funzionale dei morfemi. È detta formale una classificazione che si propone di rilevare le posizioni dei morfemi nella forma di parola. Una distinzione basata su un criterio formale distingue radici, affissi e desinenze: p.es. riguardare presenta un affisso ri, che si dice prefisso perché precede la radice guard; la forma di parola è chiusa da are, che si può considerare un unico segmento desinenziale are oppure si può scomporre in un elemento tematico a e in una desinenza re (in seguito si preferirà la prima soluzione, che appare più semplice e congrua con il punto di vista scelto in questo capitolo). Un affisso può seguire una radice e precedere la desinenza: questo tipo è chiamato suffisso. La forma di parola nevoso contiene la radice nev, il suffisso os e la desinenza o. Un prefisso può precedere un altro prefisso, come in preriscaldare. Lo stesso vale per i suffissi, come in sindacalizzazione. Da un punto di vista formale, anche le desinenze sono affissi: sono considerate suffissi di un tipo particolare, che chiudono la forma di parola. Il punto di vista funzionale considera il ruolo dei morfemi entro i processi di formazione delle parole e nella flessione delle forme di parola: p.es. la desinenza o e il suffisso os di nevoso hanno compiti diversi ( o mi dà una forma di parola, che è anche la forma di citazione della parola stessa; invece os mi serve per derivare la parola da un altra parola (neve nevoso). In questa prospettiva, cui si fa in seguito riferimento, si possono riconoscere tre tipi di morfemi: i morfemi lessicali, i morfemi flessionali e i formativi lessicali, che sono chiamati anche morfemi derivazionali, perché intervengono in processi di derivazione di parole Quale differenza vi è tra un morfema lessicale e un lessema? Il termine lessema indica un unità del vocabolario, inteso come repertorio delle parole di una lingua. In una prospettiva psicolinguistica, tale repertorio è visto come un lessico mentale, ossia come una rappresentazione della competenza lessicale di cui dispone un parlante ideale. Un lessema ha anche una componente grammaticale : si tratta delle istruzioni sul comportamento morfologico e sintattico. Per esempio, il lessema GATTO (il maiuscoletto serve qui per distinguere la parola dalle forme in cui si manifesta: vedi sopra, domanda 2) è predisposto a funzionare come nome comune di genere grammaticale maschile; esso si manifesta attraverso due forme di parola, una per il singolare, una per il plurale. Queste caratteristiche sono registrate nell area dell informazione grammaticale di una voce lessicografica. Il morfema lessicale, invece, è la componente morfologica minima di un lessema: gatt è il morfema lessicale del lessema GATTO; noi è il morfema lessicale di un lessema semplice come NOIA e di un lessema strutturato come NOIOSO (che ha anche il formativo lessicale os ). Nel testo, abbiamo preferito evitare l uso del maiuscoletto, per semplicità espositive. La differenza tra morfema lessicale e lessema mette in luce la presenza di una gerarchia di livelli nella struttura della parola: vi è un livello morfologico (con morfemi lessicali, derivazionali,
3 flessionali) e un livello grammaticale, con le informazioni sulla classe del lessico e la flessione. Dalle informazioni sulla classe lessicale (nome, aggettivo, verbo ecc.) discendono le predisposizioni a funzionare nella frase come nucleo di un sintagma (nominale, aggettivale, verbale ecc.). 4.6 Perché i morfemi flessionali sono tenuti distinti dai formativi lessicali? La differenza è di natura funzionale: i morfemi flessionali caratterizzano forme diverse della medesima parola (del medesimo lessema); i formativi lessicali intervengono nella formazione di lessemi strutturati a partire da altri lessemi, che possono essere elementari o strutturati. 4.7 Sono possibili forme di parola senza morfemi flessionali? Certamente: preposizioni, congiunzioni, avverbi sono privi di morfemi flessionali. 4.8 Qual è la differenza tra morfemi intrinseci e morfemi estrinseci (o contestuali )? Un morfema flessionale intrinseco è scelto dalla semantica (porto i libri a casa perché ne porto più di uno). Un morfema estrinseco è detto anche sintattico o contestuale perché è scelto da un altra parola nella frase. Per esempio, in italiano i morfemi del genere e del numero nell aggettivo sono imposti dal nome con cui l aggettivo concorda: gatti neri (e non *gatti nero). In questo caso si parla di concordanza. Altro esempio: in Vogliono che io paghi subito la forma del verbo paghi è al congiuntivo, che è il modo imposto dal verbo della reggente vogliono. In questo caso si parla di reggenza (vogliono richiede il congiuntivo del verbo nella frase dipendente). La scelta del morfema estrinseco è un fenomeno morfo sintattico: la morfologia flessionale serve per manifestare un nesso sintattico. 4.9 Perché si può dire che in inglese i nomi non hanno genere grammaticale? Non hanno genere grammaticale perché non vi sono morfemi della classe del genere. Peraltro, un nome può denotare un individuo di sesso maschile oppure femminile e quest ultimo è un genere ontologico (cioè della realtà, non della lingua). In tali casi, la presenza del genere ontologico è desunta dalla conoscenza del significato lessicale (si sa che teacher denota un uomo oppure una donna che insegna). A decidere quale sia il genere è il discorso concreto e le conoscenze condivise dai parlanti (che si riferiscono a una certa persona); spesso nel testo ci sono pronomi (he o she) che da soli chiariscono il genere ontologico della persona indicata Descrivi i fenomeni di allomorfia, sincretismo e amalgama Si ha un amalgama morfematico (o pacchetto di morfemi) quando un morfo manifesta contemporaneamente più morfemi, appartenenti a classi morfematiche differenti. Esempi: il morfo o di gatto manifesta l amalgama di morfemi maschile + singolare ; a di bella manifesta l amalgama maschile + plurale ; invece, in o di leggo vi è l amalgama indicativo + presente + I persona + singolare e a di veda manifesta congiuntivo + presente + I oppure II oppure III persona + singolare. Nell ultimo esempio citato, si riscontra un caso di sincretismo: un opposizione tra morfemi non è distinta da strategie di manifestazione differenti: il medesimo morfo a manifesta ora la prima, ora la seconda, ora la terza persona. Allo stesso modo si comporta il morfo i di canti in quanto forma del congiuntivo presente (il morfo i di canti può manifestare anche la II persona singolare del presente indicativo).
4 4.11 Descrivi, negli aspetti fondamentali, i processi di formazione delle parole (composizione, prefissazione, derivazione, alterazione). In generale, i processi di formazione delle parole costituiscono lessemi strutturati a partire da lessemi elementari. Un lessema strutturato può risultare dall applicazione di uno o più formativi lessicali a un lessema elementare. I tipi fondamentali di formativi sono i prefissi e i suffissi. Le formazioni con prefissi caratterizzano soprattutto i verbi (scrivere prescrivere) e tendenzialmente non comportano il cambiamento della classe lessicale. I suffissi intervengono nella derivazione e si caratterizzano per la capacità di indicare le informazioni morfologiche del derivato (per esempio, os indica la classe lessicale dell aggettivo; ione indica la classe del sostantivo e il genere grammaticale femminile, e così via). La derivazione può attuarsi anche senza l intervento di suffissi: si parla di derivazione zero se vi è solo il cambiamento della morfologia flessionale (inflazione inflazionare). Si ha una conversione se non intervengono modifiche nel significante, ma vi è un cambiamento di classe lessicale (come è il caso di deputato, che da participio passa ad aggettivo e in seguito a nome, senza modifiche delle caratteristiche morfologiche). La composizione, meno frequente in italiano rispetto alle lingue germaniche, si caratterizza, per lo più, come la determinazione di un lessema ad opera di un altro lessema (piano è determinato da alto in altopiano e da basso in bassopiano). L alterazione, infine, è caratteristica della lingua italiana, la quale, oltre ai diminutivi (presenti in molte altre lingue, in particolare nelle lingue slave), si avvale anche degli accrescitivi e dei peggiorativi. Si deve osservare che l uso degli alterati è assai vario e, non di rado, si lascia ricostruire solo considerando la concreta dinamica della comunicazione Chiarisci la nozione di funzione lessicale. Una funzione è una relazione tra una parola X e un gruppo di parole Y. Se applichiamo la funzione f all argomento X otteniamo come valore Y. Per esempio, se la funzione è l intensificazione di una parola X, si ottiene un gruppo di parole che manifesta il valore della funzione lessicale di intensificazione. Così, se X è bagnato, la funzione di intensificazione si manifesta nell espressione fradicio o nell espressione come un pulcino. Ovviamente, il significato di queste espressioni è la manifestazione della funzione lessicale: quando si traduce, si tiene conto di questo loro uso, e non di altre valenze. Così, per esempio, in tedesco bagnato come un pulcino si renderà con nass wie ein Pudel ossia bagnato come un barboncino. Del pari, prendere in prendere una decisione sarà reso da make in inglese (to make a decision, da cui decision maker decisore ), da treffen in tedesco (eine Entscheidung treffen). Quando si traduce, si deve aver presente che il gruppo di parole prendere una decisione è il valore Y di una funzione lessicale f applicata a X. Occorre individuare X e riconoscere la funzione lessicale manifestata da una certa espressione, per esempio da prendere. Dalla funzione lessicale si risalirà poi all espressione che la manifesta nella lingua di arrivo Che cosa è un sintema? Si porti un esempio di sintema Per l aspetto grammaticale, un sintagma è un gruppo di parole ben formato; in questo è simile a un sintagma. Tuttavia, differisce da quest ultimo per l organizzazione semantica: nel sintagma, il significato dell intero si coglie a partire dal significato delle parti. Per esempio, il significato del
5 sintagma sedia di paglia si ricava considerando i significati dei lessemi sedia e paglia, che sono dotati di autonomia semantica. Invece, i costituenti del sintema coda di paglia non sono dotati di autonomia semantica. Il significato dell intero si coglie considerando l uso del sintema nei testi. Per questo, un sintema si caratterizza come un unità lessicale dotata di un significato unitario non composizionale Quali caratteristiche distinguono i prestiti dai calchi strutturali e dai calchi semantici? Il prestito è la ripresa (l imitazione, la riproduzione) sia del significante sia del significato del modello. Il calco strutturale, invece, si applica alla forma interna dell espressione presa a modello. La riproduzione è compiuta impiegando materiale lessicale della lingua d arrivo. Nel calco semantico, poi, la ripresa concerne il significato, cioè l uso che nella lingua donatrice si fa dell espressione presa a modello. Tale significato si accumula nel potenziale semantico di una struttura lessicale già esistente nella lingua di arrivo Illustra, con esempi, l induzione di fonemi e la nuova distribuzione di allofoni nei prestiti. a) Per induzione si intende introduzione di fonemi nel sistema della lingua di arrivo. Vi sono casi anche in italiano. Per esempio, la fricativa postalveolare (o prepalatale) sonora di beige o di garage si trova in prestiti che riprendono un modello francese. Si può dire che essi introducono in italiano un nuovo fonema. La distribuzione degli allofoni è un termine difficile per indicare un fenomeno semplice: un fonema può essere realizzato da foni che non compaiono in certe posizioni. Per esempio nelle parole del lessico originario italiano le occlusive non sono finali di parola. I prestiti dall inglese hanno però introdotto anche questa posizione per le occlusive (p.es. smog, sport, stop, stock ecc.). Questo è un caso di nuova distribuzione degli allofoni dovuta ai prestiti. Un caso più difficile è dato dal nesso [sk] dell inglese. Il lessico originario antico inglese aveva cambiato questo nesso germanico in una fricativa postalveolare sorda, come in shirt, fish. Ma nel X secolo giunsero molti prestiti dall antico nordico e alcuni di questi reintrodussero il nesso [sk], come in skirt e sky (che sono prestiti dall antico nordico).
CALCOLO COMBINATORIO
CALCOLO COMBINATORIO 1 Modi di formare gruppi di k oggetti presi da n dati 11 disposizioni semplici, permutazioni Dati n oggetti distinti a 1,, a n si chiamano disposizioni semplici di questi oggetti,
DettagliNUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE
CURRICOLO DI LINGUA ITALIANA - CLASSE TERZA NUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE ASCOLTO E PARLATO Strategie essenziali dell ascolto. Processi di controllo da mettere in atto durante l ascolto
DettagliDai 3 anni Bene In parte No Comprende semplici consegne e risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici
1. Comunicare oralmente:comprensione e produzione Dai 3 anni Bene In parte No Comprende semplici consegne e risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici Risponde fisicamente a semplici
DettagliCapitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti
Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
Dettagli4, 5 ANNO DELLA SCUOLA PRIMARIA
ASCOLTO E PARLATO Intervenire nel dialogo e nella conversazione in modo pertinente. Interagire nello scambio comunicativo formulando domande e risposte adeguate al contesto. Esprimere il proprio punto
DettagliLogica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo
Logica Numerica Approfondimento E. Barbuto Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore Il concetto di multiplo e di divisore Considerato un numero intero n, se esso viene moltiplicato per un numero
Dettagli( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali
Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliLezioni di Matematica 1 - I modulo
Lezioni di Matematica 1 - I modulo Luciano Battaia 16 ottobre 2008 Luciano Battaia - http://www.batmath.it Matematica 1 - I modulo. Lezione del 16/10/2008 1 / 13 L introduzione dei numeri reali si può
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliTeoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S
Teoria delle code Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Fabio Giammarinaro 04/03/2008 Sommario INTRODUZIONE... 3 Formule generali di e... 3 Leggi di Little... 3 Cosa cerchiamo... 3 Legame tra N e le
DettagliNOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE
NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,
DettagliLinguistica Generale
Linguistica Generale Docente: Paola Monachesi Aprile-Maggio 2003 Contents 1 La linguistica e i suoi settori 2 2 La grammatica come mezzo per rappresentare la competenza linguistica 2 3 Le componenti della
DettagliCorrispondenze e funzioni
Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliInteresse, sconto, ratei e risconti
TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell
Dettagli1. PRIME PROPRIETÀ 2
RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,
DettagliG3. Asintoti e continuità
G3 Asintoti e continuità Un asintoto è una retta a cui la funzione si avvicina sempre di più senza mai toccarla Non è la definizione formale, ma sicuramente serve per capire il concetto di asintoto Nei
DettagliGriglia di correzione Fascicolo di Italiano Prova Nazionale anno scolastico 2008-2009
Griglia di correzione Fascicolo di Italiano Prova Nazionale anno scolastico 2008-2009 Il buon nome - Chiavi di risposta e classificazione degli item Item Risposta corretta Ambito di valutazione Processi
DettagliIstituto Comprensivo di Cologna Veneta Curricolo Scuola Primaria a.s. 2015/2016
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazioni, discussioni, di classe o di gruppi) con compagni e insegnanti rispettando
DettagliOsservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale
Corso di Matematica, I modulo, Università di Udine, Osservazioni sulla continuità Osservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale Come è noto una funzione è continua in un punto
DettagliTNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)
TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e
CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO CLASSI TERZA E QUARTA Competenza 1. Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura. Al termine del II biennio ( 3^ e 4^ Scuola Primaria)
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N -
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N - LINGUA ITALIANA: PROGRAMMAZIONE CLASSE PRIMA 1 ASCOLTARE, COMPRENDERE, 1.1 Prendere la parola negli scambi
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE
DettagliItaliano e dialetto nella lingua degli immigrati. Lezione del 27 novembre 2014
Italiano e dialetto nella lingua degli immigrati Lezione del 27 novembre 2014 Finora si è parlato dell uso del dialetto da parte degli italiani Ma come si pongono di fronte ai dialetti gli stranieri che
DettagliPunteggiatura: inserire, dove necessario, un segno di punteggiatura a scelta tra, : ;
ATTIVITÀ 1 Punteggiatura: inserire, dove necessario, un segno di punteggiatura a scelta tra, : ; 1) Alcuni studiosi hanno condotto una ricerca sulle possibilità e sui limiti della promozione della pace
DettagliLINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA
CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA 1 RICEZIONE ORALE 1. Familiarizzare coi primi suoni della lingua inglese 2. Comprendere semplici espressioni di uso quotidiano, pronunciate chiaramente. 3. Comprendere,
DettagliGruppo di lavoro per i B.E.S. D.D. 3 Circolo Sanremo. Autore: Pulvirenti Antonella P roposta di lavoro per le attività nei laboratori di recupero
GRAMMATICA AL CONTRARIO Competenza/e da Saper mettere in relazione ed associare; Sapersi concentrare, saper usare sviluppare l attenzione selettiva; Saper procedere in modo logico e coerente; Saper comunicare
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliDa gruppo informale ad associazione
DA GRUPPO INFORMALE AD ASSOCIAZIONE Da gruppo informale ad associazione Gruppo informale...9 Gruppo organizzato...9 Associazione:...10 L atto costitutivo e lo statuto...10 Come si organizza internamente
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente
DettagliUniversità per Stranieri di Siena Livello 1
Unità 4 In farmacia In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su dove comprare i medicinali parole relative alla farmacia e all uso corretto dei farmaci l uso dei verbi servili
DettagliGuida all uso di Java Diagrammi ER
Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con
DettagliCONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA
CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento
DettagliIndagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011
Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso
DettagliMODI, TONALITA E SCALE
Teoria musicale - 2 MODI, TONALITA E SCALE MODO MAGGIORE E MODO MINORE Parafrasando il titolo di un celebre libro di Thomas Merton, No man is an island - Nessun uomo è un isola, mi piace affermare subito
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliPIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO
PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO ITALIANO INDICATORE DISCIPLINARE Sviluppare le abilità di base come l ascoltare, il parlare, il leggere e lo scrivere per maturare padronanza
DettagliPROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA
PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE
DettagliCURRICOLO di ITALIANO classe seconda
CURRICOLO di ITALIANO classe seconda 1 SECONDA NUCLEO DISCIPLINARI: A - COLTO E PARLATO OBIETTIVO GENERALE: A - Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente CONTENUTI Conversazioni e dialoghi. Discussioni
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliLE FUNZIONI A DUE VARIABILI
Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre
DettagliTest di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE
Unità 16 Test di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sul Test di italiano per ottenere il Permesso di soggiorno CE parole
DettagliSISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione
SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1 Introduzione In queste dispense, dopo aver riportato una sintesi del concetto di Dipendenza Funzionale e di Normalizzazione estratti dal libro Progetto di Basi
Dettagli24 : 3 = 8 con resto 0 26 : 4 = 6 con resto 2
Dati due numeri naturali a e b, diremo che a è divisibile per b se la divisione a : b è esatta, cioè con resto 0. In questo caso diremo anche che b è un divisore di a. 24 : 3 = 8 con resto 0 26 : 4 = 6
DettagliLinguaggi e Paradigmi di Programmazione
Linguaggi e Paradigmi di Programmazione Cos è un linguaggio Definizione 1 Un linguaggio è un insieme di parole e di metodi di combinazione delle parole usati e compresi da una comunità di persone. È una
DettagliAPPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE
APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse
DettagliG iochi con le carte 1
Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA
DettagliBIT? Cosa c è dietro a questo nome? Che cos è il bit? Perché si usa? Come si converte un numero binario?
BIT? Cosa c è dietro a questo nome? Che cos è il bit? Perché si usa? Come si converte un numero binario? Cosa c è dietro a questo nome? BIT è un acronimo e deriva da BInary digit, cioè cifra binaria Che
DettagliSintassi della LIS 01. I dati Restrizioni e relazioni d ordine
Sintassi della LIS 01 I dati Restrizioni e relazioni d ordine Argomento della lezione In questa lezione ci occuperemo della struttura sintattica delle frasi della LIS. Partendo dalle considerazioni che
DettagliGoogle AdWords. Corrispondenze Parole Chiave
Google AdWords Corrispondenze Parole Chiave Una mini guida sulle varie tipologie di corrispondenze per le parole chiave di Google AdWords, la scelta su quali usare può far cambiare di molto il punteggio
DettagliGRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545
Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a
DettagliI quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti
I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti Esperienze censite, destinate ad uno o più ordini di scuola. Le esperienze censite nella regione sono 2246. Nella figura che segue è, però, riportato
DettagliIstituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale
ASCOLTO E PARLATO L allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri. Usa la comunicazione orale per collaborare
DettagliIL SISTEMA INFORMATIVO
LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI
Dettagliu 1 u k che rappresenta formalmente la somma degli infiniti numeri (14.1), ordinati al crescere del loro indice. I numeri u k
Capitolo 4 Serie numeriche 4. Serie convergenti, divergenti, indeterminate Data una successione di numeri reali si chiama serie ad essa relativa il simbolo u +... + u +... u, u 2,..., u,..., (4.) oppure
DettagliTrascrizione completa della lezione Lezione 002
Trascrizione completa della lezione Lezione 002 Adam: Salve, il mio nome e Adam Kirin: E io sono Kirin. Adam: e noi siano contenti che vi siete sintonizzati su ChineseLearnOnline.com dove noi speriamo
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliCURRICOLO di ITALIANO classe terza
CURRICOLO di ITALIANO classe terza 1 TERZA NUCLEO DISCIPLINARE: A COLTO E PARLATO OBIETTIVO GENERALE: A - ascoltare, comprendere e comunicare oralmente CONTENUTI ATTIVITA Ascolto e comprensione di testi
DettagliConvertitori numerici in Excel
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE G. M. ANGIOY CARBONIA Convertitori numerici in Excel Prof. G. Ciaschetti Come attività di laboratorio, vogliamo realizzare dei convertitori numerici con Microsoft Excel
DettagliPotenziamento linguistico Parole e immagini per raccontare e raccontarsi
SCUOLA PRIMARIA GIOTTO DIREZIONE DIDATTICA 4 CIRCOLO CARPI Potenziamento linguistico Parole e immagini per raccontare e raccontarsi Insegnante responsabile: Mirca Manfredi Anno scolastico 2009-2010 PREMESSA
DettagliDimensione di uno Spazio vettoriale
Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione
DettagliSISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI
SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema
DettagliLa comunicazione e il linguaggio
Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:
DettagliContabilità generale e contabilità analitica
1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,
Dettagliwww.andreatorinesi.it
La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).
DettagliLogaritmi ed esponenziali
Logaritmi ed esponenziali definizioni, proprietà ITIS Feltrinelli anno scolastico 2007-2008 A cosa servono i logaritmi I logaritmi rendono possibile trasformare prodotti in somme, quozienti in differenze,
DettagliInteresse, sconto, ratei e risconti
129 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 129 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell interesse semplice........................
DettagliANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA
ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI
DettagliMANUALE ESSE3 Gestione Registro delle lezioni
MANUALE ESSE3 Gestione Registro delle lezioni DOCENTI 1 INDICE 1. INTRODUZIONE E ACCESSO... 3 2. GESTIONE DEL REGISTRO... 4 2.1. Informazioni generali... 6 2.2. Stato del Registro... 7 2.2.1. Transizioni
DettagliCURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO
CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO OBIETTIVO GENERALE COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE 1. Prestare attenzione a chi parla 2. Saper comprendere messaggi orali 3. Capire il significato globale delle
DettagliLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,
DettagliLa trasformata Zeta. Marco Marcon
La trasformata Zeta Marco Marcon ENS Trasformata zeta E l estensione nel caso discreto della trasformata di Laplace. Applicata all analisi dei sistemi LTI permette di scrivere in modo diretto la relazione
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliCapitolo 13. Interrogare una base di dati
Capitolo 13 Interrogare una base di dati Il database fisico La ridondanza è una cosa molto, molto, molto brutta Non si devono mai replicare informazioni scrivendole in più posti diversi nel database Per
DettagliGuardiamo ora però la cosa da un altro punto di vista analizzando il seguente grafico a forma di torta. La torta in 5 parti
L EQUIVALENZA FRA I NUMERI RAZIONALI (cioè le frazioni), I NUMERI DECIMALI (quelli spesso con la virgola) ED I NUMERI PERCENTUALI (quelli col simbolo %). Ora vedremo che ogni frazione (sia propria, che
DettagliA.A. 2004-05. INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta. Prof. Claudia Casadio
CORSO DI LOGICA E PSICOLOGIA DEL PENSIERO A.A. 2004-05 INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta Prof. Claudia Casadio LINGUAGGIO E PENSIERO Le relazioni tra linguaggio e pensiero
DettagliL ITALIANO TRA NOTE E COLORI. L italiano per studenti stranieri neo-arrivati in Italia Fondazione Telecom-Miur.
L ITALIANO TRA NOTE E COLORI L italiano per studenti stranieri neo-arrivati in Italia Fondazione Telecom-Miur. Obiettivi del Progetto Facilitare l apprendimento della lingua italiana a studenti stranieri
DettagliCapitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.
Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).
DettagliPIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof.ssa ANTONELLA PERESSINI A.S. 2015/2016 CLASSE 1 ALL MATERIA: LINGUA LATINA
PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof.ssa ANTONELLA PERESSINI A.S. 2015/2016 CLASSE 1 ALL MATERIA: LINGUA LATINA Modulo n. 1 INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEL LATINO Collocazione temporale: settembre e ottobre riconoscere
DettagliDatabase 1 biblioteca universitaria. Testo del quesito
Database 1 biblioteca universitaria Testo del quesito Una biblioteca universitaria acquista testi didattici su indicazione dei professori e cura il prestito dei testi agli studenti. La biblioteca vuole
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO. S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A
ISTITUTO COMPRENSIVO S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A INS. REDDITI CATIA CURRICOLO DI ITALIANO NELL ANNO SCOLASTICO 2011-2012 IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO HA ATTIVATO
DettagliS- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi
UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO Obiettivi - Confrontare due testi poetici - Trovare le differenze e le somiglianze - Osservare le differenze e coglierne le caratteristiche. ATTIVITÀ L argomento presentato
DettagliMATEMATICA DEL DISCRETO elementi di teoria dei grafi. anno acc. 2009/2010
elementi di teoria dei grafi anno acc. 2009/2010 Grafi semplici Un grafo semplice G è una coppia ordinata (V(G), L(G)), ove V(G) è un insieme finito e non vuoto di elementi detti vertici o nodi di G, mentre
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliVERIFICA DI ITALIANO L2 LIVELLO A1
VERIFICA DI ITALIANO L2 LIVELLO A1 L obiettivo della seguente verifica è quello di testare la comprensione di semplici parole e frasi, la capacità di interagire, l acquisizione del lessico, la comprensione
DettagliCOMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013. - Come cambia il REA atteso se l'obbligazione sarà ancora in vita dopo le prime tre estrazioni?
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI URBINO (Sede di Fano) COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013 1) L'impresa Gamma emette 250 obbligazioni il cui VN unitario è pari a 100. Il rimborso avverrà tramite
DettagliTest di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE
Unità 16 Test di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sul Test di italiano per ottenere il Permesso di soggiorno
DettagliSviluppo del linguaggio. Le fasi dello sviluppo del linguaggio
Sviluppo del linguaggio Le fasi dello sviluppo del linguaggio 1 2 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica I bambini sviluppano la capacità di parlare secondo una sequenza ordinata di fasi: passando
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliModulo: I. Mi presento Livello: Alto
1. Mi presento Scrivere i propri dati, parlare di sé, ripasso basi di grammatica e ortografia Saluti, nome, cognome, parlare di sé e della propria personalità basi di ortografia Facsimile carta d identità
DettagliTraguardi per lo sviluppo delle competenze
CURRICOLO VERTICALE DELLE LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE) COMPETENZE CHIAVE La comunicazione nelle lingue straniere Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
Dettagli