COORDINAMENTO PROFESSIONI SANITARIE DEL VENETO

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1 Al Presidente V Commissione Padrin Leonardo Al Vice Presidente V Commissione Sinigaglia Claudio Al Segretario V Commissione Lazzarini Arianna Ai componenti della V Commissione Bon Dario Caner Federico Foggiato Mariangelo Grazia Raffaele Marchese Giampietro Pigozzo Bruno Reolon Sergio Tesserin Carlo Alberto Bottacin Diego Corazzari Cristiano Fracasso Stefano Mainardi Mauro Pettenò Pietrangelo Pipitone Antonino Sandri Sandro Toscani Matteo Padova, 24 giugno 2013 Oggetto: valorizzazione delle professioni sanitarie Gent.mo Presidente, le seguenti Associazioni Professionali: AIDI igienista dentale, AIFI fisioterapisti, AIP podologo, Tecnico audiometrista, AIORAO ortottista, AITN tecnico di neuro fisiopatologia, AITO terapista occupazionale, ANAP tecnico audioprotesista, ANDID dietista, ANEP educatore professionale, Confederazione ANTeL Associazione Italiana Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico - ASSIATEL Associazione Italiana Tecnici di Laboratorio - AITIC Associazione Italiana Tecnici di Istologia e

2 Citologia, ANTOI tecnico ortopedico, ANUPI terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, A.N.Pe.C tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, AsNAS assistenti sanitari, Coordinamento Veneto Collegi delle ostetriche, Coordinamento Veneto Collegi tecnici di radiologia, F.I.Te.La.B.tecnico sanitario di laboratorio biomedico, FLITriveneto logopedista, UNID igienista dentale, UNPISI tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro), in rappresentanza di oltre professionisti dell'area Sanitaria, ritengono opportuno portare alla Sua attenzione quanto sotto riportato. Il nostro paese è coinvolto in un momento di crisi generale che mette a rischio la sostenibilità di uno dei Sistemi della Salute pubblica che ha fatto dell Italia, un esempio per molti altre nazioni. Mai come in questo momento, per far fronte ad obiettivi di razionalizzazione di fronte ad importanti scelte economiche della spesa sanitaria termini come efficacia, efficienza, appropriatezza delle prestazioni e dei percorsi terapeutici, equità di accesso alle cure, sono divenuti elementi imprescindibili per una corretta organizzazione dei servizi sanitari. All'interno di questo processo riformatore in virtù della sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale, le Regioni hanno un ruolo centrale e su questo rivestono un ruolo centrale le Professioni Sanitarie che vi operano con autonomia e conseguente responsabilità, ove si sottolinea la centralità della loro formazione quale concetto di competenze, conoscenze e attività strategiche per la salute e parametri focali per il raggiungimento dei criteri di efficacia ed efficienza individuati. Strumenti per il raggiungimento di questi obiettivi, quali appunto la realizzazione del diritto alla salute è il processo di aziendalizzazione ed il miglioramento della qualità organizzativa obiettivi il cui conseguimento si raggiunge attraverso la promozione dello sviluppo e della valorizzazione delle professioni sanitarie e la diretta responsabilizzazione delle funzioni organizzative e didattiche, come la legge 251/00 parla da molti anni: Lo Stato e le regioni promuovono, nell'esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di programmazione ed amministrative, lo sviluppo e la valorizzazione delle funzioni delle professioni sanitarie dell'area della riabilitazione, al fine di contribuire, anche attraverso la diretta responsabilizzazione di funzioni organizzative e didattiche, alla realizzazione del diritto alla salute del cittadino, al processo di aziendalizzazione e al miglioramento della qualità organizzativa e professionale nel Servizio sanitario nazionale, con l'obiettivo di una integrazione omogenea con i servizi sanitari e gli ordinamenti degli altri Stati dell'unione europea Ci teniamo a sottolineare che dalla lettura della normativa statale, si evince chiaramente che il processo di valorizzazione delle professioni sanitarie non è un obiettivo ma è un mezzo, uno strumento per il raggiungimento di una serie di obiettivi, quali appunto la realizzazione del diritto alla Salute, il processo di aziendalizzazione e il miglioramento della qualità organizzativa. In questo momento, la nostra Regione si trova di fronte ad una scelta, vincere la sfida per il mantenimento del diritto alla Salute con un Servizio Sanitario sostenibile dove le Professioni

3 Sanitarie sono chiamate a dare il proprio contributo secondo le specifiche competenze scientifico-disciplinari. Cosa chiediamo Chiediamo a tutti voi Consiglieri di adoperarsi in modo tale che le strutture di cui all art. 4.3 bis della Legge Regionale n. 23 del 29 giugno 2012, nella loro attuazione operativa, prevedano una articolazione delle stesse conforme a quanto previsto dalla normativa statale, quindi a contenuti multi-professionale e non concepite unicamente come direzioni uni-professionali. In attesa di un cortese riscontro porgiamo i più cordiali saluti. Per il Coordinamento delle Professioni Sanitarie Dr. Paolo Tomasi

4 Al Presidente V Commissione Padrin Leonardo Al Vice Presidente V Commissione Sinigaglia Claudio Al Segretario V Commissione Lazzarini Arianna Ai componenti della V Commissione Bon Dario Caner Federico Foggiato Mariangelo Grazia Raffaele Marchese Giampietro Pigozzo Bruno Reolon Sergio Tesserin Carlo Alberto Bottacin Diego Corazzari Cristiano Fracasso Stefano Mainardi Mauro Pettenò Pietrangelo Pipitone Antonino Sandri Sandro Toscani Matteo Padova, 30 giugno 2013 Oggetto: valorizzazione delle professioni sanitarie di cui L. 251/2000 Gent.mo Presidente e Consiglieri, il Coordinamento delle Professioni Sanitarie vuole porre alla Vostra attenzione alcune punti strategici che fanno dell organizzazione in Sanità, uno strumento moderno di efficienza alla luce dell autonomia e della conseguente responsabilità per le specifiche competenze professionali delle 22 Professioni coinvolte nel sistema Salute a sostegno delle qualità di cura e servizi al Cittadino. Riteniamo che l esemplificazione del set organizzativo di minima per un distretto ottimale (all allegato B delle schede territoriali), chiariscono in modo schematico le caratteristiche principali dell UOC Centrale Operativa Territoriale, strumento utile al distretto inteso come

5 supporto integrato e le U.O professioni sanitarie territoriali in staff al Direttore dei servizi sociali e della funzione territoriale. LA COT è schematizzata secondo le tipologie di interventi, i soggetti che l'attivano, il funzionamento, le dotazioni informatiche e le risorse umane, specificando che la COT è diretta da un professionista con laurea magistrale delle professioni sanitarie L251/2000, tuttavia viste le tipologie funzionali e organizzative, si lascia poco spazio alle professioni sanitarie di area tecnica. Per quanto riguarda le U.O. professioni sanitarie territoriali, si indicano le funzioni senza considerare il supporto e l implementazione di modelli assistenziali tecnico riabilitativi. Non è chiaro invece come verranno strutturate le UO delle professioni sanitarie previste nelle schede ospedaliere. Dalle stesse si evince che saranno in linea con la Direzione Medica, ma non sono oggetto di studio nella riorganizzazione gestionale dell'assistenza ospedaliera, al fine di garantire la continuità dell'assistenza, della gestione informatica e relazionale e dei servizi di cura e diagnosi. Alla luce delle schede ospedaliere e territoriali e delle Linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale, strumento strategico per la definizione dell assetto organizzativo delle Aziende Sanitarie Venete, riteniamo utile, per valorizzare anche le altre professioni sanitarie, una scheda di dettaglio delle funzioni attribuite nelle U.O. delle Professioni sanitarie. Nella definizione della scheda di dettaglio riteniamo opportuno richiamare quanto previsto dalla L. 251/2000 (in termini di valorizzazione delle professioni sanitarie) come passaggio necessario per il raggiungimento degli obiettivi di salute. Indi, anche con riferimento alla complessità dei processi assistenziali in essere in ogni singola azienda, richiamiamo l importanza di prevedere funzioni ed obiettivi di salute non diretti ad un unico profilo assistenziale ma che coinvolga pienamente anche l area tecnica, di cui L. 251/2000. Nella scheda deve essere inoltre prevista una direzione delle professioni sanitarie in staff al Direttore sanitario e un dirigente di Area, in modo tale che le strutture di cui all art.4.3 bis della Legge Regionale n. 23 del 29 giugno 2012, soddisfino il concetto di multi professionalità e non direzioni uni-professionali, secondo quanto previsto anche dalla L. 251/2000. Si allega scheda di funzione Per il Coordinamento delle Professioni Sanitarie Dr. Paolo Tomasi

6 Area professionale tecnico-sanitaria e riabilitativa scheda ospedaliera Collocazione Il Responsabile di Area Tecnica, è componente stabile della Direzione del Unità Operativa delle Professioni Sanitarie. È in line al Direttore Sanitario, con il quale collabora per le funzioni di istituto, rispondendo allo stesso sia delle azioni intraprese che dei risultati ottenuti. Funzioni e connesse responsabilità Il Responsabile di Area Tecnica, conformemente agli indirizzi della Direzione Sanitaria è titolare del governo e della direzione delle risorse assegnate all Area tecnica di competenza, ivi comprese le risorse assegnate ai servizi dipartimentali operanti nell Area territoriale. La funzione si sostanzia attraverso autonomi provvedimenti. In particolare: - partecipa alla definizione della dotazione organica del personale dell'area delle professioni tecnico-sanitarie, riabilitative; - assegna le risorse di afferenza ai Dipartimenti sulla base delle priorità aziendali, del modello organizzativo e del rispetto degli istituti contrattuali vigenti; - assicura la progettazione di sistemi di personalizzazione dell'assistenza tecnica, riabilitativa nel rispetto delle diversità; - concorre alla definizione di un sistema di indicatori qualitativi per la valorizzazione della competenza e di un sistema di autovalutazione dei professionisti; - concorre alla definizione degli standard di risultato, di processo e concorre all'analisi dei costi in rapporto all efficacia ed efficienza; - concorre alla verifica e valutazione delle prestazioni in relazione alle competenze degli specifici profili professionali; - concorre alla progettazione e adozione di sistemi informativi per la storicizzazione la valutazione delle prestazioni e l implementazione di sistemi di telemedicina; - promuove, in rapporto sinergico con le funzioni di Staff, la formazione e l'aggiornamento del personale, la ricerca, la sperimentazione e lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi; - favorisce l'integrazione delle attività di assistenza, didattica e ricerca, nell'ambito dei corsi di laurea;

7 - partecipa all'identificazione di criteri per la mappatura delle professionalità esistenti; - definisce il fabbisogno di nuove competenze che necessitano e del relativo percorso di formazione in funzione dei bisogni assistenziali e dello sviluppo organizzativo, tecnologico ed innovativo; - partecipa alla definizione dei criteri per l'attribuzione degli incarichi organizzativi e gestionali; - assicura consulenza professionale ai Responsabili dei Settori trasversali, ai Responsabili Dipartimentali e ai Coordinatori di UO, rispetto alle funzioni organizzative e gestionali; - coadiuva con la Direzione Infermieristica nella definizione di piani e programmi di sviluppo professionale ed organizzativo per le professioni sanitarie; - valuta il raggiungimento degli obiettivi dei progetti a livello aziendale. Competenze - conoscenza del processo di direzione del personale; - capacità progettuali e di negoziazione; - conoscenza dei modelli assistenziali e organizzativi; - capacità di innovazione organizzativa; - capacità di contribuire all integrazione aziendale; - conoscenza del contesto giuridico e organizzativo del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale; Titoli professionali e qualifica - Laurea specialistica/magistrale in una delle classi di laurea determinate dal DM 2 aprile Dirigente di UO delle Professioni Sanitaria Area professionale tecnicosanitaria e riabilitativa. Conferimento dell incarico Il Responsabile di Area tecnico-sanitaria e riabilitativa. è nominato dal Direttore Generale previo superamento di una Selezione per titoli e colloquio, da espletarsi secondo la normativa vigente.

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