di notevole rilievo nell economia di molti paesi. La messa a punto delle nuove
|
|
- Ignazio Perri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Negli ultimi anni il settore delle telecomunicazioni ha assunto un ruolo di notevole rilievo nell economia di molti paesi. La messa a punto delle nuove tecniche di modulazione e demodulazione digitale sempre più efficienti, aggiunte alla continua riduzione delle dimensioni dei circuiti integrati e all incremento della loro frequenza di funzionamento, ha portato ad una rapida espansione delle applicazioni della ricetrasmissione di tipo wireless. L applicazione più importante dal punto di vista economico è certamente quella della telefonia mobile; ma non sono sicuramente da trascurare certe applicazioni di recente diffusione quali la TV digitale via satellite, gli impianti di guida satellitare nelle autovetture, i sistemi GPS, e molte altre, forse ancora poco diffuse, ma comunque importanti. Inoltre, un applicazione che negli ultimi anni sta avendo un grande sviluppo è quella riguardante i sistemi radar per autoveicoli. Questi sistemi hanno lo scopo di rilevare la posizione e il movimento di oggetti vicini ad un veicolo. In base alla sofisticatezza del sistema e allo scopo desiderato, questo potrebbe essere in grado di provvedere, insieme a tante altre funzioni, ad evitare collisioni, attivare velocemente l airbag, e migliorare il modo di guidare attraverso un iterazione con gli altri sistemi veicolari in movimento. Per consentire ad una vasta cerchia di utenti di usufruire di tali servizi di comunicazione, è necessario garantire loro elevate velocità di trasmissione dei dati ed uno sfruttamento ottimo della banda di frequenze che si ha a disposizione. Perciò negli ultimi anni si stanno mettendo a punto nuovi
2 protocolli di comunicazione che sfruttano spaziature di canale molto piccole e frequenze di trasmissione elevate. Da quanto detto appare chiaro che nell ambito della ricerca si deve investire sulla progettazione di transceiver wireless che abbiano le caratteristiche necessarie per essere utilizzati nella ricetrasmissione basata sui protocolli dalle caratteristiche descritte sopra. Nella progettazione di un transceiver riveste un ruolo di notevole importanza la sintesi in frequenza, che consiste nel generare un segnale a frequenza ben definita, da utilizzare per la selezione dei diversi canali in cui è suddiviso lo spettro delle frequenze. In questo lavoro di tesi sarà presentata una metodologia per l analisi e la progettazione di un oscillatore sinusoidale controllato in tensione ad elevata frequenza, con basso rumore di fase, in tecnologia CMOS_090 per applicazioni radar a 24GHz. Scopo di questa tesi è stato quello di realizzare un VCO per applicazioni radar a 24GHz, mettendo in risalto le problematiche riscontrate durante la progettazione ed i limiti della tecnologia utilizzata, cioè CMOS_090, processo tecnologico sviluppato dalla STMICROELECTRONICS prettamente per applicazioni a radiofrequenza. Nell introduzione tratteremo brevemente il funzionamento di un sistema di ricetrasmissione a RF. Poi passeremo alla descrizione delle principali strutture circuitali utilizzati nella ricetrasmissione, per arrivare infine alla descrizione e alla progettazione di un VCO (Voltage Controlled Oscillator) che lavori bene alle frequenze radar. 2
3 Nel Capitolo I spiegheremo cos è e a cosa serve un oscillatore. Partiremo dalla definizione di oscillatore ideale e poi passeremo a quello reale spiegando quali sono gli effetti di disturbo che entrano in gioco nella pratica. Infine sceglieremo un modello e ne studieremo il rumore di fase. Nel Capitolo II si parlerà della regolazione della frequenza di oscillazione, punto fondamentale sia per sistemare eventuali slittamenti della frequenza di oscillazione dovuti all incertezza sui dispositivi che utilizzeremo sia per permettere la divisione della banda a disposizione e la selezione dei singoli canali che otterremo. Perciò parleremo dei varactor, ovvero dei particolari dispositivi controllati in tensioni che si comportano come delle capacità variabili. Nel Capitolo III verranno trattati gli induttori monolitici costruiti in tecnologia CMOS. Saranno spiegate le caratteristiche più importanti di questi elementi passivi; inoltre saranno trattati nel dettaglio i meccanismi di perdita e gli effetti parassiti. Infine saranno estrapolati delle ottime linee guida per una buona progettazione degli induttori. Nel Capitolo IV si studieranno varie tipologie di VCO (NMOS, PMOS e Complementare), vedremo quali sono i rispettivi contributi di rumore e a che cosa sono dovuti. Infine vedremo qual è la tipologia circuitale che da le prestazioni migliori e su questa base progetteremo il nostro VCO a 24GHz. Nel Capitolo V infine sarà realizzato un VCO ad elevata frequenza per applicazioni Radar. Il flusso di progettazione che verrà da noi implementato seguirà una sequenza di steps che dovrà portare alla scelta dei componenti circuitali che abbiano le caratteristiche migliori per ottenere un circuito in 3
4 grado di soddisfare le specifiche richieste. Descriveremo brevemente i singoli steps della progettazione ed infine faremo un set di simulazioni per estrapolare le prestazioni del VCO da noi progettato. Funzionamento di un sistema di ricetrasmissione Nella Fig. I.1 viene illustrata una tipica architettura di un ricevitore a radiofrequenza attraverso il quale, mediante l utilizzo di un Local Oscillator (LO) che permette di poter selezionare opportuni canali di trasmissione RF, un segnale ad alta frequenza RF viene traslato in un segnale a frequenza intermedia. RF LNA IF LO Fig. I.1 Architettura di un ricevitore a radiofrequenza Ricordiamo che gli oscillatori giocano un ruolo chiave nei sistemi di comunicazione garantendo la realizzazione di un segnale periodico stabile utilizzato sia come segnale di clock nei circuiti digitali che come portante per le traslazioni in frequenza dei segnali. 4
5 L oscillatore Locale è realizzato da una struttura circuitale denominata Phase-Locked-Loop (PLL) come mostrato in Fig. I.2. Riferimento in ingresso Phase Detector Loop Filter VCO Uscita M Fig. I.2 Schema a blocchi dell Oscillatore Locale Il PLL è un particolare dispositivo in controreazione che consente di agganciare la frequenza di un sistema predefinito. Più precisamente esso è un circuito di sincronizzazione in frequenza e in fase tra un segnale di uscita, generato da un oscillatore, ed un segnale in ingresso di riferimento. Se i due segnali sono sincroni (stato di lock ) l errore di fase risulta infinitesimo, nel momento in cui l errore di fase cresce entra in azione sull oscillatore il meccanismo di controllo di retroazione in modo da ridurre tale errore al valore minimo. Da questo criterio di funzionamento deriva la denominazione di Phase-Locked-Loop. La struttura base del PLL (mostrata in Fig. I.3) consta di tre blocchi principali: Il comparatore di fase (Phase Detector) Il filtro d anello (Loop Filter) L oscillatore controllato in tensione (VCO) 5
6 Ingresso Phase Detector Loop Filter VCO Uscita Fig. I.3 Schema a blocchi del Phase-Locked-Loop Il Phase Detector fornisce un segnale proporzionale alla differenza di fase tra il segnale in uscita dal VCO e quello di riferimento. In generale tale segnale è costituito da una componente costante pari al valore medio e da una componente indesiderata; uno degli scopi di questo blocco è appunto sopprimere tale componente e quindi velocizzare la velocità di aggancio di fase. Il Loop Filter è caratterizzato da una funzione di trasferimento di tipo passa-basso; il suo scopo principale è quello di eliminare le componenti ad alta frequenza prodotte dal Phase Detector. È possibile classificare i PLL in base all ordine del filtro, in particolare un PLL di ordine α è costituito da un filtro avente α-1 poli nella funzione di trasferimento. I Loop Filter posso essere tanto attivi quanto passivi, così come possono essere implementati per via analogica o digitale, a seconda del tipo di filtro variano le prestazioni del PLL ed i costi dello stesso. 6
7 Il VCO è sicuramente il blocco pù critico dell intero sistema, in quanto fornisce il segnale d uscita; esso è un oscillatore la cui pulsazione di fase ω OUT viene comandata dalla tensione di controllo. L uscita del Loop Filter costituisce il segnale di controllo dell oscillatore, se in ingresso al PLL non viene applicato alcun segnale, l uscita del Phase Detector, come quella del Loop Filter, è nulla e il VCO oscilla alla frequenza centrale ω C.; quando in ingresso al PLL viene applicato il segnale di riferimento, il Phase Detector produce un segnale proporzionale all errore di fase che, dopo essere stato filtrato, stimola il VCO a generare una frequenza che si assesti in un intorno della frequenza di ingresso. In cascata al VCO può essere inserito un divisore in frequenza (vedi Fig. I.2) in modo da gestire un range di frequenze più ampio, in altri termini la frequenza all uscita del PLL è N volte la frequenza di riferimento posta in ingresso; tali divisori sono implementati attraverso la connessione di più flip-flop, secondo una struttura a contatore. A seconda se il divisore divide per un intero o per una quantità frazionaria si parla di PLL a divisore di frequenza intero o frazionario. Teniamo conto del fatto che, per quanto riguarda il rumore di fase del PLL, un ruolo fondamentale è svolto dal VCO che permette di caratterizzare il rumore di fase al di fuori della banda coperta dal Loop Filter. Il problema principale che si incontra durante la progettazione di un VCO è quello della purezza spettrale. Idealmente un VCO dovrebbe avere uno spettro definito da un singolo impulso di frequenza; in realtà invece tale spettro è rappresentato da una densità spettrale di potenza distribuita attorno alla 7
8 frequenza d interesse. Queste code che si estendono da entrambi i lati della frequenza portante sono dovute a delle fluttuazioni in fase come pure in ampiezza della portante generata. È ben noto che le code di rumore ai lati della portante sono dovute al rumore d ampiezza mentre quello vicino alla frequenza centrale è dovuto alle fluttuazioni di fase. Fig. I.4 Spettro di un oscillatore reale Con riferimento a quanto mostrato in Fig. I.4, uno dei parametri prestazionali più importanti di un VCO è la densità spettrale di rumore di fase per unità della lunghezza di banda in decibels relativa alla portante (dbc/hz) ad un offset f dalla portante. La seguente espressione definisce il cosiddetto Single Side Band (SSB) Phase Noise: 8
9 L ( f ) P = 10 log noise P ( f ) dove P noise è la potenza del rumore SSB per unità della larghezza di banda mentre P C è la potenza della portante. La specifica sul rumore di fase richiesto per un LO dipende dal meccanismo di interferenza che spiegheremo di seguito. La Fig.5 illustra quale sia effettivamente il ruolo del rumore di fase nel caso di un sistema ricevitore a radiofrequenza quando si cerca di ricevere il segnale di un canale RF adiacente ad un segnale interferente di elevata potenza. C RF Segnale interferente Segnale utile LO ω ω IF Segnale interferente Intermodulazione Segnale utile ω Fig. I.5 Influenza del Phase Noise in un sistema di ricetrasmissione 9
10 Come si nota, un elevato Phase Noise provoca una intermodulazione dei due canali perdendo, quindi, parte delle informazioni del segnale utile. In generale, le specifiche sul rumore di fase derivano dalla seguente equazione: ( f ) = P P CNR ( BW ) L sig log int 10 dove P sig è il segnale a più debole potenza che è rilevato, P int è la potenza massima dell interferenza e BW è banda del canale. La tabela che segue, mostra alcune specifiche sul rumore di fase richieste per differenti sistemi di telecomunicazione. Applicazione Phase Noise (a 100 khz) Frequenza portante GSM -108 dbc/hz 900 MHz WCDMA -110 dbc/hz 1900 MHz WLAN -95 dbc/hz 4.8 GHz DVB-S -95 dbc/hz 10.6 GHz Tabella 1 Specifiche sul Phase Noise per differenti sistemi di telec. Dopo quanto detto, elenchiamo quali sono le specifiche che devono essere richieste ad un VCO affinché esso possa essere utilizzato nelle applicazioni RF: elevata purezza spettrale, che si traduce in un basso Phase Noise; fenomeno questo che limita in ricezione la possibilità di agganciare un segnale debole in presenza di ampi toni interferenti in canali adiacenti. 10
11 basso consumo di potenza; esigenza questa sempre più incalzante dato che la maggior parte delle applicazioni dovranno essere utilizzate in portatili. ampio Tuning Range; cioè massimo intervallo entro cui può variare la frequenza del VCO. A questo punto, dopo aver dato una panoramica di come funziona un sistema di ricetrasmissione e dei dispositivi che vengono impiegati, possiamo dedicarci nei prossimi capitoli al vero obiettivo di questo lavoro di tesi. Innanzitutto spiegheremo come è costituito un VCO e come funziona; passeremo poi alla progettazione dei singoli componenti per arrivare infine alla progettazione di un VCO che oscilli alle frequenze Radar (24 GHz). 11
1.1 Introduzione. 1.2 Rumore del ricevitore
1.1 Introduzione La descrizione di un ricevitore HF comprende diversi parametri tecnici che devono illustrare la qualità di un blocco o di tutto il sistema HF. Per rendere più chiari tutti questi dati
DettagliStudio di oscillatori controllati in tensione (VCO) a basso rumore di fase per applicazioni RF
Studio di oscillatori controllati in tensione (VCO) a basso rumore di fase per applicazioni RF Luca Dodero Relatore Chiar.mo Prof. Ing. Daniele Caviglia Introduzione Il grande sviluppo degli ultimi anni
Dettagliv in v out x c1 (t) Molt. di N.L. H(f) n
Comunicazioni elettriche A - Prof. Giulio Colavolpe Compito n. 3 3.1 Lo schema di Fig. 1 è un modulatore FM (a banda larga). L oscillatore che genera la portante per il modulatore FM e per la conversione
DettagliPLL (anello ad aggancio di fase)
PLL (anello ad aggancio di fase) Il PLL ( Phase Locked Loop, anello ad aggancio di fase) è un circuito integrato a reazione negativa. E un componente molto versatile e può essere usato come: demodulatore
DettagliMaglia ad aggancio di fase analogica Generalità
Maglia ad aggancio di fase analogica Generalità E un circuito elettronico progettato per generare un'onda di una specifica frequenza, sincronizzata con un'onda di alore dierso, fornita in ingresso. L anello
DettagliGeneratori di segnale. Generatore sinusoidale BF. Generatori di funzione. Generatori sinusoidali a RF. Generatori a battimenti. Oscillatori a quarzo
Generatori di segnale Generatore sinusoidale BF Generatori di funzione Generatori sinusoidali a RF Generatori a battimenti Oscillatori a quarzo Generatori di segnale sintetizzati 2 2006 Politecnico di
DettagliReti sequenziali. Esempio di rete sequenziale: distributore automatico.
Reti sequenziali 1 Reti sequenziali Nelle RETI COMBINATORIE il valore logico delle variabili di uscita, in un dato istante, è funzione solo dei valori delle variabili di ingresso in quello stesso istante.
DettagliDescrizione del funzionamento di un Lock-in Amplifier
Descrizione del funzionamento di un Lock-in Amplifier S.C. 0 luglio 004 1 Propositi di un amplificatore Lock-in Il Lock-in Amplifier é uno strumento che permette di misurare l ampiezza V 0 di una tensione
DettagliP5 CONVERSIONE DI FREQUENZA. RICEVITORI SUPERETERODINA. PLL.
P5 CONVERSIONE DI REQUENZA. RICEVITORI SUPERETERODINA. P. P5. Un segnale modulato in ampiezza con portante e banda di modulazione B=9 khz centrata su, deve essere convertito in frequenza su una portante
DettagliCONVERTITORI DIGITALE/ANALOGICO (DAC)
CONVERTITORI DIGITALE/ANALOGICO (DAC) Un convertitore digitale/analogico (DAC: digital to analog converter) è un circuito che fornisce in uscita una grandezza analogica proporzionale alla parola di n bit
DettagliLezione 28 Maggio I Parte
Lezione 28 Maggio I Parte La volta scorsa abbiamo fatto un analisi dei fenomeni di diafonia e avevamo trovato che per la diafonia vicina il valore medio del quadrato del segnale indotto dalla diafonia
Dettagli2. SINCRONIZZAZIONE (CENNI)
2. SINCRONIZZAZIONE (CENNI) INTRODUZIONE AL PROBLEMA DELLA SINCRONIZZAZIONE SINCRONISMO DI BIT SCRAMBLING SINCRONISMO DI FRAME INTRODUZIONE Abbiamo visto diverse tecniche in grado di convertire e di trasmettere
DettagliANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE
CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA
ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce
DettagliCOMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/2005
COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/005 1. Gli esercizi devono essere risolti su fogli separati: uno per la prima parte del compito (esercizi 1/4), uno per la seconda parte (esercizi
DettagliGeneratori di segnale. Generatore sinusoidale BF. Generatori di funzione. Generatori sinusoidali a RF. Generatori a battimenti. Oscillatori a quarzo
Generatori di segnale Generatore sinusoidale BF Generatori di funzione Generatori sinusoidali a RF Generatori a battimenti Oscillatori a quarzo Generatori per sintesi indiretta 2 2006 Politecnico di Torino
DettagliFondamenti di Automatica
Fondamenti di Automatica Progetto di controllo e reti correttrici Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 053 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1
DettagliAmplificatori Audio di Potenza
Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso
DettagliIntroduzione all analisi dei segnali digitali.
Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza
DettagliSINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO
SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO Requisiti e specifiche Approcci alla sintesi Esempi di progetto Principali reti stabilizzatrici Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione
Dettagli2 Qual è il guadagno totale di due stadi amplificatori da 6 db e da 3 db : A 4,5 db B 9 db C 6 db
3.- CIRCUITI 3.1.- Combinazione dei componenti: Circuiti in serie e in parallelo di resistori, bobine, condensatori, trasformatori e diodi - Corrente e tensione nei circuiti Impedenza. 3.2.- Filtri: Filtri
DettagliELETTRONICA. L amplificatore Operazionale
ELETTRONICA L amplificatore Operazionale Amplificatore operazionale Un amplificatore operazionale è un amplificatore differenziale, accoppiato in continua e ad elevato guadagno (teoricamente infinito).
DettagliMisure di frequenza e di tempo
Misure di frequenza e di tempo - 1 Misure di frequenza e di tempo 1 - Contatori universali Schemi e circuiti di riferimento Per la misura di frequenza e di intervalli di tempo vengono diffusamente impiegati
DettagliAPPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA. Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing.
APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing. Marcello Surace 1 Si richiamano le definizioni delle leggi fondamentali, invitando
DettagliApparati di radiodiffusione AM ed FM. Tratto dal testo di Cecconelli Tomassini Le Telecomunicazioni
Apparati di radiodiffusione AM ed FM Tratto dal testo di Cecconelli Tomassini Le Telecomunicazioni 1 Trasmettitori a modulazione di ampiezza Un trasmettitore per radiodiffusione ha il compito di convertire
DettagliLTE Duplex Gap 821- -832 - BANDA Uplink Wind 832- -842 837 Uplink Tim 842- -852 847 Uplink Vodafone 852- -862 857
TABELLA CANALI TV DIGITALI DVB-T Banda Canale Estremi canale MHz Frequenza MHz E1 40- -47 / E2 47- -54 / VHF I E3 54- -61 / E4 61- -68 / E5 174- -181 177,5 E6 181- -188 184,5 E7 188- -195 191,5 VHF III
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliElementi di teoria dei segnali /b
Elementi di teoria dei segnali /b VERSIONE 29.4.01 Filtri e larghezza di banda dei canali Digitalizzazione e teorema del campionamento Capacità di canale e larghezza di banda Multiplexing e modulazioni
Dettagli21-Mar-03-2 ETLCE - B6-2003 DDC. 21-Mar-03-4 ETLCE - B6-2003 DDC. segnale modulato. transiszioni. finestra per trans fisse.
Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni Anelli ad aggancio di fase (PLL) B6 - Demodulatori e sincronizzatori» FSK, PSK, PAM» recupero dati/clock (CDR)»
DettagliSoluzione dell esercizio del 12 Febbraio 2004
Soluzione dell esercizio del 12/2/2004 1 Soluzione dell esercizio del 12 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. 2. Modello concettuale
DettagliGestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC.
Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Nelle automazioni e nell industria di processo si presenta spesso il problema di gestire segnali analogici come temperature,
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliUn sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche:
3. Specifiche dei Sistemi Un sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche: nel dominio del tempo (tempo di salita, tempo di assestamento, sovraelongazione, ecc.); nel dominio della
DettagliDirect Sequence o Frequency Hopping
Direct Sequence o Frequency Hopping Questo documento vuole essere un punto di riferimento per aiutare quanti si avvicinano per la prima volta alla tecnologia delle wireless Fidelity LAN Wi-Fi. Un confronto
DettagliL'amplificatore operazionale - principi teorici
L'amplificatore operazionale - principi teorici Cos'è? L'amplificatore operazionale è un circuito integrato che produce in uscita una tensione pari alla differenza dei suoi due ingressi moltiplicata per
DettagliElementi di Telelocalizzazione
Elementi di Telelocalizzazione Ing. Francesco Benedetto - Prof. Gaetano Giunta Laboratorio di Telecomunicazioni (COMLAB) Università degli Studi Roma Tre 1 Introduzione Proprietà della sequenza di spreading:
DettagliL idea alla base del PID èdi avere un architettura standard per il controllo di processo
CONTROLLORI PID PID L idea alla base del PID èdi avere un architettura standard per il controllo di processo Può essere applicato ai più svariati ambiti, dal controllo di una portata di fluido alla regolazione
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
DettagliOSCILLATORI AL QUARZO: CONTASECONDI
... OSCILLATORI AL QUARZO: CONTASECONDI di Maurizio Del Corso m.delcorso@farelettronica.com Come può un cristallo di quarzo oscillare ad una determinata frequenza? Quale spiegazione fisica c è dietro a
DettagliREGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE
REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento
DettagliLA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN STRATEGIE DI COMUNICAZIONE LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB LA PROPOSTA DI UN MODELLO MIRATO
Dettagli1. Scopo dell esperienza.
1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura
DettagliColorSplitter. La separazione automatica dei colori di Colibri.. Perché ColorSplitter? Come opera ColorSplitter?
ColorSplitter La separazione automatica dei colori di Colibri.. ColorSplitter è una nuova funzionalità aggiunta a Colibri, che permette di elaborare un immagine trasformandola in una separata in canali
DettagliCONTROLLO NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA
SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html CONTROLLO NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA Ing. Luigi Biagiotti e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it
DettagliLIGHTING DESIGNER Gianni Ronchetti Architetto Valmadrera, 10/06/2014
Valmadrera, 10/06/2014 La gestione della luce Lo scopo di questo articolo è di far comprendere in modo chiaro che la gestione della luce può essere ottenuta anche in modo semplice e funzionale, e peraltro
DettagliI vantaggi della fibra ottica
I vantaggi della fibra ottica La fibra ottica è largamente utilizzata da diverso tempo oramai nelle installazioni di Impianti di Telecomunicazioni. L'impiego della fibra ottica per la distribuzione dei
DettagliCONTROLLO IN TENSIONE DI LED
Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione
DettagliUniversità di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria
Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Corso di rasmissione Numerica docente: Prof. Vito Pascazio 18 a Lezione: 13/1/4 19 a Lezione: 14/1/4 Sommario rasmissione di segnali PM numerici su
DettagliTNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)
TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che
DettagliFondamenti di Automatica
Fondamenti di Automatica Funzioni di trasferimento: robustezza e prestazioni Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 0532 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it
DettagliL ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO
L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso
Dettagliy e Lo scambio sul posto cos è, come funziona e come viene calcolato. ire co www.vic-energy.com
y e Lo scambio sul posto Guida per capire ire co cos è, come funziona e come viene calcolato. 1 Lo scambio sul posto fotovoltaico. Per capire cosa è e come funziona, lo scambio sul posto è necessario capire
DettagliScheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux
Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola
DettagliReti di Telecomunicazioni 1
Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2005/06 Blocco 2 (v2) Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Richiami sul concetto di multiplazione 2 Riprendendo il discorso sulle diverse
Dettaglia b c Figura 1 Generatori ideali di tensione
Generatori di tensione e di corrente 1. La tensione ideale e generatori di corrente Un generatore ideale è quel dispositivo (bipolo) che fornisce una quantità di energia praticamente infinita (generatore
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliAD HOC Servizi alla Persona
Software per la gestione dell amministrazione AD HOC Servizi alla Persona GESTIONE PASTI RESIDENZIALE Le principali funzioni del modulo pasti si possono suddividere nei seguenti punti: gestire le prenotazioni
DettagliIl Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di
Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione Il campionamento consente, partendo da un segnale a tempo continuo ovvero che fluisce con continuità nel tempo, di ottenere un segnale a tempo discreto,
DettagliProbabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)
Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:
DettagliAppendice Circuiti con amplificatori operazionali
Appendice Circuiti con amplificatori operazionali - Appendice Circuiti con amplificatori operazionali - L amplificatore operazionale Il componente ideale L amplificatore operazionale è un dispositivo che
DettagliSOMMARIO... 3 INTRODUZIONE...
Sommario SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... 4 INTRODUZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DEL PROGRAMMA INTRAWEB... 4 STRUTTURA DEL MANUALE... 4 INSTALLAZIONE INRAWEB VER. 11.0.0.0... 5 1 GESTIONE INTRAWEB VER 11.0.0.0...
DettagliCorso di Fondamenti di Telecomunicazioni
Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 5 - EGALI DIGITALI E A IMPULI I BADA BAE Prof. Mario Barbera [parte ] Codifica La fase di codifica prevede che venga fatta una associazione tra il livello del segnale
DettagliReti sequenziali sincrone
Reti sequenziali sincrone Un approccio strutturato (7.1-7.3, 7.5-7.6) Modelli di reti sincrone Analisi di reti sincrone Descrizioni e sintesi di reti sequenziali sincrone Sintesi con flip-flop D, DE, T
DettagliInvio SMS. DM Board ICS Invio SMS
Invio SMS In questo programma proveremo ad inviare un SMS ad ogni pressione di uno dei 2 tasti della DM Board ICS. Per prima cosa creiamo un nuovo progetto premendo sul pulsante (Create new project): dove
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliMANUALEDIUTILIZZO MODULO CRM POSTVENDITA
MANUALEDIUTILIZZO MODULO CRM POSTVENDITA INDICE INTRODUZIONE INSERIMENTO CHIAMATA CHIAMATE Dettaglio Chiamate Macchine Coinvolte Documenti Riepilogo MACCHINE Dettaglio Macchine Documenti Interventi MACCHINE
DettagliLa trasformata Zeta. Marco Marcon
La trasformata Zeta Marco Marcon ENS Trasformata zeta E l estensione nel caso discreto della trasformata di Laplace. Applicata all analisi dei sistemi LTI permette di scrivere in modo diretto la relazione
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliDI D AGRA R MM M I M A BLOCC C H C I TEORI R A E D D E SERC R I C ZI 1 1
DIAGRAMMI A BLOCCHI TEORIA ED ESERCIZI 1 1 Il linguaggio dei diagrammi a blocchi è un possibile formalismo per la descrizione di algoritmi Il diagramma a blocchi, o flowchart, è una rappresentazione grafica
DettagliImpatto sulla ricezione DTT da parte dei servizi LTE nella banda UHF (800 MHz) Rai - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica
Impatto sulla ricezione D da parte dei servizi nella banda UHF (800 MHz) Ieri voluzione dei servizi Broadcasting e Mobile nella banda UHF Oggi 2015... dopo 2015 a nuova banda 800 MHz (UHF) e l assegnazione
DettagliSISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione
SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1 Introduzione In queste dispense, dopo aver riportato una sintesi del concetto di Dipendenza Funzionale e di Normalizzazione estratti dal libro Progetto di Basi
DettagliPropagazione in fibra ottica
Propagazione in fibra ottica Struttura delle fibre ottiche In questa sezione si affronteranno: Modi in fibra ottica Dispersione multimodale Confronto multimodo-singolo modo. I modi in fibra ottica Il campo
Dettagliwww.andreatorinesi.it
La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).
DettagliProgettazione della componente applicativa
7 Progettazione della componente applicativa In questo capitolo illustreremo la progettazione della componente applicativa di un sistema informativo. La metodologia da noi utilizzata sarà basata sull utilizzo
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliCircuiti amplificatori
Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore
Dettagli(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti)
(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti) Esercizio 1 L'agenzia viaggi GV - Grandi Viaggi vi commissiona l'implementazione della funzione AssegnaVolo. Tale funzione riceve due liste
DettagliLA STAZIONE DI TERRA DEL DIMOSTRATORE TECNOLOGICO SATELLITARE
I.I.S.S. G. MARCONI piazza Poerio 2 BARI - Progetto EduSAT - LA STAZIONE DI TERRA DEL DIMOSTRATORE TECNOLOGICO SATELLITARE Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing. Marcello
DettagliSuggerimenti sulla distribuzione del montepremi nei tornei
Suggerimenti sulla distribuzione del montepremi nei tornei Scopo del documento Questo documento si propone di fornire alcuni suggerimenti agli organizzatori sulla distribuzione del montepremi nei tornei.
DettagliSimulazione n. 1 della prova scritta di Telecomunicazioni per l Esame di Stato (a cura del prof. Onelio Bertazioli)
Simulazione n. 1 della prova scritta di Telecomunicazioni per l Esame di Stato (a cura del prof. Onelio Bertazioli) Tema n 2 Si progetti un ricetrasmettitore radio modulare operante a modulazione di frequenza
DettagliDispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.
Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it
DettagliImprese multinazionali e outsourcing
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui
Dettagli... a) Lo spettro di un segnale SSB è costituito da... b) Un segnale SSB può essere ottenuto... in una... mediante un... centrato su...
MODULAZIONE ANALOGICA UNITÀ VERIFICA Copleta: a) Per odulazione lineare si intende la... dello spettro del... intorno alla frequenza... b) La odulazione di apiezza consiste nel... del segnale portante...
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliI documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE
I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono
DettagliUsando il pendolo reversibile di Kater
Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità
DettagliLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)
GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...
DettagliPiù prese in casa? Uno dei desideri dell appassionato. Estensioni no problem. centralizzato. impianto TV-SAT
Più prese in casa? Estensioni no problem Data la grande offerta della TV digitale terrestre e satellitare, per evitare discussioni in famiglia è importante che l impianto possa prevedere una presa TV e
DettagliEsercizi proposti di Fondamenti di Automatica - Parte 4
Esercizi proposti di Fondamenti di Automatica - Parte 4 2 Aprile 26 Sia dato il sistema di controllo a controreazione di Fig. 1, in cui il processo ha funzione di trasferimento P (s) = 1 (1 +.1s)(1 +.1s).
DettagliMetodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici
Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.
DettagliConsiderazioni sulle specifiche.
# SINTESI PER TENTATIVI IN ω PER GLI ASSERVIMENTI # Considerazioni sulle specifiche. Come accennato in precedenza, prima di avviare la prima fase della sintesi di un sistema di asservimento, e cioe la
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
DettagliTECNICHE DI SIMULAZIONE
TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
Dettagli