La progettazione sociale

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1 PROGETTAZIONE SOCIALE E CONTRIBUTI EUROPEI a cura dell Associazione Intesa in collaborazione con il Settore Formazione e Progettazione Cesvot La progettazione sociale Una prima e importante distinzione nell ambito del sostegno finanziario alle organizzazioni di volontariato è quella fra contributi generici e contributi per singoli progetti. La precaria situazione della finanza pubblica ha condotto, tuttavia, ad una contrazione dei contributi generici, che garantivano maggiore autonomia e flessibilità; a ciò si è unita anche una accresciuta concorrenzialità tra gli enti non profit per aggiudicarsi tali stanziamenti. A tale situazione non hanno potuto far fronte le amministrazioni locali le quali, a loro volta, si trovano in condizioni di dipendenza dagli enti di ordine superiore. Questo ha determinato uno spostamento del peso verso contributi a vincolo di destinazione, cioè per lo svolgimento di una definita funzione o per la gestione di uno specifico progetto. Al di là dei requisiti formali, che spesso consistono nel solo riconoscimento giuridico dell organizzazione, l elemento che giustifica solitamente il sostegno finanziario delle organizzazioni di volontariato da parte degli enti è rappresentato dalla presentazione di progetti validi, efficaci ed efficienti. Da qui la stesura di progetti sociali nei quali indicare: - il beneficio sociale dell'iniziativa, in merito ai destinatari del progetto, all impatto sul territorio e alle eventuali ricadute occupazionali; - la fattibilità economico-finanziaria, in merito alla stima dei costi da sostenere e alle eventuali previsioni di rientro economico; - la sostenibilità di lungo periodo dell'iniziativa e le prospettive di sviluppo autonomo. Una buona progettazione sociale può essere di grande utilità, sia per permettere ai progetti di decollare, sia per comprendere quali progetti, invece, siano da scartare ed abbandonare, perché incoerenti o irrealizzabili. La progettazione è dunque un momento molto delicato della vita delle organizzazioni di volontariato perché le stesse devono avere la capacità di trasmettere in modo chiaro ciò che intendono realizzare: l idea di partenza. Inoltre, soprattutto se ci si trova a competere per finanziamenti erogati da enti pubblici, è indispensabile curare bene anche l aspetto formale. Bisogna partire da un idea o un progetto già esistente anche prima dell emissione del bando, e non costruire un progetto ad hoc solo per ricevere finanziamenti. I bandi, normalmente, contengono informazioni economiche (dotazione finanziaria complessiva, spese ammissibili con relativi minimali e massimali, tipologia e ammontare di finanziamento), l elenco dei soggetti beneficiari, indicazioni sulle procedure di presentazione delle domande, di valutazione e di erogazione del finanziamento e le modalità di controllo implementate da parte dell ente erogatore. La progettazione europea Tra le varie opportunità finanziarie, le associazioni di volontariato non dovrebbero trascurare quelle dell Unione Europea (UE). La UE, infatti, presta particolare attenzione ai disegni di sviluppo delle tematiche sociali e, di conseguenza, è disposta a sostenere gli sforzi finanziari che organizzazioni del terzo settore intendono consolidare. Ciò risulta ancora più fondato nel caso in cui si dia vita a forme di partenariato tra enti di differenti nazionalità, proprio allo scopo di stimolare l integrazione europea. Le risorse finanziarie del bilancio comunitario, messe a disposizione per promuovere la coesione e

2 lo sviluppo e attuare le politiche della UE, sono gestite dalla Commissione europea di Bruxelles secondo 2 modalità: l una diretta, l altra indiretta. I fondi europei, quindi, si possono suddividere in diretti (gestiti direttamente dalla Commissione europea) e indiretti (la cui gestione è demandata agli Stati membri attraverso le amministrazioni centrali e periferiche). Questa distinzione è essenziale affinché ciascuna associazione di volontariato possa individuare la propria strategia di concorso ai fondi UE. I contributi europei diretti Nel caso dei contributi diretti, il rapporto contrattuale si instaura tra la Commissione europea (o una sua agenzia delegata) e l utilizzatore finale. E la Commissione che eroga i fondi e che stabilisce autonomamente i criteri di funzionamento dei vari programmi, che gestisce direttamente. In tutto si tratta di 12 nuovi programmi comunitari. I programmi sono gli strumenti di finanziamento con i quali la Commissione europea attua i suoi obiettivi, mentre i bandi rappresentano il primo passo ufficiale per l'attuazione di un programma. I contributi in gestione diretta hanno una serie di requisiti comuni che è opportuno conoscere perché sono utilizzabili in tutte le procedure. I programmi sono gestiti dalle Direzioni Generali della Commissione attraverso avvisi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale delle comunità europee (Guce). Questi fondi non sono residuali, ossia avanzi di Fondi strutturali, ma vere potenzialità create a sostegno delle varie politiche comunitarie in numerosi settori. I soggetti che possono presentare le richieste per ottenere contributi diretti alla Commissione europea sono: gli enti pubblici locali; le parti sociali a livello nazionale e a livello comunitario; gli enti di formazione; le organizzazioni non governative; le università; gli istituti; le imprese e, naturalmente, le organizzazioni di volontariato e gli altri enti non profit. I paesi ammessi ai finanziamenti sono principalmente i Paesi membri (compresi i nuovi), gli Stati dello Spazio economico europeo (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e, a seconda delle varie azioni di finanziamento, anche i paesi del Mediterraneo e i Paesi Balcanici. La transnazionalità è una condizione sempre richiesta (tranne poche eccezioni) per accedere alle opportunità dirette di finanziamento: è infatti necessaria la collaborazione di soggetti diversi provenienti da 3 o più stati, di cui uno assume le funzioni di capofila, mente gli altri partecipano al progetto in qualità di partner. Permette, attraverso la costituzione di partenariati, di attuare progetti di elevato interesse innovativo. I contributi vengono accordati sempre a fondo perduto e coprono percentuali che in media sono pari al 50% del costo del progetto; i massimali del finanziamento sono generalmente riportati negli inviti a presentare proposte. La parte del budget non coperta dal sostegno UE deve quindi necessariamente essere cofinanziata dai partner del progetto Iter redazione progetto 1 Verifica approvazione definitiva di un programma scelto sulla Gazzetta Ufficiale Ue serie L ( eurlex.europa.eu) 2 Individuazione degli inviti periodici a presentare proposte per la Commissione europea pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Ue 3 Individuazione delle linee guida, dei vademecum e dei formulari ufficiali, disponibili sul sito della Direzione generale competente a gestire il programma 4 Visione di tutta la documentazione messa a disposizione della Commissione e redazione del progetto seguendo attentamente le indicazioni 5 Invio del progetto, entro la data di scadenza prevista, all indirizzo indicato nell invito a presentare proposte

3 stesso. La natura dei fondi non prevede la possibilità di realizzare investimenti in opere a carattere strutturale (se non in casi specifici e importi limitati) o in attività a livello nazionale o locale: queste ricadono in gran parte nelle competenze dei Fondi strutturali. Per partecipare alle opportunità della Unione europea è opportuno, in primo luogo, informarsi sui programmi e su tutti gli aspetti legati alla concessione dei contributi comunitari. E quindi utile anzitutto una attenta analisi dei vari documenti politici elaborati dalla Commissione europea in merito ai settori di interesse (comunicazioni, libri bianchi, libri verdi, ) e le relative disposizioni normative. Le informazioni sui programmi di finanziamento, documenti e disposizioni normative nei diversi settori di intervento della Unione europea (sociale, sanità, diritti umani, sicurezza, tutela consumatori, giustizia, libertà, pari opportunità, istruzione e cultura, comunicazione e informazione, ambiente, occupazione, imprese, mercato, sviluppo, commercio estero, relazioni esterne, statistica, allargamento, politica regionale, agricoltura, pesca, ricerca e innovazione, concorrenza, energia e trasporti, fiscalità), possono essere reperite sui seguenti siti: La legislazione viene riportata sulla Gazzetta ufficiale dell Unione europea sezione L. Il secondo passo è quello di individuare gli inviti periodici a presentare proposte che la Commissione europea bandisce per qualsiasi intervento finanziario. Gli inviti a presentare proposte vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione europea, serie C (Comunicazioni e Informazioni) o serie S (Supplemento), disponibili nel sito Una volta identificati il settore e l azione e presa visione del relativo invito, è necessario consultare le linee guida da seguire per l elaborazione del progetto vero e proprio. Risulta poi utile analizzare, qualora disponibili, i rapporti sui progetti dello stesso argomento già finanziati. Per ogni progetto è indispensabile capire quali siano i suoi punti di forza e se esso presenti tutti i necessari requisiti di finanziabilità. Può essere vantaggioso includere partner provenienti da Regioni o Paesi economicamente meno favoriti o scegliere partner provenienti da specifici settori (ricerca, università, ). 6 Valutazione, da parte della commissione, di tutte le richieste e attesa della risposta positiva 7 PARTE IL PROGETTO 8 Verifica della regolare e buona attuazione del progetto. Erogazione della prima tranche di finanziamenti 9 Seconda verifica avanzamento progetto con seconda tranche del finanziamento 10 Erogazione del restante importo del finanziamento a progetto concluso e dopo le verifiche finali I contributi europei indiretti Nella forma indiretta, la Commissione europea trasferisce le risorse finanziarie alle Regioni mediante i cosiddetti Fondi strutturali, o alle banche attraverso i prestiti della Banca europea degli investimenti e del Fondo europeo degli investimenti, le quali erogano i contributi direttamente ai beneficiari finali. Le Regioni sulla base di una programmazione che deve essere approvata dalla Commissione, ne dispongono l'utilizzazione attraverso regole nazionali.

4 Gli investimenti della UE vengono effettuati soprattutto attraverso i fondi strutturali, che hanno la finalità di tradurre in azioni concrete la politica dell Unione secondo una serie di obiettivi prioritari. I fondi strutturali sono sovvenzioni erogate dalla Unione europea per migliorare la situazione economica generale nelle regioni meno sviluppate attraverso: l erogazione di servizi, la realizzazione di infrastrutture, la creazione di nuove opportunità di lavoro, l aumento del livello di qualità della vita o di sicurezza dei cittadini, Rappresentano, quindi, il principale strumento finanziario comunitario di sviluppo regionale e di coesione economica e sociale. Per avere accesso a questi fondi, occorre non solo avere un'adeguata conoscenza delle diverse tipologie dei programmi di finanziamento e delle procedure relative, ma anche saper instaurare sistematici rapporti tra i potenziali destinatari dei contributi comunitari e le istituzioni che, a livello locale, nazionale e comunitario sono incaricate della gestione amministrativa dei finanziamenti. Nel momento in cui si decide di ricorrere ai finanziamenti UE, una associazione deve quindi concentrare la propria attenzione su tre piani ben distinti. Da un lato è essenziale un forte radicamento territoriale; una eventuale partnership con soggetti istituzionali; la necessità di collegamenti in rete, come canale di accesso a relazioni con l'europa. Per fare questo occorrono, naturalmente, precise competenze di linguaggio ed ampie relazioni da sviluppare sul territorio, non solo nazionale. I soggetti interessati - enti pubblici e privati - ad ottenere questi fondi devono prendere contatto con gli uffici regionali competenti; la Regione è infatti l istituzione di riferimento principale in grado di spiegare i tipi dei progetti ammissibili e il modo migliore per presentare una richiesta. Dall'altro lato, sono richiesti progetti appetibili ed altamente innovativi: dopo aver individuato l'asse o il sub-asse al quale si vuole concorrere, occorre rendere il progetto interessante. Innanzitutto, bisogna individuare quali sono le motivazioni alla base dell'intervento regionale, cercando di cogliere gli aspetti salienti che l'ente vuole raggiungere: valenza sociale, occupazionale, ambientale; quindi, è utile enfatizzare le proprie competenze, laddove esistano, sugli aspetti più rilevanti del bando, che costituiscono presumibilmente i criteri che verranno poi adottati nell'assegnazione del finanziamento. Infine, è necessario prestare attenzione al preventivo finanziario, in quanto rappresenta spesso un elemento critico di valutazione: attenzione, soprattutto, a non superare il limite complessivo di spesa previsto e utilizzare massima trasparenza ed oggettività nelle singole voci che compongono la richiesta finale. Sono numerosi i siti web che contengono informazioni sui fondi strutturali. Primi tra tutti i siti ufficiali delle amministrazioni regionali, i quali offrono indicazioni aggiornate sui bandi per i finanziamenti deliberati dalla Regione I consulenti in Toscana. Si riporta di seguito, suddivisi per Provincia, i professionisti e gli enti privati, con sede in Toscana e che operano nella nostra regione, che hanno dichiarato di offrire servizi di consulenza per la progettazione europea, a pagamento, anche alle organizzazioni di volontariato. Il presente elenco è stato redatto attingendo ad informazioni presenti nei siti delle amministrazioni provinciali e presso i siti di diffusione di progetti europei realizzati in Toscana.

5 Si tratta, infine, di una lista aperta, soggetta ad integrazioni ed aggiornamenti in relazione alle segnalazioni che giungeranno nel tempo. Eventuali scelte e rapporti professionali che si istaureranno fra i consulenti e le organizzazioni di volontariato saranno da ritenersi realizzate in piena autonomia.. AREZZO Athena Via Giacomo Leopardi, 31/c Montevarchi (AR) Tel Fax atena2003@tiscali.it athena_sas@libero.it Ucodep Via Madonna del Prato, Arezzo Tel Fax info@ucodep.org Studio Ricerche Sociali Europa Centro Terrossola, 62I Bibbiena (AR) Tel./Fax srs@srseuropa.eu

6 FIRENZE Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa Via delle Fiascaie, Empoli (FI) Tel Fax Arci Comitato Regionale Toscano Piazza dei Ciompi, Firenze Tel Fax Associazione Mosaico Via Martelli, Firenze Tel Fax assmosaico@tin.it Baglioni & Poponcini Via delle Panche, 6/b Firenze Tel Fax bapop@tin.it Ce.s.i.a.v. v.brunelleschi, Firenze Tel Fax toscana@cesiav.org Comitato Regionale Anpas toscana Via Baracca Firenze Tel Fax notizieanpas@anpastoscana.it Consorzio Eurosportello Confesercenti Via Pistoiese, Firenze Tel Fax ballini@infoeuropa.it Consorzio Metropoli Via Galeotti, 7/ Firenze Tel Fax progettazione@consorziometropoli.org COSPE - Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti Via Slataper, Firenze Tel Fax masi@cospe-fi.it s.malavolti@cospe-fi.it Della Chiesa Elia Via dei Banchi, Firenze Tel Fax Elia.dellachiesa@dada.it Euroteam Progetti Via Maggio, Firenze firenze@euroteamprogetti.it Fabbrica Europa Borgo degli Albizi Firenze Tel Fax formazione@fabbricaeuropa.net

7 Enaip Toscana Est Largo Liverani, Firenze Tel Fax Obbiettivo formazione Largo Liverani, Firenze Tel Fax Irecoop Toscana Via Vasco de Gama, Firenze Tel Fax Pixel Via Luigi Lanzi Firenze Tel Fax IRIS sas Idee & Reti per l'impresa Sociale Via Benuccio da Orvieto, Firenze Tel Sabs Via Argingrosso, Firenze Tel Klink Srl Via Verdi, Empoli (FI) Tel Fax Le Reti di Kilim Via Buonvicini, Firenze Tel Fax Medea S.r.l. Piazza Puccini, Firenze Tel Fax Terranova Graziella Via Confini, 26/i Campi Bisenzio (Firenze) Tel Tk Group Viale Gramsci, Firenze Tel Fax Vatteroni Sara Via Grecia, Firenze Tel

8 Segnini Catia Via Mazzini, Grosseto Tel catiasegnini@tele2.it GROSSETO

9 A.S.Form V. Calzadigi, Livorno Tel. e Fax info@asform.it LIVORNO

10 LUCCA Agostini Barbara V. Mazzini, 19/a Viareggio (LU) Tel./Fax Associazione Intesa V.E.Mattei, 293/f Lucca Tel Fax Derco Development, Research and Consulting Largo Risorgimento, Viareggio (LU) Tel/Fax info@derco.it Centro Nazionale per il Volontariato Via A. Catalani, Lucca Tel Fax cnv@centrovolontariato.it Enaip Lucca Piazza S.Agostino, Lucca Tel Fax enaiplucca@enaip.lucca.it Matraia srl Viale Cavour, Lucca Tel Fax matraia@tin.it

11 MASSA CARRARA Ser.Ind Scarl Via Alberica, Massa (MS) Tel Fax Stoà Viale Democrazia, 19/b Massa (MS) Tel Fax

12 PISA Scuola Superiore Sant'Anna Divisione Alta Formazione Via Cardinale Maffi, 27 Divisione Ricerche Via Santa Cecilia, 3 Segreteria di Direzione e Ufficio Relazioni con il Pubblico Via Santa Cecilia, Pisa Tel Fax francesca.gattai@sssup.it Università del Terzo Settore Via Filippo Turati, Pisa Tel Fax units@uniterzosettore.it

13 PISTOIA Centro di Impresa e Innovazione Via Tripoli, Pistoia Tel Fax info@ciipistoia.it Orsi Silvia Via dello Zizzolo 8/A Montecatini Terme (PT) Tel silviaorsi@italway.it Pragma service Viale Adua, Pistoia Tel Fax info@pragmaservice.info

14 PRATO Consorzio ASTIR s.c.s. Via Nazario Sauro Prato Tel Fax Fil SpA Via Galcianese, 20/H Prato Tel Fax PIN Scrl Piazza G. Ciardi, Prato Tel Fax

15 SIENA Eurobic Toscana Sud Spa Località Saliceto, Poggibonsi (SI) Tel Fax

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