Psicologia del lavoro e delle organizzazioni nuove opportunità per futuri psicologi

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1 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni nuove opportunità per futuri psicologi A cura di Monica Fiorentino Agenzia Liguria Lavoro A settembre, l Ordine degli Psicologi della Liguria ha riproposto a Genova presso il Teatro della Gioventù una serie di incontri tematici con l obiettivo di suggerire nuovi contesti applicativi e nuove possibilità professionali. L iniziativa era rivolta in primo luogo ai futuri Psicologi che necessitano di nuove idee per far fronte ad un mercato del lavoro sempre più saturo dal punto di vista della psicologia più tradizionale, ma non solo. L obiettivo era anche creare momenti di confronto e dibattito con colleghi che esercitano la medesima professione o svolgono attività complementari a stretto contatto con psicologi (come insegnanti, datori di lavoro, aziende, educatori ). La presentazione della mattinata è stata affidata al Presidente dell Ordine degli Psicologi, Piero Cai, che ha proposto interessanti suggestioni su nuove prospettive e aree tematiche che potranno e dovranno essere affrontate nei prossimi anni con una duplice motivazione: da un lato, la necessità di far fronte alle nuove esigenze di una società in costante cambiamento che si trova ad affrontare nuove problematicità; dall altra l esigenza di andare oltre al tradizionale lavoro del clinico (nei termini più classici della psicoterapia individuale e di gruppo) in considerazione dell attuale saturazione del mercato del lavoro. I nuovi ambiti di intervento I primi suggerimenti del Presidente hanno portato l attenzione sui più giovani, a cui vengono richieste prestazioni scolastiche ed extrascolastiche sempre più impegnative. Si è discusso quindi della necessità di approfondire temi legati a Psicologia della Scuola e Psicologia dello Sport. Ma, volgendo l attenzione alle caratteristiche socio-demografiche della nostra regione, non è stata tralasciata la Psicologia della Salute, con un occhio di riguardo per la Psicologia dell Anziano. Non sono inoltre trascurabili nuovi sviluppi della professione, derivati dalla ricerca più recente; come la Psicologia delle Nuove Frontiere e i nuovi studi effettuati in materia di attenzione e prestazione. Di grande interesse anche i temi di rilevanza sociale come per esempio la psicologia applicata alle vittime di abusi e di maltrattamenti e la psicologia delle adozioni. Quello delle adozioni ha spiegato Cai è considerato un tema di importante attualità, in quanto si registrano oggi gli esiti delle pratiche avviate 15 anni fa e che vedono i bambini di allora nel pieno dell adolescenza con tutte le difficoltà e le ambivalenze che questo comporta. Interdisciplinarietà e collaborazioni Il Presidente ha poi affrontato l argomento delle reti di collaborazione, per realizzare interventi più puntuali, per rispondere alle nuove esigenze sociali e per migliorare la diffusione delle informazioni in materia di psicologia. Infatti, oramai, molte attività dell ordine degli Psicologi sono volte a favorire l incontro con: medici e pediatri: per confrontarsi sui delicati temi legati a degenze e malattie gravi; giornalisti: perché le notizie diffuse possano proporre un informazione realistica e puntuale; aziende: perché si rispettino le condizioni lavorative pur nell ottica dell obiettivo produttivo. I professionisti del futuro Il Presidente ha concluso il suo intervento sottolineando quanto sia importante puntare sui giovani laureati che costituiranno la nuova classe professionale nei prossimi anni. A tale scopo, numerosi sono i progetti proposti per coinvolgere i più intraprendenti nelle attività dell Ordine, come lo spazio all interno della pubblicazione della 27

2 Categoria riservato ai giovani professionisti che desiderano collaborare alla realizzazione della rivista Psicologi e Psicologia in Liguria Supplemento al Giornale dell Ordine degli Psicologi della Liguria. Le nuove professioni della psicologia del lavoro Dopo l introduzione del Presidente si è entrati nel vivo del tema proposto con la moderazione di Giovanni Lizio, psicologo clinico e consulente aziendale. Il filo rosso dell incontro è stato il tema delle professioni legate alla psicologia del Lavoro secondo approcci tradizionali e innovativi. A tale scopo, i testimoni coinvolti sono stati tre professionisti che, conseguito il titolo in Psicologia del Lavoro, hanno sviluppato la propria professionalità secondo tre linee diverse. E in particolare: Giulio Peirone, Docente di Psicologia del lavoro presso la Facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche dell Università di Genova; Giorgio Dorigatti, consulente in materia di Psicologia dell organizzazione per ORMES Consulting che lavora per grandi aziende sul territorio nazionale e Massimiliano Coppa, Responsabile dell ufficio Gestione delle Risorse Umane presso la sede genovese di EGL Italia, azienda che opera nel mercato energetico. Giulio Peirone: la formazione dello psicologo del lavoro Per tradizione, ha osservato Peirone, l intervento dello psicologo del lavoro in ambito professionale e aziendale è individuato come attività formativa e di selezione del personale. In realtà la gamma di possibilità è decisamente più ampia e da ricercare in ambiti disciplinari differenti quali fra questi: psicologia delle Risorse Umane; psicologia dell Organizzazione; psicologia dell Orientamento, con applicazioni interessanti anche per gli adulti, in particolare per coloro che hanno perso il lavoro; psicologia della Formazione Professionale; psicologia della Comunicazione interpersonale e all interno delle organizzazioni; psicologia Ergonomia, disciplina che punta a rendere l impiego delle macchina funzionale all attività umana tentando di modificare la tendenza attuale. Questi ambiti disciplinari si traducono ad esempio in attività come: counseling orientativo, bilancio delle competenze, coaching aziendale, azioni preventive contro il mobbing, analisi organizzativa, analisi dei fabbisogni formativi, studio e valutazione della qualità dei servizi, sicurezza sul posto di lavoro e impatto delle nuove tecnologie. Un percorso professionale adeguato deve prevedere diversi momenti e modalità formative. In primo luogo, continua Peirone, è importante rafforzare le conoscenze di base studiando le teorie più attuali, il percorso e l evoluzione storica. Per creare questo bagaglio di conoscenze, è utile studiare, ad esempio, le dinamiche del gruppo, le psicopatologie legate al mondo del lavoro, le dinamiche del mobbing, tecniche di counseling, stress legato al burn out, elementi di sicurezza sul lavoro. Ma non solo. Sono importanti anche lo studio per lo sviluppo del capitale umano, lo sviluppo delle competenze e le strategie di knowledge, ricordando sempre il legame complementare che unisce lo sviluppo della tecnologia e del capitale umano stretti in un rapporto di proporzionalità diretta. Però come ha affermato Peirone non bisogna dimenticare che conoscere non significa aver acquisito competenze, sapere non significa saper fare. Ma il mondo del lavoro ha bisogno di professionisti che sappiano fare colloqui, test e questionari, sapere gestire un aula in qualità di docente o tutor, ruolo peraltro molto importante e delicato soprattutto nella relazione con gli adolescenti. Ecco perché diventano necessarie le successive esperienze formative ovvero laboratori e tirocini. Esercitazioni e laboratori in affiancamento a professionisti esperti sono esperienze utili per imparare sul campo e per sviluppare modelli di riferimento. 28

3 Giorgio Dorigatti: psicologia del Lavoro e consulenza Il futuro mi interessa perché là intendo passare la mia vita! (A. Einstein) Con questa premessa Dorigatti ha voluto portare l attenzione su un duplice aspetto: l importanza di cercare nelle prospettive future, nuove possibilità professionali e l importanza di pensare la professione del consulente delle organizzazioni secondo una visione prospettica. In primo luogo, per avvicinarsi a questa professione, è opportuno conoscere bene il contesto aziendale. L azienda è un contesto socio-economico composto da persone e tecnologia (intesa non solo come strumenti informatici utilizzati, ma come struttura organizzativa) uniti da un legame indissolubile di necessità reciproca: in azienda senza la persona la tecnologia è inutile e viceversa. Premesso che: In questo contesto, la dimensione professionale si sviluppa tenendo ben presente che: la conoscenza non è più un valore differenziale: grazie a internet è possibile raccogliere e acquisire informazioni attendibili circa gli ambiti di conoscenza più variegati; l azienda tende ad acquisire facilmente ciò che è standardizzabile, per cui si potrebbe ricorrere più raramente alla consulenza, attività per natura non standardizzabile; il servizio di consulenza deve essere continuamente reinventato e bisogna pensare oggi a cosa sarà necessario alle aziende fra trent anni; il cliente dev essere costantemente inventato, o meglio, le possibilità di intervento devono essere inventate e rinnovate in base ai cambiamenti socio-economici più attuali; crescere con il cliente in modo attivo instaurando un rapporto di fidelizzazione creando e proponendo progetti appetibili e utili al destinatario; 29

4 Con queste premesse, il profilo e l identità del consulente del futuro dovrebbero avere determinate caratteristiche: vision, mission e valori personali. Questo lavoro richiede molta dedizione in quanto necessita di cambi costanti di contesti aziendali e geografici per cui una forte motivazione personale risulta necessaria per far fronte alle difficoltà; creatività, capacità di ascolto, versatilità, empatia, umiltà; desiderio di cambiamento e trasformazione. I nuovi ambiti di applicazione Il lavoro del consulente aziendale si sta orientando dai classici temi della formazione/selezione verso nuove possibilità professionali concentrandosi su nuove aree tematiche, nuove competenze e nuovi strumenti come coaching, counseling e training aziendale. Non solo. L attenzione non è più rivolta ai modelli standardizzati per la risoluzione di situazioni problematiche, ma si concentra sull iniziativa e sulle competenze/capacità personali. Per cui, al di là del bagaglio di conoscenze acquisite, è molto importante il valore aggiunto che ciascun professionista è in grado di apportare attraverso la propria creatività e la capacità di coinvolgimento. In sintesi: Il consulente dev essere altro dal format delle slide power point che proietta! Massimiliano Coppa: lo psicologo del Lavoro in azienda L azienda è un organizzazione di mezzi e persone che si prefigge di raggiungere obiettivi. Il primo obiettivo è economico o meglio, di valore economico. Il sistema azienda è un sistema complesso costituito da azionisti, competitor, prodotti e servizi, fornitori, clienti, denaro, dipendenti, macchine, Gli assi portanti dell azienda, i protagonisti dell attività aziendale rimangono Consigli di deontologia professionale evitare di assumere un incarico ad ogni costo, correndo il rischio di non riuscire a portalo a termine adeguatamente; proporsi per ciò che effettivamente si sa fare adeguatamente; chiedere consigli a docenti/colleghi con più esperienza; moderare il giudizio sul nostro interlocutore, sapendo che può influire sul destino della persona sia esso negativo (può generare frustrazione) o positivo (può generare false speranze; in questo lavoro non si è chiamati a fornire giudizi ma a valutare nell hic et nunc qual è la persona più adatta a svolgere un compito; tenere sempre presente che l altro è una persona con gli stessi nostri diritti; 30

5 Anche se le due tipologie aziendali mantengono ciascuna la propria caratteristica centrale, in realtà macchine e persone ricoprono ruoli di uguale importanza. La gestione delle Risorse Umane rappresenta un aspetto nodale per il funzionamento dell azienda e le attività che si prefigurano nel piano d intervento riguardano tutto il periodo di collaborazione, dal recruiting (selezione), alla conclusione del rapporto di lavoro (licenziamento o pensionamento). Il tutto finalizzato alla crescita competitiva dell azienda sul mercato locale ed internazionale. In conclusione, Coppa, oltre ad accennare ad un argomento di grande attualità e di interesse crescente quale la percezione del rischio sul posto di lavoro, ha fornito un ulteriore suggestione su quelle che potrebbero essere le nuove frontiere e le nuove sfide in materia della Psicologia del Lavoro. Le aree tematiche individuate sono quattro: 1. Talent Mangement. La persona che lavora in azienda è di talento e di valore. È importante che l azienda identifichi i talenti presenti sul mercato o all interno della stessa azienda (scouting ). L attività gestionale è finalizzata a individuare i professionisti più qualificati e farli restare in azienda. Parole d ordine sono: identificarsi, sviluppare e trattenere il talento 2. Work Life bilance Management. L attenzione è rivolta all ambiente di lavoro, alla salute, alla sicurezza sul lavoro, al fine di attuare politiche di facilitazione al tempo libero per migliorare l appetibilità della proposta professionale, la qualità del lavoro e, di conseguenza, la produttività. 3. Diversità Management. Approfondisce i temi legati alle differenze culturali, razziali, religiose e di genere. Affronta problemi presenti soprattutto in aziende multinazionali che si confrontano con realtà differenti quotidianamente. 4. Human Resource Transformation. Attraverso l evoluzione storica dell attenzione posta alle risorse umane, si ricercano nuove strategie e nuovi approcci. In sintesi: negli anni 70 le Gestione delle Risorse Umane (G.R.U.) si occupavano solo dell applicazione del contratto collettivo; poi negli anni 80 si inizia a parlare di G.R.U. con ampliamento delle competenze amministrative; infine, negli anni 90 è stato ampliato il disegno della G.R.U. per comprendere prodotto e persone. Conclusioni Al termine dei tre interventi, Lizio ha proposto una sintesi dei principali temi emersi nel corso della mattinata sottolineando aspetti comuni e spunti di riflessione che possono avere un ruolo importante nel dibattito della ricerca di nuove professioni e di stimolare neo-laureati e professionisti in percorsi di crescita e confronto ciascuno secondo le possibilità di apporto. In sintesi: obiettivi della Psicologia del Lavoro Parole d ordine per la Psicologia del Lavoro futura sono innovazione e creatività Puntare molto sulla formazione (ma soprattutto) sul coinvolgimento dei giovani nelle attività dell ordine, al fine di creare una classe collaborativa, professionalizzata, intraprendente e creativa; Mission della Psicologia del Lavoro all interno della comunità è di portare l attenzione sul Capitale Umano; Riconoscere il Valore della Persona; Valorizzare il Talento; Cercare di colmare la distanza tra Mondo Universitario e Mondo del Lavoro per completare le abilità (acquisite sui libri) con le competenze (acquisite con il training sul campo); Ricordare che il benessere della persona è intrinsecamente legato al benessere dell organizzazione e viceversa; Lo psicologo del Lavoro può svolgere anche la funzione del facilitatore nel rapporto di lavoro. 31