Documento sulla politica di investimento approvato il 23 settembre 2015

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1 FONDO PENSIONE PER IL PERSONALE DELLE AZIENDE DEL GRUPPO UNICREDIT ISCRITTO ALL ALBO DEI FONDI PENSIONE PRESSO LA COVIP I^ SEZIONE SPECIALE AL N SEDE LEGALE: VIA DANTE, 1 GENOVA DIREZIONE GENERALE: V.LE LIGURIA, 26 MILANO Documento sulla politica di investimento approvato il 23 settembre 2015 Il Documento è redatto dal Fondo Pensione per il Personale delle Aziende del Gruppo Unicredit secondo le indicazioni stabilite dalla Delibera COVIP del 16 marzo Il Documento è messo a disposizione degli aderenti, degli interessati e dei loro rappresentanti attraverso la pubblicazione sul sito web del Fondo al seguente indirizzo

2 Indice 1. Premessa...3 a. Caratteristiche generali del Fondo Pensione e destinatari...3 b. Scelte pregresse in materia di gestione Obiettivi della politica di investimento...4 a. Caratteristiche della popolazione di riferimento...5 b. Obiettivi reddituali e profilo di rischio Criteri di attuazione della politica di investimento...9 a. Effepilux Sicav ed Effepilux Alternative...9 b. Ripartizione strategica delle attività Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento...12 a. Ruoli definiti e ambiti di competenza...12 b. Investimenti etici...14 c. Criteri per l esercizio del voto Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti...15 a. Il controllo dei rischi del Fondo...15 b. Il controllo dei rischi nei veicoli lussemburghesi...16 Elenco completo di Advisors, Gestori e Controparti

3 1. Premessa Con deliberazione del 16 marzo 2012 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione ha emanato le Disposizioni sul processo di attuazione della politica di investimento. In particolare, all art. 2 è previsto l obbligo da parte dei Fondi Pensione di redigere un documento che illustri: a) gli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria; b) i criteri da seguire nella sua attuazione; c) i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo; d) il sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti. Con il presente documento il Fondo Pensione per il personale delle Aziende del Gruppo UniCredit (di seguito anche Fondo ) intende adempiere all obbligo illustrando la logica che sottende alle strategie di investimento perseguite, le modalità operative utilizzate per la realizzazione di tali strategie, il ruolo di ciascun attore coinvolto nel processo, il sistema di controlli interni. a. Caratteristiche generali del Fondo Pensione e destinatari Il Fondo è iscritto all Albo dei Fondi Pensione I sezione speciale n. 1101, secondo tre gestioni: ed è strutturato la Sezione I, a capitalizzazione collettiva, alla quale partecipano i dipendenti in servizio presso le Aziende del Gruppo iscritti al Fondo prima del 28 aprile 1993 nonché coloro che, assunti successivamente alla suddetta data ed entro il 31 maggio 2007, in possesso dei requisiti dell iscrizione ad una forma pensionistica complementare anteriormente al 28 aprile 1993, si siano avvalsi della facoltà di iscriversi alla Sezione I. ll valore del patrimonio della Sezione, alla data del 31 dicembre 2014, ammonta a circa mln di euro; la Sezione II, a capitalizzazione individuale, alla quale risultano iscritti i dipendenti assunti a far tempo dal 28 aprile 1993 privi del requisito di una precedente iscrizione ad una forma pensionistica complementare ovvero che, pur essendo iscritti ad una forma pensionistica complementare prima di detta data, abbiano fatto richiesta di trasferimento dopo il 31 maggio Alla sezione partecipano altresì gli iscritti alla sezione I, limitatamente alle quote di TFR e al versamento di eventuali contributi volontari. La Sezione II risulta articolata su 3 comparti finanziari e un comparto assicurativo a capitale garantito, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 8, comma 9, D. Lgs. 252/05. I tre comparti finanziari (Comparto 3 anni, Comparto 10 anni, Comparto 15 anni) sono diversificati per profilo di rischio e rendimento. La denominazione dei comparti richiama un teorico orizzonte temporale di riferimento che dovrebbe agevolare gli iscritti a fare scelte coerenti con la vita professionale residua. Il patrimonio della Sezione II, alla data del 31 dicembre 2014 ammonta a circa mln euro, così distribuiti tra le diverse linee di investimento: mln (Comparto 3 anni); mln (Comparto 10 anni); mln (Comparto 15 anni); mln (Comparto garantito). L erogazione delle rendite per gli iscritti alla Sezione II che maturino il diritto alla prestazione e la richiedano in forma di rendita avviene per il tramite della Sezione I. Il montante dell iscritto viene cioè trasferito in un conto apposito della Sezione I, che provvede a erogare la rendita secondo le regole della Sezione II; la Sezione III, a prestazione definita, gestisce le prestazioni assicurate dell ex Fondo Cassa Bipop Carire. Il patrimonio della Sezione III, alla data del 31 dicembre 2014, è pari a circa 2.2 mln euro. Sulla base dello Statuto, annualmente viene elaborato un bilancio tecnico che verifica l equilibrio del fondo. In caso si determinasse uno squilibrio, UniCredit è tenuta a integrare le disponibilità del fondo fino a copertura dello squilibrio. 3

4 Considerate le caratteristiche della Sezione III, il presente documento si concentrerà sulle modalità di gestione delle Sezioni I e II. * * * Con riferimento all assetto organizzativo, si precisa che il Fondo non dispone di personale proprio ma si avvale di risorse messe a disposizione da UniCredit spa (di seguito anche UniCredit o Banca ) attraverso la Unit Pension Funds (di seguito Pension Funds) dotata di strutture professionali e tecniche specialistiche ed articolata in Team che possiedono elevate competenze professionali. Le attività svolte da Pension Funds sono regolate da un apposita convenzione stipulata tra Fondo e Unicredit. All interno dell organizzazione di Unicredit, la Unit è posizionata in modo da non avere alcun riporto gerarchico o funzionale con le linee di business. Inoltre il regolamento di Unicredit prevede che la Unit fornisca i servizi garantendo la necessaria indipendenza rispetto alle altre strutture e funzioni della Banca. Tutto ciò al fine di evitare potenziali conflitti di interesse. Come da previsione statutaria gli oneri connessi al trattamento economico del personale di Pension Funds vengono sostenuti dalla Banca. Altresì, sono a carico di UniCredit le spese di ordinaria amministrazione e quelle correlate al corrente funzionamento del Fondo. b. Scelte pregresse in materia di gestione Precedenti scelte in materia di Asset Allocation Strategica sono state assunte dal Fondo con deliberazioni adottate il 18 marzo 2014 e il 14 maggio Obiettivi della politica di investimento Come verrà meglio descritto nel paragrafo b. Obiettivi reddituali e profilo di rischio, la politica di investimento del Fondo Pensione è differenziata per linea di investimento. La Sezione I raccoglie i contributi degli iscritti alla Sezione stessa (e quindi nella fase di accumulo) e produce i flussi necessari all erogazione delle prestazioni in forma di rendita per i pensionati della Sezione I e della Sezione II. Gli obiettivi della politica di investimento della Sezione I possono pertanto essere così riassunti: 1. generare rendimenti tendenti nel lungo periodo a preservare il valore reale delle rendite pensionistiche, compatibilmente con l assunzione di un determinato livello di rischio; 2. generare flussi di cassa che permettano nel tempo di erogare le prestazioni attese per fronteggiare le rendite. La Sezione II gestisce esclusivamente la fase di accumulo degli iscritti. In tale fase si è tenuto conto dell esigenza di offrire prodotti differenziati per diversi orizzonti temporali. Nei paragrafi che seguono verranno riportati dati relativi alle popolazioni di riferimento e specifiche sugli obiettivi reddituali e profili di rischio. 4

5 a. Caratteristiche della popolazione di riferimento Il Fondo è riservato ai dipendenti italiani del Gruppo UniCredit ed ai soggetti fiscalmente a carico degli iscritti. La popolazione di riferimento è quindi conosciuta ed omogenea. Nelle tavole che seguono per gli iscritti attivi vengono riportate, per entrambe le sezioni, le caratteristiche demografiche. Per gli iscritti in quiescenza vengono esposti dati anagrafici e rendite annue corrisposte per tipologia. DINAMICHE DEI PARTECIPANTI E PENSIONATI DAL DICEMBRE 2005 AL DICEMBRE 2014 Partecipanti attivi al 31 dicembre Pensionati Sez. I sez. II (a) sez. I (b) Totale attivi di cui parttime Dirette Reversibil ità Totale (c) Nelle tabelle sottostanti viene rappresentata la distribuzione per sesso ed età degli attivi di entrambe le sezioni. Sezione I Età Femmine Maschi Totale Totale

6 Sezione II Età Femmine Maschi Totale Età Femmine Maschi Totale Totale Le tabelle sotto riportate rappresentano una suddivisione con la principali caratteristiche anagrafiche. Sezione I Grado Numero Età media (anni) Anzianità iscrizione (anni) Retribuzione contributiva Dirigenti F ,4 29, ,28 Dirigenti M ,9 30, ,16 Quadri F ,0 29, ,52 Quadri M ,4 31, ,11 Aree Profesionali F ,0 32, ,35 Aree Profesionali M ,4 31, ,59 TOTALE ,1 30, ,76 6

7 Sezione II Grado Numero Età media (anni) Anzianità iscrizione (anni) Dirigenti F ,7 18,3 Dirigenti M ,2 21,7 Quadri F ,0 15,9 Quadri M ,9 17,3 Aree Profesionali F ,9 19,8 Aree Profesionali M ,0 21,4 TOTALE ,3 18,8 E di seguito rappresentata la distribuzione per classi di età degli iscritti attivi della sezione II, nei diversi comparti: Classi di età 3 Anni 10 Anni 15 Anni Garantito inferiore a tra 20 e tra 25 e tra 30 e tra 35 e tra 40 e tra 45 e tra 50 e tra 55 e tra 60 e e oltre Totale Si segnala che gli iscritti che hanno scelto di allocare le proprie risorse in due linee di investimento sono conteggiati due volte. PENSIONATI DATI AL 31 DICEMBRE 2014 Di seguito sono riportate le caratteristiche demografiche ed economiche medie dei pensionati delle due sezioni Sezione I Tipo Pensione Numero Età media (anni) Pensione annua Vecchiaia e anzianità , ,31 Superstiti (di attivi e pensionati) , ,61 Invalidità , ,70 TOTALE , ,34 Sezione II Tipo Pensione Numero Età media (anni) Pensione annua Vecchiaia e anzianità 26 63, ,95 7

8 b. Obiettivi reddituali e profilo di rischio Sezione I La Sezione I, con un unico comparto, è dedicata ai cosiddetti vecchi iscritti secondo la distinzione disciplinata dal decreto legislativo del ed alla gestione delle rendite in pagamento della Sezione II. La politica di investimento di questa Sezione è definita per contemperare obiettivi diversi. Il profilo di liquidità viene monitorato su un orizzonte pluriennale. Le esigenze di liquidità vengono fronteggiate dai flussi generati dai contributi e dalla gestione patrimoniale diretta e indiretta (il Fondo Immobiliare cui è stato apportato una parte del patrimonio produce dividendi periodici). Eventuali differenze negative vengono colmate con lo smobilizzo di parti di investimenti nei veicoli lussemburghesi, che verranno successivamente descritti. Tali operazioni, per ora marginali negli importi, vengono realizzate distribuendo le liquidazioni sulle diverse asset class in modo da mantenere invariato il profilo di rischio. Per quanto riguarda gli obiettivi di rischio e rendimento, nella loro definizione ci si è basati sulle risultanze dei bilanci tecnici al fine di fissare un obiettivo che generi rendimenti che consentano con un elevato livello di probabilità di mantenere il potere di acquisto delle rendite. Le analisi effettuate in sede di elaborazione dell Asset Allocation Strategica per l anno 2015 hanno portato a determinare il rendimento atteso nel 4,31% - quindi di poco superiore al tasso utilizzato ai fini dell elaborazione del bilancio tecnico (4,25%), con una volatilità attesa del 7,21%. Le ipotesi di rendimento e di volatilità sono influenzate dal settore immobiliare in cui la sezione 1 è investita per il 50% del patrimonio circa. Sezione II La Sezione II si articola in una gestione Multicomparto: sono predisposte 4 linee di investimento. Tale gestione risponde all esigenza di fornire agli iscritti la possibilità di scegliere tra diverse linee di investimento caratterizzate da diversi orizzonti temporali e profili di rischio e rendimento. La linea di investimento garantita, è quella che offre agli iscritti una garanzia sul capitale e un rendimento atteso allineato a quello del TFR. Le altre linee propongono, a fronte di rischi maggiori, rendimenti attesi che incorporano un crescente extra rendimento sul tasso di inflazione, che rimane il parametro principale per conservare il potere d acquisto. Gli obiettivi di rischio/rendimento proposti agli iscritti sono riportati nella seguente tabella: Comparto Comparto 3 anni Comparto 10 anni Comparto 15 anni Rendimento atteso Inflazione+150 bps Inflazione+250 bps Inflazione+350 bps Volatilità attesa 5,21% 8,22% 9,55% Il modello adottato, pur associando ad ogni Comparto l orizzonte temporale obiettivo (target date), non presenta meccanismi life-cycle e concede agli iscritti la flessibilità di allocare la propria posizione individuale nel modo più funzionale rispetto alle soggettive propensioni al rischio, alla presenza o meno di altre forme di investimenti con finalità di tipo previdenziale e all approssimarsi dell età pensionabile. 8

9 Il Fondo controlla su base periodica l efficienza del modello di Asset Allocation Strategica e la capacità dei Comparti di raggiungere gli obiettivi attesi sull orizzonte temporale obiettivo. 3. Criteri di attuazione della politica di investimento Il perseguimento degli obiettivi di rischio e rendimento sopra imprescindibili: riportati poggia su alcuni pilastri a) Un sistema di controlli che garantisca una gestione dei rischi in linea con le migliori pratiche di mercato. b) Una gestione attiva dei rischi che posa sul costante perseguimento della massima diversificazione e del contenimento dei rischi estremi. c) Una diversificazione che interessi le diverse classi di attivi con una distribuzione decorrelata sia geograficamente che di prodotto: la Asset Allocation Strategica è la risultante di tali principi per l allocazione degli investimenti. d) Una strategia di investimento non fondata unicamente su applicazione di ratios meccanici, quali ad esempio i rating emessi dalle agenzie del credito. e) Un processo di investimento rigoroso e disciplinato. In particolare, decisioni tattiche di scostamento dall Asset Allocation Strategica sono determinate dalla necessità di stabilizzare i profili di rischio, o di conseguire delle migliorie di rendimento nella singola asset class. La Linea Garantita viene gestita attraverso una polizza di capitalizzazione sottoscritta appositamente con Allianz spa che garantisce il capitale versato. Le attività vengono investite in una gestione speciale assicurativa denominata VITARIV, conforme alle norme stabilite dall Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo con la circolare num. 71 del 26 marzo 1987 e successive modificazioni ed integrazioni. La gestione di VITARIV privilegia la stabilità dei risultati rispetto alla massimizzazione della redditività su qualsiasi orizzonte temporale; in coerenza con tale obbiettivo, parte rilevante del patrimonio risulta investita in titoli di Stato ed obbligazioni di altri emittenti con una presenza limitata di titoli di capitale ed in generale di attività in valuta diversa dall Euro. La gestione delle risorse finanziarie delle due Sezioni avviene attraverso due veicoli di diritto Lussemburghese, costituiti direttamente dal Fondo, che ne possiede l intero capitale, e operanti in aderenza alle linee guida di investimento dallo stesso adottate. Le linee finanziarie e la Sezione 1 realizzano a un primo livello la loro asset allocation acquistando quote dei veicoli lussemburghesi e, per quanto riguarda l esposizione al real estate Italia, attraverso quote del Fondo immobiliare dedicato, Effepi-RE, gestito da Generali Immobiliare Italia SGR, costituito nel 2012 dal Fondo mediante l apporto di una parte del patrimonio in proprietà diretta. Per la Sezione I il portafoglio core viene inoltre integrato dall investimento diretto in immobili ubicati in Italia. a. Effepilux Sicav ed Effepilux Alternative 9

10 Come accennato, gli investimenti mobiliari del Fondo avvengono attraverso due veicoli lussemburghesi: il primo è una SICAV Ucits IV (denominata EFFEPILUX SICAV ), composta da 5 sub-fund: Investimenti a breve termine; Titoli di Stato ed inflazione; Corporate IG; Corporate HY e Obbligazionario Paesi emergenti; Azionario; il secondo è una SIF-SICAV non armonizzata (denominata EFFEPILUX Alternative, composta da due sub-fund: Alternativo; Real estate. b. Ripartizione strategica delle attività Di seguito l attuale Asset Allocation Strategica (AAS%) della Sezione I e di ciascuna linea finanziaria: Asset Allocation Strategica Sezione I 3 anni 10 anni 15 anni Monetario 2,00% 4,00% 0,50% 0,25% Stato Mondo + Inflaz 10,40% 28,50% 16,00% 11,00% Corporate Mondo IG 9,65% 21,00% 13,50% 10,75% Corporate HY + EM 7,00% 8,00% 9,00% 9,50% Azionario 16,95% 11,50% 27,50% 33,00% Alternativo 9,00% 9,00% 15,50% 20,50% Alternativo Real Estate Immobiliare + Effepi RE 45,00% 18,00% 18,00% 15,00% E prevista una fascia di oscillazione dello scostamento dai target suddetti delle singole asset class, in +/- 5%, fermo restando il rispetto dei limiti agli investimenti previsti dalla normativa. La Sezione 1 e le linee del multicomparto definiscono i portafogli sulla base di un processo di ottimizzazione della combinazione rendimento-obiettivo/rischio in funzione del relativo orizzonte temporale, riducendo così al minimo gli eventi di shortfall (probabilità di non raggiungere un determinato rendimento target). Per tutti i sub-fund la politica di investimento è quella di perseguire strategie passive in quelle asset class in cui ciò appare efficiente (es. Titoli di Stato Euro, Titoli di Stato Mondo ex Emu, Titoli Inflazione Euro, Corporate Europa, Corporate USA, Azionario Europa, Azionario USA, Azionario Pacifico). A questo fine vengono utilizzati alternativamente mandati di gestione, fondi tracker ed ETF. La scelta degli strumenti si basa sull efficienza degli stessi nel replicare il benchmark; il mix costituisce il c.d. portafoglio beta. A tale strategia passiva, viene talvolta affiancata una strategia 10

11 in chiave tattica che permette di prendere posizioni attive nell ambito della stessa macro asset class. I gestori vengono selezionati sulla base di classifiche stilate su parametri oggettivi, volti a cogliere l efficienza delle strategie adottate nella generazione di extra rendimento (alfa) e dei rischi. Relativamente alle asset class in cui le strategie passive non sono efficientemente perseguibili (es. Corporate High Yield, Obbligazioni Paesi Emergenti, Azionario Paesi Emergenti, prodotti alternativi) per le caratteristiche di liquidità e/o efficienza dei mercati, si ricorre a fondi attivi specializzati, selezionati anche con l aiuto di advisor esterni. Al fine di rendere più efficiente il comportamento complessivo del portafoglio, alle asset class tradizionali vengono affiancati strumenti di investimento alternativi, gestiti tramite la SIF SICAV di diritto lussemburghese. Nell ambito del veicolo sono costituiti due sub fund: il primo, denominato Alternativo, è destinato agli investimenti in hedge fund e in private equity. Il secondo, denominato Real Estate, veicola investimenti nel real estate prevalentemente Internazionali; ciò al fine di investire nel settore immobiliare con una modalità più sofisticata rispetto a quella di un semplice buy and hold di un cespite, prevedendo la possibilità di investimenti a sviluppo ed opportunistici. La SIF SICAV Alternative contribuisce alla gestione efficiente del profilo di rischio/rendimento di ciascuna linea, fornendo una performance poco correlata a quella delle asset class tradizionali, ed incrementando la diversificazione del portafoglio. Oltre al portafoglio c.d. beta, che replica l andamento del mercato nelle diverse asset class, ed al portafoglio alternative, vengono poi monitorati investimenti denominati gamma, che possono essere inseriti nei portafogli per migliorarne la reattività in caso di performance negative del mercato o per ridurre i rischi estremi (c.d. tail risk). Le difficoltà nell implementare queste strategie risiedono nella difficile individuazione di gestori con track record significativi nel limitato numero di fondi specializzati residenti in aree investibili (cioè OCSE). Si riporta di seguito l elenco dei benchmark per ciascun sub fund. 11

12 Benchmark Effepilux Sicav Asset Class PPM Tipologia Gestione Invest a Breve Termine Invest a Breve Termine 100% Attiva Euribor 12 mesi Titoli di Stato e Inflazione Corporate Investment Grade Corporate High Yield Azionario Titoli di Stato Euro 43% Passiva Stato Mondo ex EMU 40% Passiva Inflazione Euro 17% Passiva Corporate Europa 52% Passiva Corporate Mondo ex EUR 48% Passiva Corporate High Yield 47% Attiva Obbl. Emerging Market 53% Attiva Azionario Europa 36% Azionario USA 29% Azionario Pacifico 15% Passiva / Attiva Passiva / Attiva Passiva / Attiva Azionario Emergenti 20% Attiva Benchmark Barclays Euro Aggregate Treasury Index Barclays Global Treasury Majors ex EUR - Euro Hedged Barclays Euro Government Inflation Linked Bond Barclays Pan European Aggregate Corporate EUR GBP - Euro hedged Barclays Global Aggregate Corporate USD - Euro Hedged BofA Merrill Lynch Global High Yield Index - Euro Hedged Barclays EM Hard Currency Aggregate - Euro Hedged MSCI Europe TR net dividend reinvested - Euro Hedged MSCI North America TR net dividend reinvested - Euro Hedged MSCI Pacific TR net dividend reinvested - Euro Hedged MSCI Emerging Markets TR Gross - Local Benchmark Effepilux Alternative Alternative Asset Class PPM Tipologia Gestione Fondi Hedge 60% Attiva Private Equity 30% Attiva Other Asset 10% Attiva Real Estate Immobiliare 100% Benchmark HFRI Fund of Funds Composite Index Pan European IPD Total Return all Property In osservanza alla normativa, il Fondo ricorre a contratti forward per coprire il rischio di cambio e può ricorrere a derivati per migliorare le performance del portafoglio. Non è previsto il ricorso a titoli strutturati. 4. Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento a. Ruoli definiti e ambiti di competenza Si riportano di seguito le principali fasi ed attori del processo di investimento: 12

13 - Il Consiglio di Amministrazione del Fondo: provvede all impiego delle disponibilità, alle eventuali trasformazioni degli impieghi ed alla periodica valutazione del patrimonio immobiliare; definisce e adotta la politica di investimento idonea al raggiungimento degli obbiettivi strategici e ne verifica il rispetto; revisiona periodicamente e modifica se necessario la politica di investimento; approva le procedure interne di controllo della gestione finanziaria; in particolare, con il supporto della Commissione attività mobiliari, definisce ed approva l Asset Allocation della Sezione I e di ciascuna linea di investimento della Sezione II, ed approva le linee guida di investimento contenute nel prospetto informativo emesso dalla SICAV e dalla SIF SICAV lussemburghesi. Il CdA inoltre è costantemente aggiornato, per il tramite della Commissione attività mobiliari, sull andamento della gestione della SICAV e della SIF SICAV, delle scelte di investimento effettuate, dei rendimenti conseguiti e dei rischi assunti. - La Commissione attività mobiliari, costituita nell ambito del CdA e composta da quattro Consiglieri e dal Direttore Generale: prospetta al CdA l allocazione strategica e tattica relativamente al comparto mobiliare, ritenuta la più aderente - pro tempore - agli obiettivi rischi/rendimento perseguiti dal Fondo; su delega del CdA, definisce la ripartizione degli investimenti della Sezione I e delle linee di investimento della Sezione II attenendosi all asset allocation approvata dal CdA ed ai relativi limiti di oscillazione. - La Commissione attività immobiliari, composta da quattro consiglieri di amministrazione e dal Direttore Generale: sottopone al Cda le strategie di gestione e di investimento immobiliare in Italia; esamina e vaglia le proposte di investimento e/o disinvestimento nel comparto immobiliare; valuta e monitora periodicamente l andamento ed il rendimento della gestione immobiliare; si occupa della gestione degli immobili detenuti direttamente e dei rapporti con Generali Immobiliare Italia SGR relativamente alle quote detenute nel Fondo Effepi Real Estate, all interno del quale opera un Comitato consultivo di cinque membri designati dal Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione; in tale ambito cura che i flussi di cassa generati e i rendimenti perseguiti siano in linea con gli obiettivi definiti in sede di definizione dell Asset Allocation Strategica. - Gli Investment Committee, cui partecipano quattro dei cinque membri dei relativi Board, valutano e decidono i singoli investimenti della SICAV e della SIF SICAV. Per quanto attiene alla gestione degli assets immobiliari, il Fondo si avvale del Team Real Estate Management and Support di Pension Funds per la gestione dei propri investimenti e per la gestione dei rapporti con Generali Immobiliare Italia SGR. Il Fondo ed il Board della SICAV e della SIF SICAV si avvalgono del Team Finance di Pension Funds e di financial advisors esterni in tutte le attività connesse con le scelte di investimento. Di seguito si dettagliano le principali attività svolte dal Team Finance: 1. supporto alla Commissione attività mobiliari: analisi macroeconomica verifica mensile del calcolo e pubblicazione on-line del NAV dei comparti analisi fabbisogno di tesoreria eventuali proposte di ribilanciamento portafogli analisi del portafoglio e comparazione con i risultati del settore 13

14 esecuzione delibere delle commissioni in termini di investimenti e disinvestimenti 2. supporto ai membri dell Investment Committee dei veicoli lussemburghesi: analisi macroeconomica analisi dei portafogli e dei singoli prodotti di investimento monitoraggio periodico dei pesi delle singole asset class al fine di attuare eventuali ribilanciamenti coerenti con le politiche di investimento rapporti con i gestori delegati organizzazione degli incontri con i gestori esecuzione delibere in termini di investimenti e disinvestimenti. I financial advisor forniscono supporto specialistico per la costruzione ed ottimizzazione dei portafogli finanziari, le valutazione e la selezione di gestori di capitali e nell advisory della gestione del portafoglio. Il Team Finance e l advisor finanziario Mangusta Risk Ltd lavorano in collaborazione, garantendo tuttavia un dialettico confronto che consente al Fondo di accedere a informazioni e visioni del mercato diverse. La SICAV e la SIF SICAV si avvalgono, oltre che della locale banca depositaria Société Générale Bank & Trust S.A. - Luxembourg, anche dell organizzazione e del supporto operativo fornito da una società specializzata residente in Lussemburgo ( MDO Management Company SA). Gli strumenti finanziari detenuti dal Fondo sono depositati presso Société Générale Securities Services spa, che svolge i servizi di banca custode e calcola, sulla base anche dei dati forniti dal gestore amministrativo, il NAV delle quote del Fondo con cadenza mensile. Il Consiglio del Fondo, in quanto promoter della SICAV e della SIF SICAV ed unico shareholder delle stesse, nomina i membri dei due Board (entrambi composti di 5 membri). b. Investimenti etici Il Fondo, allineandosi alle best practices dei principali investitori istituzionali, ha deciso di assumere un comportamento attivo per favorire comportamenti virtuosi da parte delle imprese. A questo fine è stato individuato nell engagement 1 lo strumento più adeguato a stimolare le imprese ad agire in modo sostenibile e rispettoso negli interessi di tutti gli stakeholders 2. I veicoli effettuano gli investimenti coerentemente con le strategie deliberate dal Fondo e nel rispetto delle Linee Guida in materia di Investimenti Socialmente Responsabili approvate dal CdA il 30 ottobre Tali linee guida prevedono una verifica annuale del portafoglio al fine di valutare se le società investite - appartenenti a qualunque settore - e le relative catene di fornitura rispettano gli standard internazionali sociali, ambientali e di governance. Fino ad oggi il Fondo Pensione ha ottenuto punteggi più alti della media dell universo monitorato dall advisor esterno (Vigeo Italia srl). 1 Generalmente in cooperazione con altre istituzioni si interviene sugli organi di governo della società per indurla a comportamenti più etici; l intervento si esplica in azioni di persuasione (moral suasion), partecipazione alle assemblee e, in casi particolari, nella decisione di disinvestire. 2 Coloro che sono direttamente o indirettamente interessati dai comportamenti di una azienda, ad esempio azionisti, fornitori, clienti, dipendenti, gruppi di interesse esterni all azienda quali i residenti delle aree limitrofe agli stabilimenti, o gruppi di interesse locali. 14

15 c. Criteri per l esercizio del voto L esercizio dei diritti di voto inerenti gli strumenti finanziari acquistati per entrambe le Sezioni, in via diretta o dai Gestori convenzionati, compete in via esclusiva ai Board della SIF SICAV e della SICAV. Tale esercizio avviene nel rispetto delle policy/procedure sui conflitti di interesse e sull'esercizio dei diritti di voto, depositate presso l Autorità di sorveglianza lussemburghese - Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) - in conformità alla normativa che regola le SICAV UCITS IV, che viene utilizzata anche per la SIF SICAV: in tal modo le procedure più severe inerenti la SICAV UCITS IV vengono applicate opportunamente anche alla SIF SICAV. Nell ipotesi di gestione convenzionata, il Gestore è tenuto a far rilasciare ai Board la necessaria documentazione dalla Banca Depositaria in tempo utile, nonché a comunicare preventivamente i contenuti dei singoli ordini del giorno, collaborando per la formazione degli orientamenti e delle istruzioni di voto vincolanti, che vengono impartiti dai Board. Questi ultimi, nell ambito dell esercizio dei propri poteri di delega, possono conferire al Gestore la facoltà di voto mediante idonea procura. 5. Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti L articolazione operativa del processo di investimento comporta un sistema di misurazione e controllo dei rischi articolato su più livelli come di seguito descritto. a. Il controllo dei rischi del Fondo I controlli di primo livello, cioè quelli che mitigano i rischi di errori e di perdite operative, sono affidati al gestore amministrativo e alla banca custode (Société Générale Securities Services spa). Il Fondo controlla le operazioni effettuate da questi ultimi nei confronti dei quali può svolgere attività di audit (Cfr. infra, controlli di terzo livello). I controlli di secondo livello, cioè quelli volti a monitorare e gestire i rischi della Sezione I del Fondo e delle singole linee di investimento della Sezione II, sono finalizzati a verificare che il complesso dei rischi assunti sia compatibile con gli obiettivi dati. A questo livello le analisi comportano principalmente: 1. misurazione delle performance delle linee finanziarie a confronto con le performance di ciascun indice di riferimento; 2. comparazione con gli obiettivi di rischio rendimento attesi e analisi di performance attribution dei portafogli a livello di asset class; 3. analisi dei profili di rischio - ex ante - dei portafogli, con l utilizzo di vari indicatori di rischio. In particolare vengono prodotte misure di rischio relativo (ad esempio tracking error e tracking error volatility) e misure di rischio assoluto, quali il Var con metodologia parametrica e simulazione storica e metodologia montecarlo; 4. conduzione di regolari stress test: vengono effettuati tre diversi esercizi di analisi di scenario: simulazione di scenari storici avversi (come ad esempio l 11 settembre 2001, o la crisi del 15

16 2008), simulazioni di evoluzioni possibili delle condizioni macroeconomiche (ad esempio steepening, flattening ecc.) e scenari di sensitività analoghi a quelli richiesti alle banche dal Comitato Europeo per la Vigilanza Bancaria; 5. verifica periodica delle ipotesi sottostanti il modello di asset allocation, in particolare con riguardo alle correlazioni. Il Fondo per la gestione dei rischi si avvale del supporto specialistico fornito dal Team Risk Management and Actuarial di Pension Funds, che ricorre anche della consulenza di una società (KPMG Advisory spa) altamente specializzata nell advisor in materia di rischi team Risk Management and Actuarial e l advisor in materia di rischi sono distinti e autonomi dalle strutture che supportano il processo d investimento, cioè il Team Finance e l Advisor finanziario,per garantire e rafforzare il grado di indipendenza nelle valutazioni. La Commissione attività mobiliari e il Consiglio di Amministrazione del Fondo sono costantemente informati sull andamento dei rischi di portafoglio tramite reportistica periodica con gli andamenti dei principali risk items e indicatori di rischio. I controlli di terzo livello sono affidati ad una società di consulenza specializzata (Ellegi Consulenza spa) nei processi di Auditing, che si rapporta agli Organi del Fondo. Per quanto attiene ai controlli di compliance, questi sono svolti dal Team Legal and Compliance di Pension Funds, che verifica anche il rispetto dei limiti agli investimenti previsti dalla normativa. Si precisa che tutte le verifiche vengono effettuate coinvolgendo i veicoli lussemburghesi. secondo il principio di look through. b. Il controllo dei rischi nei veicoli lussemburghesi Parallela attività di monitoraggio dei rischi per i veicoli Effepilux Sicav ed Effepilux Alternative sono svolte in Lussemburgo. I controlli di primo livello sono affidati alla banca depositaria locale (Société Générale Bank & Trust) che svolge anche l attività di banca agente. I controlli di secondo livello sono affidati ad un risk manager (MDO Management Company S.A.) residente in Lussemburgo. La struttura dei controlli, secondo la legge lussemburghese, prevede inoltre la funzione di due conducting person, le cui funzioni principali sono: Monitoring & compliance: esaminano regolarmente i rapporti elaborati dalle strutture amministrative, controllando che gli investimenti rispettino (anche nei limiti) la politica di investimento, le leggi vigenti e le circolari tempo per tempo emanate dalla CSSF; Risk Management & Performances: si incontrano periodicamente con il Compliance Officer e con il Risk Manager per un analisi congiunta delle attività svolte dai veicoli e per l esame periodico dei rapporti elaborati dall internal Audit; Operational Risk Management: rivedono mensilmente i report sui rischi operativi forniti da MDO SA e accertano che le procedure applicate siano regolari; Financial Internal Control: verificano che i controlli previsti (es. sui conflitti di interesse) siano stati effettuati nel corso del periodo oggetto di esame; accertano inoltre che le procedure contabili vengano correttamente applicate; 16

17 Capital Monitoring: accertano che i Capital Adequacy Reports siano stati tempestivamente predisposti dall Investment Manager ed esaminano le singole operazioni più significative; Supervision of Delegated Functions: svolgono funzioni di supervisione e di controllo sulle attività delegate a terzi. Il risk manager produce, per ciascun subfund dei due veicoli e per ciascuno strumento all interno dei subfund, analisi volte a monitorare l esposizione al rischio, analisi di rischio relativo (Tracking error volatility, ecc.) e analisi di scenario (comprese periodiche attività di stress test). Le analisi prodotte vengono portate all attenzione del Board di Effepilux che delibera, se del caso, azioni correttive. I processi costruiti consentono alle strutture del Fondo e all advisor esterno di avere totale disponibilità dei dati e delle informazioni prodotte all interno del processo di controllo dei rischi dei veicoli lussemburghesi. I risultati delle analisi sulla gestione operativa dei rischi vengono portate all attenzione dell Investment Committee, il comitato degli investimenti di Effepilux, per eventuali azioni correttive. I controlli di terzo livello sono attribuiti all external auditor lussemburghese (Deloitte Audit Société à responsabilité limitée). Le attività dell auditor, in osservanza della normativa locale, sono orientate principalmente alla verifica della correttezza dei sistemi di contabilità, di pricing, di calcolo del NAV e del bilancio annuale. La verifica del rispetto della normativa lussemburghese di riferimento, delle norme interne e del PPM ( Private Placement Memorandum ), prospetto approvato dagli investitori, ovvero dal CdA del Fondo, che, per ciascun subfund, definisce le politiche di investimento e i relativi limiti, è compito anche della banca depositaria lussemburghese. Va rilevato che i limiti contenuti nel PPM tengono conto anche dei limiti previsti dalla normativa italiana. 17

18 Elenco completo di Advisors, Gestori e controparti Italia Mangusta Risk Italia srl Societè Generale Securities Servises Spa Accenture Managed Services Spa Parametrica Pension funds srl Allianz Spa Deloitte & Touche Spa Ellegi Consulenza Spa KMPG Risk Advisory Spa SAVA srl Studio attuariale Visintin & Associati VIGEO Italia srl Generali Immobiliare Italia SGR Advisor finanziario Banca Custode Gestore Amministrativo sez.ii Gestore Amministrativo sez.i Gestore Comparto Garantito Revisore di bilancio Audit Risk Advisor Bilanci attuariali Advisor responsabilità sociale Gestore del Fondo Effepi Real Estate Luxembourg Société Générale Bank & Trust S.A. MDO Management Company S.A. Deloitte Tax & Consulting Societè à responsabilitè limitèe Deloitte Audit Société à responsabilité limitée Pioneer Investments SGRpa Credit Suisse BlackRock Investment Management (UK) Limited State Street Global Advisors Edmond De Rothschild Asset Management (UK) Limited Partners Group (Italy) SGR Spa Cambridge Associates Limited Custody, Depositary & Trustee Servizi a supporto Sicav/Sif e Risk Management Functions and Services Consulenza ed assistenza per la verifica e l'applicabilità della normativa FACTA agli investimenti della Sicav Audit Gestore Gestore Gestore Gestore Gestore Gestore Advisor finanziario 18

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