L evoluzione dei prodot ti e servizi finanziari della CDP offerti agli Enti Locali

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1 L evoluzione dei prodot ti e servizi finanziari della CDP offerti agli Enti Locali Programma eventi maggio - giugno

2 I NDI CE L EVOLUZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI CDP DOPO LA RIFORMA 2009 I PRODOTTI FINANZIARI OFFERTI DA CDP AGLI ENTI LOCALI LA PROCEDURA DI CONCESSIONE DEI PRESTITI CDP E LE PRINCIPALI NOVITÀ SUI MODULI E LE SCHEDE ISTRUTTORIE APPENDICE LISTA CONTATTI SITO INTERNET 2

3 L EVOLUZI ONE DELLA STRUTTURA ORGANI ZZATI VA DI CDP DOPO LA RI FORMA

4 CDP da anni al servizio del Paese Cassa depositi e prest iti ( CDP) è una Società per Azioni controllata dallo Stato italiano. Il Ministero dell Economia e delle Finanze è azionista al 70% del capitale sociale, mentre il restante 30% è partecipato da 66 Fondazioni di origine bancaria. CDP da 160 anni persegue una missione istituzionale: finanziare lo sviluppo del Paese. Attraverso la Raccolta postale CDP finanzia: lo Stato, le Regioni, gli Enti Locali, gli Enti pubblici e gli Organismi di diritto pubblico; le operazioni di interesse pubblico promosse da Enti pubblici, incluse le operazioni per sostenere l internazionalizzazione delle imprese, quando siano assistite da garanzia o assicurazione della SACE; le operazioni effettuate a favore delle PMI per finalità di sostegno dell economia. Utilizzando la Raccolta presso investitori istituzionali CDP finanzia: le opere, gli impianti, le reti e le dotazioni destinati alla fornitura di servizi pubblici, a condizioni di mercato, operando anche insieme ad altre istituzioni finanziarie. A sot tolineare il valore strat egico e la qualità di CDP, le principali agenzie di rating internazionali assegnano alla Cassa depositi e prestiti lo stesso rating della Repubblica Italiana. 4

5 Le fonti di provvist a e gli im pieghi RISPARMIO PRIVATO Repubblica Italiana MEF Garanzia Repubblica I taliana Mercato dei capitali Libretti e buoni postali Risorse agevolate per lo sviluppo C A S S A D E P O S I T I E P R E S T I T I IMPRESE (corporate e project finance) ENTI PUBBLICI CREDITO AGEVOLATO E SUPPORTO ALL ECONOMIA FINANZA DI PROGETTO ( operazioni promosse ) 5

6 Mission tradizionale La mission tradizionale di CDP è stata finalizzata, sin dalla sua costituzione nel 1850, al finanziamento dello sviluppo del Paese in modo tale che le risorse provenienti dal territorio nazionale venissero impiegate per la valorizzazione dello stesso. CDP assolve a questo compito utilizzando il Risparm io postale per finanziare le opere di interesse pubblico realizzate dagli Enti Locali: scuole, strade, ospedali, ristrutturazioni del patrimonio immobiliare, recupero dei centri storici, ambiente, etc. CDP è l emittente dei prodotti del Risparmio postale (Libretti di risparmio e Buoni fruttiferi) collocati da Poste Italiane attraverso gli oltre 14mila sportelli dislocati su tutto il territorio nazionale. 6

7 Linee di attività CDP ha sempre operato per garantire lo sviluppo del Paese, aggiornando costantemente le linee di attività ed adeguando la propria struttura organizzativa. finanziamenti ad Enti pubblici (attività tradizionale); finanziamenti alle imprese per progetti promossi dagli Enti pubblici; finanziamenti a supporto all economia (PMI); finanziamenti alle imprese per investimenti nei servizi pubblici e finanza di progetto; fondi agevolati; investimenti e servizi immobiliari; partecipazione a fondi infrastrutturali di private equity. 7

8 Struttura Funzionale Corporate management Aree di Supporto Raccolta con garanzia dello Stato C.d.A. Presidente Amm.Delegato = Gestione Separata 1 e 2 = Gestione Ordinaria = Funzioni di supporto Raccolta di mercato ENTI PUBBLICI Finanza di progetto (operazioni promosse dagli enti pubblici) CREDITO AGEVOLATO IMMOBILIARE (consulenza) Imprese Corporate e Project Finance Gestione Separata 1 e 2 Gestione Ordinaria Investimenti diretti o promossi Investimenti destinati alla fornitura di servizi pubblici 8

9 Piano I ndustriale Il Piano I ndustriale prevede che CDP metta a disposizione del Paese risorse dirette per circa 5 0 m iliardi di euro (pari a oltre il 3% del PIL italiano) e ulteriori risorse indirette per 2 miliardi di euro, queste ultime sottoforma di garanzie da rilasciare a valere sul Fondo di Garanzia Opere Pubbliche. Sono stati destinati complessivamente 1 8 m iliardi di euro per i finanziam enti diretti agli Enti Territoriali e Locali, core business di CDP, cioè 6 miliardi l anno e pari - nel triennio - al 36% delle risorse complessive previste dal piano industriale. Per il biennio , CDP ha in programma un attività promozionale sul territorio nazionale, attraverso un programma di Seminari informativi destinati alla platea degli Enti Locali 9

10 I Finanziam ent i agli Ent i Pubblici Destinatari Prodotti Prestito ordinario Circolare CDP di riferimento nr. 1255/05 ENTI LOCALI nr. 1273/08 Prestito Flessibile nr. 1263/05 L attività CDP di finanziamento degli Enti Pubblici, è qualificata come servizio di interesse econom ico generale ed è svolta in un regime di: TRASPARENZA REGIONI E PROVINCE AUTONOME Prestito senza preammortamento ad erogazione unica o multipla nr. 1271/07 ACCESSIBILITA Mutuo fondiario senza preammortamento a erogazione unica UNIFORMITA DI TRATTAMENTO ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO E SOCIETA' CONTROLLATE DAGLI ENTI LOCALI Mutuo a erogazione unica assistito da garanzie finanziarie Sottoscrizione a fermo di titoli obbligazionari garantiti da pegno o cessione del credito nr. 1276/09 PREDETERMINAZIONE DELLE CONDIZIONI FINANZIARIE Prestito chirografario con preammortamento assistito da fideiussione Prestito chirografario senza preammortamento assistito da fideiussione Ai prodotti elencati vanno aggiunti i programmi di gestione attiva del debito degli Enti Territoriali ed i prestiti con oneri di ammortamento a carico dello Stato. 10

11 I Finanziam ent i agli Ent i Pubblici (segue) Destinatari Prodotti Garanzia Circolare CDP di riferimento Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere Enti operanti nel settore dell'edilizia residenziale pubblica(1) Mutuo fondiario Prestito chirografario Mutuo fondiario Prestito chirografario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell Ente mandato irrevocabile (ovvero fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) + lettera d impegno e di negative pledge da parte della regione di riferimento Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell Ente Mandato irrevocabile (ovvero fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) + lettera d impegno dell ente territoriale di riferimento (regione o comune) nr. 1274/09 (aggiornamento della circ.nr. 1272/07 La CDP rende inoltre disponibili finanziamenti in favore di: Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere Enti operanti nel settore dell'edilizia residenziale pubblica Università statali e Istituti ad esse assimilati Mutuo fondiario Prestito chirografario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell Ente Mandato irrevocabile (ovvero fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) Università statali e Istituti ad esse assimilati Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale Mutuo fondiario Prestito chirografario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell Ente Mandato irrevocabile (ovvero fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) + lettera d impegno Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale della regione di riferimento Enti Regionali per il Diritto allo Studio Universitario Mutuo fondiario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell Ente Mandato irrevocabile (ovvero nr. 1275/09 Enti Regionali per il Diritto allo Studio Universitario Prestito chirografario fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) + lettera d impegno Enti pubblici non territoriali residuali rispetto a quelli specificatamente normati (2) Mutuo fondiario Prestito chirografario della regione di riferimento Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell Ente mandato irrevocabile fideiussione rilasciata da primario istituto di credito nr. 1277/10 Enti pubblici non territoriali residuali rispetto a quelli specificatamente normati fideiussione rilasciata da una regione, una provincia o un comune (1) per gli enti di questa categoria costituiti in società per azione è previsto uno specifico profilo cauzionale (2) indicativamente: enti e istituzioni di ricerca, camere di commercio industria artigianato e agricoltura, autorità portuali, autorità amministrative indipendenti, enti parco, consorzi di bonifica, consorzi interuniversitari, istituti regionali di ricerca sperimentazione e aggiornamento educativi, enti regionali di sviluppo agricolo, etc 11

12 Ricorso diretto a CDP Premesse normative: D.Lgs. 1 2 aprile , n Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE. art. 19 Contratti di servizi esclusi : co.2: Il presente codice non si applica agli appalti pubblici di servizi aggiudicati da un amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore ad un altra amministrazione aggiudicatrice o ad un associazione o consorzio di amministrazioni aggiudicatrici, in base ad un diritto esclusivo di cui esse beneficiano in virtù di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative pubblicate, purché tali disposizioni siano compatibili con il trattato. art. 3 Definizioni : co.25: Le «amministrazioni aggiudicatrici» sono: le amministrazioni dello Stato; gli enti pubblici territoriali; gli altri enti pubblici non economici; gli organismi di diritto pubblico; le associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti. co.26: L «organismo di diritto pubblico» è qualsiasi organismo, anche in forma societaria: istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale; dotato di personalità giuridica; la cui attività sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo d amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali più della metà è designata dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico. 12

13 Ricorso diretto a CDP (segue) Conclusioni: CDP possiede i requisiti propri dell'organismo di diritto pubblico, come definito dall art. 3, comma 26, del d.lgs. 12 aprile 2006 n Trattasi infatti di un soggetto dotato di personalità giuridica, sottoposto indubbiamente ad una influenza pubblica essendo il suo capitale in mano allo Stato, e si può anche ritenere che sia istituita per soddisfare esigenze di interesse generale che non hanno carattere industriale o commerciale. Cassa depositi e prestiti ha infatti lo scopo di fornire la provvista finanziaria delle pubbliche amministrazioni statali e locali al fine di consentire loro di svolgere le proprie funzioni istituzionali. Inoltre, i contratti che vengono stipulati da Stato, Regioni, Enti pubblici, Enti locali o Organismi di diritto pubblico con la Cassa, sono esenti dall'applicazione della normativa di evidenza pubblica in base a quanto stabilito dall art. 19, comma 2, del d.lgs. 163/06. 13

14 I PRODOTTI FI NANZI ARI OFFERTI D A CD P AGLI EN TI LOCALI 14

15 I prodotti finanziari di CDP per gli Enti Locali 1. Prestito ordinario: strumento di finanziamento tradizionale, con durata compresa tra 5 e 30 anni. Gli interessi possono essere a tasso fisso o variabile. Il periodo di preammortamento può durare sino ad un massimo di due anni. Le rate di ammortamento dei prestiti sono comprensive di capitale ed interessi, a quote capitale costanti o crescenti. 2. Prestito flessibile: prodotto ideato per gli investimenti più rilevanti e con un periodo di realizzazione esteso. Consente erogazioni in più tranche nell ambito di un periodo di utilizzo in linea con le fasi di realizzazione dell investimento. 3. Fondo rotativo per la progettualità: destinato a finanziare gli Enti locali mediante l anticipazione delle spese necessarie allo studio ed alla progettazione relative agli investimenti. Tale fondo è stato istituito dalla Legge numero 549 del28 dicembre 1995 ed è regolato dalla Circolare CDP nr. 1250/

16 I prodotti finanziari di CDP per gli Enti Locali ( segue) Principali caratteristiche dei prestiti CDP: Pubblicazione settimanale delle condizioni finanziarie per allinearle alle condizioni di mercato; Erogazioni a SAL (stato avanzamento lavori); Riconoscimento sulle somme ancora da erogare durante il periodo di ammortamento di una importo, corrisposto con cadenza semestrale, parametrato all Euribor 6 mesi (non soggetto ad alcuna ritenuta fiscale); Stipula del contratto di prestito, senza oneri notarili e tributari, mediante scambio di corrispondenza; Riduzione del prestito senza alcun onere per l ente locale in caso di ribassi d asta e di economie di spesa. 16

17 I l Prestit o Ordinario: caratterist iche generali Le procedure di Concessione, Erogazione e Variazione post-concessione del finanziamento sono regolate dalla Circolare CDP n del 2 7 gennaio , così come successivamente modificata ed integrata anche alla luce della Circolare CDP n del 22 luglio Il Prestito Ordinario risulta indicato per la copertura finanziaria di investimenti con profili di spesa program m abili in un orizzonte tem porale breve (ad esempio acquisto beni immobili, manutenzioni straordinarie, etc), scegliendo un periodo di preammortamento tale da minimizzarne gli oneri (durata preammortamento massimo: 31 dicembre del secondo anno successivo a quello della stipula). Il prestito ordinario è disponibile per il finanziamento di un unico investimento, così come per la copertura finanziaria di più interventi, anche nel caso di un soggetto beneficiario diverso da uno o più soggetti pagatori. 17

18 I l Prestit o Ordinario: caratterist iche generali ( segue) L Ente può scegliere tra tasso fisso e variabile (indicizzato ad una media del tasso Euribor). Nel caso del prestito a tasso fisso, l ammortamento del debito è a rate costanti (metodo francese), mentre è a quote capitale costanti (metodo italiano) nel caso del prestito a tasso variabile. Ai fini cont abili, il finanziamento ordinario prevede - ai sensi della normativa vigente in materia e salvo eventuali eccezioni dovute a trattamenti agevolati - l accertamento per l intero ammontare concesso al titolo V delle entrate del bilancio previsionale dell esercizio in cui cade la stipula del contratto. 18

19 I l Prestito Flessibile Introdotto a fine 2005, il Prestito Flessibile è ancora oggi un prodotto innovativo, sia rispetto al Prestito Ordinario della stessa CDP, sia agli altri prodotti disponibili sul mercato: caratteristica principale è quella di consentire all Ente una contabilizzazione dell im pegno lim itatam ente alle sole somme erogate e non all intero ammontare concesso da CDP. Il Prestito Flessibile quindi è ideale per il finanziamento di progetti di grandi dimensioni e impegno, i cui tempi di realizzazione siano particolarmente lunghi. Tale tipologia di finanziamento è particolarmente efficace nel fornire copertura finanziaria a investimenti per i quali possano essere previste form e agevolate di com partecipazione alla spesa da parte dello Stato o di altri soggetti interessati, come le Regioni. 19

20 I l Prestit o Flessibile: caratterist iche principali Le caratteristiche principali del Prestito Flessibile sono: periodo di utilizzo e preammortamento fino a 6 anni, durata complessiva fino a 30 anni; possibilità di passaggio da regime a tasso variabile a regime a tasso fisso; facoltà di estinzione anticipata o di riduzione senza indennizzo (nel caso rispettivamente di mancata realizzazione dell opera o di accertamento di risorse finanziarie alternative di natura esclusivamente non debitoria); possibilità di finanziare con il medesimo prestito più interventi riconducibili a piani di investim ento tra loro funzionalmente integrati; modalità di registrazione contabile che, anche sulla base delle note interpretative rilasciate dai competenti organi istituzionali, consente di ripartire l accertam ento delle ent rate e l im pegno della relativa spesa su base pluriennale e sino al termine massimo di scadenza del periodo di utilizzo. 20

21 Il Prestito Flessibile: principali vantaggi Si tratta di una modalità di prestito a medio-lungo termine, che consente di contrarre un debito per un ammontare in linea con le esigenze di finanziamento in funzione dello stato di avanzamento lavori. Principali vantaggi della flessibilità: Possibilità di allungare la durata del preammortamento fino a 5 anni Oneri finanziari calcolati solo sulla somma effettivamente erogata Possibilità di riduzione dell importo del finanziamento in relazione all effettiva spesa di investimento Possibilità di rinuncia a costo nullo in caso di non realizzazione dell opera Opzione per trasformare, con cadenza annuale, il tasso d interesse da variabile a fisso 21

22 Il Prestito Flessibile: dalla stipula all ammortamento Le fasi: 1. LA STIPULA DEL CONTRATTO DI PRESTITO; 2. PRE- AMMORTAMENTO; 3. FINE DEL PERIODO DI UTILIZZO E DEL PRE- AMMORTAMENTO; 4. AMMORTAMENTO. DATA DI STIPULA gg/mm/aaaa TERMINE DEL PRE- AMMORTAMENTO 31/12/aaaa+m 31/12/aaaa+n PERIODO DI UTILIZZO PREAMMORTAMENTO m anni AMMORTAMENTO n anni DURATA MASSI MA COMPLESSI VA DEL CON TRATTO 3 0 anni 22

23 Il Prestito Flessibile: la stipula La procedura per la concessione del Prestito Flessibile ricalca quella prevista per il Prestito ordinario, descritta nella Circolare CDP n così come successivamente modificata ed integrata anche alla luce della Circolare CDP n Supponiamo che il prestito sia stato affidato. Es: 15/10/2010 stipula Nella fase di stipula l ente stabilisce: la durata del pre-ammortamento; la durata dell ammortamento; l ammontare nominale del prestito; il piano unico di ammortamento e lo spread unico vigente nella settimana di perfezionamento del contratto. 23

24 I l Prestit o Flessibile: il pream m ort am ento Periodo di utilizzo Periodo di utilizzo 15/10/2010 stipula 30/11/2013 Inizio ammortamento (1/01/2014) Pre- Preammortamento ammortamento Durante il periodo di pre-ammortamento l ente paga semestralmente (31 luglio, 31 gennaio) gli interessi di pre-ammortamento solo sulle somme effettivamente erogate. Nell ambito del periodo di preammortamento si definisce un periodo di utilizzo, che inizia dalla data di stipula del contratto e termina il 30 novembre precedente la data di fine periodo di preammortamento, durante il quale l Ente potrà richiedere erogazioni e prendere le proprie decisioni sul regime di interessi applicabile. 24

25 I l Prestit o Flessibile: il t erm ine del periodo di ut ilizzo PREAMMORTAMENTO E PERIODO DI UTILIZZO AMMORTAMENTO Ricognizione su: ammontare erogato (E) rispetto al nominale (N) E=N E<N E=0 IN AMMORTAMENTO L AMMONTARE EROGATO RINUNCIA A COSTO NULLO PER MANCATO UTILIZZO ALTERNATIVE : 1. RIDUZIONE AUTOMATICA 2. CONVERSIONE TOTALE 3. CONVERSIONE PARZIALE 25

26 I l Prestit o Flessibile : il term ine del periodo di ut ilizzo (segue) PREAMMORTAMENTO E PERIODO DI UTILIZZO AMMORTAMENTO Ricognizione su: Esercizio opzioni tasso fisso Nessuno Parziale Totale Calcolo interessi di ammortamento a TV Calcolo interessi di ammortamento: TV su erogato non opzionato e TF su erogato opzionato Calcolo interessi di ammortamento a TF 26

27 Il Prestito Flessibile : l ammortamento PREAMMORTAMENTO E PERIODO DI UTILIZZO AMMORTAMENTO 1. PIANO UNICO DI AMMORTAMENTO Individua le Quote Capitale da corrispondere ad ogni scadenza della rata di ammortamento, indipendentemente dal regime degli interessi o dall andamento del mercato durante il periodo di pre-ammortamento. Le Quote Capitale per il Periodo di Ammortamento sono linearmente crescenti al trascorrere del tempo. Ad ogni durata del periodo di ammortamento corrisponde un piano unico di ammortamento (da applicare a tutte le erogazioni). eur Piano unico di ammortamento su 100 euro di ammontare nominale su 3 ipotesi di durata di ammortamento n rata 5 anni 10 anni 20 anni 2. CALCOLO DEGLI INTERESSI Gli interessi di ammortamento sono calcolati a tasso variabile e/o fisso a seconda dell esercizio delle opzioni nel periodo di pre-ammortamento. 3. PERIODICITA RATE Il pagamento avviene su base semestrale (il 30/6 ed il 31/12). 27

28 I l Prestit o Flessibile: aspetti cont abili La registrazione contabile nel bilancio consuntivo Lettera Ministero Economia e Finanze - Direzione Ragioneria Generale Stato (*): il prestito flessibile,, determina l insorgere del debito sul bilancio dell ente lim itatam ente alle somme erogate nel periodo di utilizzo ; il limite di indebitamento deve essere calcolato sull intero importo concesso ; la delegazione di pagam ento, rilasciata sull intero importo, non pregiudica l idoneità del prodotto a generare debito limitatamente all importo erogato nel periodo di utilizzo, in quanto è prevista una sua efficacia differita coincidente con l inizio dell ammortamento.. (*) MEF- DRGS Prot. N del 26/5/2006, in risposta a richiesta di parere CDP 28

29 I l Prestit o Flessibile: aspetti cont abili (segue) La registrazione contabile nel bilancio previsionale: Quesito: L accesso allo strumento può avvenire, nel caso in cui le entrate relative all accensione del prestito siano inserite da parte dell Ente nel bilancio pluriennale e nei bilanci degli esercizi successivi, in corrispondenza della previsione di erogazione del prestito in ciascuno degli esercizi coperti dal periodo di utilizzo del prestito flessibile richiesto? 1) Lettera Ministero economia e finanze - Ragioneria generale stato (*) Si esprime l avviso che la prospettata modalità di contabilizzazione del prestito in questione, funzionale al conseguimento dell obiettivo di diluizione dell incidenza del debito, non contrasti con l ordinamento contabile degli enti locali. trova legittimazione negli artt del TUEL (*) Prot. N del 23/1/2007, in risposta alla richiesta di parere CDP Prot. N DG\P\1481\06 del 11/12/2006 2) Lettera Ministero interni Direzione centrale finanza locale (*) A parere di questo Ufficio, appare legittima e conforme ai principi contabili validi per gli enti locali l iscrizione nelle singole annualità di bilancio degli stanziamenti di entrata e di spesa correlati alle sole somme di cui progressivamente sarà richiesta l erogazione. (*) MIN Prot. N. 4858/06 del 28/03/2007, in risposta alla richiesta di parere CDP Prot. N DG\P\1481\06 del 11/12/

30 Un esem pio di cont abilizzazione: Prestito Ordinario vs Prestit o Flessibile Bisogno Ente: Nell anno 2010 nasce per l Ente l esigenza di dare copertura finanziaria alla costruzione di una scuola. Costo di realizzazione stim ato: com plessivi euro 15 mln Tempo di realizzazione stimato: 4 anni I potesi di richieste di erogazioni, in funzione del crono - program m a dei lavori stim ato, programmate come segue: - 10% nel primo anno = (2010) - 20% nel secondo anno = (2011) - 40% nel terzo anno = (2012) - 30% nel quarto anno = (2013) ipotesi di durata ammortamento: 24 anni Risposta Prestito flessibile Caratteristiche: Finalità: finanziare opere infrastrutturali che richiedono un lungo periodo di realizzazione; Ammontare minimo: 1 milione di euro; Durata complessiva: massimo 30 anni; Rimborso: secondo un piano unico di am m ortam ento in relazione alla durata prescelta dal debitore; Durata pre-ammortamento: m inim o 2 anni, m assim o 5 anni dal 1 successivo alla stipula; gennaio dell anno solare Interessi: inizialm ente a tasso variabile con opzione di trasformazione a tasso fisso. 30

31 Contabilizzazione della spesa per la realizzare l infrastruttura(*) (prestito ordinario CDP vs Prestito Flessibile CDP) Prestito Ordinario Bilancio di previsione 2010 Bilancio Consuntivo 2010 Entrate TIT. V Accensione nuovi prestiti 15,0 Spese TIT. II Spese in c/capitale 15,0 Entrate TIT. V Assunzione nuovi prestiti: accertamenti 15,0 in c/residui 13,5 Spese TIT. II Spese in c/capitale: impegni 15,0 in c/residui 13,5 Bilancio di previsione 2010 Prestito Flessibile Bilancio Consuntivo 2010 Entrate TIT. V Accensione nuovi prestiti 1,5 Spese TIT. II Spese in c/capitale 1,5 Entrate TIT. V Assunzione nuovi prestiti: accertamenti 1,5 in c/residui 0 Spese TIT. II Spese in c/capitale: impegni 1,5 in c/residui 0 Bilancio pluriennale (**) Entrate Assunzione mutui 1, ,5 Spese Spese in c/capitale 1, ,5 (*) Ipotesi di rispetto del crono-programma delle erogazioni (**) ex art.183 co.7 TUEL 31

32 Il Prestito Flessibile: le novità Dall introduzione del Prestito Flessibile del novembre 2005, CDP ha raccolto e rielaborato esigenze e suggerimenti formulati dagli Enti Locali al fine di perfezionare le caratteristiche strutturali del prodotto ed introdurre nuovi elementi di flessibilità. il risultato sarà un Prestito Flessibile... 32

33 Il Prestito Flessibile: le novità (segue) PIÙ ACCESSIBILE PIÙ ACCESSIBILE Nuove soglie di accesso: ,0 0 per i Com uni con popolazione m aggiore di abitanti; ,00 per i Comuni fino a abitanti. 33

34 Il Prestito Flessibile: le novità (segue) PIÙ PERFORMANTE NELLA GESTI ONE DEL DEBI TO PIÙ PERFORMANTE NELLA GESTI ONE DEL DEBI TO Possibilità di rimborso anticipato anche parziale, sia in preammortamento che in am m ortam ent o, delle som m e erogat e/ ent rat e in am m ortam ent o (min ,00) 34

35 Il Prestito Flessibile: le novità (segue) PIÙ FUNZIONALE PIÙ FUNZIONALE Diverso utilizzo delle somme non erogate per l intera durata del prestito. 35

36 Il Prestito Flessibile: le novità (segue) PIÙ CAUTELATI VO DAL RI SCHI O DI TASSO Facoltà del Comune di trasformare il regime degli interessi da tasso variabile a tasso fisso anche durante il periodo di ammortamento. 36

37 Fondo Rot at ivo per la Progettualit à Fonti normative ed aspetti generali: fondo costituito ai sensi della Legge nr. 549/95, successivamente modificata dall art. 70 della Legge nr. 289/02; le modalità di utilizzo del Fondo sono regolate nella Circolare CDP nr del 25 febbraio 2003; natura rotativa del Fondo prevede che le sue disponibilità vengono ricostituite attraverso i rimborsi da parte degli utilizzatori. Ambito soggettivo (beneficiari): Regioni, Enti Locali, Amministrazioni dello Stato ed Enti Pubblici. Ambito oggettivo (singola opera od insieme di opere funzionalmente integrate): studi per la rilevazione dei bisogni e delle esigenze connessi all idea progettuale che si intende sviluppare e che scaturiscono dalla rilevazione dei fabbisogni infrastrutturali espressi dal territorio; studi di pre-fattibilità e fattibilità (sostenibilità economico-finanziaria, amministrativa-procedurale, socioambientale e tecnica); redazione progetti preliminari, definitivi ed esecutivi; documenti preparatori dei concorsi di idee e progettazione. 37

38 Spese non finanziabili: Fondo Rot at ivo per la Progettualit à (segue) spese per utilizzo di risorse interne (qualificabili come spese correnti); spese per la predisposizione e pubblicazione dei bandi di gara; spese già sostenute al momento della richiesta dell anticipazione; rimborsi spese ai soggetti non vincitori dei concorsi di progettazione; spese per commissioni giudicatrici; spese relative alla predisposizione di atti di pianificazione (urbanistica, territoriale, ambientale, etc) spese relative a particolari atti di programmazione (piani d ambito nel settore idrico, programmi urbani di mobilità, etc); spese per gli studi di fattibilità relativi alla costituzione delle società di trasformazione urbana (STU). Soglie di accesso (costo previsto delle opere per lavori e forniture al netto di Iva): per i comuni con popolazione pari od inferiore a abitanti; per tutti gli altri soggetti; non vi sono soglie minime di progetto nel caso di richieste relative a concorsi di idee. 38

39 Fondo Rot at ivo per la Progettualit à (segue) Importo dell anticipazione: le spese finanziabili relative all intero ciclo programmatorio-progettuale sono suddivise in 2 FASI DI STUDIO e 3 FASI DI PROGETTAZIONE; le diverse richieste possono essere accorpate in un unica anticipazione, avendo l accortezza di distinguerle tra la fase di studio e la fase di progettazione; l ammontare massimo dell anticipazione non può essere in ogni caso superiore al 1 0 % del costo presunto dell opera o dell insieme funzionale delle opere. Erogazione: in una o più soluzioni entro un periodo di 1 2 m esi (finanziamento di un unica fase) o 1 8 m esi (più fasi). Interessi: Durata: a totale carico dello Stato. 3 anni a decorrere dalla prima erogazione. 39

40 Fondo Rot at ivo per la Progettualit à (segue) Rimborso: con risorse proprie dell Ente; attivando uno specifico mutuo con CDP a 5 anni; includendole le spese relative all anticipazione nel quadro economico dell investimento del mutuo CDP che finanzia il progetto complessivo. Garanzia: all atto di ciascuna domanda di erogazione l Ente rilascia apposita delegazione di pagamento. 40

41 LA PROCEDURA DI CONCESSI ONE DEI PRESTI TI CDP E LE PRI NCI PALI NOVI TÀ SUI MODULI E LE SCHEDE I STRUTTORI E 41

42 I l processo di concessione e le fasi di gestione del prestit o La procedura di concessione del prestito può essere suddivisa in tre fasi principali: 1. presentazione della domanda e invio della documentazione istruttoria; 2. affidamento; 3. determinazione delle condizioni economiche e perfezionamento del contratto. La gestione del prestito può essere suddivisa in due fasi principali: 1. erogazione; 2. variazioni post concessione. 42

43 Sintesi del Processo di concessione Attività dell Ente Attività di CDP Inserimento dell intervento da finanziare nelle deliberazioni autorizzative (1) Approvazione del progetto definitivo/esecutivo Invio documentazione alla CDP Affidamento da parte di CDP Invio proposta contrattuale Perfezionamento contratto Appalto dell opera ed inizio lavori Erogazioni fondi Pagamento fornitori Eventuale richiesta variazioni post concessione Autorizzazione variazioni post concessione (1) Bilancio previsionale, bilancio pluriennale, programma triennale delle opere pubbliche, etc. 43

44 La procedura di concessione FASE 1 : presentazione della dom anda e invio della docum entazione istruttoria. La procedura ha inizio con l invio a CDP della domanda di prestito e - contestualmente - della documentazione istruttoria, differenziata per ciascuna tipologia di intervento. Occorre distinguere tra: realizzazione di opere e lavori pubblici; acquisto e/o ristrutturazione di immobili; acquisto di beni mobili; trasferimenti in conto capitale; conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie; incarichi professionali esterni e beni immateriali ad utilizzo pluriennale; debiti fuori bilancio. L elenco dettagliato dei documenti richiesti per ciascuna tipologia di intervento è trattato nella terza sezione della presentazione. Domanda e documentazione vanno inviate in uno dei seguenti modi: per posta, indirizzandole CDP Spa - Enti Pubblici, via Goito 4, Roma; via fax - ai numeri da in sequenza fino a

45 FASE 2: affidamento. La procedura di concessione (segue) A seguito della verifica della conformità legale della documentazione istruttoria e accertata la sostenibilità sul bila ncio dell ente del nuovo indebitamento, CDP affida l ente in relazione al prestito. L affidamento potrebbe essere condizionato all inserimento nello schema contrattuale di clausole che consentano il monitoraggio della situazione economico-finanziaria e patrimoniale dell Ente. FASE 3 : determ inazione delle condizioni econom iche e perfezionam ento del contratto. A seguito dell avvenuto affidamento, il Contratto può essere perfezionato mediante scam bio di corrispondenza secondo lo schema contrattuale scaricabile dalla sezione Moduli e Contratti presente sul sito internet Le condizioni applicate, determinate su base settim anale, di norma il venerdì, sono quelle in vigore al momento della stipula e disponibili nella sezione Tassi e Maggiorazioni presente sul sito internet di CDP. La proposta contrattuale, correttamente compilata e sottoscritta in ogni pagina, e l atto di Garanzia vanno inviati - entro la data indicata sulla Comunicazione di fine istruttoria a: CDP Spa Enti Pubblici, via Goito 4, Roma. Al fine di consentire la tempestiva accettazione della proposta contrattuale da parte della CDP, la documentazione può essere anticipata via fax ai numeri da in sequenza fino a Successivamente l Ente deve comunque inviare la proposta contrattuale in originale duplice copia e l atto di garanzia, via posta ordinaria. 45

46 La gestione del prestito FASE 1: erogazione. La procedura di erogazione prevede la somministrazione dell importo concesso in una o più soluzioni, a partire dalla data di perfezionamento del contratto sulla base della Domanda/Dichiarazione ai fini dell erogazione del responsabile del procedimento, dalla quale risultino analiticamente la natura e gli importi delle spese sostenute. Le somme erogate sono versate direttamente, mediante bonifico, nel conto corrente bancario intestato all Ente, indicato nel contratto di prestito. Nel caso di opere, in particolare, sono erogabili t utte le spese previste nel quadro econom ico progettuale ( originario o aggiornato), che non siano esplicitam ent e escluse da norm e di legge o regolam entari e non abbiano natura risarcitoria. Dopo il perfezionamento del contratto, l erogazione del prestito è comunque sospesa fino alla ricezione da parte della CDP dei seguenti documenti: garanzia in originale, modulo R.I.D. di autorizzazione permanente di addebito in conto, qualora l Ente non abbia già fornito alla CDP la propria adesione al sistema degli incassi e dei pagamenti mediante R.N.I. 46

47 FASE 2 : variazioni post concessione. La gestione del prestito (segue) Una volta concesso, il Prestito offre la facoltà all Ente di richiedere a CDP l autorizzazione alle seguenti variazioni: Diverso utilizzo: utilizzare la quota del prestito non erogata (residuo) per realizzare un nuovo investimento. La condizione è che il nuovo invest im ent o sia t ra quelli finanziabili da CDP e il residuo sia di importo pari o superiore a 5mila euro. In caso di Diverso utilizzo, le caratteristiche finanziarie del prestito rimangono invariate: l Ente deve fornire la medesima documentazione prevista per l affidamento di un nuovo prestito. Rim borso anticipato: richiedere il rimborso anticipato totale del prestito al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno durante il periodo di ammortamento in corrispondenza della scadenza di ciascuna rata. In tal caso l Ente dovrà corrispondere la differenza, se positiva, tra la somma erogata e il capitale ammortizzato. Qualora il capitale ammortizzato risulti superiore alla somma erogata, la differenza è corrisposta dalla CDP. L Ente deve corrispondere, inoltre, l indennizzo per il rimborso anticipato. La domanda di Rimborso anticipato, corredata dalla relativa delibera dell'organo competente, deve pervenire alla CDP: via posta ordinaria, indirizzata a CDP Spa Enti Pubblici, via Goito 4, Roma, via fax ai numeri da in sequenza fino a , almeno 30 giorni prima della data prescelta per il rimborso. Riduzione: chiedere la riduzione dell importo di un prestito non completamente erogato, al termine dei lavori finanziati, o comunque dell investimento effettuato, qualora: a) il costo dell investimento definitivamente accertato risulti inferiore all importo del prestito; b) in conseguenza del minor costo dell investimento finanziato, derivante da un ribasso d asta nell aggiudicazione dei lavori. 47

48 Principali requisiti per l accesso al credit o da parte degli Enti Locali ( Norm ativa Vigent e) Gli Enti Locali possono ricorrere all indebitamento quando sussistano le seguenti condizioni: l indebitamento è destinato alla copertura finanziaria di spese per investimento (art. 119 Cost. ; art. 3 c.18 e c.19 L. 350/2003); ad avvenuta approvazione del rendiconto di esercizio del penultimo anno precedente quello in cui si intende deliberare il ricorso all indebitamento (art. 203 TUEL); ad avvenuta approvazione del bilancio previsionale (e di sue eventuali variazioni) relativo all esercizio in corso (art. 203 TUEL); ammontare degli interessi passivi complessivi non superiore al 15 per cento dei primi tre titoli delle entrate del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l assunzione di un mutuo (art. 204 TUEL); rispetto delle condizioni previste dal Patto di Stabilità Interno per i Comuni superiori a abitanti e per le Province (art.77 bis DL 112/2008 e s.m.i.); esclusione della sussistenza delle condizioni di dissesto (ai sensi dell art. 249 del TUEL). 48

49 Principali requisiti per l accesso da parte degli Enti Locali al credito di CDP I finanziamenti della CDP in Gestione Separata costituiscono un servizio di interesse economico generale e pertanto la CDP nel perseguimento della propria missione istituzionale presta, nella concessione dei prestiti, la massima attenzione a: - verifica della conformità legale dei processi di indebitamento (cfr. diapositiva precedente). Circolare CDP n / : la fase istruttoria è funzionale all accertam ento della sussistenza dei requisiti im posti dalla legge per operazioni di indebitam ento dei soggetti richiedenti, nonché di eventuali altre condizioni fissate da CDP per categorie omogenee - equilibrio economico-finanziario degli Enti, per verificare la sostenibilità sul bilancio dell Ente del nuovo indebitamento, onde evitare che quest ultimo non determini una compromissione della stabilità finanziaria dell Ente stesso. Circolare CDP n / : il servizio di concessione e affidam ento viene assolto, tra l altro, attraverso la verifica della conformità legale dei processi di indebitamento degli enti e la salvaguardia del loro equilibrio econom ico - finanziario e patrim oniale, al fine di evitare che l aum ento del debito destinato al finanziam ento degli investim enti com prom etta la stabilità finanziaria dell ente stesso 49

50 Principali requisiti per l accesso da parte degli Enti Locali al credito di CDP(segue) Elementi di verifica della sostenibilità del debito: A) Per gli affidamenti alle Province, ai Com uni capoluogo ed ai Com uni non capoluogo con popolazione superiore ai abitanti in sede di istruttoria verranno acquisiti: certificato di conto del bilancio, conto del patrimonio e relazione al rendiconto di gestione relativi all esercizio immediatamente precedente a quello di richiesta del finanziamento. Nel solo caso di richieste pervenute entro il termine di legge per l approvazione del rendiconto di gestione dell ultimo esercizio (30 aprile), la citata documentazione sarà riferita al penultimo esercizio. informazioni relative alle società partecipate con quote pari o superiori al 40% del capitale sociale, secondo lo schema disponibile sul sito internet della CDP. B) Per gli affidamenti ai Com uni di popolazione inferiore ai abitanti, in sede istruttoria verranno acquisiti: certificazione attestante la sussistenza dei parametri obiettivi per l individuazione degli Enti strutturalmente deficitari (art. 242 TUEL); documenti informativi di cui al punto A), solo su esplicita richiesta di CDP, tenuto conto dell oggetto e dell importo del finanziamento nonché dell esposizione debitoria dell Ente. 50

51 Aggiornam ent o m oduli e schede istrut torie La circolare CDP n. 1255/2005, come modificata ed integrata dalla circolare 1273/2008, stabilisce la documentazione di norma posta a base dell istruttoria per l affidamento differenziandola in base alla singola tipologia di intervento (v. le nuove schede tecniche in appendice): 1) Realizzazione di opere e lavori pubblici, 2) Acquisto e/o ristrutturazione di immobili, 3) Acquisto di beni mobili 4) Trasferimenti in conto capitale 5) Conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie 6) Incarichi professionali esterni e beni immateriali ad utilizzo pluriennale 7) Debiti Fuori Bilancio 51

52 Criticità riscontrate durante l analisi istruttoria Per i Prestiti per opere e lavori pubblici: Approvazione del Bilancio annuale dell esercizio in cui è previsto il ricorso all indebitamento e del consuntivo del penultimo esercizio (dell ultimo esercizio nel caso in cui sia scaduto il relativo termine per l approvazione); Approvazione del proget to definit ivo esecutivo ( delibera di Giunta Com unale/ est rat to del Regolam ento Vigente); Assenza del visto di regolarità contabile (art. 151 comma 4 del TUEL) nella determina a contrattare; Documentazione non conforme all originale; Nel 2009, mancato allineamento della richiesta alla normativa riguardante gli incentivi per la proget tazione interna ; Mancanza dell attestazione sui vincoli culturali e paesaggistici; Rispetto dell art. 204 TUEL interessi passivi presente mutuo (Mod. EP 002a); Parametri obiettivi - Enti locali strutturalmente deficitari e relativi controlli art. 242 TUEL della gestione del penultimo esercizio precedente quello di riferimento). - ( All. B al rendiconto 52

53 Criticità riscontrate durante l analisi istruttoria (segue) Per gli incarichi professionali esterni: l incarico professionale sia relativo e funzionale alla realizzazione di investimenti attuati dall Ente; l Ente abbia accertato l impossibilità oggettiva di potersi avvalere all interno dell Am m inistrazione di figura professionale idonea allo svolgimento della prestazione oggetto dell incarico; si tratti di spesa che verrà contabilizzata nel bilancio dell Ente tra le im m obilizzazioni immateriali; si tratti di spesa non ancora sostenuta dall Ente; l Ente (art. 3, comma 57 della L. 24 dicembre 2007 n. 244) abbia trasm esso alla Corte dei Conti il regolamento di cui all art. 89 TUEL, rispetto al quale non siano stati formulati rilievi. 53

54 Criticità riscontrate durante l analisi istruttoria (segue) Per i debiti fuori bilancio: i debiti riconosciuti per i quali è richiesto il finanziamento siano relativi a spese di investim ent o o siano relat ivi a spese di parte corrente e maturati in modo certo, liquido ed esigibile anteriormente all ; nelle ipotesi di finanziamenti comprensivi di spese correnti occorrerà trasmettere la distinta dell im port o richiesto, con specifico riferimento alla quota per spese di investimento ed a quella per spese correnti, e dovrà essere allegato l analitico sviluppo del calcolo effettuato; nella deliberazione consiliare di riconoscimento del debito fuori bilancio (194 TUEL) siano fornite indicazioni dettagliate riguardo alle m otivazioni che hanno condot to l ente a ricorrere all indebitamento, a fronte dell impossibilità di utilizzare altre risorse. In particolare, la deliberazione consiliare di riconoscimento del debito fuori bilancio dovrà riportare espressamente le seguenti indicazioni: non disponibilità di avanzo di amministrazione; impossibilità di finanziare il debito con maggiori entrate o riduzione delle spese correnti; inesistenza di proventi derivanti da alienazioni patrimoniali prevedibili e/o destinabili al finanziamento del debito; inesistenza di trasferimenti di capitale da Stato o altri Enti pubblici destinabili al finanziamento del debito. 54

55 APPENDICE Informazioni Contatti Enti Pubblici Sito internet 55

56 Informazioni Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Via Goito, Roma - Tel Sito web: (4 sezioni tematiche dedicate) Supporto e assistenza Enti Pubblici: incdp@cassaddpp.it Numero Verde Enti Pubblici Lunedì Venerdì 9,00-13,00 e 14,00-16,30 56

57 Contatti 57

58 Contatti 58

59 Homepage sito - Enti Locali e Pubblica Am m inistrazione ( Area Verde) La sezione Enti Locali e Pubblica Amministrazione del sito Internet prevede al suo interno quattro aree ad accesso riservato destinate alle principali tipologie di clienti della CDP. L utente InCDP accede inserendo username e password già in suo possesso. Al momento del primo login, dovrà confermare o modificare i dati a disposizione della CDP. Per il nuovo utente (che non sia già accreditato al servizio InCDP) è prevista una procedura di registrazione guidata che gli permetterà di navigare nel sito. La registrazione al servizio InCDP, potrà essere effettuata successivamente. 59

60 Menu di navigazione L utente può navigare nelle pagine dedicate ai singoli prodotti offerti alla categoria di Ente alla quale appartiene. Per ciascun prodotto sono presenti pagine riepilogative che ne descrivono le caratteristiche principali, ne illustrano le modalità operative e consentono l accesso alla modulistica e agli schemi contrattuali corrispondenti. 60

61 Informazioni e Strumenti I Calcolatori del Piano di Ammortamento consentono di simulare e confrontare le condizioni offerte dalla CDP. L I nform ativa Andam ento Mercati Finanziari fornisce, settimanalmente, un panorama aggiornato sui mercati e sui principali avvenimenti economicofinanziari. Cerca Norm at iva e Cerca Moduli e Contrat t i contengono due motori di ricerca che comprendono tutta la normativa, nonché la modulistica pertinente alle diverse categorie di Enti e prodotti. Com m enti online permette di inviare alla CDP commenti e suggerimenti sui prodotti di finanziamento e sui servizi offerti via web. L Assistenza online consente di indirizzare richieste di informazioni o di supporto, prese poi in carico dagli operatori CDP 61

62 Calcolatore piano di am m ort am ento a t asso fisso Il menu a tendina automaticamente individua alcune caratteristiche del piano di ammortamento valide per la settimana della simulazione. L utente dovrà indicare le caratteristiche del piano di ammortamento che vuole sviluppare. Selezionando Calcola PDA il sistema svilupperà il piano di ammortamento. 62

63 Newsletter finanziaria settimanale La prima parte è dedicata alle principali notizie economico-finanziarie della settimana e alla situazione del mercato monetario e valutario. La seconda parte presenta grafici e tabelle con le grandezze economico-finanziarie di maggior rilievo. 63

64 Motori di Ricerca Cerca Moduli e Contratti consente di ricercare la modulistica di interesse distinta per tipo documento, tipologia di prodotto e/o servizio e fase (Istruttoria, Stipula e Post-concessione). Cerca Norm ativa permette di visualizzare la normativa distinta per tipo, anno e mese di pubblicazione. 64

65 Assistenza online Con il modulo di Assistenza on line si possono inviare richieste di informazione e/o supporto (prese poi in carico dagli operatori della CDP) e ricevere via le relative risposte e soluzioni. 65

66 Disclaimer I term ini e i contenuti del presente docum ento ( "Presentazione") non costituiscono, da parte di CDP o da parte dei destinatari, alcun im pegno od obbligazione legale, espressa o im plicita, a negoziare o a concludere alcuna transazione, eccetto per quanto previsto da accordi definitivi e vincolanti, soddisfacenti nella form a e nella sostanza per ciascuna delle suddette parti e condizionatamente al sussistere di un accordo e alla conclusione delle transazioni descritte. Negli accordi definitivi e vincolanti non si include la Presentazione e alcuno dei suoi allegati. Le stim e e le valutazioni di carattere finanziario contenute nella Presentazione hanno valore m eram ente indicativo e non possono essere assunte quali dati significativi ai fini delle deliberazioni che saranno adottate dai clienti. Si segnala inoltre che CDP non si prefigge di fornire consulenza nella Presentazione. I destinatari non devono basare il loro giudizio sulla Presentazione per trarne consulenza, dal m om ento che la Presentazione è fornita a titolo puramente informativo. CDP raccom anda ai destinatari di effettuare verifiche finanziarie, legali e fiscali indipendenti prim a di agire in qualunque modo sulla base delle informazioni contenuti nella Presentazione. 66

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