I bisogni educativi speciali nell ottica della scuola inclusiva 1 incontro DISLESSIA EVOLUTIVA

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1 DISLESSIA EVOLUTIVA 1 La dislessia evolutiva (D.E.) è una difficoltà selettiva nella lettura, in presenza di adeguate: -capacità cognitive; -opportunità sociali e relazionali; e in assenza di: -deficit sensoriali e neurologici; -disturbi psicologici primari. Spesso le difficoltà si associano a disgrafia e discalculia. La dislessia ostacola la capacità di rendere automatica la corrispondenza fra segni e suoni (attività di decodifica). Essa è caratterizzata da un deficit nella velocità e nell accuratezza della lettura. Prova a leggere il seguente testo! quanti pi voi riexscomoal eggere bue staprevetesto: Tu, fnio adora, ber me, non sei ceh un razzigano ugulae a cemintola ragaizzni. E noon ho pisongo dite. E nepupre tu hai bixogno dime. Io nonsono perte che unna vople uaugle a cetmonila vlpoi. Ma setumi appomestichi, noi arevmo bigosno l unno dellaltro. Ti sei trovato sicuramente in una di queste due situazioni: 1. Hai letto molto lentamente cercando di capire il testo; 2. Hai letto velocemente il brano commettendo molti errori. In entrambi i casi lo sforzo impiegato nella lettura ha ostacolato la tua comprensione. Come pensi che avresti reagito se fosse stato un testo più lungo? E come ti sentiresti se avessi dovuto svolgere questo esercizio davanti ad un gruppo di persone? Il soggetto dislessico può leggere e scrivere, ma lo fa in modo non automatico, impiegando al massimo le sue capacità ed energie. Il dislessico può presentare alcune delle seguenti condizioni: Legge lentamente, con fatica e quasi con sofferenza Commette errori di decodifica delle parole, soprattutto scambiando l ordine delle lettere o delle sillabe o modificando l ordine di lettura (anziché procedere da sinistra verso destra e dall alto verso il basso, legge random ) Dimostra una grande differenza nel livello di comprensione di uno stesso testo a seconda che lo legga lui o che gli venga letto. Legge (scrive) spezzando le parole (ba nana anziché banana), smarrendone il senso Ha difficoltà ad identificare e ripetere i fonemi che compongono una parola (e non soltanto per digrammi, trigrammi, suoni dolci e duri, ecc.)

2 Presenta un mancato ricordo di parole anche ben conosciute Fa errori di decodifica e di comprensione di tutto ciò che è scritto (siano numeri siano lettere) Legge più facilmente parole dotate di senso, piuttosto che parole inventate o gruppi di lettere casuali Sostituisce le parole brevi tra loro sostituendole (soprattutto le congiunzioni e le preposizioni) Confonde nella lettura grafemi di forma simile o diversamente orientati (p;b;q;d m;n a;e) Scambia nella lettura suoni omologhi e simili (F-V;T-D;P-B;C-G;L-R;M-N;S-Z) Leggendo omette parti di parole, a volte anche interi gruppi di sillabe Può leggere due volte la stessa lettera o la stessa sillaba (cavovolo anziché cavolo) Per aiutarsi tende a indovinare le parole dopo averne letto soltanto l inizio.

3 DISLESSIA EVOLUTIVA Le difficoltà specifiche dell alunno dislessico, sono molteplici, tuttavia si possono ricondurre a due grandi tipologie di compromissioni: 1

4 DISCALCULIA EVOLUTIVA 2 La discalculia evolutiva è un disturbo specifico dell''apprendimento (DSA) geneticamente determinato, in assenza di lesioni neurologiche e di problemi cognitivi più generali. Per questo motivo è importante sottolineare che la discalculia si manifesta nonostante un istruzione normale, un intelligenza adeguata, un ambiente culturale e familiare favorevole. Nella discalculia evolutiva si distinguono due profili: 1. Deficit nelle componenti di cognizione numerica; ovvero subitizing, meccanismi di quantificazione, seriazione, comparazione, strategie di composizione e scomposizione di quantità e strategie di calcolo a mente 2. Deficit relativo alle procedure esecutive e al calcolo, ovvero lettura e scrittura dei numeri, incolonnamento, recupero dei fatti numerici e gli algoritmi del calcolo scritto. Di seguito vengono presentati i principali errori relativi alla discalculia. La dislessia per le cifre, che riguarda la difficoltà di utilizzare le regole che permettono di dare il corretto nome ai diversi numeri, sia nella fase di comprensione sia nella fase di produzione autonoma o sotto dettatura. Gli errori possono riguardare: - aspetti lessicali (il nome delle singole cifre è sbagliato, anche se vengono tenute in conto le posizioni dei numeri in termini di unità, decine, centinaia etc) come nei seguenti errori: 2 = "sei" 54 = "dodici" 324 = " trecentosedici" - aspetti sintattici (la difficoltà sta nell'attribuire il giusto valore alle cifre, tenendo in conto la posizione che occupano all'interno del numero): 320 = "trentadue" 1002 = "centodue" 555 = "cinquantacinque" La discalculia procedurale, che riguarda la difficoltà di applicare correttamente i passaggi che permettono di compiere le operazioni, ad esempio: riporti, incolonnamenti, prestiti. La discalculia per i fatti aritmetici, che riguarda la difficoltà a recuperare velocemente e senza sforzo alcuni risultati di operazioni note, come quelle delle tabelline o di altri calcoli (quattro operazioni principalmente) che abbiamo quasi tutti appreso (prestito, riporto, incolonnamento, ecc.), ad esempio: 15+15=30 6+4=10

5 DISCALCULIA EVOLUTIVA 2 I principali errori relativi alla discalculia

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7 DISGRAFIA EVOLUTIVA 3 La disgrafia un disturbo specifico dell''apprendimento (DSA) geneticamente determinato, in assenza di lesioni neurologiche e di problemi cognitivi più generali, che riguarda la difficoltà ad eseguire correttamente i grafemi (lettere e numeri), la loro corretta distribuzione spaziale nella parola, nella riga e nel foglio bianco, tale da rendere difficoltosa o impossibile la comprensione del testo anche agli autori stessi. La disgrafia riguarda quindi dapprima la grafia, non le regole ortografiche e sintattiche, che possono pure essere coinvolte, se non altro come effetto della frequente impossibilità di rilettura e di autocorrezione da parte dello scrivente. Si associa generalmente a difficoltà nell orientamento spazio-temporale ed a scarsa coordinazione nei movimenti. Il disgrafico può presentare le seguenti caratteristiche: Posizione e prensione Scrittura irregolare, disarmonica e non fluida Impugnatura della matita/penna scorretta Posizione del corpo inadeguata Mancato uso dell altra mano per tenere fermo il foglio Tono muscolare eccessivamente rigido o rilasciato Pressione eccessiva tale da giungere alla perforazione del foglio Orientamento nello spazio grafico Assenza di riferimenti per orientarsi Mancato rispetto dei margini della riga e della pagina Spazi irregolari tra le parole La scrittura procede in salita o in discesa rispetto al normale allineamento Talvolta non viene seguito il normale andamento da sinistra a destra ma l'opposto. Ritmo di scrittura inadeguato Troppo lento o troppo veloce Scrittura Le lettere sono difformi e smozzicate piene di svolazzi e con i corpi tondeggianti non completamente chiusi e ripresi più volte. Problematica è anche la scrittura dei numeri come problematico risulta il disegno: piccole figure geometriche vengono riprodotte senza chiudere o arrotondando gli spigoli.

8 DISGRAFIA EVOLUTIVA 3

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10 DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA 4 La disortografia è un disturbo specifico dell''apprendimento (DSA) geneticamente determinato, in assenza di lesioni neurologiche e di problemi cognitivi più generali, che riguarda il mancato rispetto delle regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto. La disortografia è un disturbo della scrittura dovuto a deficit nei processi di cifratura che compromettono la correttezza delle abilità. Il soggetto disortografico commette errori ortografici significativamente superiori per numero e caratteristiche rispetto a quelli che ci si dovrebbe aspettare, facendo riferimento al suo grado d istruzione. Si evidenziano errori sistemici quali: Errori fonologici Sostituzione di lettere simili a livello sonoro (f-v, t-d, l-r, s-z) Sostituzione di lettere simili a livello visivo (b-p, p-q, m-n) Inversioni della sequenza dei grafemi nelle parole (asinello in anisello, psiche in spiche) Confusione tra grafemi simili, difficoltà a riconoscere grafemi simili (c-e, m-n, q-p, b-d) Omissioni una o più lettere nelle parole (albero in abero, fiore in fore, omissione di doppie) Aggiunta di lettere o sillabe (saradina-sardina) Errori non fonologici -Errori di ortografia posizionamento degli accenti (è-e) uso delle doppie (lavato-lavatto) separazione delle parole (l avato, alcinema) scambi di lettere con lo stesso suono (squola per scuola) uso dell h (a ha) -Errori di grammatica errori nella coniugazione dei verbi concordanza genere-numero (la sorelle-la sorella) uso della punteggiatura -Errori di sintassi costruzione della frase (voglio che tu stai con me - voglio che tu stia con me)

11 DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA

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