DIPARTIMENTO DIPENDENZE PIANO LOCALE PREVENZIONE

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1 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Allegato A pagine 24 Deliberazione n. del DIPARTIMENTO DIPENDENZE PIANO LOCALE PREVENZIONE PREMESSA Il presente Piano Locale Prevenzione è stato definito avvalendosi dell organismo consultivo del Dipartimento Dipendenze ASL di Como Comitato Rete Territoriale Prevenzione costituitosi il 20 dicembre Il Comitato Rete Territoriale Prevenzione è presieduto dal Direttore del Dipartimento Dipendenze, ne fanno parte tecnici dell equipe di prevenzione del Dipartimento, referenti SERT, referenti del Dipartimento Prevenzione Medico, dell UOS Consultorio familiare, dell UOC Miglioramento Qualità e Risk Management, referenti A.O., Provincia, Uffici di Piano, USP, Enti Accreditati, Terzo settore, Prefettura (Ufficio NOT) e Forze dell Ordine. Il Piano Locale Prevenzione costituisce un aggiornamento del precedente Piano Nel corso della riunione del Comitato Rete Territoriale Prevenzione del , si è concordato si aggiornare il Piano precedente in modo da poter lavorare in continuità per ciascuna annualità e come da indicazioni del Tavolo Tecnico Regionale Prevenzione. Il Comitato si è incontrato trimestralmente da giugno 2014 a dicembre 2014 ( ; ; ) presso la sede ASL di Via Castelnuovo,1 Como. Le principali fasi di lavoro che hanno portato alla stesura del Piano Locale della Prevenzione sono state: Verifica del Piano Locale Prevenzione Individuazione della priorità degli interventi e delle azioni progettuali da sviluppare Aggiornamento da parte di ciascun Ente del Comitato delle azioni da inserire nel Piano Locale Prevenzione Condivisione del Piano Locale Prevenzione e disponibilità degli attori del sistema a lavorare su obiettivi condivisi Inoltre il Piano Locale Prevenzione si integra con il Piano di intervento territoriale sul gioco d azzardo patologico 2014 approvato con deliberazione ASL n.45 del Come indicato nella Circolare Regionale n. 1 del 15/01/2014 il Piano di intervento territoriale sul gioco d azzardo patologico 2014 recepisce i contenuti della programmazione preventiva di settore, elaborata secondo quanto previsto dalla DGR n del Rete Regionale e Reti Locali Prevenzione. In particolare le azioni previste si collocano all interno del lavoro di sviluppo della Rete Locale Prevenzione Dipendenze rinforzando il presente Piano Locale Prevenzione La strategia preventiva che il Piano Locale Prevenzione delle Dipendenze intende promuovere recepisce i principi contenuti nelle: Linee Guida Regionali delle prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione preadolescenziale e adolescenziale (DGR n del ); Linee Guida Regionali della prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione generale (DGR n del ); Indicazioni operative per l attuazione delle azioni di prevenzione del consumo di sostanze (DGR n del ). Piano di azione regionale per le dipendenze (DGR n del ). Si intende inoltre fondare la programmazione su alcuni presupposti fondamentali in linea con le indicazioni regionali di cui alla DGR n del Indicazioni operative per l attuazione delle azioni di prevenzione del consumo di sostanze : Como, (Dipartimento Dipendenze)

2 il riconoscimento e la valorizzazione della dimensione culturale della prevenzione per orientare e contrastare le reali caratteristiche del fenomeno, riconoscendone la complessità in relazione ai modelli culturali e sociali dominanti rispetto al consumo stesso, il coinvolgimento e il raccordo di tutte le energie istituzionali, culturali e sociali della Lombardia per garantire un sistema di intervento complessivo che consideri e permetta la sinergia di tutte le risorse umane, professionali, tecniche, organizzative e sociali (oltre che finanziarie ) necessarie per una prevenzione efficace non relegando il compito di prevenire la diffusione dei fenomeni di consumo esclusivamente al sistema socio-sanitario delle dipendenze, la partecipazione e la mobilitazione delle risorse e delle capacità presenti all interno della popolazione di riferimento per permettere che giovani e adulti siano maggiormente responsabilizzati verso i comportamenti di consumo e abuso di sostanze nei propri contesti di vita e per la tutela della propria salute, la promozione e l adozione di programmi basati sulle evidenze di efficacia adattando modalità e contenuti ai contesti e ai destinatari degli interventi, migliorando le capacità e le competenze di programmatori, progettisti e operatori del settore. (.) Si intende promuovere lo sviluppo di una Strategia preventiva che valorizzi il patrimonio di esperienze maturate negli anni e tutte le risorse tecniche, strutturali e organizzative presenti nel sistema socio-sanitario regionale. Tra queste, in particolare: A. Il Dipartimento Dipendenze come nodo e snodo della rete territoriale di settore, attore fondamentale della funzione di sviluppo di interazioni interorganizzative a livello territoriale B. L integrazione tra i Servizi dell area consultoriale e quelli afferenti al Dipartimento Dipendenze, come strumento per migliorare la capacità preventiva dell intero sistema di intervento territoriale C. I Piani di Zona come strumenti di integrazione a livello territoriale delle diverse politiche D. I Piani Integrati per la Promozione della Salute come strumento per il miglioramento e il rafforzamento delle azioni del sistema sociosanitario E. L Osservatorio Regionale Dipendenze (ORED), come strumento di conoscenza e di studio, capace di integrare la visione epidemiologica dei fenomeni di abuso con la raccolta di elementi di conoscenza in campo sociale e di previsione dell evoluzione dei quadri F. la Rete Regionale per la Prevenzione (e le Reti Locali promosse da ciascuna ASL) come luogo tecnico a supporto dell elaborazione delle strategie e delle partnership a livello locale e regionale La Strategia si articolerà lungo 4 assi principali: 1. il coordinamento multilivello degli interventi e della programmazione intersettoriale 2. l estensione dell impatto delle azioni preventive messe in atto 3. il coinvolgimento attivo dei cittadini nelle azioni della Rete Regionale Prevenzione 4. lo sviluppo delle competenze di professionisti e amministratori locali In linea anche con le indicazioni della DGR n del Piano di Azione Regionale per le dipendenze : Le strategie individuate che costituiscono l essenza del PAR nei termini di un diverso approccio al problema e quindi una differente modalità di fronteggiamento (nei contenuti e nel metodo), sono: 1. promuovere competenze e capacità positive, investire sul capitale umano; 2. sviluppare un informazione puntuale e una comunicazione efficace; 3. accrescere la conoscenza del fenomeno in tutti i suoi aspetti; 4. promuovere il benessere e la sicurezza nella vita quotidiana : lavoro, comunità, tempo libero. Il Piano Locale punta a consolidare quanto programmato e realizzato nel precedente triennio. IL FENOMENO DELL USO E ABUSO DI SOSTANZE IN PROVINCIA DI COMO Oggi il tema della dipendenze da sostanze o da comportamenti (molto spesso leciti o socialmente accettati) da fenomeno strettamente connesso alla marginalità e al disagio sociale, presenta ricadute riscontrabili pressoché in ogni aspetto della vita sociale: relazioni affettive, sport e tempo libero, lavoro e professioni, attività imprenditoriali e commerciali, sicurezza, modelli culturali, stili di vita e di consumo. Le attuali caratteristiche dello sfondo socio-culturale in cui si collocano l uso e l abuso di sostanze nella popolazione (non solo giovanile) italiana, rendono necessari nuovi modelli di comprensione del fenomeno e di intervento educativo e preventivo. I nuovi stili di consumo delle sostanze psicoattive, caratterizzati dall uso di nuove droghe, ma anche dall abuso di sostanze ben note (come ad esempio l alcol), delineano una figura di giovane consumatore atipico rispetto al tossicomane o all alcolista tradizionale. Si tratta di un individuo che non sembra percepire il rischio connesso ai suoi comportamenti, rifugge la stigmatizzazione, considera il proprio consumo come un comportamento normale ( lo fanno tutti, lo hanno fatto/lo fanno anche i grandi ), Como, (Dipartimento Dipendenze)

3 episodico ( lo faccio solo nel week end, lo faccio solo quando decido di farlo ), compatibile con uno stile di vita integrato ( ma io studio, lavoro, ho successo ). Più in generale, i dati a nostra disposizione dipingono un quadro caratterizzato da: forte prossimità dei giovani con la disponibilità di droghe leggere; progressiva diffusione del consumo e del poli-consumo di sostanze (legali e illegali) nelle fasce giovanili della popolazione, in contesti di normalità e con scarsissima consapevolezza del rischio; tendenza alla normalizzazione dell assunzione/sperimentazione di sostanze nell ambito del contesto sociale; scarsa percezione del rischio; scarsa percezione dell illecito. (tratto da: Piano di Azione Regionale per le dipendenze DGR n del ) Nello specifico a livello locale rispetto ai consumi nella popolazione si evidenziano le seguenti tendenze: una diffusione capillare delle sostanze in ampie fasce di età e contesti sociali un abbassamento dell età di prima assunzione in età preadolescenziale; una grande diffusione dei consumi tra i giovani; un aumento del policonsumo di sostanze (legali e illegali) e in particolare di cannabinoidi e bevande alcoliche con conseguente incidenza di problemi correlati quali l incidentalità stradale; l utilizzo di bevande alcoliche, alcolpops associate ad energy drink, diffuso anche tra adolescenti e preadolescenti e concentrato in particolare nei week-end, affine al modello nord-europeo del binge drinking e quindi maggiormente in grado di condurre a comportamenti violenti e ad eventi cruenti; il consumo di psicofarmaci in età giovanile; internet si afferma sempre più quale nuovo luogo di spaccio e commercializzazione delle sostanze legali e illegali: dalle farmacie online ai drugstore. E attraverso il web in particolare che si sta diffondendo il consumo di cannabinoidi sintetici oltre che di smart drugs ; sono in aumento le dipendenze comportamentali (es. Gioco d Azzardo Patologico) e i comportamenti di abuso senza sostanze. Si fornisce di seguito una sintesi dei dati relativi al consumo di tabacco, abuso di alcol, droghe e gioco d azzardo patologico (GAP). TABACCO Ogni anno, nella provincia di Como, il fumo è responsabile del 15% di decessi. L iniziazione dei giovani al fumo e all utilizzo di altre sostanze avviene per lo più in epoca pre-adolescenziale e adolescenziale e nell ambito del gruppo che, a questa età, acquisisce sempre maggiore importanza. Si rileva come il consumo di tabacco sia sperimentato per la prima volta ed aumenti in modo considerevole proprio nel periodo preadolescenziale: la percentuale dei giovani che fumano è pari allo 0.92% tra gli 11enni, 8.09% tra i 13enni, 30.58% tra i 15enni. Considerando il consumo frequente di tabacco, si evidenzia come la percentuale di giovani che dicono di fumare almeno una volta la settimana passi da 0.38% per gli 11enni a circa 22.03% per i 15enni. Parallelamente la percentuale di ragazzi/e che riferiscono di fumare ogni giorno passa da 0.15% ad 11 anni a 15.49% a 15 anni (Rapporto sui dati regionali HBSC Health Behaviour in Schoolaged Children Stili di vita e salute dei giovani in età scolare - ALCOL Popolazione generale (dalla Relazione al Parlamento su alcol e problemi alcol correlati 2013) Secondo i dati ISTAT nel corso del 2012 ha consumato almeno una bevanda alcolica il 64,6% degli italiani di 11 anni e più (pari a 34 milioni e 990 mila persone), con prevalenza notevolmente maggiore tra gli uomini (78,3%) rispetto alle donne (51,8%). Il 23,6 % dei consumatori (12 milioni e 800 mila persone) beve quotidianamente (35,6% tra i maschi e 12,5% tra le femmine). Nell ambito dell intero decennio , prendendo in considerazione la popolazione di 14 anni e più, l ISTAT ha rilevato : - la diminuzione della quota di consumatori ( dal 70.2% al 66,6%) - la diminuzione della quota di consumatori giornalieri (dal 34,5% al 24,4%) - l aumento dei consumatori occasionali (dal 35,8% al 42,2%) - l aumento dei consumatori fuori pasto (dal 23,1% al 26,9%). L ISTAT ha rilevato altresì nel decennio una forte riduzione della quota di consumatori che bevono solo vino e birra, soprattutto fra i più giovani e le donne; e un aumento della quota di chi consuma, oltre a vino e birra, anche aperitivi, amari e superalcolici, aumento che riguarda i giovani e i giovanissimi Como, (Dipartimento Dipendenze)

4 ma in misura maggiore gli adulti oltre i 44 anni e gli anziani. Data l occasionalità e la lontananza dai pasti che caratterizza spesso il consumo di quest ultimo tipo di bevande, i mutamenti verificatisi nella preferenza delle bevande alcoliche si associano a una maggiore esposizione al rischio di danni alcol correlati. I consumatori fuori pasto Tra i nuovi comportamenti che hanno modificato il tradizionale modello di consumo alcolico del nostro Paese, rendendo sempre meno frequente il consumo quotidiano e moderato di vino ai pasti, il consumo fuori pasto è sicuramente tra quelli a maggiore diffusione, soprattutto tra i giovani e i giovani adulti, che lo adottano spesso nell ambito di occasioni e contesti legati al divertimento e alla socializzazione. I consumatori binge drinking Viene definita binge drinking una modalità di consumo alcolico che comporta l assunzione, in un unica occasione e in un ristretto arco di tempo, di quantità di alcol molto elevate (convenzionalmente 6 o più unità alcoliche), con conseguente stato di ebbrezza alcolica o ubriachezza. Si tratta di un abitudine molto diffusa nei Paesi del Nord Europa, da alcuni anni sempre più presente anche nel nostro Paese, inizialmente rilevabile tra i più giovani ma ormai anche tra gli adulti, soprattutto di genere maschile. E un fattore di grave rischio per la salute e la sicurezza del singolo individuo e della società, a causa della sua correlazione con gli incidenti stradali, sul lavoro e domestici, e può avere pesanti conseguenze negative sulla vita familiare, relazionale e lavorativa sia dei bevitori che delle loro famiglie. Nel 2012 secondo l ISTAT fra le persone di 11 anni e più il 6,9% ha dichiarato di aver consumato almeno una volta 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un unica occasione, l 11,1% tra i maschi e il 3,1% tra le femmine. Tale prevalenza risulta inferiore a quella rilevata nel 2011, anno in cui la quota dei consumatori binge drinking era pari al 7,5% (12,2% tra i maschi e 3,2% tra le femmine). DATI LOCALI DEI SERT - ALCOLDIPENDENTI IN CURA Nel 2013 i Sert dell ASL di Como hanno preso in carico 485 soggetti con problemi di abuso o dipendenza da alcol. In aumento rispetto al 2012 (477) e al 2011 (445). Si conferma una netta prevalenza nei maschi (78,4% e 76,9% nel 2012) rispetto alle donne (21,6% e 23,1% nel 2012). Sono in aumento in particolare gli utenti già in carico (368 e 348 nel 2012) mentre i nuovi utenti sono stati 117 (24,12%). Riguardo all età si rileva una prevalenza tra i anni (58,56 e 66,3% nel 2012). L occupazione resta stabile (59,4% e 59,7 nel 2012). Nel 38,6% sono celibi/nubili (34,8% nel 2012), ma anche coniugati nel 34,3% (35% nel 2012) o separati nel 19,6% (21,8% nel 2012). La maggior parte ha conseguito la licenza media inferiore (50,2%) o il diploma superiore (29,7%) permanendo un 14,9% con la sola licenza elementare. Per quanto riguarda la sostanza alcolica d abuso per la maggior parte si tratta di vino (54,2%), seguito dalla birra ( 25,4%) e dai superalcolici (12,2%). INCIDENTALITÀ STRADALE Non trascurabile è il problema della incidentalità stradale. Nel 2010 nella provincia di Como gli incidenti stradali sono stati con 23 morti e feriti (dati ISTAT 2010). Le fasce maggiormente soggette ad incidentalità stradale in provincia di Como sono quelle giovanili (dai 18 ai 25 e dai 26 ai 35 anni) e il maggior numero di ricoveri per infortuni stradali avviene nei week end. Per quanto riguarda le rilevazioni e osservazioni raccolte dalle stesse Unità Mobili Giovani e Divertimento territoriali i rischi più frequenti correlati al consumo di alcol e droghe sono rappresentati dalle abbuffate alcoliche, dalle risse ed in generale dall incidentalità stradale. Dalle misurazioni del tasso alcolico effettuate sui ragazzi che spontaneamente hanno aderito emerge come sul totale delle misurazioni effettuate più del 50% siano oltre il limite legale. Grazie alla collaborazione tra Comune di Como, ASL e FF.OO. viene realizzato sul territorio provinciale il progetto Non ti bere la patente su protocollo Drugs on street. Nel 2013 sono state sottoposte ai controlli su strada oltre 3000 persone: meno del 5% dei fermati è risultato alla guida positivo per alcol e/o droghe. A fronte del quadro appena descritto, ma anche degli interventi di contrasto attivati è importante sottolineare come in questi ultimi anni si sia registrata una riduzione degli incidenti stradali e in particolare di quelli correlati alla guida in stato di ebbrezza alcolica. Como, (Dipartimento Dipendenze)

5 Tabella 2 - Trend degli incidenti stradali, con infrazione art. 186 (guida sotto l influenza dell alcol) e art.187 ( guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti) ANNO INCIDENTI STRADALI INCIDENTI PER GUIDA INFLUENZA ALCOL INCIDENTI PER USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI TOT. TOT. TOT in % TOT. TOT in % ,0 14 3, ,8 15 3, ,0 12 3, ,3 19 6, ,3 14 4, ,0 10 4,2 La tabella 2. descrive il trend degli incidenti stradali, con infrazione art. 186 (guida sotto l influenza dell alcol) e art.187 (guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti), del Codice della strada rilevati dalla Polizia Stradale di Como. DROGHE (SOSTANZE ILLEGALI) Popolazione studentesca In Italia il dato sui consumi di sostanze stupefacenti indica nella popolazione generale (15 64 anni) una tendenza alla diminuzione, in atto ormai da alcuni anni, e che può ritenersi confermata. Tabella 3- Percentuale di studenti anni che hanno dichiarato di aver usato sostanze almeno una volta nella vita (Relazione annuale al Parlamento 2014) Tipo di femmine maschi % sostanza % Totale % maschi % femmine % Totale % cannabis 29,63 19,39 24,56 31,11 22,98 27,08 stimolanti 2,61 1,29 1,96 2,56 1,85 2,21 cocaina 3,8 1,72 2,77 2,84 1,55 2,20 eroina 0,65 0,42 0,55 0,44 0,27 0,35 allucinogeni 4,19 1,88 3,05 3,93 1,96 2,96 Questo trend presenta invece un andamento inverso nella popolazione studentesca anni. Tra i giovani infatti si riscontra una tendenza all'aumento dei consumi in particolare per la cannabis e gli stimolanti (ecstasy e amfetamine). Dato preoccupante il facile accesso alle sostanze anche attraverso il web (smart drugs e cannabinoidi sintetici) e l intensificarsi di nuove forme di dipendenza quali i comportamenti di addiction non mediati da sostanze come il gioco d azzardo patologico. Nel corso dell anno scolastico l Istituto di Ricerca Mario Negri in collaborazione con il Dipartimento Dipendenze dell ASL di Como ha condotto una indagine sull uso e l abuso di sostanze legali ed illegali nelle scuole superiori della città di Como. Sono stati intervistati tramite questionario anonimo circa 800 studenti e studentesse di 13 scuole dalla classe seconda alla quinta. La fascia di età presa in considerazione è quella dai 15 ai 21 anni. A livello locale la cannabis risulta la sostanza illecita maggiormente assunta dagli studenti: il 29,5% degli studenti delle scuole superiori dichiara di averla assunta almeno una volta. Rispetto alle altre sostanze abbiamo un 2,5% degli studenti che dichiarano l assunzione una volta nella vita di cocaina e un 3,6% di sostanze stimolanti. Nel corso dell indagine locale sono stati intervistati ragazzi di una fascia di età leggermente superiore rispetto a quella analizzata dalla ricerca nazionale. Andando a confrontare i dati possiamo comunque dire che i consumi a livello locale sono in linea coi dati rilevati a livello nazionale. Emerge infatti dal confronto come i consumi siano maggiori per classi di età maggiori. Aumentando l età dei ragazzi crescono i consumi: questo sottolinea l importanza di attivare interventi preventivi precoci ma anche come sia necessario costruire una rete territoriale che vada ad intercettare e agganciare precocemente quei giovani che già usano e abusano di sostanze. Popolazione generale L analisi generale dell andamento dei consumi di sostanze stupefacenti negli ultimi 12 mesi, riferiti alla popolazione nazionale anni, conferma la tendenza alla contrazione dei consumatori già osservata negli scorsi due anni per tutte le sostanze considerate, anche se con intensità minore rispetto al decremento riscontrato nel (fonte dati: Relazione al Parlamento 2013) Como, (Dipartimento Dipendenze)

6 Tab 4. Prevalenza (%) di consumatori di sostanze stupefacenti nella popolazione generale anni (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Anni 2010 e 2012 Sostanza Prevalenza 2010 Prevalenza 2012 cannabis 5,33 4,01-1,32 cocaina 0,89 0,60-0,29 eroina 0,24 0,12-0,12 stimolanti 0,29 0,13-0,6 allucinogeni 0,21 0,19-0,02 Differenza In generale, tra gli adulti (a differenza di quanto accade tra i giovani) il consumo di sostanze stupefacenti diminuisce all aumentare dell età. Focalizzando l attenzione sui consumi di sostanze stupefacenti nella popolazione generale anni per fascia d età, si osserva che, tranne per gli oppioidi e gli stimolanti, l assunzione diminuisce all aumentare dell età, con differenze statisticamente significative per la cannabis (tutte le fasce d età), per la cocaina e gli allucinogeni (tra i giovani anni e la fascia anni). Anche per il consumo di almeno una sostanza illegale si osservano differenze statisticamente significative tra le fasce d età: il 12,1% dei 18-24enni sembra aver assunto almeno una sostanza stupefacente negli ultimi 12 mesi, il 6,1% nella fascia anni, mentre solo l 1,8% nell età più adulta. Dal 2008 la ASL, in collaborazione con l Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, realizza periodicamente uno studio sul consumo delle principali droghe illecite nella popolazione di Como attraverso la misurazione dei metaboliti nelle acque in ingresso al depuratore cittadino. Si è potuto così rilevare che la sostanza più consumata nel 2008 era la cannabis (3850 dosi giornaliere stimate), seguita da cocaina (696 dosi), eroina (532 dosi) e anfetamine (77 dosi). Paragonando i consumi della nostra città con quelli di altre importanti capitali italiane ed estere emerge che: a Como il consumo stimato di cocaina è risultato inferiore a quello di Milano (4.4 verso 9.1 dosi/giorno/1000 abitanti) Lugano e Londra (6.2 e 6.9 dosi/giorno/1000 abitanti). I consumi di cannabis (32.8 dosi/giorno/1000 abitanti) e di eroina (4.2 dosi/giorno/1000 abitanti) sono invece risultati superiori rispetto a quelli di Milano (24 e 2,3 dosi/giorno/1000 abitanti), comparabili a quelli di Lugano (53 e 3,3 dosi/giorno/1000 abitanti ) e inferiori a quelli di Londra (61 e 7 dosi/giorno/1000 abitanti). I consumi di amfetamine a Como (0.6 dosi/giorno/1000 abitanti) sono risultati superiori a quelli di Lugano e Milano (0.1 e 0.4 dosi/giorno/1000 abitanti), ma inferiori a quelli di Londra (2.9 dosi/giorno/1000 abitanti). Complessivamente le stime suggeriscono che a Como si consumerebbe relativamente meno cocaina, ma più eroina e cannabis che a Milano. Le analisi ripetute nel 2009 hanno verificato una significativa riduzione dei consumi, in particolare di eroina e cocaina. Si è infatti rilevato un consumo medio giornaliero stimato di 4242 dosi di sostanze stupefacenti: in particolare 3315 dosi di cannabis, 441 di cocaina, 423 di eroina e 64 di amfetamine (esclusivamente metamfetamina). Si sono inoltre riscontrate tracce di ketamina. Tale riduzione dei consumi viene in parte attribuito alla attuale crisi economica in corso che può avere orientato l uso verso sostanze meno care e in parte all importante sforzo preventivo in atto. Nel corso delle annualità lo studio è stato ripetuto. Il Dipartimento Dipendenze ha infatti aderito al progetto regionale di ricerca "Istituzione di una rete di rilevazione regionale per la stima dei consumi di sostanze in Lombardia mediante analisi delle acque reflue. Un metodo innovativo basato sulle evidenze" promosso dall'istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri. Il progetto per la parte delle rilevazioni delle sostanze d'abuso nelle acque reflue si è concluso alla fine del Dallo stesso (come evidenziato nella seguente tabella) si è potuto confermare nel 2012 rispetto al 2008, pur con oscillazioni nel corso delle annualità, una riduzione dei consumi delle principali droghe d abuso e in particolare di cocaina, eroina e metamfetamine. Tab. 5: Ricerca Istituto Mario Negri - Stima dei consumi droghe d'abuso popolazione di Como attraverso la misurazione dei metaboliti nelle acque reflue in ingresso al depuratore Sostanza 2008 nov-09 giu-11 set-11 nov-11 mar-12 giu-12 ott-12 n. dosi/giorno/1000 abitanti di Como cocaina 6,9 4,6 5 3,5 3,7 4,7 3,5 5 eroina 5,3 4,1 2,3 2,1 1,4 2 2,3 3,7 cannabinoidi 38 29,7 38,8 20,5 27,4 27,2 20,8 31,5 metamfetamine 0,8 0,5 0,3 0,4 0,3 0,4 0,3 0,6 Como, (Dipartimento Dipendenze)

7 Il numero di persone segnalate dalle Forze dell Ordine, per possesso di sostanze stupefacenti ad uso personale ai sensi dell art. 75 TU 309/90 e successive modifiche e integrazioni, alla Prefettura di Como è pari 591 (543 maschi e 48 femmine) nel 2012, 603 (maschi 559 e 44 femmine) nel Per quanto riguarda la tipologia di sostanza stupefacente posseduta al momento del fermo le segnalazioni del 2013 sono così suddivise: 456 marijuana/hashish, 89 cocaina, 46 eroina e 12 altre sostanze. Questo trend in diminuzione rilevato sia a livello nazionale che locale sembra trovare parziale riscontro anche nei servizi di cura del territorio per quanto riguarda le sostanze illegali. Risultano invece essere in aumento i soggetti che si rivolgono ai servizi per problemi legati all alcol e al gioco d azzardo. DATI LOCALI DEI SERT SOGGETTI TOSSICODIPENDENTI O CON ALTRE ADDICTION (GAP) IN CURA Nel 2013 i Sert dell ASL di Como hanno preso in carico 2094 soggetti con problemi correlati all uso di sostanze illegali e con altre addiction(di cui 333 presso il carcere). In lieve aumento rispetto al 2012 (2060). Si conferma una netta prevalenza nei maschi (85,2 e 84,4% nel 2012) rispetto alle donne (14,8 e 15,6% nel 2012). Stabile il numero degli utenti già in carico (1596 e 1538 nel 2012). I nuovi utenti sono invece in lieve diminuzione (498 e 522 nel 2012). Il 41,5% (43,9% nel 2012) degli utenti in carico si trova nella fascia d età L occupazione è in calo(54,9% e 63,5 nel 2012). In prevalenza sono celibi/nubili (62,1% e 55,5% nel 2012). Rispetto alla scolarità in prevalenza hanno conseguito un diploma di scuola media inferiore e il 26,9% un diploma di scuola media superiore. Per quanto riguarda la sostanza d uso primaria prevalentemente si tratta ancora di eroina (59,6%) di cocaina (22,3%) o di cannabinoidi (16,2%). Per coloro che hanno anche una sostanza d uso secondaria si tratta nel 50,3% di cocaina, di cannabinoidi (18,8% ), di alcol (24,7% in aumento) o in minore misura di eroina (2,8%). GAMBLING E GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO La dimensione del fenomeno in Italia è difficilmente stimabile in quanto, ad oggi, non esistono studi esaustivi del fenomeno. La popolazione italiana totale è stimata in circa 60 milioni di persone, di cui il 54% ha giocato d azzardo (cioè spendendo denaro) almeno una volta negli ultimi 12 mesi. La stima però dei giocatori d azzardo problematici (cioè coloro che giocano frequentemente investendo anche discrete somme di denaro, che non hanno ancora sviluppato una vera e propria dipendenza patologica ma sono a forte rischio evolutivo) varia dall 1,3% al 3,8% della popolazione generale mentre la stima dei giocatori d azzardo patologici (cioè con una vera e propria malattia che si manifesta con una dipendenza patologica incontrollabile) varia dallo 0,5% al 2,2% (DPA, Ministero della Salute, 2012). Da alcune osservazioni inoltre emergerebbe che il 60% degli introiti totali da gioco (almeno per quanto riguarda le slot machine) sarebbero alimentati proprio da questa classe minoritaria di giocatori patologici più vulnerabili. Nella popolazione studentesca la pratica del gioco d azzardo è stata dichiarata dal 49,4% degli intervistati. Questa popolazione è composta da una quota di giocatori sociali (39,0%), da giocatori problematici (7,2%) e da giocatori patologici (3,2%). I soggetti di genere maschile hanno una prevalenza di gioco nettamente superiore rispetto a quelli di genere femminile (59,2% vs. 37,1%). Una interessante anche se preoccupante associazione è stata trovata tra frequenza della pratica del gioco d azzardo e consumo di sostanze che evidenzia una correlazione lineare tra le due condizioni sia nella popolazione giovanile (15-19 anni) che generale (15-64 anni). (Indagine SPS-DPA del 2013 popolazione anni). Una analoga osservazione è stata rilevata sulla popolazione generale anni. In Italia i soggetti sottoposti a trattamento per gioco patologico nel corso del 2012 sono stati (83% maschi). Lombardia e Piemonte sono le regioni con il maggior numero di soggetti trattati. (tratto dalla Relazione Annuale al Parlamento DPA). Il gioco d azzardo si presenta come un fenomeno di dimensioni rilevanti e in continua e forte espansione che sta assumendo negli ultimi anni anche in provincia di Como implicazioni di carattere economico, sanitario e sociale di proporzioni importanti per la popolazione coinvolta. La sua legalizzazione, la continua differenziazione dei giochi esistenti e la diffusione capillare di luoghi dove giocare sono i principali fattori che hanno determinato un aumento notevole del numero dei giocatori con un forte rischio di evoluzione verso una situazione problematica o francamente patologica. Vi è poi l impressione che la situazione socio-economica critica, non freni il fenomeno ma anzi possa portare al pensiero magico e illusorio di cambiare la propria vita attraverso una vincita al gioco, lasciando il proprio destino nelle mani della fortuna. La Lombardia è la regione con la maggiore spesa assoluta per gioco d azzardo(14,8 miliardi nel 2011) ed è la quarta regione italiana per spesa pro capite. Pavia è al primo posto come spesa pro capite (2125 euro) ma è subito seguita al secondo posto da Como (1504 euro nel 2010, 1884 euro nel 2011 e 1924 euro nel Como, (Dipartimento Dipendenze)

8 2012; + 27,9% rispetto al 2010)). La spesa maggiore a Como è per le slot seguite da gratta e vinci e lotto. Nel 2011 a Como sono stati spesi 1 miliardo e 40 mila euro (+ 25,4% rispetto al 2010). A fronte di questi dati nell ottobre 2013 con la Legge n. 8 Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d azzardo Regione Lombardia ha inteso definire azioni e compiti in capo all ASL e ai Comuni per controllare il gioco d azzardo e per prevenire e curare il gioco d azzardo patologico. Alle ASL, a seguito della L.R. n. 8, con successivi provvedimenti ( DGR n. 856/2013 e Circolare Regionale n. 1/2014), sono state date indicazioni finalizzate alla prevenzione della dipendenza dal gioco d azzardo nonché al trattamento e al recupero delle persone che ne sono affette da attuarsi nel A seguito di ciò il Dipartimento Dipendenze dell ASL di Como in ambito preventivo ha predisposto uno specifico Piano di intervento territoriale sul gioco d azzardo patologico (Misura 1- DGR n.856/2013 Sensibilizzazione e informazione della popolazione). Il Piano, deliberato dall ASL con provvedimento n. 45 del e condiviso con la Conferenza dei Sindaci, è in fase di realizzazione nei diversi ambiti territoriali della provincia in collaborazione con gli Uffici di Piano, gli enti locali, l Ufficio Scolastico e prevede in sintesi le seguenti azioni: AZIONE 1: INTERVENTI DI PREVENZIONE SPECIFICI -INTERVENTO PREVENTIVO NELLE SCUOLE SECONDARIE DI I e II GRADO AZIONE 2: INTERVENTI DI SENSIBILIZZAZIONE RIVOLTI ALLA GENERALITA DELLA POPOLAZIONE -EVENTI INFORMATIVI RIVOLTI ALLA POPOLAZIONE GENERALE (realizzazione di eventi informativi e conferenze-spettacolo di informazione/sensibilizzazione sul gioco d azzardo a cura di Taxi-Fate il nostro gioco ) -EVENTI INFORMATIVI RIVOLTI AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO E AI DOCENTI (realizzazione di conferenze-spettacolo di informazione/sensibilizzazione sul gioco d azzardo a cura di Taxi- Fate il nostro gioco ) AZIONE 3: ATTIVITÀ INFORMATIVE RIVOLTE A TARGET SELEZIONATI DELLA POPOLAZIONE SUI TRATTAMENTI DI CURA ESISTENTI E I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO REALIZZATI DALLE ASL -PREPARAZIONE, PROMOZIONE E DIFFUSIONE DI MATERIALE INFORMATIVO (produzione e diffusione di materiale informativo sul gioco d azzardo e sui servizi esistenti) AZIONE 4: ATTIVITA FORMATIVE/INFORMATIVE -INCONTRI PER SINDACI E AMMINISTRATORI LOCALI DEI DIVERSI TERRITORI -SEMINARI DI FORMAZIONE PER GLI OPERATORI SOCIALI E SOCIO-SANITARI DEI COMUNI E DEGLI AMBITI TERRITORIALI -SEMINARI DI FORMAZIONE PER I VOLONTARI DELLE ASSOCIAZIONI ANZIANI DEL TERRITORIO -SEMINARI DI FORMAZIONE PER ESERCENTI E GESTORI DI LOCALI PUBBLICI -FORMAZIONE RIVOLTA AGLI OPERATORI DEL DIPARTIMENTO DIPENDENZE E DEI CONSULTORI FAMILIARI SOGGETTI IN TRATTAMENTO PRESSO I SERT PER GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO Dal 2006 al 2013 in provincia di Como sono stati presi in carico presso i Ser.T. 208 giocatori patologici con le loro famiglie con un progressivo aumento delle persone in cura annualmente (solo 2 nel 2006, ben 96 nel 2013). Il problema nella nostra provincia colpisce in prevalenza gli uomini (81%), di tutti i ceti sociali e professionalità: per lo più sono lavoratori dipendenti (38,4%) ma anche casalinghe, operai, imprenditori, professionisti e pensionati (18,2%). In prevalenza sono occupati (63,6%), solo il 16,2% è disoccupato. Le età sono tutte rappresentate con una prevalenza tra i 45 e i 50 anni. Il 51,7% è coniugato o convivente, il 16,3% divorziato o separato. I numeri rilevati dai Servizi di cura sono solo in apparenza limitati. Se applichiamo infatti le percentuali rilevate a livello nazionale alla popolazione della provincia di Como potrebbero esservi ben 5.000/ giocatori problematici e 2.000/8.000 giocatori patologici sul nostro territorio che necessitano di aiuto e che per buona parte non si sono ancora rivolti ai servizi di cura. Como, (Dipartimento Dipendenze)

9 DIPARTIMENTO DIPENDENZE PIANO LOCALE PREVENZIONE OBIETTIVO GENERALE N 1 PERSEGUIRE IL CONTENIMENTO E LA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SOSTANZE LEGALI ED ILLEGALI E DEI COMPORTAMENTI DI ADDICTION NON MEDIATI DA SOSTANZE (ES. GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO) SUL TERRITORIO PROVINCIALE MACRO OBIETTIVI AZIONI INDICATORI Potenziare il coordinamento degli interventi e l impatto delle azioni preventive messe in atto Realizzazione degli incontri del Comitato Rete territoriale prevenzione Aggiornamento del Piano Locale Prevenzione per il biennio congruente coi documenti di programmazione aziendale N incontri annuali del Comitato (almeno 4) Stesura e condivisione dell aggiornamento del Piano Locale Prevenzione in seno al Comitato Rete Territoriale Prevenzione Dipendenze e sua formalizzazione entro il 31/12/2014 RIFERIMENTO ENTI PROGETTAZIONI SPECIFICHE Partecipazione del referente prevenzione del Dipartimento Dipendenze al Tavolo Tecnico Regionale Prevenzione Sinergia e coerenza tra la programmazione e la gestione delle attività di prevenzione del Dipartimento Dipendenze, il Piano Locale Prevenzione e la programmazione sociale di Zona N presenze al TTRP (almeno il 90%) N di incontri di coordinamento e progettazione tra Uffici di Piano e Dipartimento Dipendenze (almeno 4) Presenza nei Piani di Zona della programmazione di azioni di contrasto alle dipendenze coerenti con il Piano Locale Rete Prevenzione (SI/NO) UDP MENAGGIO, UDP LOMAZZO, UDP OLGIATE COMASCO, UDP MARIANO C.SE, UDP CANTU, UDP DONGO, UDP COMO, UDP ERBA PROVINCIA E COORDINAMENTO UFFICI DI PIANO Como, (Dipartimento Dipendenze)

10 Sinergia e coerenza tra la programmazione del Piano Locale Prevenzione e il Piano Integrato Promozione della Salute ASL Partecipazione agli incontri del gruppo ASL di programmazione del Piano Integrato Locale per la promozione alla Salute e agli specifici incontri regionali (almeno 2) Predisposizione delle schede progetto e della loro rendicontazione nel software BDPROSAL in accordo con UOC Miglioramento Qualità Educazione alla Salute (100%) ASL UOC MIGLIORAMENTO QUALITA E RISK MANAGEMENT ASL UOC FAMIGLIA ASL DIPARTIMENTO PREVENZIONE MEDICO ASL DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE ASL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIA Partecipazione della Responsabile U.O.C. Miglioramento Qualità e rappresentanti di altre articolazioni aziendali ASL agli incontri del Comitato Rete Territoriale (almeno 3 incontri) Promuovere il coinvolgimento attivo dei cittadini nelle azioni della rete territoriale prevenzione Promozione di azioni di sensibilizzazione rivolte alla popolazione comasca sulle problematiche connesse all uso e abuso di sostanze e ai comportamenti di addiction non mediati da sostanze (Gioco d Azzardo Patologico) attraverso l adesione a campagne ministeriali/regionali/locali promosse e divulgate sul territorio Realizzazione di percorsi formativi a supporto dei cittadini quali moltiplicatori dell azione preventiva promuovendo una comunità educante Integrazione con gli altri organismi di promozione della Salute Mentale secondo il modello territoriale OCSM (almeno 1 incontro) Adesione e promozione di campagne ministeriali/regionali/locali promosse e divulgate sul territorio N campagne ministeriali/regionali/locali (almeno 1) N corsi di formazione incontri pubblici realizzati nei diversi contesti (realizzazione di almeno il 90% degli incontri pianificati) Produzione e diffusione di materiale informativo sul gioco d azzardo patologico e sui servizi esistenti. ENTI DEL COMITATO Incontri di sensibilizzazione e/o formazione anche attraverso eventi/spettacolo rivolti alla popolazione comasca sul fenomeno dell uso e abuso di sostanze e comportamenti di addiction (Gioco d Azzardo Patologico) e sugli interventi di contrasto messi in atto sul territorio UDP LOMAZZO In collaborazione con Dipartimento Dipendenze Incontri di sensibilizzazione e/o formazione rivolti alla popolazione sul tema del gioco d azzardo patologico COOPERATIVA PROGETTO SOCIALE Costituzione di un tavolo interistituzionale stabile aperto anche ad associazioni del territorio di un Comune con cui collaboriamo, al fine di sostenere, favorire ed implementare la comunità educante (previsto settembre ) Como, (Dipartimento Dipendenze)

11 Percorsi formativi congiunti aperti agli operatori della scuola, ai genitori e ad altri soggetti nei territori in cui si opera Aumentare le competenze dei professionisti e degli amministratori al fine di migliorare la qualità della progettazione e della programmazione degli interventi preventivi rivolti ai giovani Realizzazione di percorsi informativi, formativi e di aggiornamento rivolti ai professionisti e agli amministratori locali su stato ed evoluzione dei fenomeni di abuso, livelli di prevenzione, Linee Guida Regionali per la prevenzione delle dipendenze, costruzione e promozione delle reti sociali per la prevenzione N percorsi informativi e formativi realizzati (almeno 2) Iniziative formative in seno al Piano di formazione ASL. Formazione rivolta agli operatori ASL sulla prevenzione e aggancio precoce del GAP. Incontri di sensibilizzazione e formazione rivolti ai professionisti e agli amministratori locali sul fenomeno dell uso e abuso e comportamenti di addiction (Gioco d Azzardo Patologico) nel contesto comasco e sulle progettazioni presenti nel contesto provinciale UDP MENAGGIO In collaborazione con Dipartimento Dipendenze Realizzazione di incontri informativi per gli operatori sociali sul tema del gioco d azzardo patologico UDP LOMAZZO In collaborazione con Dipartimento Dipendenze, Terre di Mezzo e Lega Autonomie realizzazione di incontri informativi per i Sindaci dei 19 comuni del Distretto e per gli operatori sociali sul tema del gioco d azzardo patologico CONSORZIO SERVIZI SOCIALI OLGIATESE Incontri di sensibilizzazione per amministratori dei Comuni UDP LOMAZZO SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA Realizzazione di percorso formativo per operatori sullo sviluppo della rete a sostegno della genitorialità COOPERATIVA PROGETTO SOCIALE Nella gestione dei servizi rivolti ai minori (CAG, servizi educativi pomeridiani etc ), la modalità di lavoro utilizzata con le amministrazioni dei territori in cui si opera, è mirata e incentrata sulla condivisione, il confronto e la collaborazione nella progettazione e programmazione degli interventi preventivi. Percorsi formativi congiunti aperti al territorio, alle scuole, ai volontari, ai genitori al fine di favorire e sostenere lo sviluppo della comunità educante. UDP ERBA In collaborazione con Dipartimento Dipendenze percorsi formativi per operatori e amministratori sui fenomeni dell uso e abuso e comportamenti di addiction (Gioco d Azzardo Patologico) Como, (Dipartimento Dipendenze)

12 AMBITI DI INTERVENTO E OBIETTIVI SPECIFICI AZIONI INDICATORI RIFERIMENTO ENTI PROGETTAZIONI SPECIFICHE SCUOLA Sviluppare il coordinamento degli interventi nel contesto scolastico coerentemente con il Modello Regionale della Rete delle Scuole che promuove Salute Sviluppo del Progetto regionale Rete scuole che promuovono salute a livello locale in modo coerente con gli indicatori regionali (secondo la circolare regole 2013) Prevenzione universale Realizzazione di programmi di prevenzione delle dipendenze da sostanze e/o da comportamenti di addiction non mediati da sostanze (Gioco d azzardo patologico) promossi dal Dipartimento Dipendenze rivolti ai docenti, studenti e genitori in particolare della scuola secondaria di primo e secondo grado secondo le Linee Guida Regionali Prosecuzione da parte del Dipartimento Dipendenze della sperimentazione dei programmi regionali validati e basati sulla ricerca (Life Skill Training -Eudap Unplugged) N incontri effettuati Rete Locale scuole che promuovono salute (almeno 3) N consulenze fornite/ n consulenze richieste USP e DIRIGENTI REFERENTI SCUOLE POLO ASL UOC MIGLIORAMENTO QUALITA E RISK MANAGEMENT ASL DIPARTIMENTO PREVENZIONE MEDICO ASL DIPARTIMENTO PREVENZIONE VETERINARIA N di scuole coinvolte (almeno 2) ASL UOC MIGLIORAMENTO QUALITA E RISK MANAGEMENT USP Anche in collaborazione con altri ENTI DEL COMITATO Percorso formativo per docenti, progettazione di percorsi per gli studenti e incontri per i genitori. N di scuole coinvolte (>10) N di insegnanti formati (>200) N di studenti coinvolti (>1500) USP ASL DIPARTIMENTO PREVENZIONE MEDICO ASL UOC MIGLIORAMENTO QUALITA E RISK MANAGEMENT Anche in collaborazione con altri ENTI DEL COMITATO Sperimentazione e messa a regime programma Regionale LIFE SKILL TRAINING in diciassette IC della Provincia (IC INVERIGO, IC MARIANO, IC PERTICATO, IC FALOPPIO, IC FINO MORNASCO, IC UGGIATE TREVANO, IC COMO ALBATE, IC ALBAVILLA, IC MENAGGIO, IC GRAVEDONA GERA LARIO, IC TAVERNERIO, IC COMO PRESTINO,IC FENEGRO, IC CERMENATE, IC OLGIATE C.SCO, IC COMO CENTRO; IC COMO LAGO) Completamento sperimentazione programma Regionale EUDAP UNPLUGGED in due Istituti Tecnici della Provincia (IIS Pessina di Como, IIS Monnet Mariano C.se) Attivazione dei percorsi formativi per i docenti e realizzazione dei programmi nelle classi da parte dei docenti formati con il monitoraggio dell equipe di progetto Como, (Dipartimento Dipendenze)

13 Realizzazione di interventi preventivi e di supporto al ruolo del docente da parte degli Uffici di Piano N scuole N docenti N studenti N genitori UDP MENAGGIO SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO Il servizio si pone come obiettivo principe la prevenzione primaria in ambito scolastico, con un focus non sul singolo alunno ma sull intera classe. Gli interventi programmati e condivisi coinvolgono le scuole del territorio di ogni ordine e grado. La figura dello psicologo è da intendersi a supporto del processo educativo e del ruolo professionale dell insegnante, mettendo a disposizione la propria professionalità non solo per interventi di propria esclusiva competenza ( es. sportelli di ascolto), ma anche per interventi svolti in condivisione con gli insegnanti o a supporto del docente, attraverso una supervisione costante. La presenza dello psicologo diventa quindi un occasione di confronto e di scambio, al fine di integrare e incrementare con le proprie competenze le strategie educative degli insegnanti. UDP MARIANO Progetto crescere un viaggio (in collaborazione con coop. Spazio Giovani, coop. Exit, coop. Questa Generazione) Interventi rivolti a docenti, studenti e genitori delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado di prevenzione del fenomeno del bullismo attraverso tecniche di animazione sociale e promozione delle life skills Interventi in orario scolastico ed extra scolastico rivolti a docenti, studenti e genitori classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado durante le lezioni, in plenaria e in piccoli gruppi pomeridiani (utilizzando la metodologia della peer education), volti a promuovere l'uso consapevole del web 2.0 e a informare i ragazzi dei rischi potenziali UDP OLGIATE COMASCO SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO TERRITORIALE Realizzazione di interventi preventivi e di supporto al ruolo del docente UDP LOMAZZO SERVIZIO PSICOLOGIA SCOLASTICA Realizzazione di interventi preventivi e di supporto al ruolo del docente UDP LOMAZZO e Comune di Cadorago In collaborazione con Associazione AND Realizzazione di interventi di prevenzione nell Istituto Comprensivo di Cadorago per la prevenzione del gioco d azzardo patologico. Finalità dell intervento è quella di migliorare le conoscenze in merito al gioco d azzardo e correggere i pensieri erronei collegati a questa attività in una popolazione di studenti attraverso un mezzo capace di catturare l attenzione e suscitare interesse tra gli studenti quale un video. UDP DONGO servizio tutela minori e famiglie Realizzazione di interventi preventivi e di supporto al ruolo del docente. Realizzazione di interventi a favore di adolescenti e preadolescenti di prevenzione del gioco d azzardo patologico UDP MARIANO COMENSE Dal 2012 attivo progetto presso la scuola media C.Baj di Arosio che prevede sia uno sportello di ascolto psicologico sia laboratori in classe sui temi delle emozioni e dell affettività. Como, (Dipartimento Dipendenze)

14 Realizzazione di interventi informativi e di prevenzione da parte degli Enti del terzo settore e delle Associazioni coerenti con le Linee Guida Regionali in termini di efficacia N scuole N docenti N studenti N genitori ARCA DI COMO Realizzazione di progetto presso l Istituto Sant Elia strutturato su tre incontri. Lo stesso tipo di intervento è stato proposto anche alla scuola media di Olgiate Comasco con le classi terze. Realizzazione di attività finalizzate allo sviluppo del senso civico e della responsabilità sociale nelle scuole secondarie di primo grado N scuole N studenti UDP di MARIANO COMENSE Vengono realizzati stage di volontariato per ragazzi dai 16 ai 28 anni sia nel periodo estivo che autunnale -invernale. Realizzato da Cooperativa Spazio Giovani. UDP OLGIATE COMASCO SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO TERRITORIALE e SERVIZIO INTERCULTURA Interventi riferibili al tutoring tra pari e alla giustizia riparativa Implementazione di azioni volte a ridurre le assenze e il drop-out scolastico Realizzazione di interventi informativi da parte delle Forze dell Ordine sui temi della legalità e della normativa di settore Prevenzione selettiva Sostegno e implementazione dei progetti di prevenzione dell abbandono scolastico nelle scuole del territorio provinciale N scuole N studenti N progetti attivi N scuole/n tot scuole CARABINIERI COMANDO PROVINCIALE Reiterazione Progetto in collaborazione con il Ministero dell Istruzione, denominato CULTURA ALLA LEGALITA con interventi nelle scuole di ogni ordine e grado sulla legalità comprendente l area dipendenze. QUESTURA COMO Reiterazione delle progettualità già in essere, d intesa con le Direzioni Didattiche aderenti al progetto, con interventi, negli istituti scolastici di 1 e 2 grado a cura di personale specializzato della Sezione Antidroga, rivolti alla prevenzione dell uso di alcol e sostanze stupefacenti, nonché, a cura di personale specializzato dell unità informatica della Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni, sui rischi di dipendenza legati all uso di internet, in particolare dei socialnetwork e dei portali del gioco on-line. Interventi di prevenzione dell incidentalità stradale a cura della Polizia Stradale. GUARDIA DI FINANZA COMANDO PROVINCIALE Reiterazione del Progetto Educazione alla legalità economica ideato di concerto con il Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca, con interventi nelle scuole primarie e secondarie. UDP OLGIATE COMASCO SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO TERRITORIALE e SERVIZIO INTERCULTURA Realizzazione di interventi di prevenzione dell abbandono scolastico UDP MENAGGIO- SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO Il servizio prevede una serie di interventi articolati lungo tutto il percorso educativo. Questo monitoraggio continuo, attraverso attività osservative, laboratoriali e di sostegno psicologico diretto, permette di individuare ed affrontare precocemente eventuali situazioni problematiche o di malessere che potrebbero portare ad assenze o ad un interruzione anticipata del percorso educativo intrapreso. UDP MENAGGIO - SPAZIO DOPO LA SCUOLA Il servizio si configura come un intervento educativo avente fini Como, (Dipartimento Dipendenze)

15 pedagogici e di socializzazione, rivolto a gruppi di minori preadolescenti frequentanti la scuola secondaria di primo grado. I ragazzi individuati dagli enti territoriali si ritrovano, in momenti specifici e in spazi circoscritti, a vivere una realtà di gruppo stimolata e supervisionata dalla presenza di idoneo personale educativo. UDP MENAGGIO LABORATORIO PER CRESCERE Il servizio, in collaborazione con gli istituti scolastici del distretto, offre opportunità agli studenti a rischio di abbandono scolastico, di coniugare la frequentazione scolastica e le esperienze occupazionali in regime di volontariato. UDP CANTU Si prevede la continuazione dei servizi di doposcuola per gli alunni in difficoltà frequentanti le scuole secondarie di primo e secondo grado. UDP LOMAZZO SERVIZI EDUCATIVI, PSICOLOGIA SCOLASTICA, Percorsi di accompagnamento per studenti delle scuole secondarie di primo grado con numerose bocciature; presenza dell educatore a scuola in attività pomeridiane alternative aggiuntive (es.falegnameria, giardinaggio o attività sportive). Tramite il Servizio di psicologia scolastica percorsi di orientamento per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Interventi di educativa di strada. UDP COMO Contributo alla programmazione degli interventi operati dagli Enti locali nell ambito dei loro territori di competenza riguardanti gli alunni in difficoltà scolastica. UDP ERBA Interventi coordinati con le realtà del III settore e il servizio minori per individuare precocemente situazioni a rischio. COOPERATIVA SOCIALE QUESTA GENERAZIONE Progetto Strade facendo (territorio di Cernobbio) Il progetto mira a: promuovere l attivazione di piani personalizzati di intervento a favore di minori e/o famiglie, a partire dalle specifiche esigenze rilevate; valorizzare e sostenere le competenze e le risorse delle famiglie e del territorio svolgendo, dove opportuno, funzioni di mediazione nella relazione con i servizi; favorire lo sviluppo della rete tra servizi territoriali e realtà formali e informali presenti nella comunità a sostegno delle situazioni di criticità relative a minori. Progetto Controcorrente (territorio di Mariano Comense) Il progetto mira a promuovere la competenza del ruolo di studente per contrastare la dispersione scolastica attraverso l attivazione di interventi specifici (tra cui progetti individualizzati; percorsi di orientamento scolastico rivolti alle classi terze; percorsi di accompagnamento allo studio in piccolo gruppo; incontri/consulenze con scuola e famiglie; percorsi di consulenza psicologica; percorsi di facilitazione linguistica o mediazione linguistico culturale). UDP DONGO servizio tutela minori e famiglie Sostegno e implementazione dei progetti di prevenzione dell abbandono scolastico COMUNE DI COMO ASSESSORATO POLITICHE GIOVANILI Offerta di un servizio di orientamento e riorientamento per i ragazzi e i giovani tra i 12 e i 30 anni, effettuato tramite l Informagiovani e in Como, (Dipartimento Dipendenze)

16 Favorire l integrazione scolastica degli studenti stranieri Sostegno e implementazione dei progetti che favoriscono l integrazione degli studenti stranieri nelle scuole del territorio provinciale convenzione con l ass. di promozione sociale L.A.L.T.R.O. (convenzione in essere fino al 30 giugno 2014). Il servizio si pone come obiettivo quello di offrire un luogo di ascolto e confronto rivolto a singoli e gruppi informali, centrato sulle tematiche della ricerca occupazionale, della scelta dei percorsi formativi (superiori, universitari, professionalizzanti), del volontariato e delle esperienze di studio/lavoro. Adesione del Comune di Como alla rete provinciale per l orientamento OrientaComo, con l obiettivo di coordinare le azioni di intervento con i soggetti pubblici e privati che nel territorio provinciale operano nell ambito dell orientamento scolastico e lavorativo. COOPERATIVA SOCIALE PROGETTO SOCIALE Gestione di diversi servizi educativi pomeridiani rivolti ai minori e servizi di assistenza domiciliare minori / disabili volti anche al sostegno scolastico, alla motivazione e al benessere a scuola al fine di prevenire l abbandono scolastico. La cooperativa è attualmente partner della Fondazione Comasca del progetto NESSUNO RESTI INDIETRO presentato in Fondazione Cariplo per il BANDO WELFARE DI COMUNITA, in attesa di finanziamento. Il progetto nello specifico è rivolto ad attivare, nella rete del territorio della provincia di Como, attraverso le diverse realtà aderenti, azioni volte a ridurre il fenomeno della dispersione scolastica attraverso azioni di sistema e strategiche condivise. N scuole coinvolte UDP di MARIANO COMENSE progetto MELTI POT di mediazione linguistica e Progetto Crescere un viaggio attività di facilitazione e mediazione linguistica e per minori agganciati con le attività del progetto. UDP OLGIATE COMASCO SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO TERRITORIALE e SERVIZIO INTERCULTURA Realizzazione di interventi volti a favorire l integrazione scolastica degli alunni stranieri UDP MENAGGIO SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO SERVIZIO DI CONSULENZA ALLE SCUOLE Consulenza ai docenti in merito alla didattica, calibrando gli interventi su ogni singolo alunno straniero che necessità di percorsi individualizzati e maggiormente rispondenti al suo bisogno integrativo. UDP CANTU Si prevede la continuazione di interventi di facilitazione linguistica e laboratori estivi di lingua italiana. COOPERATIVA SOCIALE PROGETTO SOCIALE gestione di doposcuola e di progetti di facilitazione e mediazione linguistica nel Distretto di Cantu per minori stranieri. UDP LOMAZZO SERVIZI EDUCATIVI E PSICOLOGIA SCOLASTICA Progetto ASCI LINK Interventi con mediatore culturale e facilitatore culturale nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Como, (Dipartimento Dipendenze)

17 FAMIGLIA Sviluppare la rete a sostegno della genitorialità Valorizzazione delle iniziative rivolte ai genitori favorendo la circolarità delle informazioni sulle iniziative/progetti a loro rivolti Circolarità delle informazioni tra gli Enti facenti parte della Rete Territoriale di Prevenzione. N di eventi pubblicizzati in seno al Comitato (almeno 4) ENTI DEL COMITATO UDP LOMAZZO PSICOLOGIA SCOLASTICA informativa circa i progetti in atto nella scuola riguardanti la dispersione scolastica, l affettività e la sessualità, l insegnamento del metodo di studio. Coinvolgimento dell associazionismo familiare nella progettazione e realizzazione di interventi preventivi creando spazi di confronto e collaborazione con le associazioni di famiglie del territorio N incontri con associazioni (almeno 3) N iniziative realizzate in collaborazione con l associazionismo familiare (almeno 1) DIPARTIMENTO DIPENDENZE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DEL TERRITORIO Realizzazione di interventi preventivi in collaborazione con l associazionismo familiare. COOPERATIVA PROGETTO SOCIALE Coinvolgimento di un associazione di genitori in un comune con cui collaboriamo, nella programmazione di alcune attività di centri estivi. Coinvolgimento di una associazione di genitori nel tavolo interistituzionale di un comune con cui collaboriamo al fine di sostenere, favorire ed implementare la comunità educante. Valorizzare il ruolo e le competenze educative dei genitori Prevenzione universale Realizzazione di percorsi di formazione per i genitori a supporto del ruolo educativo e promozione di spazi di confronto per le famiglie N percorsi realizzati (almeno 2) ASL UO CONSULTORI FAMILIARI Prosecuzione della sperimentazione precedente nell ambito del progetto Tutti per uno, un consultorio per tutti presso il Distretto di Como dal 9 agosto 2012 con il coinvolgimento dei presidi consultoriali di Como (Consultorio pubblico di via Gramsci e Consultorio privato La Famiglia di via Sirtori 1.) Tutti per uno, un consultorio per tutti realizza un attività di ascolto, orientamento e supporto psicopedagogico per il singolo, la coppia e la famiglia nelle diverse fasi della vita (finanziata da Regione Lombardia una sperimentazione fino al marzo 2015, nell ottica del successivo coinvolgimento di tutti i presidi consultoriali accreditati). Realizzazione di incontri in molteplici contesti (scuola, territorio, oratorio, associazioni) di sensibilizzazione e di formazione per i genitori a supporto del ruolo educativo. UDP OLGIATE COMASCO SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO TERRITORIALE Realizzazione di percorsi di formazione per i genitori. UDP MENAGGIO servizio psicopedagogico Realizzazione di percorsi di formazione per i genitori a supporto del ruolo educativo, attraverso la realizzazione di incontri su temi specifici rispetto al target di riferimento. UDP LOMAZZO SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA Incontri per i genitori del territorio. UDP ERBA Realizzazione di incontri e/o percorsi di formazione per i genitori a supporto del ruolo educativo, attraverso la realizzazione di incontri su temi Como, (Dipartimento Dipendenze)

18 Supportare le famiglie in condizioni di fragilità, dalla gravidanza fino ai primi tre anni di vita del bambino Offerta di punti di riferimento stabili alle famiglie Prevenzione selettiva Realizzazione di interventi di sostegno-aiuto caratterizzati da una personalizzata, tempestiva e integrata risposta ai bisogni delle famiglie nei primi tre anni di vita del bambino N di spazi di consulenza erogati al target famiglia specifici. UDP di MARIANO COMENSE All interno della attività di diversi progetti (sportello psicologico scuola media C.Baj di Arosio, Spazio gioco 0-3) sono organizzati momenti di confronto e supporto al ruolo genitoriale. Inoltre con il progetto Crescere un viaggio incontri sul tema dei nuovi media (internet, social network, ecc.), uso consapevole, rischi e opportunità. COOPERATIVA SOCIALE QUESTA GENERAZIONE Progetto Snodi e approdi (territori di Como, Mariano Comense) Il progetto mira a sviluppare le competenze genitoriali e si rivolge, in particolare, alle famiglie in situazione critica segnalate al progetto dai servizi territoriali e da entri del no profit del territorio. ASL UO CONSULTORI FAMILIARI N. 9 Consultori Familiari della ASL di Como sul territorio provinciale UDP MENAGGIO servizio psicopedagogico Il Servizio prevede nella sua programmazione momenti di supporto e di sostegno rivolti alle famiglie degli alunni frequentanti le scuole del territorio. Momenti che si connotano anche a livello consulenziale per un accompagnamento dei nuclei famigliari interessati ai servizi presenti nel territorio stesso. UDP LOMAZZO SERVIZIO PSICOLOGIA SCOLASTICA Sportello genitori su prenotazione nelle 54 scuole di competenza dell Ufficio di Piano (scuola dell infanzia, primaria e secondaria di primo grado) UDP DONGO servizio tutela minori e famiglie Offerta di spazi di consulenza per le famiglie UDP OLGIATE COMASCO SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO TERRITORIALE e SERVIZIO INTERCULTURA Offerta di spazi di consulenza per le famiglie COOPERATIVA PROGETTO SOCIALE Spazi di ascolto stabili e continuativi e/o consulenze in favore dei genitori nei contesti dei diversi servizi gestiti dalla cooperativa in favore di minori: CAG, doposcuola, servizi educativi pomeridiani servizi di assistenza domiciliare minori e disabili, servizio tempo libero disabili minori, comunità alloggio minori, centri estivi. N interventi realizzati UDP DONGO Servizio tutela minori e famiglie, interventi rivolti alla famiglia e alla madre con incontri specifici e con la stesura di progetti individualizzati realizzazione di interventi sostegno aiuto caratterizzati da una personalizzata, tempestiva e integrata risposta ai bisogni delle famiglie nei primi tre anni di vita del bambino. Como, (Dipartimento Dipendenze)

19 Realizzare interventi specifici per i giovani segnalati alla Prefettura per possesso di droghe (ex art.75 DPR 309/90) e per i loro genitori Prosecuzione dell intervento Spazio In-Dipendenze Giovanili SerT come servizio rivolto a giovani consumatori (segnalati o su accesso spontaneo), genitori e figure educative favorendo le sinergie coi Consultori Familiari ASL N soggetti presentatisi/n convocati /SERT ASL CONSULTORI FAMILIARI UTG/PREFETTUA (NOT) Prosecuzione dell intervento Spazio In-Dipendenze Giovanili SerT come servizio rivolto a giovani consumatori (segnalati o su accesso spontaneo), genitori e figure educative Realizzare interventi per l aggancio e la presa in carico precoce di adolescenti e giovani consumatori e del loro contesto familiare Prevenzione indicata e aggancio precoce Sviluppo della collaborazione e del coordinamento delle azioni volte all aggancio e alla presa in carico precoce di adolescenti e giovani consumatori e del loro contesto familiare, anche attraverso l implementazione di azioni sperimentali Costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare per la valutazione e/o gestione delle situazioni problematiche (SI/NO) SEDI SERT ASL In collaborazione con gli Enti e Istituzioni del Comitato che si occupano di giovani ed adolescenti della Co-adatta- Realizzazione sperimentazione menti N soggetti presi in carico/n soggetti valutati o che hanno richiesto l intervento COOPERATIVA LOTTA CONTRO L EMARGINAZIONE Sperimentazione Co-Adattamenti La sperimentazione prevede l avvio e l implementazione di un servizio semiresidenziale a valenza socio-sanitaria, integrato con i servizi del territorio per la presa in carico di adolescenti e giovani abusatori/consumatori problematici in situazioni mal adattive (Regione Lombardia, dgr 3239)attraverso: -realizzazione di progetti educativi individualizzati -coinvolgimento delle famiglie -integrazione al progetto educativo individualizzato con supporto psicologico -forte integrazione con la Rete Territoriale dei Servizi. Realizzazione di interventi informativi e di counseling a supporto delle famiglie in caso di situazioni problematiche dei figli in relazione all uso e abuso di sostanze N nuclei familiari coinvolti SEDI SERT ASL Realizzazione di interventi di accoglienza, counseling e supporto per le famiglie Supportare i nuclei Realizzazione di azioni a favore N nuclei familiari SEDI SERT ASL in collaborazione con SERVIZI DI TUTELA MINORI DEGLI UFFICI dei nuclei familiari DI PIANO familiari multiproblematici con genitori multiproblematici con abusatori/tossicodipendenti e/o genitori figli consumatori in collaborazione abusatori/tossicodipend coi Servizi di Tutela Minori degli Uffici di Piano Como, (Dipartimento Dipendenze)

20 enti e/o figli consumatori VOLONTARIATO, SPORT, TEMPO LIBERO E AGGREGAZIONI SOCIALI Promuovere il coinvolgimento attivo degli educatori degli spazi aggregativi informali nelle azioni della Rete Territoriale prevenzione Realizzazione di percorsi formativi a supporto degli educatori degli spazi aggregativi informali quali moltiplicatori dell azione preventiva in particolare in merito allo sviluppo di competenze (life skills) promuovendo lo sviluppo delle reti sociali per la prevenzione Supporto allo sviluppo di spazi e occasioni di impegno/divertimento per i giovani sostenendo le iniziative preventive messe in atto dai diversi attori sociali, culturali ed educativi (oratori, associazioni sportive, culturali e di volontariato, CAG) N corsi realizzati (almeno 2) DIPARTIMENTO DIPENDENZE Realizzazione di percorsi formativi rivolti agli adulti con un ruolo educativo (educatori di oratorio, allenatori sportivi etc.) UDP di MARIANO COMENSE Programmazione di percorsi formativi sul territorio in collaborazione con Dipartimento Dipendenze. UDP CANTU Programmazione di percorsi formativi sul territorio in collaborazione con Dipartimento Dipendenze. UDP OLGIATE COMASCO SERVIZIO PROSSIMITA TERRITORIALE Consolidamento collaborazione con associazionismo sportivo con percorsi formativi e consulenze psicopedagogiche UDP LOMAZZO SERVIZI EDUCATIVI Realizzazione di incontri formativi per i coordinatori dei tre CAG presenti sul territorio di competenza (CAG di Lomazzo, Fino Mornasco e Cadorago) UDP MENAGGIO- SPAZIO GIOVANI DI PORLEZZA E DI TREMEZZO Autoformazione permanente da parte del personale degli Spazi Giovani con la disponibilità ad implementare tale percorso attraverso percorsi formativi specifici N realtà esistenti e N realtà attivate UDP MENAGGIO Prosecuzione delle attività culturali, musicali e aggregative realizzate all interno degli Spazi Giovani di Porlezza e Tremezzo. Realizzazione di laboratori creativi e utilizzo dei nuovi media al fine di aggregare i giovani utilizzando gli strumenti da loro conosciuti e usati. Attività di soundbeam in collaborazione con scuole e cooperative del territorio. UDP OLGIATE COMASCO Progetti di corresponsabilità civica rivolti a cittadini minori ed adulti; interventi di mediazione civica UDP CANTU Realizzazione attività presso il Centro Polifunzionale Spazio Tribù di Cantù. UDP LOMAZZO SERVIZI EDUCATIVI Supporto ai tre CAG attivi sul territorio (Fino Mornasco, Cadorago e Lomazzo) e collaborazione con le associazioni giovani di Cadorago e Lomazzo. COOPERATIVA SOCIALE PROGETTO SOCIALE Gestione servizi educativi pomeridiani CAG, doposcuola, assistenza domiciliari minori/disabili, servizio tempo libero disabili minori volti al Como, (Dipartimento Dipendenze)

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