SINTESI PER LA STAMPA

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1 PER LA STAMPA Introduzione Il Rapporto ASSALCO ZOOMARK 2014 sull Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia è realizzato da ASSALCO l Associazione Nazionale tra le Imprese per l'alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia e Zoomark International, il salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia, evento organizzato da Bologna Fiere, in collaborazione con IRI Information Resource e ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. Appuntamento annuale per tutti coloro che si occupano di animali da compagnia, il Rapporto ASSALCO ZOOMARK è un approfondimento oggettivo e scientificamente valido su questo settore, realizzato da parte di chi, in Italia, rappresenta il pet food e il pet care. Anche nel 2014, il Rapporto ASSALCO ZOOMARK viene presentato alla stampa e agli operatori del settore per fornire un aggiornamento sui dati di mercato e un quadro generale sugli andamenti e sulle tendenze principali del settore degli animali da compagnia. I punti fermi nel settore e, di conseguenza, anche nel Rapporto ASSALCO ZOOMARK 2014 sono fondamentalmente due: gli italiani amano i pet e se ne prendono cura con sempre maggiore attenzione poiché li considerano veri e propri membri della famiglia; il mercato pet cresce nonostante il periodo di crisi generale, in quanto gli italiani non rinunciano a garantire ai loro animali cure e attenzioni che passano anche attraverso la scelta di un alimentazione sana e sicura, fondamentale per il loro benessere, continuando ad affidarsi agli alimenti preconfezionati, verso i quali dimostrano una sempre maggior fiducia. I capisaldi del settore sono confermati dai risultati di una indagine ad hoc che IRI, leader mondiale nella fornitura di informazioni sui mercati del Largo Consumo e sullo shopper, ha realizzato tra i consumatori proprietari di cani e gatti. Il Rap porto ASSALCO ZOOMARK 2014 si sviluppa in quattro sezioni: 1. Mercato Italia: analisi dell andamento del settore nei principali canali distributivi in Italia, in particolare GDO, petshop specializzati e catene Petshop. Il capitolo contiene inoltre un anticipazione della ricerca IRI sul pet food come strumento della relazione tr a proprietario e animale e si focalizz a sui dati relativi all impatto che l attuale crisi economica ha avuto sui consumi di pet food; 2. Mercati Esteri: una panoramica sull andamento e le tendenze relative alla popolazione animale e al mercato mondiale con un focus sugli Stati Uniti, sui principali Paesi europei e sui mercati emergenti (BRIC); 3. Mondo Veterinario: evoluzione del ruolo del Veterinario in Italia. La professione si evolve e non si limita unicamente alla sfera medica. La figura del veterinario è ricercata nelle aziende che si occupano di pet food, quelle alimentari e agroalimentari; nel campo della veterinaria comportamentale e della pet therapy e, ancora, come insegnante di zooantropologia. 4. Società e Costume: Oltre alle informazioni sulla popolazione animale e sull interessante Rapporto di Legambiente sulle città italiane, si analizza il valore della relazione tra proprietario e animale alla luce dei risultati della ricerca IRI e 1

2 del confronto con i dati emersi dalla Ricerca GKF Eurisko realizzata per il Rapporto Assalco Zoomark dello scorso anno. 1 Il mercato italiano Il mercato italiano dei prodotti per l alimentazione e la cura degli animali da compagnia nel 2013 è uno dei pochi a mostrare dinamiche positive. Gli alimenti per cane e gatto, che rappresentano i principali segmenti del mercato, mostrano una crescita dell 1,7% a valore e valgono milioni di euro. La crescita a valore testimonia la sempre più diffusa attenzione alla salute e al benessere dei propri animali, la cui cura è così importante per i proprietari, considerando il fondamentale ruolo svolto dal pet in famiglia e in società. Altra motivazione dell aumento del giro di affari è la capacità dei produttori, sia di marca che della distribuzione, di adattare l offerta alle esigenze dei proprietari. In uno scenario di consumi decrescente, dove anche il mercato alimentare ha una crescita pari a zero nel Grocery, il pet food si dimostra più resistente alla contrazione dei consumi. Totale mercato degli alimenti per cani e gatti: 1.776,3 milioni di euro (+1,7%) Petshop specializzati: 589,4 milioni di euro ( 1,6%) Catene petshop: 131,9 milioni di euro (+17,9%) Canale Grocery: milioni di euro (+1,8%) Continua la sovrapposizione dei luoghi d acquisto da parte dell acquirente e la sua propensione a fare scorte dei prodotti abituali, comportamenti causati dal difficile periodo economico. Il proprietario del pet è portato a scegliere o formati molto grandi (per avere vantaggi di prezzo) o, al contrario, molto piccoli, che permettono di contenere lo spreco e mantengono le battute di cassa ridotte. L accortezza nella spesa infatti non si tramuta in una minore ricerca di qualità, anzi l acquirente è sempre più attento alla salute ed al benessere del proprio animale, anche se con un occhio di riguardo per evitare gli sprechi. Ciò si traduce, da una parte, in una crescente domanda di prodotti di fascia premium e superpremium che valorizzano la specializzazione, l innovazione e la ricerca nutrizionale e dall altra in una sempre maggiore ricerca di servizio che punta su packaging all avanguardia e piccole grammature allo scopo di ridurre gli sprechi soddisfacendo anche i palati più esigenti. Le dinamiche di acquisto sono diversificate tra i canali: la situazione economica ha infatti fatto sviluppare una sensibilità al prezzo maggiore rispetto al passato. Sono i petshop tradizionali che hanno risentito maggiormente di questa situazione, registrando per il quarto anno consecutivo una flessione dei volumi ( 4,7%), accompagnato per la prima volta da un calo dei valori ( 1,6%). Le catene petshop continuano il loro momento di crescita, con un aumento a valore del 17,9% e a volume del 17,3%, confermando le potenzialità del canale. Il Grocery continua ad aumentare a valore (+1,8%), sebbene mostri dinamiche leggermente negative a volume ( 0,7%). Nella sola GDO la crescita a valore è del 2,5%, mentre a volume si registra un leggero calo, pari al 1,2%. Un nuovo canale che si sta sviluppando è rappresentato da Internet, che però è ancora uno strumento di nicchia, a cui si rivolge il 4% degli acquirenti del Nord e l 11% di quelli del Sud. Ad Internet si affianca il mobile, che consente di offrire promozioni mirate per ciascun cliente in prossimità dello scaffale o nelle vicinanze del punto di vendita. Gli Snack & Treats continuano la loro crescita, confermandosi come il segmento con le dinamiche più in evoluzione: crescono infatti del 13,6% a valore. Più specificatamente, gli snack per gatti crescono del 25,5% mentre quelli per cani dell 11%. 2

3 Gli alimenti per altri animali fanno registrare, nella sola GDO (Ipermercati, Supermercati e LSP Libero Servizio Piccolo, mq) un calo a valore del 6,3%. Il trend è in linea con quanto osservato lo scorso anno. Anche gli accessori (prodotti per l igiene, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia), rilevati sullo stesso canale, proseguono con il trend iniziato gli anni scorsi, sebbene questa volta le dinamiche siano positive: infatti, dopo il +2,4% fatto registrare nel 2012, nel 2013 il segmento cresce a valore del 3,1%. La crescita è trainata dai prodotti antiparassitari, ulteriore segno dell importanza della salute del pet per il proprietario. Sempre analizzando il solo canale moderno, le lettiere per gatti chiudono il 2013 con dinamiche positive (+5,5%). Il petfood come strumento di relazione animale proprietario Una prima parte dell indagine condotta da IRI per il Rapporto 2014 viene presentata in relazione al mercato italiano in quanto si pone l attenzione sui comportamenti adottati dai proprietari intervistati per fronteggiare il contesto economico attuale. Oltre infatti a rilevare i fattori che connotano l importante coinvolgimento emotivo che lega il proprietario al suo animale, il sondaggio evidenzia come l 89% degli intervistati non faccia rinunce in merito agli acquisti per il proprio animale e l 82% non sia disposto a rinunciare ai prodotti confezionati. La scelta dei prodotti per nutrire il proprio animale presenta due elementi caldi : il consiglio del veterinario, che pesa per il 24% degli intervistati e i gusti e le preferenze del proprio animale, che dettano le scelte per il 19% dei proprietari. Quest ultima voce è stata indicata soprattutto da chi ospita un gatto in casa, mentre tra chi vive con cani e gatti insieme si assiste ad una polarizzazione dei comportamenti, in quanto al consiglio del veterinario è affiancata la scelta di informarsi in autonomia. Si può immaginare pertanto che la presenza di più animali dia luogo ad una maggiore serenità ed equilibrio al momento della scelta dei prodotti. Il 30% degli intervistati dichiara di non aver modificato il proprio comportamento d acquisto a seguito della crisi economica, mentre chi si è trovato nella condizione di doverlo modificare ha attuato strategie specifiche che non hanno compromesso l attenzione alle esigenze dei pet e la qualità dei prodotti scelti per loro. Dall indagine infatti emerge che il 27% presti attenzione alla ricerca di promozioni per poter fare scorte, il 21% aumenti i punti vendita visitati alla ricerca della convenienza sul prodotto abituale mentre il 13% faccia particolare attenzione a contenere gli sprechi. La crisi ha avuto effetti differenti sui target di proprietari. Quasi la metà di chi vive con un cane (4 acquirenti su 10) non ha cambiato il proprio comportamento, mentre tra i proprietari di gatti è centrale la ricerca di promozioni a fini di scorta (25%). Infine, chi ha sia cani sia gatti cerca di combinare gli effetti del risparmio attraverso le promozioni (27%) e l acquisto di confezioni più grandi (23%). Anche dall analisi per aree geografiche di provenienza dell intervistato è possibile osservare differenze negli effetti della crisi. Chi abita al Sud tende a ricercare maggiormente le attività promozionali in ottica di stoccaggio (32%), mentre tra chi vive al Nord Ovest e al Centro aumenta il numero dei punti vendita visitati. Chi proviene dal Nord Est tende a combinare più strategie contemporaneamente. 3

4 2 Il contesto internazionale La seconda parte del Rapporto ASSALCO ZOOMARK 2014 è dedicata al mercato internazionale con un approfondimento sui Mercati USA, europei e delle economie emergenti, i c.d. BRIC. A livello globale il comparto pet vale 96 miliardi di dollari (69 miliardi di Euro), con una crescita del 4% all anno dal 2008, ma che ha ancora un alto potenziale per un ulteriore sviluppo. Il petfood rappresenta il 77% del mercato totale, con vendite che hanno toccato quota 74 miliardi di dollari (53 miliardi di Euro) nel 2013, in crescita rispetto al 2012, soprattutto grazie ai risultati conseguiti nel mercato Latino Americano, che si riconferma l area più vivace, col Brasile che sostituisce il Giappone come secondo mercato al mondo dopo gli Stati Uniti. Prendendo in considerazione per il mercato europeo l Italia, la Francia, la Germania, il Regno Unito, la Spagna e l Olanda, le vendite a valore del petcare (definito in questo caso come alimenti per cani e gatti, alimenti per altri animali e accessori) mostrano nel solo Mass Market una crescita pari a +1,7%, trainata soprattutto dall aumento di importanza dei segmenti premium. Nello stesso canale, l intera macrocategoria registra vendite al dettaglio per più di 8,5 miliardi di Euro, mostrando quindi un andamento generale positivo che, a differenza di altre categorie merceologiche, non risente quasi per nulla della recessione. Nel mercato statunitense la spesa per prodotti pet ha raggiunto quota 55,72 miliardi di dollari (oltre 40 miliardi di Euro). Per il solo pet food i consumatori americani hanno speso 21,57 miliardi di dollari (15,53 miliardi di Euro). Il mercato degli alimenti e dei prodotti per animali da compagnia in USA ha mostrato, nel 2013, una crescita più significativa a valore che a volume, trainato soprattutto dalle vendite di alimenti premium e superpremium e di prodotti healthcare. Nei principali mercati europei, i Paesi che crescono maggiormente sono la Spagna, in cui si registra nel 2013 un incremento del +7,3% e la Francia, con un +2,2%; nel Regno Unito l anno chiude in positivo (+2%.), mentre la Germania è stabile ( 0,2%). Per quanto riguarda i mercati emergenti, il Brasile si conferma uno dei mercati pet più dinamici al mondo, al momento secondo, in termine di vendite a valore (7,2 miliardi di dollari), solo a quello statunitense. Tra i principali trend nel mercato pet brasiliano si rilevano: la crescita della percentuale di pet ownership nel Paese e il fenomeno della premiumizzazione, che spinge i proprietari a preferire prodotti di fascia media o premium a quelli di primo prezzo. In Russia il mercato petfood ha superato il miliardo di dollari (720 milioni di Euro) nel Si prevede che il mercato cresca ulteriormente nei prossimi anni, anche grazie al maggior potere d acquisto della popolazione russa. In crescita costante negli ultimi anni anche il tasso di copertura calorica del pet food. In India lo sviluppo economico e il rapido processo di urbanizzazione hanno spinto la crescita del mercato pet, che oggi vale oltre 800 milioni di dollari (576 milioni di Euro), grazie soprattutto alle vendite di alimenti per cani e per gatti, che restano tutt ora il segmento che pesa maggiormente sul totale. Infine il mercato pet care in Cina ha registrato vendite per oltre 1 miliardo di dollari 1 (723 milioni di Euro). Al contrario di quanto accade nel resto del mondo, sono però gli accessori 1 Euromonitor 4

5 a dominare il mercato locale, col petfood che detiene solo il 37% delle vendite complessive. 3 Il Mondo Veterinario La terza sezione del Rapporto Assalco Zoomark è dedicata, anche in questa edizione 2014, al Mondo Veterinario, con un focus sui molteplici ruoli che il Veterinario può e potrebbe svolgere al di là della professione medica. Il veterinario quale medico rimane punto di riferimento per tutelare la salute del pet. Il suo punto di vista e la sua assistenza sono richiesti, in generale, per ciò che riguarda la vita quotidiana dell animale: la sua alimentazione, la sua educazione e il suo comportamento. Secondo i proprietari, il veterinario può contribuire all insegnamento di abitudini corrette per una convivenza serena con l uomo. Non solo. Sempre di più, rispetto al passato, il veterinario è considerato anche il consulente ideale per esaminare gli aspetti nutrizionali e alimentari. Buona parte dei quesiti che i pet owner pongono ai veterinari vertono sulla corretta alimentazione degli animali da compagnia, da cui dipende il benessere dei pet. Il proprietario identifica, assieme al veterinario, l alimentazione più adatta alle esigenze nutrizionali del proprio animale. Questo testimonia la presa di coscienza da parte dei petowner del legame tra alimentazione sicura, correttamente bilanciata, e salute. I veterinari consigliano sempre più frequentemente gli alimenti industriali, specifici per lo stile di vita o le caratteristiche dell animale, piuttosto che una dieta casalinga, anche per i pet in salute. Il Consiglio nazionale FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) ha riunito, alla fine del 2013, i rappresentanti dei settori petfood, farmaceutico, alimentare e agroalimentare, proprio per esaminare le diverse competenze che il veterinario potrebbe assumere a livello aziendale e le modalità di inserimento in realtà lavorative differenti da quelle mediche. Ampliando le possibilità di occupazione dei veterinari si potrebbe correggere, così, anche il gap tra domanda e offerta che da anni si registra nel mercato veterinario italiano. Si evidenziano almeno altre quattro differenti aree professionali: aziendale, comportamentale (educazione o rieducazione del pet), pet therapy e scolastica. Il veterinario è ricercato all interno delle aziende agroalimentari nel reparto produttivo e in quello relativo al controllo qualità. Nel mercato pet, la richiesta di veterinari all interno delle aziende sarebbe perfino in crescita, ma l interesse è rivolto principalmente a professionisti con capacità gestionali e di marketing o veterinarionutrizioniste. In area medica è maggiormente richiesta la competenza comportamentale: per promuovere la tutela delle condizioni di salute, il benessere e il rispetto degli animali attraverso l'educazione, la formazione (corsi per proprietari responsabili) e la sensibilizzazione dei cittadini; per favorire un corretto sviluppo della relazione tra pet e proprietario a vantaggio dell integrazione naturale dell animale nel contesto sociale e collettivo. 5

6 Nelle attività di pet therapy a supporto degli animali, il ruolo del veterinario è determinante, soprattutto in fase progettuale quando, in collaborazione con la figura sanitaria del medico o del terapeuta, deve individuare la coppia animale coadiutore e scegliere il pet più adatto. Una consolidata iniziativa propone, infine, i veterinari a scuola, come insegnanti di zooantropologia. ANMVI, Panini e Ministero dell'istruzione partecipano a un progetto che coinvolge le Scuole Primarie italiane per insegnare la Zooantropologia ai bambini, attraverso le immagini delle figurine Panini della collezione Zampe &Co, e per responsabilizzarli a un corretto rapporto con gli animali. La professione medico veterinaria nel Rapporto Italia Eurispes Della professione del medico veterinario si parla, anche quest anno, nel Rapporto Eurispes Italia 2014 da cui emerge che, secondo i veterinari, il legame socio affettivo con gli animali si sia rafforzato durante questi anni di crisi, pessimismo e preoccupazioni e che sfiducia e scetticismo sono stati affrontati con maggior serenità anche grazie alla presenza e al conforto dei pet i quali ricoprono un ruolo sociale determinante quali membri della famiglia a tutti gli effetti. Come poi verrà confermato anche dai dati delle Ricerche riportate nella Sezione 4, secondo i veterinari coinvolti da Eurispes, gli italiani si prendono cura dei loro pet in maniera appropriata, in quanto riconoscono il loro valore di membri della famiglia. Secondo Eurispes, ma anche secondo ANMVI, la crisi ha però inevitabilmente colpito le spese destinate alla cura degli animali. Veterinari e operatori del settore concordano che una grossa responsabilità di questa situazione sia da ricercare nelle politiche fiscali e nell aliquota IVA al 22% applicata, oltre all acquisto di pet food, anche alle prestazioni veterinarie. 4 Società e Costume L ultima sezione del Rapporto Assalco Zoomark 2014 è dedicata agli aspetti sociali determinati dalla presenza dei pet in famiglia e al valore della relazione uomo animale. L introduzione a questa sezione è affidata come al solito a una panoramica sulla popolazione animale, con i dati 2013 di Euromonitor che stima che nel nostro Paese vivano 60,5 milioni di pet, praticamente uno per ciascun italiano. La popolazione animale è analizzata anche attraverso i dati presentati da Eurispes nel suo rapporto annuale e dal Ministero della Salute attraverso l anagrafe canina. I cani e i gatti sono oltre 14 milioni. È in crescita il numero dei cani di piccola taglia, più adatti alla vita cittadina. A questi si aggiungono 12 milioni di uccelli, 29 milioni di pesci, 1,8 milioni di piccoli mammiferi, come conigli e roditori e 1,4 milioni di rettili ovvero tartarughe, iguane e serpenti. Anche per questa edizione è stata realizzata un indagine sul consumatore proprietario di cani e gatti di cui si riporta un accurata analisi dei dati rilevati da IRI Information Resource proponendo inoltre un paragone con i dati relativi alla Ricerca GKF Eurisko realizzata per il Rapporto Assalco Zoomark Sono inoltre riportati i costi di mantenimento dei pet sulla base dei dati Eurispes La maggior parte degli italiani spende meno di 30 Euro al mese per l alimentazione dei pet, 6

7 circa 1 euro ogni giorno, quanto un caffè. Per le visite veterinarie e i farmaci quasi il 70% dei proprietari spende non più di 100 Euro all anno. Si conferma nel 2014 l amore dell Italia e degli italiani nei confronti degli animali. L ultimo paragrafo della sezione è dedicato all indagine condotta annualmente da Legambiente sui servizi e le attività realizzate dai comuni capoluogo di provincia per la tutela dei pet. Legambiente sottolinea però come l Italia potrebbe ancora migliorare per ciò che riguarda l'effettiva tutela e i servizi offerti ai cittadini e ai loro pet, data la forte presenza e la crescente importanza degli animali da compagnia nelle famiglie e nella società. La Ricerca IRI Information Resource per il Rapporto Assalco Zoomark 2014 Il focus di questa sezione del Rapporto Assalco Zoomark 2014 è la Ricerca IRI che ha indagato gli elementi connotanti la speciale relazione uomo pet, mettendo in luce il ruolo degli animali da compagnia all interno della famiglia italiana. La ricerca evidenzia quanto il pet sia ormai considerato a tutti gli effetti un membro della famiglia. Il 92% degli intervistati dichiara di non poter più fare a meno della presenza di un cane/gatto. Da qui nasce anche l esigenza, sottolineata dagli intervistati, di passare con loro ogni momento possibile: in famiglia, con gli amici, all aperto, in vacanza. Per descrivere questo rapporto esclusivo, il 96% dei proprietari indica di prestare particolare attenzione alla salute dell animale, la cui cura passa inevitabilmente anche attraverso la scelta di un alimentazione specifica. Dedicarsi personalmente alle loro esigenze quotidiane è un ulteriore conferma di come gli italiani amino prendersi cura di cani e gatti così come fanno per gli altri membri della famiglia. Non si delega ad altri questo ruolo: il 90% dei proprietari se ne occupa personalmente. Dalla Ricerca IRI emerge anche quanto gli animali contribuiscano a mantenere unita la famiglia: lo afferma infatti il 91% degli intervistati. Il 94% dei proprietari ritiene inoltre che trasmettano gioia, buonumore e serenità in famiglia. La loro presenza in famiglia aiuta ad alleviare le tensioni della vita quotidiana e i litigi. Lo dichiara l 84% degli intervistati. La presenza di cani e gatti aiuta anche a vivere meglio in questo periodo di crisi economica e contribuisce a superarlo con maggiore ottimismo. Il 91% dei proprietari afferma infatti che nei momenti di difficoltà la compagnia di un animale allevia le preoccupazioni e tira su il morale, mentre il 90% conferma che aiutano a distrarsi e a sentirsi meglio durante questo periodo di crisi ed incertezza. La presenza di un animale da compagnia contribuisce inoltre a passare più tempo in famiglia (lo pensa l 87% dei proprietari). I cani invogliano ad una vita più attiva, all aria aperta. La ricerca IRI indaga poi il rapporto speciale tra pet e bambini e tra pet ed anziani. L 88% dei proprietari ritiene che crescere con un pet stimoli la capacità di socializzazione dei bambini, contribuisca a relazionarsi meglio tra coetanei e ad essere più socievoli da adulti. Non solo. Quasi il 90% degli intervistati si espone in prima persona consigliando ad una famiglia con bambini di adottare un pet, che è considerato un vero e proprio compagno di giochi per i più piccoli. Secondo il 55%, i bambini preferiscono giocare con i pet piuttosto che con i videogiochi. 7

8 Estremamente positivo anche il quadro che emerge dalla Ricerca per quel che concerne il rapporto tra anziani e animali da compagnia. Quasi la totalità del campione (il 97%) concorda col fatto che gli animali abbiano un effetto benefico nella vita degli anziani, incoraggiandoli a restare attivi e a mantenersi giovani, sia fisicamente che mentalmente per prendersene cura e passare con loro il tempo libero. Un ulteriore 97% afferma che raccomanderebbe ad una persona anziana di adottare un animale. I proprietari di cani quasi all unanimità (99%) considerano la presenza dell animale positiva in quanto contribuirebbe a mantenere gli anziani più attivi e in movimento, favorendo la socializzazione. La Ricerca IRI analizza in particolare il ruolo centrale del petfood nella relazione uomo pet: il 92% degli intervistati è convinto infatti che la scelta di un alimentazione corretta sia cruciale per la salute e il benessere di cani e gatti. Nella scelta del petfood, il fattore preponderante è risultato essere il consiglio del veterinario (24%), a conferma che la salute dipende da un alimentazione sana e che i proprietari si prendono cura dei pet attraverso la scelta di una corretta alimentazione. Anche in periodi di crisi, i proprietari non risparmiano sulla salute e sugli alimenti per gli animali: l 89% dei proprietari italiani afferma di non far mancare nulla ai propri pet e di non aver rinunciato, nonostante la crisi, agli acquisti per il loro corretto mantenimento; l 82% ha specificato di non rinunciare all acquisto di alimenti industriali. Il 69% dei proprietari intervistati da IRI asserisce di preferire risparmiare su altro ma non sul petfood confe zionato. Internet si rivela il canale di informazione privilegiato attraverso cui i proprietari ricercano informazioni utili per le proprie scelte di acquisto (10%), insieme alle riviste di settore (8%) e al passaparola (4%). 8