Progetto GIOVANI, RESPONSABILITA E NUOVE OPPORTUNITA TECNOLOGICHE

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1 Progetto GIOVANI, RESPONSABILITA E NUOVE OPPORTUNITA TECNOLOGICHE Convegno Etica e consumi Milano, 5 giugno 2008 LOMBARDIA

2 2 LOMBARDIA Progetto Giovani, responsabilità e nuove opportunità tecnologiche Sintesi Sono oltre 1300 i ragazzi tra i 12 e i 16 anni che hanno partecipato al progetto di Adiconsum Lombardia per riflettere sulle loro modalità di utilizzo del telefono cellulare e imparare un modo diverso di usarlo. Equamente suddivisi tra maschi e femmine, i ragazzi hanno compilato un questionario che ha preceduto gli interventi formativi. A CIASCUNO IL SUO. In ogni famiglia, composta in media da quattro persone, sono presenti 4,1 telefoni cellulari. Una persona, un telefono. Solo il 4,8 dei ragazzi che hanno compilato il questionario non possiede un cellulare proprio. Tre su quattro ne hanno uno tutto loro e uno su cinque ne possiede almeno due. Sono 1055 i ragazzi che hanno un cellulare con possibile connessione wireless al web IL PRIMO CELLULARE NON SI SCORDA MAI In media, i ragazzi intervistati possiedono un loro telefono cellulare da almeno 4 anni, cioè a partire dagli undici-dodici anni. Spesso il primo cellulare è stato regalato per un compleanno, la Prima Comunione o la Cresima. Insomma, se una volta si regalavano oggetti d oro, libri e biro di marca, oggi il regalo è il cellulare. MA QUANTO MI COSTI!!?? In media 26 euro al mese. Questo dato permette un veloce calcolo. Se in ogni famiglia ci sono quattro cellulari e la spesa media è di circa 30 euro per ciascuno di essi, otteniamo una spesa annua complessiva di 1440 euro!!! Chi paga? Semplice. Nel 70% dei casi a pagare sono i genitori. Verrebbe da dire: Avete voluto regalare la bicicletta? Bene. Ora dovete anche pedalare!

3 3 QUANTE VOLTE AL GIORNO? In media, i ragazzi scrivono 31 SMS al giorno (ma apre un dato per difetto), fanno o ricevono 3 telefonate (soprattutto dei genitori) e inviano un paio di MMS. Se pensiamo che per scrivere un sms servono in media 30 secondi, questo significa che, in una giornata, 15 minuti abbondanti sono dedicati a tale attività, che diventano 8 ore in un mese e 4 giorni interi (senza mangiare e senza dormire) in un anno. In un anno, 4 giornate se ne vanno scrivendo SMS. BULLI E TELEFONI Il 12,5% del campione (168 ragazzi) dichiara di avere ricevuto nell ultimo mese sms, mms o video offensivi. L 8% (107 ragazzi) dichiara esplicitamente di esser stati oggetto di episodi di cyberbullismo. Sono addirittura 800 i ragazzi che dichiarano di aver ricevuto messaggi, video, foto o chiamate non graditi (es. pubblicità) IL CELLULARE A SCUOLA. PROIBITO? SI, MA BASTA NON FARSI BECCARE Quasi la metà dei ragazzi afferma di inviare e ricevere SMS durante le ore di scuola, un terzo telefona, il 20% ascolta musica. Il 6% dichiara di avere messo in Internet video ripresi a scuola con il proprio telefonino. COSA RAPPRESENTA (COSA E ) IL CELLULARE PER I RAGAZZI? Prima di tutto, diciamo che cosa non è! Non è uno status symbol e nemmeno un gioco. Ma una cosa seria. Piacevole, ma seria!! Il cellulare è una proiezione nel mondo e sul mondo, una finestra aperta, un link ininterrotto, di cui difficilmente si può fare a meno (attenzione che la dipendenza cresce col tempo!!!). Ma questo strumento i ragazzi ne sono consapevoli - non viene usato sempre bene e non è da scartare l idea di imparare ad usarlo meglio. Milano, 5 giugno 2008

4 4 LOMBARDIA Progetto Giovani, responsabilità e nuove opportunità tecnologiche La lettura dei questionari a cura di Flavio Merlo 1 I dati riportati di seguito sono stati raccolti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado (biennio) di varie Province lombarde. Si tratta di classi che hanno aderito al Progetto formativo promosso da Adiconsum, che, nel periodo febbraio-aprile 2008 ha permesso ad oltre 1300 studenti di riflettere sulle loro modalità di utilizzo del telefono cellulare e di imparare un modo diverso di usarlo. Per sé e per gli altri. COMPOSIZIONE CAMPIONE (1346 ragazzi) femmine 50% maschi 50% maschi femmine A CIASCUNO IL SUO. In ogni famiglia, composta in media da quattro persone, sono presenti 4,1 telefoni cellulari. Una persona, un telefono. 1 Docente di Sociologia presso l Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e collaboratore di ricerca IReR Lombardia

5 5 POSSESSO TELEFONO CELLULARE Due 15% Tre o più 5% No 5% No Uno Due Tre o più Uno 75% Solo il 4,8 dei ragazzi che hanno compilato il questionario non possiedono un cellulare proprio. Tre su quattro ne hanno uno tutto loro e uno su cinque ne possiede almeno due. Sono 1055 i ragazzi che hanno un cellulare con possibile connessione wireless al web IL PRIMO CELLULARE NON SI SCORDA MAI In media, i ragazzi possiedono un loro telefono cellulare da almeno 4 anni, cioè a partire dagli undici-dodici anni MA QUANTO MI COSTI!!?? In media 26 euro al mese. Se in ogni famiglia ci sono quattro cellulari e la spesa media è di circa 30 euro per ciascuno di essi, otteniamo una spesa annua complessiva di 1440 euro!!! CHI PAGA? Altri 3% Io 29% Io Genitori Altri Genitori 68%

6 6 QUANTE VOLTE AL GIORNO? (dati medi giornalieri) Serie ,9 3,2 0 Telefonate sms mms Se pensiamo che per scrivere un sms servono in media 30 secondi, questo significa che, in una giornata, 15 minuti abbondanti sono dedicati a tela attività, che diventano 8 ore in un mese e 4 giorni interi in un anno. BULLI E TELEFONI Sono 168 i ragazzi che dichiarano di avere ricevuto nell ultimo mese sms, mms o video offensivi. Una cifra pari al 12,5% del campione. Sono 107 i ragazzi che dichiarano esplicitamente di esser stati oggetto di episodi di cyber-bullismo.una cifra pari al 8% del campione. Sono addirittura 800 i ragazzi che dichiarano di aver ricevuto messaggi, video, foto o chiamate non graditi (es. pubblicità) SERVIZI E CELLULARE (valori assoluti) Serie suonerie scrennsaver musica servizi informativi video giochi Il 18% dei ragazzi ha acquistato brani musicali per il suo cellulare, il 15% giochi, pochi di meno video e suonerie. Meno del 10% ha acquistato servizi informativi e screensaver

7 7 IL CELLULARE A SCUOLA SERVE A. (valori assoluti) sms mms video chiamate gioco musica sms mms video chiamate gioco musica Il 6% dichiara di avere messo in Internet video ripresi a scuola con il proprio telefonino. L 8% foto. COSA RAPPRESENTA (COSA E ) IL CELLULARE PER I RAGAZZI? (voti da 1 a 10) Prima di tutto, diciamo che cosa non è! Non è uno status symbol e nemmeno un gioco. Ma una cosa seria. Piacevole, ma seria!! Il cellulare è un segno di distinzione 3,4 Il cellulare serve solo a telefonare 3,4 Il cellulare è una proiezione nel mondo e sul mondo, una finestra aperta, un link ininterrotto, di cui difficilmente si può fare a meno (attenzione che la dipendenza cresce col tempo!!!). Il cellulare è uno strumento per essere sempre in contatto con gli altri 8,7 Il cellulare è un divertimento 6,6 Il cellulare è un fedele compagno 4,9 Il cellulare è una risorsa di cui non potrei fare a meno 5,9 Il cellulare è un piccolo p.c. 6,4 Il cellulare permette di occupare il tempo 5,9 Il cellulare è una finestra aperta sul mondo 6,4 Ma questo strumento non viene usato sempre bene e non è da scartare l idea di imparare ad usarlo meglio. Il cellulare non viene usato sempre bene 6,3 Il cellulare è uno strumento che si impara ad usare 7,2 Milano, 30 maggio 2008

8 8 LOMBARDIA Progetto Giovani, responsabilità e nuove opportunità tecnologiche L esperienza educativa a cura di Giampietro Ferrario 2 Gli incontri tenuti nelle scuole medie e superiori che hanno aderito al progetto avevano diversi obiettivi, alcuni di natura più pragmatica, altri, quelli a nostro parere più importanti e significativi, di natura più strettamente educativa e formativa. In sintesi, li possiamo così elencare: l'uso del cellulare e i rischi per la salute come scegliere tra diversi contratti e opzioni imparare a diffidare di offerte non chiare come trarsi fuori dai guai Questo primo gruppo di obiettivi è stato in generale svolto rapidamente: soprattutto per quel che riguarda gli ultimi due, l'impressione generale è che gli studenti fossero già sufficientemente prudenti di fronte ad offerte poco chiare. Sul primo obiettivo sono state fornite informazioni essenziali, senza creare allarmismi ingiustificati, mettendo i ragazzi di fronte all'opportunità di far uso di semplici accorgimenti utili ad evitare possibili conseguenze negative, quali ad esempio non tenere nella tasca dei pantaloni il cellulare, evitare tramite telefonate lunghissime un'eccessiva esposizione ai raggi. Di maggior interesse è risultato l'approccio al secondo punto: a parte pochi mega esperti di contratti e offerte, la maggior parte degli studenti non conosce nei particolari il proprio contratto, né sembra incline a confrontarlo con altre offerte, né, soprattutto, a valutare la convenienza o meno del contratto in rapporto alla propria fisionomia di utente. *** cogliere i caratteri essenziali della rivoluzione avviata dalle nuove tecnologie cogliere la centralità attuale e futura del cellulare negli sviluppi di questa rivoluzione cogliere la dinamica interna al mercato legato alle nuove tecnologie per sviluppare un'utenza critica e consapevole Questi obiettivi, come si vede, di natura più culturale, sono stati proposti, per l'esiguità del tempo a disposizione, in modo schematico e con un maggior approfondimento per gli studenti del biennio delle superiori. L'interesse a questi temi è risultato decisamente buono, nonostante la difficoltà anche concettuale di alcuni passaggi dell'intervento. Far cogliere la dimensione storica è stato un impegno importante da ottenere presso una generazione che il più delle volte si trova 2 Insegnante di scuola superiore. Ha tenuto gli incontri con i ragazzi nell ambito del progetto

9 9 con le cose- e quante cose!- a disposizione, e non sembra rendersi conto della fatica, del lavoro, certo anche degli interessi economici che dietro e dentro a questi cambiamenti ci sono. Che il loro stile di vita, così largamente segnato dalle nuove tecnologie, sia un fatto che riguarda loro per primi, e che già la generazione precedente disponeva di molti minori strumenti per la comunicazione, è stato per gli studenti motivo in molti casi di stupore. Così come è stato importante far comprendere che questa è una rivoluzione ancora in atto, forse ancora agli inizi, che avviene, come spesso capita a chi si trova a viverla, in modo quasi inavvertito. In realtà, le nuove tecnologie modificano profondamente abitudini e stili di vita, comportamenti sociali e relazioni con gli altri, le modalità stesse con cui accedere al sapere e costruirsene uno proprio. Molto interesse ha suscitato la storia del cellulare, dai suoi inizi ad oggi, e la sottolineatura del mutamento che nei prossimi anni quello che già oggi non è più semplicemente un telefonino subirà, integrando nuove e sempre più sofisticate funzioni. Di qui l'importanza che ha avuto nell'intervento il mettere in evidenza alcuni semplice elementi della dinamica del mercato dei cellulari proprio al fine di fare degli studenti fruitori accorti e consapevoli. Far distinguere tra funzioni essenziali ed elementi accessori, far riflettere sui prezzi ed il loro decrescere in rapporto al tempo, nonché sulla durata sempre troppo breve della vita di un cellulare è stato un modo con cui gli studenti hanno preso atto delle forti pressioni all'acquisto che per tante vie arrivano loro. *** far cogliere, al di là del valore d'uso, i valori simbolici e psicologici che al cellulare assume per l'utente far cogliere che un medium è usato, ma impone forme d'uso che influenzano la comunicazione ed il linguaggio Questi obiettivi hanno costituito il corpo centrale dell'intervento ed hanno in effetti costituito in genere il punto di maggior interesse per gli studenti. Questo ha messo in luce anzitutto che anche per il cellulare, come al fondo per ogni cosa di cui l'uomo disponga, quello che l'uomo desidera non è un uso meccanico ma realizzare un processo più o meno profondo di significazione che è l'unico modo perché l'oggetto sia davvero posseduto. Presentare la funzione di controllo che il genitore attribuisce al cellulare e quella di contatto affettivo che esso rappresenta invece per i giovani è stato un primo modo con cui gli studenti hanno potuto intuire il diverso approccio con cui ci si può relazione al cellulare. In genere questo punto ha consentito di riflettere sulle diffuse difficoltà della famiglia di oggi a svolgere il proprio compito di cura dei figli così come di sottolineare l'altrettanto diffusa sensazione di precarietà affettiva se non proprio di solitudine che molti giovani si trovano a vivere. Da questo punto di vista, non è poi stato difficile portare gli studenti a riflettere su come il cellulare, se garantisce immediatezza comunicativa ed una sorta di reperibilità totale, presenta però anche il rischio di una comunicazione meno profonda, di un processo di concettualizzazione elementare e standardizzato, nonché di un impoverimento lessicale. La pratica diffusa del messaggino, indotta evidentemente dal minor costo rispetto alla telefonata classica, rischia indubbiamente di portare ad un pensiero momentaneo e accorciato che può diventare la forma prevalente del proprio pensare e sentire. La possibilità di disporre di immagini ha costituito poi un capitolo non meno importante del secondo obiettivo. Mettere in rete immagini di qualunque natura dice di una sofferenza profonda vissuta dai giovani di oggi, di una tendenza alla spettacolarizzazione totale e, da ultimo, di un

10 10 rischioso scollamento e confusione tra realtà e apparenza di cui non mancano purtroppo riscontri quotidiani. Una nota conclusiva: l'esito degli interventi è stato buono, decisamente alto laddove l'incontro era stato accuratamente preparato nella scuola ed aveva creato un'evidente aspettativa negli studenti. Allo stesso modo, certi affondi formativi ed educativi sono stati più immediatamente recepiti dagli studenti laddove essi si integravano con sottolineature non diverse che gli studenti si erano sentiti proporre nello svolgimento curricolare. E' evidente infatti come un intervento come quello che come Adiconsum abbiamo proposto e realizzato dipendeva nei suoi esiti dalla possibilità di collocarsi all'interno di un progetto educativo già in atto e già incarnato dai docenti. Sempre più spesso ultimamente si sente parlare di emergenza educativa e di difficoltà in generale della scuola a formare. C'è indubbiamente del vero in ciò ma, per me almeno, è stato motivo di conforto e di fiducia aver incontrato nelle scuole che hanno aderito al progetto dirigenti sensibili a questa problematica e tanti docenti appassionati al loro compito. Da essi è possibile ripartire.

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