Bari economia & cultura, Trimestrale della Camera di Commercio di Bari, n.1/2014, pp ISSN:
|
|
- Adolfo Corsi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LE IMPRESE ITALIANE ED IL FINANZIAMENTO di Annalisa Di Clemente Attualmente le condizioni complessive del credito rappresentano uno dei punti critici dello scenario macroeconomico italiano. Stime di Banca d Italia (2013) 1 indicano che il peggioramento delle condizioni di finanziamento, considerando sia l aumento dei tassi attivi (che dall autunno del 2012 rimangono superiori a quelli medi dell area euro) che la minore disponibilità di credito per famiglie e imprese, avrebbe sottratto un punto percentuale alla dinamica del PIL nel Alla fine del 2012 la consistenza dei prestiti in sofferenza è salita al 7,2% degli impieghi complessivi, dal 3,4% del 2007; quella degli altri crediti deteriorati al 6,3%, dall 1,9% del Per le imprese, il flusso delle nuove sofferenze in rapporto agli impieghi ha superato nel 2013, su base annua e al netto di fattori stagionali, il 4%, un livello mai toccato negli ultimi venti anni 2. Nella prima metà del 2013 il calo degli impieghi alle imprese ha superato il 4% su base annua; sono diminuiti anche i prestiti alle famiglie, pur se in misura minore (pari all 1,6%). Il costo medio dei nuovi prestiti alle imprese e quello dei mutui alle famiglie sono rimasti invariati, da inizio 2013, poco sopra il 3,5%. Il divario rispetto ai tassi medi dell area euro non ha subito variazioni di rilievo, attestandosi attorno ai tre quarti di punto percentuale. Nell ultimo biennio è proseguito il calo dei prestiti alle imprese italiane, pari ad oltre il 9%, dopo un aumento di quasi il 14% tra la fine del 2007 e l autunno del La carenza di credito è destinata a proseguire anche nei prossimi Professore associato di Economia degli intermediari finanziari, Università di Roma Sapienza. 1 Panetta F. (2013), Il Credito e il Finanziamento alle Imprese, Intervento del Vice Direttore Generale della Banca d Italia, Roma 21 giugno Per il complesso del credito il tasso annuo d ingresso in sofferenza è salito al 2,8% nel Panetta F. (2014). 103
2 mesi del 2014, dato che il deterioramento della qualità dei prestiti tende a prolungarsi ben oltre l avvio della ripresa congiunturale 4. La flessione dei prestiti riflette la debolezza della domanda di impieghi, a sua volta connessa con la contrazione degli investimenti, con il deterioramento del clima di fiducia dei consumatori e con le difficoltà del mercato immobiliare. Il principale ostacolo all offerta di prestiti è il peggioramento del rischio di credito delle imprese 5 che spinge al rialzo i tassi sui prestiti. Dalla metà del 2012, l incremento del tasso d insolvenza delle imprese italiane ha compensato gli effetti potenzialmente positivi della riduzione dei tassi ufficiali e della diminuzione dei rendimenti dei titoli pubblici, avvenuta quest ultima nel corso del Nei primi tre mesi del 2013, il saldo tra il numero delle imprese che hanno avviato l attività e quello delle aziende che l hanno cessata, pari a unità, è stato di otto volte inferiore a quello del triennio precedente la crisi 7. L attuale contesto del mercato creditizio configura una condizione ben nota in letteratura economica, in cui l incertezza circa le prospettive dell economia, l alto rischio d insolvenza e le difficoltà a valutare la solidità di ciascun debitore generano fenomeni di selezione avversa, innalzano l avversione al rischio degli intermediari, provocano l adozione di politiche di erogazione del credito restrittive 8. A differenza di quanto rilevato in passato, la minore disponibilità di credito riguarda anche imprese con condizioni finanziarie equilibrate e di grandi dimensioni, seppure con minore intensità rispetto alle altre imprese meno virtuose 9. Inoltre, le innovazioni normative relative agli standard patrimoniali e di liquidità delle banche (Basilea 3), pur conferendo a regime stabilità al sistema finanziario, nel 4 Bofondi M. and T. Ropele (2011). 5 Il tasso d ingresso in sofferenza dei prestiti alle imprese ha raggiunto il 4,7% nel secondo trimestre del 2013, rispetto ad una media dell 1,5% nel periodo precedente la crisi. Nel complesso, i finanziamenti alle imprese su cui le banche riscontrano difficoltà nei rimborsi hanno sfiorato (nel secondo trimestre 2013) il 22% delle consistenze, più del doppio rispetto a quattro anni fa. 6 Banca d Italia, Considerazioni Finali del Governatore, Roma 31 maggio Panetta F. (2014). 8 Stiglitz, J. and Weiss A. (1981). 9 Panetta F. (2013). 104
3 breve termine possono frenare l erogazione di prestiti 10. A tale proposito si stima, con riferimento al 2012 per le banche italiane, una contrazione dell 8% degli impieghi bancari e un aumento di due punti percentuali dei tassi attivi 11. Anche le pressioni provenienti dai mercati finanziari internazionali per la riduzione della dipendenza dai finanziamenti all ingrosso spingono le banche italiane a ridimensionare i propri bilanci in modo prociclico. Il potenziale impatto depressivo della riforma (Basilea 3) sulle piccole imprese può comunque essere attenuato da alcuni fattori. Il primo, fa riferimento allo sconto di capitale a copertura del rischio di credito, già previsto da Basilea 2 e confermato da Basilea 3, per i prestiti bancari erogati alle piccole imprese (a parità di merito creditizio della clientela). Quindi, per le imprese con fatturato annuo inferiore ai 50 milioni di euro, a parità di rischio, la riduzione in termini di requisiti di capitale bancario, calcolato con i modelli interni, può arrivare fino al 20%. Il secondo fattore di attenuazione è collegato al modello relazionale seguito dalle piccole e medie banche italiane, radicate sul territorio e in stretto rapporto con la clientela. Queste, disponendo di livelli di patrimonio mediamente superiori a quelli richiesti dalle nuove regole, sono in grado di soddisfare, nel breve periodo, la domanda di credito delle PMI locali. Attualmente la cautela delle banche nella concessione del credito all economia è alimentata anche dalla transizione al sistema di vigilanza unica (Single Supervisory Mechanism, SSM). Nel breve termine non è possibile escludere che l incertezza circa le modalità con cui sarà condotta la valutazione estesa dei bilanci bancari (Comprehensive Assessment, CA) da parte della BCE e delle Autorità di vigilanza nazionali possa comprimere ulteriormente l offerta di credito Si consideri che, per l intero sistema bancario italiano, l aumento di capitale di elevata qualità necessario a soddisfare i requisiti patrimoniali previsti da Basilea 3 (e che andranno pienamente a regime nel 2019) era pari a 35 miliardi di euro alla fine del A fine 2012, tale incremento di capitale si è ridotto a meno di 9 miliardi di euro. Nella prima metà del 2013, secondo dati di Banca d Italia (2013), gran parte degli intermediari maggiori italiani soddisferebbero i nuovi standard prudenziali di capitale. 11 Del Giovane P., A Nobili and F.M. Signoretti (2013). 12 Panetta F. (2014). 105
4 In Italia si è tentato di reagire al fallimento del mercato, alla base del malfunzionamento del canale creditizio, potenziando i meccanismi di garanzie pubbliche 13 a favore delle imprese, attraverso sia un rafforzamento finanziario del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese 14, che apportando modifiche al suo finanziamento. I provvedimenti di attuazione dovrebbero consentire infatti alle imprese con favorevoli prospettive di crescita di ricorrere al Fondo anche in presenza di bilanci temporaneamente indeboliti dalla recessione. Le garanzie pubbliche andrebbero condizionate all effettiva erogazione dei prestiti, prevedendo termini più favorevoli per le banche che presentano una dinamica più sostenuta del credito complessivo 15. La concessione delle garanzie dovrà tradursi in un effettivo miglioramento delle condizioni del finanziamento, con la possibilità per le stesse imprese di richiedere direttamente l intervento del Fondo 16. Tra il 2009 e il 2012, sono stati garantiti prestiti per 31 miliardi di euro a favore di imprese, in prevalenza di piccole dimensioni. In termini di consistenza, alla fine del 2012, i finanziamenti garantiti rappresentavano il 3,5% dei prestiti alle aziende con meno di 20 addetti ed operanti nei settori di attività del Fondo. Nei primi dieci mesi del 2013, i prestiti garantiti hanno raggiunto 8,5 miliardi di euro, il 23% in più rispetto allo stesso periodo del Ulteriori interventi a sostegno del credito sono stati effettuati sempre dal segmento pubblico mediante la Cassa Depositi e Prestiti (CDP). Dal 2009, la CPD ha istituito un fondo a cui le banche possono attingere, a tassi di interesse contenuti, per concedere prestiti a medio e a lungo termine alle PMI. Si tratta di una misura rivolta 13 Tra il 2009 e il 2012 sono stati pari a 60 miliardi i benefici finanziari per le PMI italiane derivanti dalle moratorie e dagli interventi sia della Cassa Depositi e Prestiti che del Fondo Centrale di Garanzia (fonte: Banca d Italia, 2013). Dal 2009 la Cassa Depositi e Prestiti ha istituito un fondo a cui le banche possono attingere, a tassi di interesse contenuti, per concedere prestiti a medio e a lungo termine alle PMI. Si tratta di una misura rivolta principalmente ad attenuare eventuali problemi di liquidità degli intermediari. 14 Un incremento della dotazione del Fondo di 3 miliardi consentirebbe la concessione di garanzie su un flusso di nuovi finanziamenti dell ordine di 40 miliardi. 15 Nello specifico, si è consentito alle banche di azzerare l assorbimento di capitale relativamente alla quota di prestito coperta dal Fondo ( ponderazione zero ). 16 Visco I. (2013). 17 Panetta F. (2014). 106
5 principalmente ad attenuare eventuali problemi di liquidità degli intermediari. Il plafond PMI, costituito nel 2009 con una dotazione di 8 miliardi di euro, è stato interamente utilizzato. Il nuovo plafond PMI, attivato dal 2012, ha una dotazione di 10 miliardi che in buona parte non è ancora stata assorbita dalle imprese italiane. Il 1 luglio 2013 l Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le associazioni di categoria delle imprese hanno stipulato un nuovo accordo (la terza moratoria negli ultimi quattro anni) che consente ai debitori in difficoltà di ottenere una sospensione dei rimborsi di prestiti di medio e lungo termine, un allungamento della durata dei finanziamenti e la concessione di nuovi prestiti in presenza di un aumento dei mezzi patrimoniali dell azienda. Nella direzione di sostenere le PMI si è mosso l avvio, il 18 marzo 2010, del Fondo Italiano di Investimento per le PMI, finalizzato a favorire il rafforzamento patrimoniale e i processi di aggregazione tra le piccole e medie imprese italiane in fase di sviluppo con fatturato compreso tra i 10 e 100 milioni di euro. Il Fondo è stato voluto dal Ministero del Tesoro ed istituito, inizialmente 18, dall Associazione degli Industriali, assieme all Associazione Bancaria Italiana, alla Cassa Depositi e Prestiti e alle Banche Monte dei Paschi di Siena, Intesa SanPaolo e UniCredit. Banca d Italia ha autorizzato il 24 agosto 2010 la Società di gestione del Fondo (Sgr) ed ha approvato pure il regolamento del Fondo: il Fondo, con una dotazione iniziale di 1,2 miliardi di euro, opererà per le piccole e medie imprese con una durata complessiva fino a 14 anni, di cui 5 anni per l investimento, 5 anni per il disinvestimento, più altri eventuali 2 anni di proroga per ciascuna fase. Il Fondo si rivolge ad imprese non in crisi ma con buone prospettive di sviluppo e con un fatturato compreso tra 10 e 100 milioni di euro. Si ritiene che circa imprese italiane presentino queste caratteristiche e che il 70% di queste appartengano al settore manifatturiero. Ogni 18 Rispetto al progetto iniziale, si è allargata la partecipazione del sistema bancario italiano al Fondo Italiano d Investimento con l adesione dell Istituto Centrale delle Banche Popolari, del Credito Valtellinese, della Banca Popolare di Milano, della Banca Popolare dell Emilia Romagna, Ubi e Banca di Cividale. 107
6 possibile investimento è valutato in base al merito del piano industriale, del progetto di sviluppo e delle capacità del management di portarlo a termine. Il Fondo, che per le sue dimensioni è divenuto un operatore di primaria importanza nel settore del private equity italiano, ha finora rivolto la sua azione prevalentemente a imprese di dimensione medio-grande, adottando modalità operative più rispondenti alle caratteristiche delle imprese italiane (ossia, tempi d investimento più lunghi e minor condizionamento delle scelte strategiche delle aziende) 19. Inoltre, tra il 2010 e il 2012 sono stati introdotti incentivi fiscali per chi investe in fondi di venture capital e nel capitale di rischio di imprese in fase di avvio (startup innovative), avvicinando in questo modo la norma italiana a quella degli altri paesi europei 20. Alla luce di quanto detto, un azione di riequilibrio del bilanci delle imprese appare condizione indispensabile per l avvio di una crescita nel medio termine. Le risorse necessarie per finanziarie gli investimenti dovranno assumere la forma soprattutto di mezzi patrimoniali. Il capitale azionario è infatti più adatto del capitale di debito a finanziare l innovazione, elemento strategico per sostenere la produttività e, conseguentemente, la crescita delle imprese. Il capitale di debito delle imprese, a sua volta, dovrà avere scadenze più lunghe ed essere meno concentrato verso il sistema bancario. Nel corso del 2013, sulla spinta delle tensioni sul mercato creditizio (credit crunch), sono sorte iniziative basate soprattutto sullo strumento del fondo chiuso (credit fund) per incentivare gli investitori istituzionali ad investire in obbligazioni, cambiali finanziarie e prestiti cartolarizzati emessi da imprese non quotate. Tali credit funds prevedono un attento vaglio degli emittenti e una gestione attiva del portafoglio crediti su un orizzonte di investimento di medio-lungo periodo, idonea a diversificare 19 Banca d Italia suggerisce l estensione dell attività del Fondo ad aziende di minore dimensione, dato l interesse riscontrato nei confronti del Fondo da parte di imprese con fatturato inferiore al limite minimo di 10 milioni di euro (Gobbi G., 2013). 20 Gobbi G. (2013). 108
7 i rischi idiosincratici degli strumenti di debito emessi da piccole e medie imprese 21. La cartolarizzazione consente anch essa di aggregare i crediti alle piccole imprese, contribuendo ad agevolarne il ricorso indiretto ai mercati dei capitali; mentre per le banche rappresenta un efficace strumento per smobilizzare parti dell attivo e liberare risorse per nuovi prestiti. Il successo di tali nuove tecniche di finanziamento richiede comunque un elevato livello di trasparenza per consentire agli investitori finali una più efficiente gestione del rischio di credito rispetto all investimento diretto nelle singole emissioni. Sono necessarie strutture semplici, un basso grado di leva finanziaria, una limitata trasformazione delle scadenze 22. I margini per accrescere gli investimenti in obbligazioni private, prestiti cartolarizzati e credit funds da parte degli investitori istituzionali sono molto ampi. Per i fondi comuni aperti, le obbligazioni quotate emesse da società non finanziarie rappresentano una percentuale molto contenuta del portafoglio complessivo e i titoli non quotati sono molto al di sotto dei limiti normativi; le risorse prontamente utilizzabili sono stimabili (a giugno 2013) in un intervallo tra i 6 e i 10 miliardi; ammontari ben superiori sarebbero disponibili in presenza di un mercato liquido dei titoli. Investimenti cospicui possono inoltre essere effettuati dalle compagnie assicurative, dai fondi pensione, dai fondi chiusi 23. In mancanza di un adeguata offerta di titoli da parte di aziende italiane, gli investitori istituzionali rischiano di orientarsi in misura significativa verso i mercati esteri. Il tema del finanziamento delle PMI è anche al centro dell attività delle istituzioni comunitarie. A marzo 2013 La Commissione Europea ha pubblicato una consultazione (Libro verde sul finanziamento di lungo periodo dell economia europea) con l obiettivo di individuare le possibili politiche per favorire il 21 Esperienze estere confermano le rilevanti potenzialità di tali credit funds. Ad esempio, il National Pensions Reserve Fund irlandese ha annunciato nel gennaio 2013 la creazione di nuovi fondi indirizzati all investimento nel segmento delle piccole imprese nazionali per un importo di 850 milioni di euro. 22 Per un esame delle potenzialità insite nei processi di cartolarizzazione del credito, vedi per es. Di Clemente A. (2011); Albertazzi U, G. Eramo, L. Gambacorta e C. Salleo (2011). 23 Panetta F. (2013). 109
8 finanziamento degli investimenti a lungo termine. Su richiesta del Consiglio, la Commissione ha recentemente proposto nuovi meccanismi comunitari per la concessione di garanzie sui prestiti alle imprese e per la strutturazione di operazioni di cartolarizzazione (joint-garantee e joint-securitisation instruments). In questi strumenti dovrebbero confluire le risorse dei programmi comunitari già esistenti (COSME 24 e Horizon ), le risorse del Gruppo BEI 26 e parte dei fondi strutturali europei dei paesi membri. L iniziativa si propone di aumentare l efficacia dei programmi di sostegno finanziario alle PMI, riducendone la frammentazione e sfruttando le opportunità di diversificazione del mercato europeo, così come di rilanciare il canale di finanziamento bancario, attraverso l offerta di garanzie pubbliche e favorendo lo sviluppo di un mercato delle cartolarizzazioni, funzionale nel medio termine al miglioramento della capacità di lending all economia da parte del sistema bancario COSME è l acronimo di Competitiveness of Enterprises and SMEs ed è un Programma dell Unione Europea a sostegno della competitività delle PMI europee per il periodo Horizon 2020 Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l Innovazione è un sistema di finanziamento integrato dell Unione Europea destinato alle attività di ricerca. 26 Con Gruppo BEI s intende la Banca Europea degli Investimenti (BEI) ed il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI). Il FEI è specializzato nell erogazione di capitale di rischio e di strumenti di garanzia a favore dello sviluppo delle PMI europee. 27 G. Gobbi (2013). 110
9 Bibliografia Albertazzi U., G. Eramo, L. Gambacorta and C. Salleo (2011): Securitization is not that evil after all, Temi di discussione (Working papers), n.796, Banca d Italia, February Banca d Italia (2013): Considerazioni Finali del Governatore, Relazione Annuale sul 2012, Roma, 31 maggio Banca d Italia (2013): Rapporto sulla stabilità finanziaria, n.6, Roma, novembre Bofondi M. and R. Ropele (2011): Macroeconomic Determinants of Bad Loans: Evidence from Italian Banks, Questioni di Economia e Finanza (Occasional papers), n.89, Banca d Italia, March Del Giovane P., A. Nobili, F.M. Signoretti (2013): Supply tightening or lack of demand? An analysis of credit developments during the Lehman Brothers and sovereign debt crises, Temi di discussione (Working papers), Banca d Italia, n. 942, November Di Clemente A. (2011): The credit securitization process as a tool of portfolio credit risk managing, Studi Economici, vol.104, n.2, pp Di Clemente A. (2013): Verso una nuova architettura internazionale di vigilanza finanziaria. L impatto delle nuore regole su banche e imprese italiane, Aracne Editrice, Roma, novembre 2013, pp.212. Gobbi G. (2013): Audizione nell ambito dell indagine conoscitiva sugli strumenti fiscali e finanziari a sostegno della crescita, anche alla luce delle più recenti esperienze internazionali, testimonianza di Giorgio Gobbi (Segreteria Tecnica per l Eurosistema e la Stabilità finanziaria) Banca d Italia, VI Commissione Camera dei Deputati (Finanze), Roma, 16 ottobre Panetta F. (2013): Banca, Finanza, Crescita, Intervento del Vice Direttore della Banca d Italia, Oltre la crisi: quale futuro per le banche italiane?, Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa in collaborazione con l Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Perugia, 23 marzo Panetta F. (2014): Un sistema finanziario per la crescita, Intervento del Vice Direttore della Banca d Italia, Il risparmio degli italiani è al sostegno della crescita?, The Adam Smith Society, Milano, 27 gennaio Stiglitz, J. and Weiss, A. (1981): Credit Rationing in Markets with Imperfect Information, The American Economic Review, Volume 71, Issue 3 (June), Visco I. (2013): La crisi dei debiti sovrani e il processo di integrazione europea, intervento del Governatore della Banca d Italia, Il federalismo in Europa e nel mondo, Trentaduesima edizione, Ventotene, 1 settembre
INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:
DettagliLa congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese
La congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese Valerio Vacca Banca d Italia Servizio Stabilità finanziaria Presentazione rapporto Fedart, 9 dicembre 2015 Vacca Congiuntura
DettagliCRISI ECONOMICA E CONFIDI: IL CASO ITALIANO MAURO GORI COOPERFIDI ITALIA
1 CRISI ECONOMICA E CONFIDI: IL CASO ITALIANO MAURO GORI COOPERFIDI ITALIA Foz Iguacu - 6 Giugno 2014 2 INDICE DEGLI ARGOMENTI 1. Le garanzie: strumento di politica economica per i soggetti pubblici 2.
DettagliIl Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 18 Novembre 2014
Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia Università Bocconi, 18 Novembre 2014 Indice o La congiuntura o Il mercato immobiliare o I mercati finanziari
DettagliLe azioni per favorire l accesso l al credito e la patrimonializzazione
Le azioni per favorire l accesso l al credito e la patrimonializzazione Milano, 14 aprile 2010 Valentina Carlini Fisco, Finanza e Welfare Confindustria L andamento del credito Il credito resta molto selettivo
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliCREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale
CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia
DettagliSEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore
FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliLa diffusione della crisi e il credit crunch in Italia. Francesco Daveri
La diffusione della crisi e il credit crunch in Italia Francesco Daveri 1 Le componenti del Pil nel 2008-09 (primo tempo della crisi).. (1) G ha svolto funzione anticiclica; (2) C diminuiti meno del Pil;
DettagliI N V E S T I E T I C O
I N V E S T I E T I C O FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE DI TIPO CHIUSO RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2009 AEDES BPM Real Estate SGR S.p.A. Sede legale: Bastioni di Porta Nuova,
DettagliMercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu
Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008
DettagliPresentazione del Rapporto L economia del Molise Marco Manile
Presentazione del Rapporto L economia del Molise Marco Manile Filiale di Campobasso, Banca d Italia Campobasso, 18 giugno 21 L economia del Molise I prestiti bancari È proseguito il calo dei prestiti bancari,
DettagliLa finanza d impresa in Italia durante la crisi: problemi congiunturali e nodi strutturali
La finanza d impresa in Italia durante la crisi: problemi congiunturali e nodi strutturali Giorgio Gobbi Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Giorgio Gobbi - Banca d'italia 25 settembre 2014 La
DettagliOsservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT
Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano
DettagliIL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE?
IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE? II Forum annuale sulla Finanza d impresa Gli strumenti per affrontare la crisi e sostenere la crescita delle PMI Prato, 23 aprile 2009 Email: a.doti@centrofiditerziario.it
DettagliCrisi finanziaria e accesso al credito
Crisi finanziaria e accesso al credito 13 novembre 2008 Elio Schettino Direttore Area Fiscalità, Finanza e Diritto d Impresa Confindustria Banca d Italia d Indagine congiunturale sulle imprese industriali
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Gabriele Cappellini Milano, 18 ottobre 2011 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita patrimoniale
DettagliL esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane
L esigenza di patrimonializzazione delle imprese italiane Finanza per la crescita IPO Day, Borsa Italiana, Milano - 26 Settembre 2014 Silvia Magri, Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Outline
DettagliPiano straordinario per l'occupazione.
Piano straordinario per l'occupazione. Il lavoro, il futuro. MISURA IV.1 Più forti patrimonialmente Agevolazioni per il rafforzamento della struttura patrimoniale delle piccole e medie imprese mediante
DettagliIl credito in Toscana. III trimestre 2015
Il credito in Toscana III trimestre 215 Firenze, Febbraio 21 8.3 9.3 1.3 11.3 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Continuano anche nel periodo in esame i segnali di miglioramento
DettagliA gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati
BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le
DettagliIl credito in Toscana. II trimestre 2015
Il credito in Toscana II trimestre 2015 Firenze, Ottobre 2015 08.1 I prestiti a imprese e famiglie Arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliSeminario Il Fondo di Garanzia per le PMI al servizio delle imprese cinematografiche. * * * La garanzia dello Stato Un opportunità per le imprese
Seminario Il Fondo di Garanzia per le PMI al servizio delle imprese cinematografiche * * * La garanzia dello Stato Un opportunità per le imprese Francesca Brunori Confindustria Area Fisco, Finanza e Welfare
DettagliMEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA
MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,
DettagliBanche e imprese italiane nel credit crunch
Convegno Una finanza per la crescita in collaborazione con CO.MO.I Group 12 giugno 2013, Milano Banche e imprese italiane nel credit crunch Angelo Baglioni Università Cattolica e REF Ricerche www.refricerche.it
DettagliStrategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA
relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliPON R&C - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA AL 30.04.2014
PON R&C - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA AL 30.04.2014 Con riferimento agli strumenti di ingegneria finanziaria attivati dall OI MiSE-DGIAI nell ambito competitività del
DettagliEVOLUZIONE E TENDENZE DEL MERCATO BANCARIO ITALIANO
EVOLUZIONE E TENDENZE DEL MERCATO BANCARIO ITALIANO Giorgio Gobbi Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Traccia dell intervento La crisi segna uno spartiacque epocale per le banche italiane come
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
DettagliIl credito in Toscana. III trimestre 2014
Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto
DettagliTavola rotonda CREDITO E PMI Roma, 6 dicembre 2011 Valentina Carlini Fisco, Finanza e Welfare Confindustria
Tavola rotonda CREDITO E PMI Roma, 6 dicembre 2011 Valentina Carlini Fisco, Finanza e Welfare Confindustria La crescita economica in Italia (Centro Studi Confindustria Congiuntura flash, Novembre 2011)
Dettagliun possibile modello per finanziare le imprese con il risparmio privato
un possibile modello per finanziare le imprese con il risparmio privato Andrea Crovetto Luglio 2013 1. Andrea CROVETTO Direttore Generale di Banca Finnat. 8 anni di esperienza di capital markets in Citibank
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita
DettagliLa finanza d impresa in Italia: banche e mercato. Paolo Finaldi Russo Banca d Italia Servizio Stabilità finanziaria
La finanza d impresa in Italia: banche e mercato Paolo Finaldi Russo Banca d Italia Servizio Stabilità finanziaria Perugia, 16 aprile 2015 Traccia dell intervento Punti di debolezza della struttura finanziaria
DettagliLe garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI
Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Firenze, 26 febbraio 2015 Crisi economica: si assiste ad un attenuazione del credit crunch per le imprese ma i prestiti sono ancora
DettagliLA CRISI DELLE COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati
DettagliIl mercato del credito
Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli
Dettagli8. Dati finanziari e bancari
8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al
DettagliPOI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI)
POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) Avanzamento Attività Organismo Intermedio Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per gli incentivi alle imprese D.G.I.A.I Linee
DettagliIndice. Presentazione, di Roberto Ruozi. pag. xiii
Presentazione, di Roberto Ruozi 1 L attività bancaria 1.1 Una definizione di banca 1.2 Le origini del sistema bancario moderno 1.3 L evoluzione del sistema creditizio nel quadro europeo: concorrenza e
DettagliCostruzioni, investimenti in ripresa?
Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara
DettagliPER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE
PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/1 Pagina 1 Questa
DettagliFactoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring
Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring La finanza delle imprese tra crisi e ripresa Mario Valletta Università degli Studi
DettagliMIGLIORA PER LE IMPRESE ITALIANE L ACCESSO AI FINANZIAMENTI
MIGLIORA PER LE IMPRESE ITALIANE L ACCESSO AI FINANZIAMENTI Silvano Carletti * Nei suoi primi cinque appuntamenti (l ultimo a fine settembre 2015) il Targeted Longer-Term Refinancing Operations (TLTRO)
DettagliIndagine conoscitiva sul sistema di finanziamento delle imprese agricole
XIII Commissione Agricoltura Indagine conoscitiva sul sistema di finanziamento delle imprese agricole Giorgio Gobbi Servizio Studi di struttura economica e finanziaria della Banca d Italia Camera dei Deputati
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 dicembre 2015 Credito alle imprese in stallo I dati di ottobre 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la ripresa del settore creditizio, con l unica nota stonata
DettagliLa congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni
La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle
DettagliRuolo delle Obbligazioni Bancarie Garantite nella strategia di raccolta di Intesa Sanpaolo
Ruolo delle Obbligazioni Bancarie Garantite nella strategia di raccolta di Intesa Sanpaolo Roma, Giugno 2007 Indice Introduzione Uso del CB: il merito di credito di partenza Uso del CB: entità/qualità
DettagliSituazione indebitamento al 31.12.2009
Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 A cura del Servizio Credito dell Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Cagliari, Dicembre
Dettagliwww.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15
www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 Indice 1. AD Advisory (AD) La società 2. Situazione del credito alle
DettagliOsservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna
Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario
DettagliFONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO
FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Documento di sintesi del progetto Roma, 16 dicembre 2009 Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Indice L obiettivo
DettagliStrumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP
Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Commissione europea Imprese e industria CIP Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Quasi un
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
DettagliL attività degli intermediari finanziari
L economia del Friuli Venezia Giulia L attività degli intermediari finanziari Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Del Linguaggio, dell Interpretazione e della Traduzione Università di Trieste
DettagliIL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO
869 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 29 maggio 2014 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 28 maggio l Istat ha rilasciato
DettagliInformazioni sulla soluzione delle crisi di Banca Marche, Banca Popolare dell Etruria e del Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara
Informazioni sulla soluzione delle crisi di Banca Marche, Banca Popolare dell Etruria e del Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara Il Governo e la Banca d Italia, in stretta collaborazione e
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliCoordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica
Centro Studi Il Report L ANALISI DELLE DINAMICHE DELL EROGAZIONE DEL CREDITO CONFERMA IL TREND IN RIPRESA DELL IMMOBILIARE ANCE SALERNO: CAMPANIA LEADER NELLA RIPARTENZA DEI MUTUI I prestiti concessi alle
DettagliStudio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l. Stipulato il protocollo d intesa per i finanziamenti rosa
News per i Clienti dello studio del 4 Novembre 2014 Stipulato il protocollo d intesa per i finanziamenti rosa Ai gentili clienti Loro sedi Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che è
DettagliIl mercato dei capitali in Italia: un opportunità per investitori e imprese. Giorgio Gobbi Servizio Stabilità finanziaria
Il mercato dei capitali in Italia: un opportunità per investitori e imprese Giorgio Gobbi Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Traccia dell intervento Negli ultimi mesi la situazione finanziaria
DettagliMISURE ECONOMICO FINANZIARIE
Valentina Piuma mercoledì, 18 settembre 2013 G i o r n a ta d e l D e c r e to del fare MISURE ECONOMICO FINANZIARIE Art. 1 Rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese La norma è
DettagliI TREMONTI BOND. Nota tecnica. Consorzio Camerale per il credito e la finanza
I TREMONTI BOND Nota tecnica Consorzio Camerale per il credito e la finanza Finalità I TREMONTI BOND sostenere le banche; migliorare le condizioni di accesso al credito per le imprese. Impegni per le banche
DettagliCONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche
DettagliRisparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice
MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie
DettagliECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011
ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie
DettagliAgenda. "MINI GREEN BOND" in Italia, un nuovo canale di finanziamento. 1. Il Credito alle Imprese ed il Funding Gap
"MINI GREEN BOND" in Italia, un nuovo canale di finanziamento Eugenio de Blasio Milano, 9 maggio 2014 Agenda 1. Il Credito alle Imprese ed il Funding Gap 2. I Mini Bond ed il segmento ExtraMOT PRO: un
DettagliGRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA
GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La struttura
DettagliPiano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007
Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi
DettagliIL QUADRO MACROECONOMICO
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 16 marzo 2015 S.A.F.
DettagliCapital Markets Union
Capital Markets Union Obiettivi, proposte e posizioni ABI Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Milano, 17 Settembre 2015 Capital Markets Union: cosa è? La CMU mira a creare entro il 2019 un mercato
DettagliFinanziamento ordinario a medio/lungo termine
Finanziamento ordinario a medio/lungo termine Descrizione Finanziamento classico a medio/lungo termine, di durata compresa tra 5 e 10 anni, che consente di programmare l'esborso attraverso rate, normalmente
DettagliRIORGANIZZAZIONE SOCIETARIA DI UNICREDIT BANCA MEDIOCREDITO S.P.A. E DELLE ATTIVITÀ DI SECURITIES SERVICES DEL GRUPPO UNICREDIT
Comunicato stampa RIORGANIZZAZIONE SOCIETARIA DI UNICREDIT BANCA MEDIOCREDITO S.P.A. E DELLE ATTIVITÀ DI SECURITIES SERVICES DEL GRUPPO UNICREDIT APPROVAZIONE DEI DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI DI UNICREDIT
DettagliMINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende
MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende LO SCENARIO MINI BOND Il Decreto Sviluppo ed il Decreto Sviluppo bis del 2012, hanno introdotto importanti novità a favore delle società
DettagliEconomie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010
Economie regionali L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 21 Perugia luglio 21 2 1 73 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali
DettagliFONDO DI GARANZIA L INTERVENTO PUBBLICO DI GARANZIA SUL CREDITO E MICROCREDITO ALLE PMI CRITERI DI ACCESSO E MODALITA OPERATIVE
FONDO DI GARANZIA L INTERVENTO PUBBLICO DI GARANZIA SUL CREDITO E MICROCREDITO ALLE PMI CRITERI DI ACCESSO E MODALITA OPERATIVE Massimo Generali MPS Capital Services SpA RTI per la Gestione del Fondo di
DettagliSPUNTI DI RIFLESSIONE SULL ACCESSO AL FONDO CENTRALE DI GARANZIA DA PARTE DEI CONFIDI
SPUNTI DI RIFLESSIONE SULL ACCESSO AL FONDO CENTRALE DI GARANZIA DA PARTE DEI CONFIDI Firenze, 28 febbraio 2013 AGENDA Ø I PARAMETRI DI ACCESSO AL FONDO CENTRALE Ø LE PERCENTUALI DI ACCESSO AL FONDO CENTRALE
DettagliEterogeneità delle condizioni finanziarie delle imprese e mercato del credito Paolo Finaldi Russo
Eterogeneità delle condizioni finanziarie delle imprese e mercato del credito Paolo Finaldi Russo Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Conferenza Fedart Roma,1 dicembre 2014 Outline La spirale
Dettaglil evoluzione del listino: societa e titoli quotati
L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.
DettagliFebbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni
Febbraio 2016 market monitor Analisi del settore edile: performance e previsioni Esonero di responsabilità I contenuti del presente documento sono forniti ad esclusivo scopo informativo. Ogni informazione
DettagliFare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI
Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 7 giugno 2016 USCITA DALLA RECESSIONE: CONTRIBUTO
DettagliLA NUOVA LEGGE SABATINI
LA NUOVA LEGGE SABATINI (DECRETO FARE Decreto Legge 69/2013 convertito con modificazioni dalla legge 98/2013) I DESTINATARI La Nuova Legge Sabatini, prevista dal Decreto del Fare, si rivolge alle micro,
DettagliIl Fondo Italiano d Investimento per le PMI e le ipotesi di agevolazioni del mercato
Il Fondo Italiano d Investimento per le PMI e le ipotesi di agevolazioni del mercato Andrea Montanino Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Indice L obiettivo Lo strumento: creazione
DettagliCOMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1
10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un
DettagliOggetto: Finanziamenti PMI Mutui Sospensione pagamento quote capitale Accordo ABI/PMI.
Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica 00198 Roma - via Panama 62 tel.068559151-3337909556 - fax 068415576 e-mail: confetra@confetra.com - http://www.confetra.com Roma, 6 agosto
DettagliAbi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti
NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi
DettagliRISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO
RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)
DettagliSIMEST: Partner d impresa per la competizione globale. Seminario di preparazione alla Missione Imprenditoriale in Iran
SIMEST: Partner d impresa per la competizione globale Seminario di preparazione alla Missione Imprenditoriale in Iran Marco Rosati Responsabile Funzione Desk Italia CONFINDUSTRIA - Roma, 8 ottobre 2015
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Esaminati dal Consiglio di Amministrazione i risultati consolidati al 30 settembre 2004 del Gruppo Unipol
COMUNICATO STAMPA Esaminati dal Consiglio di Amministrazione i risultati consolidati al 30 settembre 2004 del Gruppo Unipol I premi consolidati raggiungono 6.782 milioni di euro (in crescita del 22% rispetto
DettagliUD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario
UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.
DettagliPolitica di credito anticrisi
Politica di credito anticrisi Scheda prodotto DESCRIZIONE PRODOTTO Per assicurare al sistema produttivo i mezzi finanziari per superare la difficile congiuntura CapitaleSviluppo collabora con i confidi
Dettagli