L Africa è il nuovo obiettivo

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1 Primo piano 7 Le mappe del crimine La Dia traccia scenari inediti centrati sugli interessi sul continente nero L Africa è il nuovo obiettivo Ecco le rotte di droga e armi organizzate dalle famiglie della ndrangheta di PASQUALE VIOLI REGGIO CALABRIA - "Drea - ming Spain", "Venere Nera" e "Arcobaleno", sono solo alcune delle operazioni condotte dai vari distaccamenti della Direzione Investigativa Antimafia che negli ultimi anni in Italia hannovisto scoperchiare vasti traffici di droga gestiti dalle organizzazionicriminali italiane, tra cui la 'ndrangheta, e supportate da gruppi malavitosi del Nord Africa, che oggi rappresentano il nuovo appoggio logistico e operativo per il narcotraffico e lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi. Le informative della Dia parlano chiaro, i rapporti tra la 'ndrangheta e il Nord Africa nell'ultimo decennio si sono consolidati in maniera indissolubile. Tra gli affari che sono gestiti in una sorta di joint-venture tra maghrebini e uomini dei clan c'è anche il traffico di esseri umani attraverso l'immigrazione clandestina. Insomma per le cosche calabresi il nuovo "El Dorado", dopo il Sud America, è rappresentato proprio dalle terre d'africa, che a basso costo e con uomini disposti a tutto rappresenta una sorta di luogo incontaminato dove poter gestire diversi business a guadagni elevati e a rischi minimi. C'è la droga, ma ci sono anche i rifiuti, il traffico di diamanti e quello di materie prime. Secondo uno dei report stilati dal Reparto Operativo dei Carabinieri di Reggio Calabrianel continenteafricano uno dei paesi a maggiore infiltrazione della criminalità calabrese è il Marocco, diventato uno degli approdi principali dei carichi di droga provenienti dal Sud America. In Marocco sono presenti da decine di anni uomini dei clan della Locride, come le famiglie Di Giovine, Sergi, Marando e Morabito. Secondo le informative delle Distrettuali Antimafia molto spesso la droga arriva attraverso piccoli aerei, ma soprattutto stipata in navi container verso i porti, oltre che della Guinea e della Mauritania, anche di Dakar in Senegal, in Costa d'avorio e in Togo. La cocaina, la marijuana e l'hascisch vengono stoccate e caricate su pescherecci o piccole navi dirette in Spagna, Portogallo da dove poi raggiungeranno l'italia e gli altri paesi europei. Alcune inchieste italiane hanno accertato che la droga arriva in Africa in diversi modi, surgelata all'interno dei fusti di frutta tropicale oppure nascosta dentro enormi blocchi di marmo. Nel 2007, venne individuato anche un camper che si riteneva partecipasse alla Parigi-Dakar, all'interno 250chili di cocaina. Secondo i reparti speciali dei carabinieri che da moltotempo seguono le inchieste sull'espansione delle 'ndrine nel mondo ci sarebbe unaverae propriamappadelle famiglie calabresi in territorio africano. In Togo, nel cuore dell'africa centrale, sarebbero presenti le cosche Mancuso e Pesce di Rosarno che si occupano di traffico di cocaina. Il mercato delle materie prime è invece al centro delle infiltrazioni nella zona della Repubblica democratica del Congo dove si estrae il coltan, un minerale molto costoso utilizzato dall'industria delle nanotecnologie. Non sono perché la 'ndrangheta gestirebbe anche il traffico del materiale radioattivo insieme ai clan della criminalità locale. E il business dei rifiuti è una risorsa importante della mafia in Africa con lo smaltimento di sostanze tossiche in Kenya e in Somalia. In Sudafrica, e in particolare nella zona di Città del capo, Pretoria e Johannesburg, i clan si sono infiltrati nel mercato dei diamanti. Secondoiracconti dialcunipentiti e le risultanze investigative proprio a Johannesburg, Pretoria e Città del Capo vivono da tempo fratelli, cugini, nipoti di 'ndranghetisti della Locride. Lì in terra d'africa gestiscono locali, ristoranti ed hotel di lusso, attività che fungono da copertura ma anche da investimenti per riciclare il denaro proveniente dai traffici illeciti. Sempre di più il continente "nero" inizia a diventare protagonista e base dei traffici illeciti della criminalità organizzata calabrese. IL QUADRO L operazione Octopus spiega i legami tra russi e reggini L'INFORMATIVA dell opera - zione Octopus, ha dimostrato come la criminalità di matrice russa stia investendo i suoi profitti anche nel nostro paese e finisce per intrecciarsi con la criminalità di matrice ndranghetista, come evidenziato dai collegamenti attivati con la Procura di Reggio Calabria con riferimento all ince - neritore di Gioia Tauro. E proprio Gioia Tauro con il suo grande porto potrebbe fare gola alla nuova alleanza tra la mafia russa e le ndrine calabresi, che sarebbero pronte insieme ad investire sulle rotte del Nord Africa e dell'asia per gestire di comune accordo il commercio di droga e armi da introdurre in Europa. Attenzione massima quindi adesso alle rotte che portano dal continente africano al Porto di Gioia Tauro. Il porto è purtroppo notariamente stato oggetto delle attenzioni dei clan che in alcune fasi sono riusciti ad infiltrarsi. Un ingente carico di droga sequestrato dalle forze dell ordine Rifiuti tossici accatastati in un deposito REGGIO CALABRIA - Milano e Roma, le due città più importanti del nostro paese sono di fatto in mano alla 'ndrangheta. Due metropoli e due operazioni che indicano il livello di infiltrazione dei clan capaci di gestiretraffici importantidiarmi edroga in stretto contatto conle realtà criminali africane. Due operazioni, l'inchiesta delle Distrettuali antimafia di Bologna e Milano, "Annibale" e il blitz del Ros dei carabinieri "Ibisco", che diversi anni fa iniziò a gettare sotto i riflettori lo strapotere delle cosche tra Roma e il basso Lazio. In entrambi i casi un comune denominatore, l'africa. Nell'operazione "Annibale", scattata tra Milano e la Calabria lo scorso anno sarebbe stato appuranto anche lo stratagemma di un narcotrafficante sudamericano, che sfruttava la sua posizione di custode di un convento di suore in centro a Milano per SULLO SFONDO I rifiuti restano uno dei business Nel 93 venne ucciso misteriosamente l agente Vincenzo Li Causi REGGIOCALABRIA- C'è chi definisce le parole delcollaboratore di giustizia Francesco Fonti una sorta di diario della fanta- ndrangheta. C'è chi invece è convinto che il pentito abbia descritto un quadro preciso e chiaro dicome lecosche abbianoper anni smaltito in Africa rifiuti tossici epericolosi.ungiallo chesadiintrigo internazionale e che non ha trovato ancora una risposta. Il giallo delle tratte tra Italia e Africa ha fatto, nel silenzio degli anni '90, un altra vittima (oltre Ilaria Alpi) passata in quel periodo in secondo piano ma che oggi torna utile per ricostruire un mosaico degno di una drammatica spy story. Infatti alcuni mesi prima di Ilaria Alpi, fu ucciso, sempre in Somalia, anche Vincenzo Li Causi. Secondo quanto si è appreso su Li Causi eraun marescialloche apparteneva ai Servizi Segreti ed era il componente principale della struttura Gladio operante a Trapani, in Sicilia. Li Causi era stato inviato ripetutamente in Somalia dal Sismi e il 12 novembre 1993 morì in un agguato dalla dinamica strana, compiuto da banditi somali. Restano però i rapporti delle forze dell'ordine che anche negli ultimi anni indicano il Nord Africa come approdo principale dello smaltimento illecito dei rifiuti in cui sono coinvolti i clan calabresi. I calabresi e i boss dei cartelli colombiani stavano costruendo un vero e proprio centro di stoccaggio Unreport dilega Ambienteparla chiaro, «lo smaltimento illegale di rifiuti industriali è il più pericoloso campo d attività delle ecomafie e uno tra i business illegali più redditizio. Milionidi euroatassozero». Inquesto racket, insieme alle mafie, agiscono i manager delle aziende, faccendieri, amministratori locali e tecnici senza scrupoli che insieme costituiscono una vera e propria associazione criminale, una Rifiuti Spa, che conta su pratiche collaudate di corruzione, frode ed evasione fiscale, attivada nord asud su tuttoil territorio nazionale. Adesso si dovrà aspettare anche l'esito di numerose indaginipartitenegli ultimidueanni che hanno monitorato le società riconducibili alle cosche di 'ndrangheta che in tutta Italia operano nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Investigazioni che toccano il Nord, il Centroe ilsud delnostropaese eche sono state indirizzate sul circolo dei rifiuti proprio nel periodo in cui l'italia si trovava in piena emergenza discariche. p.v. Le Dda di Bologna e Milano chiusero le indagini Annibale e Ibisco sui carichi che arrivavano in Italia Il traffico di stupefacenti dimostrato dalle inchieste gestire i corrieri provenienti dall'america latina e dell'africa. Gli uomini che di fatto si occupavano di trasportare la droga in Italia, infatti, figuravano come "pellegrini", giunti nel nostro paese per motivi religiosi. Insomma un convento milanese comebase diun trafficointernazionale di cocaina, che coinvolgeva cartelli dei narcos colombiani e affiliati alle cosche di San Luca e di Reggio Calabria operanti in Lombardia. Il sudamericano, portiere del convento, che organizzava i viaggi dei corrieri mascherandoli come pellegrinaggi, facendo loro nascondere la polverebianca neilibridi preghieree in altri bagagli aveva però un collegamento diretto con il continente Africano. Infatti lo stoccaggio dello stupefacente avveniva in una base in Ghana, nella sede di una fittizia società di import-export, che aveva anche richiesto un finanziamento alla Fao per lo sviluppo del mercato ittico in Africa. L'attività di indagine avrebbe dimostrato che era in fase esecutiva un accordo commerciale tra i trafficanti italiani e i narcos appartenenti ai grossi cartelli colombiani per la costruzione, in Africa di un "centro di stoccaggio" di cocaina sotto il paravento di unasocietà di import-export per il settore ittico e artigianale. Era già stata individuata un'area ed erano stati chiesti dei capitali alla Fao come "sovvenzione allo sviluppo locale". Pochi anni prima con l'operazione "Ibisco" si era fatta luce sugli accordi tra 'ndrangheta e camorra per portare in Italia tonnellate di droga che veniva acquistata in Sudamerica, viaggiava in navefino al Marocco e a Capo Verde, poi veniva trasferita in Spagna e da qui al Nord Europa oppure direttamente a Roma. Ma era il riciclaggio del denaro guadagnato con il traffico di stupefacenti lavera specialitàdel «ramo»romano dell' alleanza.una parte, infatti,veniva inviatainspagna, sullacosta del Sol, regione dove più volte in passato gli emissari delle cosche e i loro affiliati romani hanno trovato rifugio. Un' altra quota consistente, invece, passava per l' acquisizione di società sull'orlo del fallimento usate per comprare interi complessi immobiliari poi ceduti a prestanome nel Lazio e nei centri turistici dell'africa del Nord. p.v.

2 24 ore in Calabria Il parroco che ha ricevuto due intimidazioni in cinque giorni, invita la comunità a restare serena «Indigniamoci di fronte al male» La chiesa di San Benedetto a Cetraro stracolma per l omelia di don Stamile di MASSIMO CLAUSI CETRARO (CS) - LA Chiesa di San Benedetto ieri alle alla fine si è rivelata troppo piccola per contenere tutte le persone che hanno voluto, con la loro sola presenza, portare solidarietà a don Ennio Stamile vittima di ben due intimidazioni nel giro di cinque giorni. Del resto il clima a Cetraro si è fatto particolarmente pesante. La testa di maiale mozzata che don Stamile ha trovato davanti la sua abitazione è unsegnale inequivocabile edi una gravità assoluta. Prima per la persona verso cui è stato rivolto. Da anni don Ennio Stamile rappresenta una prete scomodo che partecipa attivamente a tutte le manifestazioni messe in campo dalle associazioni antimafia e che non ha mai esitato a denunciare fatti, circostanze, episodi anche attraverso le sue omelie. Il secondo motivo per cui l attentato assume particolare rilevanza è il momento in cui è avvenuto e cioè all indomani dell incontro con il prefetto di Cosenza, Cannizzaro, in cui il prete ha tenuto un discorso durissimo sulla situazione di Cetraro, definita senza mezzi termini una giungla. Così in tantissimi sono andati ad ascoltare la messa. C era tutta l amministrazione comunale della cittadina tirrenica, con in testa il sindaco Giuseppe Aieta; c erano i consiglieri regionali Giampaolo Chiappetta e Rosario Mirabelli; c era il presidente della commissione regionale antimafia, Salvatore Magarò; il comandante dei carabinieri della compagnia di Paola, capitano Luca Acquotti e il maresciallo Schettino di Cetraro, ma sopratutto tantissima gente comune. Don Ennio dal pulpito ha voluto dare serenità alla sua comunità dicendo che quattro scalmanati non possono certo turbare la tranquillità dei cittadini nè compromettere il grande lavoro delle associazioni culturali e religiose di Cetraro. Il parroco ha voluto anche ribadire la sua massima fiducia nelle istituzio- ni e nelle forze dell ordine. «Una fiducia - ha detto - che non deve mai veniremenoperchè ilrispettodelleregole è la bussola che deve guidare la crescita di una comunità». Inevitabile il passaggio sull episodio di cui è stato vittima che, purtroppo, non è un gesto isolato. Don Ennio nell omelia ha ricordato infatti anche l incendio dell auto del consigliere comunale Pascarelli e i quattro colpi di pistola esplosi contro l auto del medico Ivan Quercia. Di fronte a questi episodi il prete ha invitato tutti a «mantenere sempre viva la capacità di indignarci di fronte al male. Il nostro cammino non si ferma». Parole forti che hanno scosso le coscienze di una comunità che si sta interrogando su quanto sta accadendo. Una comunità che sulla sua pelle ha sviluppato una sensibilità particolaread interpretareilfenomeno mafioso. Negli anni 80 Cetraro fu infatti protagonista di una violenta stagione di sangue. Furono 13 i morti lasciati sul selciato, alcuni illustri come Giannino Losardo, consigliere comunale del Pci e segretario della Procura di Paola. Venne Enrico Berlinguer a celebrare le esequie di Losardo, un delitto rimasto impunito. Adesso qualcuno sente ritornare quel clima visto che le intimidazioni registrate hanno praticamente toccato tutti i gangli della società civile: un medico, un politico e persino un prete circostanza questa mai registrata nemmeno durante gli anni 80. Anche la politica vuole interrogarsi sull accaduto. Venerdì alle 18 presso la sede del Pd si terrà un interpartitica per capire lo stato e la portata della criminalità a Cetraro alla luce dei recenti episodi. La cittadina vuolecapire comedecodificare questi fatti. Atti di bande giovanili? E se sì, capire il rapporto fra questa microcriminalità che avanza e le storiche consorterie mafiose. C è una simbiosi fra le due o presto dobbiamo immaginare l inizio di uno scontro? Nell un caso e nell altro bisogna tenere altissima la guardia. Anche i partiti si interrogano sull accaduto LE REAZIONI La solidarietà della politica Da Loiero a Scopelliti, dalla Napoli a Occhiuto. «Don Ennio non resterà solo» CETRARO - Il sindaco, Giuseppe Aieta, non usa mezzi termini nell affermare che si tratta di «un brutta vicenda che la mia città non meritava. I fatti accaduti ci preoccupano anche in virtù dei segni che sono stati utilizzati. La gravità dell episodio è dimostrata anche dal fatto che, pur pensando al passato, sino ad ora a Cetraro un sacerdote non era mai stato preso di mira». Anche il Governatore, Giuseppe Scopelliti, ha commentato l episodio. «A don Ennio Stamile ha detto - vatutta la nostra solidarietà e sostegno per il suo impegno civile. Non permetteremo, anche con il nostro lavoro di amministratori pubblici, che alcuna intimidazione odiosa come quella che ha subito don Stamile oggi fermi il suo lavoro, il nostro lavoro, per far conoscere ai giovani l importanza della lotta contro le mafie». «Voglio esprimere tutta la mia indignazione per quanto sta accadendo a don Ennio Stamile - ha detto invece il coordinatore nazionale della federazione tra Mpa ed Autonomia e Diritti, Agazio Loiero - Non passa giorno in Calabria che non ci sia un qualche gesto d intimidazione nei confronti di chi, come don Ennio, tiene alta la bandiera della democrazia». «Voglio esprimere la mia vicinanzaa Don Ennio Stamile- hadetto il deputato dell Udc, Roberto Occhiuto- Conosco la sua passione civile, che senza esitazioni ha sempre espresso e so bene che non si farà intimidire. Don Ennio Stamile con il sindaco di Cetraro, Aieta Il segretario generale del Sappe, Durante, suona la sveglia al Governo Dopo l intimidazione al sindacalista I detenuti in Calabria lavorano poco e il recupero sociale resta una chimera La Uil si stringe intorno ad Azzarà CATANZARO - Sono 560, pari al 18,31%, i detenuti che lavorano nelle carceri della Calabria, rispetto agli oltre presenti in tutta la regione. Il dato è stato reso noto dal segretario generale aggiunto del sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), Giovanni Battista Durante. Nei 12 istituti penitenziaria della Calabria, al 31 dicembre del 2010, erano presenti detenuti, dei quali 65 donne e 3244 uomini. Alla stessa data del 2011 le presenze erano di 59 donne e 2984 uomini, per un totale di detenuti. Al 2 gennaio 2012 le presenze erano 3.033; al 9 gennaio, «Condividiamo afferma Durante le parole di allarme sulla situazione delle carceri calabresi, pronunciate nel corso delle cerimonie di inaugurazione dell anno giudiziario a Reggio Calabria e Catanzaro. Forti carenze continuano a registrarsi sul fronte del personale della Polizia Penitenziaria. L'altro dato drammatico, sul fronte prosegue il segretario generale del Sappe del recupero sociale, riguarda il lavoro dei detenuti: in Calabria lavora solo il 18.17%, pari a circa 561 detenuti. Bisogna comunque considerare che la maggior parte di REGGIO CALABRIA - «Siamo stanchi di subire azioni criminali. Bisogna attivare ogni forma di prevenzione e di repressione perevitare che il climadi intimidazione possa ridurre drasticamente spazi di democrazia e di libertà». Lo afferma in una nota il segretario regionale della Uil, Roberto Castagna, circa una nuova intimidazione subita nei giorni scorsi dal dirigente sindacale della UilFpl di Reggio Calabria, Nuccio Azzarà. «Siamo alle solite, la sanità reggina aggiunge continua ad essere fortemente attenzionata dai poteri criminali. Non è un caso che all interno di questo complesso settore, in cui gli interessi e gli sprechi sono materia di ogni giorno, si è consumato il delitto Fortugno e si continuanoa consumare forme di intimidazioni nei confronti di chi si spende giornalmente per difendere i diritti dei lavoratori e combattere abusi, sopraffazioni e sprechi. La Uil nel dire basta a queste odiose intimidazioni, si stringe fortemente attorno ai suoi dirigenti e sollecita di continuare a lottare contro le ingiuste, le sopraffazioni e gli sprechi. Non ci lasceremo intimidire. La linea coraggiosa di Azzarà, di Simone conclude e degli altri dirigenti è la linea condivisa di tutta la Uil Calabrese». Un agente di polizia penitenziaria questi lavora per poche ore ed in maniera discontinua, quindi, la percentuale di coloro che sono impiegati a tempo pieno è di gran lunga più bassa. A causa della carenza di risorse e di commesse esterne il numero è destinato a diminuire ancora di più. Sarebbe quindi opportuno che il Governo, la Regione Calabria, le Amministrazioni provinciali e comunali si impegnassero maggiormente ed in maniera più efficace. Il lavoro consentirebbe - conclude Giovanni Battista Durante - anche di pensare in maniera più efficace a risarcire le vittime dei reati». Lo Stato, però, si faccia sentire e stia vicino a Don Ennio dimostrando che le istituzioni sono sempre più forti della prepotenza». Il capogruppo del Pd nel consiglio regionale della Calabria, Sandro Principe, ha evidenziato poi come la «missione che sta portando avanti don Stamile è alta e nobile» «Il moto profondo di ribellione, che deve coinvolgere tutti noi - ha detto il deputato del Pdl Giuseppe Galati - nei confronti di tali insopportabili ed inaccettabili gesti, va ad assumere maggiore valenza quando ad essere colpito in modo scellerato è chi, come nel caso di don Ennio Stamile, costituisce un importante presidio di legalità sul territorio». «Conosciamo da tempo ed abbiamo da sempre condiviso l impegno profuso da don Ennio Stamile, parroco di Cetraro, per l affermazione della cultura della legalit e contro ogni tipo di sopraffazione e non possiamo tacere innanzi ai due gravi atti intimidatori che lo hanno colpito negli ultimi giorni». Lo afferma in una nota la deputata e componente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli. «Voglio esprimere ha detto Salvatore Magarò, presidente della commissione regionale Antimafia - tutta la mia solidarietà a don Ennio ed a tutti i sacerdoti che sono in prima linea. A Cetraro don Ennio rappresenta un punto di riferimento perchè grazie al suo impegno ed alla sua azione sono stati raggiunti molti risultati positivi. Don Ennio è una testimonianza coraggiosa di una nuova cultura che si sta affermando» 9

3 di GIUSEPPE BALDESSARRO LA LOTTA alla ndranghe- ta ha le armi spuntate. E questo il dato che merge leggendo le relazioni allegate al voluminoso resoconto distribuito dalla magistratura reggina in occasione dell apertura dell An - no giudiziario del distretto. Il quadro, certo, è forniti da magistrati, dunque è di parte. Ma i fatti sono fatti, e sono impietosi. Se si fa un rapporto qualità prezzo, o anche quantità prezzo, è difficile immaginare che alla condizione data si possa fare molto di più. Oltre le righe della relazione che elencano il deficit si può andare al cuore del problema utilizzando le parole di Iside Russo, presidente della giunta sezionale dell Anm, pronunciate in aula sabato mattina:«ci mancanocomputer, scanner, stampanti, aule per celebrare i processi che siano attrezzate per la video conferenza. Quest anno ci sono dovuti confrontare con un problema nuovo: l insufficienza della Polizia penitenziaria che ha determinato spesso la traduzione dei detenuti nelle ore pomeridiane, e tante volte anche l omessa traduzione con rinvio del processo». L associazione nazionale magistrati ha dunque, ma non è la prima volta, manifestato il proprio dissenso apertamente. Protesta l Anm, per «l impossibilità di svolgere fino in fondo il proprio ruolo a causa della scopertura cronica dell or - ganico, già di per sè inadeguato, cui si aggiunge la carenza parimenti cronica delle risorse materiali e strumentali». Secondo quanto affermato da Iside Russo «l aumento dei magistrati disposto dopo gli attentati del 2010 ha riguardato solo alcuni uffici giudiziari, per cui il numero complessivo di magistrati e personale amministrativo del distretto è insufficiente e manca la pre-condizione per gestire tutta quella complessa domanda di giustizia che caratterizza il nostro territorio». E insomma una situazione difficile quella analizzata dalla magistratura associata dove «all uso sistemico dell appello per ottenere la prescrizione dei reati, e alle cause civili cosidette parassitarie (quelle cioè che sfruttano l inefficienza del sistema per creare ulteriore contenzioso) che riflettono in trend nazionale», va aggiunto «la presenza sul territorio della ndranghe- ta». Reggio non è dunque un distretto qualsiasi. E il luogo dove lo scontro tra stato e antistato, è al massimo livello. Ed è per questo che lo Stato non puù permettersi il lusso di affrontare la partita come sta facendo. Ossia con armi spuntate. Reggio 15 L Anm lancia l allarme per la cronica carenza di uomini, mezzi e risorse Le armi spuntate dello Stato Iside Russo: «Mancano magistrati, personale e tecnologie adeguate» Insuf ficienti anche le aule per le udienze La cerimonia di inaugurazione dell anno giudiziario Ancora disagi Corsa al carburante VERSO la normalità, seppure non sono mancate anche ieri, nonostante si trattasse di un giorno festivo, le code ai distributori per rifornirsi di benzina e gasolio. Disagi alla viabilità ed un gran lavoro per i vigili urbani. a pag. 16 Code al distributore Nella Piana Cacciatori rapinati UNA vera e propria odissea ieri all alba per tre cacciatori reggini. Appena giunti nelle campagne di Rosarno sono stati affrontati da una banda di malviventi che non ha esitato ad esplodere alcuni colpi di pistola per farsi consegnare i fucili. a pag. 16 IL CASO L Ufficio che gestisce 2000 detenuti REDAZIONE: via Cavour, Reggio Calabria - Tel Fax reggio@ilquotidianodellacalabria.it Tirrenica Strada statale 18, dubbi sulla variante di Bagnara a pagina 19 Gip-gup costretti alle tappe forzate per far fronte alle richieste della Procura NON è il solo ufficio della magistratura reggina che è in difficoltà. Ma nelle statistiche che ogni anno vengono presentate all apertura dell Anno Giudiziario c è sempre. E l Ufficio Gip- Gup, guidato da quel galatuomo di vecchio stampo che risponde al nome di Vincenzo Pedone. Secondo la relazione del presidente e dalle Corte d Appello, Bruno Finocchiaro, «la sezione Gip-Gup continuaad essere investita da uno straordinario numero di richieste e procedimenti». Solo per fare qualche esempio è vistosamente aumentato il numero di prvvedimenti adottati in temadi intercettazioni telefoniche o ambientali, passati da 14 mila 608 del precedente anno lle 16 mila 859 del periodo in esame, con un incremento del 15%. Sempre secondoi dati,sono state emesse ordinanze di custodie cautelari per mille e 24 indagati e sono state pronunciate 841 sentenze, di cui «ben 142 in sede di giudizio abbreviato, spesso in procedimenti con decine di imputati e numerose e complesse imputazioni». L ufficio Gip-Gup ha trattato, o statrattando, inchieste come Crimine, All Inside, Cosa mia, Meta, Maestro, Fheida 3, Leone, Artemisia, Rea - le, Epilogo, Konta Korion, Archi, Alta tensione, Circolo formato, Vento del nord, Scacco Matto e Pettirosso. «Tutto questo - afferma Finocchiaro - anche un estremo impegno per l eva - sione delle istanze dei detenuti a carico dell Ufficio Locride Una pista ciclabile unirà cinque paesi a pagina 20 che, nel periodo di maggiore impatto delle misure cautelari, hanno raggiunto lo stupefacente numerodi circa 2 mila e 200 detenuti». Malgrado ciò, aggiunge il presidente della Corte d Appello, «le pendenze sia dei processi contro noti che di quelle a carico di ignoti è in leggera ascesa». E non è unanovità ilfatto chediano ancora decine i procedimenti con misure di custodia cautelareche attendono di essere studiati dai Gip. Ammesso che ci riescano, visti i ritmi di lavoro che assieme alle segretarie sono costretti a sostenere. g,bal. Controlli dei carabinieri Dif ferenze di poco conto E' di venerdì mattina la notizia che il consigliere regionale del Pri Antonio Rappoccio è stato rinviato a giudizio per "Corruzione elettorale aggravata". Sabato l'onorevole era all'apertura dell'anno giudiziario di Reggio Calabria, non gli avevano spiegato bene la differenza tra uninvito a comparire in aula e quello a una cerimonia. Il presidente f.f. della Corte d Appello Bruno Finocchiaro non credeva ai suoi occhi mentre si trovava a parlare di rapporti tra giustizia e politica L INTERVENTO La politica faccia la sua parte di DEMETRIO COSTANTINO* E AUSPICABILE che il Governo, dopo anche la forte e univoca denuncia emersa in occasione dell inaugurazione dell anno giudiziario, affronticon decisioneilfunzionamento della Giustizia adottando le necessarie misure. La situazione non è certo nuova, ma averla evidenziata con tanta chiarezza dal Presidente della Corte di Appello Dottor Bruno Finocchiaro e dagli altri intervenuti, non può più esimere i rappresentanti del Governo e del Parlamento dall assume - re la necessaria iniziativa sulla riforma della Giustizia e problemi connessi da concepire con organicità, equilibrio e in una ampia condivisione, come per altro aveva esortato il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Non possiamo essere giustamente preoccupati per la drammatica situazione e, nel contempo, in presenza di una ndran- gheta con potenza militare, densità mafiosa, ricchezza accumulata e gravità di attentati compiuti, pensare di risolvere urgenti problemi nei tempi indefiniti. Se alti Magistrati denunciano l asso- luta insufficienza degli organici per fronteggiare l eccezionale carico di lavoro, se bisogna aspettare tra il tempo del processo e giudizio d appello 3151 lunghi giorni, dovrebbe essere la politica e le istituzioni elettive a dare urgenti risposte, senza attendere Ė se il giudizio del Procuratore Capo Dottor Pignatone debba e possa essere pienamente condivisibile che la mafia è anche nella società, è fondamentale pure individuare le responsabilità che sono appunto largamente dei ceti politici perle inadempienze, per le connivenze, per determinati comportamenti assunti nelle attività svolte. Senza colpevolizzare genericamente tanti politici impegnati, ma a noi è apparso che anche la presenza di rappresentanti politici all inaugura - zione sia stata limitata. Finocchiaro - in riferimento a vicende giudiziarie e uso della politica nella giustizia - con garbata dialettica riconosciuto che se ciò è stato possibile è per i vuoti lasciati dalla politica che ha omessodi risolvere quelle della giustizia. L invito che ci permettiamo fare alla delegazione parlamentare calabresee,inparticolare aicomponenti della Commissione Parlamentare Antimafia, è discutere, recepire e proporre nelle sedi deputate le urgenti questioni sollevate dagli alti Magistrati reggini per avviare percorsi unitari necessari per sconfiggere la criminalità organizzata. Presidente Cids

4 di ALESSANDRO TRIPODI GIOIA TAURO Volevano impedire ai lavoratori di Piana Ambiente di lavorare esortandoli ad aderire all ipotesi di sciopero che era stata bocciata dalla maggioranza degli stessi durante un assemblea svoltasi il giorno prima. E stato interpretato così il gesto compiuto da ignoti nella notte tra sabato e domenica che hanno inserito un lucchetto al cancello dell autoparco della società addetta alla raccolta dei rifiuti, impedendone l aper - tura. Se ne sono accorti alcuni operai all alba di ieri i quali al momento di entrare nella rimessa, per poi salire a bordo degli auto compattatori e prendere servizio, hanno notato che c era una serratura di troppo, oltre a quella della stessa inferriata. Ma per capire il segnale che qualcuno ha voluto lanciare ai dipendenti di P.A. bisogna fare un passo indietro e tornare a sabato pomeriggio in un frangente dell assemblea che i lavoratori insieme ai delegati sindacali e al presidente Domenico Mallamaci hanno effettuato. L adunanza veniva organizzata per valutare l ipote - si di uno sciopero per protestare contro la mancata erogazione delle tre mensilità (novembre, dicembre e gennaio) che i lavoratori aspettano. Messa ai voti tale idea veniva bocciata. Una settantina di dipendenti, su un centinaio, votavano per il no all asten - sione dal servizio volendo dare ancora fiducia alla ditta, anche perché il numero uno Mallamaci rassicurava gli operai che una spet- Piana 21 Ufficio di Corrispondenza: Piazzetta 21 Marzo, Polistena Tel/Fax ilquotidianopiana@finedit.com Ancora una intimidazione a Piana Ambiente, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti Autoparco bloccato dai vandali Ingresso sigillato da un lucchetto per impedire lo svolgimento del lavoro A Rizziconi è già campagna elettorale per le comunali di primavera I moderati scendono in campo puntando su Palazzo San Teodoro A Rosarno tutto pronto per la struttura abitativa che darà dignitosa ospitalità a 260 africani Migranti, la tendopoli della speranza L area requisita su disposizione del prefetto Luigi Varratta. L impegno dei volontari di KETY GALATI ROSARNO Per arrivare alla nuova tendopoli per gli immigrati africani nella seconda zona industriale di San Ferdinando non si può non notare la fila di cortigiane lungo lastrada. Undettaglio chesorvoliamo perché quel che conta è che tra due giorni le quaranta tende inviate dalla Protezione Civile Regionale daranno alloggio a circa 260 extracomunitari, i quali attualmente vivono in condizioni disumane nei noti ghetti della vergognadi Rosarno.Ciriferiamo all ex Pomona, una vecchia fabbrica di agrumi, dove attualmente risiedono ammassati in case di cartonee vecchietende tracumuli di detriti e rifiuti più di cinquecento stranieri, ed al quartiere nei pressi del centro storico della cittadina rosarnese, dove alcune case abbandonate sono state occupate abusivamente dagli stessi. Sono i luoghi che ha attraversato con occhi sbarrati ed in silenzio anche il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l Integrazione, Andrea Riccardi, il quale poco più di un mese fa ha fatto In arrivo i fondi della Regione Michele Girolamo Bello La tendopoli a Rosarno tanza sarebbe stata erogata nel giro di qualche giorno. Fin qui tutto lineare. Sabato sera, alla notizia dell ar - rivo del carburante nelle colonnine, dopo la fine del fermo dei tir, i dipendenti di Piana Ambiente si recavano con i mezzi ai distributori per riempire i serbatoi, riportando successivamente i veicoli all autopar - co e dandosi appuntamento lì per l indomani all alba per iniziare il turno di lavoro Ȧrrivati intorno alle cinque del mattino, la sorpresa. Il cancello della rimessa è bloccato da un lucchetto in più. Al che i dipendenti allertano la Polizia che dopo qualche minuto si reca sul luogo distruggendo il lucchetto e permettendo l apertura dell inferriata. Gli agenti hanno poi perlustrato tutta la zona. Con l ausilio delle molte telecamere posizionate intorno al deposito di Piana Ambiente gli investigatori avranno vita facile nell in - dividuare i responsabili del gesto. Il presidente Domenico Mallamaci, avvertito dai dipendenti, si è immediatamente recato sul posto. «Rimango amareggiato da quanto è successo», ci ha detto Mallamaci. «Stiamo facendo dei sacrifici per risanare l azienda ha continuato il presidente ed episodi come questo fanno riflettere sull utilità degli sforzi che ognuno di noi sta sopportando». visita alla città di Rosarno per vedereecapire lecondizionidegliimmigrati, dopo la lettera inviategli dal primo cittadino di Rosarno Elisabetta Tripodi, che lo ha sollecitato a non lasciarla sola. Dalle ultime notizie emerge che la Regione Calabria si è svegliata perquanto riguarda il problema dell emergenza immigrazione della Piana. Infatti, il governatore della Calabria Giuseppe Scopelli avrebbe già impegnato una di ANGELO GIOVINAZZO RIZZICONI - Anche i centristi di Rizziconi siinseriscono neldibattito politicoin vista delle elezioni comunali di primavera. I maggiorirappresentanti cittadini, Michele Girolamo Bello, ex sindaco dimissionario, e Alfredo Arinelli sono alla ricerca di un punto di svolta «per il recupero della normalizzazione dell azione politica e del Comune», aprendosi al dialogocon coloroiquali intendanocondividere la loro iniziativa, basata principalmente sul confronto delle idee, della comparazione delleproposte. Imoderatiinvitano,pertanto, tuttiaunconfronto serio per la nascita di una coalizione Il sopralluogo della polizia nell autoparco di Piana Ambiente politica che possa scardinare il vecchio sistema, incapacedi assumersidelle responsabilità a palazzo San Teodoro. I due centristi che hanno intenzione di mettere a disposizione di chi aderisce all iniziativa la loro esperienza, hanno lanciato la loro campagna di convincimento per la formazione di un polo che contenga nel suo interno tanti soggetti, possibilmentesenza appartenenzepolitiche, per garantire stabilità e realizzare cose dicui tutti sannoche il paeseha assoluto bisogno. I moderati non nascondono le loro ambizioni di governare il Comune per poi cedere ilpasso a quei giovaniche abbiano soprattutto idee costruttive. spesa di quarantamila euro per la gestionedellamega tendopolidicolore blu. Quest ultima per aprire i battenti dovrà essere affidata ad un associazione di volontariato. A questo proposito, lunedì prossimo a Palazzo del Buon Cammino saranno aperte le buste della manifestazione di interesse pubblicata dall amministrazione comunale. Sembrerebbe che la busta sia una sola e che porti la firma della stessa associazione che attualmente dirige il campo di accoglienza containers di Rosarno, Il mio amico Jonathan. Com è noto la nuova struttura per gli africani dopo quella di Testa dell AcquaaRosarno, èfruttodiun accordo tra Prefettura, Regione Calabria, Provincia, Protezione Civile regionale, i sindaci dei centri di Rosarno e di San Ferdinando, Forze dell ordine e la diocesi di Oppido Palmi, i quali sono riusciti ad ottenere la realizzazione della tendopoli. E stato il prefetto direggio Calabria Luigi Varratta, a requisire il terreno di proprietà dell Area di Sviluppo Industriale sulquale sorge la strutturadi accoglienza.sullaselezione degli immigrati che potranno accedere alle tende riscaldate con annessa cucina all esterno e dieci container per uso igienico, nessuno sembrerebbe sapere niente. Sappiamo tuttavia che nel campo di accoglienza di Testa dell Acqua, sono stati ospitati solo 120 stranieri con regolare permesso di soggiorno. Intanto una pattuglia della Polizia Provinciale presiede giorno e notte l area dove è stata installata la tendopoli che rimarrà in piedi fino al 30 aprile prossimo, per evitare eventuali disordini o occupazioni non autorizzate come è avvenuto tra l al - tro nel campo di Testa dell Acqua. Lions a Taurianova T umori al seno pr evenzione e cure di SALVATORE LAZZARO TAURIANOVA - Si è tenuto a Taurianova, il secondo incontro del Lions Club Taurianova Vallis Salinarum sulla prevenzione dei tumori nell ambito del Progetto Martina, dal nome di una ragazza morta per tumore al seno. I relatori hanno incontrato i giovani studenti con l obiettivo di informarli ed educarli ad avere una maggiore cura della propria salute. Alle appassionate parole dei relatori, che hanno utilizzato una accattivante metodologia di comunicazione fatta di diapositive e didascalie esplicative, ha fatto riscontrouna attenta ed interessata partecipazione degli studenti che hanno ben recepito i messaggi lanciati, ed in particolare chel 80% deitumori è causato da fattori ambientali e stili di vita scorretti. La maggior parte di essi si manifesta mediamente in età media o avanzatama cominciailpercorso in età giovanile,ecco perché bisogna parlare ai giovani. I Lions hanno dichiarato la loro convinzione che l argomento tumori vada affrontato con i giovani ai quali bisogna far sapere con ogni mezzo che prevenire alcuni tumori, diagnosticarli precocemente richiede un impegno da parte dei singoli. La battaglia non si vince con il terrorismo o con gli slogan, la battaglia si vince con la cultura. Alla fine degli incontri sono stati consegnati agli studenti un pieghevole riepilogativo ed un piccolo questionario sull atti - vità. I relatori dei due incontri hanno lanciato ai giovani studenti il messaggio che lalotta ai tumori richiede conoscenza ed impegno personale. Richiede quindi cultura e la scuola è la culla della cultura.

5 6 CALCIO - SERIE B E ESTERO Bonazzoli rimane in attesa del Lecce: Piovaccari e Larrondo le alternative. Piace Melara Reggina, piccoli segnali di risveglio A Grosseto un punto che muove la classifica e domani arriva il Gubbio di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA Un brodino caldo per la Reggina. A Grosseto, la squadra di Gregucci ha dato leggeri segnali di risveglio, ma non a tal punto da imprimere una svolta. Sono state sporadiche le azioni offensive per impensierire Narciso, molte di queste prevedibili. È mancato il guizzo vincente. Il contropiede non ha trovato forma e la squadra non ha saputo cogliere i lati deboli di un Grosseto che, certo, non sta molto meglio della Reggina. Zandrini ha compiuto un solo intervento, su un tiro centrale, facile da bloccare, ma è apparso molto attento. Il giovane, forse anche troppo, bisogna rivederlo all opera contro attacchi sicuramente più esplosivi. Per ora, l im - portante è avere ritrovato fiducia e avere mosso di nuovo la classifica. La vittoria, presto o tardi arriverà. C è già il Gubbio dietro l angolo, domani sera al Granillo. Gregucci ha di nuovo qualche problema in difesa: l idea di far giocare i due nuovi, Freddi e Angella, in condizioni un po precarie, ha portato all infortunio di Freddi le cui condizioni dovranno essere verificate subito. È probabile che il tecnico, pur di proporsi con una difesa diversa da quella di lunedì scorso, sia stato costretto a rischiarlo ma adesso, la situazione si rifà critica perché l assenza di Adejo e la probabile cessione di Cosenza, metteranno l allenatore nelle condizioni di effettuare scelte forzate. MERCATO. Le trattative sono riprese, ma gli eventuali contratti si potranno depositare da oggi e fino a domani, giorno in cui è previsto anche un turno infrasettimanale di serie B. La Reggina aspetta una risposta dal Lecce che potrebbe scegliere Bonazzoli per l attacco. Il giocatore è disposto a trasferirsi, Spettacolo FA Cup: Arsenal di rimonta sull Aston Villa Il Borussia dilaga a Stoccarda e rimane nella scia delle prime NEMMENO l insidioso campo dello Stoccarda impedisce al Borussia Moenchengladbach di tenere il passo delle prime della classe: 3-0 con gol di Hanke, Reus e De Camargo e trio di testa che rimane a una lunghezza. Boccata d ossigeno per il Mainz, che si aggiudica lo scontro diretto in chiave salvezza contro il Friburgo che però ha giocato quasi tutta la gara in dieci per il rosso a Diagne al 4 : 3-1 il finale con doppietta di Choupo Moting. In Spagna il Malaga ha superato, in casa, per 2-1, il Siviglia nel posticipo della ventesima giornata della Liga, portandosi al settimo posto della classifica. I gol sono stati realizzati tutti nei primi venti minuti di gioco. Al 7' Weligton ha portato in vantaggio i padroni di casa; al 15 ha pareggiato i conti Luna; al 19 infine Fernandez ha siglato il decisivo 2-1. Stasera (alle 21) Osasuna- Ieri ripresi gli allenamenti: contro il Pescara torna Galardo. Da verificare le condizioni di Gabionetta Crotone, il rinforzo è in difesa: l esterno Avogradi Il capitano del Crotone, Antonio Galardo Duello tra Aaron Ramsey e Ciaran Clark in Arsenal-Aston Villa Atletico Madrid. In Francia il Marsiglia ha espugnato ilcampo delrennes, vincendo per 2-1, scavalcando così i padroni di casa in classifica, attestandosi al quinto posto della Ligue 1. Gli ospiti, allenati da Deschamps, sono partiti in sordina e sono andati in svantaggio al 15, a causa di una rete di Doumbia. Poi hanno reagito al meglio, pareggiando allo scadere del primo tempo, grazie ad un autogol di Apam, e siglando, con Cheyrou, il decisivo 2-1 al 32 della ripresa. Ferma la Premier per la FA Cup: l Arsenal vola agli ottavi ma quanti brividi. All Emirates Stadium i Gunners chiudono il primo tempo sotto di due gol contro l Aston Villa, trafitti da Dunne e Bent, ma nella ripresa, tra il 9 e il 16, ribaltano completamente la situazione: doppietta di Van Persie, sempre dal dischetto, e gol di Walcott. S PA G N A 21ª giornata GERMANIA 19ª giornata bisogna solo capire se il Lecce è davvero interessato. Ieri, l attac - cante, si è allenato regolarmente al Sant Agata. La Reggina punta su Piovaccari della Sampdoria o Larrondo del Siena qualora la trattativa dovesse andare in porto. C è da risolvere anche il nodo del portiere. La Reggina non ha ancora deposto le armi per Guarna, ma Emanule Belardi, svincolato dall Udinese, si è allenato già ieri. Resta da stabilire se è ufficialmente un giocatore della Reggina. C è una novità anche per il centrocampo: la Reggina è interessata a Fabrizio Melara della Spal, un esterno sinistro classe 86 che potrebbe dare più dinamicità nella zona sinistra del centrocampo. Oggi si dovrebbe decidere e potrebbe esserci la sorpresa di una cessione di Rizzato, che è molto richiesto. GUBBIO. La squadra umbra, una delle matricole, renderà visita alla Reggina domani. Il tecnico Gigi Simoni ha letteralmente trasformato i calciatori che stanno mettendo in difficoltà tutti gli avversari. È un momento più favorevole al Gubbio che attraversa il suo miglior momento, anche se la Reggina gode dei favori del pronostico perché gioca in casa. NOTIZIARIO. Ieri mattina ripresa degli allenamenti, oggi seduta tattica, per provare gli schemi anti-gubbio. Domani mattina è prevista la rifinitura, in serata la partita contro gli umbri, battuti sul loro campo all andata, per 3-1. Tra i diffidati si aggiunge anche Nicolas Viola, per il resto, Gregucci avrà gli altri uomini a disposizione. CALCIO ESTERO RISULTATI Espanyol - Maiorca 1-0 Rayo Vallecano - At. Bilbao 2-3 Real Madrid - Saragozza 3-1 Villarreal - Barcellona 0-0 Real Betis - Granada 1-2 Levante - Getafe 1-2 Real Sociedad - Sp. Gijon 5-1 Rac. Santander - Valencia 2-2 Malaga - Siviglia 2-1 Osasuna - Atletico Madrid oggi 22ª giornata Atl. Madrid - Valencia Barcellona - Real Sociedad Getafe - Real Madrid Granada - Malaga Levante - Santader Maiorca - Betis Siviglia Saragozza - Rayo Vallecano Siviglia - Villareal Sp. Gijion - Osasuna RISULTATI Hannover - Norimberga 1-0 Augsburg - Kaiserslautern 2-2 Bayern Mon. - Wolfsburg 2-0 Borussia Dtm - Hoffenheim 3-1 Hertha Berlino - Amburgo 1-2 Werder Brema - Bayer Lev. 1-1 Colonia - Schalke 1-4 Mainz - Friburgo 3-1 Stoccarda - M gladbach ª giornata Amburgo - Bayern B. Leverkuse - Stoccarda Friburgo - Werder Hertha - Hannover Hoffenheim - Augsburg Kaiserslautern - Colonia Norimberga - Bo. Dortmund Schalke 04 - Mainz Wolfsburg - M gladbach di LUIGI SAPORITO Real Madrid 52 Barcellona 45 Valencia 36 Levante 31 Espanyol 31 Athletic Bilbao 29 Malaga 28 Getafe 27 Osasuna 27 Atletico Madrid 26 Siviglia 26 Real Sociedad 24 Real Betis 23 Rayo Vallecano 22 Maiorca 22 Granada 22 Rac. Santander 21 Villarreal 20 Sporting Gijon 18 Saragozza 12 Bayern Monaco 40 B. Dortmund 40 Schalke 40 M gladbach 39 Werder Brema 31; B. Leverkusen 30 Hannover 27 Wolfsburg 23 Hoffenheim 23 Stoccarda 22 Amburgo 22 Norimberga 21 Mainz 21 Colonia 21 Hertha Berlino 20 Kaiserslautern 18 Friburgo 16 Augsburg 16 Zandrini in presa alta anticipa Sforzini durante Grosseto-Reggina di sabato I N G H I LT E R R A 23ª giornata FRANCIA 21ª giornata CROTONE Il Crotone è tornato ad allenarsi da ieri mattina a Steccato di Cutro in vista della gara contro il Pescara che si giocherà martedì sera allo Scida con inizio alle 20,45. Massimo Drago dovrà rimodellare il Crotone contro la squadra più in forma del momento anche se ieri ha perso Lorenzo Insigne per uno stiramento che lo terrà lontano dai campi per qualche settimana. Una notizia che però non deve fare cullare i tifosi rossoblù tantomeno l ambiente perché tutti conoscono le risorse del Pescara di quest anno. In più, in casa Crotone, continuano i problemi se è vero che Abruzzese non ha ancora recuperato e difficilmente sarà schierato contro i biancazzurri abruzzesi. Drago dovrà anche sostituire il centrocampista Eramo che a Castellammare di Stabia è stato espulso nel finale di gara (si è beccato due turni di squalifica) ma è quasi scontato il rientro a pieno titolo di capitan Galardo. Da verificare le condizioni di Gabionetta e di Maiello (entrambi hanno accusato crampi venerdì) e torneranno ad essere disponibili Checcucci e Djuric. Infine il mercato che vede il Crotone fermo. Non sembra più una priorità l attaccante (né Maniero del Pescara tantomeno quel Juan Sotelo, cileno in procinto di firmare con i biancazzurri). La dirigenza vira decisamente alla ricerca di un puntello in difesa e soprattutto sulla fascia destra dove Correia ultimamente sembra non offrire quella sicurezza che necessita in casa rossoblu. Nessun nome sull agen - da del direttore sportivo Ursino tranne Stefano Avogadri del Piacenza. Un esterno destro che può fare sia il difensore che il centrocampista e il tutto si dovrebbe concretizzare domani Man Utd - Stoke City Wolves - Liverpool Tottenham - Wigan Swansea - Chelsea Everton - Man City Blackburn - Newcastle Fulham - Wba Aston Villa - Qpr Sunderland - Norwich City Bolton - Arsenal 24ª giornata Arsenal - Blackburn Wigan - Everton Stoke City - Sunderland Norwich City - Bolton Qpr - Wolves Man City - Fulham Wba - Swansea Chelsea - Man Utd Newcastle - Aston Villa Liverpool - Tottenham RISULTATI Auxerre - Nancy 1-3 Brest - Paris SG 0-1 Lorient - Sochaux 1-1 Lione - Dijon 3-1 Nizza - Montpellier 0-1 Tolosa - Caen 1-0 Lille - St. Etienne 3-0 Evian TG - Bordeaux 0-0 Valenciennes - Ajaccio 1-2 Rennes - Marsiglia ª giornata Bordeaux - Tolosa Paris SG - Evian Digione - Valenciennes Ajaccio - Nizza At. Etienne - Lorient Montpellier - Brest Nancy - Rennes Marsiglia - Lione Caen - Auxerre Sochaux - Lilla Man City 54 Man Utd 51 Tottenham 46 Chelsea 41 Arsenal 36 Newcastle 36 Liverpool 35 Stoke City 30 Norwich City 29 Sunderland 27 Aston Villa 27 Fulham 26 Swansea 26 Everton 26 Wba 25 Qpr 20 Bolton 19 Blackburn 18 Wolves 18 Wigan 15 Paris SG 46 Montpellier 43 Lilla 36 Lione 38 Marsiglia 37 Rennes 35 Tolosa 34 St. Etienne 33 Bordeaux 27 Lorient 26 Brest 24 Evian TG 23 Dijon 22 Nancy 22 Ajaccio 21 Valenciennes 20 Caen 20 Sochaux 19 Auxerre 19 Nizza 18

6 REGGIO CALABRIA«Pasquale Condello, insieme a Giovanni Tegano e a questo Oppedisano Hanno fatto un accordo e hanno fatto delle regole nuove, hanno mandato un imbasciata dentro le carceri per fare affiliazioni con nuove regole affinché tutte queste affiliazioni della Santa, della che dovevano essere, sono per pace, persone che dovevano mettere pace in tutti i posti». È il 7 marzo del 2011 e Nino Lo Giudice viene interrogato dal sostituto procuratore Giuseppe Lombardo e dal procuratore Giuseppe Pignatone. E nelle sue parole il collaboratore di giustizia fornisce un informazione che riporta alla mente quanto accaduto il giorno della cattura del super boss Giovanni Tegano. Ricordate la folla fuori dalla questura che urlava e applaudiva il mammasantissima? Ricordate ancora quella donna che urlava È un uomo di pace? In tantissimi si chiesero perché mai quella donna dicesse una frase del genere nei confronti di un boss. Oggi, per la prima volta, si conosce la motivazione per la quale Tegano veniva definito un uomo di pace. A svelarla è proprio Nino Lo Giudice che, parlando della composizione della Provincia, spiega: «Allora il centro rappresentava Giovanni Tegano, la ionica rappresentava Domenico Oppedisano e la tirrenica Italiano Peppe Antonio Italiano». Ma è lo stesso collaboratore di giustizia a voler spiegare qualcosa che prima non aveva detto. Il verbale del suo interrogatorio è stato depositato all interno dei faldoni dell inchiesta Archi. Lo Giudice: Pasquale Condello è, questa è una cosa nuova che voglio dire, Pasquale Condello insieme a Giovanni Tegano e questo Oppedisano e poi avevano mandato un imbasciata dentro il carcere, queste sono cose che mi sono state riferite da Giovanni Chilà quando era detenuto, e allora hanno fatto un accordo e hanno fatto delle regole nuove, hanno mandato un imbasciata dentro le carceri per fare affiliazioni con nuove regole affinché tutte queste affiliazioni della Santa, della che dovevano essere, sono per pace, persone che dovevano mettere pace in tutti i posti. Pm: dovevano essere portatori di pace. Lo Giudice: sì, sì portatori di pace. Pm: quando questo? Lo Giudice: qua stiamo parlando e io la data precisa non me la ricordo. Pm: era detenuto Chilà. dalp LUNEDÌ 30 gennaio 2012 PAGINA 5 OLLINO allos calabria ora TRETTO La donna urlò: «Uomo di pace» Ora il Nano svela i retroscena Lo Giudice: Condello e Tegano volevano lo stop alle frizioni interne Lo Giudice: Giovanni Chilà era detenuto. Pm: e arrivò questa che lei chiama imbasciata. Lo Giudice: sì imbasciata tramite Gattuso Francesco Pm: Ciccillo. Lo Giudice: Ciccillo insieme a Giorgio Perla e a altre persone che io non mi ricordo adesso Pm: ma parliamo solo del carcere di Reggio o di tutte le carceri? Lo Giudice: no, tutti i carceri, dove c erano diciamo persone di un certo livello, di un certo spessore Pm: bisognava fare sapere che c era una nuova regola Lo Giudice: nuove regole che dovevano affiliare altre persone e limitarsi, limitarsi. Pm: farne poche e di gente che mettesse pace. Lo Giudice: gente che mettesse pace, sì. Volevano pace, dunque, i padrini della ndrangheta e per questo avevano imposto una nuova regola: stop alle frizioni esistenti all interno dell organizzazione, poche affiliazioni ma fidate. Solo così si poteva pensare agli affari senza assilli di alcun genere. Senza dover imbracciare le armi e fare troppo rumore. Perché è con gli uomini di pace che la ndrangheta è diventata silenziosamente la mafia più potente d Europa. Quella donna che gridò davanti alla questura lo sapeva bene. Tanti, infatti, temevano che la cattura di Tegano potesse rompere delicati equilibri. Consolato Minniti «Non sarà questo gesto a fermarci» Cetraro, tutta la comunità si stringe attorno al parroco intimidito CETRARO La comunità di Cetraro e la Calabria si è stretta attorno al suo parroco don Ennio Stamile (nella foto), vittima di una nuova pesante intimidazione, una testa di maiale con un panno in bocca davanti casa, a dimostrazione della sua solidarietà e vicinanza ad un religioso, impegnato da anni in iniziative in favore della legalità. Nella chiesa di San Benedetto a seguire la santa messa celebrata dallo stesso don Ennio, nel pomeriggio di ieri, il consiglio comunale al completo con in testa il sindaco Giuseppe Aieta, il presidente della commissione regionale Antimafia, Salvatore Magarò, i consiglieri regionali Gianpaolo Chiappetta e Rosario Mirabelli, il capitano dei carabinieri della Compagnia di Paola, Acquotti ed il comandante della stazione di carabinieri di Cetraro, Schettini. «Non siate preoccupati ha detto don Ennio dal pulpito durante la sua omelia rivolgendosi ai fedeli che hanno gremito la chiesa Temete forse che un gesto fatto da quattro scalmanati possa fermare la crescita della nostra bella città di Cetraro? Non sarà certo una testa di maiale a fermare il nostro operato. Nessuno potrà offuscare l immagine di una città che da anni sta cercando di risollevarsi da un pesante passato. Nessuno si faccia illusioni». E poi rivolgendosi agli amministratori ha commentato con una punta di ironia: «Ci voleva un episodio del genere per avere il consiglio comunale al completo in chiesa. In dieci anni non è mai successo. Ma quanto accaduto ha stranamente unito tutti, maggioranza e opposizione. Un miracolo oserei dire». Don Ennio SORIANELLO Antonino Lo Giudice ha poi esortato tutti: «Ad avere piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell ordine. Non bisogna avere fiducia nell antistato ha aggiunto con forza il sacerdote - ma nelle istituzioni, e ciò comporta un impegno da parte di ognuno di noi a collaborare con le forze dell ordine, che dobbiamo ringraziare per il lavoro che fanno, nel far rispettare le regole del vivere civile e della legalità». Il sacerdote ha poi strigliato la stampa perché colpevole di aver dato all episodio troppa importanza per far vendere i giornali. «Per una semplice testa di maiale è successo il finimondo quando, invece, sono altre le notizie che meritano clamore sulla stampa, ma il bene non fa vendere i giornali quanto il male». Al termine della cerimonia il sacerdote ha ricevuto attestati di vicinanza e di solidarietà. In favore di don Stamile si è mobilitata tutta la Calabria. Il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha affermato che «a don Ennio Stamile va tutta la nostra solidarietà e sostegno per il suo impegno civile». Per il parlamentare dell'udc, Roberto Occhiuto, lo «Stato deve farsi sentire e deve stare vicino a don Ennio». Il coordinatore nazionale della federazione tra Mpa ed Autonomia e Diritti, Agazio Loiero, si è detto «indignato per quanto accaduto». Il capogruppo del Pd nel consiglio regionale della Calabria, Sandro Principe, ha evidenziato come la Dopo il portone della chiesa in fiamme anche la sacrestia Giovanni Tegano calcoli da... rivedere Densità criminale E se fosse al 2,7%? Non il 27%, ma il 2,7%! Ci sarebbe un errore numerico alla base dell incredibile dato che vorrebbe quasi un cittadino calabrese su tre coinvolto in attività criminali. Il dato contenuto all interno delle relazioni del presidente della Corte d appello di Reggio Calabria e del procuratore capo Giuseppe Pignatone, sarebbe viziato dalla mancanza di una virgola. Ad accorgersi dell errore è stato il giornalista Aldo Varano che, sul suo sito internet zoomsud.it, ha svelato il mistero: «Nella testa avevo come un tamburo che batteva: 27%, 12%, 10% E stato un fulmine improvviso: mi è scoppiato dentro il cuore e ho avuto paura». Da qui l idea di andare a prendere i dati provenienti dalla Dia, ovvero la fonte diretta. Ebbene la scoperta non è stata da poco: secondo i dati della Dia la Calabria conta 155 cosche e circa 6000 affiliati, con un rapporto del 2,7%, mentre nelle altre regioni si attesta all 1,2% in Campania, 1% in Sicilia e 2% in Puglia. «Hanno sbagliato le virgole. Ecco cos è successo, - spiega Varano - hanno fatto saltare le virgole e ci stanno sputtanando in tutto il mondo. Il 2,7 è diventato 27; l 1,2 della Campania, il 12; l 1,0 della Sicilia, il 10. Si è salvata la Puglia perché aveva un numero intero». «missione che sta portando avanti don Stamile è alta e nobile». Mentre il delegato ai rapporti con le comunità regionali di Roma Capitale, onorevole Domenico Naccari chiesto alle autorità preposte di «garantire a don Ennio la sicurezza richiesta da casi come questi». Maria Fiorella Squillaro SORIANELLO (VV) Qualche giorno addietro avevano incendiato il portone della chiesa intitolata a San Bruno, ammucchiando copertoni di auto e dandogli fuoco. Ieri mattina, intorno alle otto, sempre i soliti ignoti sono entrati dallo stesso portone già danneggiato ed hanno appiccato un incendio dentro la sacrestia. Il fatto è avvenuto a Sorianello, un comune delle Preserre vibonesi, dove appunto è situata la chiesetta dedicata a San Bruno dove i fedeli si raccolgono in preghiera. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Soriano, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca, i quali, prima che le fiamme si propagassero, hanno provveduto unitamente a dei volontari a mettere in salvo la statua del Santo che era in una nicchia e pesava circa un quintale, i quadri e gli arredi. Dopodiché è crollato il tetto, fortunatamente non provocando feriti ma soltanto qualche ulteriore danno. Nel frattempo sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento definitivamente le fiamme. Ora le indagini proseguono per accertare l identità degli autori e soprattutto il motivo dei due atti delinquenziali. Michele Garrì

7 LUNEDÌ 30 gennaio 2012 PAGINA 9 l ora di Cosenza Tel Fax Mail: cosenza@calabriaora.it COSENZA Riciclaggio auto, stangata per la banda > pagina 10 CASTROVILLARI Pd, grande affluenza alle primarie > pagina 13 ACCADDE UN SECOLO FA A CURA DI LUIGI MARIA CHIAPPETTA 30 gennaio Un successo così non se l aspettavano nemmeno i soldati stessi. Perché le scuole reggimentali - attive dal primo gennaio su nobile iniziativa dell egregio colonnello del presidio bruzio - sono frequentatissime. Ogni giorno si registrano nuove iscrizioni. Dunque, niente più militari analfabeti. E dietro la cattedra le cose sembrano andare meglio: gli insegnanti delle nostre scuole elementari, Francesco Vespa, Raffaele Fanuele ed Eugenio Montemurro, con slancio generoso ed ammirevole attendono al disimpegno del nobile incarico. CORIGLIANO Fattoria di tonni a Schiavonea C è il via libera > pagina 14 DIAMANTE La preside sospende il bullo e la sua vittima > pagina 17 Truffa fondi antiusura Indagati davanti al gip Tra oggi e mercoledì gli interrogatori di garanzia Sono in programma tra stamani e mercoledì pomeriggio gli interrogatori delle tre persone colpite da misure di custodia cautelari nell ambito dell inchiesta sulla presunta truffa ai fondi antiusura scattata venerdì mattina. Pino Carotenuto, Gianfranco Vecchione e Giovanni Falanga saranno interrogati dal gip Livio Cristofano alla presenza dei loro avvocati.i tre sono finiti nell inchiesta della Procura di Cosenza in qualità di presidenti e direttore dei confidi Opus homini e Finlabor. Avrebbero gestito in maniera difforme dalla legge i fondi destinati dal Ministero dell Economia e delle Finanze alle aziende in difficoltà. Alla vigilia degli interrogatori gli avvocati del commercialista Giovanni Falanga Carlo Salvo e Franco Locco (quest ultimo difende difende anche Carotenuto e Vecchione) hanno inteso anticipare i contenuti delle dichiarazioni che renderà al giudice il proprio assistito nel pomeriggio di mercoledì. «Sarà chiarita la posizione del nostro assistito», spiegano Locco e Salvo prima di ribadire che Falanga è «completamente estraneo ai fatti delittuosi a lui addebitati». Le vicende che lo hanno visto coinvolto sarebbero in realtà «completamente differenti» a quelle descritte dagli inquirenti. In realtà, nell ordinanza di custodia cautelare Falanga, presidente del Confidi Finlabor, è citato raramente, al contrario di Carotenuto e Vecchione. Il quadro accusatorio nei suoi confronti, pertanto, appare decisamente meno grave, come riconosce lo stesso gip nel concedergli gli arresti domiciliari e rifiutare la richiesta di custodia cautelare in carcere del pm Paola Izzo. Che poi è quello che tengono a precisare anche gli avvocati di Falanga: «Gran parte delle inesattezze e degli equivoci traggono origine dal tipo di interpretazione Gli avvocati: «Falanga estraneo ai fatti misura cautelare sproporzionata» della vicenda fornita dagli organi inqui- Il tribunale di Cosenza. A sinistra, le foto delle tre persone arrestate esibite dagli inquirenti renti alla stampa. Da come è stata interpretata la notizia proseguono Salvo e Locco l impressione che traspare e colpisce l immaginario collettivo è di qualcosa strettamente legato all odiosa pratica dell usura con relativa indebita appropriazione di denaro da parte degli indagati, cosa assolutamente non veritiera e priva di fondamento». I due legali sottolineano, inoltre, come a Giovanni Falanga non si sia mai indebitamente appropriato di somme di danaro, sia pubblico che privato: «Le uniche somme percepite regolarmente e in maniera trasparente a titolo di commissioni dal Confidi, e non già dal nostro assistito, sono transitate sui conti dello stesso Confidi senza che Falanga ne traesse nessun tipo di vantaggio o utilità personale, somme peraltro preventivamente accettate dalle singole imprese che ne hanno autorizzato il bonifico alle proprie banche. Le valutazioni sulla liceità delle commissioni concordate esula dai fatti di cronaca». Il quadro accusatorio, allo stato di fatto, «si fonda solo su mere ipotesi che traggono origine da alcune irregolarità procedurali dalle quali a parere inquirente conseguirebbe l illiceità, quindi la truffa. Contestiamo qualunque riferimento a ipotesi generalizzate di ammanchi, sviamento di importi, appropriazioni o comunque illecito arricchimento personale con denaro pubblico». Ulteriore precisazione riguarda i 500mila euro citato dagli inquirenti nella misura cautelare: quel denaro «rappresenta in realtà la somma complessiva percepita da entrambi i Confidi a titolo di commissioni negli anni oggetto di inchiesta, , l importo che non è stato mai intascato dai soggetti coinvolti, ma utilizzato per la gestione e le spese dei Confidi». Né Falanga, né gli altri due indagati, in pratica, avrebbero lucrato sui fondi antiusura. Ancora: «I fondi rischi monetari ministeriali, non solo non risultano in alcun modo interessati da ammanchi o altre utilizzazioni, bensì sono stati usati per il fine giuridico al quale erano destinati, cioè per finanziare piccole e medie imprese in gravi difficoltà finanziarie, onde prevenire il fenomeno dell usura. È importante a tal fine precisare che i Confidi, che si evidenzia sono soggetti privati, nulla hanno a che fare con la lotta all usura e nulla hanno a che fare con la gestione dei fondi destinati agli aiuti nei confronti dei soggetti usurati, anche perché tale pratica è per legge vietata ai Confidi, essendo affidata ad altri ed appositi organismi». Ecco perché «appare altamente sproporzionato e profondamente ingiusto l aver adottato una misura cautelare nei confronti del dottor Giovanni Falanga, sottoponendolo a una sorta di macelleria mediatica nonostante lo stesso si sia sempre distinto per i grandi valori morali e per essere un serio, stimato e apprezzato professionista che ha adottato da sempre correttezza e legalità quale proprio vessillo». ALESSANDRO BOZZO a.bozzo@calabriaora.it il fatto Scazzottata a Villa Verde Degenti fanno a pugni mentre guardano la tv: uno è in coma È finito nel reparto di rianimazione dell ospedale dell Annunziata per un pugno C. S., 62 anni di Lungro, degente della casa di cura Villa Verde. Ce lo ha spedito un altro degente: B. G., 39 anni di Roseto Capo Spulico. Il La vittima in rianimazione Trattamento sanitario all aggressore fatto è avvenuto nella sala ricreazione della casa di cura per malati psichici di contrada Fiego a Donnici. I due degenti stavano guardando la televisione quando per motivi non del tutto chiari hanno iniziato a litigare. Sembra che C. S. abbia insultato B. G. e i suoi familiari. Quest ultimo ha reagito sferrando un gancio alla tempia dell altro. Un colpo piuttosto violento, visto che C. S. è rimasto a terra privo di sensi. L uomo è stato sibito soccorso dal personale della clinica che ha chiamato l ambulanza. Il ferito è stato ricoverato all Annunziata dove è tenuto sotto stretta osservazione. Sul posto è giunta anche una volante della polizia, che ha avviato le indagini per ricostruire l accaduto. All aggressore è stato fatto un trattamento sanitario obbligatorio. Per via delle suo condizioni di salute mentale non è stato possibile arrestarlo né denunciarlo per lesioni. È stato affidato al reparto di psichiatria dell Annunziata. L incidente di ieri rappresenta una ulteriore piccola dimostrazione delle gravi difficoltà di tutto il comparto della sanità in Calabria. Molte case di cura private hanno annunciato licenziamenti e Villa Verde non fa eccezione. Non passa giorno senza un aprotesta, un sit-in una manifestazione di lavoratori licenziati o che non vengono pagati da mesi. Villa Verde