Lo sviluppo del linguaggio e le difficoltà presenti nei b.ni di 5 anni. Gli indicatori di rischio.
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- Luca Pasini
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1 Lo sviluppo del linguaggio e le difficoltà presenti nei b.ni di 5 anni. Gli indicatori di rischio. Formatrice AID Legnago 26 aprile2012
2 DSA: DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DELLE ABILITA SCOLASTICHE Sono disturbi nei quali le normali modalità di acquisizione delle abilità scolastiche sono alterate già dalle fasi iniziali dello sviluppo.
3 I disturbi del linguaggio (DSL) sono il predittore più affidabile dei Disturbi Specifici di Apprendimento
4 IL LINGUAGGIO Il linguaggio è la capacità di un individuo di utilizzare un codice per esprimere, comunicare e rappresentare le idee sul mondo, attraverso un sistema convenzionale di segni arbitrari. G. Stella
5 INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI D.S.A. 4/5 anni i disturbi del linguaggio 6/7 anni i disturbi specifici dell apprendimento Linguaggio è completato con la padronanza degli aspetti. fonologici, sintattici, lessicali
6 Le competenze comunicazionali dei bambini Caratteristiche personali Predeterminazioni genetiche Per crescere e svilupparsi hanno bisogno di un ambiente
7 IL LINGUAGGIO NON SI INSEGNA MA SI APPRENDE TAPPE UNIVERSALI COMPETENZE COMUNICATIVE COMPETENZE LINGUISTICHE ESPOSIZIONE AD UNA LINGUA
8 IL LINGUAGGIO IN ETÀ EVOLUTIVA Variabilità interindividuale nei tempi e nei modi di apprendimento Competenza linguistica non è unitaria ma un insieme di abilità, sull integrazione di funzioni complesse (senso motorie, neurocognitive, emozionali)
9 Nella scuola dell infanzia i bambini sono in grado di: Richiamare l attenzione (strategie non verbali e verbali) Alternare i turni anche tra pari Permettere all ascoltatore di identificare ciò di cui si parla (avanzare giustificare richieste) Scambiare informazioni attraverso il dialogo (facilitazioni del contesto) Le dispute (contraddire un affermazione e giustificarsi) Semplificare il linguaggio con bambini più piccoli
10 LE NARRAZIONI DI BAMBINI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA (4 5 ANNI) Cronache sequenza di eventi collegati temporalmente Episodi incompleti Episodi minimi Episodi completi
11 Difficoltà linguistiche in associazione con altre condizioni patologiche Difficoltà linguistiche isolate Disordini secondari o associati Disordini primari o specifici
12 D.S.L disturbo specifico di linguaggio Udito normale Test intelligenza non verbale normale Nessun problema neurologico Nessuna grave difficoltà di relazione Nessun disturbo psicopatologico FUNZIONAMENTO LINGUISTICO DEFICITARIO
13 FATTORI COLLEGATI familiarità fattori neuro anatomici difficoltà nella percezione ed elaborazione di elementi acustici ravvicinati minore maturità nei giochi simbolici difficoltà nella sequenzialità capacità di processare informazioni
14 I disturbi di linguaggio La capacità del bambino di esprimersi tramite il linguaggio è al di sotto del livello atteso per la sua età cronologica e mentale: Ritardo semplice di linguaggio: riguarda solo l articolazione, vi è un normale sviluppo delle abilità lessicali e grammaticali. Disturbo specifico di linguaggio: - difficoltà fono articolatorie - semantico - lessicali - morfo sintattiche - di comprensione
15 IL LINGUAGGIO IN ETÀ EVOLUTIVA Variabilità interindividuale nei tempi e nei modi di apprendimento Competenza linguistica non è unitaria ma un insieme di abilità, sull integrazione di funzioni complesse (senso motorie, neurocognitive, emozionali)
16 Gli elementi fonetici non hanno tutti la stessa salienza percettiva Il processamento linguistico richiede l elaborazione di elementi della parola che dipendono: - frequenza della parola - complessità - capacità di esaminare la struttura fonetica
17 DETERMINAZIONE DELLE AREE COMPROMESSE Il sistema linguistico risulta strutturato a diversi livelli per ciascuno dei quali vi sono regole diverse e differenti possibili analisi I livelli costitutivi del sistema sono quattro: fonologia sintassi semantica pragmatica G.Stella
18 La fonologia Definisce e descrive l insieme degli elementi e delle regole di combinazione dei suoni che, in ciascuna lingua, servono per la costruzione delle parole L italiano ha 27 fonemi che seguono un preciso ordine Per esempio il fonema N può precedere, ma non seguire il fonema T
19 La fonologia È un sistema prescrittivo: è un insieme di regole da rispettare Si sviluppa a partire da: Capacità di discriminazione psico-acustica Capacità di categorizzazione fonetica Viene sviluppato in gran parte entro il 2 anno di vita Deve essere completato (prescrittività) entro il compimento dei 3 anni (con eventuali disturbi residuali) 2007 Giacomo Stella
20 Sviluppo fonologico La pietra miliare della struttura fonotattica dell italiano è la sillaba piana CV Le prime parole che il bambino pronuncia sono formate dalla replicazione della sillaba piana (pa-pa) Successivamente la duplicazione viene variata e aumentano i suoni ti-to pa-ta no-na In una terza fase compaiono strutture sillabiche più complesse, come il gruppo CVC (es por-ta) o CCV (es. sca- in scala) Le combinazioni diventano sempre più lunghe e complesse.
21 I DISTURBI FONOLOGICI ESPRESSIVI sono i più frequenti costituiscono la prima manifestazione dei DSL PERCORSO lallazione poco variata difficoltà nell organizzazione dei suoni all interno della parola alterazioni della struttura fonologica preferenza per un suono stessa parola prodotta in modo variabile e imprevedibile marcato ritardo nello Tiziana sviluppo Turco metafonologico Bortolini
22 Come evolve il disturbo fonologico espressivo? 4 a Realizzazioni poco intelleggibili 5 a Miglioramento della produzione verbale Difficoltà di analisi fonologica e di programmazione fonologica 6a Difficoltà di letto-scrittura 8a Difficoltà di accesso lessicale 2007 Giacomo Stella
23 Disturbi fonologici e memoria fonologica Il disturbo di linguaggio fonologico espressivo è verosimilmente causato da un deficit della memoria fonologica a breve termine (MBT) Scarsa capacità di trattenere la traccia ( deficit di immagazzinamento) Difficoltà nel recuperare la traccia (recupero - ricordo) a causa del deficit di MBT i bambini hanno difficoltà a ripetere la parola che sentono e quindi sviluppano più lentamente il linguaggio
24 Disturbi fonologici e memoria fonologica Hanno difficoltà ad imparare i giorni della settimana, i mesi dell anno, le serie numeriche, soprattutto i numeri dopo il 10 le tabelline Anche quando hanno imparato le sequenze, hanno difficoltà di recupero funzionale Che giorno è oggi? In che mese siamo? Quale viene prima e quale viene dopo?
25 DISTURBI NELLO SVILUPPO SINTATTICO Difficoltà di utilizzo delle strutture grammaticali Es: omissione di articoli, concordanza soggetto predicato
26 DISTURBI DELLO SVILUPPO LESSICALE Il numero di parole che un bambino è in grado di comprendere e produrre è un indicativo dell adeguatezza del linguaggio
27 DISTURBI DELLO SVILUPPO LESSICALE SVILUPPO DEL VOCABOLARIO MOLTO LENTO ERRORI DI ORGANIZZAZIONE SEMANTICA: POLTRONA SEDIA ANOMIE USO DI CIRCONLOCUZIONI ERRORI FONOLOGICI: MATTAMONDO
28 I deficit associati semantico lessicali hanno un peso negativo sulla comprensione del testo
29 L ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PRAGMATICHE La pragmatica studia i meccanismi e le rappresentazioni mentali che consentono a parlanti e ascoltatori di risolvere le ambiguità e interpretare il linguaggio nel contesto verbale e non verbale. Levinson
30 I DISTURBI PRAGMATICI Riguardano l interpretazione del contesto per cui il bambino: ha una comprensione approssimativa, fatica a identificare certe parole, ha difficoltà nelle espressioni metaforiche Nello sviluppo il disturbo si evidenzia sempre più
31 PROVE OSSERVATIVE Prova di costruzione di frasi Prova di ripetizione di frasi Prova di denominazione Prova di comprensione sintattica
32 ETÀ SVILUPPO TIPICO SEGNALI DI DIFFICOLTÀ 4 ANNI Consapevolezza che le frasi si dividono in parole Disturbo di linguaggio preesistente Interesse per i suoni della lingua Riconoscimento dei fonemi del proprio nome Difficoltà nell imparare filastrocche, giochi linguistici, rime Disinteresse verso i giochi di parole
33 ETÀ SVILUPPO TIPICO SEGNALI DI DIFFICOLTÀ 5 5 e 1/2 Divide la parola in sillabe Difficoltà a dividere le parole in sillabe Riconosce un maggiore numero di fonemi Difficoltà ad imparare i suoni e i nomi di una lettura Identifica alcune lettere nella scrittura Difficoltà a riconoscere le lettere del proprio nome Sente le rime e le riproduce Difficoltà ad individuare il numero di parole di una frase
34 ETÀ SVILUPPO TIPICO SEGNALI DI DIFFICOLTÀ 5 6 anni Tra più parole verbali o immagini trova quelle che iniziano con la stessa sillaba Difficoltà in queste attività Identifica e pronuncia la sillaba iniziale di una parola Conta il numero di sillabe e fonemi in una parola semplice Opera una fusione tra fonemi per formare una parola
35 Altri indicatori di rischio DSA Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio foglio Disturbo della memoria a breve termine Difficoltà di attenzione Manualità fine difficoltosa Goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare Riconoscimento destra/sinistra inadeguati Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo
36 Cosa può fare la scuola dell infanzia?
37 Sviluppare la capacità di identificazione dei bambini con difficoltà di linguaggio Indirizzarli precocemente ai servizi di logopedia Collaborare con i servizi di logopedia Organizzare laboratori linguistici con obiettivi diversi a seconda delle età del bambino MIGLIORARE LE COMPETENZE DI TUTTI I BAMBINI
38 Sviluppo spontaneo delle abilità fonologiche filastrocche rime è arrivato un bastimento carico di raggruppare parole che condividono la sillaba iniziale Dividere in sillabe una parola Dare giudizi sulla lunghezza di parole
39 La consapevolezza fonologica non spontanea processo di apprendimento Segmentazione fonemica (spelling) Fusione fonemica (blending) Riconoscimento fonema iniziale.
40 COMPETENZA METAFONOLOGICA Capacità di comparare, segmentare e discriminare parole presentate oralmente, sulla base della loro struttura fonologica (Bishop & Snowling 2004)
41 PROPOSTE DIDATTICHE PER LA SCUOLA DELL INFANZIA ATTENZIONE UDITIVA FONOLOGIA GLOBALE FONOLOGIA ANALITICA Parametri di suono Giudizi di lunghezza di parole Fusione fonemica Sequenze sonore Scansione sillabica Segmentazione fonemica Lettura Riproduzioni sonore Riconoscimento/produzione di rime Manipolazione di parole Riconoscimento suono iniziale Deiezione Consonante iniziale
42 ATTENZIONE I bambini con difficoltà fonologiche incontrano difficoltà quando devono smontare la parola nei pezzi che la costituiscono che sono prima le sillabe e poi i fonemi nelle rime, nei giochi di segmentazione e fusione fonemica sia a livello di sillaba sia a livello di fonema. I giochi fonologici e metafonologici aiutano i bambini a superare queste difficoltà e a imparare a individuare i fonemi che compongono la parola
43 Consapevolezza metafonologica e apprendimento Troppo spesso i prerequisiti fonologici sono stati trascurati a vantaggio degli aspetti grafo-motori. Infatti, nella scuola dell infanzia, numerose sono le attività rivolte a sviluppare le competenze percettive e manipolative (visive, uditive, tattili), le abilità motorie e l organizzazione temporale e spaziale. La scrittura non è semplice operazione grafica, ma capacità di saper analizzare la parola come sequenza di suoni
44 Importanza di sviluppare la consapevolezza fonologica: prima dell insegnamento formale della lettura e della scrittura, nell ultimo anno della scuola dell infanzia durante l acquisizione delle abilità iniziali, in classe prima della scuola primaria
45 Difficoltà morfo-sintattiche Preposizioni: sopra sotto davanti dietro dentro fuori Preposizioni: intorno vicino lontano tra daa Forma verbale: attiva passiva riflessiva Tempo verbale: presente passato futuro Terza persona: singolare plurale
46 Comprensione morfosintattica Far compiere ai bambini azioni su oggetti (il bambino va dalla casa all albero) Indicazione del disegno corrispondente alla frase pronunciata dall adulto Tombole grammaticali
47 Uso dei funtori morfologici Costruire frasi con parole figurate e cartoncini colorati al posto dei funtori
48 Uso della morfosintassi Pronunciare la frase corrispondente a un disegno Racconto di storie in sequenza (con/senza supporto visivo) Ripetizione di un racconto su ascolto Racconto di esperienze (script) autobiografici procedurali racconti di fantasia
49 Vocabolario capacità di comprendere parole singole denominazione di oggetti, figure e particolari capacità di raggruppare oggetti, figure e parole per categoria
50 Comprensione di parole singole Indicare la figura denominata tra più alternative (ad es. in un disegno/foto) Distinguere parole e non-parole
51 Denominazione lessicale Denominare figure Giochi di tombole figurate Denominazioni di particolari di figure Descrizioni di azioni (mimo/tombola delle azioni in commercio)
52 Laboratorio sulle capacità lessicali (i campi semantici, la denominazione di figure, le parole derivate e modificate ecc., gli indovinelli sulle parole, descrizione di azioni ) Laboratorio sulla consapevolezza testuale ( formare associazioni tra parole per formare una storia, attenzione al testo narrato, catene di parole, cambiare il finale di una storia, individuare i protagonisti )
53 Grazie per l attenzione
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