Errori in terapia: elaborazione di procedure per la gestione del rischio clinico. (Indagine multicentrica in 9 ospedali di Milano e Provincia)

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1 pubblicazioni Errori in terapia: elaborazione di procedure per la gestione del rischio clinico (Indagine multicentrica in 9 ospedali di Milano e Provincia) Il presente articolo è tratto dall elaborato finale (tesi di Laurea in Infermieristica) di Angioi Nadia, relatore Dott. Muttillo Giovanni Università degli Studi di Milano A.A. 2006/2007- Sez. IRCCS Fondazione Policlinico, Ospedale Maggiore, Mangiagalli e Regina Elena. di Nadia Angioi, Struttura Complessa di Geriatria Enti Ospedali Galliera Ge - Giovanni Muttillo, Presidente ABSTRACT Lo studio ha lo scopo di valutare il grado di conoscenza e di attenzione in merito al rischio clinico nella gestione della terapia da parte degli infermieri, inoltre, ha voluto mettere in evidenza non solo le cause ma come viene vissuto e gestito l errore in terapia, sia dal professionista che dell organizzazione. Gli esiti della ricerca documentano una buona conoscenza del fenomeno da parte dei colleghi. Nonostante da parte di molte strutture sanitarie si evinca una crescente attenzione al problema, risulta per molti professionisti sanitari difficile segnalare e discutere dell errore all interno del proprio team di lavoro, anche per la paura di essere giudicati in negativo ed essere additati come unici colpevoli, quando invece vi possono essere cause da ricercare anche all interno della catena organizzativa della struttura, dove purtroppo sempre più spesso l attenzione ai costi, o agli interessi economici tagliano sia le risorse umane che materiali. PAROLE CHIAVE: Infermiere, Rischio Clinico, Errore in Terapia, Protocolli, Ministero della Salute. INTRODUZIONE: Molti studi hanno confermato una relazione inversa tra numero di infermieri ed eventi avversi quali: cadute, errori nella somministrazione dei farmaci, aumento dell incidenza delle ulcere da decubito. L errore in medicina costituisce ancora oggi una delle 10 principali cause di morte ed è, sicuramente la meno accettabile. Da uno Studio del 1999 dell INSTITUTE OF MEDICINE (USA) risulta che ogni anno muoiano tra le e le persone a causa di errori di diagnosi, di chirurgia, di terapia farmacologica. Secondo dati I.S.T.A.T (Istituto Statistico Italiano) nel nostro Paese su di persone che subiscono un ricovero, ben ne escono con danni, menomazioni e patologie non correlate con il motivo che le ha portate al ricovero, dovuti ad errori e disservizi delle Strutture Sanitarie. Errori e disservizi fanno si che tra queste danneggiate ben muoiano (10 volte rispetto ai decessi per incidenti del traffico). Errori nella scelta del farmaco, scambio di farmaci con nomi simili e/o confezioni identiche, errata interpretazione della prescrizione, scambio di pazienti, sono solo alcuni esempi che possono dare lievi conseguenze alla persona assistita ma che in alcuni casi hanno creato danni gravi e gravissimi fino a provocarne il decesso. Le cause degli errori sono molteplici: mancanza di informazioni, inserimenti per il personale neoassunto troppo brevi, logistica inadeguata, turnistica stressante, carenza di personale, allocazione di risorse umane e materiale sbagliato, comunicazione tra personale sanitario e tra sanitari e paziente inefficace, calo di attenzione, inesperienza. Quasi sempre le cause possono essere ricondotte ad una cattiva organizzazione di quell articolato processo che, partendo dalla prescri- 27

2 zione arriva fino alla somministrazione della terapia. Gli errori in terapia hanno importanti ripercussioni, oltre che sulla salute del paziente, anche sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e provoca inoltre, ritardi nella guarigione, ricoveri prolungati ed assenze dal posto di lavoro. L interesse in Italia al fenomeno è abbastanza recente: è stata attivata nel 2003 dal Ministero della Salute in collaborazione con L AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) una task force di esperti in materia Commissione Tecnica del Rischio la quale ha elaborato linee guida e protocolli per poter arginare e contenere il fenomeno. La qualità in sanità deve essere considerata un bene strategico nel nostro paese. Riflettere sulle cause che possono condurre il Professionista Infermiere a commettere errori è fondamentale per diffondere la cultura della scurezza basata sul Principio Imparare dall errore. MATERIALI E METODI: Nel periodo gennaiofebbraio 2007 con l obbiettivo di valutare la percezione e il grado di conoscenza riguardante il fenomeno degli errori da parte degli Infermieri, a livello locale, è stata condotta un indagine multicentrica all interno delle Unità Operatve di Medicina e Chirurgia di otto strutture sanitarie di Milano e provincia (IRCCS Fondazione Policlinico Ospedale Maggiore, Mangiagalli e Regina Elena - IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori - AO San Paolo - AO San Carlo - Istituto Clinico Humanitas - AO Sacco - AO Niguarda Cà Granda - AO Ospedale Civile di Legnano) sedi del Corso di Laurea in Infermieristica. Sono stati distribuiti 310 questionari, includendo nello studio gli infermieri e i coordinatori infermieristici delle suddette strutture sanitarie. È stato costruito un questionario di 12 domande in cui sono state esplorate 5 aree: conoscenza del rischio clinico legato alla terapia farmacologica; principali cause di errori in terapia; gestione dell errore all interno della Unità Operativa; fasce di orario e periodi dell anno a maggior rischio di errori; presenza di schede di segnalazione dell errore e l autore della segnalazione. 28 RISULTATI: Il campione è risultato così suddiviso: 292 infermieri pari al 94,19%, 18 coordinatori infermieristici pari a 5,81%. Su 292 infermieri hanno risposto in 140 pari al 47,95%, 76 pari al 26,03% non hanno risposto. Su 18 coordinatori infermieristici hanno risposto in 16 pari al 5.16%, in due pari al 0,65% non hanno risposto. 76 Questionari pari al 26,03% non sono stati più restituiti e viene considerato dato perso. Oltre il 95% del campione complessivo intervistato sa dare una definizione corretta di rischio clinico legato agli errori in terapia. Dall analisi dei dati è emerso che tra le cause di errori legate alla struttura sono state individuate: - mancanza di personale (50% per gli infermieri e 100% per i coordinatori) - eccessivo carico di lavoro Causa di errori legati alla struttura - Coordinatori mancanza personale eccessivo carico di lavoro logistica inadeguata (19,28% per gli infermieri e 56,25% per i coordinatori) - logistica inadeguata (18,57% per gli infermieri e coordinatori). Tra le cause legate all operatore si evidenzano: scrittura incomprensibile (62,85% per gli infermieri, 68,75% per i coordinatori) - scambio di pazienti (42.85% per gli infermieri, 56,25% per

3 i coordinatori) - farmaco prescritto ma non somministrato (33,57% per gli infermieri, 50% per i coordinatori). Causa di errori legati all operatore - Coordinatore scrittura incomprensibile scambio paziente farmaco prescritto ma non somministrato Alla domanda come vengono gestiti gli errori in terapia in Unità Operativa gli infermieri hanno così risposto: - 57,14% attivano tutte le procedure come da protocollo - 19,28% ignorano il problema sperando che la situazione migliori - 8,57% si cerca il colpevole. I coordinatori hanno dato le seguenti risposte: - 81,25% attivano tutte le procedure come da protocollo - 12,50% ignorano il problema sperando che la situazione migliori - 6,25% si cerca il colpevole. La fascia di orario a maggior rischio di errore risulta essere il mattino per il maggior carico di attività, e il periodo dell anno l inverno a causa del maggior numero di assenze per malattia. I risultati più interessanti li otteniamo andando ad analizzare la domanda riguardante la presenza o meno di schede di segnalazione dell errore e l autore della segnalazione. Il 72.85% degli Infermieri ha dato risposta positiva, mentre il 17,85% ha dato risposta negativa. L 87,50% dei Coordinatori ha dato risposta positiva il rimanente 12.50% ha dato risposta negativa. Da questi grafici si evince una sempre maggiore attenzione al problema e chi segnala maggiormente anche in maniera informale è l Infermiere rispetto al Medico. 29

4 SCHEDA UNICA DI SEGNALAZIONE DI SOSPETTA REAZIONE AVVERSA (da compilarsi a cura dei medici o degli operatori sanitari e da inviare al Responsabile di farmacovigilanza della struttura sanitaria di appartenenza). 30

5 CONCLUSIONE: I dati raccolti dimostrano una buona conoscenza del fenomeno. Affrontare l errore in maniera critica e riflessiva aiuta il Professionista Infermiere ad acquisire maggiore consapevolezza del proprio agire quotidiano e del proprio ruolo all interno dell equipe assistenziale. Oggi, ancora troppo spesso, l errore viene visto e vissuto come un fallimento del proprio agire, creando ansia e paura, con l angoscia di essere puniti ed additati come incapaci di svolgere il proprio lavoro. Molto spesso si evita la discussione sull eventuale errore, o si preferisce additare singolarmente il singolo. Sarebbe giusto discutere e confrontarsi, per far si che gli errori vengano valutati, compresi e non ripetuti all interno dello stesso contesto. Segnalare l errore non solo riflette una onestà intellettuale ma può far emergere deficit nell organizzazione ed intervenire in tempo prima che si arrivi all evento avverso. Occorre ricordare che è l uomo che sbaglia ma molto spesso è l organizzazione che ha fallito. Esistono situazioni latenti che rimangono tali finchè si innescano tutta una serie di circostanze che portano l uomo a sbagliare. Più è grave il danno, maggiore sarà lo sconforto, il disorientamento, la sensazione di inadeguatezza e di incapacità professionale di colui che ha sbagliato. Eliminare completamente l errore umano è impossibile, mentre è fondamentale favorire le condizioni lavorative ideali e porre in atto un insieme di azioni che renda difficile per l uomo sbagliare. Oggi molto spesso ci si trova ad operare in condizioni stressanti dove ti chiedono di produrre al massimo con risorse insufficienti e inadeguate. L inserimento di personale neolaureato dovrebbe essere seguito da tutor formati ed aggiornati. Segnalare l errore, aggiornare le proprie conoscenze, introdurre nei Corsi di Laurea il concetto di Rischio Clinico e gli strumenti per arginare il Fenomeno, adottare procedure standardizzate e di facile applicabilità, migliorare la comunicazione, deve essere assunto da tutti i Professionisti Sanitari come criterio etico e di qualità nei confronti delle persone assistite. Il problema degli errori non può più essere sottovalutato. Le Organizzazioni Sanitarie devono dare spazio alla Professione Infermieristica troppo spesso relegata in ruoli secondari, se davvero vogliono erogare servizi di Qualità. D altro canto anche la Professione Infermieristica deve possedere le conoscenze e le competenze necessarie per favorire il cambiamento culturale Imparare dall errore. Sapere, Saper fare, Saper essere consapevoli delle proprie responsabilità e dei propri limiti non solo verso chi assistiamo ma anche verso noi stessi. Il percorso da intraprendere per assicurare una Sanità dove la Qualità è al primo posto, non gli interessi economici atti a ragionare in termini di risparmio e di tagli organizzativi, è difficile e complesso ma è l unico percorso possibile per garantire a tutti il Diritto alla Salute. Già nel Secolo scorso il noto Filosofo, Karl Popper, parlando di errori, con grande lungimiranza affermò:. Evitare errori è meschino: se non osiamo affrontare problemi che siano così difficili da rendere l errore quasi inevitabile, non vi sarà allora sviluppo della conoscenza. In effetti è dalle nostre teorie più ardite, incluse quelle che sono erronee, che noi impariamo di più. Nessuno può evitare di fare errori: la cosa più grande è imparare da essi. La bibliografia è presente sul sito internet nella sezione IO INFERMIERE 31

6 BIBIOGRAFIA. Aiken LH.Hospital nurse staffing and patient mortality, nurse burnout, and job dissatisfation. JAMA (16): Commissione Tecnica sul Farmaco: Risk management in Sanità Il Problema degli Errori; Cap. 1.2 Pag Giovanni Muttillo, Paola Gobbi Malpractice: anche un occasione di crescita per la professione IO Infermiere periodico trimestrale organo di stampa a cura del Collegio IPASVI Milano-Lodi N Giovanni Muttillo, Sergio Fucci L'incidenza dell'errore in sanità IO Infermiere periodico trimestrale organo di stampa a cura del Collegio IPASVI Milano-Lodi N 4/ Giovanni Muttillo Sergio Fucci La nuova cultura della responsabilità professionale IO Infermiere periodico trimestrale organo di stampa a cura del Collegio IPASVI Milano-Lodi N 4/ Karl Popper. La società aperta e i suoi nemici Vol 1 Armando Editore-Roma Kohn L, Corrigan J, Donaldson M; To err is human: building a safer health system; 1999; National Academy Press; Washington, D. - Reason J. Human Error; 1990; Cambrige University Press. Ed Italiana: L Errore Umano; Editore Il Mulino, Bologna.

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