L Scc della Direttrice Adriatica
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- Lorenza Bevilacqua
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1 L Scc della Direttrice Adriatica
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3 L Scc della Direttrice Adriatica
4 IL SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO La sigla Scc, Sistema di Comando e Controllo, indica il più avanzato sistema di gestione integrata della circolazione in uso in campo ferroviario. Attraverso l Scc il traffico viene governato da un unico Posto centrale che ha giurisdizione su un area estesa per centinaia di chilometri di linea ferroviaria, caratterizzata da importanti flussi di traffico sia merci, sia passeggeri e da elevate velocità di marcia dei treni. Questo sistema sarà installato anche sulle nuove linee Alta Velocità/Alta Capacità. Sviluppato e perfezionato a partire dagli anni 90, è entrato in esercizio sulla rete ferroviaria nazionale secondo il programma di attivazione di RFI, la società dell infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato. Il processo di sviluppo del Sistema di Comando e Controllo è stato particolarmente complesso, sia perché si è dovuto mettere a punto un sistema in grado di gestire componenti e apparati di diversa tecnologia, elettromeccanica e computerizzata, sia perché se ne è avviata la realizzazione su sette siti contemporaneamente, diversi per estensione e caratteristiche. Un altra qualità significativa del sistema è la flessibilità. L assetto della rete ferroviaria nazionale infatti è un assetto dinamico, soggetto a un continuo sviluppo (raddoppi, nuovi piani regolatori delle stazioni, introduzione di nuove tecnologie): l Scc è stato concepito per adattarsi a questo sviluppo. Quello della Direttrice Adriatica, con Posto centrale a Bari Lamasinata, è il più esteso per chilometri di linea e numero di stazioni telecomandate (da Bologna a Lecce e Metaponto).
5 Il Posto centrale di Bari Lamasinata governa l intera Direttrice Adriatica e il Bacino pugliese per un totale di chilometri circa La missione industriale di RFI Rete Ferroviaria Italiana, la società dell infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, opera in regime di Concessione pubblica e il suo rapporto con lo Stato è regolato dal Contratto di Programma, lo strumento che definisce gli investimenti che RFI deve realizzare. A RFI è affidato il compito di identificare, studiare e realizzare lo sviluppo dell infrastruttura ferroviaria, con l obiettivo di ottimizzare l offerta di capacità della rete; sviluppare l utilizzo dell infrastruttura, offrire servizi di circolazione ed altri servizi complementari ad essa, ripartendo e regolando l accesso alla rete. RFI assicura, inoltre, il mantenimento in efficienza dell infrastruttura ferroviaria, ne realizza la manutenzione e il rinnovo e ne garantisce i massimi standard di qualità e sicurezza. In uno scenario di mercato del trasporto liberalizzato qual è quello italiano, il ruolo di gestore dell infrastruttura assegnato a RFI comprende anche la responsabilità di rilasciare alle imprese provviste di licenza (concessa dal Ministero) il Certificato di Sicurezza, previa verifica del possesso da parte delle aziende dei requisiti previsti dalla legge. Inoltre assicura alle imprese l accesso all infrastruttura e commercializza le tracce incassandone il pedaggio. Con la costituzione di RFI, le Ferrovie dello Stato hanno realizzato la direttiva comunitaria che decreta la separazione fra gestore della rete e produttore dei servizi di trasporto.
6 Sistema e integrazione I termini sistema e integrazione indicano due caratteristiche fondamentali che, per la prima volta, sono concentrate in una sola tecnologia. Rispetto agli apparati di precedente generazione, infatti, l Scc opera secondo una visione di sistema: alla capacità di gestire la circolazione su un estensione di centinaia di chilometri e alla possibilità di minimizzare le conseguenze di eventuali anormalità, integra per la prima volta anche un sotto-sistema di diagnostica degli impianti, la tele-sorveglianza delle stazioni e l informazione al pubblico. E tutto questo aggiunto a un miglior rapporto fra costi operativi e prestazioni: migliorano l efficienza e il rendimento dell infrastruttura; si razionalizza l impiego del personale (prima impiegato nelle stazioni ora non più presenziate, può essere destinato ad altre funzioni produttive); il processo di manutenzione diviene più efficiente; aumenta la protezione dei beni della società da furti e atti vandalici. L integrazione dei sistemi Il primo sistema controllato dall Scc in maniera integrata con la gestione della circolazione è quello costituito dai segnali e dalle tecnologie lungo la linea: il dispositivo del Blocco automatico e di controllo della temperatura degli assi, gli apparati di protezione delle stazioni e dei passaggi a livello, gli scambi. L Scc è poi integrato con la Piattaforma Integrata della Circolazione (PIC), il sistema di supporto al network delle sale operative che gestiscono il traffico sulla rete nazionale e sono coordinate dalla Sala operativa centrale di Roma con sede a Villa Patrizi. L operatività di PIC si basa sull acquisizione dei dati d Orario elaborati dal sistema Ro.man., e consente l alimentazione di Riace, il sistema deputato all elaborazione dei report e degli indicatori d esercizio relativi alla circolazione. E inoltre in fase di realizzazione la connessione dell Scc, con altri due sistemi informatizzati, In.Rete 2000 (processi e cicli della manutenzione dell infrastruttura) e Dote (gestione dell alimentazione elettrica). Supporto essenziale dell Scc è la rete di telecomunicazione (dati, voce e immagini), con radiosegnale potenziato all interno delle gallerie e sistema di registrazione automatica delle comunicazioni vocali tra il personale di bordo e quello di terra. I mezzi trasmissivi comprendono: oltre chilometri di cavi doppi in rame per telecomandi e telecontrolli legati alla circolazione; oltre chilometri di cavi ottici multi-fibra per i dati diagnostici, le immagini riprese dalle telecamere,
7 Telesorveglianza e sicurezza nelle stazioni BA Apparati di sicurezza lungo la linea Migliorare le caratteristiche dell infrastruttura, e quindi la qualità complessiva dell offerta, significa anche incrementare il valore aggiunto del prodotto che il Gestore dell infrastruttura offre alle imprese ferroviarie che hanno accesso alla rete. RFI, in modo coerente con la propria missione industriale, lavora con questo obiettivo. Dare alle imprese un servizio migliore significa stimolare la crescita del mercato del trasporto ferroviario, crescita che ha una ricaduta positiva anche sull attività commerciale di RFI con una migliore valorizzazione delle tracce. In sintesi, quindi, il contributo all incremento di qualità PC Posto centrale Posto periferico ACEI Apparati di stazione TLC Posto periferico ACC Apparati centrali computerizzati Informazioni al pubblico BCA Apparati di sicurezza lungo la linea Manutenzione Altre tecnologie Altri utenti In.RETE 2000 (manutenzione) PIC (circolazione) ROMAN (orario) Sistemi limitrofi le informazioni al pubblico, gli scambi informativi tra gli operatori del centro e della periferia; chilometri di cavi telefonici per le comunicazioni in fonia. Collegamenti ed apparecchiature hanno livelli di ridondanza spinti, percorsi fisicamente separati, sistemi di comunicazione differenziati. Collegate in automatico alla marcia dei treni sono anche le informazioni al pubblico nelle stazioni (altoparlanti, tabelloni arrivi e partenze e monitor) aggiornate in tempo reale in base all effettiva posizione dei treni. Infine il sistema di telesorveglianza e sicurezza (basato su telecamere a circuito chiuso e sensori anti-intrusione, rilevatori di fumi, dispositivi antiincendio) vigila su tutti i punti sensibili dei diversi impianti: sale d attesa, marciapiedi, sottopassaggi. RIACE (report) offerto dall Scc è rilevante in quanto serve a: migliorare la regolarità del traffico; aumentare la puntualità dei treni; minimizzare le conseguenze di eventuali anormalità ed emergenze, in termini sia di estensione sia di durata; diffondere con maggiore precisione, tempestività e capillarità le informazioni al pubblico.
8 L SCC DELLA DIRETTRICE ADRIATICA Il cuore del sistema è il Posto centrale di Bari Lamasinata che a regime governerà circa mille chilometri di linea con 150 stazioni, comprese le due stazioni terminali di ogni tratta ( stazioni porta ). Ad oggi il sistema governa le seguenti tratte: Faenza-Rimini-Senigallia km 129 Varano-Loreto-Pescara-Vasto San Salvo km 204 Incoronata-Molfetta km 87 per un totale di 420 chilometri di linea con 46 stazioni. Il raggio operativo dell Scc della Direttrice Adriatica comprende più compartimenti e questo ha generato una nuova organizzazione all interno di RFI: la circolazione sull intera linea è affidata al Posto centrale di Bari Lamasinata, che ha giurisdizione anche al di fuori del territorio del proprio compartimento. La postazione che gestisce la telesorveglianza nelle stazioni Una delle nuove figure il cui ruolo è connesso all attivazione dell Scc è il responsabile dei rapporti con le imprese di trasporto: in un mercato liberalizzato del trasporto ferroviario qual è oggi quello nazionale, sempre più importante è il ruolo che RFI svolge come gestore dell infrastruttura che assicura l accesso alla rete e ne commercializza la capacità. Complessivamente, le persone che lavorano al Posto centrale dell Scc della Direttrice Adriatica, nella configurazione iniziale, sono 22 e si avvalgono, sia per la circolazione sia per la manutenzione, delle strutture già esistenti sul territorio.
9 Sundsvall Oslo Helsinki St. Petersburg Stockholm Tallinn Edinburgo Glasgow Göteborg Riga Dublin Moskva Køvenhavn Hamburg Gdansk Vilnius London Rotterdam Amsterdam Hannover Berlin Minsk Rennes Paris Köln Bruxelles Frankfurt Luxembourg Nüremberg Praha Warszawa Katowice Lviv Kiev München Wien Bordeaux Lyon Genève Zürich Innsbruck Milano Verona Liubljana Bratislava Budapest Chisinau Lisboa Porto Sevilla Malaga Madrid Barcelona Valencia Marseille Torino Venezia Bologna Genova Roma Napoli Trieste Zagreb Beograd Sarajevo Skopje Bari Tirana Brindisi Sofia Bucuresti Dimitrovgrad Varna Burgas Istanbul Ankara Palermo Messina Reggio Calabria Catania Athinai Dalle città dell Emilia ai terminali viaggiatori e merci jonico-salentini La Direttrice Adriatica, attraversando sei regioni (Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata), con la confluenza di Umbria e Calabria, collega, oltre alle città dell Emilia, anche tutte le località turistiche della costa Adriatica, da Rimini fino a Santa Maria di Leuca, e le spiagge del Crotonese. Rilevante è anche la sua funzione di collegamento dei porti in forte sviluppo di Taranto, Brindisi, Bari (anche Gioia Tauro) e Ancona con gli interporti e gli scali del Nord Italia (Bologna e Verona) e la Germania (Monaco). La Direttrice Adriatica collega inoltre Bari e Brindisi (terminal europeo del Corridoio 8 Durazzo-Sofia-Varna ) con le nazioni del Centro Europa.
10 Castelbolognese Castelbolognese Faenza Forlì Cesena Gambettola Santarcangelo Rimini Riccione Cattolica Pesaro Fano Marotta Senigallia Montemarciano Falconara M. M O D U L O Castelbolognese-Ancona 163 km 14 stazioni intermedie 2 stazioni porta 5 fermate 1 stazione con impianto ACC Ancona Ancona Pescara M O D U L O Nodo di Bari 40 km 1 stazione intermedia 4 stazioni porta 10 fermate 3 scali merci 4 stazioni con impianto ACC Foggia Bari Taranto Metaponto Brindisi Lecce Foggia BARI P.N. Porto Scalo Ferruccio Bari Interporto Bari Parco Sud BARI S.ANDREA BARI TORRE A MARE Lecce Taranto BARI P.N. BARI S.A. Acquaviva Bari Modugno Bitetto Grumo Sannicandro Gioia del Colle Mesagne Castellaneta Palagiano M. Massafra Latiano Palagianello BellavistaGrottaglie Oria Cagioni Francavilla Palagiano C. Monteiasi Villa Castellaneta M. TARANTO Nasisi Castelli Ginosa METAPONTO M O D U L O Bacino Pugliese 226 km 24 stazioni intermedie 6 stazioni porta BRINDISI BARI TORRE A MARE Polignano Mola di Bari Monopoli Fasano Cisternino Ostuni Carovigno M O D U L O Bari Torre a Mare-Lecce 140 km 13 stazioni intermedie 3 stazioni porta 3 fermate 14 stazioni con impianto ACC S. Vito dei Normanni Brindisi Tuturano S. Pietro Vernotico Squinzano Trepuzzi Surbo Lecce
11 Ancona Varano Osimo Loreto Porto Recanati Civitanova M. Porto S. Elpidio Porto S. Giorgio Pedaso Cupra Marittima S. Benedetto Porto d'ascoli Alba Adriatica Giulianova Roseto Pineto Silvi Montesilvano Pescara M O D U L O Ancona-Pescara 146 km 17 stazioni intermedie 2 stazioni porta 6 fermate Pescara M O D U L O Pescara-Foggia Francavilla Ortona S. Vito L. P. di Vasto Fossacesia Vasto Montenero Campomarino Termoli Chieuti Ripalta Apricena Lesina S. Severo 176 km 15 stazioni intermedie 2 stazioni porta 3 fermate 7 stazioni con impianto ACC M O D U L O Foggia-Bari Parco Nord 98 km 12 stazioni intermedie 2 stazioni porta 3 fermate 3 stazioni con impianto ACC Rignano Foggia Foggia Incoronata Candida Ofantino Ortanova Barletta Cerignola Trinitapoli Bisceglie Trani Giovinazzo Molfetta Bari S. Spirito BARI PARCO NORD CASTELBOLOGNESE-ANCONA km stazioni/fermate ANCONA-PESCARA km stazioni/fermate PESCARA-FOGGIA km stazioni/fermate FOGGIA-BARI PARCO NORD km stazioni/fermate NODO DI BARI km stazioni/fermate BARI TORRE A MARE-LECCE km stazioni/fermate BACINO PUGLIESE km stazioni/fermate TOTALE km stazioni/fermate
12 Il Posto centrale Nel fabbricato che ospita il Posto centrale sono installate tutte le tecnologie collegate alla rete periferica dell Scc lungo la Direttrice. Lo spettacolare pannello di controllo al centro del ponte di comando è di alta risoluzione tecnica e di particolare impatto visivo. Nell edificio che ospita il Posto centrale lavorano 22 addetti all Scc Su un mega-schermo di quasi 100 metri quadrati sono schematizzati tutti gli itinerari dei treni dell intera Direttrice Adriatica e del Bacino Pugliese, che oggi sono 160 al giorno, dei quali 28 passeggeri, 29 merci e 104 del trasporto regionale. Il programma Scc Il pannello, 100 metri quadrati, della Sala comando Venezia Ognuno dei segmenti luminosi riportati sul grande schermo individua un tratto della linea e ognuno degli apparati presenti sulla tratta è identificato da un sistema di spie che si illuminano sul pannello. Il diverso colore delle luci indica lo stato di funzionamento di segnali, scambi e altri apparati. Per l attrezzaggio tecnologico del Posto centrale sono stati installati oltre 40 elaboratori e 30 postazioni-operatore. Nodo + linee afferenti Posto centrale Mestre Prima fase Chilometri di linea 454 Posti di servizio 72 Telecomandi circolazione Telecontrolli circolazione Telecontrolli manutenzione Telemisure Monitor informazioni al pubblico 140 Telecamere 360 Investimento complessivo 120 Seconda fase Chilometri 700 Valori in milioni di euro * I chilometri indicati comprendono i tratti antenna, quelli a doppio
13 Brennero Bolzano Tarvisio Trento Treviso Udine Vicenza Portogruaro Verona Padova Venezia Mestre Genova Bologna La Spezia Viareggio Pisa Ancona Livorno Campiglia Pescara Maccarese Foggia Sassari Olbia Napoli Metaponto Cagliari Palermo Messina Bari Taranto Gli altri progetti in corso Attualmente RFI ha in corso di realizzazione, oltre a quello della direttrice Adriatica, altri sette apparati Scc, quattro nei nodi di Napoli, Genova, Palermo e Venezia, due sulle direttrici Tirrenica e del Brennero e uno sulla rete della Sardegna. L investimento complessivo per tutti e otto Brindisi i sistemi che rientrano Lecce nella prima fase del programma Scc è di circa milioni di euro. Siracusa Napoli Genova Palermo Brennero Adriatica Tirrenica Rete Sarda Totale Nodo Nodo + linea Nodo + linee Da Tavernelle Da Bari Da Sestri Levante Da Cagliari Genova- afferenti al Brennero a Castelbolognese a Maccarese a Porto Torres Sestri Levante Napoli Genova Palermo Verona Bari Pisa Cagliari * binario in telecomando sono circa 160
14 Gli sviluppi futuri Oltre agli otto Scc della prima fase, RFI ha in programma di realizzare una seconda fase di attivazione di apparati di Sistema di Comando e Controllo della circolazione destinati ai tre nodi di Milano, Bologna e Roma. Milano Bologna Roma Ma il programma Scc ha anche una valenza internazionale. Contemporaneamente alla realizzazione degli impianti destinati alla rete nazionale, RFI sta collaborando con le più importanti Ferrovie europee alla elaborazione delle specifiche tecniche del Sistema intereuropeo di Supervisione e Controllo della circolazione ferroviaria, i cui strumenti operativi sono i progetti Optirails, finanziati dall Unione Europea. E già stato completato lo sviluppo della parte generale e avviata la realizzazione dei prototipi.
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