La Terapia Interattiva neuroregolatrice o. Furter. La Medicina tascabile. Dr Gioacchino Legnante. Terapia Manuale di

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1 28 1 DIAGNOSI N CASI % media risultati tachicardia ,0% tensione ,6% tic 32 96,9% timidezza 78 98,7% tiroide ( iper-ipo) 34 95,6% torcicollo ,0% tosse ,0% tremore ,0% tunnel carpale ,0% turbe cerebrali 20 90,0% turbe mestruali ,2% turbinati (ipertrofia) ,0% ulcera 9 100,0% vaginite ,0% vampate ,0% vertigini ,7% vomito 55 98,2% risultati sintetici per diagnosi aggregate su casi trattati fino al = 98,9% Dr Gioacchino Legnante La Terapia Interattiva neuroregolatrice o Terapia Manuale di Furter La Medicina tascabile Sito internet del Dr Furter:

2 2 27 Questo libretto è stato pensato per tentare di dare delle risposte ai nostri pazienti che, incuriositi, ci pongono molti quesiti sul nostro metodo, ma anche ai loro familiari e a tutti coloro che pur non avendo nozioni di medicina vorrebbero capire di cosa si tratta. Ma soprattutto, la sua lettura è riservata a coloro che hanno l abitudine di chiedersi il perché delle cose, a coloro che conservano una mente curiosa, giovane e aperta perché la mente è come il paracadute: funziona solo quando è aperta DIAGNOSI N CASI % media risulati oppressione toracica ,0% ossessione e fobie ,7% otite / otalgia ,0% palpitazioni ,0% panico ,5% parestesia ,4% patologie degen precancerose 22 93,2% paura ,7% periartrite 60 97,5% pianto ,0% podalgia 58 98,3% pollachiuria ,0% precordialgia ,0% prostata 41 96,3% psicosi (allucinazioni) ,0% reflusso ,0% rigidità 60 98,3% rinite acuta/cron/allergica ,5% roncopatia (russamento) 78 98,7% sciatalgia ,3% scoliosi e atteggiam scoliotico 29 96,6% sensazioni psichiche ,0% sindrome premestruale ,0% sinusite ,0% sovrappeso e obesità ,0% sperone calcaneare 14 92,9% sport (miglioramento prestazioni) ,0% stanchezza ,9% stipsi ,2% stress ,9%

3 26 3 DIAGNOSI N CASI % media risultati etilismo / tabagismo 45 87,8% extrasistoli 81 99,4% fame nervosa e bulimia ,5% faringotonsillite e laringite ,4% flebopatia/stasi venosa/vasculopatie ,0% freddolosità ,0% frigidità / dispareunia ,0% gastrite ,4% gonalgia ,1% incontinenza urinaria infertilità ,4% 100,0% infezioni varie ,0% insonnia ,4% insufficienza ovarica 65 97,7% ipercinesia 7 92,9% ipercolesterolemia ,0% ipertensione 73 97,3% ipoacusia 48 95,8% ipogalattia 39 89,7% iposcialia/iperscialia ,0% ipotensione 34 98,5% irascibilità ,0% lombalgia ,0% mastite acuta ,0% mastopatia/tensione mammaria ,0% metaplasia 4 100,0% meteorismo ,1% nausea ,8% nervosismo ,0% nevralgia ,0% Sommario: 1. Introduzione alla Terapia Manuale Furter 4 2. Ipotesi sul meccanismo d azione Perché ci si ammala? Indicazioni alla Terapia Appendice: la mia casistica 24

4 Introduzione alla Terapia Manuale Furter Il massaggio è l elaborazione di quel gesto spontaneo, proveniente dalla memoria ancestrale che abbiamo tuttora conservato: quando abbiamo il mal di pancia, non ci viene spontaneo strofinarci il ventre, premere contro le tempie per una cefalea, o semplicemente appoggiare la mano laddove sentiamo dolore? Ebbene, da questo gesto semplice si sono sviluppate in tutto il mondo numerose tecniche di massaggio: lo svedese, il craniosacrale, il riflessogeno, il giapponese shiatzu, il cinese tuina, il Rolfing, il drenaggio linfatico, e mille altri, elaborati in base alle culture dei popoli che le hanno usate e proposte. Da una ragionata miscela di alcune tecniche terapeutiche e soprattutto dall osservazione e dallo studio dei propri DIAGNOSI N CASI % media risultati colite e colon irritabile ,5% confusione mentale 61 98,4% congiuntivite infettiva/allergica ,0% contratture spasmi crampi ,7% coxalgia 61 98,4% criptorchidismo ,0% dentizione disturbata ,0% depressione ,8% diabete/fibroadenoma/nefrosi/sclerosi m ,0% dislessia 6 100,0% dismenorrea ,0% dispepsia ,7% dispnea ,8% dissenteria ,6% distonia neurovegetativa ,0% distrazione/deconcentrazione 95 98,9% distrubi erettili/impotenza ,0% disturbi visivi e oculari 55 98,2% diverticolosi 8 87,5% dolore addome e coliche bamb ,6% dorsalgia ,7% emotività ,0% enuresi / encopresi 24 97,9% epatopatia ,0% epicondilite ,0% epilessia 6 100,0% ernia discale 64 93,0% ernia iatale 59 96,6% esofagite 49 94,9% estetica %

5 24 5 DIAGNOSI N CASI % media risultati abulia 59 98,3% acufeni 43 82,6% adenoidi (ipertrofia) ,0% ageusia e anosmia 13 88,5% aggressività ,0% alitosi ,0% allergia e immuno ,5% amenorrea 46 97,8% amnesia e turbe memoria ,0% angoscia ,6% anoressia e inappetenza ,0% ansia ,3% artralgia/artrosi ,0% asma/bronchite asmatica ,0% atassia 1 0,0% balbuzie 9 100,0% brachialgia ,6% bronchite/broncopolmonite ,0% bruxismo ,0% calcolosi ,0% catarro tubarico ,0% cefalea (tutti i tipi) ,1% cellulite e ritenzione idrica ,0% cervicalgia ,6% cervicobrachialgia 99 93,9% cicatrice cheloide ,0% cifosi (atteggiamento) ,0% cisti ovariche e varie 35 94,3% cistite 98 99,0% colecistopatia ,0% pazienti, il Dr. Furter ha messo a punto una propria personale tecnica, che partendo da principi di base, viene poi personalizzata al caso di ogni singolo paziente. Cos è questa Terapia? In che cosa consiste? È una tecnica terapeutica personale che nasce dal filone delle riflessoterapie, affondando le sue radici nelle più tradizionali tra queste (micromassaggio cinese, shiatzu) e nelle più recenti (osteopatia, chiropratica), ma si avvale di più innovativi lavori sullo studio dei trigger points ( punti grilletto ) e le loro irradiazioni miofasciali di Travell-Simons. È personalizzata perché c è una sostanziale e rivoluzionaria originalità nella scoperta del Dr. Furter: esiste una sistematica relazione fra tensione dei muscoli superficiali e corrispondenti

6 6 23 organi interni! Infatti questo rapporto si esprime con sintomi che originando dagli organi si riflettono sulla superficie corporea. È personalizzabile perché ogni paziente esprime in modo diverso ed unico i propri sintomi, e sulla base dell identificazione di questi si può procedere ad una terapia su misura per il paziente. Su quali principi si fonda? LOCALIZZAZIONE Questo è solo un elenco esemplificativo. Io raccolgo sistematicamente, ormai da parecchi anni, i casi di patologie che mi è capitato di dover curare. Le ho raggruppate secondo un ordine che mi permettesse di elaborare delle statistiche, (vedi pagine successive) in cui si esprimono anche i dati quantitativi sul numero dei casi trattati e sulle percentuali di successo finora testimoniate dai pazienti stessi. Anche per questo motivo, sarei grato a tutti quei pazienti che mi restituiranno le schede di valutazione, debitamente compilate con una valutazione spregiudicata e soprattutto con le loro CRITICHE, che mi aiuteranno a correggere i miei errori e a migliorare la qualità del mio lavoro, nell interesse dei pazienti che verranno. INTENSITÀ DURATA

7 22 7 Le palpitazioni e la tachicardia Angosce, paure, panico, claustrofobia, oppressione al petto, sospiri incessanti. Quasi tutti i tipi di asma Le Bronchiti Le tossi La gastrite, l ulcera, gli spasmi del plesso solare. La colite, il colon irritabile, la diarrea cronica o emotiva. I dolori addominali La stipsi L enuresi. L incontinenza urinaria della donna adulta, le cistiti. L ipertrofia prostatica La dismenorrea. I rapporti dolorosi La vaginite e la leucorrea cronica. La sensazione di fatica Ecc. ecc. ecc. ecc.. LOCALIZZAZIONE Il primo e fondamentale principio da applicare è la localizzazione precisa della zona del corpo che esprime il disturbo. Quest area può essere di varie dimensioni, dalla capocchia di uno spillo, ad una area molto ampia. Tale zona è in diretto rapporto con l organo disturbato, tant è vero che lavorando e stimolando tale zona si ha una reazione riflessa sull organo, insomma funziona un po come un interruttore della corrente: attivando quello giusto, si accende a distanza la lampadina desiderata. Per questo è importante localizzare con molta precisione la zona che manifesta il sintomo. INTENSITÀ DELLO STIMOLO Sono molti i modi di affrontare un problema, a seconda dell entità dello stesso. Il metodo Furter prevede di

8 8 21 utilizzare una pressione sufficientemente forte da approssimarsi alla soglia di sopportazione del paziente. E inoltre gli permetterà man mano di avvicinarsi sempre più alla soglia critica di intensità, che è quella pressione sufficiente e necessaria alla guarigione. E solo con questo tipo di pressione intensa che si raggiunge un risultato terapeutico gratificante per il paziente e per il medico! Questa soglia di sopportazione non è definibile a priori né è immutabile, anzi si modifica nel corso della stessa seduta e nel corso della terapia. Quando questa soglia avrà raggiunto una intensità critica, in quello stesso momento si conseguirà il risultato terapeutico. Purtroppo questo è un aspetto negativo della tecnica, ma per fortuna è l unico!! 4. Qualche indicazione alla Terapia Interattiva Furter Patologie dell apparato locomotore Disturbi vascolari Cefalee Epilessie Insonnie Vertigini Sinusiti croniche e acute Riniti, sia comuni che allergiche Otiti recidivanti Difficoltà scolastiche dei bambini Fatica oculare, l occhio secco e bruciante La depressione, e molte manifestazioni diagnosticate come «psicologiche»

9 20 9 qualcun altro colite, altri vertigini, altri ancora la tremarella alle gambe. Ognuno ha un proprio tallone d Achille! Ed è proprio questo che la TERAPIA INTERATTIVA andrà a rinforzare! Per fare un paragone semplice, osserviamo cosa succede in una casa che abbia una tegola rotta Ad ogni pioggia ci sarà una pozza sul pavimento! Ma sciocco sarebbe quel proprietario che se la prendesse solo con il cielo. Non tutte le case si allagano ogni volta che piove! Siamo tutti d accordo che farebbe bene a chiamare un operaio ad aggiustare la tegola se vuole risolvere il problema. In questo esempio la tegola è l organo imperfetto, e la pioggia è lo stress, cioè il fattore rivelatore di un problema. Chiaro, se non piove mai, la tegola rotta non verrà mai scoperta! DURATA Questo principio non è meno importante: per ottenere un risultato soddisfacente e duraturo è necessario un determinato periodo di tempo. Esso sarà tanto più breve quanto più superficiale sarà la zona disturbata. Quando la lesione è profonda sarà necessario un tempo maggiore perché si dovranno attraversare più strati di tessuto. Per poter applicare questi tre principi e per ottenere i migliori risultati questa Tecnica terapeutica necessita di un presupposto fondamentale: la collaborazione tra medico e paziente! E forse l unica terapia che richiede una partecipazione attiva del paziente durante la seduta. Viene infatti definita MEDICINA INTERATTIVA tra medico e paziente. In che senso? Il paziente è la sola persona

10 10 19 che percepisce il sintomo, anche quando non sa dargli un nome, e pertanto è l unico che può localizzare il DOVE su cui si dovrà lavorare. Anche il terzo principio, la DURATA, non è meno importante perché consente di raggiungere il risultato terapeutico. Molto spesso basta poco per raggiungere il risultato di una guarigione sintomatica e piuttosto effimera (primo livello di guarigione = cessazione del dolore o del sintomo). Se si vuole raggiungere un risultato più duraturo, bisogna mirare ad una guarigione funzionale (secondo livello = cessazione del dolore al massaggio). L obiettivo più ambizioso è quello delle guarigione anatomica (terzo livello), che si ottiene sciogliendo completamente e definitivamente i nodi che si erano formati. conoscenti. Su questa struttura di base si inseriscono dei fattori concausali e/o scatenanti: lo stile di vita, l alimentazione, l attività fisica, le preoccupazioni, molto spesso i traumi e, perché no? LO STRESS! Come dice il dr. Furter, lo stress è il fattore rivelatore di una predisposizione. Infatti, durante un momento stressante (un esame, un colloquio, un incidente, uno spavento, ecc), tutto il corpo reagisce e tutti i suoi organi si trovano messi sotto tensione, eppure ci sarà sempre un organo che manifesterà la propria sofferenza più di tutti gli altri: l organo più debole, quindi con una predisposizione ad ammalarsi. Noteremo che ogni persona manifesterà quasi sempre lo stesso disturbo legato a un particolare organo: qualcuno avrà cefalea,

11 Perché ci si ammala? 2. Ipotesi sul meccanismo d azione Spesso le cause sono variamente intrecciate. molteplici e La teoria. L uomo è un organismo complesso che funziona con la logica dei sistemi complessi. Spesso tendiamo ad isolare un solo fattore perché è più comodo per uno studio analitico, ma perdiamo di vista l insieme dei fattori interagenti. Dobbiamo innanzitutto partire da una considerazione di tipo GENETICO. Ogni essere vivente è il frutto del mescolarsi dei geni dei due genitori: colore degli occhi, dei capelli, statura, ecc. ma anche alcuni caratteri legati a geni che codificano le funzioni dei vari organi: gli esempi possono essere trovati da ognuno che abbia voglia di ripercorrere l albero genetico delle patologie dei suoi parenti e Il reale meccanismo d azione è ancora ignoto nei suoi dettagli. Molto probabilmente si tratta di un meccanismo di tipo riflesso che coinvolge più sistemi: muscolare, neurorecettoriale, circolatorio, linfatico nervoso, immunitario. Ovvero, attraverso una pressione di tipo meccanico si scatenano una serie di meccanismi a cascata che portano ad un sollievo dal disturbo e molto spesso alla guarigione totale e stabile. Per spiegare il complesso meccanismo dei riflessi e delle reazioni, immaginiamo un esempio molto comune. Sarà capitato a molti di tagliarsi un dito in

12 12 17 cucina. La lesione di tipo meccanico sulla pelle ha scatenato una reazione riflessa neuro-motoria, che porta all immediata retrazione della mano. Subito dopo si manifesta anche sanguinamento e dolore. D istinto si avvolge il dito in un panno e lo si stringe forte con l altra mano, finché ad un dato momento, per un complicato processo fisiologico biochimico umorale, il sangue coagula e s arresta l emorragia. In una fase successiva si mette in azione il meccanismo immunitario che produce l infiammazione (il dito si gonfia e duole): ciò protegge la zona lesa dalle infezioni. Solo con il trascorrere dei giorni, la ferita si rimarginerà, il dito tornerà sgonfio e senza dolore, né ematomi. persona e si scaricano massicce dosi di corrente elettrica. Per un meccanismo riflesso dovuto alla scarica elettrica, si ha in genere un immediato riavvio del funzionamento cardiaco. Il medico che usa la Tecnica Furter, non utilizza nessun macchinario, salvo le proprie mani, ma il meccanismo è lo stesso, solo molto più lieve e più graduale. Questo esempio dimostra anche che il corpo ha una propria capacità di autodifesa e di autoguarigione, che si innesca ad ogni disturbo, e che a seconda della gravità dello stesso necessita di tempi di guarigione diversi. Purtroppo non

13 16 13 conseguenza tutti i meccanismi neuroendocrino-immunitari, volti al ripristino dello stato di salute. In sostanza, abbiamo richiamato le forze difensive per ristabilire un giusto equilibrio delle funzioni. L azione però non si esplica solo a livello locale, ma si innesca anche un meccanismo riflesso che agisce a distanza sull organo sofferente. Come esser certi di questa affermazione? Intanto le testimonianze dei numerosi pazienti che avvertono sensibilmente queste modificazioni nel loro corpo. Se vogliamo prendere a prestito un modello noto, quello che più dà l idea del meccanismo d azione è quello della defibrillazione cardiaca. Se vi è mai capitato di assistere ad una rianimazione di una persona in arresto cardiaco, saprete che si usa il defibrillatore, ovvero si applicano due piastre sulla superficie toracica della sempre è in grado di ritornare spontaneamente alle condizioni di normalità. Questa tecnica, come molte di quelle di tipo naturale, ha come obiettivo quello di stimolare, sostenere e rafforzare i processi di autoguarigione, chiamando in causa i diversi sistemi fisiologici. e la pratica Nel caso specifico della Tecnica Furter, il medico tratterà la zona che il paziente indicherà con precisione quale sede del disturbo. Attenzione! Quando si parla di disturbo, non si intende solo il dolore, ma anche tanti altri sintomi: stanchezza, tensione, formicolio, nausea, angoscia, torpore, mancanza di forza, oppressione, ecc. Sulla zona si applicherà di conseguenza una pressione, attraverso gesti manuali di

14 14 15 schiacciamento, rotazione, sfregamento, scivolamento, tutti finalizzati alla stimolazione, al ripristino della funzione originaria, mediante la liberazione dei nervi ivi intrappolati. La zona che è mostrata dal paziente, viene considerata solo la punta di un iceberg, e pertanto il medico tratterà anche le zone circostanti, dolorabili alla pressione. Anche queste verranno trattate. Durante la seduta, il paziente noterà che la sua sensibilità al dolore provocato dalla pressione sulle zone trattate diventerà man mano più sopportabile e avvertirà una benefica sensazione di calore. Al termine della seduta che può variare da 10 minuti a 1 ora, a seconda del caso la zona trattata sarà arrossata e probabilmente un po gonfia, questa è la normale conseguenza della persistente pressione che il medico ha esercitato. Così come è normale che, a partire dalle ore successive, e soprattutto dal giorno seguente, si possa sentire un indolenzimento di tutta la zona trattata e notare la comparsa di ematomi, un po come se si fosse preso un colpo. Niente inquietudini, sono le normali reazioni della terapia. ma come funziona? Vi chiederete, cosa è successo sotto la pelle di quella zona? Il continuo e incisivo trattamento pressorio ha causato un arrossamento, un rigonfiamento e un riscaldamento della zona il che somiglia molto ad un processo infiammatorio Di fatto possiamo ritenere di aver indotto artificialmente un infiammazione, nella quale si richiama una maggior quantità di sangue con il suo contenuto immunitario, enzimatico e corpuscolare. Si attivano di