REGIONE LAZIO. 07/07/ prot. 373 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

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1 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL /07/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 06/07/2015 STRUTTURA PROPONENTE Area: SEGRETARIO GENERALE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Attuazione Numero Unico Europeo dell'emergenza (112 NUE) nella Regione Lazio. Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa per l'attuazione in Regione Lazio del 112 NUE - numero unico di emergenza europeo secondo il modello della centrale unica di risposta. (PETRIAGGI MARIA RITA) (TARDIOLA ANDREA) (A. TARDIOLA) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL SEGRETARIO GENERALE ASSESSORATO PROPONENTE PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE (Zingaretti Nicola) IL PRESIDENTE DI CONCERTO IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione 07/07/ prot. 373 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 13 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

2 OGGETTO: Attuazione Numero Unico Europeo dell Emergenza (112 NUE) nella Regione Lazio. Approvazione dello schema di Protocollo d Intesa per l attuazione in Regione Lazio del 112 NUE - numero unico di emergenza europeo secondo il modello della centrale unica di risposta. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA del Presidente della Regione Lazio; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, recante Disciplina del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e successive modificazioni; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, concernente: Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e successive modificazioni; VISTA la direttiva n. 2002/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 marzo 2002 che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica (direttiva quadro); VISTA la direttiva n. 2002/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 marzo 2002 relativa al servizio universale ed ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica (direttiva servizio universale) che all articolo 26 detta le disposizioni concernenti il numero di emergenza unico europeo 112 cui gli Stati membri devono conformarsi; VISTO il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante Codice in materia di protezione dei dati personali che all art. 127, comma 4, prevede di garantire, a favore dei servizi abilitati in base alla legge a ricevere chiamate d emergenza, l inefficacia della soppressione dell identificativo della linea chiamante, nonché, ove necessario, il trattamento dei dati relativi all ubicazione, rinviando ad un decreto del Ministro delle Comunicazioni l individuazione dei servizi abilitati a ricevere chiamate d emergenza; VISTA la raccomandazione n. 2003/558/CE della Commissione del 25 luglio 2003, sul trattamento delle informazioni relative alla localizzazione del chiamante sulle reti di comunicazione elettronica ai fini della fornitura di servizi di chiamata di emergenza con capacità di localizzazione, che definisce le condizioni ed i principi armonizzati nella trasmissione di informazioni di localizzazione ai servizi di pronto intervento per tutte le chiamate effettuate al numero di emergenza unico europeo 112 che devono essere applicati dagli Stati membri; VISTO il decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante Codice delle comunicazioni elettroniche che: - all articolo 75-bis attribuisce al Ministero dell Interno, di concerto con il Ministero dello Sviluppo economico, poteri di indirizzo e coordinamento per la realizzazione del numero di emergenza unico europeo di cui all articolo 26 della direttiva 2002/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 marzo 2002, e che, per tale fine, possano essere stipulati protocolli d intesa con le Regioni interessate, anche per l utilizzo di strutture già esistenti; Pagina 2 / 13

3 - all articolo 76 stabilisce i principi generali del servizio del numero di emergenza unico europeo 112 ; VISTO il decreto del Ministro delle Comunicazioni del 27 aprile 2006 relativo all individuazione del servizio numero unico europeo di emergenza quale servizio abilitato in base alla legge a ricevere chiamate d emergenza provenienti dalle numerazioni 112, 113, 115, 118; VISTO il decreto del Ministro delle Comunicazioni del 22 gennaio 2008 relativo alle modalità di avvio del numero unico europeo di emergenza su tutto il territorio nazionale; VISTO il decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 12 novembre 2009 concernente Disposizioni relativamente al servizio del numero telefonico unico di emergenza europeo 112 che dispone l estensione del servizio 112 NUE a tutte le chiamate originate dalle reti telefoniche fisse e mobili verso i numeri di emergenza 115 e 118 nonché la nuova calendarizzazione dell attivazione del servizio; VISTA la direttiva n. 2009/136/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 che, all articolo 1, modifica l articolo 26 della citata direttiva n. 2002/22/CE per quanto concerne il numero di emergenza unico europeo; VISTO il decreto legislativo 28 maggio 2012, n. 70, che integra il decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante Codice delle comunicazioni elettroniche, con l articolo 75-bis - disposizioni per favorire l attuazione del numero di emergenza unico europeo - e con specifiche disposizioni all articolo 76 relativo ai servizi di emergenza ed al numero di emergenza unico europeo; VISTO il decreto del Ministro dell Interno del 7 ottobre 2013 con cui è stata costituita la Commissione Consultiva di cui all art. 75-bis, comma 2, del decreto legislativo n. 259/2003, introdotto dall art. 55 del decreto legislativo n. 70/2012, quale organo consultivo di cui si avvale il Ministro dell Interno per esercitare, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, i poteri di indirizzo e coordinamento per l individuazione e l attuazione delle iniziative volte alla piena realizzazione del NUE 112, e di cui fanno parte rappresentanti del Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Conferenza Stato Regioni, del Ministero della Difesa, del Ministero dell Economia e delle Finanze, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero della Salute, del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza; VISTA la deliberazione n. 8/15/CIR dell Autorità per le Garanzie e per le Telecomunicazioni del 13 gennaio 2015 recante Adozione del nuovo piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni e disciplina attuativa, che modifica ed integra il piano di numerazione di cui alla Delibera n. 52/12/CIR e, in particolare, l articolo 12 dell Allegato A, relativo ai numeri per servizi di emergenza, che riserva il numero 112 per fornire altresì il servizio relativo al numero di emergenza unico europeo; VISTA la legge regionale 26 febbraio 2014, n. 2 recante Sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell Agenzia regionale di protezione civile ed in particolare l articolo 20 che, nel delineare i compiti svolti, in particolare, dall Agenzia, dispone, rispettivamente alle lettere h) e k) del comma 2, che la stessa: - cura i rapporti e la predisposizione di programmi di intesa con le Prefetture-UTG, con le amministrazioni locali, con il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, con il Corpo forestale dello Pagina 3 / 13

4 Stato e con altri soggetti pubblici e privati ai fini della prevenzione dei rischi sul territorio e per le altre attività di protezione civile; - può costituire centri logistici per la gestione di mezzi e materiali di pronto intervento ; VISTA altresì la deliberazione di Giunta regionale del 4 novembre 2014, n. 743, recante Approvazione del Regolamento di organizzazione e della declaratoria dei compiti delle strutture dell Agenzia regionale per la protezione civile, ed in particolare l articolo 2, comma 3, lett. j), che, per quanto concerne i compiti dell Agenzia, prevede che la stessa possa stipulare, ai sensi dell articolo 31, comma 1, della l.r. n. 2/2014, con le strutture operative, organi, enti e soggetti, pubblici e privati, apposite convenzioni che agevolino lo svolgimento delle attività di protezione civile, al fine di assicurare la pronta disponibilità di servizi, mezzi, attrezzature, strutture e personale specializzato da impiegare in situazioni di crisi e di emergenza ; VISTO il parere favorevole della Commissione di cui all art. 75-bis, comma 2, del decreto legislativo n. 259/2003, reso nella seduta del 8 maggio 2015, all attuazione, nella Regione Lazio, del NUE 112, numero unico di emergenza europeo; ATTESA l importanza di garantire la massima efficacia ed efficienza dell azione di soccorso prestata ai cittadini da parte di tutte le centrali operative responsabili della gestione delle emergenze, siano esse dipendenti da amministrazioni centrali o regionali; CONSIDERATO che le predette azioni di soccorso possono essere ricomprese nell alveo dei compiti dell Agenzia regionale di protezione civile anche a fronte di quanto previsto dalla legge regionale n. 2/2014 e dalla deliberazione di Giunta regionale n. 743/2014; PRESO ATTO dell avviamento del modello di Centrale unica di risposta da parte della Regione Lombardia, a seguito dell approvazione di un disciplinare tecnico/operativo definito con il Ministero dell Interno, e dei positivi risultati conseguiti dallo stesso; RILEVATO che il predetto modello risulta essere basato su un Call Center, costituito da operatori/centralinisti appositamente formati, non appartenenti ad enti di soccorso e/o a forze dell ordine, quale unico centro di risposta di primo livello (public safety answering point di primo livello o PSAP1), con funzione di ricezione ed inoltro delle chiamate di emergenza, compreso l apporto di informazioni ulteriori rispetto a quelle ad oggi disponibili, verso le centrali operative di secondo livello 112, 113, 115 e 118 (public safety answering point di secondo livello o PSAP2) che ne assumono la gestione operativa; CONSIDERATO che il modello della Centrale unica di risposta alle chiamate di emergenza è stato individuato dalla citata Commissione consultiva di cui all art. 75-bis, comma 2, del d. lgs. n. 259/2003, quale auspicabile modello di riferimento per l intero territorio nazionale; RILEVATO altresì che la predetta metodologia garantisce, attraverso il punto di risposta di primo livello (PSAP1), una prima risposta a tutte le chiamate di soccorso (pubblica sicurezza, soccorso tecnico e soccorso sanitario) effettuate, componendo gli attuali numeri di emergenza (112, 113, 115 e 118), da chiunque si trovi nella Regione Lazio, che verifichi, completi e classifichi tutte le informazioni al fine di inoltrarle alle Centrali operative dei Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria (PSAP2) che garantiranno la risposta operativa alle richieste di soccorso e le relative gestioni; Pagina 4 / 13

5 ATTESO pertanto che attraverso tale modello organizzativo del 112 NUE l utente non percepirà l esistenza di una separazione tra chi riceve la sua chiamata (Centrale unica di risposta) e chi poi se ne prenderà effettivamente carico a seconda del tipo di esigenza (singole centrali dei Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria) ma si garantirà, effettivamente, un maggiore coordinamento nella fase operativa dei soccorsi; RILEVATO che: - per il raggiungimento dei fini anzidetti, dovrà essere stipulato un Protocollo d intesa tra il Ministero dell Interno e la Regione Lazio; - con il suddetto atto viene avviata, nella Regione Lazio, l attuazione del Servizio 112 NUE secondo il modello della Centrale unica di risposta e prevista la realizzazione di due centrali uniche di risposta, nelle città di Roma e di Frosinone, il cui funzionamento sarà regolamentato attraverso un disciplinare tecnico/operativo definito nell ambito dei lavori della Commissione di cui all art. 75-bis, comma 2, del predetto decreto legislativo n. 259/2003; RILEVATO altresì che il modello organizzativo del 112 NUE per la Regione Lazio sarà analogo, anche a fronte dei positivi risultati ottenuti, a quello già avviato dalla Regione Lombardia (Centrale unica di risposta), in virtù della collaborazione e del supporto di detta Regione per il tramite della propria Azienda Regionale Emergenza Urgenza (A.R.E.U.), la quale, nell ambito di specifici accordi bilaterali, renderà disponibile il know how necessario per la costituzione, l attivazione ed il funzionamento del servizio; CONSIDERATO che il Servizio 112 NUE sarà avviato nella sede di Roma a decorrere dal 1 novembre 2015 mentre nell anno successivo saranno avviati gli interventi necessari all attivazione anche della Centrale unica di risposta di Frosinone; TENUTO CONTO che per le finalità sopra esposte: - saranno a carico della Regione Lazio gli oneri connessi al reperimento, all allestimento e alla manutenzione delle sedi e delle strumentazioni necessarie all attivazione delle centrali uniche di risposta nonché quelli connessi al reclutamento e al conferimento del personale; - saranno a carico delle Amministrazioni responsabili dei centri di risposta di secondo livello, l allestimento, l adeguamento tecnologico delle rispettive centrali operative nonché l interfacciamento con la centrale unica di risposta alle chiamate di emergenza, secondo le modalità tecniche già definite per il territorio nazionale. DATO ATTO che per le attività predette verrà impiegato personale della Regione Lazio e di enti controllati, personale di Lazio Service S.p.A., con oneri a carico della stessa, nonchè personale di Aziende sanitarie pubbliche del Servizio Sanitario Regionale, con le quali verranno stipulati appositi protocolli d intesa che disciplineranno anche il riparto degli oneri relativi: trattamento fondamentale a carico dell Azienda di appartenenza del personale e trattamento accessorio, che verrà regolamentato secondo le modalità previste dalle normative vigenti e dalla contrattazione di riferimento, a carico della Regione Lazio; RILEVATO, in particolare, che i predetti oneri relativi al personale, a carico della Regione Lazio, comprensivi di oneri riflessi, ammontano ad euro ,00 per l anno 2015 ed euro ,00 a decorrere dall anno 2016, ai quali si provvede mediante l istituzione di un apposito capitolo di spesa, con una dotazione finanziaria in termini di competenza e cassa per l anno 2015 ed in termini di competenza per gli anni 2016 e 2017, da iscriversi nel programma 01 Sistema di protezione civile della missione 11 Soccorso civile, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; Pagina 5 / 13

6 RILEVATO, altresì, che sono a carico della Regione Lazio ulteriori oneri relativi alla formazione del personale ed al funzionamento del servizio, ai quali si provvede mediante l istituzione di appositi capitoli di spesa, con una dotazione finanziaria in termini di competenza e cassa per l anno 2015 ed in termini di competenza per gli anni 2016 e 2017, da iscriversi nella missione, programma e piano dei conti finanziario fino al IV livello del bilancio regionale , secondo lo schema di seguito riportato: tipologia di spesa annualità missione e P.d.c. finanz programma fino al IV liv. Formazione del personale , , ,00 11, tramite ASAP Acquisti una tantum , , , hardware Telefonia Telecom , , , Servizio di mediazione , , linguistica in 9 lingue Acquisto una tantum , arredi vari Servizio ampliamento , server Rete e infrastruttura dati e , fonia Ampliamento del server , Canone servizio , , , tecnologico TOTALE , , ,00 CONSIDERATO, pertanto, che gli oneri complessivi derivanti dall attuazione degli interventi di cui al presente atto ammontano complessivamente a: tipologia di spesa Spese per il personale , , ,00 Ulteriori Spese (formazione del personale e , , ,00 funzionamento del servizio) TOTALE COMPLESSIVO , , ,00 CONSIDERATO che alla copertura degli oneri complessivi si provvede mediante la corrispondente riduzione dell importo pari ad euro ,00 per l anno 2015, ,00 per l anno 2016 ed euro ,00 per l anno 2017, dal fondo di riserva per le spese impreviste, capitolo di spesa T25501, iscritto nel programma 01 Fondo di riserva della missione 20 Fondi ed accantonamenti, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; RITENUTO che all istituzione dei capitoli di spesa nel bilancio regionale , all interno dei quali imputare le spese per come sopra rappresentate, ed alle relative variazioni di bilancio con prelevamento dal fondo di riserva per le spese impreviste, si provvede con successivo atto, da adottarsi ai sensi dell articolo 1, commi da 16 a 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18; RITENUTO pertanto opportuno procedere all attuazione del Numero Unico Europeo dell Emergenza (112 NUE) nella Regione Lazio; Pagina 6 / 13

7 RITENUTO altresì di procedere all approvazione dello schema di Protocollo d Intesa per l attuazione in Regione Lazio del 112 NUE - numero unico di emergenza europeo secondo il modello della centrale unica di risposta, composto da n. 5 articoli, che forma parte integrante del presente atto; DELIBERA Per le motivazioni di cui in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate 1. di attuare il Numero Unico Europeo dell Emergenza (112 NUE) nella Regione Lazio; 2. di approvare lo schema di Protocollo d Intesa per l attuazione in Regione Lazio del 112 NUE - numero unico di emergenza europeo secondo il modello della centrale unica di risposta, allegato al presente provvedimento (composto da n. 5 articoli), di cui costituisce parte integrante e sostanziale; 3. che il Protocollo d intesa sarà sottoscritto dal Presidente della Regione Lazio; 4. che il Direttore dell Agenzia regionale per la protezione civile provvederà ad adottare i provvedimenti di competenza necessari all esecuzione della presente deliberazione compresa l individuazione, previa direttiva del Segretario Generale, dell Area all interno della quale incardinare il Numero Unico Europeo dell Emergenza (112 NUE), nonché gli atti relativi all adempimento del Protocollo d intesa; 5. di stabilire che con successivi atti delle Direzioni regionali competenti saranno posti in essere tutti i necessari provvedimenti conseguenziali; 6. di stabilire che agli oneri relativi al personale a carico della Regione Lazio, comprensivi di oneri riflessi, per un importo complessivo pari euro ,00 per l anno 2015 ed euro ,00 a decorrere dall anno 2016, si provvede mediante l istituzione di un apposito capitolo di spesa, con una dotazione finanziaria in termini di competenza e cassa per l anno 2015 ed in termini di competenza per gli anni 2016 e 2017, da iscriversi nel programma 01 Sistema di protezione civile della missione 11 Soccorso civile, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; 7. di stabilire che agli ulteriori oneri a carico della Regione Lazio relativi alla formazione del personale ed al funzionamento del servizio si provvede mediante l istituzione di appositi capitoli di spesa, con una dotazione finanziaria in termini di competenza e cassa per l anno 2015 ed in termini di competenza per gli anni 2016 e 2017, da iscriversi nella missione, programma e piano dei conti finanziario fino al IV livello del bilancio regionale , secondo lo schema di seguito riportato: tipologia di spesa annualità missione e P.d.c. finanz programma fino al IV liv. Formazione del personale , , ,00 11, tramite ASAP Acquisti una tantum , , , hardware Telefonia Telecom , , , Pagina 7 / 13

8 Servizio di mediazione , , linguistica in 9 lingue Acquisto una tantum , arredi vari Servizio ampliamento , server Rete e infrastruttura dati e , fonia Ampliamento del server , Canone servizio , , , tecnologico TOTALE , , ,00 8. di stabilire che alla copertura degli oneri di cui ai punti n. 6 e n. 7 si provvede mediante la corrispondente riduzione dell importo complessivo pari ad euro ,00 per l anno 2015, ,00 per l anno 2016 ed euro ,00 per l anno 2017, dal fondo di riserva per le spese impreviste, capitolo di spesa T25501, iscritto nel programma 01 Fondo di riserva della missione 20 Fondi ed accantonamenti, piano dei conti finanziario fino al IV livello ; 9. di stabilire che alle variazioni di bilancio attuative di cui ai punti n. 6, 7 e 8 si provvede con successivo atto, da adottarsi ai sensi dell articolo 1, commi da 16 a 19, della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 18. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità. Il presente atto sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale della Regione Lazio. Pagina 8 / 13

9 PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL INTERNO E LA REGIONE LAZIO PER L ATTUAZIONE IN REGIONE LAZIO DEL 112 NUE - NUMERO UNICO DI EMERGENZA EUROPEO SECONDO IL MODELLO DELLA CENTRALE UNICA DI RISPOSTA Pagina 9 / 13

10 Il Ministero dell Interno, rappresentato dal Ministro On.le Angelino Alfano e la Regione Lazio, rappresentata dal Presidente Nicola Zingaretti, nel seguito congiuntamente indicati come le Parti VISTI a) la decisione del Consiglio delle Comunità europee del 29 luglio 1991 sull'introduzione di un numero unico europeo per chiamate di emergenza (91/396/CEE); b) la legge 28 luglio 1993, n. 300 recante la Ratifica ed esecuzione dell'accordo sullo Spazio economico europeo con protocolli, allegati e dichiarazioni, fatto a Oporto il 2 maggio 1992, e del protocollo di adattamento di detto accordo, con allegato, firmato a Bruxelles il 17 marzo 1993, che prevede l attivazione del Numero Unico Europeo per le chiamate d Emergenza; c) la direttiva 2002/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 marzo 2002, relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica; d) il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 recante il "Codice in materia di protezione dei dati personali"; e) la raccomandazione della Commissione europea del 25 luglio 2003 sul trattamento delle informazioni relative alla localizzazione del chiamante sulle reti di comunicazione elettronica ai fini della fornitura di servizi di chiamata di emergenza con capacità di localizzazione; f) il decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante il Codice delle comunicazioni elettroniche e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare l art. 75 bis, introdotto dal decreto legislativo 28 maggio 2012 n. 70, per il quale al Ministro dell Interno sono conferiti, di concerto con il Ministro dello Sviluppo economico, poteri di indirizzo e coordinamento per l individuazione e l attuazione delle iniziative volte alla piena realizzazione del numero di emergenza unico europeo, prevedendo a tal fine la possibilità di stipulare protocolli di intesa con le regioni interessate; g) il decreto 27 aprile 2006 del Ministero delle Comunicazioni, relativo all individuazione del Servizio «112» Numero Unico Europeo d'emergenza (nel seguito anche Servizio NUE 112 ) quale servizio abilitato, ai sensi e per gli effetti dell art. 127, comma 4, del soprarichiamato decreto legislativo n. 196/2003 a ricevere chiamate d'emergenza provenienti dalle numerazioni 112, 113, 115, 118; h) il decreto del Ministero delle Comunicazioni del 22 gennaio 2008; i) il decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 12 novembre 2009; j) la direttiva 2009/136/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, recante modifica della direttiva 2002/22/CE, con particolare riguardo all art. 26; Pagina 10 / 13

11 k) il decreto del Ministro dell Interno del 7 ottobre 2013 di istituzione della Commissione di cui all art. 75 bis, comma 2, del decreto legislativo 10 agosto 2003, n. 259; l) la delibera del 13 Gennaio 2015, n. 8/15/CIR dell Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, recante Adozione del nuovo piano di numerazione nel settore delle telecomunicazioni e disciplina attuativa, che modifica ed integra il piano di numerazione di cui alla Delibera n. 52/12/CIR ; m) il parere favorevole della Commissione di cui all art. 75 bis, comma 2, del decreto legislativo 10 agosto 2003, n. 259 nella seduta del 8 maggio 2015 PREMESSO CHE è intento comune operare per garantire la massima efficacia ed efficienza dell azione di soccorso prestata ai cittadini da parte di tutte le centrali operative responsabili della gestione delle emergenze, siano esse dipendenti da amministrazioni centrali o regionali; la creazione di punti di risposta integrati per tutte le chiamate di emergenza, cosiddetti PSAP di primo livello (Public Safety Answering Point di primo livello), coincidenti con la centrale unica di risposta di cui al presente Protocollo di Intesa, è stata più volte indicata dai servizi della Commissione Europea come un passo positivo per il miglioramento della capacità di risposta degli Stati membri alle emergenze; al Servizio NUE 112 secondo il modello della centrale unica di risposta è stata data attuazione in Regione Lombardia attraverso l estensione all intero territorio del Servizio NUE 112 tramite tre centrali uniche di risposta (Varese, Milano e Brescia); in Italia, il modello della centrale unica di risposta alle chiamate di emergenza è stato individuato dalla Commissione consultiva di cui all art. 75 bis, comma 2, del decreto legislativo 10 agosto 2003, n. 259, con atto finale del 23 giugno 2014, quale auspicabile modello di riferimento per l intero territorio nazionale; le Parti ritengono di procedere all attuazione in Regione Lazio del Servizio NUE 112 secondo il modello della centrale unica di risposta; le Parti ritengono di interesse comune poter avviare l attuazione del Servizio NUE 112 secondo il modello della centrale unica di risposta in considerazione dei derivanti benefici per la cittadinanza e per le strutture operative coinvolte; la Regione Lazio è in condizione di poter realizzare tale percorso in tempi compatibili con l avvio del Giubileo Straordinario, in virtù della collaborazione e del supporto di Regione Lombardia per il tramite della propria Azienda Regionale Emergenza Urgenza (A.R.E.U.), la quale, nell ambito di specifici accordi bilaterali, renderà disponibile il know how necessario per la costituzione, l attivazione ed il funzionamento del servizio Pagina 11 / 13

12 CONVENGONO Art Viene avviata in Regione Lazio l attuazione del Servizio NUE 112 secondo il modello della centrale unica di risposta. 2. Per quanto al precedente comma 1 viene prevista la realizzazione in Regione Lazio di due centrali uniche di risposta nelle città di Roma e di Frosinone. 3. Il funzionamento delle centrali uniche di risposta è definito dal disciplinare tecnico-operativo di cui al successivo art. 2. Art Al fine di regolamentare il funzionamento delle centrali uniche di risposta per il territorio della Regione Lazio, entro il 15 luglio 2015, le Parti redigono, nell ambito dei lavori della Commissione di cui all art. 75 bis, comma 2, del decreto legislativo 10 agosto 2003, n. 259, un disciplinare tecnico-operativo. Art In base a quanto previsto dal precedente art. 1, l operatività del Servizio NUE 112 avrà avvio nella sede di Roma a decorrere dal 1 novembre Nell anno successivo saranno avviati gli interventi necessari all attivazione anche della centrale unica di risposta di Frosinone. Art Sono a carico della Regione Lazio gli oneri connessi al reperimento, all allestimento e alla manutenzione delle sedi e delle strumentazioni necessarie all attivazione delle centrali uniche di risposta nonché quelli connessi al reclutamento e al conferimento del personale. 2. Sono a carico delle Amministrazioni responsabili dei centri di risposta di secondo livello, l allestimento, l adeguamento tecnologico delle rispettive centrali operative nonché l interfacciamento con la centrale unica di risposta alle chiamate di emergenza, secondo le modalità tecniche già definite per il territorio nazionale. Art Le Parti, qualora ritenuto necessario, potranno apportare modifiche o integrazioni al presente protocollo di intesa mediante apposito atto aggiuntivo. 2. Ogni controversia relativa all interpretazione ed all esecuzione del presente protocollo viene esaminata dalle Parti. Pagina 12 / 13

13 3. Ove non sia possibile addivenire ad una bonaria composizione della controversia in un congruo termine le parti adiranno le competenti giurisdizioni. Roma Il Ministro dell Interno On.le Angelino Alfano Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti Pagina 13 / 13

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