La Sicurezza delle Informazioni in Sanità. A cura di Fulvio Barbarito Direttore Direzione Sanità
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1 La Sicurezza delle Informazioni in Sanità A cura di Fulvio Barbarito Direttore Direzione Sanità Milano, 13 marzo 2013 SECURITY SUMMIT 2013
2 Agenda Il Sistema Informativo Socio Sanitario (SISS) I numeri La Sicurezza Quanto è realizzato Quanto è in corso di realizzazione Continuità operativa e Disaster Recovery 2
3 E - health in Lombardia: il SISS Ente Erogatore ASL Il SISS è stato concepito ponendo al centro del sistema il cittadino. Ciò corrisponde, in termini architetturali, ad organizzare la raccolta e la successiva elaborazione dei dati sulla base dei percorsi clinico assistenziali seguiti dai cittadini all interno del network sanitario regionale. Farmacia ASL MMG/PLS Specialista Dato Amministrativo Dato Clinico/Sanitario DataWareHouse Visione per cluster di pazienti Fascicolo Sanitario Elettronico Visione per paziente 3
4 Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) Ogni documento è classificato per tipologia (tipo documento, ecc.) e qualificato da attributi di contesto (data, reparto, problema, ) mediante metadati Il FSE gestisce i diversi documenti sia in formato testuale che strutturato (HL7-CDA2) 14 4
5 I servizi per il cittadino: la sua my page
6 I numeri della Sanità lombarda Cittadini (99% raggiunti) Operatori Socio-Sanitari Medici di Famiglia (98% raggiunti) Oltre Farmacie (100% raggiunte) 35 Aziende Ospedaliere (100% raggiunte) 15 Aziende Sanitarie Locali (100% raggiunte) Oltre Strutture Private accreditate e Socio assistenziali 6
7 I numeri: consolidato nell'anno Prescrizioni 4,3 milioni di Consultazioni Referti da parte dei Cittadini e Operatori 345 milioni di Operazioni Oltre 3,5 milioni di prenotazioni multicanale di Documenti Clinici Elettronici 6 milioni di Fascicoli Sanitari Elettronici attivi 7
8 SISS 2012 vs SISS 2011 Prescrizioni + 10% Operazioni + 13% Consultazioni Referti da parte degli Operatori +28% Prenotazioni via Call Center + 15% Referti Pubblicati + 12% Consultazioni Referti da parte dei cittadini +181% 8
9 Il Progetto SISS La Sicurezza Mondo reale Requisiti Minacce Obiettivi di sicurezza Leggi e regolamenti Analisi Contromisure non-it Contromisure IT Progettazione e Sviluppo Distribuzione, Configurazione, Avvio ed Esercizio Realizzazione Esercizio 9
10 La Sicurezza - Approccio Privacy Il rispetto dei requisiti di Privacy (d.lgs.196/03) è stato ed è centrale nel SISS, che tratta dati sensibili del cittadino Designazione responsabili e incaricati da parte dei titolari Gestione Informativa e Consenso espresso dal cittadino Adempimenti Garante (Interpello, Notificazione) Authentication, Authorization, Audit Sistema centralizzato di gestione di operatori e cittadini, basato su smartcard e Public Key Infrastructure Sicurezza Fisica e Sicurezza di Rete Secondo le più diffuse best practices 10
11 Privacy: il Consenso del Cittadino (1/2) A tutti i cittadini viene richiesto di dare il proprio consenso al trattamento dei dati sanitari (FSE). Solo dando il Consenso il SISS costituisce il Fascicolo Sanitario del cittadino e permette agli operatori sanitari di offrire tutti i servizi previsti In caso contrario il SISS rimane ugualmente disponibile, ma con funzioni parzialmente limitate, che non inficiano i servizi basilari del SSN (prescrizioni, prenotazioni, erogazioni). 11
12 Privacy: in presenza di Consenso (2/2) Solo il medico che ha in cura il cittadino ne può trattare i dati: Il medico può vedere i dati dei suoi pazienti, cioè dei cittadini che lo hanno nominato esplicitamente o implicitamente Il medico può vedere i dati di cittadini non suoi pazienti che lo autorizzano fornendogli la smartcard Il cittadino può rendere invisibili i suoi dati, oltre a quelli già coperti da leggi speciali I dati oscurati sono disponibili solo se il cittadino autorizza fornendo la smartcard e battendo il PIN Il medico può assumersi la responsabilità di dichiarare la condizione di emergenza sanitaria del cittadino e vederne comunque i dati. 12
13 Sicurezza: le iniziative in corso Strutturazione della sicurezza delle informazioni del sistema socio sanitario quale Sistema Federato Governo del Sistema Federato da parte della Regione Lombardia (RL) avvalendosi di Lombardia Informatica (LI) Obiettivo: raggiungere un adeguato livello di sicurezza, cioè appropriato ed uniforme, per tutti gli Enti del Sistema Approccio metodologico formale Riferimento a standard internazionali: ISO27001 ed ISO27799 Piano pluriennale di interventi coinvolgendo progressivamente tutti gli attori del sistema socio-sanitario 13
14 Monitoraggio e Controllo Miglioramento continuo Sicurezza: organizzazione per il governo (2/4) PRESIDENZA REGIONE Organismo Centrale Strategico e di Coordinamento Definisce e promulga: Indirizzi strategici generali Approva e promulga: Principi e Modello di sicurezza Linee Guida e Direttive e altri documenti per la sicurezza (baseline, framework, indirizzi tecnici, metodologia ADR, ) Direz.Gen.Sanità COMITATO STRATEGICO SISS COMITATO TECNICO SISS Organismo Centrale Operativo e di Controllo Gruppo Presidenza (SI&IT, LI, Università) Gruppo Sanità (Dir.Gen Sanità, LI, Università) con supporto Aziende Sanitarie GRUPPI DI APPROFONDIMENTO TECNICO (GAT) Predispone: Principi e Modello di sicurezza Linee Guida e Direttive e altri documenti per la sicurezza (baseline, framework, indirizzi tecnici, metodologia Analisi Del Rischio, ) Diffonde: quanto promulgato dall Organismo Centrale Strategico e di Coordinamento Eroga servizi specifici per la gestione della sicurezza: Centro di Competenza Sensibilizzazione e Formazione Eroga il CERT Enti Territoriali (Enti Sanitari, Territorio SIREG) Recepiscono: quanto promulgato dall Organismo Centrale Strategico e di Coordinamento Implementano: misure e azioni correttive (remediation plan) 14
15 Sicurezza: approccio metodologico Approccio PDCA (Plan, Do, Check, Act) di continuo miglioramento: Regione Lombardia, avvalendosi di Lombardia Informatica definisce regole generali, di concerto con rappresentanti degli Enti socio sanitari e con il supporto Università (Linee Guida, Baseline, ) Gli Enti effettuano gap analysis e/o risk analysis e realizzano il remediation plan Lombardia Informatica fa da centro di competenza; fornisce supporto ed effettua monitoraggio e controllo continui anche con ispezioni periodiche Perimetro funzionale (processi socio sanitari) e territoriale (numero e tipologia di Enti) in crescita graduale 15
16 Sicurezza: le regole Le "regole" sono definite ed emesse secondo un opportuno piano documentale: Linee Guida e Direttive, che costituiscono il documento strategico contenente principi generali di sicurezza, sintesi del modello organizzativo federato, elenco sinteticamente commentato delle misure di protezione di ordine organizzativo e/o tecnico (in gergo controlli di sicurezza) richieste. Baseline, finalizzato ad approfondire tali controlli al fine di abilitare la gap analysis a cura dell Ente Territoriale. Per i controlli che richiedono adattamenti specifici all Ente, Framework dei documenti di politiche e procedure al fine di agevolare gli Enti stessi nella definizione delle loro proprie politiche e procedure. Per i controlli caratterizzati da applicabilità generalizzata, Indirizzi Tecnici che ne definiscono le modalità di implementazione. 16
17 Sicurezza: le attività avviate Emissione degli elementi basilari del corpo documentale: Linee Guida per la sicurezza delle informazioni complete Baseline complete Primi 9 Indirizzi Tecnici Primi capitoli del Framework Anticipo di best practices sul Territorio su particolari ambiti tecnologici (definiti da opportuni Indirizzi Tecnici): Configurazione firewall Hardening Patching e sull ambito territoriale dei soli enti erogatori pubblici (Aziende Ospedaliere e ASL) Attivazione del processo di continuo miglioramento 17
18 Sicurezza: il Piano Pluriennale Territorio Lombardia Informatica Completamento e aggiornamento delle regole Aggiornamento delle regole Aggiornamento delle regole Applicazione Security Governance Federata - Gap Analysis - Definizione e realizzazione remediation plan per Aziende Pubbliche - Gap Analysis - Definizione e realizzazione remediation plan per primi EEPA - Gap Analysis - Definizione e realizzazione remediation plan per altri EEPA Monitoraggio remediation plan per Aziende Pubbliche Monitoraggio remediation plan per primi EEPA Monitoraggio remediation plan per altri EEPA - SAL piano recepimento regole per primi EEPA - SAL piano recepimento regole per altri EEPA Verifiche (audit) SAL piano recepimento regole per Aziende Pubbliche - Audit (ispezione per Aziende Pubbliche) Predisposizione all Audit e attuazione remediation plan per primi EEPA - Audit (ispezione per primi EEPA) Predisposizione all Audit e attuazione remediation plan per altri EEPA Estensione perimetro (attori & servizi) - Applicazione a Dati clinici (referti, ) e Anagrafe - Estensione al servizio di attività prescrittiva - Estensione al servizio di prenotazione 18
19 Disaster Recovery Il Contesto Regione Lombardia ha avviato, a partire dal 2010, un progetto su scala regionale per la valutazione, in termini di Continuità Operativa (CO), dei servizi erogati dalle proprie Aziende Sanitarie (AS) pubbliche (ASL, Aziende Ospedaliere e Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. In ottemperanza a quanto definito nel CAD e sulla base delle Linee Guida per il Disaster Recovery delle Pubbliche Amministrazioni definite dall Agenzia per l Italia Digitale (AID) è stato individuato il percorso per l identificazione di una soluzione Disaster Recovery per tutte le Aziende Sanitarie pubbliche. Tale percorso è stato avviato con lo Studio di Fattibilità Tecnica, redatto da LI, ed è proseguito, sulla base del parere positivo ottenuto da parte di AID, con l attivazione del progetto per l identificazione della specifica architettura di Disaster Recovery. Il prossimi passi prevedono la fase di approfondimento/sperimentazione e fattibilità tecnica puntuale, preliminare alla finalizzazione della soluzione tecnica ed alle successive fasi di realizzazione della stessa. 19
20 Disaster Recovery (DR) Lo studio di fattibilità tecnica Lo Studio di Fattibilità Tecnica (SFT) per le Aziende Sanitarie pubbliche presentato da Regione Lombardia all Agenzia per l Italia Digitale nell aprile 2012 ha permesso di: individuare i servizi a maggiore criticità prioritari per il piano di DR; valutare ed identificare le soluzioni tecnologiche di DR da adottare; impostare il modello di alto livello delle soluzioni tecniche di riferimento per la successiva definizione del piano di DR secondo uno scenario flessibile considerando: architettura logica e topologia delle infrastrutture abilitanti l erogazione del DR (meccanismi di backup/replica, distribuzione dei siti e servizi di DR, macchine virtuali/reali, ecc.); requisiti di capacità elaborativa, di storage e di connettività (numero di PdL, dimensione basi di dati, capacità di banda, ecc.); organizzazione per il governo della crisi 20
21 L'Architettura di Disaster Recovery individuata La fase di approfondimento dello SFT ha visto la supervisione di un Gruppo di Approfondimento Tecnico, nominato su mandato regionale e composto da LI e da una rappresentanza delle AS, e si è articolato in due fasi: Fase 1 Rilevazione Stato attuale Raccolta delle informazioni ed elaborazione delle stesse ai fini di effettuare una fotografia dello stato attuale delle infrastrutture tecnologiche delle Aziende Sanitarie che qualifichi i contesti di DR e le eventuali soluzioni già implementate. Fase 2 Definizione Soluzione Definizione e sviluppo della soluzione di DR applicabile al contesto analizzato, individuata tramite la valutazione degli scenari di rischio, opportunità, vincoli ed aspetti economici Dall analisi dei questionari: punti di forza: omogeneità in termini di Sistemi Operativi (Windows e Linux) e DB (Oracle) e alto tasso di Virtualizzazione punti di debolezza: eterogeneità in termini di applicativi e soluzioni tecnologiche di Storage. La valutazione degli scenari di soluzione teoricamente percorribili ha portato alla identificazione della soluzione Polo Unico o Centralizzata come migliore soluzione attuabile sulla base delle indicazioni qualiquantitative emerse dalla raccolta di informazioni su tutte AS. 21
22 Approfondimenti tecnologici e fattibilità tecnica puntuale La soluzione di recovery individuata e il percorso delineato per l attuazione hanno evidenziato la possibilità di scegliere tra diverse opzioni tecnologiche Necessità di approfondimenti tecnologici puntuali considerando: le soluzioni disponibili per le effettive fattibilità tecniche le specificità delle singole Aziende Sanitarie, valutando un campione di riferimento È stata individuata una fase preliminare di approfondimento/sperimentazione e fattibilità tecnica puntuale, da gestire nei primi 3-4 mesi del È propedeutica alla finalizzazione della soluzione tecnica e alle successive fasi di realizzazione a partire dalla gara/e per l approvvigionamento, da indirizzare ed impostare in funzione dei risultati della fase di fattibilità. 22
23 Grazie per l'attenzione 23
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