LA RACCOLTA E L UTILIZZO DELLE PROVE NELLE INDAGINI DI P.G. IN CAMPO AMBIENTALE: L ESEMPIO DEI MOSSOS D ESQUADRA

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1 LA RACCOLTA E L UTILIZZO DELLE PROVE NELLE INDAGINI DI P.G. IN CAMPO AMBIENTALE: L ESEMPIO DEI MOSSOS D ESQUADRA Serg. Gemma Ribera Mitjans, capo Nucleo Ambientale della Polizia della Regione Autonoma di Catalogna (traduzione dallo spagnolo a cura di Francesca Bellenzier) La Catalogna è composta da 17 Comunità autonome, di cui tre hanno polizia autonoma a carattere integrale, tre con ascrizione CNP, e le altre senza previsione statutaria al riguardo. Le comunità con polizia autonoma a carattere integrale hanno funzioni che sostituiscono quasi tutte quelle della polizia spagnola di stato e della gendarmeria, e hanno il coordinamento con le altre polizie locali. Alla fine del 1989 la Direzione Generale della Sicurezza Cittadina crea un primo gruppo operativo per occuparsi delle problematiche ambientali. Nasce una Brigata dell Ambiente per dare supporto e risposta all Amministrazione catalana in materia di ambiente. Nel 1996, la Brigata dell Ambiente passa a denominarsi Unità Centrale del Medio Ambiente, si trasforma in un unità di riferimento per le indagini sui reati ambientali, incrementando notevolmente la collaborazione con le procure giudiziarie e fornendo appoggio al resto del territorio. Il commissariato Generale Territoriale ha al suo interno la divisione Tecnica di sicurezza cittadina, che a sua volta comprende l Unità Centrale del Medio Ambiente (UCMA). Attualmente l UCMA è formata da 16 persone: 1 sergente responsabile, 3 graduati e 12 agenti. Un aspetto importante degli effettivi che formano parte dell UCMA è la continuità dei suoi agenti e del gruppo di lavoro, e di conseguenza l alto grado di conoscenza e di esperienza che accumulano. Già dal principio, si è reso conveniente fare una chiara distinzione tra due campi di specializzazione e realizzazione operativa: AMBIENTE NATURALE e AMBIENTE INDUSTRIALE. AMBIENTE INDUSTRIALE Indagini sui reati contro le risorse naturali e l ambiente; attività riguardanti: controllo sulla gestione scorretta dei rifiuti e delle acque residuali contaminazione delle acque contaminazione del suolo inquinamento acustico AMBIENTE NATURALE Indagini sui reati relativi alla protezione della flora, della fauna e degli animali domestici. Protezione delle specie animali Protezione delle specie di flora Caccia e pesca Aggressioni all ambiente naturale Maltrattamento degli animali Considerazioni relative ai reati contro le risorse naturali e l ambiente naturale

2 Il codice penale del 1995, modificato nel 2003, stabilisce nell art. 325 che è colpevole di un reato contro le risorse naturali e l ambiente naturale colui che: Contravvenendo alla legge o ad altre disposizioni di carattere generale di protezione dell ambiente provochi o realizzi direttamente o indirettamente emissioni, radiazioni, estrazioni, interramenti, sversamenti, rumori, vibrazioni, iniezioni o depositi n atmosfera, nel suolo, nel sottosuolo, nelle acque terrestri, marine o sottomarine, che possano pregiudicare gravemente l ambiente, e se ciò comporta anche pregiudizio per la salute umana la pena sarà aumentata del 50%. Che possano pregiudicare: reato di rischio: dolo, omissione, imprudenza grave Contaminazione atmosferica: Emissione: scarico di una sostanza o un elemento nell aria, in stato liquido, solido o gassoso o in una combinazione di essi, proveniente da una fonte fissa o mobile Immissione:trasmissione di contaminanti nell atmosfera ad un recettore, è l azione opposta all emissione. L aria immissibile (inspirabile) è l aria che si può respirare al livello della troposfera. IL CAMPIONAMENTO COME PROVA DI TUTTO IL PROCESSO Per poter determinare l esistenza o meno di un reato contro le risorse naturali, si necessita fare un campionamento per: poter determinare l infrazione di alcune delle prescrizioni di legge provare l esistenza del rischio o del pregiudizio per le risorse naturali e per l ambiente. Senza dubbio, il corretto prelievo dei campioni è la parte più importante di tutta l indagine su un reato ambientale. Senza il campione non c è la prova. Dal risultato analitico di tale campione deriverà una caratterizzazione del rifiuto e una valutazione ambientale da parte dei periti Non è una prova precostituita, bisogna ratificarla durante il giudizio orale. Campioni di sversamenti liquidi Topologia degli sversamenti Se la normativa lo permette, gli sversamenti si possono realizzare: in mare, mediante lo sversamento direttamente nella spiaggia (attualmente abbastanza inusuale), o nel mare per mezzo di emissari sottomarini (sistema che evita i problemi organolettici nella spiaggia) Nel continente-suolo, solo nel caso degli sversamenti controllati. I rifiuti liquidi devono essere inertizzati, depositati in luoghi appropriati e regolamentati tecnicamente. Nel corso d acqua pubblico. E il sistema più utilizzato. La normativa delimita il carico contaminante che si può tradurre in concentrazione. Purtroppo, la norma non fa riferimento, nella maggior parte dei casi, alla quantità in peso del rifiuto da sversare. Un altro problema è la grande varietà di nuovi rifiuti che costantemente appaiono senza che la norma li regolamenti immediatamente. Nella fognatura. Se il destino finale sono i depuratori, si applicherà la normativa di accettazione del proprio depuratore. Se il destino finale è il corso d acqua pubblico, si applicherà la normativa del regolamento delle acque. Sversamento puntuale: avviene in un determinato momento, normalmente abbastanza breve. E necessario uno sforzo maggiore per la sua scoperta. Sversamento continuato: la sua frequenza non si modifica con il tempo. E facile da seguire e controllare. Sversamento intermittente: non è continuato, però esiste una periodicità che bisogna determinare. Diretto: dalla fonte di emissione al destino senza interferenze

3 Indiretto: dalla fonte di emissione al destino ci sono interferenze da parte di altre fonti di emissione. Prima di cominciare il prelievo dei campioni, misurare: portata temperatura conduttività ph ossigeno disciolto importante: riempire fino all orlo il contenitore con il liquido del nostro campione Garantire il prelievo dei campioni: - con tre campioni di ogni prelievo - con recipienti adeguati - con la presenza fisica di un responsabile - con l apposizione di etichette - con una relazione di campionamento - con la richiesta di campionamento ad un ufficio di analisi (specificando i parametri da investigare) - con il trasporto dei campioni al laboratorio - i campioni si dovranno conservare a 4 C fino alla loro analisi - se si prevede la degradazione biologica si congelerà - si consegnerà al laboratorio nel minimo tempo indispensabile sempre all interno delle 24h dal prelievo del campione La catena di custodia dei campioni sono tutte le azioni all interno del processo di presa e manipolazione del campione, dal momento della raccolta fino alla consegna finale al laboratorio analitico ufficiale. Tutte queste azioni devono essere descritte in una relazione di consegna dei campioni: descrizione del processo che genera il rifiuto: materie prime, composti e processo di fabbricazione; identificazione del responsabile e consegna del campione gemello; luogo, data e ora del prelievo; testimoni; materiale utilizzato nel prelievo; sistema di conservazione; aspetto e caratteristiche organolettiche del campione; specificare il trasporto refrigerato, e che si è informato il responsabile presunto dell inquinamento della forma di conservazione e del tempo che ha a sua disposizione per realizzare le contro analisi (importante). Campioni di rifiuti solidi Il campionamento di rifiuti dev essere rappresentativo del materiale oggetto di analisi e compatibile con le operazioni successive di caratterizzazione (Ordine del 1/06/1995). Dev essere privo di soggettività da parte di chi effettua il campionamento, imparziale Se il campione viene raccolto in modo da garantire che tutti i frammenti del rifiuto abbiamo la stessa probabilità di essere prelevati, sarà considerato corretto. Se la quantità di rifiuti è grande, si divide la massa in unità di misura, e si procede così: meno di 20 tonn o di 1 mc: un campione, del peso minimo di 1 kg., composto da 10 sottocampioni; più di 20 tonn. o di 1 mc. : si applica la formula : N = n + 1, dove N= numero totale di campioni da raccogliere n= numero di unità da 20 tonn. o da 1 mc. Se il rifiuto è eterogeneo si manterrà l indipendenza tra i campioni; se non lo è, si omogeneizzerà il totale dei campioni formando un unico campione. Materiali da utilizzare nel campionamento

4 Contenuto organico: strumenti: acciaio inox, vetro o teflon; recipienti: sempre di cristallo contenuto inorganico: strumenti: plastica, vetro o teflon recipienti: vetro o plastica Natura dubbia: strumenti: acciaio inox, vetro o teflon Recipienti: vetro Se il rifiuto si presenta in cumuli, utilizzare cannule che penetrano in modo perpendicolare fino al nucleo, trascurando lo strato superficiale. Alla base, cannule che raccolgano un campione continuo di tutto lo spessore Flusso di rifiuti: bisognerà assicurare uno strumento che raccolga le particelle più grandi del rifiuto. I sottocampioni devono raccogliere la totalità della larghezza del rifiuto.. Contaminazione atmosferica I contaminanti che si trovano nell aria provengono dalle fonti di emissioni di contaminanti atmosferici. Queste fonti possono essere naturali (vulcani, incendi, tempeste di sabbia,..) o antropiche (originate dall attività umana). Alcuni di questi contaminanti sono direttamente o indirettamente relazionati con effetti nocivi sull ambiente, come la diminuzione della concentrazione di ozono al si sopra dell atmosfera (buco dell ozono), la formazione della cosiddetta nebbia fotochimica o la pioggia acida, per citarne alcuni. Le fonti più importanti di emissioni in atmosfera di origine antropica sono il traffico e le attività industriali. Le attività industriali emettono contaminanti nell aria sia per mezzo di fonti puntuali (ciminiere), o per mezzo di fonti diffuse: evaporazione, movimento di sostanze secche, ecc. Le misurazioni del livello di emissione dei contaminanti nell atmosfera si realizzano in punti della ciminiera (punti di presa di campioni) che possono essere situati ad altezze di 40, 50 o anche 80 m., ai quali si accede attraverso di una scala a volte abbastanza precaria. L equipaggiamento con cui si realizzano le misurazioni è pesante ( da alcuni kg fino a 40 kg di peso) e deve essere collocato su di una piattaforma di campionamento. La durata del campionamento è variabile a seconda del contaminante che si misura: può durare da 30 minuti fino a 6 o 8 ore. Anche la immissione (determina l effetto di un contaminante sulla salute umana o sull ambiente) è facile da determinare con mezzi di campionamento, però è molto difficile da determinare la sorgente puntuale che la produce: Può accadere che la causa di una immissione sia la somma di molte emissioni e le reazioni chimiche di esse in atmosfera. Questo fatto non permetterà di individuare una responsabilità concreta e personalizzata, penale o amministrativa, del presunto contravventore. Contaminazione acustica: contaminante fisico che consiste in un insieme complesso di suoni di frequenze differenti, che produce una sensazione auditiva considerata molesta o fastidiosa, e che con il passare del tempo e per effetto del suo reiterarsi può diventare pregiudizievole per la salute umana. Fattori che bisogna considerare per realizzare una misurazione del rumore: Contesto circostante il luogo dove si va a realizzare la misurazione (caratteristiche urbanistiche, zonizzazione e descrizione dei dintorni)

5 Fonte del rumore: localizzazione, caratteristiche della fonte (traffico o attività), localizzazione della fonte Tipo di rumore: continuo, intermittente, ecc. Zona di ricezione del rumore: punti di misurazione (finestra, interno, balcone, ecc.)

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