APPUNTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "APPUNTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI"

Transcript

1 APPUNTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI LA TEORIA SEMIPROBABILISTICA ED IL CALCOLO AGLI STATI LIMITE STRUTTURE IN LEGNO (Autore: Ing. Mario Zaonte)

2 INDICE. Introuzione Metoi i isura ella sicurezza nelle costruzioni Metoo elle Tensioni Aissibili Metoo Probabilistico Statistica Mateatica Valore Meio Varianza el capione Deviazione Stanar Frequenza Cuulativa Funzione Densità i Probabilità e Ripartizione i Probabilità Variabile Aleatoria Gaussiana Teoria Probabilistica e Meccanica elle Strutture Variabile Aleatoria Gaussiana Stanarizzata VAGS Frattili Valori Caratteristici Metoo Seiprobabilistico Valore Caratteristico elle Resistenze Caratterizzazione elle Azioni Eleentari (art..5. DM.008) Cobinazioni elle Azioni (art..5.3 DM.008) Degrao (art..5.4 DM.008) Azioni nelle veriiche agli Stati Liite (art..6 DM.008) Coeicienti parziali per le azioni nelle veriiche SLU (art..6. DM.008) Resistenza i Calcolo (art DM.008) Stati Liite i Esercizio (art ) Stati Liite Ultii (art ) Veriiche i resistenza (art )... 7

3 Trazione parallela alla ibratura (art ) Trazione perpenicolare alla ibratura (art ) Copressione parallela alla ibratura (art ) Copressione perpenicolare alla ibratura (art ) Copressione inclinata rispetto alla ibratura (art ) Flessione (art ) Tensolessione (art ) Pressolessione (art ) Taglio (art ) Torsione (art ) Taglio e Torsione (art ) Veriiche i stabilità (art ) Eleenti inlessi (instabilità i trave) (art ) Eleenti copressi (instabilità i colonna) (art ) Collegaenti (art ) Eleenti strutturali (art ) Sistei Strutturali (art. 4.4.) Robustezza (art. 4.4.) Durabilità (art ) Resistenza al Fuoco (art ) CNR-DT 06/ Coportaento al uoco Resistenza i un eleento ligneo esposto al uoco Regole per l esecuzione (art )

4 . Introuzione Con l introuzione el D.M. 4 gennaio 008 Nore Tecniche per le Costruzioni la sicurezza e le prestazioni i un opera o i una parte i essa evono essere valutate in relazione agli stati liite che si possono veriicare urante la vita noinale. In particolare all art. 4.4 vengono ornite le necessarie inicazioni per il calcolo e la veriica elle costruzioni in legno.. Metoi i isura ella sicurezza nelle costruzioni.. Metoo elle Tensioni Aissibili Con il etoo elle Tensioni Aissibili aceno preliinarente ricorso a un criterio i crisi puntuale el ateriale si isura e si controlla la sicurezza attraverso un seplice conronto tra la resistenza el ateriale (riotta eiante un aeguato coeiciente i sicurezza) e le assie tensioni (in valore assoluto) ingenerate nella struttura alle azioni esterne ottenute attraverso un analisi in capo elastico lineare. ax a Tale sicurezza la enunciao quini in capo eterinistico inatti tutte le quantità che entrano in gioco sono rappresentate a nueri ben precisi. Coe sappiao invece a esepio se preniao n cubetti i calcestruzzo (conezionati allo stesso oo) e li sottoponiao a copressione non si ottiene ai lo stesso valore i rottura per cui non si può avere la certezza sul assio valore ella tensione sopportabile al nostro cubetto. Il etoo eterinistico elle Tensioni Aissibili presenta inoltre altri ietti tra cui: - Arbitrarietà el coeiciente i sicurezza Il coeiciente i sicurezza γ eve essere necessariaente apio per coprire tutte le incertezze (eetto psicologico); = R γ - Onerosità el criterio i isura ella sicurezza Ci si liita a controllare le tensioni nelle ibre i un liitato nuero i sezioni (quelle aggiorente sollecitate) restano largaente e anti econoicaente al i sotto ei valori aissibili convenzionali nella aggior parte ella rianente struttura; 4

5 - Non si valutano le conizioni i esercizio Non si conosce la vita ella struttura opo la crisi; - Le orze consierate hanno valori ben precisi Non si tiene conto el atto che le orze applicate alla struttura per un qualsiasi evento possono anche cabiare urante la vita ella struttura stessa. Inoltre non si conosce il valore assio che tali orze possono avere ainché la struttura continui a resistere. Si eve riconoscere quini che non può esistere la sicurezza assoluta isurata per via eterinistica in quanto i paraetri che concorrono alla orazione ell oggetto struttura sono tutti aetti a più o eno spiccate aleatorietà... Metoo Probabilistico Con il etoo probabilistico la pronuncia ella sicurezza viene atta veriicano che: la probabilità i collasso cui è soggetta la struttura è inore i un certo nuero ε (issato al legislatore) aleatorie. P c p ε ove P c è un unzionale che ipene a un certo nuero (iscreto e/o elevato) i unzioni che sono variabili In poche parole la ierenza tra il etoo eterinistico e il etoo probabilistico nasce al atto che gli ingreienti che concorrono alla orazione el giuizio sulla sicurezza nel etoo eterinistico sono elle granezze che hanno egli espressi valori nuerici entre nel etoo probabilistico sono elle unzioni. Alla ata oierna osserviao però che il etoo probabilistico è i iicile applicazione in quanto: a) non tutte le unzioni i probabilità elle variabili aleatorie che concorrono alla eterinazione ella sicurezza strutturale sono note; b) aesso i conoscere tutte le unzioni l elaborazione per arrivare alla pronuncia i sicurezza è ispeniosa e coplicata. Solo a scopo i conoscenza si precisa che alla ata attuale sono noti tre livelli i analisi probabilistica: - Livello ( o livello Europeo ) etto anche seiprobabilistico; - Livello ( o livello Aericano); - Livello 3 ( o livello Copleto); Nel livello etto anche seiprobabilistico gli aspetti probabilistici vengono essi in conto eiante l introuzione ei Valori Caratteristici elle Azioni e elle resistenze ei ateriali. nueri: Nel livello le unzioni che evono escrivere le variabili aleatorie non entrano coe tali a entrano con ue a) valor eio ella variabile aleatoria; b) eviazione stanar ella variabile aleatoria. Il livello 3 è quello in cui la sicurezza si enuncia introuceno irettaente le unzioni i probabilità elle variabili aleatorie. 5

6 Poiché coe inicato nel.3 Valutazione ella Sicurezza el D.M. 4 gennaio 008: Per la valutazione ella sicurezza elle costruzioni si evono aottare criteri probabilistici scientiicaente coprovati. Nel seguito sono norati i criteri el etoo seiprobabilistico agli stati liite basati sull ipiego ei coeicienti parziali i sicurezza applicabili nella generalità ei casi; tale etoo è etto i prio livello. Per opere i particolare iportanza si possono aottare etoi i livello superiore tratti a ocuentazione tecnica i coprovata valiità. Nel etoo seiprobabilistico agli stati liite la sicurezza strutturale eve essere veriicata traite il conronto tra la resistenza e l eetto elle azioni. Per la sicurezza strutturale la resistenza ei ateriali e le azioni sono rappresentate ai valori caratteristici Ri e Fj einiti rispettivaente coe il rattile ineriore elle resistenze e il rattile (superiore o ineriore) elle azioni che iniizzano la sicurezza. In genere i rattili sono assunti pari al 5%. Per le granezze con piccoli coeicienti i variazione ovvero per granezze che non riguarino univocaente resistenze o azioni si possono consierare rattili al 50% (valori eiani). La veriica ella sicurezza nei riguari egli stati liite ultii i resistenza si eettua con il etoo ei coeicienti parziali i sicurezza espresso alla equazione orale: R E (..) ove R E è la resistenza i progetto valutata in base ai valori i progetto ella resistenza ei ateriali e ai valori noinali elle granezze geoetriche interessate; è il valore i progetto ell eetto elle azioni valutato in base ai valori i progetto Fj = Fj γfj elle azioni coe inicato nel.5.3 o irettaente Ej = EjγEj. I coeicienti parziali i sicurezza γmi e γfj associati rispettivaente al ateriale i-esio e all azione j-esia tengono in conto la variabilità elle rispettive granezze e le incertezze relative alle tolleranze geoetriche e alla aiabilità el oello i calcolo. La veriica ella sicurezza nei riguari egli stati liite i esercizio si esprie controllano aspetti i unzionalità e stato tensionale. nel seguito verrà escritto in ettaglio il etoo seiprobabilistico e le veriiche agli stati liite. Solo a scopo i copletezza e per eglio chiarire alcuni concetti che si utilizzano correnteente nel etoo seiprobabilistico si ritiene preliinarente utile introurre elle nozioni i statistica ateatica. 6

7 3. Statistica Mateatica La statistica ateatica onaentalente può essere consierata una scienza che si occupa ella lettura e ella progettazione i esperienti isici. Supponiao a es. che l esperiento isico sia quello i isurare la Resistenza a Copressione i un cubetto i calcestruzzo. Osserviao subito che questo esperiento lo possiao consierare coe un capione estratto alla popolazione i tutte le prove stanar che sono state atte nel ono su questo tipo i cubetto. Supponiao che l apiezza i questo capione sia N=000 l evento sarà la isura i una certa resistenza su un certo provino. Naturalente avrò tanti eventi quanto è grane il capione. Lo spazio capione è cioè tanto grane a contenere il nuero egli eventi. Per organizzare i risultati posso proceere in vari oi un prio oo può essere quello i elencarli così coe li ho isurati però tale organizzazione sarebbe i poca utilità. Un altro oo i organizzare i risultati è quello i isegnare gli istograi elle requenze assolute per classi i eventi ossia a es.: Un evento è a es. 00 R 50 La requenza assoluta i questo evento è il nuero i volte che la resistenza isurata (tra le 000 isure) non è più piccola i 00 e non è più grane i 50: ( A) = 00 per 00 R 50 ' Un altro evento è a es. 50 R 00 per il quale si ha: ( A ) = 3 La soa elle requenze assolute ovviaente sarà pari all apiezza el capione N=000. Oltre a rappresentare i risultati eiante le requenze assolute è possibile rappresentare gli stessi eiante le requenze relative che si ottengono a partire a quelle assolute ivieno per l apiezza el capione: 7

8 ( A) = ' ( A ) N Nel caso in esae a es. la requenza relativa legata all evento 00 R 50 è pari a: (A)=00/000. Si osservi che l istograa elle requenze relative è siile a quello elle requenze assolute anche se rappresentano valori iversi e entrabi si aagiano su una curva. L area sottesa nel iagraa elle requenze relative vale vale N nel iagraa elle requenze assolute. 3.. Valore Meio Dato un certo capione si einisce valore eio el capione il rapporto tra la soatoria ei risultati egli eventi e l apiezza el capione: x 3.. Varianza el capione Si einisce Varianza el capione il rapporto: s = In particolare si osservi che la eviazione stanar isura la ispersione ei risultati rispetto al valor eio egli stessi. Maggiore è l apiezza el capione (e quini più accurato è l esperiento) e inore è la eviazione stanar. 8 n i= = ( N ) N x i n ( x i x) 3.3. Deviazione Stanar Si einisce eviazione stanar el capione la raice quarata positiva ella varianza. La eviazione stanar viene espressa nella stessa unità i isura el singolo evento (x i ) nel caso in esae a es. viene espressa in g/cq. s = ( N ) i= n ( x i x) i=

9 3.4. Frequenza Cuulativa Altra iportante unzione utilizzata in statistica è la requenza cuulativa la quale è einita per ogni classe i evento e è pari alla soa elle requenze assolute elle classi i evento preceenti: F j = i A es. nel caso ell esperiento in esae per la classe i evento j-esia: risulta: F 300 = = 878 j i= Il iagraa elle requenze cuulative assolute è unque la curva integrale el iagraa i. In un punto qualsiasi elle ascisse la corrisponente orinata rappresenta la soa elle aree preceenti. Nel punto inale l orinata vale N oppure a secona se rappresenta la Frequenza Cuulativa elle requenze assolute o la Frequenza Cuulativa elle requenze relative. 9

10 3.5. Funzione Densità i Probabilità e Ripartizione i Probabilità Data una certa variabile aleatoria X(ω) la stessa può consierarsi einita quano si conosce la relativa unzione che: - ci consente i eterinare la probabilità per il singolo avveniento: [ ω : X ( ω) = x] = P( X x) P = - ci consente i eterinare la probabilità che la stessa non sia aggiore i un certo valore x: P [ ω : X ( ω) x] = P( X x) Nota tale unzione osserviao che se la V.A. è einita in uno spazio continuo la probabilità ( X x) a ( x) x : P = è pari Dove X x (x) è la variabile aleatoria; è lo stato variabile (scalare nuero reale) è la Funzione ensità i probabilità. ( X = x) = ( x x P ) Si ha inoltre: ( X x) F(x) P = Dove F(x) è etta Funzione i Ripartizione ella Probabilità. La F.D.P. e la F.R.P. sono legate alla relazione: F( x) ( x) = x E quini: x F ( x) = ( x) x o 0

11 3.6. Variabile Aleatoria Gaussiana A secona el tipo i enoeno isico varie sono le leggi ateatiche che possono einire la relativa variabile aleatoria. Una elle unzioni più seplici è quella proposta a GAUSS la quale ra l altro è quella più usata per einire le variabili aleatorie che attengono a problei ingegneristici. Secono Gauss la unzione ensità i probabilità i una variabile aleatoria (che in questo caso prene il noe i Variabile Aleatoria Gaussiana) è ata all espressione: x µ ( x) = exp ; x + π Dove µ è il valore eio è la eviazione stanar Nota la F.D.P. osserviao aesso che è possibile einire la Variabile Aleatoria inatti assegnato un qualunque nuero reale x (che esprie lo stato variabile ella nostra variabile aleatoria) in corrisponenza i questo valore ho la unzione (x) che oltiplicata per x i esprie la probabilità che X=x: ( X = x) = ( x x P ) l areola arcata in igura rappresenta la probabilità che la ia variabile aleatoria assua proprio il valore x. Coe si evince alla rappresentazione graica ella unzione (x) i una V.A.G. la stessa è sietrica rispetto l asse passante per il valore eio inoltre vale 0 per x = e per x = +.

12 Osserviao inoltre che l integrale tra - e x ella unzione ensità i probabilità ossia la Funzione i Ripartizione ella Probabilità (area evienziata in igura) grane i x: u F ( x) = ( u) u rappresenta la probabilità che X non sia più ( X x) F(x) P =

13 4. Teoria Probabilistica e Meccanica elle Strutture Nelle rappresentazioni elle teorie probabilistiche alla eccanica elle strutture per rappresentare i enoeni con essa connessi è iportante conoscere una o più unzioni che possano escrivere la variabile aleatoria associata. Tra queste unzioni quella generalente aottata è la variabile aleatoria gaussiana VAG la quale a es. esprie bene il lancio i artiglieria entre a ei risultati eno precisi a accettati al legislatore per la prova i schiacciaento ei cubetti i cls. la ora: In questo caso la FDP (unzione ensità i probabilità) e la FRP (unzione ripartizione i probabilità) assuono x µ ( x) = exp π F( x) = x t µ exp π t Le quali rappresentate nel piano cartesiano ostrano l anaento i cui in igura. Si osservi che la curva rappresentativa ella FDP è sietrica rispetto all asse passante per µ inoltre la istanza el punto i lesso ell asse eiano vale. La VAG è unque iniviuabile traite i ue paraetri µ e. Assegnato un certo valore x ello stato variabile - l orinata che si ha in corrisponenza i x nel prio iagraa ci esprie la unzione ensità (x); - il prootto ( x) x esprie la probabilità che la X sia copresa tra x e x+x: ( x X x x) ( x) ( x) = P + 3

14 - l area evienziata nel iagraa i (x) esprie un nuero copreso tra 0 e esprie la unzione ripartizione F(x) e rappresenta la probabilità che X x : ( X x) p F ( x) = P = - l area rianente (non evienziata) esprie ovviaente la probabilità che X x per cui esseno tutta l area risulta: racchiusa a (x) pari a si ha: Problea P ( X x) + P( X x) = Data una V.A.G. X eterinare il nuero a tale che la probabilità che X<a sia pari a p: P ( X a) = p Soluzione Nota la unzione ensità i probabilità (x) a p = ( x) x la quale è un equazione integrale nella sola incognita a risolta la quale si eterina il valore i a tale che P ( X a) = p. Nel caso in cui non conosciao la tecnica i risoluzione ell equazione integrale possiao proceere per tentativi. Si issa un certo valore a* e si calcola l area copresa tra e a* se quest area coincie con p allora si è trovato il valore i a = a* in caso contrario si procee per tentativi iinueno e/o auentano a* ino a trovare l area pari a p. Se invece è nota la unzione ripartizione i probabilità traite il suo iagraa si eterina subito a issano il valore p nelle orinate. 4

15 5. Variabile Aleatoria Gaussiana Stanarizzata VAGS Ai ini coputazionali può essere utile operare con la particolare variabile aleatoria gaussiana Z einita ai paraetri: - valor eio nullo - eviazione stanar unitaria la quale è nota coe Variabile Aleatoria Gaussiana Stanarizzata: VAGS. In questo caso la escrizione ella V.A. viene eettuata eiante la FDP: z φ ( z) = exp = ( x) π z in cui z esprie lo stato variabile ella VAGS Z pari a: z = x µ La relativa FRP è ornita all integrale einito: z Φ( z ) = φ ( t) t = F( x) Problea Data una V.A.G. X eterinare il valore i x tale che X abbia la probabilità q i non aggiorarlo: ( X x) q P = Soluzione Anziché lavorare con la VAG il problea può risolversi utilizzano la corrisponente VAGS operano un cabiaento i variabile. La unzione z Φ( z ) = φ ( t) t = F( x) può anche espriersi eiante la seguente espressione ricavata al ricercatore aericano Abraonis: Φ( z) = φ ( z) 5 i= b i t i Dove : t = z b = b = b = b 4 = b =

16 Per eterinare x osserviao che eterinano il valore i z tale che Z abbia la probabilità q i non aggiorarlo: P ( Z z) = q alla relazione Per ricavare z si osservi che alla relazione: z = x µ si ricava: x = z + µ z utilizzano l espressione i Abraonis per Φ(z) si ha: q = φ ( t) t = Φ( z) ( b t + b t + b t + b t b ) 5 i z q = φ ( z) bi t = exp t i z = π a cui è possibile ricavare z (per tentativi vei esepio par.7). 6

17 6. Frattili Valori Caratteristici Data una V.A. si einisce rattile o percentile i orine p quel valore ello stato variabile che ha la probabilità p i non essere aggiorato. Il rattile i orine 00% è + il rattile i orine 0 è - il rattile i orine 05 è µ. Nota la unzione (x) iniviuata alla coppia i paraetri (µ) si possono einire i valori caratteristici ella V.A. introuceno il concetto i : - rattile ineriore - rattile superiore x + x Entrabi i orine a intenere coe quei valori che rispettivaente hanno la probabilità P assegnata i essere inorato il prio oppure aggiorato il secono. Il Frattile Ineriore x i orine cioè quel particolare valore ello stato variabile che ha la probabilità p i non essere aggiorato è pertanto quel particolare valore ello stato variabile che soisa la conizione: Il Frattile Superiore x p = P( X x ) = F( x ) = ( x) x + x i orine cioè quel particolare valore ello stato variabile che ha la probabilità p i essere aggiorato è pertanto quel particolare valore ello stato variabile che soisa la conizione: x p = P( X x ) = F( x ) = ( x) x Per eterinare il rattile superiore osserviao inoltre che esseno: Risulta: x + ( x) x ( x) x = + x p x = ( x) x = ( x) x = F( x + x + ) Dalla preceente relazione si ha inoltre: 7

18 p = x ( x) x = P( X x La quale ci inica che il rattile superiore i una V.A. può essere preso coe il rattile ineriore ella probabilità copleentare (-p ) assegnata. + ) ESEMPIO Calcolo el rattile i orine q i una V.A. escritta a una legge gaussiana caratterizzata ai paraetri assegnati (µ). Per risolvere il problea obbiao eterinare quel valore x q tale che: P( X xq ) = q e ciò può arsi risolveno l equazione integrale: esseno: x q q = ( x) x x µ ( x) = exp π Anziché risolvere l equazione integrale osserviao però che sruttano la legge ella VAGS possiao risolvere il problea risolveno un equazione algebrica. A tale scopo osserviao che eettuato il cabiaento i variabile: esseno: z = x e quini x = z ( x) = φ( z) z φ ( z) = exp = ( x) π z Si ha: Da cui posto Ψ( z ) = φ ( z ) q e esseno: q 5 i= i b t i x x z = x µ q q q q = ( x) x = φ( z) z = φ( z) z = Φ( zq ) z 8

19 Φ( z ) = φ ( z ) q Risulta: q 5 i= i b t i q = Ψ( zq ) valore. La quale è un equazione algebrica non lineare seplice a risolvere in quanto Ψ z ) è una unzione a un sol Se riportiao in un iagraa nelle ascisse il valore i z e nelle orinate il valore i Ψ z ) si può proceere nel seguente oo: - si issa l orinata q = Ψ( z ) q - si issa un valore i tentativo il valore i Ψ z ) ( q z q si calcola - se il valore i Ψ z ) è inore i -q si ( q issa un altro valore i tentativo valore i Ψ z ) ( q z q e si calcola il - se si trova che il valore i Ψ z ) è aggiore i -q è suiciente unire i ue valori trovati e si ottiene il valore i z q. ( q ( q ( q Noto z q alla z=(x-µ)/ si ricava anche x q che si può ettere nella orula stanar: x = µ + zq E ieiato riconoscere che la unzione Φ (z) goe elle proprietà: Φ ( z) = Φ( z) Φ ( 0) = per cui i rattili ineriore e superiore i una VAG possono ettersi nella ora: q x x + = µ + z = µ z In particolare osserviao che per q==5% risulta z =-645 per cui il rattile ineriore e superiore i orine 5% sono: x + x = µ 645 = µ

20 7. Metoo Seiprobabilistico Nel etoo seiprobabilistico o etoo probabilistico i livello ata l aleatorietà elle azioni e elle resistenze le stesse vengono rappresentate coe elle VAG. Nell eseguire le veriiche strutturali però le stesse non entrano in gioco con le relative Funzioni (FDP o FRP) e neanche con i paraetri rappresentativi elle stesse µ e a entrano in gioco con i rispettivi valori caratteristici. 7.. Valore Caratteristico elle Resistenze Il Valore Caratteristico elle resistenze è il rattile ineriore i orine 5% ella copetente istribuzione. Per eterinare tale valore si procee nel seguente oo: Si eseguono un nuero suiciente i prove (a es. per il cls. N>30) e si eterinano i valori: - Valor Meio - Deviazione Stanar x n i= = s = N x i ( N ) n ( x i x) i= opo i che assunti questi valori coe stia i e s si eterina la FDP i tipo gaussiano e inine si eterina il valore caratteristico risolveno il problea: il quale coe sappiao è ato a: P ( X x ) = 005 x = µ ove =645. In particolare inichiao con: - c la resistenza caratteristica () nel congloerato isurata su un provino cilinrico; - R c la resistenza caratteristica () nel congloerato isurata su un provino cubico; - y la resistenza caratteristica ell acciaio al liite i snervaento; 7.. Caratterizzazione elle Azioni Eleentari (art..5. DM.008) Si einisce valore caratteristico Q i un azione variabile il valore corrisponente a un rattile pari al 95 % ella popolazione ei assii in relazione al perioo i rieriento ell azione variabile stessa. Nella einizione elle cobinazioni elle azioni che possono agire conteporaneaente i terini Qj rappresentano le azioni variabili ella cobinazione con Q azione variabile oinante e Q Q3 azioni variabili che possono agire conteporaneaente a quella oinante. Le azioni variabili Qj vengono cobinate con i coeicienti i cobinazione ψ 0j ψ j e ψ j i cui valori sono orniti nel.5.3 Tab..5.I per eiici civili e inustriali correnti. 0

21 Con rieriento alla urata percentuale relativa ai livelli i intensità ell azione variabile si einiscono: - valore quasi peranente ψ j Q j : la eia ella istribuzione teporale ell intensità; - valore requente ψ j Q j : il valore corrisponente al rattile 95 % ella istribuzione teporale ell intensità e cioè che è superato per una liitata razione el perioo i rieriento; - valore raro (o i cobinazione) ψ 0j Q j : il valore i urata breve a ancora signiicativa nei riguari ella possibile concoitanza con altre azioni variabili Cobinazioni elle Azioni (art..5.3 DM.008) Ai ini elle veriiche egli stati liite si einiscono le seguenti cobinazioni elle azioni. Cobinazione onaentale generalente ipiegata per gli stati liite ultii (SLU): γg G + γg G + γp P + γq Q + γq ψ0 Q + γq3 ψ03 Q3 + () Cobinazione caratteristica (rara) generalente ipiegata per gli stati liite i esercizio (SLE) irreversibili a utilizzarsi nelle veriiche alle tensioni aissibili i cui al.7: G + G + P + Q + ψ0 Q + ψ03 Q3+ () Cobinazione requente generalente ipiegata per gli stati liite i esercizio (SLE) reversibili: G + G +P+ ψ Q + ψ Q + ψ3 Q3 + (3) Cobinazione quasi peranente (SLE) generalente ipiegata per gli eetti a lungo terine: G + G + P + ψ Q + ψ Q + ψ3 Q3 + (4) Cobinazione sisica ipiegata per gli stati liite ultii e i esercizio connessi all azione sisica E (v. 3.): E + G + G + P + ψ Q + ψ Q + (5) Cobinazione eccezionale ipiegata per gli stati liite ultii connessi alle azioni eccezionali i progetto A (v. 3.6): G + G + P + A + ψ Q + ψ Q +... (6) Nelle cobinazioni per SLE si intene che vengono oessi i carichi Qj che anno un contributo avorevole ai ini elle veriiche e se el caso i carichi G. Altre cobinazioni sono a consierare in unzione i speciici aspetti (p. es. atica ecc.). Nelle orule sopra riportate il sibolo + vuol ire cobinato con.

22 I valori ei coeicienti parziali i sicurezza γgi e γqj sono ati in.6. Tab..6.I Tabella.5.I Valori ei coeicienti i cobinazione Categoria/Azione variabile ψ 0j ψ j ψ j Categoria A Abienti a uso resienziale Categoria B Uici Categoria C Abienti suscettibili i aollaento Categoria D Abienti a uso coerciale Categoria E Biblioteche archivi agazzini e abienti a uso inustriale Categoria F Riesse e parcheggi (per autoveicoli i peso 30 N) Categoria G Riesse e parcheggi (per autoveicoli i peso > 30 N) Categoria H Coperture Vento Neve (a quota 000 s.l..) Neve (a quota > 000 s.l..) Variazioni Teriche Degrao (art..5.4 DM.008) La struttura eve essere progettata così che il egrao nel corso ella sua vita noinale purché si aotti la norale anutenzione orinaria non pregiuichi le sue prestazioni in terini i resistenza stabilità e unzionalità portanole al i sotto el livello richiesto alle presenti nore. Le isure i protezione contro l eccessivo egrao evono essere stabilite con rieriento alle previste conizioni abientali. La protezione contro l eccessivo egrao eve essere ottenuta attraverso un opportuna scelta ei ettagli ei ateriali e elle iensioni strutturali con l eventuale applicazione i sostanze o ricoprienti protettivi nonché con l aozione i altre isure i protezione attiva o passiva Azioni nelle veriiche agli Stati Liite (art..6 DM.008) Le veriiche agli stati liite evono essere eseguite per tutte le più gravose conizioni i carico che possono agire sulla struttura valutano gli eetti elle cobinazioni einite nel Coeicienti parziali per le azioni nelle veriiche SLU (art..6. DM.008) Nelle veriiche agli stati liite ultii si istinguono: lo stato liite i equilibrio coe corpo rigio: EQU lo stato liite i resistenza ella struttura copresi gli eleenti i onazione: STR lo stato liite i resistenza el terreno: GEO Per le veriiche nei conronti ello stato liite ultio i equilibrio coe corpo rigio (EQU) si utilizzano i coeicienti parziali γ F relativi alle azioni riportati nella colonna EQU elle Tabelle sopra citate.

23 Tabella.6.I Coeicienti parziali per le azioni o per l eetto elle azioni nelle veriiche SLU Nella Tab..6.I il signiicato ei siboli è il seguente: γ G coeiciente parziale el peso proprio ella struttura nonché el peso proprio el terreno e ell acqua quano pertinenti; γ G γ Qi coeiciente parziale ei pesi propri egli eleenti non strutturali; coeiciente parziale elle azioni variabili. 3

24 7.6. Resistenza i Calcolo (art DM.008) La urata el carico e l uiità el legno inluiscono sulle proprietà resistenti el legno. I valori i calcolo per le proprietà el ateriale a partire ai valori caratteristici si assegnano quini con rieriento cobinato alle classi i servizio e alle classi i urata el carico. Il valore i calcolo X i una proprietà el ateriale (o ella resistenza i un collegaento) viene calcolato eiante la relazione: ove: X γm o X = o γ M X è il valore caratteristico ella proprietà el ateriale coe speciicato al.7 o ella resistenza el collegaento. Il valore caratteristico X può anche essere eterinato eiante prove sperientali sulla base i prove svolte in conizioni einite alle nore europee applicabili; è il coeiciente parziale i sicurezza relativo al ateriale i cui valori sono riportati nella Tab. 4.4.III; è un coeiciente correttivo che tiene conto ell eetto sui paraetri i resistenza sia ella urata el carico sia ell uiità ella struttura. I valori i o sono orniti nella Tab. 4.4.IV. Se una cobinazione i carico coprene azioni appartenenti a ierenti classi i urata el carico si ovrà scegliere un valore i o che corrispone all azione i inor urata. Tabella 4.4.III -Coeicienti parziali γm per le proprietà ei ateriali 4

25 Tabella 4.4.IV -Valori i o per legno e prootti strutturali a base i legno 5

26 7.7. Stati Liite i Esercizio (art ) Le eorazioni i una struttura ovute agli eetti elle azioni applicate egli stati i coazione elle variazioni i uiità e egli scorrienti nelle unioni evono essere contenute entro liiti accettabili sia in relazione ai anni che possono essere inotti ai ateriali i rivestiento ai pavienti alle traezzature e più in generale alle initure sia in relazione ai requisiti estetici e alla unzionalità ell opera. In generale nella valutazione elle eorazioni elle strutture si eve tener conto ella eorabilità ei collegaenti. Consierano il particolare coportaento reologico el legno e ei ateriali erivati al legno si evono valutare sia la eorazione istantanea sia la eorazione a lungo terine. La eorazione istantanea si calcola usano i valori ei ei ouli elastici per le ebrature e il valore istantaneo el oulo i scorriento ei collegaenti. La eorazione a lungo terine può essere calcolata utilizzano i valori ei ei ouli elastici riotti opportunaente eiante il attore /(+ e ) per le ebrature e utilizzano un valore riotto nello stesso oo el oulo i scorriento ei collegaenti. Il coeiciente e tiene conto ell auento i eorabilità con il tepo causato all eetto cobinato ella viscosità e ell uiità el ateriale. I valori i e sono riportati nella Tab. 4.4.V. Tabella 4.4.V -Valori i e per legno e prootti strutturali a base i legno 6

27 7.8. Stati Liite Ultii (art ) Veriiche i resistenza (art ) Le tensioni interne si possono calcolare nell ipotesi i conservazione elle sezioni piane e i una relazione lineare tra tensioni e eorazioni ino alla rottura. Le resistenze i calcolo ei ateriali X sono quelle einite al Le prescrizioni el presente paragrao si rieriscono alla veriica i resistenza i eleenti strutturali in legno assiccio o i prootti erivati al legno aventi irezione ella ibratura coinciente sostanzialente con il proprio asse longituinale e sezione trasversale costante soggetti a sorzi agenti prevalenteente lungo uno o più assi principali ell eleento stesso (Fig. 4.4.). A causa ell anisotropia el ateriale le veriiche egli stati tensionali i trazione e copressione si evono eseguire teneno conto ell angolo tra irezione ella ibratura e irezione ella tensione. Figura - Assi ell eleento Trazione parallela alla ibratura (art ) Deve essere soisatta la seguente conizione: t0 t0 ove: t0 t0 è la tensione i calcolo a trazione parallela alla ibratura calcolata sulla sezione netta; è la corrisponente resistenza i calcolo eterinata teneno conto anche elle iensioni ella sezione trasversale eiante il coeiciente h coe einito al

28 Nelle giunzioni i estreità si ovrà tener conto ell eventuale azione lettente inotta all eccentricità ell azione i trazione attraverso il giunto: tali azioni seconarie potranno essere coputate in via approssiata attraverso una opportuna riuzione ella resistenza i calcolo a trazione Trazione perpenicolare alla ibratura (art ) Nella veriica egli eleenti si ovrà opportunaente tener conto el volue eettivaente sollecitato a trazione. Per tale veriica si ovrà ar rieriento a norative i coprovata valiità. Particolare attenzione ovrà essere posta nella veriica egli eleenti soggetti a orze trasversali applicate in prossiità el boro Copressione parallela alla ibratura (art ) Deve essere soisatta la seguente conizione: c0 c0 ove: c0 c0 è la tensione i calcolo a copressione parallela alla ibratura; è la corrisponente resistenza i calcolo. Deve essere inoltre eettuata la veriica i instabilità per gli eleenti copressi coe einita al Copressione perpenicolare alla ibratura (art ) Deve essere soisatta la seguente conizione: c90 c90 ove: c90 c90 è la tensione i calcolo a copressione ortogonale alla ibratura; è la corrisponente resistenza i calcolo. Nella valutazione i c90 è possibile tenere conto ella ripartizione el carico nella irezione ella ibratura lungo l altezza ella sezione trasversale ell eleento. È possibile con rieriento a norative i coprovata valiità tener conto i una larghezza eicace aggiore i quella i carico Copressione inclinata rispetto alla ibratura (art ) Nel caso i tensioni i copressione agenti lungo una irezione inclinata rispetto alla ibratura si eve opportunaente tener conto ella sua inluenza sulla resistenza con rieriento a norative i coprovata valiità. 8

29 Flessione (art ) Devono essere soisatte entrabe le conizioni seguenti: + z z y y + z z y y ove: y e z sono le tensioni i calcolo assie per lessione rispettivaente nei piani xz e xy eterinate assueno una istribuzione elastico lineare elle tensioni sulla sezione ; y e z sono le corrisponenti resistenze i calcolo a lessione eterinate teneno conto anche elle iensioni ella sezione trasversale eiante il coeiciente h coe einito al I valori a aottare per il coeiciente che tiene conto convenzionalente ella riistribuzione elle tensioni e ella isoogeneità el ateriale nella sezione trasversale sono: - = 07 per sezioni trasversali rettangolari; - = 0 per altre sezioni trasversali. Deve essere inoltre eettuata la veriica i instabilità allo svergolaento (lesso-torsionale) per gli eleenti inlessi coe einita al Tensolessione (art ) Nel caso i sorzo norale i trazione accopagnato a sollecitazioni i lessione attorno ai ue assi principali ell eleento strutturale evono essere soisatte entrabe le seguenti conizioni: z z y y t t z z y y t t I valori i a utilizzare sono quelli riportati al Deve essere inoltre eettuata la veriica i instabilità allo svergolaento (lesso-torsionale) per gli eleenti inlessi coe einita al

30 Pressolessione (art ) Nel caso i sorzo norale i copressione accopagnato a sollecitazioni i lessione attorno ai ue assi principali ell eleento strutturale evono essere soisatte entrabe le seguenti conizioni: c0 c0 + y y + z z c0 c0 + y y + I valori i a utilizzare sono quelli riportati al preceente Devono essere inoltre eettuate le veriiche i instabilità coe einite al z z Taglio (art ) Deve essere soisatta la conizione: τ v ove: τ v è la tensione assia tangenziale i calcolo valutata secono la teoria i Jourawsi; è la corrisponente resistenza i calcolo a taglio. Alle estreità ella trave si potrà eettuare la veriica sopra inicata valutano in oo convenzionale τ consierano nullo ai ini el calcolo ello sorzo i taglio i estreità il contributo i eventuali orze agenti all interno el tratto i lunghezza pari all altezza h ella trave isurato a partire al boro interno ell appoggio o all altezza eettiva riotta he nel caso i travi con intagli. Per la veriica i travi con intagli o rastreazioni i estreità si arà rieriento a norative i coprovata valiità. La resistenza a taglio per rotolaento elle ibre (rolling shear) si può assuere non aggiore i ue volte la resistenza a trazione in irezione ortogonale alla ibratura Torsione (art ) Deve essere soisatta la conizione: τ tor sh v ove: τtor sh v è la tensione assia tangenziale i calcolo per torsione; è un coeiciente che tiene conto ella ora ella sezione trasversale è la resistenza i calcolo a taglio. 30

31 Per il coeiciente sh si possono assuere i valori: sh = per sezioni circolari piene; sh = + 05 h/b per sezioni rettangolari piene i lati b e h b h; sh = per altri tipi i sezione Taglio e Torsione (art ) Nel caso i torsione accopagnata a taglio si può eseguire una veriica cobinata aottano la orula i interazione: τ sh tor v τ + ove il signiicato ei siboli è quello riportato nei paragrai corrisponenti alle veriiche a taglio e a torsione. v Veriiche i stabilità (art ) Oltre alle veriiche i resistenza evono essere eseguite le veriiche necessarie a accertare la sicurezza ella struttura o elle singole ebrature nei conronti i possibili enoeni i instabilità quali lo svergolaento elle travi inlesse (instabilità lesso-torsionale) e lo sbanaento laterale egli eleenti copressi o pressoinlessi. Nella valutazione ella sicurezza all instabilità occorre tener conto per il calcolo elle tensioni per lessione anche ella curvatura iniziale ell eleento ell eccentricità el carico assiale e elle eventuali eorazioni (recce o controrecce) iposte. Per queste veriiche si evono utilizzare i valori caratteristici al rattile 5% per i ouli elastici ei ateriali Eleenti inlessi (instabilità i trave) (art ) Nel caso i lessione seplice con oento lettente agente attorno all asse orte y ella sezione (cioè nel piano ortogonale a quello i possibile svergolaento) con rieriento alla tensione ovuta al assio oento agente nel tratto i trave copreso tra ue successivi ritegni torsionali eve essere soisatta la relazione: crit tensione i calcolo assia per lessione; 3

32 crit coeiciente riuttivo i tensione critica per instabilità i trave per tener conto ella riuzione i resistenza ovuta allo sbanaento laterale; resistenza i calcolo a lessione eterinata teneno conto anche elle iensioni ella sezione trasversale eiante il coeiciente h. Per travi aventi una eviazione laterale iniziale rispetto alla rettilineità nei liiti i accettabilità el prootto si possono assuere i seguenti valori el coeiciente i tensione critica crit crit λ λrel rel per λ rel per 075p λ rel per 4 p λ 075 rel 4 λrel = / crit crit snellezza relativa i trave; resistenza caratteristica a lessione; tensione critica per lessione calcolata secono la teoria classica ella stabilità con i valori ei ouli elastici caratteristici (rattile 5%) E Eleenti copressi (instabilità i colonna) (art ) Nel caso i asta soggetta solo a sorzo norale eve essere soisatta la conizione: co co critc crit c c0 c0 tensione i copressione i calcolo per sorzo norale; resistenza i calcolo a copressione; coeiciente riuttivo i tensione critica per instabilità i colonna valutato per il piano in cui assue il valore inio. Il coeiciente riuttivo critc si calcola in unzione ella snellezza relativa i colonna λrelc che vale: c0 λ rel c = = c crit λ π E c0 005 co ccrit λ resistenza caratteristica a copressione parallela alla ibratura; tensione critica calcolata secono la teoria classica ella stabilità con i valori ei ouli elastici caratteristici (rattile 5%); snellezza ell eleento strutturale valutata per il piano in cui essa assue il valore assio. Quano λrelc 03 si eve porre critc = altrienti con crit c = + λ rel c 3

33 = ( + β ( λ 0 ) + λ ) 05 c rel c 3 rel c βc coeiciente i iperezione che se gli eleenti rientrano nei liiti i rettilineità einiti al può assuere i seguenti valori: - per legno assiccio βc = 0; - per legno laellare βc = Collegaenti (art ) Le capacità portanti e le eorabilità ei ezzi i unione utilizzati nei collegaenti evono essere eterinate sulla base i prove eccaniche per il cui svolgiento può arsi utile rieriento alle nore UNI EN 075:00 UNI EN 380:00 UNI EN 38:00 UNI EN 689: 99 UNI EN 8970: 99 e alle pertinenti nore europee. La capacità portante e la eorabilità ei ezzi i unione possono essere valutate con rieriento a norative i coprovata valiità. Nel calcolo ella capacità portante el collegaento realizzato con ezzi i unione el tipo a gabo cilinrico si ovrà tener conto tra l altro ella tipologia e ella capacità portante ultia el singolo ezzo unione el tipo i unione (legno-legno pannelli-legno acciaio-legno) el nuero i sezioni resistenti e nel caso i collegaento organizzato con più unioni eleentari ell allineaento ei singoli ezzi i unione. È aesso l uso i sistei i unione i tipo speciale purché il coportaento egli stessi sia chiaraente iniviuato su base teorica e/o sperientale e purché sia counque garantito un livello i sicurezza non ineriore a quanto previsto nella presente nora tecnica Eleenti strutturali (art ) Ogni eleento strutturale in legno assiccio o in ateriali erivati al legno prevalenteente copresso inlesso teso o sottoposto a cobinazioni ei preceenti stati i sollecitazione può essere caratterizzato a un unica sezione o a una sezione coposta a più eleenti incollati o asseblati eccanicaente. Le veriiche ell eleento coposto ovranno tener conto egli scorrienti nelle unioni. A tale scopo è aesso aottare per le unioni un legae lineare tra sorzo e scorriento. Nel caso i utilizzo el legno accoppiato anche a ateriali iversi traite connessioni o incollaggi la veriica coplessiva ell eleento coposto ovrà tenere conto ell eettivo coportaento ell unione einito con rieriento a norativa tecnica i coprovata valiità e eventualente per via sperientale. In ogni caso le sollecitazioni nei singoli eleenti coponenti ovranno essere conrontate con quelle speciicate ai pertinenti per ciascun singolo ateriale. 33

34 Sistei Strutturali (art. 4.4.) Le strutture reticolari costituite a eleenti lignei asseblati traite collegaenti etallici i carpenteria o aesivi ovranno essere in genere analizzate coe sistei i travi consierano la eorabilità e le eettive eccentricità ei collegaenti. La stabilità elle singole ebrature nelle strutture intelaiate eve essere veriicata in generale teneno conto anche ella eorabilità ei noi e ella presenza i eventuali sistei i controventaento oltre che elle eettive conizioni ei vincoli. La instabilità elle strutture intelaiate eve essere veriicata consierano oltre agli eetti instabilizzanti ei carichi verticali anche le iperezioni geoetriche e strutturali inquarano le corrisponenti azioni convenzionali nella stessa classe i urata ei carichi che le hanno provocate. Nei casi in cui la stabilità laterale è assicurata al contrasto i controventaenti aeguati la lunghezza i libera inlessione ei pieritti in ancanza i un analisi rigorosa si può assuere pari all altezza interpiano. Per gli archi oltre alle usuali veriiche vanno sepre eseguite le veriiche nei conronti ell instabilità anche al i uori el piano. Per gli archi coe per tutte le strutture spingenti i vincoli evono essere ionei a assorbire le coponenti orizzontali elle reazioni. Le azioni i progetto sui controventi e/o iarai evono essere eterinate teneno conto anche elle iperezioni geoetriche strutturali nonché elle eorazioni inotte ai carichi applicati se signiicative. Qualora le strutture ei tetti e ei solai svolgano anche unzioni i controventaento nel loro piano (iarai per tetti e solai) la capacità i esplicare tale unzione con un coportaento a lastra eve essere opportunaente veriicata teneno conto elle oalità i realizzazione e elle caratteristiche ei ezzi i unione. Qualora gli eleenti i parete svolgano anche unzioni i controventaento nel loro piano (iaraa per pareti) la capacità i esplicare tale unzione con un coportaento a ensola verticale eve essere opportunaente veriicata teneno conto elle oalità i realizzazione e elle caratteristiche ei ezzi i unione Robustezza (art. 4.4.) I requisiti i robustezza strutturale i cui ai. e 3.. possono essere raggiunti anche eiante l aozione i opportune scelte progettuali e i aeguati provveienti costruttivi che per gli eleenti lignei evono riguarare aleno: - la protezione ella struttura e ei suoi eleenti coponenti nei conronti ell uiità; - l utilizzazione i ezzi i collegaento intrinsecaente uttili o i sistei i collegaento a 34

35 - coportaento uttile; - l utilizzazione i eleenti coposti a coportaento globalente uttile; - la liitazione elle zone i ateriale legnoso sollecitate a trazione perpenicolarente alla ibratura soprattutto nei casi in cui tali stati i sollecitazione si accopagnino a tensioni tangenziali (coe nel caso egli intagli) e in genere quano siano a preveere elevati graienti i uiità nell eleento urante la sua vita utile Durabilità (art ) In relazione alla classe i servizio ella struttura e alle conizioni i carico ovrà essere preisposto in see progettuale un prograa elle operazioni i anutenzione e i controllo a eettuarsi urante l esercizio ella struttura Resistenza al Fuoco (art ) Le veriiche i resistenza al uoco potranno eseguirsi con rieriento a UNI EN utilizzano i coeicienti γm (v Tab. 4.4.III) relativi alle cobinazioni eccezionali. Circolare ebbraio 009 N.67 C.S.LL.PP. C4.4.4 RESISTENZA AL FUOCO A copletaento i quanto previsto nel 3.6. elle NTC e con rieriento a una preissata resistenza al uoco espressa coe granezza teporale per una generica sezione trasversale i un eleento ligneo si einisce: - linea i carbonizzazione: il conine tra lo strato carbonizzato e la sezione trasversale resiua; - sezione trasversale resiua: la sezione trasversale originaria riotta ello strato carbonizzato; - sezione trasversale eicace: la sezione trasversale originaria riotta oltre che ello strato carbonizzato anche i un successivo strato in cui si consierano nulli i valori i resistenza e i rigiezza. La resistenza al uoco può essere valutata sotto l ipotesi che le proprietà eccaniche ella sezione lignea resiua non risultino riotte rispetto alle conizioni a teperatura i norale utilizzo. Il calcolo ella capacità portante allo stato liite ultio i collasso (per rottura o per instabilità) i ogni singolo eleento strutturale eve essere eettuato con rieriento a una sezione trasversale eicace geoetricaente einita a un eterinato istante in unzione ella velocità i eolizione ella sezione lignea causata alla carbonizzazione. Generalente il calcolo può essere eettuato nella sezione riotta più sollecitata. Per quanto riguara gli eetti prootti alle azioni irette applicate alla costruzione si aotta in generale la cobinazione valia per le cosiette cobinazioni eccezionali i cui al 3.6 elle NTC. Per quanto riguara la velocità i carbonizzazione nonché per i valori i resistenza e i oulo elastico i progetto ella sezione eicace si potrà are rieriento a quanto riportato nelle pertinenti norative tecniche i coprovata valiità. La resistenza ella struttura lignea non coincie in generale con quella elle singole ebrature coponenti esseno eterinanti le prestazioni ei collegaenti e egli altri coponenti (coe a esepio i sistei i stabilizzazione) che nella pratica sono abitualente realizzati con eleenti etallici. Ai ini el calcolo ella resistenza al uoco ella struttura lignea è necessario quini potere valutare la resistenza al uoco oerta agli eventuali collegaenti presenti. Le cosiette unioni non protette (cioè unioni realizzate con eleenti etallici esposti in tutto o in parte) progettate correttaente per le cobinazioni a teperatura abiente e purché a coportaento statico globalente sietrico possono essere generalente consierate soisacenti alla classe i resistenza R5 o R0 secono quanto riportato nelle pertinenti norative tecniche i coprovata valiità. Oltre tali valori sono necessari requisiti aggiuntivi a consierare attentaente in see i progetto in particolare sullo spessore ell eleento ligneo collegato e sulla istanza el generico ezzo i connessione ai bori e alle estreità el eesio eleento. 35

36 Una più elevata resistenza al uoco per un collegaento può essere ottenuta in genere con una aeguata progettazione el eesio o eiante protezioni a applicare in opera: anche in questo caso si potrà are rieriento a ionea sperientazione o a quanto riportato nelle pertinenti norative tecniche i coprovata valiità CNR-DT 06/ Coportaento al uoco Di seguito sono riportate alcune istruzioni riguaranti il calcolo ella resistenza al uoco ella struttura lignea. É utile porre in evienza sin all inizio la istinzione esistente tra i concetti i resistenza al uoco e i reazione al uoco. Per reazione al uoco si intene la capacità i un ateriale i contribuire a un incenio e i propagarlo entre la resistenza al uoco inica la capacità i un anuatto i svolgere la propria unzione al oento in cui viene investito a un incenio. Mentre la reazione al uoco i un ateriale (o anuatto) sarà quini espressa a un coice corrisponente a una classiicazione (UNI-EN 350/) la resistenza sarà espressa in terini i tepo (usualente inuti). La resistenza al uoco non è una caratteristica intrinseca ei ateriali a esprie una prestazione ell eleento strutturale o ell eleento non strutturale o ella struttura nei conronti ell azione i incenio ipeneno quini oltre che alle proprietà isiche e eccaniche el ateriale ai criteri costruttivi e realizzativi ella struttura e quini anche alle scelte progettuali eettuate. La resistenza ella struttura lignea non coincie in generale con quella elle singole ebrature coponenti esseno eterinanti le prestazioni ei collegaenti e egli altri coponenti (coe a esepio i sistei i stabilizzazione) che nella pratica sono abitualente realizzati con eleenti etallici. Si assue che le proprietà eccaniche ella sezione lignea resiua a una certa istanza allo strato carbonizzato non risultino riotte rispetto alle conizioni stanar. Per quanto riguara gli eetti prootti alle azioni irette applicate alla costruzione si aotta in generale la regola i cobinazione valia per le cosiette cobinazioni eccezionali eettuano quini una veriica allo stato liite ultio utilizzano valori pertinenti ei coeicienti i sicurezza e ei coeicienti i cobinazione. I etoi i valutazione ella sicurezza preveono ierenti livelli i sepliicazione potenosi in genere attuare: l'analisi strutturale globale quini veriicano la isequazione: A i (t) R i (t) (.) nella quale: - A i è l eetto (valore i progetto) elle azioni nella situazione i incenio; se gli eetti non auentano urante l'incenio (coe usualente avviene) è accettabile ipotizzare che: Ai = 0.7 A; - R i è la corrisponente resistenza i progetto nella eesia conizione - t è la urata i esposizione al uoco; 36

Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo delle Strutture di Legno,

Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo delle Strutture di Legno, Come indicato al Par. 4.4.14 del D.M. 14/01/2008, VERIFICA DI RESISTENZA AL FUOCO ELEMENTI LIGNEI Le verifiche di resistenza al fuoco potranno eseguirsi con riferimento a UNI EN 1995-1-2, utilizzando i

Dettagli

Determinazione della quota sul livello del mare del monte Etna

Determinazione della quota sul livello del mare del monte Etna Deterinazione ella quota sul livello el are el onte Etna a.s. 998/999 classe 5 oorinatore: Prof.. Epainona Preessa Per ottenere una isura i tutto rispetto, ci siao avvalsi ella consulenza e ella collaborazione

Dettagli

Confronto fra valore del misurando e valore di riferimento (1 di 2)

Confronto fra valore del misurando e valore di riferimento (1 di 2) Confronto fra valore del isurando e valore di riferiento (1 di 2) Talvolta si deve espriere un parere sulla accettabilità o eno di una caratteristica fisica del isurando ediante il confronto fra il valore

Dettagli

Costruzioni in acciaio e legno

Costruzioni in acciaio e legno Costruzioni in acciaio e legno Moulo i costruzioni in legno a.a. 2012-2013 IL MATERIALE DA COSTRUZIONE Pro. Ing. Felice Carlo Ponzo Univ. Degli stui ella Basilicata Progettazione elle strutture in legno

Dettagli

Le molle. M. Guagliano

Le molle. M. Guagliano Le molle M. Guagliano Introuzione Le molle sono organi meccanici che hanno la proprietà i eformarsi molto sotto carico, ma rimaneno nel campo elastico el materiale i cui sono costituite, ovvero non accumulano

Dettagli

Progetto di un solaio in legno a semplice orditura (a cura di: ing. E. Grande)

Progetto di un solaio in legno a semplice orditura (a cura di: ing. E. Grande) Progetto i un solaio in legno a semplice oritura (a cura i: ing. E. Grane) 1. PREMESSA Il presente elaborato concerne la progettazione i un solaio in legno a semplice oritura con estinazione uso i civile

Dettagli

Dimensionamento delle strutture

Dimensionamento delle strutture Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle

Dettagli

APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA REGIMI DI FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI ELETTRICI: CORRENTE CONTINUA

APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA REGIMI DI FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI ELETTRICI: CORRENTE CONTINUA APPUNTI DL CORSO DI SISTMI IMPIANTISTICI SICURZZA RGIMI DI FUNZIONAMNTO DI CIRCUITI LTTRICI: CORRNT CONTINUA SOLO ALCUNI SMPI DI ANALISI DI UN CIRCUITO LTTRICO FUNZIONANTI IN CORRNT CONTINUA APPUNTI DL

Dettagli

VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI

VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI Giornata di Approondimento Tecnico sulle Costruzioni di Legno con presentazione del Documento CNR-DT 06/007 - Venezia, 6 settembre 008 CNR-DT 06/007 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed VERIFICA

Dettagli

Barriere paramassi rigide ed elastiche

Barriere paramassi rigide ed elastiche GeoStru Sotware www.geostru.com Barriere paramassi rigie e elastiche Le barriere paramassi a rete sono generalmente composte a una struttura intercettazione, a una struttura i sostegno, a una struttura

Dettagli

LAVORO ED ENERGIA Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006

LAVORO ED ENERGIA Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006 LAVORO ED ENERGIA INTRODUZIONE L introduzione dei concetto di lavoro, energia cinetica ed energia potenziale ci perettono di affrontare i problei della dinaica in un odo nuovo In particolare enuncereo

Dettagli

LEZIONE 7. PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte II. Criteri di verifica. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A.

LEZIONE 7. PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte II. Criteri di verifica. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. Corso i TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. 2007-2008 Facoltà i Architettura Università egli Stui i Genova LEZIONE 7 PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte II. Criteri i verifica NORMATIVA DI

Dettagli

Esercitazione: Edificio Multipiano in Acciaio

Esercitazione: Edificio Multipiano in Acciaio Università degli Studi di Cagliari Esercitazione: Ediicio ultipiano in Acciaio Sommario Introduzione.... Analisi dei carichi... 3. Veriica delle travi... 5.. Trave N... 5.. Trave N... 7.3. Trave N 3...

Dettagli

STRUTTURE IN LEGNO II

STRUTTURE IN LEGNO II Sussii iattici per il corso i COSTRUZIONI EDILI Pro. Ing. Francesco Zanghì STRUTTURE IN LEGNO II AGGIORNAENTO 14/01/01 Corso i COSTRUZIONI EDILI Pro. Ing. Francesco Zanghì FLESSIONE SEPLICE RETTA La veriica

Dettagli

APPUNTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI

APPUNTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI APPUNTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI LA TEORIA SEMIPROBABILISTICA ED IL CALCOLO AGLI STATI LIMITE STRUTTURE IN LEGNO Eizione Aggiornaento D.M. 7/0/08 05/05/08 Ing. Mario Zaonte INDICE. introuzione... 4.

Dettagli

L'equazione di continuità

L'equazione di continuità L'equazione i continuità Una prima imostrazione. Consieriamo il volume occupato a una istribuzione i cariche ρ (t, x). È possibile esprimere la proprietà i conservazione ella carica nel seguente moo t

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile Solaio Dott. Ing. Simone Beccarini Email: sbeccarini@hotmail.it INDICE: Il solaio: generalità Tipologie di solai Il solaio latero-cementizio:

Dettagli

Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali.

Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali. FANOLEGNO Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali. FANOLEGNO Tetti La nostra struttura ha acquisito, nel corso

Dettagli

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08) 146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,

Dettagli

Horae. Horae Software per la Progettazione Architettonica e Strutturale VERIFICHE SEZIONI IN ACCIAIO

Horae. Horae Software per la Progettazione Architettonica e Strutturale VERIFICHE SEZIONI IN ACCIAIO VERIFICHE SEZIONI IN ACCIAIO - Classiicazione e veriica sezioni - Modelli sismo-resistenti dissipativi per le strutture in acciaio - Veriiche per gli elementi dissipativi - Applicazione della Gerarchia

Dettagli

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti;

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti; !""##"!$%&'((""!" )**&)+,)-./0)*$1110,)-./0)*!""##"!$%&'((""!" *&)23+-0-$4--56%--0.),0-,-%323 -&3%/ La presente relazione ha lo scopo di illustrare il meccanismo di calcolo che sta alla base del dimensionamento

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

MASSA PESO DENSITÀ PESO SPECIFICO

MASSA PESO DENSITÀ PESO SPECIFICO LEZIONE N. 9 1 In questa lezione trattereo di: VOLUMA, MASSA, PESO, DENSITÀ, PESO SPECIFICO VOLUME Il volue è inteso coe spazio occupato da un corpo in 3 diensioni. L unità di isura del volue nel S.I.

Dettagli

FORMULE UTILIZZATE NEI CALCOLI

FORMULE UTILIZZATE NEI CALCOLI OGGETTO LAVORI Committente: FORMULE UTILIZZATE NEI CALCOLI Il Progettista Strutturale VERIFICA DELLE RIGIDEZZE. La rigidezza iniziale (K in ) si calcola con la formula: K = GAEl 2 h 3 G1,2hEl 2 dove: E,G

Dettagli

UNI EN 12215 Impianti di verniciatura

UNI EN 12215 Impianti di verniciatura Dipartiento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Abienti di Lavoro UNI EN 12215 Ipianti di verniciatura Cabine di verniciatura per l applicazione prodotti vernicianti liquidi Requisiti di sicurezza

Dettagli

Rinforzo di Strutture Murarie

Rinforzo di Strutture Murarie Rinorzo di Strutture Murarie Veriiche di elementi strutturali ricorrenti: Ribaltamento di pannelli murari Flessione di pannelli uori del piano Flessione e taglio di pannelli nel piano Architravi e asce

Dettagli

Corso di Fondazioni - D2180 Esempi di Calcolo FONDAZIONE A PLINTO QUADRATO

Corso di Fondazioni - D2180 Esempi di Calcolo FONDAZIONE A PLINTO QUADRATO Corso i Fonazioni - D80 FONDAZIONE A PLINTO QUADRATO L'esempio i calcolo riguara una onazione supericiale a plinto quarato, soggetta a ue ierenti conigurazioni i carico: A) CARICO CENTRATO: N850 KN B)

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

r i =. 100 In generale faremo riferimento al tasso unitario.

r i =. 100 In generale faremo riferimento al tasso unitario. . Operazioni finanziarie Si efinisce operazione finanziaria (O.F.) ogni operazione relativa a impegni monetari e si efinisce operazione finanziaria elementare uno scambio, tra ue iniviui, i capitali iversi.

Dettagli

Certificazione di produzione di codice di calcolo Programma CAP3

Certificazione di produzione di codice di calcolo Programma CAP3 1 Certificazione di produzione di codice di calcolo Programma CAP3 1) CARATTERISTICHE DEL CODICE Titolo programma : CAP3 - Travi precompresse ad armatura pretesa, Metodo agli stati limite. Autore : ing.

Dettagli

Esame di stato di istruzione secondaria superiore Indirizzi: Scientifico e Scientifico opzione scienze applicate Tema di matematica

Esame di stato di istruzione secondaria superiore Indirizzi: Scientifico e Scientifico opzione scienze applicate Tema di matematica wwwmatematicamenteit maturità 5 Esame di stato di istruzione secondaria superiore Indirizzi: Scientiico e Scientiico opzione scienze applicate Tema di matematica Il candidato risolva uno dei due problemi

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Ing. Alessandro Pochì

Ing. Alessandro Pochì Lo studio di unzione Ing. Alessandro Pochì Appunti di analisi Matematica per la Classe VD (a.s. 011/01) Schema generale per lo studio di una unzione Premessa Per Studio unzione si intende, generalmente,

Dettagli

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati

Dettagli

Modelli di dimensionamento

Modelli di dimensionamento Introduzione alla Norma SIA 266 Modelli di dimensionamento Franco Prada Studio d ing. Giani e Prada Lugano Testo di: Joseph Schwartz HTA Luzern Documentazione a pagina 19 Norma SIA 266 - Costruzioni di

Dettagli

Funzioni di più variabili

Funzioni di più variabili Funzioni di più variabili Introduzione Funzioni reali di più variabili reali Una unzione reale di due variabili è una unzione : D R dove il dominio D è un sottoinsieme di R. ESEMPI: - / ln. Considerazioni

Dettagli

Relazione ed elaborati di progetto per il solaio

Relazione ed elaborati di progetto per il solaio LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL ARCHITETTURA 2A prof. Renato Giannini Relazione ed elaborati di progetto per il solaio (arch. Lorena Sguerri) Relazione di calcolo Predimensionamento e analisi dei carichi

Dettagli

Procedure per la progettazione!

Procedure per la progettazione! Procedure per la progettazione! A. Prodotto in vetro prodotto per costruzioni (vetro piano, stratificato, temprato, ecc.) requisiti e conformità normativa proprietà e caratteristiche è marchio CE B. Elemento

Dettagli

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio

Dettagli

2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI

2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI Le opere e le componenti strutturali devono essere progettate, eseguite, collaudate e soggette a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... INDICE GENERALE PREMESSA... 1 OGGETTO... 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI... 2.2 STATI LIMITE... 2.2.1 Stati Limite Ultimi (SLU)... 2.2.2 Stati Limite di Esercizio (SLE)...

Dettagli

un controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto

un controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto Laboratorio autorizzato dal ministero delle infrastrutture ad effettuare prove sui materiali da costruzione per strutture metalliche ed opere in cemento armato con D.M. n. 39073 del 23/3/1995 e successivi

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI

FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI 1) Determinare il dominio delle seguenti funzioni di variabile reale: (a) f(x) = x 4 (c) f(x) = 4 x x + (b) f(x) = log( x + x) (d) f(x) = 1 4 x 5 x + 6 ) Data la funzione

Dettagli

Esercizi svolti sui numeri complessi

Esercizi svolti sui numeri complessi Francesco Daddi - ottobre 009 Esercizio 1 Risolvere l equazione z 1 + i = 1. Soluzione. Moltiplichiamo entrambi i membri per 1 + i in definitiva la soluzione è z 1 + i 1 + i = 1 1 + i z = 1 1 i. : z =

Dettagli

Strutture in Acciaio:

Strutture in Acciaio: Strutture in Acciaio: i Verifica degli elementi strutturali STATI LIMITE DI ESERCIZIO STATI LIMITE ULTIMI DELLE SEZIONI (RESISTENZA DELLE SEZIONI) Si possono considerare due stati limite: 1. Stato

Dettagli

Fondazioni a platea e su cordolo

Fondazioni a platea e su cordolo Fondazioni a platea e su cordolo Fondazione a platea massiccia Una volta normalmente impiegata per svariate tipologie di edifici, oggi la fondazione a platea massiccia viene quasi esclusivamente adottata

Dettagli

Costruzioni in legno. Caratteristiche meccaniche Metodi di calcolo

Costruzioni in legno. Caratteristiche meccaniche Metodi di calcolo Costruzioni in legno Caratteristiche meccaniche Metodi di calcolo Bozza del 18/5/21 Costituzione del tronco Bozza del 18/5/21 Difetti Bozza del 18/5/21 Relazione tra Umidità, Umidità relativa e Temperatura

Dettagli

TRASMISSIONE DELLA POTENZA

TRASMISSIONE DELLA POTENZA TRASMISSIOE DELLA POTEZA (Distillazione verticale) Conoscenza del principio di fnzionaento dei principali sistei di trasissione e trasforazione del oto. Sapere effettare calcoli si principali sistei di

Dettagli

I.T.I. Modesto PANETTI B A R I

I.T.I. Modesto PANETTI B A R I I.T.I. Modesto PAETTI B A R I Via Re David, 86-705 BARI 080-54.54. - Fa 080-54.64.3 Intranet http://0.0.0. - Internet http://www.itispanetti.it eail : BATF05000C@istruzione.it Introduzione Analisi statistica

Dettagli

1^A - Esercitazione recupero n 2

1^A - Esercitazione recupero n 2 1^A - Esercitazione recupero n 2 1. Un cavo di nylon si coporta coe una olla di costante elastica 5,0 10 4 N /. Con questo cavo, trasciniao sul paviento una cassa di 280 kg a velocità costante. Il coefficiente

Dettagli

Esponenziali elogaritmi

Esponenziali elogaritmi Esponenziali elogaritmi Potenze ad esponente reale Ricordiamo che per un qualsiasi numero razionale m n prendere n>0) si pone a m n = n a m (in cui si può sempre a patto che a sia un numero reale positivo.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze

Dettagli

Matematica e Statistica

Matematica e Statistica Matematica e Statistica Prova d esame (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 0/3 Matematica e Statistica Prova di MATEMATICA (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie

Dettagli

Horae. Horae Software per la Progettazione Architettonica e Strutturale

Horae. Horae Software per la Progettazione Architettonica e Strutturale 1 IL MATERIALE X-LAM Nel programma CDSWin il materiale X-LAM pu ò essere utilizzato solo come elemento parete verticale. Quindi, dal punto di vista strutturale, il suo comportamento è prevalentemente a

Dettagli

CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 CONSOLIDAMENTO DI SOLAI LIGNEI

CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 CONSOLIDAMENTO DI SOLAI LIGNEI CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 CONSOLIDAMENTO DI SOLAI LIGNEI CONSOLIDAMENTO DI SOLAI IN LEGNO (1) Chiodi in numero eccessivo ed allineati: soluzione scorretta. Tavole connesse

Dettagli

SETTI O PARETI IN C.A.

SETTI O PARETI IN C.A. SETTI O PARETI IN C.A. Parete Pareti accoppiate SETTI O PARETI IN C.A. Na 20% Fh i i h i Na/M tot >=0.2 SETTI O PARETI IN C.A. IL FATTORE DI STRUTTURA VERIFICHE SETTI O PARETI IN C.A. SOLLECITAZIONI -FLESSIONE

Dettagli

Macroeconomia. Laura Vici. laura.vici@unibo.it. www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 8. Rimini, 7 ottobre 2014. Il mercato dei titoli

Macroeconomia. Laura Vici. laura.vici@unibo.it. www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 8. Rimini, 7 ottobre 2014. Il mercato dei titoli Macroeconomia Laura Vici laura.vici@unibo.it www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 8 Rimini, 7 ottobre 2014 Macroeconomia 158 Il mercato ei titoli Sul mercato ei titoli si etermina il prezzo ei titoli

Dettagli

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura Resistenza a compressione (1) I materiali lapidei naturali ed artificiali raggiungono

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Piani di input e piani di calcolo reale in FaTA-e

Piani di input e piani di calcolo reale in FaTA-e 0 1 Piani di input e piani di calcolo reali in FaTA-e Dalla versione XX di FaTA-e è presente una nuova implementazione per il calcolo dei baricentri di massa e rigidezza. La nuova procedura consente di

Dettagli

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d Esercizio 1 Un automobile viaggia a velocità v 0 su una strada inclinata di un angolo θ rispetto alla superficie terrestre, e deve superare un burrone largo d (si veda la figura, in cui è indicato anche

Dettagli

E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo. Firenze, 12/03/2009

E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo. Firenze, 12/03/2009 www.dicea.unifi.it Anno accademico 2008/2009 Ingegneria Sismica CIS Emanuele Del Monte E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo Firenze, 12/03/2009 PRIMA PARTE CARATTERISTICHE

Dettagli

Riferimenti Lucio Amato Direzione Tecnica Alessandro Sorrentino Luciano Ardito. Clienti Ingegneri, architetti, geometri, CTU

Riferimenti Lucio Amato Direzione Tecnica Alessandro Sorrentino Luciano Ardito. Clienti Ingegneri, architetti, geometri, CTU TECNO IN GEOSOLUTIONS - CASE HISTOY TECNO IN GEOSOLUTIONS - CASE HISTOY La valutazione della resistenza a compressione del calcestruzzo in opera: dalla resistenza del campione cilindrico prelevato mediante

Dettagli

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL 1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per

Dettagli

RELAZIONE STRUTTURALE

RELAZIONE STRUTTURALE RELAZIONE STRUTTURALE DESCRIZIONE DELL OPERA. Si prevede di realizzare una passerella pedonale in acciaio per l accesso secondario alla grotta. La struttura è costituita da due travi parallele in acciaio

Dettagli

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:

Dettagli

Calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità Calcolo delle probabilità Laboratorio di Bioinformatica Corso A aa 2005-2006 Statistica Dai risultati di un esperimento si determinano alcune caratteristiche della popolazione Calcolo delle probabilità

Dettagli

MODULO GRAT PROCEDURA TRASFXY TEST CASES

MODULO GRAT PROCEDURA TRASFXY TEST CASES TC GRAT/TrasfXY 1 MODULO GRAT PROCEDURA TRASFXY TEST CASES 1 TC TRASFXY 1 - Graticcio a 17 aste carico nel perimetro aste ripartizione in direz. Y Trave 1 Trave 2 Trave 3 Traverso 1 Traverso 2 Traverso

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

MXV-B MXV-B. Pompe multistadio verticali monoblocco in acciaio inossidabile. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore. Materiali (parti bagnate)

MXV-B MXV-B. Pompe multistadio verticali monoblocco in acciaio inossidabile. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore. Materiali (parti bagnate) MXVB Pope ultistadio verticali onoblocco Le elettropope serie MXVB.. rispettano il Regolaento Europeo N. /. Capo di applicazione n 9 /in Ip. g.p.. MXVB MXVB MXVB /h l/in MXVB.9 Esecuzione Pope ultistadio

Dettagli

COMPLESSO SAN BENIGNO

COMPLESSO SAN BENIGNO COMPLESSO SAN BENIGNO Studio per una infrastruttura di condizionaento del coplesso attraverso l uso dell acqua di are Introduzione Lo studio riporta alcune idee di assia ed una valutazione costi benefici

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

Misure elettriche circuiti a corrente continua

Misure elettriche circuiti a corrente continua Misure elettriche circuiti a corrente continua Legge di oh Dato un conduttore che connette i terinali di una sorgente di forza elettrootrice si osserva nel conduttore stesso un passaggio di corrente elettrica

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il

Dettagli

Lezione n.15. Doppi bipoli

Lezione n.15. Doppi bipoli Lezione 5 Doppi bipoli Lezione n.5 Doppi bipoli. Definizione di N-polo. Definizione di doppio-bipolo 3. Doppi-bipoli in regie stazionario (doppi-bipoli di resistenze 4. Problei di analisi 5. Problei di

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

PRINCIPIO DI INDUZIONE. k =. 2. k 2 n(n + 1)(2n + 1) 6

PRINCIPIO DI INDUZIONE. k =. 2. k 2 n(n + 1)(2n + 1) 6 PRINCIPIO DI INDUZIONE LORENZO BRASCO Esercizio. Diostrare che per ogni n si ha nn. 2 Esercizio 2. Diostrare che per ogni n si ha 2 2 nn 2n. Soluzione Procediao per induzione: la 2 è ovviaente vera per

Dettagli

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI Il solaio a travetti tralicciati, noto anche come solaio bausta, è costituito da travetti tralicciati e da elementi di alleggerimento in laterizio. I travetti

Dettagli

STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2

STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 I SISTEMI DI CONNESSIONE Tipologie di connettori Calcolo della sollecitazione nei connettori Connettori a totale ripristino di resistenza Connettori a parziale ripristino

Dettagli

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN)

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) SALA C SALA A SALA B Ing. FRANCESCO POTENZA Ing. UBERTO DI SABATINO 1 1. PREESSA La presente relazione illustra i risultati

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

Trasportatori a nastro

Trasportatori a nastro Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1

Dettagli

VERIFICA DELLE IPOTESI

VERIFICA DELLE IPOTESI VERIFICA DELLE IPOTESI Nella verifica delle ipotesi è necessario fissare alcune fasi prima di iniziare ad analizzare i dati. a) Si deve stabilire quale deve essere l'ipotesi nulla (H0) e quale l'ipotesi

Dettagli

Combinazione dei carichi

Combinazione dei carichi Combinazione dei carichi Un passo fondamentale del progetto di un opera civile è sicuramente l analisi delle forze agenti su essa che sono necessarie per l individuazione delle corrette sollecitazioni

Dettagli

GEOMETRIA DELLE MASSE

GEOMETRIA DELLE MASSE 1 DISPENSA N 2 GEOMETRIA DELLE MASSE Si prende in considerazione un sistema piano, ossia giacente nel pian x-y. Un insieme di masse posizionato nel piano X-Y, rappresentato da punti individuati dalle loro

Dettagli

Prove di aderenza su elementi in c.a. rinforzati con CFRP

Prove di aderenza su elementi in c.a. rinforzati con CFRP Materiali ed Approcci Innovativi per il Progetto in Zona Sismica e la Mitigazione della Vulnerabilità delle Strutture Università degli Studi di Salerno & Consorzio ReLUIS Salerno 12-13 Febbraio 2007 Prove

Dettagli

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 DESCRIZIONE PRODOTTO La serie Neoarm è una linea di apparecchi d appoggio strutturali in elastomero armato, costituiti cioè da un blocco in elastomero nel quale sono inseriti

Dettagli

1. Scopo dell esperienza.

1. Scopo dell esperienza. 1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 9 Contenuti della lezione Operazioni finanziarie, criterio

Dettagli

Adriano Castagnone Davide Cerroni CALCOLO DI COLLEGAMENTI IN LEGNO E VALIDAZIONE DEL SOFTWARE ET - MODULO UNIONI LEGNO

Adriano Castagnone Davide Cerroni CALCOLO DI COLLEGAMENTI IN LEGNO E VALIDAZIONE DEL SOFTWARE ET - MODULO UNIONI LEGNO Adriano Castagnone Davide Cerroni CALCOLO DI COLLEGAMENTI IN LEGNO E VALIDAZIONE DEL SOFTWARE ET - MODULO UNIONI LEGNO Indice VERIFICA DI UN NODO DI TRAVE RETICOLARE REALIZZATO MEDIANTE COLLEGAMENTO DI

Dettagli

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario:

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: Esempi di domande risposta multipla (Modulo II) 1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: 1) ha un numero di elementi pari a 5; 2) ha un numero di elementi

Dettagli

PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO INTEGRATO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI: COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO E ACCIAIO

PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO INTEGRATO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI: COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO E ACCIAIO PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO INTEGRATO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI: COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO E ACCIAIO 1 LEZIONE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO ARGOMENTI 1. Introduzione Presentazione del corso 2.

Dettagli

1.5. ISTOGRAMMA 17. Figura 1.3: Istogramma ottenuto mediante campionamento da VA Gaussiana (η x =0, σ 2 X =1).

1.5. ISTOGRAMMA 17. Figura 1.3: Istogramma ottenuto mediante campionamento da VA Gaussiana (η x =0, σ 2 X =1). .5. ISTOGRAMMA 7.5 Istogramma A partire dalle considerazioni svolte nel paragrafo precedente, posto x m = min(x,,x N e x M = max(x,,x N, possiamo ottenere una stima della densità di probabilità p (x suddividendo

Dettagli

Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria

Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria Esercizio 1 Ci sono 2000 individui ciascuno con funzione di utilità Von Neumann-Morgestern

Dettagli

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra

Dettagli