LE AZIENDE DI PRODUZIONE PER IL MERCATO: COSTI E RICAVI, REDDITI E CAPITALI, INVESTIMENTI E FINANZIAMENTI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE AZIENDE DI PRODUZIONE PER IL MERCATO: COSTI E RICAVI, REDDITI E CAPITALI, INVESTIMENTI E FINANZIAMENTI"

Transcript

1 LE AZIENDE DI PRODUZIONE PER IL MERCATO: COSTI E RICAVI, REDDITI E CAPITALI, INVESTIMENTI E FINANZIAMENTI Tutte le imprese producono beni economici per il mercato. La produzione di cui si parla non è meramente fisico-tecnica, bensì economica, potendo riguardare attività: - di tipo estrattivo, ittico, agricolo; - industriali, avendo ad oggetto manufatti; - distributive e commerciali; - bancarie; - assicurative; - di servizi (trasporti, pubblicità, consulenza ). Di fatto, ciascuna produzione economica d impresa si caratterizza per una specifica tecnica economica, sia essa di natura assicurativa, bancaria, industriale, agricola, o di altra natura ancora. Tutte le imprese, dunque, trasformano Fattori produttivi in Beni economici. In alcuni casi i beni economici sono prodotti in conformità a specifiche esigenze dei clienti committenti. Si parla così di produzioni su commessa, per significare che prima viene concluso il contratto di vendita con il cliente, all interno del quale vengono definite tutte le caratteristiche del bene economico e dell operazione di vendita (fra cui il prezzo). In altri casi l attività di produzione economica si svolge senza specifico riferimento a singole operazioni di vendita; si parla allora di Produzioni per il magazzino. Sotto il profilo logico, prima di vendere i beni economici (oggetto della propria attività) ai clienti, ciascuna impresa deve porre in essere i processi di produzione economica: a tal fine deve procurarsi i fattori produttivi necessari. Come se li procura? Attraverso scambi monetari. Per acquisire i fattori produttivi necessari, l impresa sostiene dunque costi monetari, misurati da prezzi di acquisto unitari x le quantità di fattori produttivi acquistate. Successivamente, nel momento in cui vende i beni economici ai clienti, l impresa consegue ricavi monetari, misurati da prezzi di vendita unitari x le quantità di beni venduti. Ciò significa che le imprese, sotto il profilo logico, sostengono costi (componenti negativi di reddito) in vista del conseguimento di ricavi (componenti positivi di reddito). In tal senso le imprese trasformano costi in ricavi e producono redditi, misurati dalla differenza fra i ricavi conseguiti e i costi sostenuti. Il processo di trasformazione economica di costi in ricavi è (Canziani) costitutivo e connotativo del progresso economico. E peraltro intuitivo che nelle imprese che operano in condizioni di equilibrio economico si verifica la seguente disuguaglianza Ricavi > Costi La funzione economica delle imprese è limitata alla produzione di nuova ricchezza? Le imprese non si limitano a produrre nuova ricchezza; esse provvedono altresì a distribuire ricchezza sotto varie forme: 1

2 - politica dei salari (remunerazione del fattore lavoro) - politica dei prezzi (di acquisto, per i fattori produttivi, di vendita, per i beni economici) - politica dei dividendi e dell autofinanziamento (remunerazione del capitale di rischio) - politica fiscale (tassazione dei redditi). Le imprese presentano un complessità notevole in quanto la trasformazione economica dei costi in ricavi impone: - di decidere ex ante l oggetto dell attività economica, ovverosia quali beni economici produrre e per quali clienti/mercati; - di adottare determinate politiche di prezzo, anche in relazione ai comportamenti della concorrenza; - di scegliere e approntare la struttura tecnica e organizzativa di acquisizione-trasformazionedistribuzione-vendita attraverso cui svolgere l attività economica prescelta. L impresa quale sistema spazio-temporale L impresa non è né un sistema meccanico né un sistema biologico-fisiologico: infatti in essa vi è l unione indistinguibile di fattori personali e materiali, permeata di giuridicità. L impresa può perdurare nel tempo soltanto se consegue condizioni di equilibrio economico a valere nel tempo. L unitario equilibrio economico può essere apprezzato sotto tre profili: - Reddituale (ricavi-costi) - finanziario-monetario (crediti-debiti; entrate-uscite monetarie) - patrimoniale (capitale proprio - capitale di prestito) Le condizioni di equilibrio reddituale sono necessarie ma non sufficienti per la durevole esistenza e per l autonomia dell impresa: a tal fine è necessario che le contingenti condizioni di equilibrio reddituale siano compatibili con quelle che assicurano, anche attraverso l indebitamento, l equilibrio finanziario-monetario e patrimoniale. D altra parte, la situazione finanziaria e monetaria dell impresa deve sempre essere valutata alla luce dell equilibrio reddituale della gestione. Parlare di equilibrio economico a valere nel tempo equivale a parlare di economicità. La prima condizione di economicità viene individuata da Onida come autosufficienza economica di esercizio, ovverosia come la capacità dei ricavi di esercizio di remunerare (alle condizioni richieste dal mercato) tutti i fattori produttivi impiegati nell esercizio, ivi compreso il capitale di credito e di rischio (condizione di equilibrio reddituale, riferita all esercizio). L autosufficienza economica deve essere apprezzata in relazione non solo a ciascun esercizio, ma anche in relazione a un arco temporale più esteso. Un impresa, infatti: - può conseguire l autosufficienza economica nel medio lungo andare, al di là di una congiuntura di breve periodo non favorevole; - può non presentare prospettive di autosufficienza economica nel medio periodo, pur conseguendo risultati economici positivi nel breve periodo. In tal senso, per ciascuna singola impresa rilevano i tempi di attesa: - necessari per conseguire una durevole autosufficienza economica in capo a ciascuna impresa; - concretamente sopportabili, i quali dipendono dalla potenza finanziaria di cui l impresa può disporre, anche per il fatto di appartenere a un gruppo. Economicità di gruppo. Un impresa si dice economica in funzione di un gruppo quando: a) solo entro il gruppo riesce a conseguire l autosufficienza economica di esercizio; 2

3 b) neanche all interno del gruppo riesce a conseguire condizioni di economicità, ma viene mantenuta in vita dal gruppo, per ragioni di prestigio o per ragioni di convenienza economica. LA GESTIONE DELLE IMPRESE La gestione è stata definita da un lato come sistema delle operazioni simultanee e successive che dinamicamente si dispiega finché l azienda ha vita 1 ; dall altro come l attività amministrativa mediante la quale si tende direttamente verso le finalità del sistema 2. In senso oggettivo, la gestione riguarda tutte le operazioni amministrative tendenti direttamente alla produzione, le ordina e le svolge in processi, a loro volta composti in adatti volumi e mutevoli integrazioni nelle particolari e nelle generali combinazioni produttive d impresa 3. Operazioni di gestione interna ed esterna. Una prima approssimazione CONTESTO GESTIONALE Mercato dei fattori produttivi Azienda Mercato dei beni Altri soggetti economici Acquisizione fattori produttivi Trasformazione fisico - economica Vendita dei beni Altri soggetti economici Cessione di moneta Cessione di moneta A tale fine si consideri che le imprese acquisiscono sul mercato i fattori produttivi necessari per la produzione (in senso fisico o economico) dei beni (prodotti o servizi) destinati ad essere venduti ad altre aziende o ai consumatori finali. Sia l acquisto dei fattori produttivi, sia la cessione dei beni - in sostanza tutte le operazioni di scambio con economie terze - si perfezionano generalmente in un contesto di mercato, a fronte cioè di prezzi costo e di prezzi ricavo monetari: cosicché entrambi i momenti gestionali originano rispettivamente in capo all impresa, in tempi immediati o differiti, entrate o uscite di moneta 4. Le operazioni di acquisto dei fattori produttivi e di vendita dei beni aziendali sono state definite operazioni di gestione esterna, poiché si tratta di operazioni di scambio fra l azienda ed altre aziende. Dette operazioni sono distinguibili rispetto alle operazioni di gestione 1 P. Onida, Economia d Azienda, Torino, Utet, 1971, Ristampa del 1992, pag F. Superti Furga, Proposizioni per una teoria positiva del sistema di impresa, Milano, Giuffrè, 1975, pag Zappa G., Le produzioni nell economia delle imprese, tomo secondo, Milano, Giuffrè, pagg Cfr. Zappa G., Le produzioni nell economia delle imprese, tomo secondo, Milano, Giuffrè, pag. 720: Nella odierna economia di mercato, la gestione si compie soprattutto, ma non unicamente, per scambi monetari. Lo scambio inizia e conchiude la produzione d impresa, ne accompagna i molteplici svolgimenti. 3

4 interna 5, che riguardano i processi di produzione economica che avvengono all interno dell impresa. (cfr. Figura). La sequenza logico temporale dei processi di gestione aziendale ora presentata, secondo cui l impresa prima acquisisce e organizza i fattori produttivi necessari per la produzione dei beni, poi cede i beni economici prodotti a soggetti terzi attraverso scambi monetari, aiuta a comprendere come l impresa, in ogni istante della propria esistenza, manifesti un determinato fabbisogno finanziario. Per sua natura mutevole nel tempo, insegna Onida 6, il fabbisogno finanziario è sostanzialmente riconducibile da un lato agli investimenti in attesa di realizzo - ovverosia ai fattori produttivi acquisiti dall impresa in attesa di essere trasformati in beni economici e ai beni economici in attesa di essere venduti ; dall altro alle scorte minime di liquidità che si reputa conveniente mantenere. Detto fabbisogno finanziario viene soddisfatto attraverso molteplici modalità, variamente combinate fra loro: - mediante capitale di credito (ovverosia mediante prestiti); - mediante capitale di rischio (ovverosia mediante apporti da parte dei soci soggetti al rischio di impresa); - mediante politiche di autofinanziamento, sottraendo cioè una parte o la globalità dei risultati economici positivi della gestione alla remunerazione del capitale di rischio. Il capitale di credito è destinato ad essere rimborsato e remunerato secondo gli accordi contrattuali ad un determinato saggio di interesse; quello di rischio, è invece stabilmente vincolato alla gestione aziendale e viene remunerato, eventualmente e in forma variabile, in funzione dei risultati economici aziendali e delle correlate politiche di autofinanziamento e dei dividendi. Come ha scritto Onida, i criteri che orientano la scelta fra il capitale di credito e quello di rischio sono tre: a) L onerosità; b) L elasticità; c) Gli effetti sul controllo dell azienda, e in particolare la partecipazione o l interferenza del finanziatore in detto controllo. Dell onerosità si è appena accennato. Per quanto riguarda l elasticità dei finanziamenti, essa è da intendere come la possibilità di adattare convenientemente e tempestivamente i finanziamenti (siano essi a titolo di prestito o di capitale di rischio) alle mutevoli esigenze della gestione. Per quanto riguarda l ultimo profilo, fra le condizioni che orientano la scelta delle convenienti forme di finanziamento, in alcune situazioni risultata decisivo il mantenimento del controllo dell azienda da parte delle persone che già lo detengono. Rientrano pertanto fra le operazioni di gestione esterna anche quelle attraverso cui l azienda reperisce, rimborsa e remunera le risorse finanziarie di cui abbisogna (cfr. Figura). 5 Cfr. Zappa G., Il Reddito di impresa, op. cit., pag. 417: per fenomeni interni di gestione si intendono tutti quei fenomeni di impresa che non si manifestano per mezzo di scambi con altre aziende. 6 P. Onida, Economia d Azienda, Torino, Utet, 1971, Ristampa del 1992, pag. 390 e seguenti. 4

5 CONTESTO GESTIONALE Mercato dei fattori produttivi Acquisizione fattori produttivi Vendita dei beni Mercato dei beni AZIENDA Altri soggetti economici Trasformazione Cessione di moneta Cessione di moneta fisico - economica Altri soggetti economici Rimborso - remunerazione capitale di rischio Apporti capitale di rischio - e di credito Concessione capitale di credito Rimborso - remunerazione capitale di credito Soci Mercati finanziari Altri finanziatori Si noti che lo schema tratteggia quelli che per Zappa rappresentano i tre astratti profili dell unitaria gestione: il monetario 7, l economico 8 (o reddituale), il finanziario 9. Dunque l unità della gestione non esclude la sua molteplicità 10. Dallo schema di rappresentazione della gestione d impresa, si ricava che le principali operazioni di gestione esterna sono le seguenti: a) Operazioni di acquisto di fattori produttivi, a fecondità semplice o ripetuta; b) Operazioni di pagamento dei debiti derivanti dall acquisto dei fattori produttivi; c) Operazioni di vendita di beni; d) Operazioni di incasso dei crediti derivanti dalla vendita dei beni; e) Operazioni aventi ad oggetto l accensione di finanziamenti a titolo di capitale di credito; f) Operazioni aventi ad oggetto il rimborso di finanziamenti a titolo di capitali di credito; g) Operazioni aventi ad oggetto l apporto di capitali di rischio h) Operazioni aventi ad oggetto la remunerazione e il rimborso di capitale di rischio. 7 Cfr. Zappa G., Le produzioni nell economia delle imprese, tomo secondo, Milano, Giuffrè, pag. 720: la gestione monetaria presiede al compimento delle entrate e delle uscite monetarie, ossia degli incassi e dei pagamenti. 8 Cfr. Zappa G., Le produzioni nell economia delle imprese, tomo secondo, Milano, Giuffrè, pag. 729: la gestione economica, in quanto tende al conseguimento di redditi, espressione tipica eminente nel formarsi dei costi e dei ricavi. 9 Cfr. Zappa G., Le produzioni nell economia delle imprese, tomo secondo, Milano, Giuffrè, pag. 720: la gestione finanziaria è il settore della gestione economica che, per mezzo delle più diverse forme del credito attivo e passivo, collega la gestione economica produttiva, intesa in senso stretto, alla gestione monetaria. 10 Cfr. Zappa G., Le produzioni nell economia delle imprese, tomo secondo, Milano, Giuffrè, pag

6 N.b. Nelle aziende bancarie e nelle società finanziarie dei gruppi assumono un ruolo fondamentale le operazioni: - di concessione di finanziamenti - di investimento nelle attività finanziarie - di rimborso dei finanziamenti concessi a terzi - di disinvestimento degli investimenti in attività finanziarie - di incasso e pagamento per conto della clientela. Nelle imprese assicurative, infine, assumono un ruolo centrale le operazioni di negoziazione di rischi specifici. DALLE OPERAZIONI DI GESTIONE ALLE QUANTITA ECONOMICHE D AZIENDA. L EQUILIBRIO ECONOMICO DELLA GESTIONE NELLE IMPRESE. La domanda fondamentale a cui bisogna rispondere, relativamente ad ogni impresa è la seguente: l impresa opera in condizioni di equilibrio? Per rispondere in modo fondato occorre disporre di adeguate informazioni economiche. Dobbiamo cioè predisporre un sistema informativo aziendale, il quale: - a un primo livello (contabilità generale) determina il reddito di esercizio e il correlato capitale di funzionamento; - a un secondo livello (contabilità direzionale) comunica alla direzione le informazioni che la contabilità generale non è in grado di offrire, ma sono indispensabili per il governo consapevole della gestione (processi di programmazione e controllo). LA CONTABILITÀ SISTEMATICA DI ESERCIZIO QUALE RAGIONATO PROCESSO DI CONVERSIONE DELLA GESTIONE AZIENDALE IN VALORI MONETARI Dopo aver tratteggiato i caratteri fondamentali dei sistemi informativi e la loro articolazione per aree funzionali si esaminano i caratteri fondamentali della contabilità sistematica di esercizio (o contabilità generale): In via preliminare, la contabilità generale può essere definita come una procedura amministrativa 11 che si esplica in due fasi strettamente connesse: - nell osservazione della gestione d impresa ; - nella ragionata raccolta cronologica e nella classificazione sistematica dei valori che promanano dalla gestione aziendale, nonché nella loro sintesi a fini conoscitivi. Il fine conoscitivo della contabilità generale si individua nelle determinazioni del reddito e del patrimonio aziendale; fine conoscitivo che viene soddisfatto specialmente attraverso la redazione del bilancio di esercizio. La contabilità sistematica di esercizio rappresenta uno strumento imprescindibile per le aziende di produzione, in quanto i complessi fenomeni che per via di coordinazione compongono in unità la gestione delle imprese, non potrebbero entrare a far parte delle nostre conoscenze se non venissero quantitativamente rilevati e rappresentati Cfr. Mella P., La contabilità generale, Milano, Franco Angeli,1986, pag Cfr. Ceccherelli A., Il problema dei costi nelle prospettive economiche e finanziarie delle imprese op. cit., pag. 1. 6

7 La contabilità sistematica di esercizio, pertanto, è il procedimento che attua, in termini conoscitivi, il passaggio dal piano della realtà gestionale al piano dell evidenza 13 contabile, attraverso un ordinato sistema di valori monetari. La contabilità sistematica, pertanto, è specificamente concepita, organizzata e svolta in ordine alle determinazioni del bilancio di esercizio 14 : essa pertanto può essere interpretata come strumento necessario per valutare globalmente l andamento economico della gestione con riferimento a un predefinito intervallo temporale 15, anche sotto il profilo finanziario. Dunque la contabilità osserva e rappresenta, avvalendosi di appositi strumenti, metodi e sistemi che la connotano, il fluire incessante della gestione aziendale. Si tratta di una rappresentazione economica della gestione che mentre si svolge alimenta una sorta di <memoria storica> aziendale, seppur finalizzata a sviluppare determinate conoscenze sull equilibrio economico della gestione 16. Il carattere sistematico delle rilevazioni contabili di esercizio è riconducibile al fatto che esse vengono ordinate per la determinazione di uno o più oggetti complessi, alla cui grandezza concorrono molteplici oggetti elementari (o semplici). Ciò comporta che la misurazione economica dell oggetto complesso si attui attraverso la rilevazione, la determinazione quantitativa dei suoi componenti elementari 17. Detti componenti, lungi dall essere indipendenti gli uni dagli altri, si presentano avvinti da mutue relazioni ed hanno determinazione per fini comuni 18. Così, per conoscere la grandezza del reddito di esercizio si devono rilevare i suoi componenti elementari, i costi e i ricavi, i componenti positivi e negativi di reddito. Come ha insegnato il Besta, l ideazione delle rilevazioni contabili è storicamente riconducibile all imprescindibile esigenza di controllo economico dell amministrazione aziendale 19, che risulta ulteriore rispetto alla determinazione delle grandezze economiche complesse del reddito e del capitale di funzionamento. Ad esempio, la rilevazione della dinamica numeraria risponde a concrete necessità di conoscenza e di controllo dei movimenti monetari e finanziari della gestione 20. Il controllo in parola si realizza concretamente sotto forma di riscontro ed elabora conoscenze intorno: - all esistenza di disponibilità liquide in cassa o presso banche; - alle giacenze di crediti (verso singoli clienti o verso gruppi di debitori) che nel loro valore nominale esprimono possibili disponibilità future; 13 Cfr. Sordini M., La revisione del bilancio di esercizio Principi e Metodi, Milano, Giuffrè, 1989, pag. 8: il piano della realtà è costituito dalla realtà aziendale; il piano dell evidenza è costituito dall insieme delle testimonianze della realtà che il verificatore può raccogliere. 14 Cfr Mazza G., Scritture e bilanci in una impresa di medie dimensioni, Milano, Giuffrè, 1963, pag Le rilevazioni della contabilità generale sono strumento di controllo delle condizioni di equilibrio del sistema d impresa rispetto alle relazioni di interscambio con l ambiente esterno. Puddu L., Gli strumenti contabili tradizionali e le decisioni, in AA.VV., Strumenti informativo-contabili per le decisioni aziendali, Bologna, Clueb, 1988, pag Cfr. Ceriani G. Brioglia Guiggi A., Supporti logico-didattici per le rilevazioni contabili sistematiche, Padova, Cedam, 1993, paragrafo Cfr. Amodeo D., Ragioneria Generale delle imprese, op. cit., capitolo decimo. Cfr. Anche Onida P., Economia d azienda, op. cit., pag. 563: la rilevazione attuata mediante i <conti> è sistematica: riguarda cioè oggetti complessi, considerati di solito sotto aspetti dinamici, nei loro componenti complementari e interdipendenti e nel tutto unitario che i medesimi concorrono insieme a costruire. 18 Onida P., La logica e il sistema delle rilevazioni quantitative d azienda, seconda edizione, Milano, Giuffrè, 1970, pag Cfr. Besta F., La Ragioneria, Vol. I., Seconda edizione, op. cit., pag. 114, Io intendo per controllo economico quella parte dell amministrazione per cui tutto il lavoro economico si rileva e si studia nelle sue cause e nei suoi effetti, al fine di poterlo con fondata conoscenza dirigere, e si stimola e vincola, di guisa che abbia in tutto a procedere in quei modi, i quali, o dall autorità emittente, o da altri per delegazione sua diretta o indiretta, furono riconosciuti più vantaggiosi e come tali preferiti. 20 Cfr. Ceccherelli A., L ordinamento tecnico-amministrativo di un azienda industriale, Padova, Cedam, 1934, pag. 47: Gli scopi fondamentali che possono assegnarsi, e che nelle aziende bene ordinate generalmente si assegnano alla rilevazione contabile, considerata nelle sue complessive possibilità, sono i seguenti: controllo, determinazione dei resultati di esercizio, determinazioni di carattere statistico. 7

8 - all esistenza di debiti che pur essi nel valore nominale riferito a singoli creditori o a gruppi di debitori (ad esempio i dipendenti) segnalano impegni di mezzi monetari-finanziari da destinare, secondo vari termini di scadenza, all estinzione delle passività 21. Quanto precede consente di introdurre lo strumento principe delle rilevazioni sistematiche di esercizio, il conto. Il concetto di conto è stato elaborato da Fabio Besta, che in via preliminare lo ha definito come accolta di scritture riferentesi a un oggetto determinato. Lo stesso Autore, dopo aver chiarito che i conti hanno la funzione di porre in chiaro i mutamenti delle entità che ne formano oggetto, ha elaborato una definizione più articolata del conto, come una serie di scritture riguardanti un oggetto determinato, commensurabile e mutabile, e aventi per ufficio di serbar memoria della condizione e misura di tale oggetto in un dato istante e dei mutamenti che va subendo, in maniera da poter rendere ragione dello stato di codesto oggetto in un tempo qual si voglia 22. Il conto, per sua natura, consente di conoscere il modo in cui una determinata grandezza economica evolve nel tempo per effetto dei processi di gestione. Ad esempio, il conto acceso a un apertura di credito in conto corrente evidenzia, operazione per operazione, la dinamica del debito contratto da un azienda nei confronti di una banca a titolo di finanziamento. Venendo a considerare il metodo che guida le rilevazioni sistematiche di esercizio, è ancora Besta ad aver posto la distinzione basilare fra metodo e sistema: - il metodo riguarda la forma, l ordine e il collegamento delle scritture; - il sistema riguarda l oggetto principale di conoscenza. Ora, le rilevazioni contabili hanno da sempre utilizzato il metodo della partita doppia 23, che si caratterizza per il cosiddetto principio dualistico, in virtù del quale si rappresenta un determinato accadimento economico sotto due profili, utilizzando due serie di conti a saldo bilanciante. Le due serie dei conti non sono disgiunte fra loro; al contrario. Mentre la prima serie dei conti, definita originaria, evidenzia l oggetto principale di osservazione del sistema contabile, la seconda serie dei conti, che per questo viene definita derivata, spiega le determinanti delle variazioni rilevate nella serie originaria dei conti. Così, ipotizzando che in base ad un determinato sistema contabile si rilevi nella serie originaria dei conti un uscita di cassa di 100 euro, in applicazione del principio dualistico, il medesimo accadimento sarà rilevato in un conto che rappresenti la ragione economica (il PERCHE ) dell uscita di cassa. E allora evidente che non si può pertanto parlare di classificazione dei valori se prima non si è definito il sistema contabile di riferimento. Ciò implica definire in via l oggetto principale di conoscenza delle rilevazioni sistematiche e del bilancio di esercizio. LA CLASSIFICAZIONE DEI VALORI Di seguito si presenta la classificazione dei valori di una variante del sistema contabile del Reddito, che considera oggetto principale di conoscenza il reddito di esercizio e determina, in via complementare, il capitale di funzionamento. 21 Cfr. Ferrero G., Dezzani F., Contabilità e bilancio di esercizio, op. cit., pag Besta F., La Ragioneria, Seconda edizione, Milano, Vallardi, Vol. II, pag Cfr. Mazza G., Problemi di assiologia aziendale, quarta edizione, Milano, Giuffrè, 1997, pag. 271: la più appropriata locuzione di <partita doppia> tende perciò a sostituire quella di <scrittura doppia> a mano a mano che la trattazione attorno alle scritture contabili si fa più rigorosa e la metodologia va assumendo una propria organicità. 8

9 Con riferimento alle rilevazioni contabili di esercizio, gli stadi di classificazione contabile dei valori possono venire schematizzati nel seguente modo (Figura sotto). Si rammenti che ciascuna operazione di gestione esterna determina una variazione numeraria in termini di: - entrata o uscita di cassa (variazioni numerarie certe) - aumento o diminuzione di crediti o debiti di regolamento (variazioni numerarie assimilate). La classificazione contabile dei valori nel sistema del Reddito Certi Conti (valori) numerari (serie originaria) Assimilati Presunti Investimenti Immobilizzazioni tecniche Conti (valori) economici (serie derivata) Patrimoniali Reddituali Attività finanziarie Capitale proprio Finanziamenti Capitale di credito Componenti negativi di reddito Componenti positivi di reddito Perché la serie originaria dei conti è dedicata ad accogliere i valori numerari? a) I valori numerari rappresentano il naturale precipitato della gestione aziendale, che nelle economie industriali si svolge necessariamente attraverso processi di scambio monetario 24. b) Rilevando nella serie originaria dei conti la dinamica numeraria connessa alle operazioni di gestione esterna si riesce a rappresentare in modo soddisfacente, ancorché parziale 25, l unitario svolgimento della gestione aziendale. c) Il fatto di allocare le variazioni numerarie nella serie originaria dei conti sottende la scelta di privilegiare l osservazione e la rappresentazione contabile delle operazioni di gestione esterna 26. Tale fatto, mentre non spezza la solidarietà dei fenomeni aziendali, può giovare a lumeggiare talune coordinazioni, che per la comprensione della gestione aziendale sono di non lieve momento 27. Si ricordi che per Zappa nel sistema del reddito tutte le entrate e le uscite numerarie, e non solo le variazioni numerarie certe ed assimilate, ci appaiono come avvinte in un complesso che dà ragione d esistenza anche alle sue parti; ed i componenti di reddito ci si palesano quale limitata ma appropriata espressione di un flusso ininterrotto, complesso e indistinto, che nel suo procedere non ha periodi né soluzioni di continuità e che non può che esaurirsi con il cessare della gestione I valori numerari certi sono i soli che, anche in relazione alla determinazione del reddito di esercizio, si possono determinare in sé e per sé, in modo del tutto autonomo. 25 Zappa G., Il reddito d impresa, op. cit., pag. 24: La rilevazione di conto, con i suoi caratteristici procedimenti, rivela dell economia aziendale una sola parte, che spesso può dirsi di notevole importanza, ma che è pur sempre una porzione maggiore o minore, di un più vasto mondo (omissis), che, con la ragioneria, altre discipline studiano e conoscono. 26 Si ricorda che i valori accolti nella serie originaria dei conti riflettono gli accadimenti aziendali che si sceglie di rappresentare attraverso le rilevazioni sistematiche di esercizio, mentre i valori accolti nella serie derivata dei conti vengono interpretati come le cause economiche delle variazioni di valore iscritte nella serie originaria dei conti. 27 Zappa G., Il reddito d impresa, op. cit., pag Zappa G., Il reddito d impresa, op. cit., pag

10 d) Gli scambi monetari, e la funzione in essi e per essi assunta dalla moneta numeraria, consentono la rilevazione di quelle variazioni numerarie che sono presupposto e fondamento di ogni determinazione sistematica di risultati di esercizio 29. Vista la natura composita e sistemica della gestione aziendale, la scelta di rilevare nei conti della serie originaria la dinamica numeraria riflette l impossibilità di rappresentare la gestione aziendale in modo compiuto attraverso le rilevazioni contabili. Così, si sceglie deliberatamente di rappresentare il fluire della gestione in un particolare e limitato aspetto, il numerario, oggettivamente funzionale alla conoscenza del processo di formazione del reddito 30 e, nei termini di seguito precisati, di alcuni componenti del capitale di funzionamento 31. Si può ora vedere in dettaglio il procedimento di classificazione multipla adottato, a più stadi. Il primo criterio di classificazione si fonda sulla distinzione fra variazioni numerarie e variazioni non numerarie 32, ove queste ultime individuano le cause economiche delle variazioni numerarie. In tal senso, a livello di classificazione contabile dei valori, si distingue fra conti numerari (accesi alle variazioni numerarie) e conti non numerari; questi ultimi possono essere anche denominati conti economici. 33 Il secondo criterio di classificazione distingue, nell ambito dei conti numerari, i certi (entrate e uscite di denaro), gli assimilati (incassi e pagamenti di crediti e debiti di regolamento) i presunti (si pensi a crediti e debiti in valuta diversa da euro). Il terzo criterio di classificazione differenzia i conti economici (non numerari) in base alla loro destinazione nel bilancio di esercizio. Si parla così di conti reddituali, destinati a confluire nel in quanto i corrispondenti valori partecipano direttamente alla determinazione del reddito di esercizio, e di conti patrimoniali, destinati a confluire nello Stato Patrimoniale, i cui valori sono rappresentativi di alcuni 34 elementi del capitale di gestione al termine del periodo amministrativo. Il quarto e il quinto criterio di classificazione riguardano rispettivamente i conti economici reddituali e patrimoniali. I conti reddituali, tipicamente a funzionamento monofase, si distinguono ulteriormente in <componenti negativi> (costi) e <componenti positivi> (ricavi) di reddito. 29 Zappa G., Il reddito di impresa, op. cit. pag Cfr. Masini C., L economia delle imprese industriali, op. cit., pag. 379: Una delle più cospicue sintesi di valori per il chiarimento di un complesso fenomeno unitario si ha nelle aziende per l espressione del divenire del reddito sul fondamento degli scambi monetari, cioè del divenire dell azienda nel suo aspetto economico. omissis il sistema di valori del reddito non palesa che un aspetto della complessità aziendale, pure nella sua compiutezza a sistema. 31 Cfr., in tal senso, Azzini L., Le situazioni finanziarie investigate nella dinamica economia delle aziende, Milano, Giuffrè, 1962, pagg. 18 e 19: La gestione economica e la gestione monetaria non investigano operazioni e coordinazioni economiche diverse, ma le stesse, per fini diversi e complementari omissis. Nell aspetto monetario della gestione si riflette l aspetto economico, di cui è mediatore. L aspetto monetario è il mezzo di manifestazione della gestione economica poiché nell economia di scambio monetario il sistema di impresa si svolge per tramite di manifestazioni monetarie. 32 Cfr., in tal senso, anche Airoldi G, Brunetti G., Coda V., Economia aziendale, op. cit., pag Gli Autori, nel solco del pensiero di Masini, distinguono fra: - variazioni numerarie; - variazioni non numerarie, positive e negative, che hanno significato sia di condizioni di produzione sia di componenti negativi e positivi di reddito; - variazioni non numerarie che hanno significato solo di variazioni di conduzioni produttive (crediti e debiti di finanziamento, immobilizzazioni, ecc). 33 Cfr. Amaduzzi, L azienda nel suo sistema e nell ordine delle sue rilevazioni, op. cit., pag L Autore, relativamente alla seconda serie dei conti, parla di conti economici di capitale e di risultato. 34 Come si vedrà fra breve, i conti patrimoniali accolgono i valori relativi ai soli elementi del capitale di gestione che sorgono in occasione di operazioni di gestione esterna, nell ambito di scambi monetari. Pertanto, i valori che esprimono rettifiche di imputazione o di storno e rinvio effettuate al termine del periodo amministrativo in applicazione del principio di competenza economica, ad esempio le rimanenze-, non sono considerati nella presente classificazione contabile dei valori. 10

11 I conti patrimoniali, con funzionamento bifase, si articolano ulteriormente, in base alla natura degli elementi patrimoniali cui si riferiscono i valori, in conti accesi alle immobilizzazioni tecniche (materiali e immateriali), alle attività finanziarie (tipicamente crediti di finanziamento e partecipazioni) e alle fonti di finanziamento (conti finanziari). I conti accesi alle fonti di finanziamento, a loro volta, possono essere distinti fra conti accesi al capitale di rischio (capitale sociale e riserve) e conti accesi al capitale di credito. Si veda il seguente esempio, in cui si evidenzia la rappresentazione di bilancio delle operazioni di gestione esterna, tralasciando le scritture contabili in partita doppia. In tal modo si è in grado di comprendere il legame fra la logica di classificazione dei valori, sopra tratteggiata, e le tavole di bilancio di esercizio. In data 10 ottobre viene costituita la società Alfa SRL, che esercita l attività di commercio al dettaglio di elettrodomestici. Il capitale sociale, di euro , viene sottoscritto dal socio unico e viene interamente versato in pari data sul corrente bancario. La sottoscrizione del capitale sociale è un operazione di gestione estera. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): sorge un credito della società verso il socio unico, per euro profilo di osservazione (variazione economica); perché è sorto il credito verso il socio? Perché il socio ha sottoscritto il capitale sociale di euro Il capitale sociale, si ricorda, è una delle fonti di finanziamento della società. Le tavole di bilancio, alla data di costituzione, sono le seguenti. Socio c/ conf Cap. sociale Totale Totale Totale 0 Totale 0 Il versamento del capitale sociale determina le seguenti variazioni. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva il versamento dei euro sul conto corrente - 2 profilo di osservazione (variazione numeraria); perché è stato fatto il versamento sul conto corrente? Perché il socio ha versato integralmente quanto si era impegnato ad apportare; conseguentemente si rileva l estinzione del credito verso il socio unico. Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. Socio c/ conf 0 Cap. sociale Banca c/c Totale Totale Totale 0 Totale 0 11

12 In data 20 ottobre la società acquista 5 lavatrici al prezzo unitario di 300 euro. Il pagamento viene effettuato in pari data mediante assegno bancario. L acquisto di merci è un operazione di gestione esterna. 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva il debito verso il fornitore di euro 2 profilo di osservazione (variazione economica); perché è sorto il debito verso il fornitore? Perché sono state acquistate 5 lavatrici; il debito di regolamento, pertanto, misura una variazione reddituale, un componente negativo di reddito. Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. Socio c/ conf 0 Cap. sociale Acq. Lavatrici Banca c/c Fornitori Totale Totale Totale Totale 0 Anche il pagamento del debito di regolamento è un operazione di gestione esterna. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva la diminuzione del saldo di banca di euro - 2 profilo di osservazione (variazione numeraria); si rileva la riduzione del debito di regolamento. Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. classe valori importo classe valori Importo classe valori importo classe valori importo Socio c/ conf 0 Cap. sociale Acq. Lavatrici Banca c/c Fornitori 0 Totale Totale Totale Totale 0 In data 25 ottobre si acquistano 3 televisori al prezzo unitario di euro. Si concorda che il prezzo verrà pagato il 27 novembre a mezzo bonifico bancario. L acquisto dei televisori è un operazione di gestione esterna. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva il debito verso il fornitore di euro - 2 profilo di osservazione (variazione economica); si rileva la variazione reddituale, il costo di acquisto delle merci, per euro

13 Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. Socio c/ conf 0 Cap. sociale Acq. Lavatrici Banca c/c Fornitori Acq. Telev Totale Totale Totale Totale 0 Si noti che le tavole di bilancio soprastante sono riferite alla data del 25 ottobre. Alla data del 27 novembre, si rileva il pagamento della fornitura di lavatrici. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva la diminuzione del saldo di banca di euro - 2 profilo di osservazione (variazione numeraria); si rileva la riduzione del debito di regolamento, per euro Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. Socio c/ conf 0 Cap. sociale Acq. Lavatrici Banca c/c Fornitori 0 Acq. Telev Totale Totale Totale Totale 0 In data 28 novembre si vendono i tre televisori al prezzo unitario di euro Il pagamento avviene mediante assegno bancario, che viene versato in pari data sul conto corrente. La vendita dei televisori è un operazione di gestione esterna. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva il credito di regolamento verso il cliente di euro - 2 profilo di osservazione (variazione economica); si rileva la variazione reddituale, il ricavo di vendita delle merci, per euro Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. classe valori Importo classe valori importo classe valori importo classe valori importo Socio c/ conf 0 Cap. sociale Acq. Lavatrici vendita telev Banca c/c Fornitori 0 Acq. Telev Clienti Totale Totale Totale Totale Anche il pagamento del prezzo da parte del cliente deve essere rilevato. 13

14 - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva l aumento del saldo di banca di euro - 2 profilo di osservazione (variazione numeraria); si rileva la riduzione del credito di regolamento. Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. classe valori Importo classe valori importo classe valori importo classe valori importo Socio c/ conf 0 Cap. sociale Acq. Lavatrici vendita telev Banca c/c Fornitori 0 Acq. Telev Clienti 0 Totale Totale Totale Totale In data 29 novembre si vendono due lavatrici al prezzo unitario di euro 800. Viene concordato il pagamento in contanti di euro 800 alla data del 20 dicembre; di euro 800 alla data del 20 gennaio. La vendita delle lavatrici è un operazione di gestione esterna. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva il credito di regolamento verso il cliente di euro - 2 profilo di osservazione (variazione economica); si rileva la variazione reddituale, il ricavo di vendita delle merci, per euro Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. Socio c/ conf 0 Cap. sociale Acq. Lavatrici vendita telev Banca c/c Fornitori 0 Acq. Telev vendita lavat Clienti Totale Totale Totale Totale In data 1 dicembre si pagano euro a mezzo banca per il canone di affitto del negozio relativo al bimestre dicembre gennaio. Il pagamento del canone di locazione è un operazione di gestione esterna profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva la diminuzione del saldo di c/c bancario di euro 35 Si è omesso di rilevare, dato il pagamento a pronti, il sorgere e l estinzione del debito di regolamento verso il fornitore. 14

15 - 2 profilo di osservazione (variazione economica); si rileva la variazione reddituale, il costo relativo all affitto passivo, per euro Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. Socio c/ conf 0 Cap. sociale Acq. Lavatrici vendita telev Banca c/c Fornitori 0 Acq. Telev vendita lavat Clienti Affitto negozio Totale Totale Totale Totale In data 20 dicembre si incassa il prezzo di vendita delle due lavatrici, pari a 800 euro. L incasso del credito di regolamento è un operazione di gestione esterna. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva l aumento del saldo di cassa di 800 euro - 2 profilo di osservazione (variazione numeraria); si rileva la riduzione del credito di regolamento per euro 800. Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. Cassa 800 Cap. sociale Acq. Lavatrici vendita telev Banca c/c Fornitori 0 Acq. Telev vendita lavat Clienti 800 Affitto negozio Totale Totale Totale Totale In data 21 dicembre si acquista un automezzo usato per la consegna delle merci: il costo di acquisto ammonta a euro Il pagamento avviene in pari data a mezzo assegno. L acquisto dell automezzo è un operazione di gestione esterna; si tratta di un investimento pluriennale, a fecondità ripetuta, in quanto l automezzo concorrerà alla produzione dei redditi di più anni. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva l uscita di banca pari a euro euro - 2 profilo di osservazione (variazione economica); si rileva l investimento pluriennale di euro Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. 15

16 Cassa 800 Cap. sociale Acq. Lavatrici vendita telev Banca c/c 500 Fornitori 0 Acq. Telev vendita lavat Clienti 800 Affitto negozio Automezzi Totale Totale Totale Totale In data 22 dicembre si accende mutuo bancario decennale per l importo di euro , da rimborsare a quote di capitale costante in rate trimestrali. Il contratto prevede il pagamento di interessi trimestrali posticipati al tasso del 8% annuo. La somma concessa a mutuo viene accreditata sul conto corrente bancario. L accensione del mutuo bancario è un operazione di gestione esterna. - 1 profilo di osservazione (Variazione numeraria): si rileva l entrata di banca connessa alla concessione del mutuo, pari a euro - 2 profilo di osservazione (variazione economica); si rileva il debito di finanziamento sorto nei confronti della banca per effetto della concessione del prestito di euro Le tavole di bilancio si aggiornano nel modo che segue. Cassa 800 Cap. sociale Acq. Lavatrici vendita telev Banca c/c Fornitori 0 Acq. Telev vendita lavat Clienti 800 Mutui bancari Affitto negozio Automezzi Totale Totale Totale Totale DALLA CONTABILITÀ SISTEMATICA AL BILANCIO DI ESERCIZIO Venendo a considerare il bilancio di esercizio, per comprenderne la natura e il significato economico, occorre avere presente che: - la gestione aziendale si svolge incessantemente nel tempo e viene rappresentata (secondo particolari metodi e sistemi) nella contabilità generale; - a fronte di tale fatto, esiste l esigenza di valutare periodicamente l andamento economico della gestione aziendale, per sapere se la gestione sia più o meno proficua; - In virtù della suddetta esigenza si è accolta l ipotesi-finzione di poter segmentare l unitaria gestione in unità economiche relative, gli esercizi. 16

17 - si considera pertanto la gestione aziendale con riferimento a determinati intervalli temporali (i periodi amministrativi) significativi in relazione all attività aziendale, usualmente di durata annuale; - è peraltro inevitabile che al termine di ogni periodo amministrativo esistano processi di gestione in corso il cui risultato economico sia da ripartire fra due o più esercizi economici; processi di gestione incorporati in molteplici elementi patrimoniali attivi e passivi che necessitano (si pensi alle rimanenze di prodotti finiti e ai crediti) di apposita valutazione; - i processi estimativi non possono prescindere dalla formulazione di stime e congetture circa le modalità di futuro svolgimento della gestione (ad esempio, la valutazione dei crediti esistenti al termine del periodo amministrativo, non potrà prescindere da ragionate stime circa le probabilità e gli oneri di incasso dei medesimi); - ciò significa che per la redazione del bilancio di esercizio si rende necessario integrare o rettificare opportunamente i valori rilevati dalla contabilità generale nel corso del periodo amministrativo con valori di natura stimata e congetturata, la cui determinazione quantitativa è soggetta ad ambiti di discrezionalità ( e quindi di soggettività 36 ) più o meno ampi. Occorre infine ricordare che nella prassi aziendale, la contabilità, durante l anno, rileva la dinamica gestionale nei profili numerario ed economico, prescindendo dalla competenza economica dei componenti di reddito, prescindendo cioè dal fatto che i costi e i ricavi rilevati debbano o meno partecipare alla formazione del reddito di esercizio. Tale impostazione, se alleggerisce e semplifica il lavoro quotidiano degli uffici amministrativi, rende necessario, in sede di determinazione del risultato economico di periodo: a) riesaminare i componenti di reddito rilevati in corso d anno al fine di individuare quali debbano partecipare alla formazione del risultato economico di periodo e quali ne debbano essere esclusi; b) individuare i componenti di reddito oggetto di rilevazione contabile in periodi amministrativi passati o futuri che debbono partecipare alla formazione del risultato economico di periodo 37. Al termine del periodo amministrativo occorre dunque prendere atto dello sfasamento esistente fra la dinamica numeraria e quella economica, e inserire le opportune rettifiche affinché si addivenga a un esercizio economico espresso da costi e ricavi correlati fra loro. E infatti evidente che per determinare il reddito di esercizio occorre correlare i componenti positivi e negativi di reddito riconducibili ai fatti di gestione che individuano l esercizio economico: in tal senso si parla di competenza economica come correlazione economica fra costi e ricavi 38. Qualora l azienda abbia già sostenuto parte dei costi (ricavi), ma non ancora i corrispondenti ricavi (costi), ai fini della corretta correlazione economica dei componenti di reddito si pone l alternativa fra a) sospendere e rinviare al futuro i costi (ricavi) sostenuti nell esercizio in corso alla data di redazione del bilancio in attesa che si realizzino i correlati ricavi (costi); b) imputare all esercizio in corso parte dei ricavi (costi) che avranno presumibile realizzo futuro opportunamente rettificati all esercizio economico in corso alla data di redazione del bilancio, in modo da correlarli ai costi (ricavi) sostenuti durante il periodo amministrativo Cattaneo osserva che la soggettività di contenuto del reddito di esercizio è (o dovrebbe essere) razionale: essa non sconfina, di massima, nell accettazione in esso di componenti di utile solo sperati. Cattaneo M., Di un aspetto dell attendibilità del bilancio di esercizio per esprimere reddito e capitale, in AA. VV. Bilancio di esercizio e amministrazione delle imprese, op.cit., pag Cfr. Onida P., La logica e il sistema delle rilevazioni quantitative d azienda, op. cit., paragrafo Cfr. F. Superti Furga, Reddito e Capitale nel bilancio di esercizio, op. cit., pag Cfr. sul tema in esame Capaldo P., Reddito, capitale e bilancio di esercizio, Milano, Giuffrè, 1998, capitoli terzo e quarto; Sostero U., Il postulato della competenza economica nel bilancio di esercizio, Milano, Giuffrè, 1998; Camodeca R., L iter formativo del bilancio di esercizio, op. cit., capitolo II. 17

18 Qual è, in generale, l orientamento accolto dalla prassi in conformità a quanto disposto dalle norme di legge? - in base al principio di prudenza, si imputano all esercizio i componenti positivi di reddito che possono considerarsi realizzati, per i quali, cioè, si è già perfezionata l operazione di scambio; - in caso di sostenimento di costi nel corso del periodo amministrativo correlati o correlabili a ricavi di esercizi futuri, prevale (con qualche eccezione, fondamentalmente rappresentata dalle commesse pluriennali) la logica dello storno e del rinvio dei costi. Ben si comprende, allora, come l esercizio economico non sia qualcosa che preesiste alla redazione del bilancio, quasi che gli amministratori debbano solo prenderne atto: esso si costruisce proprio in sede di redazione del bilancio, e si fonda necessariamente su ipotesi, previsioni, presunzioni e astrazioni 40. In termini generali, nel momento di redigere il bilancio di un determinato esercizio, ad esempio quello chiuso il 31/12/2001, verranno inclusi nella costruzione dell esercizio taluni valori relativi a fatti di gestione occorsi in periodi amministrativi diversi da quello in esame; per contro, valori relativi a fatti di gestione esterna avvenuti nel corso dell'anno 2001 verranno rinviati alla formazione dei successivi esercizi economici 41. (Cfr. Figura ). Schema di costruzione dell esercizio economico Sotto il profilo tecnico, si è detto, la costruzione dell esercizio si attua (al termine del periodo amministrativo) attraverso una serie ragionata di rettifiche delle variazioni di esercizio rilevate durante il periodo amministrativo. In particolare, gli Autori che hanno approfondito il sistema del reddito distinguono fra: a) rettifiche di storno e di rinvio di componenti di reddito rilevati durante il periodo amministrativo, ma ritenuti di pertinenza di esercizi economici futuri; b) rettifiche di imputazione e integrazione, atte a ricondurre all esercizio di competenza componenti reddituali aventi manifestazione numeraria in periodi amministrativi antecedenti e successivi a quello in esame. 40 Cfr. Onida, Economia d Azienda, op. cit., pag Cfr. Zappa G., Il reddito d impresa, op. cit., pag. 413: le variazioni che determinano i componenti di reddito attribuiti ad un dato esercizio, non tutte necessariamente <avvengono>, secondo spesso si vuole, nel periodo di tempo che dà nome all esercizio: ad un esercizio sono spesso attribuiti componenti di reddito che solo nel futuro avranno manifestazione numeraria; non poche variazioni numerarie che si rilevano in un dato esercizio danno origine per derivazione a componenti di reddito che saranno assegnati ad esercizi futuri; gli stessi componenti di reddito che sono o che paiono attribuiti ad un dato esercizio, sono in parte da esso stornati, spesso indirettamente ed indistintamente, mediante la valutazione delle così dette rimanenze di esercizio. 18

19 Nella successione dei bilanci di esercizio i valori sub a) e b) collegano i risultati di ciascun esercizio con quelli di esercizi anteriori o successivi 42. Si noti che effettuare le operazioni di rettifica produce un duplice effetto: - si realizza la correlazione economica fra costi e ricavi di esercizio - si determina congiuntamente il capitale di funzionamento dell azienda. Ad esempio, la valutazione delle rimanenze di materie prime alla data di riferimento del bilancio da un lato rettifica in modo indiretto e indistinto i componenti di reddito dell esercizio rilevati durante il periodo amministrativo, dall altro individua un componente attivo del capitale di funzionamento al termine del periodo amministrativo. Esaminando in modo particolare gli elementi costitutivi del bilancio di esercizio di diretta derivazione contabile, la tavola del risultato economico () espone la sintesi dei componenti positivi e negativi di reddito, dal cui confronto secondo molteplici strutture deriva il reddito di esercizio. La tavola dello stato patrimoniale, invece, rappresenta anche in questo caso secondo molteplici strutture - la composizione del capitale di funzionamento alla data di riferimento del bilancio di esercizio. Con riferimento alla combinazione produttiva, osservava Masini, gli elementi del capitale di bilancio rappresentano condizioni di svolgimento futuro dei processi di produzione: in particolare, i valori non numerari sono immediatamente riferibili a correlazioni economiche in atto 43. Con la precisazione che il patrimonio da bilancio non è il patrimonio dell azienda ma una sua espressione monetaria condizionata allo scopo 44 di determinare il reddito di esercizio. Ciò è incontrovertibile se si muove dalla constatazione che valori patrimoniali non contabilizzati (come contratti commerciali pluriennali e linee di credito presso banche) oppure non contabilizzabili (come l esperienza del personale o la puntualità nei pagamenti) vengono espressi indirettamente nel bilancio di esercizio soltanto attraverso la gestione dei valori del patrimonio di azienda 45, da cui si originano nel tempo i flussi di costi e di ricavi. Riprendendo quanto detto in precedenza, ben si comprende che ogni rettifica di storno e di rinvio trova SEMPRE adeguata rappresentazione nel (ove confluiscono costi e ricavi di esercizio) E nello (ove viene rappresentato il capitale di funzionamento). Riprendendo l esempio sopra esposto, le tavole di bilancio che discendono in via diretta ed immediata dalle rilevazioni contabili di esercizio sono le seguenti: classe valori importo classe valori importo classe valori Importo classe valori importo Cassa 800 Cap. sociale Acq. Lavatrici vendita telev Banca c/c Fornitori 0 Acq. Telev vendita lavat Clienti 800 Mutui bancari Affitto negozio Automezzi Totale Totale Totale Totale P. Onida, Economia d Azienda, op. cit., pag Masini C., I bilanci di impresa Principi e concetti, Seconda Ristampa, Milano, Giuffrè, 1957, pag Mazza G., Problemi di assiologia aziendale, op. cit., pag Scriveva Onida che lo stato o la rappresentazione del patrimonio.. omissis.. potrebbe intendersi come la rappresentazione e la valutazione del patrimonio, più acconce in rapporto alla suddetta determinazione del reddito o compatibile almeno con questo scopo. Onida P., Il bilancio di esercizio nelle imprese, Quarta edizione emendata, Milano, Giuffrè, 1971, pag Mazza G., Problemi di assiologia aziendale, op. cit., pag

20 In prima battuta si osserva che i componenti positivi di reddito (ricavi) sono superiori ai componenti negativi di reddito (costi) di euro ( ). Tale differenza, peraltro, rappresenta soltanto il punto di partenza per la determinazione del reddito di esercizio; in quanto tale, essa non è particolarmente significativa per apprezzare il risultato economico. Infatti: - fra i componenti negativi di reddito sono esposti i costi di 5 lavatrici, mentre fra i ricavi di vendita sono esposti soltanto i ricavi della vendita di 2 lavatrici; ai fini della determinazione del reddito occorre comparare i ricavi della merce venduta con i correlati costi di acquisto; occorre cioè rappresentare in bilancio il fatto che alla data di chiusura dell esercizio 3 lavatrici giacciono nel magazzino del negozio per essere vendute l esercizio successivo; - in altre parole, il costo di acquisto delle lavatrici giacenti in magazzino è correlabile ai ricavi di vendita dell esercizio successivo, non di quello di cui si vuole determinare il risultato economico; - parte del costo di affitto del negozio è riferito al mese di gennaio dell anno successivo; tale componente di costo è economicamente correlabile ai ricavi di vendita dell esercizio successivo; - una frazione del costo sostenuto per l automezzo deve concorrere alla formazione del reddito del presente esercizio; - l anno successivo l impresa pagherà un certo ammontare di interessi sul mutuo, parte del quale è tuttavia riferibile all esercizio in chiusura; quest ultima frazione è pertanto di competenza dell esercizio in chiusura, in quanto economicamente correlato ai ricavi dell esercizio in chiusura. - Sul reddito prodotto gravano le imposte sul reddito; queste, ancorchè pagate l anno successive, sono evidentemente di competenza dell esercizio in chiusura. Si presentano, di seguito, le rettifiche di competenza del caso in esame, evidenziando per ciascuna di esse, come fatto in precedenza, le risultanze delle tavole di bilancio. Prima rettifica di competenza: la rilevazione delle rimanenze di merci. Come si è detto in precedenza, valutare le rimanenze significa prendere atto del fatto che alcuni processi di gestione (la compravendita di merci) sono ancora in corso al termine dell esercizio; nel caso in esame si devono ancora realizzare la vendita delle merci (di 3 lavatrici) e l incasso del correlato corrispettivo. Ciò rende necessario effettuare un ragionamento economico sulle modalità di svolgimento della gestione nell esercizio economico successivo. In particolare, possono darsi fondamentalmente due casi: 1. è ragionevole attendersi che le merci (lavatrici) in rimanenza saranno vendute a un prezzo superiore al costo di acquisto (300 euro, nell esempio); 2. in relazione all andamento del mercato e al posizionamento competitivo dell impresa è possibile che le merci in rimanenza vengano vendute a un prezzo inferiore al costo di acquisto. CASO 1 PREZZO DI VENDITA FUTURO SUPERIORE AL COSTO DI ACQUISTO 46 Nel caso sub 1, ragioni di prudenza suggeriscono di correlare il costo (storico) di acquisto e il (futuro) ricavo di vendita delle merci strornando e rinviando il costo di acquisto delle merci in rimanenza. Si noti che la logica dello storno (dall esercizio 2004) e del rinvio (al 2005) del costo di acquisto delle 3 lavatrici in rimanenza si fonda sul fatto di aver stimato un prezzo di vendita futuro in misura superiore a quello del costo. 46 Si noti che nel caso di rimanenze che rappresentino il risultato parziale o totale di processi di lavorazione (si pensi ai semilavorati e ai prodotti finiti) rileva il costo di produzione, non il costo di acquisto. 20

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA 1 CONOSCERE PER DECIDERE I soggetti coinvolti nella vita dell azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni del suo svolgimento,

Dettagli

LA GESTIONE AZIENDALE

LA GESTIONE AZIENDALE LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

Concetto di patrimonio

Concetto di patrimonio Concetto di patrimonio Il patrimonio o capitale si può definire, in prima approssimazione, come l insieme l dei beni a disposizione del soggetto aziendale in un determinato momento; in un accezione più

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

La rilevazione contabile di ratei, risconti, costi e ricavi anticipati

La rilevazione contabile di ratei, risconti, costi e ricavi anticipati La rilevazione contabile di ratei, risconti, costi e ricavi anticipati Alla data odierna i bilanci approvati nei 120 giorni, entro cioè il 30 aprile, risulteranno essere tutti depositati. Per le società

Dettagli

I sistemi di rilevazione patrimoniale e reddituale a confronto **

I sistemi di rilevazione patrimoniale e reddituale a confronto ** Corso di Analisi di bilancio. A. A. 2012/2012 Ricerca personale I sistemi di rilevazione patrimoniale e reddituale a confronto ** Salvatore Marcianò **Il Docente non interviene nell elaborazione delle

Dettagli

Dinamica dei flussi finanziari

Dinamica dei flussi finanziari Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Dinamica dei flussi finanziari Capitolo 4 Indice degli argomenti 1. Il modello a quattro aree 2. Flusso di cassa della gestione corrente

Dettagli

LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO Le scritture di assestamento sono le scritture di fine periodo che modificano, con operazioni di storno e di integrazione, i «dati grezzi» desunti dalla contabilità generale

Dettagli

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione Il sistema delle operazioni tipiche di gestione 1 LA GESTIONE Sistema delle attività svolte sul capitale per la realizzazione della funzione di CREAZIONE DI UTILITÀ propria di ogni azienda Il capitale

Dettagli

INTRODUZIONE ALLE RILEVAZIONI CONTABILI

INTRODUZIONE ALLE RILEVAZIONI CONTABILI INTRODUZIONE ALLE RILEVAZIONI CONTABILI Nell ambito del corso di economia aziendale, verranno effettuate una serie di lezioni relative alla cd. Ragioneria Ragioneria: disciplina che si occupa delle rilevazioni

Dettagli

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE Entrate mezzi monetari e simili Entrate mezzi monetari e simili Finanziamenti Investimenti Trasformazioni Disinvestimenti Rimborsi o Remunerazioni Uscite mezzi monetari

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 20 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 F. Scritture relative all

Dettagli

LA CONTABILITA GENERALE

LA CONTABILITA GENERALE LA CONTABILITA GENERALE 1 LA CONTABILITA GENERALE SISTEMI DI RILEVAZIONE SISTEMI CONTABILI I sistemi contabili d azienda riguardano l oggetto e l estensione delle rilevazioni d azienda. I sistemi contabili

Dettagli

Economia Aziendale. Lezione 1

Economia Aziendale. Lezione 1 Economia Aziendale Pagina 2 Contenuto didattico Le operazioni di gestione Il sistema delle rilevazioni contabili Lo strumento principale per le rilevazioni contabili: il conto La rilevazione tra sistema

Dettagli

7. CONTABILITA GENERALE

7. CONTABILITA GENERALE 7. CONTABILITA GENERALE II) SCRITTURE DI GESTIONE OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 1 Definizione Per poter acquisire i fattori produttivi da impiegare nel processo produttivo l impresa necessita del fattore

Dettagli

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) Il principio di economicità aziendale b) L economicità e l efficienza c) Il sistema dei rischi nella gestione d impresa d) L economicità e l equilibrio finanziario

Dettagli

Analisi per flussi Il rendiconto finanziario

Analisi per flussi Il rendiconto finanziario Analisi per flussi Il rendiconto finanziario Ruolo dei flussi finanziari nelle analisi di bilancio Forniscono nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale Permettono una migliore interpretazione

Dettagli

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

professoressa: SPALLINI

professoressa: SPALLINI ECONOMIA E COMMERCIO corso: E-N A cura di: Anna Rita GIANDOMENICO professoressa: SPALLINI BILANCIO DI ESERCIZIO: documento imposto all azienda per la rendicontazione di tipo fiscale, richiesto anche dalla

Dettagli

Le costruzioni in economia

Le costruzioni in economia 1 L acquisizione delle immobilizzazioni MODALITÀ DI ACQUISIZIONE Le immobilizzazioni possono essere acquisite: in proprietà in godimento 2 ACQUISIZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI (IN PROPRIETÀ) Acquisti da

Dettagli

Contiene le coperture finanziarie necessarie per l acquisizione delle risorse produttive, con l eventuale avanzo o disavanzo finanziario.

Contiene le coperture finanziarie necessarie per l acquisizione delle risorse produttive, con l eventuale avanzo o disavanzo finanziario. Il processo di formulazione del budget dell impresa si conclude con il consolidamento dei singoli budget settoriali in un unico bilancio previsionale (MASTER BUDGET), che si compone dei seguenti documenti

Dettagli

PARTE SECONDA La gestione aziendale

PARTE SECONDA La gestione aziendale PARTE SECONDA La gestione aziendale Di cosa parleremo In questo capitolo analizzeremo le diverse operazioni della gestione, che si distinguono in fatti esterni o di scambio e fatti interni o di produzione

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 6 dicembre 2007 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1

Dettagli

II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE

II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE CONTABILITA GENERALE 20 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 1 dicembre 2005 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale

Dettagli

Parimenti una gestione delle scorte in maniera non oculata può portare a serie ripercussioni sul rendimento sia dei mezzi propri che di terzi.

Parimenti una gestione delle scorte in maniera non oculata può portare a serie ripercussioni sul rendimento sia dei mezzi propri che di terzi. Metodo per la stima del ROE e del ROI in un azienda operante nel settore tessile abbigliamento in funzione delle propria struttura di incasso e pagamento e della gestione delle rimanenze di magazzino.

Dettagli

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi -

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - 71 - Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - Il Titolo 3 delle uscite è costituito dai rimborsi di prestiti e dalle anticipazioni di cassa. La contrazione di mutui a titolo oneroso

Dettagli

4.5. Lottibroom S.p.A.

4.5. Lottibroom S.p.A. 4.5. Lottibroom S.p.A. La società Lottibroom S.p.A. è un impresa quotata alla Borsa Valori nazionale; la quotazione risale a qualche anno addietro, al periodo in cui la medesima ha avuto la necessità di

Dettagli

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A.

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone. Gestire il sistema delle rilevazioni con

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

INDICE. Pagina 1 di 11 Economia e gestione delle aziende ristorative 2 Selezione a cura di Marcello Sanci

INDICE. Pagina 1 di 11 Economia e gestione delle aziende ristorative 2 Selezione a cura di Marcello Sanci INDICE LA GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE RISTORATIVE... 2 Il fabbisogno finanziario:concetto e problematiche... 3 Definizione di fabbisogno finanziario... 3 Le fonti di finanziamento... 3 Scelta tra

Dettagli

RATEI E RISCONTI INTRODUZIONE

RATEI E RISCONTI INTRODUZIONE RATEI E RISCONTI INTRODUZIONE In fase di formazione del bilancio di esercizio spesso accade che l effetto economico delle operazioni e degli altri eventi posti in essere dall impresa, non si manifesti

Dettagli

Approfondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti

Approfondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40 di Paolo Moretti L «International Accounting Standards Board» (IASB), nell ambito del progetto di revisione («Improvement») dei princìpi contabili internazionali,

Dettagli

La contabilità generale

La contabilità generale La contabilità generale III classe ITC Prof. Luigi Trojano 1 Struttura SIA integrato SIA integrato Sottosistema Contabile raccoglie e coordina le informazioni riguardanti le operazione di gestione interna

Dettagli

APPUNTI DI RAGIONERIA

APPUNTI DI RAGIONERIA Università La Sapienza sede di Latina Facoltà di Economia Cattedra di RAGIONERIA a.a. 2013-2014 APPUNTI DI RAGIONERIA Dispensa n. 9: Liquidità, ratei e risconti, conti d ordine Il presente materiale è

Dettagli

COSTI DI PUBBLICITÀ. Attivo SP B.I.2

COSTI DI PUBBLICITÀ. Attivo SP B.I.2 4 COSTI DI PUBBLICITÀ Attivo SP B.I.2 Prassi Documento OIC n. 24; Comitato consultivo per le norme antielusive, pareri 19.2.2001 n. 1; 24.2.2004 n. 1; 5.5.2005 n. 8 e 7.3.2006 n. 5; R.M. 5.11.74 n. 2/1016;

Dettagli

CONTABILITA GENERALE REGOLE PER LE REGISTRAZIONI CONTABILI SCRITTURE DI COSTITUZIONE

CONTABILITA GENERALE REGOLE PER LE REGISTRAZIONI CONTABILI SCRITTURE DI COSTITUZIONE CONTABILITA GENERALE 15 REGOLE PER LE REGISTRAZIONI CONTABILI E SCRITTURE DI COSTITUZIONE 3 novembre 2006 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 Contabilità Generale

Dettagli

Temi speciali di bilancio

Temi speciali di bilancio Università degli Studi di Parma Temi speciali di bilancio Il rendiconto finanziario L analisi per flussi -Nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale -Migliore interpretazione indici

Dettagli

LA CONTABILITÀ GENERALE

LA CONTABILITÀ GENERALE LA CONTABILITÀ GENERALE OGGETTO: IL SISTEMA DELLE OPERAZIONI DI GESTIONE SCOPO: 1) DETERMINAZIONE PERIODICA CAPITALE DI FUNZIONAMENTO E REDDITO 2) CONTROLLO CONTINUO MOVIMENTI FINANZIARI ED ECONOMICI STRUMENTO:

Dettagli

I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali

I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali azienda/fornitori circuiti: flussi fisico tecnici ed economici (in entrata) flussi monetari-finanziari (in uscita) settore fisico-tecnico

Dettagli

Albez edutainment production. Il reddito. Classe III ITC

Albez edutainment production. Il reddito. Classe III ITC Albez edutainment production Il reddito Classe III ITC Alla fine di questo modulo sarete in grado di: Conoscere la condizione di equilibrio economico di un impresa Conoscere la classificazione dei costi

Dettagli

IL CONTO (1 ) + cassa - cassa. Motivi: Ottenimento finanziamento Vendite per contanti Incasso crediti

IL CONTO (1 ) + cassa - cassa. Motivi: Ottenimento finanziamento Vendite per contanti Incasso crediti IL CONTO (1 ) Dare CASSA Avere + cassa - cassa Motivi: ❿ ❿ ❿ Ottenimento finanziamento Vendite per contanti Incasso crediti Motivi: ❿ ❿ ❿ Rimborso finanziamento Acquisti per contanti Pagamento debiti 1

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE LA CONTABILITA GENERALE D IMPRESAD 1 LA CONTABILITA GENERALE DI IMPRESA SISTEMI DI RILEVAZIONE SISTEMI CONTABILI I sistemi contabili d azienda riguardano l oggetto e l

Dettagli

Il fabbisogno finanziario rappresenta la parte del fabbisogno monetario complessivo coperta dai debiti di finanziamento.

Il fabbisogno finanziario rappresenta la parte del fabbisogno monetario complessivo coperta dai debiti di finanziamento. Il fabbisogno monetario In generale, il momento del sostenimento dei costi per l acquisizione dei fattori produttivi e la correlata uscita monetaria precedono il momento dell ottenimento del ricavo per

Dettagli

OIC 26 Operazioni, attività e passività in valuta estera bozza in consultazione fino al 31 ottobre 2012. Codice civile, art. 2426, 2427 c.c.

OIC 26 Operazioni, attività e passività in valuta estera bozza in consultazione fino al 31 ottobre 2012. Codice civile, art. 2426, 2427 c.c. OIC 26: revisione anche per operazioni, le attività e le passività in valuta estera della Dott.ssa Roberta De Pirro L ADEMPIMENTO L Organismo Italiano di Contabilità ha dettato regole più chiare anche

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 5 SCRITTURE DI GESTIONE C) SCRITTURE RELATIVE ALLE VENDITE E D) SCRITTURE RELATIVE AL REGOLAMENTO DEI CREDITI 3 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE LE SCRITTURE DI RETTIFICA E ASSESTAMENTO 1 LA COSTRUZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO Dalla raccolta delle informazioni contabili alla loro sintesi L esercizio La competenza

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Sistema di rilevazione: economicità, bilancio, indici di bilancio Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Agenda delle prossime lezioni Equilibrio

Dettagli

Commento al tema di Economia aziendale 2006

Commento al tema di Economia aziendale 2006 Commento al tema di Economia aziendale 2006 Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici Commerciali è incentrato sulla gestione finanziaria dell impresa ed è articolato in

Dettagli

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE.

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. E COAN) Prof.ssa Claudia SALVATORE Università degli Studi del Molise

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE INVESTIMENTI IN TITOLI 1 GLI INVESTIMENTI IN TITOLI OPERAZIONI DI INVESTIMENTO FINANZIARIO 1. Operazioni di prestito attivo 2. Investimenti in immobilizzazioni non caratteristiche

Dettagli

La riclassificazione del bilancio d esercizio

La riclassificazione del bilancio d esercizio La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo

Dettagli

L equilibrio finanziario

L equilibrio finanziario L equilibrio finanziario La previsione finanziaria Analisi Economico-Finanziaria delle P.M.I. Prof. Andrea Calabrò E-mail: andrea.calabro@uniroma2.it L analisi di bilancio e la proiezione della gestione

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

Principali indici di bilancio

Principali indici di bilancio Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco

Dettagli

IL RENDICONTO FINANZIARIO

IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO Arezzo, 04 aprile 2014 1 IL RENDICONTO FINANZIARIO Resoconto di tutte le entrate ed uscite di denaro avvenuto in un certo periodo di tempo per effetto di: risultato della gestione;

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA LETTURA E COMPRENSIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO PER GIURISTI I INCONTRO

INTRODUZIONE ALLA LETTURA E COMPRENSIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO PER GIURISTI I INCONTRO INTRODUZIONE ALLA LETTURA E COMPRENSIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO PER GIURISTI I INCONTRO 1 L acqua che sgorga naturalmente da una fonte non è un bene economico. Mentre, invece, una goccia d'acqua nel

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

La gestione dell impresa

La gestione dell impresa Albez edutainment production La gestione dell impresa Classe III ITC In questo modulo: La definizione di impresa e di gestione La classificazione delle operazioni di gestione La differenza tra beni a fecondità

Dettagli

Lezione 03/03/03 SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA S.R.L.

Lezione 03/03/03 SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA S.R.L. Lezione 03/03/03 SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA S.R.L. Forma giuridica per piccole imprese il capitale sociale deve essere minimo 10000. La proprietà è suddivisa in quote, ogni socio è detentore di

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Il leasing in Nota integrativa

Il leasing in Nota integrativa Fiscal Adempimento La circolare di aggiornamento professionale N. 18 19.05.2014 Il leasing in Nota integrativa Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Nota integrativa Le operazioni di leasing

Dettagli

Dott. Maurizio Massaro

Dott. Maurizio Massaro Dott. Maurizio Massaro Ph. D. in Scienze Aziendali Ricercatore Universitario nell Università degli Studi di Udine 05, Ragioneria 1 La misurazione della performance economicofinanziaria. I sistemi fondati

Dettagli

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari RISOLUZIONE N. 131/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 ottobre 2004 Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari L Associazione XY (di seguito XY ), con nota

Dettagli

IL BILANCIO DI ESERCIZIO

IL BILANCIO DI ESERCIZIO IL BILANCIO DI ESERCIZIO CHE COS E UN BILANCIO Il bilancio è un insieme di documenti che illustrano la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell impresa a tutti i soggetti interessati. CHI

Dettagli

L analisi delle condizioni di economicità

L analisi delle condizioni di economicità Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze economiche e aziendali Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Corso di Economia Aziendale Prof.ssa Lucia Giovanelli giovanel@uniss.it L analisi

Dettagli

Corso Base di Formazione per dipendenti e collaboratori di studi professionali Martedì 1 aprile 2014

Corso Base di Formazione per dipendenti e collaboratori di studi professionali Martedì 1 aprile 2014 Corso Base di Formazione per dipendenti e collaboratori di studi professionali Martedì 1 aprile 2014 LA GESTIONE 3 E l insieme delle scelte e delle azioni che si compiono in vista del perseguimento del

Dettagli

La valutazione delle risorse immateriali nel quadro della valutazione d azienda

La valutazione delle risorse immateriali nel quadro della valutazione d azienda La valutazione delle risorse immateriali nel quadro della valutazione d azienda I concetti di capitale in economia aziendale; Metodi alternativi a confronto; Casi di studio ed applicazioni pratiche I concetti

Dettagli

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare

Dettagli

(Cash Flow Statements)

(Cash Flow Statements) RENDICONTO FINANZIARIO IAS 7 (Cash Flow Statements) 1 SOMMARIO Concetti generali sul Rendiconto Finanziario Come si fa a redigere un Rendiconto Finanziario? 2 1 Concetti generali sul Rendiconto Finanziario

Dettagli

Economia dei gruppi e bilancio consolidato. Esempi di quesiti d esame. (limitatamente alla parte dedicata al bilancio consolidato) * * *

Economia dei gruppi e bilancio consolidato. Esempi di quesiti d esame. (limitatamente alla parte dedicata al bilancio consolidato) * * * Economia dei gruppi e bilancio consolidato Esempi di quesiti d esame (limitatamente alla parte dedicata al bilancio consolidato) Q. 1 Il Candidato, ricorrendo alla costruzione del foglio di lavoro di stato

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ( in base alle linee guida) : ECONOMIA AZIENDALE Classi Quarte indirizzo AFM

PROGRAMMAZIONE ( in base alle linee guida) : ECONOMIA AZIENDALE Classi Quarte indirizzo AFM PROGRAMMAZIONE ( in base alle linee guida) : ECONOMIA AZIENDALE Classi Quarte indirizzo AFM Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone Individuare e accedere alla normativa attività. Gestire il sistema delle

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 5 SCRITTURE DI RETTIFICA SU ACQUISTI e SCRITTURE RELATIVE AL REGOLAMENTO DEI DEBITI 24 ottobre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 3) Rettifiche

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari 1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) Le operazioni di interna ed esterna gestione b) Le diverse fasi dell attività gestionale: - la fase della costituzione - la fase di funzionamento - la fase della

Dettagli

Programmazione e controllo

Programmazione e controllo Programmazione e controllo Capitolo 1 L attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi Un quadro di riferimento 1.a. I tratti caratteristici dell attività di direzione nelle imprese moderne

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 4 SCRITTURE DI RETTIFICA SU ACQUISTI e B) SCRITTURE RELATIVE AL REGOLAMENTO DEI DEBITI 6 dicembre 2007 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 3)

Dettagli

La dinamica finanziaria

La dinamica finanziaria La dinamica finanziaria Analisi del bilancio per flussi. Il rendiconto finanziario Esame della dinamica finanziaria: finalità Valutare la capacita dell impresa di generare flussi finanziari e di adattare

Dettagli

Fiscal News N. 103. La rilevazione del finanziamento soci. La circolare di aggiornamento professionale 24.03.2015. Premessa

Fiscal News N. 103. La rilevazione del finanziamento soci. La circolare di aggiornamento professionale 24.03.2015. Premessa Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 103 24.03.2015 La rilevazione del finanziamento soci Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Sotto il profilo giuridico l ordinamento

Dettagli

Le analisi di bilancio per indici

Le analisi di bilancio per indici Riclassificazione e interpretazione Le analisi di bilancio per indici di Silvia Tommaso - Università della Calabria Obiettivo delle analisi di bilancio è quello di ottenere informazioni adeguate a prendere

Dettagli

Esterne. Interne. Finanziamenti a titolo di capitale di rischio Acquisizione di capitale proprio

Esterne. Interne. Finanziamenti a titolo di capitale di rischio Acquisizione di capitale proprio Finanziamenti a titolo di capitale di rischio Acquisizione di capitale proprio Finanziamenti a titolo di credito Acquisizione di debiti a breve, medio e lungo termine Esterne FONTI di mezzi finanziari

Dettagli

Lezione 8. Ciclo gestionale e sintesi economico-patrimoniale

Lezione 8. Ciclo gestionale e sintesi economico-patrimoniale Lezione 8 Ciclo gestionale e sintesi economico-patrimoniale L AZIENDA SVOLGE UN PROCESSO DI TRASFORMAZIONE RISORSE PROCESSO DI PRODOTTI E SERVIZI TRASFORMAZIONE Valore di mercato delle risorse impiegate

Dettagli

Classificazione del passivo secondo parametri finanziari

Classificazione del passivo secondo parametri finanziari Classificazione del passivo secondo parametri finanziari Con riferimento ai sistemi aziendali da cui i flussi di ricchezza traggono origine, distinguiamo le FONTI in: Fonti endogene Fonti esogene Nelle

Dettagli

1. CONTABILITA GENERALE

1. CONTABILITA GENERALE 1. CONTABILITA GENERALE Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Sede di Fano Corso di Ragioneria Generale e Applicata I PARTE APPLICATA CONTABILITA GENERALE 1 Cosa si studia nel Corso

Dettagli

IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari

IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari Roma, marzo/maggio 2015 Finalità e ambito di applicazione Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: Percepire canoni d affitto Ottenere

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

Modulo I. L Economia dell Azienda

Modulo I. L Economia dell Azienda Dipartimento di Giurisprudenza Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof.ssa Anna Lucia Muserra Modulo I. L Economia dell Azienda A.A. 2013/2014 Ogni azienda può essere osservata come un sistema di

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE I CRITERI DI VALUTAZIONE APPLICABILI NELLA COSTRUZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO 1 IL BILANCIO DI ESERCIZIO DOCUMENTO CHE EVIDENZIA, PER CIASCUN ESERCIZIO, IL CAPITALE

Dettagli

Albez edutainment production. I cicli aziendali. Classe III ITC

Albez edutainment production. I cicli aziendali. Classe III ITC Albez edutainment production I cicli aziendali Classe III ITC 1 Alla fine di questo modulo Sarete in grado di definire il Ciclo tecnico Ciclo economico Ciclo finanziario di un azienda Saprete calcolare

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO

LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO Prof R Bauer Strumenti di analisi e lettura del bilancio: L analisi di bilancio può essere condotta con : A) la riclassificazione degli schemi di bilancio;

Dettagli

Il concetto di Dare/Avere

Il concetto di Dare/Avere NISABA SOLUTION Il concetto di Dare/Avere Comprendere i fondamenti delle registrazioni in Partita Doppia Sara Mazza Edizione 2012 Sommario Introduzione... 3 Il Bilancio d Esercizio... 4 Stato Patrimoniale...

Dettagli

L ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI

L ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI Salvatore Nucci, gennaio 2011 L ANALISI DI BILANCIO: I FLUSSI FINANZIARI L analisi dei flussi finanziari ha la finalità di evidenziare e interpretare le variazioni intervenute nella situazione patrimoniale

Dettagli

INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2

INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2 INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2 l) Le riserve di capitale: a) costituiscono autofinanziamento per l impresa b) derivano da sottovalutazione di elementi dell attivo c) costituiscono una

Dettagli