Progettazione funzionale e dimensionamento degli Interporti
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- Alessio Molinari
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1 Corso di LOGISTICA TERRITORIALE DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Progettazione funzionale e dimensionamento degli Interporti Requisiti e destinazioni d uso di macro-aree Funzioni e servizi Requisiti fondamentali per un area interportuale (1/3) Interscambio/Trasbordo Area per terminale intermodale Impianti ferroviari Sosta delle Unità di Trasporto Intermodale Area per terminale intermodale Aree di stoccaggio a temperatura controllata delle derrate deperibili Sosta delle Unità di Carico Area per magazzini Servizi complementari alle merci Aree per aziende di spedizione Aree per corrieri, operatori trasp. merci e logistica Area per magazzini generali Area doganale 2
2 Requisiti e destinazioni d uso di macro-aree Funzioni e servizi Requisiti fondamentali per un area interportuale (2/3) Servizi complementari ai mezzi Aree di sosta Officine per veicoli e vendita ricambi Officine per riparazione di casse mobili e container Stazione di rifornimento Servizi complementari alle persone Hotel/motel Ristorante Bar con sale relax e riposo Servizio medico Lavanderia Area per lo shopping Sportello di Camera di Commercio Ufficio postale 3 Requisiti e destinazioni d uso di macro-aree Funzioni e servizi Requisiti fondamentali per un area interportuale (3/3) Funzioni ausiliarie Area riservata alla viabilità Uffici dell interporto (centro direzionale) Uffici per le assicurazioni Presidio di pubblica sicurezza o sorveglianza privata Vigili del fuoco Soccorso stradale Aree di rispetto e zone vincolate 4
3 Dimensioni delle macro-aree Aree complessivamente dedicate ad attività intermodali Interscambio e sosta breve: m 2 Terminale intermodale: m 2 Superfici destinate ai servizi alle merci Magazzini coperti: m 2 Spedizionieri: 25 m 2 /t Movimentazione media per azienda insediata t/anno, con una movimentazione ipotizzata di di tonnellate ogni m 2 di magazzini coperti. 5 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari alle merci: centro doganale L Agenzia delle Dogane, dipendente dal Ministero dell Economia e delle Finanze, è un ente pubblico preposto al controllo dell entrata e dell uscita delle merci dal territorio nazionale. L art. 63 del Dlgs 300/1999 specifica le competenze dell Agenzia delle Dogane (Dogana), che deve svolgere i servizi relativi a: amministrazione; riscossione e contenzioso dei diritti doganali; riscossione fiscalità interna negli scambi internazionali; riscossione delle accise sulla produzione e sui consumi. 6
4 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari alle merci: centro doganale Ogni merce deve essere classificata attraverso la Tariffa Doganale Armonizzata (HTS), un codice internazionale di 6 cifre diviso in Sezioni e Capitoli ordinati per tipologia merce (ad esempio, il codice doganale HTS comprende, in tutto il mondo, i pantaloni lunghi, gli shorts, e le salopette di cotone per donna); ogni Stato può suddividere ulteriormente le merci comprese in queste voci. La Tariffa europea prende il nome TARIC, con codici di 10 cifre. L Agenzia delle Dogane cura la Tariffa Doganale d uso Integrata (AIDA), che fornisce i dati ufficiali, storici, attuali e previsti, per i codici TARIC. 7 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari alle merci: centro doganale Esportazione. La Dogana ha il compito di controllare che le merci siano di libera esportazione, non soggette pertanto a vincoli specifici o a preventive autorizzazioni da parte di altri organi preposti, con il conseguente rilascio della Bolla Doganale, che notifica la correttezza della spedizione ed utilizzabile quale giustificazione della mancata applicazione dell IVA. Importazione. La Dogana, oltre che al controllo delle regolarità del traffico, è preposta all incasso degli oneri doganali. Previa la catalogazione delle merci in base alla Tariffa Doganale, è necessario accertarne l origine, controllando se si tratta di libera importazione, importazione contingentata a licenza o vietata, oppure se si tratta di merce soggetta a strettissime formalità autorizzative (es. armi). 8
5 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari alle merci: centro doganale Transito. Nel caso di merci transitanti attraverso il territorio dello Stato, arrivate dall estero e destinate ad altra Nazione (o anche ad altra dogana italiana), la Dogana deve accertare che il materiale non venga illegalmente posto sul mercato, emettendo una Bolla Doganale di Transito. Un soggetto del trasporto, normalmente uno spedizioniere, prende l impegno, anche con garanzie economiche, che la merce giungerà alla destinazione dichiarata, per garantire da possibili illegalità (ad esempio, merci arrivate temporaneamente e immesse sul mercato senza liquidazione dei diritti doganali e dell IVA). 9 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari alle merci: centro doganale Dimensionamento Per un interporto di circa 2 milioni di m 2, gli spazi adibiti al centro doganale sono: m 2 10
6 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari alle merci: centro doganale Dimensionamento Aree destinate a controllo e sicurezza Superficie Piattaforma doganale - Piazzali di manovra ed altri parcheggi m 2 - Parcheggi scoperti minimi m 2 - Parcheggi coperti minimi m 2 - Depositi doganali (magazzini) m 2 - Uffici e sezione doganale m 2 Totale centro doganale ~ m 2 - Caserma per la Guardia di Finanza m 2 - Caserma Vigili del Fuoco m 2 Totale superfici ~ m 2 11 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari ai mezzi: parcheggio Offerta di parcheggio diversificata in aree di sosta (a libero uso o controllate), parcheggio doganale, parcheggio per rifornimento di carburante e per manutenzione. Integrazione dei servizi di assistenza per i conducenti di automezzi, con attrazione del traffico pesante da strade adiacenti o aree limitrofe, per la sicurezza dei carichi. 12
7 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari ai mezzi: parcheggio Autovetture Veicoli pesanti 13 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari ai mezzi: parcheggio autovetture Spazio di parcheggio e manovra per automobili di medie dimensioni m 2 /autovettura. Il numero di autovetture è, in genere, funzione del numero di addetti: n.addetti/posto autovettura Superficie coperta < 250 m 2 2,5 250, < 400 m , < 1000 m 2 3, m 2 4 Tali spazi corrispondono a m 2. 14
8 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari ai mezzi: parcheggio veicoli pesanti Spazio di parcheggio e manovra m 2 /autotreno. Tali spazi corrispondono a m 2, di cui m 2 dedicati alla sosta di veicoli pesanti. 15 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari ai mezzi: centro di assistenza ai mezzi Aree destinate al servizio dei veicoli Superficie Centro di assistenza per i mezzi m 2 -Pronto intervento per veicoli pesanti ed autovetture, m 2 magazzino, elettrauto, gommista, lavaggio e uffici -Distribuzione carburanti, lavaggio cisterne, autolavaggio -Sala officina coperta con riparazione di unità di trasporto intermodale (container, casse mobili, semirimorchi) m m 2 - Verde e viabilità m 2 16
9 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari alle persone Conducenti: Bar, tavola calda, sale relax, riposo diurno, lavanderia; Operatori: Alberghi, ristoranti, sale riunioni, ecc. Esempio di dimensionamento: Motel / hotel : 200 letti Mensa e ristorante: m 2, più m 2 di piazzale Bar, tavola calda, sale ristoro: ciascuna da 500 m 2 Servizi bancari e assicurativi: m 2 17 Dimensioni delle singole aree Servizi complementari ausiliari Aree di supporto al corretto funzionamento dell interporto: Uffici amministrativi e commerciali; Centri di interesse tecnico e documentazione; Attrezzature per l igiene e la sanità; Impianti; Altre attrezzature d interesse comune. Tali aree sono frammentate su più piani di una palazzina situata in posizione baricentrica rispetto all interporto, per m 2 di superfici, comprensive di aree destinate ad archivi e magazzini. 18
10 Corso di LOGISTICA TERRITORIALE DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Dimensionamento dell area di stoccaggio di un terminale intermodale Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI Spazio custodito entro il quale vengono depositate le UTI in attesa di carico o dopo il loro arrivo al terminale. 20
11 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI 50 m 400 m Area ferro Area stoccaggio Area strada 21 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI Dato un determinato layout è possibile calcolare la capacità di traffico C dell area di stoccaggio in termini di TEU/anno come segue: dove: C = N c è la capienza dell area di stoccaggio in termini di numero di TEU; r è l indice di rotazione media annua degli stalli, cioè il numero medio di volte che essi vengono occupati da container diversi: N C r r = 1 T m in cui T m è il tempo medio di sosta di un contenitore (in anni). 22
12 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI La capienza dell area di stoccaggio N c, in termini di numero di TEU, è determinata attraverso la relazione: dove: N c = N S H N S è il numero di stalli (o slots) contenuti nell area di stoccaggio; H m è il numero medio di UTI accatastabili l una sull altra. m 23 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI Il numero di stalli (o slots) contenuti nell area di stoccaggio N S calcolato come segue: dove: N S complessiva A complessiva è la superficie dell area di stoccaggio; a è l area media occupata dalla singola UTI ( 18 m 2 ). = A a è 24
13 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI A parità di larghezza L, la capacità dell area di stoccaggio dipende: dalla profondità B; dalla tipologia di unità di movimentazione (UM); dalla tipologia di unità di carico (UTI) (omogenea/eterogenea) Nelle figure seguenti sono mostrati alcuni esempi di layout dell area di stoccaggio in funzione di: mezzi di movimentazione adottati tipologie di unità di carico 25 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI gru semovente frontale UTI omogenee 26
14 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI Traffico equivalente La capacità di stoccaggio C deve, comunque, rispondere alle esigenze del traffico annuo espresso in termini di TEU: C T e Traffico equivalente oppure in termini di capienza: T e r N s H m 27 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI Traffico equivalente Il traffico equivalente T e può essere calcolato come: T e = K U ( 1+ c) g dove: K >1 serve per tenere conto degli spazi perduti per accatastare le UTI strutturalmente differenti e per assicurare la capienza nei momenti di punta; U è il traffico giornaliero di UTI; c è la percentuale dei contenitori 40' rispetto al totale; g sono i giorni lavorativi all anno. Affinché la capacità sia sufficiente a soddisfare il traffico deve quindi valere la: T C = N r H e S m 28
15 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI Gestione dell area di stoccaggio La gestione dell area di stoccaggio è funzione di: tipo di carico (omogeneo od eterogeneo rispetto all inoltro); tipo di mezzi di movimentazione utilizzati. La tipologia del traffico (omogeneo od eterogeneo) influenza le scelte riguardanti il layout di stoccaggio, in termini di: disposizione fisica delle unità di carico con impatto; prestazioni (velocità e densità di stoccaggio dei contenitori). 29 Dimensionamento delle singole aree Sosta delle UTI Gestione dell area di stoccaggio Esempio Si riportano due casi estremi di area di stoccaggio: da un lato un piccolo traffico a breve giacenza; dall altro un elevato traffico, a più lunga giacenza, soggetto a variazioni stagionali. I caso II caso U I =110 u/g U II =140 u/g g=250 g=250 c I =0.1 c II =0.2 r I =50 (T m =365/50=7,3 giorni) r II =36 (T m =365/36= 10,1 giorni) K I =1.1 K II =1.3 Per soddisfare queste condizioni è necessaria una capienza di stoccaggio (C=T e ): N S-I = 660 stalli N S-II = 1516 stalli 30
16 Dimensionamento di un area di stoccaggio Esempio applicativo 1 Si stimi la superficie da assegnare all area di stoccaggio di un terminale intermodale in cui è stato previsto di movimentare mediamente in un giorno circa 520 container da 20, di cui il 60% siano pieni. Si assuma che si utilizzino per la movimentazione delle gru semoventi frontali che permettono di impilare i container pieni al terzo tiro ed i container vuoti al quinto tiro; il tempo medio di sosta per i container vuoti è circa 10 giorni e circa 4 giorni per i contenitori pieni; il coefficiente di sicurezza K sia 1,18; l ingombro medio (a) di uno stallo è circa 18 m 2 ; in un anno vi siamo circa 250 giorni lavorativi. 31 Dimensionamento di un area di stoccaggio Esempio applicativo 1 Area di stoccaggio (A complessiva ) e ( ) = ( 1+ ) [ ] T traffico equivalente K U c g TEU / anno N Indice di rotazione = e ( ) = ( ) 250 = = [ TEU / anno] T traffico equivalente,, Giorni lavorativi Te ( numero stalli) = = 2.690[ stalli] r H 365 m 365 3,8 (10 0, ,6) s = = 57 (10 0, ,6) Altezza di impilaggio = 3 0, ,4 = 3,8 Acomplessiv a = N s a = = m 2 32
17 Dimensionamento di un area di stoccaggio Esempio applicativo 2 Si stimi la capacità di traffico C di un area di stoccaggio di superficie complessiva pari a m 2 interessata dal seguente traffico di UTI/anno: 67% contenitori, 33% casse mobili. Si assuma che si utilizzino per la movimentazione delle gru semoventi frontali che permettono di impilare i container pieni al secondo tiro; il tempo medio di sosta per i container è circa 5 giorni e circa 4 giorni per le casse mobili; il coefficiente di sicurezza K sia 1,18; l ingombro medio (a) per stallo è circa 18 m 2 ; in un anno vi siamo circa 250 giorni lavorativi. 33 Dimensionamento di un area di stoccaggio Esempio applicativo 2 Capacità (C) Acomplessiva C = NS Hm r = Hm r = Te a = KU + c g TEU / giorno ( 1 ) [ ] U = Acomplessiva Hm r a K + c g ( 1 ) [ TEU / giorno] U = ( 2067, 1033, ) (, +, ) 1, 18 ( 1+ 0, 0) 250 = 533 [ TEU / giorno] 34
18 Corso di LOGISTICA TERRITORIALE DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Esempio di layout di magazzini OBIETTIVO Il fine principale del rispetto dei criteri costruttivi elencati è quello di garantire all investitore la massima flessibilità dell immobile, ossia la possibilità di una facile collocazione e ricollocazione dello stesso sul mercato, grazie a caratteristiche che lo rendano appetibile a diverse tipologie di utilizzatori, evitando così periodi di vacancy.
19 LE ESIGENZE STRUTTURALI DELLA LOGISTICA MODERNA Dobbiamo effettuare una ulteriore distinzione tra due categorie: -edifici speculativi o general purpose (connotati quindi da un elevato grado di flessibilità, capaci di rispondere alle esigenze di diversi potenziali tenant) -edifici build to suit (l edificio è costruito in base alle specifiche ricevute dal committente, per tanto più difficile da ricollocare sul mercato, in caso di recessione del contratto del tenant che ha voluto la costruzione di tale immobile) Layout capannone
20 lo spazio capannone Quale è l organizzazione migliore del magazzino rispetto alla modalità di compiere le operazioni logistiche? PARAMETRI CHE DETERMINANO LA MIGLIORE ORGANIZZAZIONE: - OTTIMIZZAZIONE TEMPI - RISPARMIO RISORSE UMANE - FLESSIBILITA ORGANIZZAZIONE INTERNA 1. LINEARE = batteria lo spazio capannone SPEDIZIONE SOLUZIONE CRITICA PIKING MAGAZZINO/STOCCAGGIO AREA DO MOVIMENTAZIONE/ CONTROLLO RICEVIMENTO
21 1. LINEARE = batteria lo spazio capannone SPEDIZIONE SOLUZIONE CRITICA PICKING MAGAZZINO/STOCCAGGIO AREA DO MOVIMENTAZIONE/ CONTROLLO -DISPENDIO DI TEMPI E RISORSE UMANE A CAUSA DELL ECCESSIVO SVILUPPO LONGITUDINALE DI QUESTA TIPOLOGIA RICEVIMENTO 1. LINEARE = batteria SPEDIZIONE SOLUZIONE CRITICA PICKING MAGAZZINO/STOCCAGGIO AREA DO MOVIMENTAZIONE/ CONTROLLO -DISPENDIO DI TEMPI E RISORSE UMANE A CAUSA DELL ECCESSIVO SVILUPPO LONGITUDINALE DI QUESTA TIPOLOGIA -UNIVOCA POSSIBILITA DI ORGANIZZAZIONE DEL MAGAZZINO INTERNO CON SOLO CORRIDOIO CENTRALE RICEVIMENTO
22 2. CIRCOLARE = back to back lo spazio capannone SOLUZIONE CONVENIENTE MAGAZZINO/STOCCAGGIO AREA DO MOVIMENTAZIONE / CONTROLLO / PICKING RICEVIMENTO / SPEDIZIONE MAGAZZINO/STOCCAGGIO CRONTOLLO/PICKING RICEVIMENTO/SPEDIZIONE 2. CIRCOLARE = back to back lo spazio capannone SOLUZIONE CONVENIENTE MAGAZZINO/STOCCAGGIO -RISPARMIO NEI TEMPI E NELLE RISORSE UMANE PER EFFETTO DEL CONCENTRAMENTO DELLE ATTIVITA NELLA STESSA FASCI DI AZIONE AREA DO MOVIMENTAZIONE / CONTROLLO / PICKING RICEVIMENTO / SPEDIZIONE MAGAZZINO/STOCCAGGIO CRONTOLLO/PICKING RICEVIMENTO/SPEDIZIONE
23 2. CIRCOLARE = back to back lo spazio capannone SOLUZIONE CONVENIENTE MAGAZZINO/STOCCAGGIO -RISPARMIO NEI TEMPI E NELLE RISORSE UMANE PER EFFETTO DEL CONCENTRAMENTO DELLE ATTIVITA NELLA STESSA FASCI DI AZIONE AREA DO MOVIMENTAZIONE / CONTROLLO / PICKING -MASSIMA LIBERTA DI ORGANIZZAZIONE DEL MAGAZZINO, CON N POSSIBILI SOLUZIONI RICEVIMENTO / SPEDIZIONE MAGAZZINO/STOCCAGGIO CRONTOLLO/PICKING RICEVIMENTO/SPEDIZIONE 2. CIRCOLARE = back to back lo spazio capannone SOLUZIONE CONVENIENTE MAGAZZINO/STOCCAGGIO -RISPARMIO NEI TEMPI E NELLE RISORSE UMANE PER EFFETTO DEL CONCENTRAMENTO DELLE ATTIVITA NELLA STESSA FASCIA DI AZIONE AREA DO MOVIMENTAZIONE / CONTROLLO / PICKING -MASSIMA LIBERTA DI ORGANIZZAZIONE DEL MAGAZZINO, CON N POSSIBILI SOLUZIONI RICEVIMENTO / SPEDIZIONE MAGAZZINO/STOCCAGGIO CRONTOLLO/PICKING RICEVIMENTO/SPEDIZIONE
24 2. CIRCOLARE = back to back lo spazio capannone SOLUZIONE CONVENIENTE MAGAZZINO/STOCCAGGIO -RISPARMIO NEI TEMPI E NELLE RISORSE UMANE PER EFFETTO DEL CONCENTRAMENTO DELLE ATTIVITA NELLA STESSA FASCIA DI AZIONE AREA DO MOVIMENTAZIONE / CONTROLLO / PICKING -MASSIMA LIBERTA DI ORGANIZZAZIONE DEL MAGAZZINO, CON N POSSIBILI SOLUZIONI RICEVIMENTO / SPEDIZIONE MAGAZZINO/STOCCAGGIO CRONTOLLO/PICKING RICEVIMENTO/SPEDIZIONE categorie operatori Corrieri / spedizionieri Distributori (piccolo / medio taglio) Logistici
25 categorie operatori Corrieri / spedizionieri Distributori (piccolo / medio taglio) Logistici FUNZIONI 1. Carico/scarico 2. Cross - docking 1.Carico/scarico 2.stoccaggio 1. Carico/scarico 2. stoccaggio 3. strategie a valore aggiunto VELOCITA ATTTRAVERSAMENTO MERCI SPAZI 1. rapido 2.2/3 giorni 1. rapido 2.Settimane/mesi 1. si svolgono qui la maggior parte delle operazioni Fascia estesa 2. Magazzino a stoccaggio prevalentemente orizzontale Spazi ridotti in pianta e in altezza 1. si svolgono qui piccole operazioni spazi ridotti 2. Magazzino a stoccaggio prevalentemente verticale Grandi altezze 1. rapido 1. si svolgono qui piccole 2.Settimane/mesi operazioni spazi ridotti 2. Magazzino a stoccaggio prevalentemente verticale Grandi altezze COSTANTE L=5m L=10/15m carico/scarico 5m 5m 16,5m 30m area di movimentazione 13,5m
26 VARIABILE Percorsi di traslazione orizzontale e verticale delle merci H variabile M1 modulo struttura magazzino M2 modulo merce magazzino Spazio di manovra verticale Spazio di manovra orizzontale area di movimentazione e spazio magazzino hanno autonomia funzionale e spaziale possibilità di sviluppo e di crescita autonome
27 unita minima Area magazzino/ Stoccaggio 65m Area movimentazione Superficie totale : 3250 mq 50m 25m unita minima 25m 50m Area magazzino/ 25m Stoccaggio 10m Area movimentazione 15m Sup magazzino : 2500mq Sup movimentazione : 750mq Superficie totale : 3250 mq 50m
28 unita minima 25m L variabile Predisposizione baie di carico per doppio fronte ribalte 25m L variabile 25m Area magazzino/ Stoccaggio Unita minima commerciale: 10m Area movimentazion e 15m Sup magazzino : 1250mq Sup movimentazione : 375mq Superficie totale : 1625 mq unita minima Area movimentazione 5m Linea sez.
29 unita minima Area movimentazione 6/8m 5m Magazzino cross-docking Linea sez. unita minima Area movimentazione 12m 5m Magazzino distributori Linea sez.
30 unita minima L>12m Area movimentazione 5m Magazzino logistici Linea sez. Corso di LOGISTICA TERRITORIALE DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Società di gestione di un interporto
31 Gestione dell interporto Funzioni. Insieme di azioni che hanno come finalità soddisfacimento della domanda degli utenti dell interpoto; il Servizi. Insieme di attività (semplici o composte) espletate per lo svolgimento di una funzione (es. programmazione dei diversi modi di trasporto, dei servizi di sosta, movimentazione, ecc.); Strutture. Entità fisiche (addetti, infrastrutture, sovrastrutture) che consentono l erogazione dei servizi. 61 Società di costruzione e gestione dell interporto Soggetto economico collettivo con personalità giuridica costruito ah hoc per la realizzazione/gestione dell opera (Spa o Srl); è un insieme di operatori di differente natura, privati e pubblici, in grado di generare un insieme più o meno vasto di funzioni e servizi. Operatori pubblici: Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio; Operatori privati: Banche, compagnie d assicurazione, società autostradali e petrolifere, altri operatori del settore terziario ed industriale. 62
32 Organizzazione e gestione dell interporto Funzioni Servizi Soggetti Società di gestione Operatori Outsourcing Amministrativi Gestione e manutenzione impianti comuni Alle persone Ai veicoli Alle merci Ferroviari e di terminalizzazione Complementari 63
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