Luglio 2010 OMBRE SU L AQUILA POCO SOLARE NELLA RICOSTRUZIONE IN ABBRUZZO
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1 Luglio 2010 OMBRE SU L AQUILA POCO SOLARE NELLA RICOSTRUZIONE IN ABBRUZZO
2 1. Quadro Generale L area del così detto cratere sismico, ovvero la zona colpita dal sisma del 6 aprile 2009, è molto vasta. Nonostante l epicentro del terremoto si trovasse a pochi km dal comune de L Aquila, la parte di territorio che ha subito pesanti danneggiamenti, si estende fino a raggiungere le altre 2 province di Teramo e Pescara. I comuni che rientrano nella definizione di cratere, e che quindi riceveranno i benefici previsti dal decreto Abruzzo 39\2009, sono 57. La ripartizione per province è la seguente: 8 comuni nel teramano, 7 nel pescarese, 42 nell aquilano. Altri 29 comuni - solo parzialmente colpiti dal sisma e inseriti nel sistema di gestione emergenziale - non sono rientrati in questa definizione normativa. Ad aprile 2009 il numero degli sfollati ammontava a , di queste sono state ospitate nelle tendopoli e nelle case private e negli hotel sulla costa abruzzese. L ammontare reale dei danni era tale da apparire inizialmente incalcolabile. Dalle verifiche di agibilità eseguite finora (e non ancora terminate al marzo 2010) risulta che dei edifici privati esaminati solo (il 52%) risulta agibile, mentre sono parzialmente lesionati e sono gravemente lesionati. Per quanto riguarda invece gli edifici pubblici, su edifici esaminati, 560 risultano parzialmente danneggiati e 470 risultano gravemente danneggiati Tipologia interventi post-terremoto Il territorio è stato commissariato e la scelta per la gestione dell emergenza da parte del dipartimento nazionale di protezione civile è stata quella di passare dalle tende alle case, senza prevedere soluzioni intermedie o di transizione. Si è deciso così per quanto riguarda il Comune de L Aquila di dar vita al progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili e Ecocompatibili), mentre negli altri comuni in alcune frazioni sono stati edificati i M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori), parallelamente per garantire la riapertura a settembre delle scuole si è ricorso ai M.U.S.P. (Moduli ad Utilizzo Scolastico Provvisori). La scelta di evitare una fase di transizione puntando a edifici di nuova costruzione, con l enorme lavoro in termini di risorse e tempi che ciò ha comportato, ha fatto si che la ricostruzione del patrimonio edilizio pregresso (com era cioè prima del sisma), di fatto sia ancora ai blocchi di partenza. 2.1 Il finanziamento degli interventi Per l Abruzzo sono stati stanziati circa 700 milioni di euro attraverso il decreto Abruzzo N.39 del 2009, altri 36 milioni di euro prevengono da donazioni e circa 350 milioni di euro sono giunti dall Unione europea. Tabella 1. Fonti e impieghi dei fondi per l Abruzzo (dati in Mld ) Decreto Abruzzo 0,70 Donazioni 0,35 Unione europea 0,04 1,1 Progetto Case 0,80 MAP 0,20 MUSP 0,10 1,1 Come evidenzia la tabella 1, ben 803 milioni di euro sono stati spesi solamente per il progetto C.A.S.E., secondo i dati aggiornati al maggio
3 3. La tipologia degli interventi e gli interventi di solarizzazione Il progetto C.A.S.E. è stato realizzato dalla Protezione Civile e destinato a quelle persone che hanno subito gravi danni alla propria abitazione o la cui abitazione si trova in zona rossa 2 e quindi, presumibilmente tempi di rientro molto lunghi. Si tratta di 19 new town definitive composte da 185 edifici, per un totale di alloggi, in grado di ospitare persone. 3.1 Solarizzazione nel Piano C.A.S.E. Nel piano C.A.S.E. sono stati installati mq di pannelli solari per la produzione di acqua calda e mq di pannelli fotovoltaici, sulle coperture degli edifici e sulle pensiline dei parcheggi. La potenza installata dei pannelli solari è di circa 21 MW termici e circa 5 MWp di pannelli fotovoltaici. La potenza media per alloggio è di circa 4 KW termici e 1 KWp di pannelli fotovoltaici, mentre la potenza installata media per palazzina è 115 KW termici 3 e circa 25 KWp di pannelli fotovoltaici MAP I Moduli Abitativi Provvisori sono delle abitazioni temporanee di diverse tipologie (per lo più in legno), da 40, 50 e 70 mq, adottate come soluzioni abitative in alcune frazioni del comune de L Aquila (1.273 MAP) e negli altri comuni limitrofi (2.262 MAP). Ospitano persone, la cui abitazione è stata gravemente danneggiata o era in zona rossa. Il costo dei MAP è di circa 760 euro a mq, per un totale di 236 milioni di euro. Altri 369 MAP sono invece stati donati da privati e istituzioni. 5 A differenza del progetto C.A.S.E., per i MAP non sono stati previsti interventi di solarizzazione. 3.3 MUSP I Moduli ad utilizzo scolastico provvisori ospitano le lezioni di alunni, all interno di 32 complessi removibili. A differenza del progetto C.A.S.E., per i MUSP non sono stati previsti interventi di solarizzazione. 3.4 Ricostruzione leggera Per indicare il livello dei danni stabiliti negli edifici è stata utilizzata una scala crescente: con A si indica il danno minore, con E si indicano gli edifici gravemente danneggiati. Gli interventi di ricostruzione sulle case parzialmente lesionate (classificate A, B e C) sono cominciati e in alcuni casi sono già stati portati a termine. Si è registrato però un grave rallentamento a causa del mancato pagamento delle ditte da parte delle istituzioni. Il decreto ABRUZZO N.39 del 2009 e l'ordinanza 3779 del 6/6/2009 relativa alla ricostruzione leggera, prevedono il contributo statale al 100% per la prima casa (o a scelta, dell'80% e per un massimo di euro, sulla seconda casa, a meno che non si tratti di un edificio adibito all'esercizio dell'impresa o della professione, nel cui caso il finanziamento è cumulabile con quello della prima casa) 6. Le domande di contributo (e relativi progetti) presentate al comune de L Aquila sono state complessivamente (3.385 case A, B, C) e O.P.C.M del 6/6/
4 L ordinanza 3779 del 6/6/2009 (concessione di un contributo per la riparazione degli edifici di tipo B e C) non prevede alcuna disposizione circa interventi di efficienza energetica o solarizzazione 8, di conseguenza in nessun caso si è proceduto all installazione di pannelli solari termici o fotovoltaici, in sede di ristrutturazione. 3.5 Ricostruzione pesante La ricostruzione degli edifici gravemente danneggiati (classificati E) non è ancora cominciata, la mancanza di chiarezza e le numerose incongruenze dell ordinanza 3790 ("Ricostruzione pesante": contributo per la riparazione, ricostruzione o sostituzione di edifici inagibili di tipo E) ha fatto sì che finora siano solo 523 le domande presentate al Comune de L Aquila 9. Anche in quest ordinanza (e di conseguenza nei progetti presentati) non è previsto nulla riguardo agli interventi di solarizzazione. La quasi totalità della ricostruzione pesante (gli altri edifici privati classificati E) deve ancora partire, per cui è ancora possibile intervenire in tal senso. Tra l altro la recente ordinanza 3881 dell 11\6\ all art.5 comma 4 stabilisce la possibilità di un aumento del 20% del contributo di ricostruzione (per gli edifici E) per tener conto degli oneri previsti dalle normative in materia di efficienza energetica e di isolamento acustico. Si tratta di una richiesta a lungo sostenuta nel confronto con le istituzioni dal tavolo sulla ricostruzione sostenibile dell assemblea cittadina de L Aquila. 3.6 Ricostruzione centri storici La ricostruzione dei centri storici è in alto mare. Ancora non sono state ultimate le opere di puntellamento e messa in sicurezza, nonché la rimozione delle macerie, che sta incontrando gravi rallentamenti. 4. Riepilogo e quadro generale L indice di solarizzazione è dato dal totale dei metri quadrati di pannelli solari installati, divisi per il numero di abitanti. Per il calcolo dell indice di solarizzazione degli interventi nel postterremoto è stata utilizzata la quadratura totale dei pannelli installati nell ambito di tali interventi e il totale della popolazione degli sfollati, pari a persone, ovvero la popolazione alla quale sono destinati gli interventi effettuati o ancora da effettuare nel postterremoto. Tab.2 Calcolo indici di solarizzazione negli interventi post-terremoto Pannelli fotovoltaici (mq) Pannelli termici (mq) Totale interventi solarizzazione Totale popolazione sfollati Indice di solarizzazione termico su popolazione sfollati (mq x ab.) 0,52 0,10 8 O.P.C.M del 6/6/ Presidente-del-Consiglio-dei-Ministri/Ordinanza-3881
5 4.1 L indice di solarizzazione termico Come si evince dalla tabella, l indice di solarizzazione negli interventi post-terremoto, calcolato solamente sulla popolazione degli sfollati, è pari a 0,1 mq per abitante, superiore alla media italiana, 0,03 mq per abitante e superiore alla media europea pari a 0,05 mq per abitante. Tab.3 - Confronto indici di solarizzazione termici (fonte Assolterm) Indice di solarizzazione Indici di solarizzazione termico (mq x abitante) Interventi post-terremoto 0,10 Italia 0,03 Europa 0,05 Austria 0,40 Prospettive Assolterm ,00 Nonostante questo, l indice risulta essere notevolmente basso, se rapportato a paesi come l Austria (0,4 mq per abitante) e soprattutto in rapporto al potenziale italiano al 2020, che secondo le stime di Assolterm, l Associazione Italiana per il Solare Termico, è pari a 1 metro quadrato per abitante. Trattandosi di nuovi interventi, oltretutto effettuati su costruzioni nuove, un indice di solarizzazione termica pari a 0,1, cioè un decimo dell indice medio potenziale al 2020, è da considerare assolutamente insufficiente per il raggiungimento di tale obiettivo. 4.2 Prospettive per il solare termico in Italia Il totale installato in Italia ha ampiamente superato 1 GWth: siamo, infatti, intorno a 1,4 GWt, pari a quasi 2 milioni di metri quadrati installati. 11 Secondo Assolterm l obiettivo al 2020 dovrebbe essere quello di raggiungere, nei prossimi 10 anni, orizzonte temporale della Direttiva , 1 metro quadrato per abitante, che servirebbe a soddisfare il solo fabbisogno relativo alla produzione di acqua calda sanitaria (ACS). Come si evince dalla tabella 4, il raggiungimento di questo obiettivo corrisponderebbe a una crescita media annua del 35% e porterebbe a un totale installato nel 2020 di circa 42 GWth con un risparmio di 3,6 Mtep, pari al 25% dell obiettivo complessivo al 2020 (pari a 14Mtep). Tab.4 Prospettive di crescita del solare termico in Italia 4.3 L indice di solarizzazione fotovoltaico Il totale installato di pannelli fotovoltaici a L Aquila è attualmente di 5 Gw. Pertanto, con un numero di sfollati pari a , l indice di solarizzazione fotovoltaico è di 74 w/abitante. Tab.2 Calcolo indice di solarizzazione negli interventi post-terremoto Pannelli fotovoltaici (Kw) Totale interventi solarizzazione Totale popolazione sfollati Indice di solarizzazione fotovoltaico su popolazione sfollati (mq x ab.) 74 W/ab. 11 Assolterm: Position Paper per la promozione del solare termico in Italia (maggio 2010)
6 Riferito all indice italiano, il dato è notevolmente superiore. Ma confrontato con il potenziale italiano al 2020, in base alle prospettive indicate da GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, ovvero 15mila MW al 2020, l indice di solarizzazione fotovoltaico sarà di 250 watt per abitante. Pertanto anche il dato del fotovoltaico non è così alto come sembra, ed è dovuto al fatto che attualmente gli interventi si riferiscono al solo progetto C.A.S.E. Tab.3 Confronto indici di solarizzazione fotovoltaici Indice di solarizzazione Indici di solarizzazione fotovoltaici (w x abitante) Interventi post-terremoto Italia Prospettive GIFI 2020 Italia È opportuno che gli interventi non rimangano quelli relativi al progetto C.A.S.E., ma che siano effettuati anche in occasione delle auspicabili opere di ristrutturazione e di ricostruzione. 5. Interventi ancora possibili Come evidenziato dai dati sopra riportati, gli interventi di solarizzazione a L Aquila sono stati effettuati solo nella costruzione del progetto C.A.S.E., mentre per quel che riguarda la ricostruzione degli edifici preesistenti al sisma, nulla è stato fatto, o quantomeno progettato. Uno spiraglio di opportunità si è aperto, come già riportato, con l ultima ordinanza 3881 dell 11\6\2010, che all art.5 comma 4, stabilisce la possibilità di un aumento del 20% del contributo di ricostruzione (per gli edifici E) per tener conto degli oneri previsti dalle normative in materia di efficienza energetica e di isolamento acustico. Spetta ora al Governo garantire fondi certi per la copertura finanziaria di tali interventi e agli ingegneri progettisti recepire l indicazione dell ordinanza, prevedendo ad esempio i lavori di solarizzazione. Rimane invariata invece l ordinanza 3779 del 6/6/2009 che regola la ricostruzione degli edifici parzialmente lesionati (classificati B e C), per i quali di conseguenza la solarizzazione resterà solo una possibilità futura, a carico dei proprietari. Si perde così l importante occasione di effettuare tali interventi nel corso dei lavori di ristrutturazione. Un ulteriore area di intervento è rappresentata dagli edifici pubblici, dei quali sono ben quelli lesionati. Escludendo chiaramente gli edifici facenti parte del patrimonio storico-artistico (dove spetta alla Sovrintendenza stabilire che tipo di interventi adottare), sarebbe auspicabile la messa in atto di opere di solarizzazione in particolare per gli edifici pubblici di ampia fruibilità (scuole, uffici, ecc.). In tal modo si incentiverebbe una trasformazione e una riconversione energetica del territorio che avrebbe ricadute economiche, sociali e culturali su tutto il processo di ricostruzione. Gli edifici pubblici de L Aquila possono diventare un esempio per un nuovo modello di città, che guardi al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2. 12 Considerando 5 Mw di fotovoltaico installato attraverso gli interventi post terremoto, su una base si sfollati, abbiamo 74 watt installati per ogni sfollato. 13 Estif indica un totale di fotovoltaico installato pari a 755MW al 2010, ovvero, su una base di 60 milioni di persone, 13w/abitante. 14 Le stime di GIFI indicano per l Italia un potenziale di 15 GW al 2020, ovvero, su una base di 60 milioni di persone, 250 w/abitante.
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