Le Demenze. Dr. Giorgio Caneve. Direttore UOC Neurologia Feltre
|
|
- Antonella Belli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le Demenze Dr. Giorgio Caneve Direttore UOC Neurologia Feltre
2 Definizione Sindrome clinica caratterizzata dalla perdita di più funzioni cognitive, tra cui invariabilmente la memoria, di entità tale da interferire con le usuali attività sociali e lavorative del paziente
3 E una sindrome complessa determinata da una combinazione di fattori genetici e ambientali, responsabili della perdita di un numero sufficiente di neuroni e connessioni sinaptiche
4 IL CERVELLO: CONCETTI DI BASE Tre sistemi in 1300 grammi Il nostro cervello è l'organo più potente, eppure pesa solo circa 1300 grammi. Il suo tessuto è simile ad una gelatina solida. È suddiviso in tre aree principali: 1.Il cervello, riempie quasi tutto il cranio, ed è responsabile dei ricordi, della capacità di risolvere problemi, del pensiero e dei sentimenti. Inoltre controlla il movimento. 2.Il cervelletto è ubicato nella parte posteriore della testa, sotto al cervello. Controlla il coordinamento e l'equilibrio. 3.Il tronco cerebrale è ubicato sotto al cervello, di fronte al cervelletto. Collega il cervello alla spina dorsale e controlla le funzioni automatiche come il respiro, la digestione, il battito cardiaco e la pressione sanguigna.
5 Anatomia macroscopica del Sistema Nervoso Centrale
6 Rete di alimentazione Il nostro cervello è alimentato da una delle reti più ricche di vasi sanguigni presenti nel nostro corpo. Ad ogni battito cardiaco, le arterie portano circa il percento del nostro sangue al cervello, dove miliardi di cellule impiegano circa il 20 percento dell'ossigeno e alimentano i vasi sanguigni. Quando pensiamo intensamente, il cervello può usare fino al 50 percento di energia e ossigeno. L'intera rete si vasi sanguigni è costituita da arterie, vene e capillari.
7 La corteccia: "Rughe di pensiero " La superficie rugosa del nostro cervello è uno strato esterno specializzato del cervello chiamato corteccia. Gli scienziati hanno "mappato" la corteccia, identificando aree strettamente collegate a determinate funzioni. Regioni specifiche della corteccia: Interpretazione di sensazioni provenienti dal proprio corpo e di immagini, suoni e odori provenienti dal mondo esterno. Generazione di pensieri, risoluzione di problemi e pianificazione. Formazione e stoccaggio dei ricordi. Controllo dei movimenti volontari.
8 Cervello sinistro / cervello destro Il nostro cervello è diviso in due parti, la metà sinistra e la destra. Gli esperti non sono sicuri di come possano differire le funzioni del "cervello sinistro" e del "cervello destro", ma sanno con certezza che: Il cervello sinistro controlla il movimento della parte destra del corpo. Il cervello destro controlla il movimento della parte sinistra del corpo. Nella maggior parte delle persone, l'area del linguaggio si trova principalmente nella metà sinistra.
9 La foresta neuronale Il vero lavoro del cervello viene svolto da cellule individuali. Un cervello adulto contiene circa 100 miliardi di cellule nervose, dette anche neuroni, con prolungamenti che si connettono tramite più di 100 trilioni di punti. Gli scienziati chiamano questa fitta rete di diramazioni "foresta neuronale". I segnali che si trasmettono attraverso la foresta neuronale costituiscono la base di ricordi, pensieri e sensazioni. I neuroni sono il principale tipo di cellula che il morbo di Alzheimer distrugge.
10 Nel cervello abbiamo oltre 100 miliardi di neuroni, ognuno dei quali possiede da 10 mila a 200 mila sinapsi Acetilcolina Glutammato
11 I segnali delle cellule I segnali che formano ricordi e pensieri si spostano attraverso una singola cellula nervosa in forma di piccola carica elettrica. Le cellule nervose sono connesse le une alle altre tramite le sinapsi. Quando una carica raggiunge una sinapsi, può far scattare il rilascio di piccole quantità di sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori. I neurotrasmettitori si spostano attraverso le sinapsi trasportando i segnali alle altre cellule. Gli scienziati hanno identificato decine di neurotrasmettitori. Il morbo di Alzheimer colpisce sia il modo in cui le cariche elettriche si spostano tra le cellule, sia l'attività dei neurotrasmettitori.
12 Codifica dei segnali 7. Codifica dei segnali 100 miliardi di cellule nervose trilioni di sinapsi... decine di neurotrasmettitori...questa "forza matematica" garantisce la materia prima al nostro cervello. Con il tempo, le nostre esperienze creano schemi di segnali di diversi tipi ed intensità. Questi schemi di attività spiegano come, a livello cellulare, il nostro cervello codifica pensieri, ricordi, capacità e senso dello spazio. La scansione PET (positron emission tomography, tomografia ad emissione di positroni) riportata a sinistra mostra i tipici schemi dell'attività cerebrale associata a: Lettura Udito Pensiero associato a parole Dizione L'attività è più intensa nelle aree rosse e diminuisce negli altri colori dell'arcobaleno dal giallo al blu-violetto. Gli schemi di attività specifiche cambiano nel corso della vita quando conosciamo nuove persone, viviamo nuove esperienze ed acquisiamo nuove capacità. Gli schemi cambiano anche quando il morbo di Alzheimer o un disturbo ad esso associato distrugge le cellule nervose e le loro connessioni.
13 Vari tipi di memoria
14 Invecchiamento cerebrale e Demenza Invecchiamento cerebrale? Demenza
15 Invecchiamento cerebrale e Demenza Invecchiamento Compromissione cerebrale Cognitiva Lieve Demenza
16 MCI o Mild Cognitive Impairment La classificazione internazionale delle malattie dell OMS ha introdotto questo termine (deterioramento cognitivo lieve) per indicare un declino cognitivo che non raggiunge il livello della demenza.
17 Classificazione eziologica delle demenze Demenze primarie o degenerative Demenze secondarie
18 Demenze primarie o degenerative 1)Demenza di Alzheimer 2)Demenza fronto-temporale e malattia di Pick 3) Demenza a corpi di Lewy 4)Parkinson Demenza 5) Idrocefalo normoteso 6) Corea di Huntington 7)Paralisi sopranucleare progressiva 8)degenerazione cortico-basale
19 CLASSIFICAZIONE DELLE DEMENZE (1) DEGENERATIVE O PRIMARIE CORTICALI: Malattia di Alzheimer Fronto-temporale e malattia di Pick SOTTOCORTICALI: Demenza a corpi di Lewy Parkinson-demenza Corea di Huntington Paralisi sopranucleare progressiva Degenerazione cortico-basale
20
21 Progressione attraverso il cervello Le placche ed i viluppi (mostrati nelle aree ombreggiate in azzurro) tendono a diffondersi nella corteccia seguendo uno schema prevedibile durante il progredire del morbo di Alzheimer. La velocità della progressione varia notevolmente. Le persone affette da Alzheimer vivono in media otto anni, ma alcuni pazienti possono sopravvivere fino a 20 anni. Il decorso della malattia dipende in parte dall'età in cui questa viene diagnosticata e dalle condizioni di salute del paziente. I primi cambiamenti dovuti all'alzheimer possono iniziare a verificarsi 20 o più anni prima della diagnosi. Gli stadi da lieve a moderato dell'alzheimer durano in genere dai 2 ai 10 anni. Gli stadi gravi dell'alzheimer possono durare da 1 a 5 anni.
22 Cambiamenti del cervello con Alzheimer avanzato Ecco un immagine che mostra quanto siano massicci i cambiamenti dovuti alla perdita di cellule in tutto il cervello quando il morbo di Alzheimer è in stato avanzato. Questa slide mostra una vista in sezione del cervello dall'alto. Nel cervello affetto da Alzheimer: La corteccia si accartoccia, danneggiando le aree coinvolte nel pensiero, la pianificazione ed il ricordo. La diminuzione è particolarmente grave nell'ippocampo, un'area della corteccia fondamentale nella formazione di nuovi ricordi. I ventricoli (degli spazi riempiti di fluido presenti nel cervello) divengono più ampi.
23 Al microscopio Gli scienziati possono anche vedere i terribili effetti del morbo di Alzheimer osservando il tessuto cerebrale al microscopio: Il tessuto affetto da Alzheimer ha molte cellule nervose e sinapsi in meno rispetto a quello di un cervello sano. Tra le cellule nervose si formano le placche, dei grappoli abnormi di frammenti di proteine. Le cellule nervose morte e che stanno morendo contengono viluppi, formati da filamenti aggrovigliati di un'altra proteina. Gli scienziati non sono completamente sicuri sulle cause della morte delle cellule e della perdita di tessuto nel cervello, ma placche e viluppi sono i principali sospetti.
24 Altre informazioni sulle placche Le placche si formano quando frammenti di una proteina chiamata beta-amiloide si aggrovigliano. La proteina beta-amiloide deriva da una proteina più complessa che si trova nella membrana grassa che circonda le cellule nervose. La beta-amiloide è chimicamente "appiccicosa" e gradualmente va a formare le placche. Può essere che la forma più dannosa di betaamiloide siano i gruppi di frammenti piuttosto che le placche stesse. I piccoli viluppi potrebbero bloccare la trasmissione dei segnali nelle sinapsi, tra una cellula e l'altra. È possibile che attivino anche le cellule del sistema immunitario che attivano l'infiammazione e divorano le cellule difettose.
25 Altre informazioni sui viluppi I viluppi distruggono un sistema di trasporto vitale costituito da proteine. Questa immagine effettuata dal microscopio elettronico mostra una cellula con alcune aree sane ed altre in cui si stanno formando i viluppi. Nelle aree sane: Il sistema di trasporto è organizzato in filamenti ordinati e paralleli, che ricordano i binari di una ferrovia. Le molecole di alimentazione, le parti cellulari ed altri materiali chiave si spostano lungo questi "binari". Una proteina chiamata tau fa sì che i binari restino dritti. Nelle aree in cui si stanno formando i viluppi: La proteina tau collassa in filamenti aggrovigliati chiamati viluppi. I binari non possono più restare dritti. Essi si disintegrano. Le sostanze nutrienti ed altre risorse essenziali non possono più spostarsi attraverso le cellule, che quindi muoiono.
26 Demenze secondarie A) Demenza vascolare ischemica B) Disturbi endocrini e metabolici C) Malattie metaboliche ereditarie D)Malattie infiammatorie ed infettive del SNC E) Stati carenziali F) Sostanze tossiche G) Processi espansivi endocranci H)Miscellanea (traumi, sindromi paraneoplastiche, malattie resprratorie e cardiovascolari)
27 Principali demenze MdA VaD 17,5% 55% 20% 7,5% DLBD Parkinson-Demenza DLB Corpi di Lewy variante AD Altre demenze Demenza fronto-temporale Huntington Corea Paralisi sopranucleare progressiva Gersing et al, 1998; Cras, 1998
28 % di pazienti > 65 anni Prevalenza della MdA 50 47,2% ,7% ,0% > 85 Gruppi d età (anni) Evans DA et al, 1989
29 Malattia di Alzheimer: che cos è? La più comune causa di demenza In Italia si stima che siano le persone affette da questa malattia Malattia degenerativa, progressiva caratterizzata da un esordio insidioso e graduale
30 ASPETTI EPIDEMIOLOGICI La demenza ha una prevalenza del 8.4% nei soggetti con più di 65 anni in Italia (ILSA, Neurology, 1999) Arriva al 40% nel gruppo di età compreso tra 85 e 89 anni Nel mondo la prevalenza va dal 3.4% al 6.7% Nel mondo i pazienti affetti da malattia di Alzheimer sono milioni La malattia di Alzheimer costituisce la terza malattia, in termini di costi, dopo le cardiopatie e le neoplasie
31 STRUMENTI DIAGNOSTICI Anamnesi familiare e patologica Esame obiettivo generale Esame neurologico Esami di laboratorio (FT3, FT4, TSH, vit. B12, acido folico, sierologia della lue) Test neuropsicologici Esami neuroradiologici (TAC o RMN encefalo)
32 Neuroimaging changes characteristic of AD Courtesy of Gary Small, MD, University of California, Los Angeles
33 Alzheimer s brain and normal brain
34 Neuropathological changes Normal characteristic of AD AD AP NFT AP = amyloid plaques NFT = neurofibrillary tangles Courtesy of George Grossberg, St Louis University, USA
35 ASPETTI CLINICI DEFICIT COGNITIVI Deficit di memoria, disorientamento spazio/temporale, aprassia, acalculia, deficit di critica e di giudizio, disturbi del linguaggio DISTURBI COMPORTAMENTALI Deliri, allucinazioni, agitazione psico-motoria, disturbi del ciclo sonno-veglia, disturbi del comportamento alimentare
36 SINTOMI COMPORTAMENTALI NELLA AD Nella maggior parte dei paz. con AD si osservano disturbi significativi a carico del comportamento sociale e dell umore che contribuiscono in larga misura alla compromissione della qualità della vita sia dei pazienti che dei caregivers Wragg R.E. et al. Am. J. Psychiatry, 1989
37 STADI DELLA AD LIEVE deficit di memoria a breve termine disorientamento nello spazio difficoltà nel far fronte ai problemi quotidiani cambiamenti di personalità e alterata capacità di giudizio MODERATA difficoltà nell'esecuzione delle normali attività quotidiane (alimentarsi, vestirsi, lavarsi) agitazione psico-motoria disturbi del sonno difficoltà nel riconoscere familiari ed amici GRAVE disturbo di espressione e comprensione del linguaggio inappetenza e dimagrimento incontinenza totale dipendenza dagli altri
38 PATOGENESI: SINAPSI COLINERGICA Acetilcolina Acetilcolinesterasi Alzheimer s Disease Unravelling the Mystery. National Institute of Aging 1995
39 FARMACI COLINERGICI STRATEGIE TERAPEUTICHE Precursori dell acetilcolina (lecitina e colina) Agonisti dei recettori colinergici nicotinici Agonisti dei recettori colinergici muscarinici Inibitori delle colinesterasi
40 Il principale obiettivo del trattamento del paziente con MdA è quello di mantenere il paziente al più alto livello possibile di funzionamento e di ridurre i disturbi comportamentali. Jukowski CL Am.J.Med, 1998
41 MALATTIA DI ALZHEIMER: OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO Ottimizzazione funzioni cognitive Controllo dei sintomi comportamentali Ottimizzazione dello stato funzionale Prevenzione o trattamento delle complicanze Fornire informazioni a pz e famiglia Fornire supporti socioassistenziali e consulenze a pz e famiglia Terapie specifiche, riabilitazione cognitiva Terapie farmacologiche Trattare terapie concomitanti, intervenire sull ambiente, stimolare attività fisica, mentale e adeguata nutrizione Es. cadute, incontinenza, malnutrizione Natura, evoluzione, prognosi della malattia e possibilità di intervento Servizi assistenziali, supporto economico e psicologico, consulenza legale ed etica
42 TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: OBIETTIVI Diagnosi precoce e accurata Eliminazione o riduzione della morbilità Informazione e supporto ai caregivers Terapie specifiche per la MdA Jurkowski CL Am.J.Med, 1998
43 Cholinergic system innervates areas associated with memory and learning Parietal cortex Frontal cortex Medial septal nucleus Nucleus basalis Occipital cortex Hippocampus Adapted from Coyle et al., 1983
44 Sintomi non cognitivi (BPSD-sintomi comportamentali e psicologici della demenza) Alterazioni dell'umore: depressione,labilità emotiva,euforia Ansia Sintomi psicotici: deliri allucinazioni misidentificazioni Disturbi neurovegetativi:alterazioni del ritmo sonno veglia dell'appetito e del comportamento sessuale. Distrubi di pesonalità:indifferenza apatia disinibizione irritabilità
45 Sintomi non cognitivi II Disturbi dell'attività psicomotoria : vagabondaggio affacendamento afinalistico acatisia Comportamento specifici: agitazione, aggressività verbale e fisica vocalizzazione persistente perseverazioni
46 Terapia dei BPSD Farmacologica Non farmacologica
47 Terapia farmacologica Per la psicosi: antipsicotici inibitori dell'acetilcolinesterasi Per la depressione, ansia: antidepressivi, benzodiazepine Per l'apatia: inibitori della colinesterasi Per l'aggressività: antipsicotici Per l'agitazione psicomotoria: antipsicotici, benzodiazepine
48 Principi generali della terapia Cercare sempre un equilibrio tra efficacia ripercussione positiva sulla qualità della vita, tollerabilità e rischio di effetti collaterali. Non c'è consensus su quale sia il trattamento migliore. Bisogna individuare il sintomo prevalente. Titolare il farmaco e poi valutarne eventualmente la riduzione-sospensione
49 Farmaci antipsicotici Tipici, aloperidolo, promazina, cloropromaziana, clotiapina Atipici: olanzapina, risperidone, queitapina, clozapina
50 Antidepressivi Serotoninergigi Noradrenergici Serotonino-adrenergici Triciclici atipici
51 Benzodiazepine A breve emivita A media emivita A lunga emivita
52 Altri Antiepilettici Litio
53 Terapia non farmacologica: ambiente fisico : casa come ambiente protesico Sicurezza Facilità di accesso e mobilità Funzione ed attività Privacy, comfort, socializzazione
54 Le persone I programmi La società
Cosa sono le patologie neurodegenerative. Dr. R. Padoan Neurologia Feltre
Cosa sono le patologie neurodegenerative Dr. R. Padoan Neurologia Feltre Le malattie neurodegenerative sono un insieme variegato di malattie del cervello, accomunate da un processo cronico e selettivo
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliCosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco
Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di sviluppo
DettagliConoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze
Conoscere i volti della demenza Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze Vero o falso? Barrare una casella e controllare la risposta alle pagine seguenti Vero Falso 1 Chi ha
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliRischio psicopatologico
Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina
DettagliPsicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016
Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di
DettagliLA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II)
LA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II) Dr. Roberto Bombardi Dirigente Medico Neurologia Ospedale San. Bassiano 11 Ottobre 2014 -Bassano del Grappa Eavluationofcognitive
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliLa Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato
La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva
DettagliSISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.
SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla
Dettagli1.1. Struttura del sistema nervoso 1.1.1. stimoli nel sistema nervoso 12
2 VIVE CON PARKINSON SOMMARIO SOMMARIO Prefazione 1. sistema nervoso 10 1.1. Struttura del sistema nervoso 1.1.1. stimoli nel sistema nervoso 12 1.2. 14 1.3. flusso di nel sistema nervoso 17 specializzazione,
DettagliAlice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa
PSICOPATOLOGICO PSICOPATOLOGICO Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa CAPITOLO V CAPITOLO V RISCHIO RISCHIO SINDROME DI DOWN È una malattia genetica causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più:
DettagliClassificazione dei tessuti
Tessuto nervoso Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Caratterizzato da eccitabilità e conduttività Costituito principalmente da due tipi di cellule: Cellule neuronali o neuroni che sono caratteristiche
DettagliMODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER
MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER Dai primi sintomi alla diagnosi Roberto De Gesu Medico di Med. Generale - Responsabile della attività medica di base e del coordinamento sanitario RSA Cialdini
DettagliIL SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. midollo spinale. encefalo. autonomo. parasimpatico. -Cervello -Cervelletto
IL SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso centrale Sistema nervoso periferico encefalo midollo spinale sensoriale motorio -Cervello -Cervelletto somatico simpatico autonomo parasimpatico -Midollo allungato Il
DettagliBambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer
Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di
DettagliDisturbi comportamentali Aspetti clinici
Disturbi comportamentali Aspetti clinici Dott. ssa Livia Ludovico La Malattia di Alzheimer: gli aspetti clinici e l alleanza terapeutica Hotel Parma & Congressi Via Emilia Ovest, 281/A - Parma 24 settembre
DettagliInterventi sul caregiver del paziente affetto da demenza
Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza Dott.ssa Amparo Ortega Ambulatorio di Neuropsicologia Dipartimento di Neurologia ASL 3 Genovese La malattia di Alzheimer è la più comune causa di
DettagliLa Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico
La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
DettagliIl mondo invecchia Il mondo invecchia
Il mondo invecchia Il mondo invecchia Evoluzione della popolazione anziana per classi d età e tassi di demenza Il cervello invecchia DISTURBI INTELLETTIVI DEL CERVELLO ANZIANO Declino della memoria Riduzione
DettagliLa progressione clinica
La progressione clinica I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Milano, 20 settembre 2014 Francesca Clerici Centro per il Trattamento e lo Studio dei Disturbi Cognitivi U.O. Neurologia
DettagliLa palestra per la mente
La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età Docenti: Dr.sse E. Pasquali, L. Cretella Associazione UmanaMente www.associazioneumanamente.org La palestra per la mente Corso rivolto alla terza età
DettagliLa Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande
COME SI SVILUPPA IL CERVELLO? Lo sviluppo del cervello è un processo che dura tutta la vita: è rapidissimo prima della nascita, mantiene un in generale non si interrompe mai. Durante la terza settimana
DettagliI disturbi della mente
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 I disturbi della mente 16/5/2006 Evoluzione Degenerazione delle capacità cognitive Invecchiamento buono Invecchiamento fisiologico
DettagliCOS E LA MALATTIA DI ALZHEIMER?
COS E LA MALATTIA DI ALZHEIMER? E la forma più frequente di demenza. La DEMENZA è la perdita delle funzioni intellettive (il RICORDARE, il PENSARE, il RAGIONARE) di gravità tale da rendere la persona malata
DettagliTerapia non farmacologica: lo stato dell arte
Terapia non farmacologica: lo stato dell arte Giovannina Conchiglia Clinica Villa Camaldoli Napoli Reparto Neurologia Comportamentale giopsico@libero.it Caserta, 16 ottobre 2014 1 CONGRESSO NAZIONALE A.
DettagliCOPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»
Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische
DettagliBen-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti
Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo Antonella Marchetti QUANTI AUTISMI? n Un epidemiologia incerta: diagnosi-strumentivariabilità: 7-11 anni: 4.8 /1000 18-30 anni: 1.6/1000 Epidemia dove gli strumenti
DettagliL APPROCCIO PSICHIATRICO: DEPRESSIONE E BPSD. Lucio Ghio Clinica Psichiatrica - IRCSS A.O.U. San Martino-IST
L APPROCCIO PSICHIATRICO: DEPRESSIONE E BPSD Lucio Ghio Clinica Psichiatrica - IRCSS A.O.U. San Martino-IST Approccio psichiatrico nelle Demenze Depressione Behavioral and Psychological Symptoms of Dementia
DettagliGIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo
CONTRO LA 3 ottobre 2015 Verona / Palermo 2015 POSTER - LOCANDINA 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni 10:00-18.00 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni
DettagliDemenze : La sfida del Territorio. Dott. Antonio Colin Responsabile Unità Valutativa Alzheimer ASL NA5 - Distretto 81 - Portici
Demenze : La sfida del Territorio Dott. Antonio Colin Responsabile Unità Valutativa Alzheimer ASL NA5 - Distretto 81 - Portici Evoluzione Popolazione Italiana - Lori et al. 1995 DEMENZA SENILE QUARTA CAUSA
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
DettagliPRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA
PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA Corteccia cerebrale ed aree associate: da 12 a 15 miliardi di neuroni Cervelletto: 70 miliardi di neuroni
DettagliLa Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.
Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce
DettagliPatologie più comunemente coinvolte nel mobbing.
Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Episodio Depressivo Maggiore. Cinque o più dei seguenti sintomi sono presenti da almeno due settimane comportando un cambiamento rispetto al precedente
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante
DettagliIPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA
UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio
DettagliGLI OMEGA 3: UN CIBO PER LA MENTE
GLI OMEGA 3: UN CIBO PER LA MENTE Gli acidi grassi omega 3 rappresentano una risorsa fondamentale per la nostra salute, in grado di svolgere numerose funzioni preventive e terapeutiche. Rappresentano un
DettagliPROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL
PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano
DettagliDEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20%
DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20% DEMENZE MENO FREQUENTI - M. di Creutzfeld - Jacob - M. di Binswanger
DettagliFARMACOLOGIA DELLE SOSTANZE PSICOTROPE DI PIU FREQUENTE USO TERAPEUTICO
Seminario Stili di vita e idoneità al lavoro:uso di farmaci psicotropi Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Associazione Parmense dei Medici del Lavoro FARMACOLOGIA DELLE SOSTANZE PSICOTROPE DI PIU
DettagliSalute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche
www.aggm.it Agenzia Giornalistica Global Media Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche A Napoli il Congresso mondiale della Società Internazionale
DettagliMALATTIA DI ALZHEIMER
MALATTIA DI ALZHEIMER FORME FAMILIARI FORME SPORADICHE 5-10% 90-95% Esordio precoce (40-60 aa) (EOFAD) Esordio tardivo (>60 aa) (LOFAD) Esordio precoce (65 aa) (LOAD) (Fattori
DettagliPSICOLOGIA E DISABILITÀ Confini e ambiti di sviluppo professionali per lo Psicologo
22 maggio 2010 PSICOLOGIA E DISABILITÀ Confini e ambiti di sviluppo professionali per lo Psicologo Valutazione dei vari strumenti alternativi e/o complementari nell approccio alla disabilità intellettiva
DettagliMalattie degenerative, sporadiche ed ereditarie, prevalentemente dementigene
Malattie degenerative, sporadiche ed ereditarie, prevalentemente dementigene Prof. Roberto Cotrufo 2009 Definizione di demenza La demenza è una sindrome caratterizzata da deterioramento di capacità cognitive
DettagliLA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COME MISURA CHIAVE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DNC LIEVE: L ESPERIENZA DELLA REGIONE PIEMONTE
VIII Convegno IL CONTRIBUTO DELLE UNITA VALUTAZIONE ALZHEIMER NELL ASSISTENZA DEI PAZIENTI CON DEMENZA LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COME MISURA CHIAVE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DNC LIEVE: L ESPERIENZA
DettagliSindrome di Asperger
Sindrome di Asperger compromissione qualitativa nell interazione sociale modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati l anomalia causa compromissione clinicamente
DettagliCriteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa
Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione
DettagliALCOL E CERVELLO. raffaella ada colombo. Tenero, 7.11.2015
ALCOL E CERVELLO raffaella ada colombo Tenero, 7.11.2015 Stati alterati di coscienza Il termine stati alterati di coscienza si riferisce ad ogni stato di coscienza che è differente dal livello di consapevolezza
DettagliL avversario invisibile
L avversario invisibile Riconoscere i segni della depressione www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 IL PERICOLO NELL OMBRA Quei passi alle mie spalle quelle ombre davanti a me il mio avversario la depressione
DettagliPolipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.
Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche
DettagliStudio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.
Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca
DettagliAspetti psicologici della vulvodinia. Dott.ssa Chiara Micheletti Consulente per la psicoterapia H San Raffaele - Resnati Milano. obiettivi Quando deve intervenire lo psicoterapeuta. Cosa deve fare. Cosa
DettagliLA MALATTIA DI ALZHEIMER: ASPETTI MEDICI E SOCIALI
SEDE DI VARESE LA MALATTIA DI ALZHEIMER: ASPETTI MEDICI E SOCIALI Dott.ssa Cristina Morelli La malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza: colpisce l 1% della popolazione occidentale, il 6%
DettagliIL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO. Generazione In- Dipendente
IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO Il Cervello e il suo sviluppo IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO Il Sistema Nervoso (SN) viene suddiviso in due parti, che svolgono funzioni specifiche e agiscono sinergicamente
DettagliNuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress
Roma, 14 ottobre 2014 Comunicato stampa Nuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress La scoperta è di una giovane neuroscienziata italiana della Rockefeller University di New
DettagliIl Morbo di Alzheimer
Il Morbo di Alzheimer Il morbo di Alzheimer, detta anche demenza senile di tipo Alzheimer, demenza degenerativa primaria di tipo Alzheimer o semplicemente di Alzheimer, è la forma più comune di demenza
DettagliMH e imaging cerebrale
Novità dalla ricerca sulla Malattia di Huntington In un linguaggio semplice. Scritto da ricercatori. Per la comunità mondiale MH. La MH fa si che il cervello si sviluppi in modo diverso Volumi cerebrali
DettagliLa psicologia come diagnosi e riabilitazione
San Maurizio Canavese, 23/24 Febbraio 2012 Danilo De Gaspari ICP - CTO CENTRO PARKINSON MILANO L INTERVENTO PSICOLOGICO IN 2 FASI 1. LA DIAGNOSI DEI DISTURBI COGNITIVO-COMPORTAMENTALI 2. LA PRESA IN CARICO
Dettaglisensibilizziamo il maggior numero di persone possibile e raccogliamo fondi per la ricerca sulle cellule staminali corneali adulte.
Siamo un associazione di volontariato formata da giovani volontari che si propone, attraverso numerose iniziative, di diffondere al pubblico la conoscenza in merito alle malattie rare; sensibilizziamo
DettagliLA DEMENZA SENILE: ORIGINE E DIAGNOSI PRECOCE
LA DEMENZA SENILE: ORIGINE E DIAGNOSI PRECOCE Filippo Bogetto Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Torino Dipartimento Salute Mentale Interaziendale To 1 - Molinette MODIFICAZIONI COGNITIVE
DettagliTrattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri Dr.ssa Marina
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliDISTURBI AFFETTIVI. Dr. Alessandro Bernardini
HOME DISTURBI AFFETTIVI Dr. Alessandro Bernardini La caratteristica principale delle patologie emotive ed affettive è rappresentata dall'alterazione del tono dell'umore. La manifestazione più comune è
Dettaglila comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer
Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer evelina bianchi Firenze 53 Congresso nazionale SIGG 2008 Firenze 53 congresso SIGG evelina
DettagliChe cos'è la SCLEROSI MULTIPLA
Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Sommario Che cos'è la sclerosi multipla? Chi viene colpito? Che cosa causa la sclerosi multipla? La sclerosi multipla è ereditaria? Come progredisce la malattia? IMPORTANTE:
DettagliMCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO
MCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO MILD COGNITIVE IMPAIRMENT La patologia dementigena inizia molto prima delle manifestazioni cliniche della malattia. Esiste una fase
DettagliDIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it
DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA? a n i a coc Informazioni per i giovani www.droganograzie.it COCAINA Anno 2009 A cura di: Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del Consiglio dei Ministri Tratto
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliA.L.I.Ce. Italia Onlus
ICTUS, PREVENZIONE E (IN)FORMAZIONE Paolo Binelli A.L.I.Ce. Italia Onlus ROMA, 12 novembre 2013 ALIC A.L.I.Ce. Italia Onlus È una Federazione a cui aderiscono 20 Associazioni A.L.I.Ce. Regionali ubicate
DettagliL APPARATO CIRCOLATORIO
L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in
DettagliDIETA MEDITERRANEA. strategie alimentari per il benessere e la disabilità - Formia 15 ottobre 2011 - Dieta Mediterranea
DIETA MEDITERRANEA strategie alimentari per il benessere e la disabilità - Formia 15 ottobre 2011 - Dieta Mediterranea come prevenzione delle malattie neurodegenerative disabilitanti Dr Amedeo Schipani
DettagliIL RUOLO DELL INFERMIERE
A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright
DettagliCi sono rimedi per la sindrome premestruale?
Corriere della Sera http://www.corriere.it/salute/13_aprile_22/sindrome-premestruale_f0518a00-a82e-11... Page 1 of 2 22/04/2013 stampa chiudi MI SPIEGHI DOTTORE Ci sono rimedi per la sindrome premestruale?
DettagliDIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it
DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA? y s a t ecs Informazioni per i giovani www.droganograzie.it ECSTASY Anno 2009 A cura di: Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del Consiglio dei Ministri Tratto
DettagliRuolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta
Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia
DettagliDEMENZE. Demenze secondarie
Prof. Benvenuti DEMENZE La demenza è caratterizzata da un declino cognitivo che si manifesta con uno stato di coscienza normale e in assenza di altre malattie acute o sub-acute che possono causare un declino
DettagliDisturbo della memoria: quando è normale per l età? Quando preoccuparsi? Che fare?
Disturbo della memoria: quando è normale per l età? Quando preoccuparsi? Che fare? Dr.ssa Elisabetta Corengia Dr.ssa Caterina Barrilà Ospedale Valduce Como Neurologia da Lo smemorato di Tapiola Arto Paasilinna
DettagliBELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti
BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)
DettagliCosa avviene nel corpo:
Stress ed emozioni STRESS ed EMOZIONI Ogni qual volta una persona si trova dinanzi ad un pericolo nel suo organismo avviene un processo di attivazione, cioè la produzione di molte energie che scatta nel
DettagliRASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE
RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE Ufficio stampa CB-Com Milano COMUNICATO STAMPA Convegno della Società Italiana di Psichiatria: costituto l Italian Board for Information and Study of Adult ADHD (IBISa-ADHD)
DettagliCOSA VUOLE DIRE DEMENZA DEGENERATIVA PRIMARIA?
CHE COSA È LA MALATTIA DI ALZHEIMER? La malattia di Alzheimer è una forma di demenza degenerativa primaria legata alla progressiva perdita di cellule nervose della corteccia cerebrale, dette neuroni. Essa
DettagliLegga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliIndennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19
Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione
DettagliIl Comune per le demenze: che cosa fa
Il Comune per le demenze: che cosa fa Roberta Papi Assessore Politiche Sociosanitarie Comune di Genova La demenza non colpisce solo il paziente, ma tutta la sua famiglia, sulla quale grava l enorme carico
DettagliNUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN
NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN GRUPPO DI RICERCA Coordinamento Università Partner Progetto realizzato con il contributo di Assicurazioni Generali ABSTRACT
DettagliSintomi e segni. Disturbo. Sindrome. Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Annamaria Petito SSIS 400H Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del paziente e sono le interpretazioni date dal medico agli elementi
DettagliDisturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare
Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona
DettagliQuando i sintomi vengono interpretati
Quando i sintomi vengono interpretati Ricordo quando il mio Professore di Semeiotica Medica parlandoci delle cause che determinano la fibrillazione atriale disse: rammentate che la fibrillazione atriale
DettagliMASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da: Con il patrocinio di:
PROGRAMMA MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA NELL ADULTO E NELL ANZIANO I EDIZIONE TORINO 19 GENNAIO 2014-14 DICEMBRE 2014 (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da:
Dettaglihttp://perception02.cineca.it/q4/perception.dll
link simulazione http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll username: studente bisazza password: bisazza La nocicezione, risultato di una somma algebrica L intensità dell informazione nocicettiva
DettagliANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS
ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS Dott. Maurizio Ricci U. O. Medicina Riabilitativa Azienda Ospedaliero- Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
DettagliLa psichiatria geriatrica è un campo in rapida crescita in quanto la popolazione anziana è in aumento.
La psichiatria geriatrica è un campo in rapida crescita in quanto la popolazione anziana è in aumento. I disturbi mentali dell anziano comprendono tutti i disturbi ritrovabili nei giovani adulti e ad essi
DettagliALZHEIMER: PERCHE UNA DIAGNOSI PRECOCE
ALZHEIMER: PERCHE UNA DIAGNOSI PRECOCE Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un progressivo allungamento della durata media della vita, e quindi ad un invecchiamento della popolazione, che determina l
DettagliLE FRAGILITA DELL ANZIANO FRAGILITA
LE FRAGILITA DELL ANZIANO Motoria FRAGILITA Cerebro-vascolare Cognitiva Ambientale Metabolica STROKE 80 % ISCHEMICO EMORRAGICO 20 % CORTICALE A. cerebrale ant. A. cerebrale media A. cerebrale post. SOTTOCORTICALE
DettagliMALATTIE NEURODEGENERATIVE
MALATTIE NEURODEGENERATIVE MALATTIA DI PARKINSON MALATTIA DI ALZHEIMER COREA DI HUNTINGTON SCLEROSI MULTIPLA SCLEROSI AMIOTROFICA LATERALE (SLA) Misfolding proteine aminoacidi idrofobici (HSP) ubiquitinazione
Dettagli