GESUNDHEITSBEZIRK MERAN. Krankenhaus Meran. Fachambulanz für psychosoziale Gesundheit

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1 GESUNDHEITSBEZIRK MERAN COMPRENSORIO SANITARIO DI MERANO Krankenhaus Meran Ospedale di Merano Fachambulanz für psychosoziale Gesundheit Ambulatorio Specialistico AUTISMO PROGETTO EDUCATIVO A livello generale ed ambito comportamento: 1. È necessario strutturare il tempo di lavoro al fine di rendere visibile il suo scorrere. La strutturazione del tempo e delle attività quotidiane deve essere fatta ricorrendo a supporti visivi, con e senza immagini, e deve essere accompagnata con spiegazioni verbali. È importante che il numero delle attività risulti ben visibile e chiaro. In tal modo il soggetto autistico può percepire lo scorrere del tempo e così gli diventa chiaro che ogni cosa ha un inizio e una fine (quindi anche un attività poco gradita non dura in eterno). 2. Si deve indicare precisamente e chiaramente il luogo predisposto per lo svolgimento dei ogni singola attività. A tal fine è utile ricorrere a un immagine che indichi sia il luogo sia l attività stessa. Ciò fornisce sicurezza al soggetto autistico, favorendo infatti la sua capacità di orientamento nonché aumentando la sua comprensibilità dello spazio che lo circonda. 3. È necessario organizzare il luogo di lavori in modo che risulti pulito da un punto di vista sensoriale: dovranno essere presenti solo i materiali necessari allo svolgimento delle attività e eventuali supporti visivi per la comunicazione. 4. E necessario creare un ritmo attività di lavoro pausa; una routine attività statica gioco/relax. 5. La durata delle attività di lavoro deve essere calibrata in base alle specifiche abilità attentive del bambino ed in base ai suoi attuali tempi di attenzione. 6. Le attività di lavoro devono essere organizzate in moduli caratterizzati ognuno da un diverso grado di difficoltà (lieve - media - severa)e le attività con diversi livelli di difficoltà devono essere opportunamente alternate al fine di evitare un eccessivo affaticamento del bambino autistico. 7. È importante aumentare la motivazione e la collaborazione nello svolgere le varie attività su richiesta utilizzando piccoli rinforzi concreti (NON SOCIALI), per esempio un pezzo di cibo o un gioco per lui motivante. I rinforzi inizialmente verranno dati in modo continuo ad ogni progresso del ragazzino, mentre successivamente verranno dati in modo intermittente (ogni tot successi), mentre torneranno ad essere continui per le attività per lui difficili o nuove. Sarà anche importante associare ogni volta al premio concreto un elogio sociale ( Bravo!, Ben fatto! ), in modo che il bambino sviluppi la motivazione sociale. L utilizzo di premi come conseguenze ad un comportamento positivo da parte del soggetto autistico aumenta la probabilità di ricomparsa di quel comportamento ed è particolarmente utile quando non è ancora sviluppata la motivazione sociale. Man mano che la sua collaborazione aumenterà, i premi diventeranno sempre più dilazionati nel tempo e si utilizzeranno soprattutto rinforzi sociali. 8. Nel caso in cui il bambino si rifiutasse di svolgere un compito che gli viene richiesto, si deve esortarlo a compierlo una sola volta, poi gli si mostra il rinforzo (un oggetto a lui gradito che riceverà solamente a TERMINE dell attività) e infine, qualora il rifiuto persista, si procede aiutandolo fisicamente non in modo costrittivo né impositivo. È importante che il bambino capisca Fachambulanz für psychosoziale Gesundheit im Kindes- und Jugendalter Tel Fax kjp-meran@asbmeran-o.it Ambulatorio Specialistico per la Salute Psicosociale dell età Evolutiva tel Fax kjp-meran@asbmeran-o.it

2 chiaramente che NON può fare un'altra attività oppure interrompere l attività quando è arrabbiato. D altro canto la richiesta rivoltagli deve essere sempre adeguata al suo livello di funzionamento. 9. Le attività da proporre al soggetto autistico non devono essere troppo semplici per evitare che egli si annoi, ma non devono neppure essere troppo difficili poiché la sua tolleranza alla frustrazione ed al fallimento non è molto alta. 10. Per evitare un rifiuto da parte del soggetto autistico si deve adottare un comportamento facilitante, prestando immediatamente tutto l aiuto necessario soprattutto quando si insegnano abilità nuove. Questo consiste nel mostrare subito cosa fare e se necessario aiutare fisicamente il bambino nello svolgimento di un attività per evitare che la frustrazione di non riuscire lo innervosisca e lo induca, quindi, ad evitare il compito e/ o allontanarsi dal luogo in cui lo sta svolgendo. L aiuto verrà poi tolto gradualmente per promuovere lo sviluppo dell attività in autonomia. 11. I comportamenti corretti devono essere rinforzati, mentre quelli non desiderati devono essere stoppati ed eliminati. A tal fine viene utilizzata una tabella di rinforzo a gettoni: vengono dapprima fissate delle regole sociali e viene stabilito che il bambino alla fine di ogni giornata riceverà un gettone se si sarà attenuto a tali regole di comportamento. Dopo che il bambino avrà accumulato un certo numero prestabilito di gettoni, egli riceverà un premio anch esso stabilito in anticipo. Il premio deve essere qualcosa che sia gradito al soggetto e che quindi possa aumentare e stimolare la sua motivazione. 12. Alcuni bambini picchiano e pizzicano spesso e volentieri. In questo caso si deve procedere costruendo una apposita tabella con delle caselle in cui viene apposta una croce ogni volta che il bambino pone in essere il comportamento sbagliato. Quando, al termine delle attività sottoposte a controllo, sulla tabella ci sono poche croci e le caselle vuote risultano essere in numero maggiore rispetto a quelle crociate, il bambino riceverà un premio. Successivamente, per poter ricevere il premio, il bambino dovrà riportare un numero sempre inferiore di croci sulla tabella. Si procederà in tal modo finché il comportamento sbagliato non sarà eliminato. 13. È opportuno ricorrere alle storie sociali illustrate per insegnare al bambino un comportamento socialmente accettabile. 14. Nel caso in cui un giorno il bambino avesse un comportamento particolarmente oppositivo, è molto importante che gli adulti restino calmi e fermi nelle loro posizioni e che non si innervosiscano. In caso contrario, gli adulti accentuerebbero l attenzione verso il comportamento oppositivo e provocatorio. 15. Insegnare al bambino di esprimere con strumenti alternativi al linguaggio verbale i propri sentimenti e le proprie esigenze. 16. Non si deve interagire in modo tollerante e giocoso con il bambino autistico SOLAMENTE per ottenere la sua collaborazione, perché egli esprime il suo comportamento oppositivo solamente nei momenti in cui vuole ottenere qualcosa (per esempio, non fare i compiti) 17. È opportuno fare in modo che il bambino abbia una precisa visione delle attività giornaliere ricorrendo a un calendario della giornata dove siano ordinatamente elencate tutte le diverse attività. Questo calendario può essere utilizzato anche per evidenziare/annotare degli eventi imprevisti o dei cambiamenti. 18. Si cerchi sempre di generalizzare progressivamente le abilità acquisite di modo che il soggetto autistico possa utilizzarle con differenti materiali e modalità, con varie persone ed in diversi ambienti.

3 19. Per quanto riguarda le stereotipie è necessario spostare l attenzione del bambino verso altre attività diverse, senza rimproveri. I soggetti autistici, infatti, devono imparare a controllarsi; per aiutarli è possibile anche introdurre una regola illustrata visivamente. AMBITO LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE Il linguaggio per le persone con autismo non è un punto forte. Il linguaggio espressivo ed il linguaggio ricettivo spesso possono risultare compromessi. Inoltre, non bisogna dimenticare che il linguaggio è accompagnato da gesti spesso meglio comprensibili delle parole e che il contesto aiuta a decodificare il messaggio ricevuto. Può accadere, quindi, che in un contesto conosciuto il soggetto autistico riesca a dare una risposta adeguata a determinate domande o richieste, mentre in un contesto non conosciuto può non fare quanto gli viene detto. Questo può far pensare che in quel momento il comportamento del soggetto autistico abbia un intento oppositivo, mentre invece è dovuto al fatto che non ha semplicemente compreso la richiesta verbale. È probabile che egli comprenda solo alcune parole e semplici frasi e che nei suoi contesti di vita, conoscendo bene la situazione e le routine riesca a decifrare diversi messaggi, dando l impressione di una buona comprensione del linguaggio. È però importante che il bambina possa comprendere una sempre maggiore quantità di messaggi verbali dai più semplici (parole) ai più complessi (frasi) e ciò indipendentemente dal contesto in cui i messaggi vengono dati. L elaborazione linguistica è più lenta rispetto alla norma e di conseguenza è più difficile per queste persone mantenere nella Memoria di Lavoro i comandi sequenziali (ad esempio: fai e poi ): la persona può rispondere soltanto al primo comando ma non al secondo. Oltre a ciò, c è una mancanza di comprensione dei giochi linguistici come metafore, doppi sensi o informazioni trasmesse attraverso l intonazione o il contesto. Tutto ciò premesso va ad indicare che il modo in cui dobbiamo comunicare con il bambino autistico è un modo che dovrà essere il più rispondente possibile alle sue caratteristiche. Si dovrà parlare lentamente, scandendo bene le parole, utilizzando frasi brevi e comandi frazionati (cioè non sequenziali), si userà molto la gestualità analogica che può accompagnare spiegazioni di parole o di modi di dire che non fanno riferimento alla concretezza. Si utilizzerà un linguaggio pragmatico cioè un linguaggio aderente all azione che serve per comunicare prassi da seguire: metti nel cestino, apri il frigorifero sono esempi di linguaggio pragmatico, fai il buono non lo è. Si consiglia di lavorare con il bambino autistico con lo scopo di: AMBITO COMUNICAZIONE 1. Aumentare il lessico in comprensione di nuovi termini relativi ad oggetti ed azioni per lui funzionali (strumenti di lavoro, ambienti, luoghi, ecc) e motivantiincentivare le proprietá di 2. Migliorare la comprensione di semplici comandi verbali 3. Migliorare la comprensione e l utilizzo dei pronomi personali (io tu egli) 4. Migliorare l articolazione delle parole 5. Migliorare l utilizzo del sì in risposta ad una domanda 6. Migliorare la capacita di utilizzare/pronunciare una frase intera per formulare una domanda 7. Migliorare la capacità di descrivere delle immagini (funzione e caratteristiche) 8. Imparare a comprendere eventi della vita dell uomo

4 9. Imparare a raccontare i vissuti 10. Imparare a mantenere viva una conversazione con almeno due o tre persone 11. Imparare a rispondere alle domande chi? e cosa? utilizzando il supporto visivo 12. Imparare a rispondere alle domande circa i proprio dati personali (nome, indirizzo, età ) 13. Imparare ad adeguare il tono di voce e l intonazione al contesto 14. Imparare a chiedere aiuto quando necessario 15. Migliorare il contatto visivo durante un dialogo 16. Imparare ad utilizzare il supporto visivo come mezzo di comunicazione specialmente in situazioni nuove. Quindi, è necessario che il bambino abbia sempre con sé questo materiale (foto ed immagini) per poter far fronte alle sue necessità di comunicazione 17. Migliorare le abilità di utilizzare il linguaggio a scopo comunicativo in particolari attività dove il bambino porta con se il materiale aggiuntivo per svolgere l attività e per portarla a termine 18. Migliorare la capacità di esprimere/manifestare i dolori fisici e le emozioni. Ogni volta che questa evenienza si verifica, possono essere utilizzati dei simboli (PECS). Per esempio quando il bambino ha troppo caldo gli si mostra il simbolo corrispondente e si deve poi pretendere che il bambino dica: IO HO CALDO. Questi simboli devono essere appresi in un contesto strutturato e poi generalizzati in diverse situazioni. AMBITO COGNITIVO 1. Imparare a conoscere le lettere 2. Imparare a conoscere i numeri 3. Comporre una frase seguendo un modello 4. Incentivare l interesse per la scrittura e la capacità di copiare, per insegnare ai bambini ad utilizzare la scrittura come mezzo di comunicazione 5. Imparare ad attribuire le parole a delle immagini 6. Migliorare la capacità di lettura articolando bene le singole lettere 7. Migliorare la lettura di sillabe e vocaboli 8. Migliorare la scrittura di singole sillabe con aiuto che man mano verrà eliminato 9. Migliorare la scrittura su pc dettando sillaba per sillaba 10. Imparare a scrivere il proprio nome su richiesta 11. Disegnare figure semplici seguendo un modello 12. Disegnare figure semplici su richiesta 13. Imparare ad unire due o più parti di una figura (tipo il puzzle) 14. Imparare ad attribuire la cifra corretta al quantitativo di oggetti disegnati e viceversa 15. Su richiesta imparare a quantificare 16. Imparare addizioni e sottrazioni semplici anche con aiuto di materiale visivo 17. Imparare a riconoscere le diverse banconote e le monete 18. Imparare a leggere l orologio analogico 19. Capire lo sviluppo dell umo (linea della vita) e differenziare i sessi 20. Imparare a differenziare i giorni della settimana, i mesi e le stagioni 21. Imparare a conoscere gli avverbi di tempo (ieri, oggi domani)

5 AMBITO AUTONOMIE 1. Imparare a svolgere autonomamente le attività che comprendono dai due ai tre procedimenti 2. Migliorare l igiene personale da svolgere autonomamente 3. Imparare a vestirsi e svestirsi autonomamente dal primo fino all ultimo capo ricorrendo all aiuto di un supporto visivo che indichi step by step gli indumenti da indossare/togliere (dal primo all ultimo) 4. Introdurre progressivamente un numero sempre maggiore di attività che il soggetto autistico dovrà svolgere autonomamente nella quotidianità (cucinare ricette semplici, sparecchiare la tavola, ), senza o con aiuto di una strutturazione visiva 5. Imparare a svolgere autonomamente nuove attività di tempo libero 6. Imparare a lavarsi la faccia con acqua e sapone 7. Migliorare la tolleranza alla frustrazione, accettare che durante il lavaggio possano bagnarsi acqua ed occhi 8. Imparare a fare degli acquisti autonomamente AMBITO MOTRICITA 1. Riuscire a tracciare una retta ed una curva, fare esercizi di grafomotricità per migliorare la scrittura 2. Migliorare le capacità di colorare 3. Riuscire ad imitare movimenti e posture di altre persone 4. Migliorare la coordinazione motoria 5. Migliorare la coordinazione delle mani AMBITO SOCIALE E EMOZIONALE 1. Giochi da tavola semplici, giochi di società (es: gioco a carte) 2. Imparare a riconoscere i sentimenti e le emozioni altrui, partendo dalle manifestazioni fisiche e da elementi ambientali ALTRO 1. Riuscire a comportarsi adeguatamente in luoghi pubblici (per esempio: stare seduti composti a tavola) 2. Eliminare progressivamente domande ripetitive, introducendo la regola in base alla quale si risponde solo una volta oppure indicando su un supporto visivo dove il bambino da solo trova la risposta 3. Insegnare al bambino a rapportarsi diversamente con estranei e con familiari 4. Osservare il bambino di continuo, in modo da riconoscere i suoi interessi per riuscire a migliorare le sue attività di tempo libero e per sviluppare in futuro una eventuale attività lavorativa.

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