Geografia Sonora laboratorio digitale musicale

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1 Geografia Sonora laboratorio digitale musicale percorso di scoperta sonora; il lavoro proposto ai bambini li porterà a scoprire, attraverso l ascolto e l analisi, la ricchezza musicale contenuta nel mondo sonoro che ci circonda e ad utilizzare questi elementi formali per creare e comporre nuovi ambienti sonori e musicali Struttura dell attività didattica Date inizio attività 29 marzo 2007 Eventi finali -7 giugno 2007 Usmate -8 giugno 2007 Milano Scuola Scuola Elementare A.Casati - Usmate Scuola Primaria San Giusto - Milano Numero di bambini Scuola A.Casati 22 bambini Scuola San Giusto 14 bambini Numero di incontri settimanali Ore complessive di attività Allestimento aula un incontro per classe della durata di 90 minuti. Per un totale di 10 incontri per classe 15 ore per classe Usmate 8 postazioni Pc -WinXP, ram 320MB Milano 14 postazioni Pc -WinXP computer MacBook Pro (del docente), impianto audio video proiettore Formazione (per ogni classe) incontro preliminare con esposizione del progetto prima dell inizio del corso con tutti i docenti. Incontri saltuari di verifica e adattamento del progetto al

2 percorso didattico con i singoli docenti. Incontro di verifica con tutti i docenti al termine del corso Ore complessive 10 ore per classe docenti: Paolo Solcia, Gaja Maffezzoli maestre Usmate: Maria Luisa Crippa, Carmela di Vito; Anna Papetti assistente provinciale maestre Milano: Angela Mancini, Gina Gatto

3 Obiettivi: Ascolto e analisi; registrazione, manipolazione e composizione di suoni originali creati dai bambini stessi. Esplorazione, elaborazione ed espressione attraverso il suono. Premesse e contenuti del percorso didattico: Impariamo ad ascoltare. L'introduzione e sensibilizzazione all ascolto ha dato il via a questo percorso. Le lezioni si sono svolte prevalentemente in forma collettiva: alla lavagna, ovvero proiettando la schermata del computer sulla parete, data la comprensibile difficoltà per alcuni bambini a svolgere in autonomia le operazioni al computer. Il primo approccio allo strumento avviene con semplici giochi di mouse training come MouseMix, una sorta di mosca cieca, dove i bambini hanno davanti una schermata nera e muovendo il mouse devono scoprire quali suoni si nascondono. Il mouse funzione come una sorta di mixer, alzando il volume del suono in concomitanza di un determinato punto dello schermo. Quando sentono di essere molto vicini al suono, cliccano con il mouse e compare l immagine

4 dell oggetto che produce il suono. Con il programma explora i bambini trovano delle immagini sullo schermo e cliccandole ne ascoltano il suono. In questo modo i bambini sono in grado di ri-conoscere una notevole quantità e varietà di suoni concreti, di animali, di strumenti... Vedo la voce Se ascolto un suono e riesco a riconoscerlo, vuol dire che il suono ha una sua faccia, cioè ha qualcosa di particolare che lo distingue da altri suoni. Partendo da questa semplice constatazione sono stati introdotti le principali caratteristiche del suono: intensità, altezza, durata e timbro, che i bambini possono sperimentare improvvisando con la propria voce al microfono e osservare in tempo reale grazie a un set di programmi dedicati all'esplorazione del suono con l'aiuto di immagini. Il programma Vedo la voce mostra, attraverso una rappresentazione grafica, il volume, la durata, la frequenza ed il sonogramma del suono che si sta ascoltando o producendo, dando, a tutti gli effetti, immagine all esperienza uditiva. Una sinestesia che aiuta molto la comprensione e di conseguenza il riconoscimento delle

5 caratteristiche del suono. Per i programmi Pallofono, Tiralinee e Ascensuono riportiamo le loro definizioni: il Pallofono è un cerchio che se si urla si gonfia e se si abbassa la voce si sgonfia; in questo modo abbiamo imparato che il suono può esesre forte o piano. Il Tiralinee è uno strumento che mentre noi parliamo traccia delle linee corrispondenti alla durata del suono; se il suono è breve si traccerà una linea breve, se il suono è lungo si traccerà una linea lunga. Perciò un suono può essere breve o lungo. L Ascensuono è un ascensore con tanti piani, ognuno di questi piani corrisponde a una diversa altezza del suono. Più il suono è alto più l ascensuono sale e il suono quasi non si sente. Abbiamo imparato che il suono può essere grave o acuto. Memory Attraverso i giochi di ascolto i bambini hanno cominciato a prendere familiarità con la figurina : un oggetto multimediale -un immagine associata ad un suono, che posso muovere, attivare e RI-configurare-, che è alla base dei programmi utilizzati durante il laboratorio.

6 Uno dei giochi di scoperta e riconoscimento del suono utilizzati è stato il Memory. Il gioco consiste nello scoprire le coppie di suoni uguali nascoste sotto le carte. Una volta selezionata la coppia corretta, dietro alle carte comparirà l immagine della sorgente sonora. Per questo gioco sono stati utilizzati suoni concreti, suoni di uno stesso strumento dove i bambini dovevano essere in grado di riconoscere la coppia di figurine di altezza, intensità e durata uguali e le voci dei bambini stessi, associate alle lettere dell'alfabeto [questo gioco l'avevamo costruito insieme l'anno scorso] Paesaggi sonori da ascoltare I bambini hanno ascoltato quattro diversi paesaggi sonori: Nel bosco, Passeggiata serale nel centro storico di una città, All uscita di scuola, LunaPark. Per ciascuno hanno elencato, scrivendo o disegnando, i vari suoni e rumori. E stato molto importante in questa fase del lavoro fermarsi ad ascoltare le loro impressioni e le loro descrizioni. Questo ha permesso di introdurre il passo successivo del nostro percorso:utilizzare il programma Suoni in fila per la composizione di un paesaggio sonoro, inventando una piccola storia.

7 Suoni in fila I bambini in coppia o in gruppo hanno inventato delle brevi storie, prendendo spunto dai suoni concreti messi a disposizione dal programma Suoni in fila, che dispone di una libreria di figurine/suoni sempre diverse. I bambini così hanno potuto inventare una storia e sonorizzarla mettendo in sequenza le immagini. E stato chiesto loro di creare una storia il più possibile credibile, cercando di ordinare i suoni secondo un certo criterio. I bambini hanno inventato storie plausibili, ma anche bizzarre, inverosimili, fantasiose, ironiche: Storia di Federico e Lorenzo (San Giusto): C era una volta un rinoceronte che voleva fare il nuotatore, ma era troppo pesante,voleva fare il portapizza, ma non ci stava sul motorino. Allora decise di chiamare il circo e al circo gli hanno fatto fare la parte del ricco sfondato. Storia di Jacopo (A.Casati): C era una volta un circo arrivato da queste parti dove c erano dei pagliacci che si spostavano a cavallo. Vanno a fare un viaggio sulla luna. Appena arrivati fanno una telefonata a casa per confermare che tutto è andato bene.

8 Suoni in fila dispone di diverse librerie di suoni; oltre ai suoni concreti, i bambini hanno potuto ascoltare frammenti di gesti orchestrali, piccoli pattern ritmici eseguiti da diversi strumenti, frammenti melodici di coro ecc, permettendo l invenzione e la costruzione di piccole sequenze melodiche. A questo proposito è stata introdotta la figurina/pausa senza immagine, vuota- per consentire una maggior coerenza fra suono e silenzio, un primo approccio alla punteggiatura ed alla frase musicale. Evento: Una storia fatta di suoni I bambini hanno raccontato ai genitori i lavoro svolto, descrivendo i software utilizzati e raccontando le loro storie. I software utilizzati sono stati resi disponibili su alcuni computer per dare la possibilità ai bambini di per poter giocare con i genitori. L evento è stato vissuto dai bambini con entusiasmo e i genitori hanno apprezzato molto il lavoro svolto. La classe II della Scuola Elementare A. Casati ha elaborato e inventato la storia del Delfino e sonorizzato un racconto del libro di lettura dal

9 titolo In officina. Una classe timida -a detta delle maestre- che ha saputo, attraverso questo laboratorio, crescere caratterialmente, esprimere una propria individualità e nello stesso tempo scoprire la dimensione del lavoro di gruppo. I bambini sono stati capaci, poco per volta, di concordare tra loro una strategia narrativa, vivendo un esperienza sensoriale che impiega la struttura scolastica, ma che non è indissolubilmente vincolata al banco. Al laboratorio ha partecipato anche una bambina audiolesa: il corso per lei è stato un momento di espressività personale e di interazione coi compagni, acquisendo fiducia e autostima. La classe II della Scuola San Giusto, ha avuto un percorso più difficoltoso nonostante il numero di bambini inferiore alla A.Casati; soprattutto per la presenza di alcuni bambini iperattivi, che hanno impedito uno svolgimento delle lezioni efficace e produttivo. Questo ha determinato una riduzione e una limitazione del programma previsto. Difficoltà che la classe dimostra di avere anche nello svolgimento delle altre materie curriculari.

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