Scialpinismo a Madonna di Campiglio

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1 54 itinerari Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi Scialpinismo a Madonna di Campiglio Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella

2 Marcello Andreolli nato a Tione di Trento il 12/10/1937 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1974 Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1979 Jacques Casiraghi nato a Monza il 09/12/1939 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1977 Autori I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella, Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta. Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presanella.

3 Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi Scialpinismo a Madonna di Campiglio Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella 54 itinerari

4 Indice Introduzione 8 Itinerari nel Gruppo di Brenta 1 Passo di Pra Castron 2503 m 22 Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Presson Bassa, la Malga Scale e la Val del Vento 2 Bocchetta di Mondifra 2402 m 24 Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra e la Val Gelada. Discesa lungo la Val Centonia 3 Cima Sassara 2894 m 28 Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra e la Val Gelada 4 Bocchetta dei Tre Sassi (Val Gelada) 2613 m 30 Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra e la Val Gelada 5 Rifugio Graffer 2261 m per la Malga Vagliana 32 Da Campo Carlo Magno attraverso Malga Mondifra, Malga Vaglianella e Malga Vagliana 6 Cima Vagliana 2861 m 34 Dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté attraverso gli Orti della Regina 7 Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m lungo la Val delle Giare 36 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso la Val delle Giare. Discesa per la Val Gelada 8 Rifugio Graffer 2261 m attraverso Malga Fevri 38 Da Madonna di Campiglio attraverso Malga Fevri e il Lago Spinale 9 Cima Roma 2837 m 40 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 10 Sella di Cima Grosté da est 2850 m 42 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante est. Discesa lungo il versante nord 11 Sella di Cima Grosté da nord 2850 m 44 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord 12 Cima Sella da nord 2917 m 46 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso i Rifugi Tuckett e Casinei e la Malga Vallesinella Bassa 13 Cima Sella 2917 m (Percorso Ski Alp) 48 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso Malga Vallesinella Alta 14 Bocca di Tuckett 2648 m 52 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il Rifugio Tuckett. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e Rifugio Vallesinella 15 Cima Brenta 3150 m 56 Dal Rifugio Tuckett attraverso la Vedretta di Brenta Superiore. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e la Malga Vallesinella Bassa 16 Bocchetta Molveno 2729 m 58 Da Plaza attraverso la Val Brenta, il Rifugio Brentei e il Rifugio Alimonta 17 Bocca di Brenta 2552 m 60 Da Plaza attraverso la Val Brenta 18 Bocca dei Camosci 2784 m 62 Da Plaza attraverso la Val Brenta 19 Rifugio XII Apostoli 2489 m 66 Da Plaza attraverso la Val d Agola e il Lago Asciutto 2 3

5 Indice 20 Cima d Agola 2959 m 68 Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val Stretta e la Val d Agola 21 Cima di Pratofiorito 2900 m 70 Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val di Sacco e la Val d Agola 22 Pala dei Mughi 2321 m 72 Da Plaza attraverso la Val d Agola ed il Passo del Bregn de l Ors Itinerari nel Gruppo della Presanella 23 Cima Presanella 3558 m 76 Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón ed il Rifugio Segantini 24 Passo Cornisello 3089 m 80 Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello e il Lago Vedretta 25 Cima Scarpacò 3252 m 82 Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello 26 Cima Ginèr 2957 m 84 Da S. Antonio di Mavignola lungo il versante sud-est 27 Monte Ritòrt 2411 m 86 Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e il Passo della Falculotta 28 Monte Nambrón da est 2625 m 88 Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e la Pala della Falculotta 29 Monte Nambrón da nord 2625 m 90 Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino 30 Monte Serodoli 2708 m 92 Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino, Nero e Serodoli 31 Monte Nambino da sud-est 2678 m 96 Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino 32 Monte Zeledria 2427 m 98 Da Madonna di Campiglio attraverso Pradalago 33 Monte Nambino da nord-est 2678 m 100 Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette ed il Malghetto Alto 34 Cima Lastè 2770 m 102 Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette 35 Cima Schulz 2614 m 104 Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette Traversate nel Gruppo di Brenta 36 Da Campiglio alla Val di Tovel 108 Fino all Albergo Capriolo, attraverso il Passo di Pra Castron 2503 m 37 Da Campiglio al Lago di Tovel 110 Attraverso la Sella Flavona 2500 m circa 38 Da Campiglio al Lago di Tovel 112 Attraverso la Sella del Montoz e la Bocchetta di Val Scura 2376 m 39 Da Campiglio a Spormaggiore 114 Attraverso il Passo della Gaiarda 2440 m 40 Da Campiglio a Molveno 116 Attraverso il Passo Clamer 2164 m 4 5

6 Indice 41 Da Campiglio a Molveno 118 Attraverso Cima Roma 2827 m 42 Da Campiglio a Molveno 120 Attraverso la Bocca di Tuckett 2656 m 43 Da Campiglio a Molveno 122 Attraverso la Bocchetta Molveno 2729 m 44 Da Campiglio a Molveno 124 Attraverso la Bocca di Brenta 2552 m 45 Da Campiglio a S. Lorenzo di Banale 126 Attraverso la Bocca d Ambiez 2849 m Traversate nel Gruppo della Presanella 46 Da Campiglio a Mavignola 128 Attraverso il Passo della Falculotta 2295 m Concatenamenti nel Gruppo di Brenta 51 Cima della Vallazza Sella di Cima Grosté 140 Cima della Vallazza, 2810 m Cima Roma, 2827 m Sella di Cima Grosté, 2850 m 52 Sella di Cima Grosté Cima Sella 142 Sella di Cima Grosté da nord, 2850 m Cima Sella da nord, 2917 m Discesa in Val Brenta (Plaza) Concatenamenti nel Gruppo della Presanella 53 Monte Nambrón Monte Nambino 144 Monte Nambrón da nord, 2625 m Monte Serodoli, 2708 m Monte Nambino da sud-est, 2678 m 54 Monte Nambino Cima Schulz 146 Monte Nambino da nord-est, 2678 m Cima Lastè, 2770 m Cima Schulz, 2614 m 47 Da Campiglio a Mavignola 130 Attraverso il Passo Nambrón 2460 m 48 Da Mavignola a Vermiglio 132 Attraverso la Cima Presanella 3558 m 49 Da Mavignola a Ossana 136 Attraverso il Passo Scarpacò 2617 m 50 Da Campiglio a Pellizzano 138 Attraverso il Passo Valgelada 2515 m 6 7

7 Introduzione Questa Guida presenta cinquantaquattro percorsi scialpinistici, tutti situati nei dintorni di Madonna di Campiglio. Essi sono così suddivisi: Itinerari Gruppo di Brenta da 01 a 22 Itinerari Gruppo Presanella da 23 a 35 Traversate Gruppo di Brenta da 36 a 45 Traversate Gruppo Presanella da 46 a 50 Concatenamenti Gruppo di Brenta da 51 a 52 Concatenamenti Gruppo Presanella da 53 a 54 Per i percorsi da 1 a 35 il punto di partenza è in paese o raggiungibile con gli impianti di risalita o con brevi spostamenti in automobile da Madonna di Campiglio (max 10 km). Le traversate da 36 a 50 hanno il punto di partenza in Madonna di Campiglio o dintorni, mentre il punto di arrivo è in valli diverse; in questo caso è necessario predisporre anticipatamente il ritorno con mezzi propri o con servizio taxi. Sia gli itinerari che le traversate sono indicati con un numero progressivo in senso orario partendo da nord a sud nel Gruppo di Brenta e successivamente da sud a nord nel Gruppo della Presanella. I concatenamenti da 51 a 54 sono dei semplici suggerimenti; è ovvio che ogni scialpinista sarà in grado di concatenare nei modi più diversi gli itinerari qui descritti. Tutti i gli itinerari sono stati percorsi personalmente dagli autori, anche più volte; la descrizione degli stessi è stata fatta in maniera attenta ed accurata ma non è da escludere che non si sia sempre riusciti a farlo in modo sufficientemente rappresentativo ed intuitivo per tutti i lettori. Sarà compito dello scialpinista più esperto e competente del gruppo valutare con attenzione e spirito critico le indicazioni di questa guida per scegliere in assoluta autonomia il tracciato migliore, anche in relazione alle condizioni meteo ed all innevamento. Alcuni itinerari, specialmente nel Gruppo di Brenta, sono alpinisticamente impegnativi; si raccomanda quindi di valutare attentamente la propria preparazione e le proprie capacità prima di affrontarli. INDICAZIONI PER L UTILIZZO DELLA GUIDA : è la località dove si lascia l automobile o dove si arriva utilizzando gli impianti. : nella descrizione indica la differenza di quota tra il punto di partenza e il punto di arrivo; il dislivello in discesa viene specificato solo quando il percorso di discesa è diverso da quello di salita. Il simbolo grafico sopra l immagine indica invece il dislivello della sola salita. Se lungo il percorso di salita ci sono significativi tratti di discesa, il dislivello tiene conto di questa perdita di quota; in questo caso la quota o il dislivello sono seguiti dalla parola circa. Tempo: è il tempo effettivo di marcia, escluse le soste, riferito ad un medio sciatore alpinista. Nella descrizione abbiamo indicato separatamente i tempi di salita e di discesca. Il simbolo grafico sopra l immagine indica invece il tempo totale della gita. : abbiamo utilizzato la scala Blachère, ormai universalmente adottata, che si divide in due sezioni: una indica il grado di difficoltà sciistico, ed una indica il grado di difficoltà di itinerari in cui siano presenti tratti di tipo alpinistico: MS: medio sciatore MSA: medio sciatore alpinista BS: buon sciatore BSA: buon sciatore alpinista OS: ottimo sciatore OSA: ottimo sciatore alpinista : è un utile informazione circa l esposizione dei versanti da percorrere. Essa consente di prevedere, tenuto conto di temperatura, stagione e condizioni atmosferiche, il tipo di neve che incontreremo e valutare il pericolo di valanghe. : abbiamo indicato solitamente normale scialpinistica che si compone di: ARVA, pala, sonda, rampant, carta topografica, altimetro, bussola, materiale di pronto soccorso, nastro adesivo rinforzato per piccole riparazioni, occhiali e crema protettiva. Solo se necessario indicheremo piccozza, ramponi, imbrago e corda. Cartografia: la carta KOMPASS 73 Dolomiti di Brenta copre tutte le gite di questa guida con eccezione della Cima Presanella per la quale serve la carta KOMPASS 71 Adamello Presanella. Altre carte utili: Tabacco foglio D, carte e tavolette IGM, Kompass 070 Adamello Brenta. Consigliamo comunque la Kompass 73 perché è l unica, al momento, munita di coordinatome- 8 9

8 Introduzione tro per la determinazione delle coordinate di un punto. Questo consente, se si dispone di un apparecchio GPS, di affrontare percorsi di difficile orientamento anche in presenza di nebbia o scarsa visibilità. Toponomastica e Altimetria: nomi e quote sono quelle riportate sulla Guida dei Monti d Italia del CAI/TCI, Presanella di Dante Ongari e Dolomiti di Brenta di Buscaini/Castiglioni. Valutazione: è una valutazione globale dell itinerario, sia per la bellezza che per l impegno. Vengono indicate le caratteristiche del terreno, le difficoltà d insieme, l eventuale pericolo di valanghe e altre informazioni di interesse. Salita: è la relazione tecnica della salita fatta in modo succinto, che lascia lo sciatore alpinista libero di interpretare il percorso in modo autonomo e personale. Vengono date indicazioni su eventuali punti obbligati e naturalmente nomi e quote di punti intermedi di riferimento. Le indicazioni di destra e sinistra sono intese nel senso di marcia sia in salita che in discesa, a meno che non sia specificata l indicazione orografica, che si determina volgendo le spalle alla sorgente del corso d acqua. Discesa: è la relazione tecnica della discesa, che viene riportata solo per gli itinerari in traversata o per eventuali percorsi di discesa diversi rispetto alla salita. Bibliografia M. ANDREOLLI-J.CASIRAGHI Scialpinismo nelle Dolomiti di Brenta 1973 J. CASIRAGHI-M. ANDREOLLI-R. BAZZI Scialpinismo in Adamello e Presanella 1977 G. BUSCAINI-E. CASTIGLIONI Dolomiti di Brenta Guida dei Monti d Italia CAI-TCI 1977 ONGARI DANTE Presanella Guida dei Monti d Italia CAI-TCI 1978 M. GNUDI-F. MALNATI Dal Sempione allo Stelvio 1977 L. NAVARINI-C. DETASSIS Itinerari di Scialpinismo in Trentino 1984 S. ROSI-G. CESTARI Scialpinismo in Brenta 1990 F. ALIPRANDI-T. BINI In montagna con gli sci 2003 GIONCO FRANCO E LUISA Trentino Atlante scialpinismo 2009 KOESSLER ULRICH Scialpinismo nel Trentino 2010 Rifugi e bivacchi Indichiamo qui i soli rifugi, aperti o chiusi, che in qualche modo possono essere utili allo svolgimento delle gite, sia per il pernottamento prima delle gite sia come tappa intermedia delle stesse. Poiché l apertura di alcuni rifugi è soggetta a continue variazioni e poiché anche i locali invernali sono oggetto di frequenti ristrutturazioni e miglioramenti, abbiamo indicato il nome del proprietario o gestore attuale, con relativo numero di telefono, cui è opportuno chiedere informazioni prima di programmare un pernottamento (conferme sull apertura, il numero di posti letto, coperte ecc.). Gruppo di Brenta Bivacco C. Costanzi a Pra Castron 2365 m Proprietà: SAT Dimaro Sempre aperto, con 8 posti letto Rifugio Giorgio Graffer 2261 m Proprietà: SAT Trento Gestore: Guida Roberto Manni tel cell rifugio@graffer.com Aperto con servizio di pensione sino alla chiusura degli impianti sciistici Rifugio Stoppani 2437 m Proprietà: Soc. Funivie Madonna di Campiglio Gestore: Roberto Scalfi tel cell info@groste.it Aperto con servizio di pensione sino alla chiusura degli impianti sciistici Rifugio Tuckett e Sella 2272 m Proprietà: SAT Trento Gestore: Guida Daniele Angeli tel cell rifugiotuckett@gmail.com Locale invernale (Rifugio Sella) aperto con 22 letti con coperte e cuscini e un locale con tavolo e panche Rifugio Maria e Alberto ai Brentei 2182 m Proprietà: CAI Monza Gestore: Famiglia Leonardi tel cell info@rifugiobrentei.it Locale invernale aperto con 18 posti letto con coperte 10 11

9 Introduzione Rifugio Angelo Alimonta 2580 m Proprietà privata Famiglia Alimonta tel cell info@rifugioalimonta.it Locale invernale aperto con 6 letti e coperte Rifugio Dodici Apostoli 2489 m Proprietà: SAT Trento Gestore: Guida Aldo Turri tel cell rifugio@dodiciapostoli.it Locale invernale aperto con 8 letti e coperte Rifugi Pedrotti e Tosa 2491 m e 2439 m Proprietà: SAT Trento Gestore: Guida Franco Nicolini cell f.nicolini@libero.it Rifugio invernale aperto con 35 posti letto e coperte Rifugio Croz dell Altissimo 1430 m Proprietà privata Famiglia Spellini tel cell fspelli@tin.it Locale invernale aperto con 4 letti con coperte Rifugio Silvio Agostini 2410 m Proprietà: SAT Trento Gestore: Roberto Cornella tel cell info@rifugioagostini.com Locale invernale aperto con 8 posti letto e due tavoli Gruppo della Presanella Rifugio Stavel F. Denza 2298 m Proprietà: SAT Trento Gestore: Guida Alpina Mirko Dezulian tel rifugiodenza@ .it Ampio locale invernale aperto Rifugio Val d Amola Giovanni Segantini 2373 m Proprietà: SAT Trento Gestore: Corrado Valentini cell info@rifugiosegantini.com Locale invernale aperto (nel vecchio rifugio) con 6 posti letto e coperte Malga Cornisello 2119 m situata poco a monte del Lago Superiore di Cornisello Proprietà: Comune di Carisolo. Sempre aperta, con 6 posti letto senza coperte Bivacco Orobica 3382 m poco sotto la Cima Presanella Proprietà: SAT Pinzolo. Sempre aperto con 8 posti letto Rifugio Lago Nambino 1790 m Proprietà privata: Famiglia Serafini tel cell rifugio@nambino.com Aperto con servizio di pensione Previsioni meteorologiche Consigliamo la consultazione del sito: o l ascolto dei bollettini meteorologici emessi dalle radio o TV locali o leggibili sui quotidiani locali. Sul sito sopra indicato viene emesso giornalmente un bollettino meteorologico per il Trentino con le seguenti indicazioni: Tempo previsto Probabilità precipitazioni Venti Temperatura massima e minima Questi dati vengono forniti per il giorno in cui si effettua la consultazione e i due successivi; viene inoltre indicata la tendenza per gli ulteriori tre giorni successivi. Sempre sullo stesso sito alla voce Bollettini locali vengono emessi dei bollettini, tra cui quello di nostro interesse Val Rendena che riporta i dati meteo climatici di Pinzolo. Bollettino neve/valanghe Consigliamo la consultazione del sito: o di altre fonti. Fra i vari strumenti di prevenzione il bollettino nivometeorologico, conosciuto anche con il nome di bollettino valanghe, riveste una particolare importanza. È infatti uno strumento che fornisce un quadro sintetico dell'innevamento e dello stato del manto nevoso, indicandone 12 13

10 Introduzione struttura e grado di consolidamento rilevato al momento dell'emissione su di un determinato territorio. In funzione del consolidamento del manto, della probabilità di distacco, del numero e delle dimensioni delle valanghe stesse, il pericolo presente al momento dell'emissione viene descritto con un testo sintetico e un indice numerico crescente da 1 a 5, secondo la Scala Europea del Pericolo Valanghe. Ad ogni grado è associata una situazione tipo che facilita la comprensione e la sintesi del bollettino stesso. Ma il bollettino non fornisce solo dati di analisi, cioè rilevati ed osservati; sulla base della previsione meteorologica più aggiornata, esso definisce una possibile evoluzione delle condizioni del manto, fornendo quindi anche una vera e propria previsione del pericolo di valanghe. Sull'arco alpino italiano i bollettini sono redatti e diffusi dalle Regioni e Provincie Autonome aderenti all'a.i.ne.va., titolari per legge di tale incarico; sul rimanente territorio Nazionale le informazioni possono essere reperite attualmente presso le strutture Meteomont del Corpo Forestale dello Stato e delle Truppe Alpine, mentre all'estero le informazioni sono garantite da organizzazioni a livello nazionale, in alcuni casi molto simili all'a.i.ne.va. Il bollettino è quindi uno strumento informativo che può dare un valido aiuto nel prendere decisioni riguardanti la propria o altrui incolumità; tuttavia chi decide di affrontare il "terreno innevato" deve avere sufficienti basi conoscitive per muoversi correttamente sul territorio e saper riconoscere i momenti ed i punti particolarmente critici. In particolare il bollettino si rivolge a scialpinisti, alpinisti ed escursionisti, ma anche ad operatori e professionisti della montagna, addetti alla sicurezza, amministratori, organizzazioni di soccorso e protezione civile, forze dell'ordine, gestori della viabilità. L'emissione avviene, durante il periodo invernale, giornalmente o almeno tre volte alla settimana, ed anche se apparentemente i vari bollettini hanno una veste grafica diversa, i contenuti sono i medesimi. Al fine di favorire un quadro generale per l'intero arco alpino italiano, l'a.i.ne.va redige anche uno speciale bollettino, disponibile in internet sul sito che in sintesi raggruppa alcune delle informazioni contenute nei vari bollettini regionali e provinciali; per chi invece dispone solo di un telefono, tutti i bollettini sono reperibili al numero Scala Europea del Pericolo Valanghe Scala del Probabilità di pericolo distacco di valanghe Il distacco è generalmente possibile solo con forte sovraccarico su 1 debole pochissimi punti sul terreno ripido estremo. Sono possibili solo piccole valanghe spontanee e scaricamenti. Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. Non 2 moderato sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. Il distacco è possibile con debole sovraccarico soprattutto sui pendii 3 marcato ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe. Il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii 4 forte ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe. Indicazioni per escursionisti, alpinisti e sciatori fuori pista Condizioni generalmente sicure per le gite sciistiche. Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose. Le possibilità per le gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale. Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale. 5 molto forte Sono da aspettarsi molte grandi valanghe spontanee, anche su terreno moderatamente ripido. Le gite sciistiche non sono generalmente possibili

11 Introduzione Definizioni e basi concettuali della scala Grado di pericolo La scala si compone di 5 gradi di pericolo crescente, individuati con indici numerici da 1 a 5: 1 debole 2 moderato 3 marcato 4 forte 5 molto forte Il termine estremo può essere utilizzato nei bollettini per indicare situazioni valanghive eccezionali. È da sottolineare che la scala non è lineare, in quanto il grado mediano (3 marcato) non rappresenta un pericolo medio, bensì un pericolo superiore. Stabilità del manto nevoso Dal punto di vista fisico non è corretto utilizzare una scala della stabilità, in quanto non è possibile individuare situazioni intermedie tra un pendio nevoso stabile e uno instabile. Nella scala di pericolo unificata viene pertanto utilizzata una scala del consolidamento del manto nevoso, con le seguenti definizioni: ben consolidato moderatamente consolidato da moderatamente a debolmente consolidato debolmente consolidato Solamente per i gradi di pericolo 1 e 5 vengono utilizzate rispettivamente le definizioni manto nevoso stabile e manto nevoso instabile. Poiché il pericolo da valanghe non è presente in modo uniforme su tutto il territorio, la scala utilizza il concetto di pendii ripidi (con inclinazione pari o superiore a 30 gradi) per localizzare il pericolo secondo i seguenti criteri di estensione: pochissimi, alcuni, molti, maggior parte dei pendii ripidi. Probabilità di distacco valanghe Per ogni grado di pericolo una prima fase indica l entità del sovraccarico necessario per provocare distacchi; una seconda frase descrive la situazione nei riguardi dei distacchi spontanei previsti (con riferimento al numero ed alle dimensioni delle valanghe). Il tipo di sovraccarico viene così definito: debole (singolo sciatore, escursionista senza sci) forte (gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo) Gradazione del pericolo: colori di riferimento Ciascun grado di pericolo è contraddistinto da un colore: i colori, scelti secondo una scala semaforica, sono: 1 verde 2 giallo 3 arancione 4 rosso 5 rosso a scacchi neri Definizioni importanti per un corretto uso della scala Piccole valanghe: si fermano su un pendio ripido (con inclinazione maggiore di 30 ). Possono seppellire, ferire o uccidere una persona. Medie valanghe: su un pendio ripido (più di 30 ) raggiungono il fondo del pendio. Possono seppellire e distruggere un'automobile, danneggiare un camion, distruggere una piccola casa o piegare alcuni alberi. Grandi valanghe: percorrono i terreni a ridotta inclinazione (nettamente inferiori a 30 ) per una distanza superiore a 50 m e possono raggiungere il fondovalle. Possono seppellire e distruggere il vagone di un treno, un automezzo di grandi dimensioni, vari edifici o una parte di un bosco. Pendii poco ripidi: con inclinazione inferiore a 30. Pendii ripidi: con inclinazione da 30 a 35. Pendii molto ripidi: con inclinazione da 35 a 40. Pendii estremamente ripidi: con inclinazione maggiore di 40. Sovraccarico debole: snowboarder che effettua curve dolci, sciatore o snowboarder che non cade, gruppo che rispetta le distanze di sicurezza (minimo 10 metri), escursionista con racchette da neve. Sovraccarico forte: due o più sciatori o snowboarder che non rispettano le distanze di sicurezza, mezzo battipista, esplosione, escursionista a piedi. Nota: queste informazioni sono state ricavate e liberamente elaborate dal sito internet della A.I.NE.VA. che riporta informazioni molto dettagliate su neve e valanghe. Selezionando le voci Bollettini e Pubblicazioni avrete accesso a precise informazioni e numerosi testi di sicuro interesse, la cui lettura consigliamo vivamente

12 Introduzione Numeri di interesse generale Carabinieri tel Comando stazione Madonna di Campiglio, Via Presanella, 38 APT Azienda Promozione Turistica, Via Pradalago, 2 tel info@campiglio.to Gruppo Guide Alpine tel Via Pradalago, 17 Funivie Madonna di Campiglio S.p.A. tel Via Presanella,12 info@funiviecampiglio.it Pronto intervento Carabinieri 112 Pubblica Emergenza Polizia 113 Emergenza Sanitaria

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14 1 Passo di Pra Castron 2503 m BS 7,15 ore O 1460 Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Presson Bassa, la Malga Scale e Val del Vento Sasso Rosso Tempo km 8,5 della S.S. 239 Campiglio-Dimaro 1360 m, a 6,5 km dal Passo di Campo Carlo Magno salita 1300 m; discesa 1300 m m di risalita da Malga Presson salita ore 5,00; discesa ore 1,30 + 0,45 di risalita BS ovest piccozza e ramponi itinerario selvaggio ed impegnativo da compiersi con neve sicura; non semplice l approccio a Malga Scale, che rappresenta la parte problematica della salita. Passo Pra Castron Itinerari nel Gruppo di Brenta Salita: dalla statale si imbocca sulla destra una strada forestale (cartello Malga Presson Bassa) che, con due tornanti e media pendenza, scende sul fondo valle alla Malga Presson Bassa 1292 m; si prosegue sino al punto in cui la strada attraversa il fiume Meledrio a quota 1200 m circa in prossimità del Dosso di S. Brigida (ore 0,30), caratteristico promontorio nel mezzo della valle. Dal ponte si prende una traccia di sentiero per pochi metri a destra, quindi a sinistra sino a raggiungere una spalla ove il sentiero prosegue sempre verso sinistra. Salire per il ripido pendio lungo un conoide spesso percorso da valanga, e superare un ripido salto roccioso sopra il quale si incrocia (attenzione a non superarlo) il sentiero proveniente da Dimaro. Lo si segue in leggera salita verso destra per raggiungere la piana di Malga Scale 1563 m (ore 1,30 2,00) dove inizia la Valle del Vento. Ci si tiene sul margine destro del vallone dove la vegetazione è più rada. Ci si innalza sino ad un pianoro sotto ad un salto roccioso; ci si sposta tutto sulla destra e si risale il ripido pendio, passando alla base dello spigolo Nord della anticima di Cima del Tov (ore 1,30 3,30). Si raggiunge a circa quota 2050 m il punto in cui il vallone si dirama; si lascia a destra la vera e propria Val del Vento, e si sale il ramo di sinistra fino a superare alcuni ripidi salti e raggiungere, senza particolari problemi di orientamento, il Passo di Pra Castron 2503 m (ore 1,30 5,00), ampia insellatura tra il Sasso Rosso e la Cima Benon. Malga Scale Discesa: lungo l itinerario di salita. Individuare bene il punto in cui abbandonare il sentiero che da Malga Scale prosegue verso Dimaro, per scendere sul fondo valle. Con buone condizioni di neve dal fondo valle si potrà proseguire lungo la strada in leggera discesa per raggiungere la statale Dimaro-Campiglio al primo tornante sopra Dimaro, a quota 750 m circa

15 2 Bocchetta di Mondifra 2402 m OS 5 ore OS N 951 Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra e la Val Gelada. Discesa lungo la Val Centonia piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio salita m circa; discesa 950 m circa Tempo salita ore 2,30 (fino alla Bocchetta); discesa ore 1,00+1,30 di leggera salita OS salita ovest e sud; discesa nord normale scialpinistica itinerario interessante che supera in traversata la Bocchetta di Mondifra, e che riporta con giro circolare al punto di partenza. Relativamente semplice la salita, che si svolge per buona parte lungo il classico percorso della Val Gelada. La discesa, che avviene lungo il selvaggio vallone di Val Centonia, presenta alcuni tratti molto ripidi e richiede neve ben assestata; in caso contrario è consigliabile il ritorno lungo l itinerario di salita. Cima Sassara Bocchetta Mondifra Bocchetta dei Tre Sassi Itinerari nel Gruppo di Brenta Salita: da Campo Carlo Magno 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da fondo) la Malga Mondifra 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e dopo un tratto più piano si affronta un ripido costone con frequenti zig-zag, tenendosi nel centro o sulla sinistra, a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce imboccando un canalino sulla sinistra sino ad un vasto ripiano (ore 1,30 2,00); da qui senza via obbligata si piega a sinistra risalendo sino alla Bocchetta di Mondifra 2402 m, evidente forcella del crestone Mondifra -Sasso Alto (ore 1,00 3,00). Malga Mondifra 24 25

16 2 Bocchetta di Mondifra 2402 m OS 5 ore OS N 951 Da Campo Carlo Magno a Malga Mondifra e lungo la Val Gelada. Discesa lungo la Val Centonia Bocchetta Mondifra Discesa: dalla bocchetta ci si abbassa in direzione nord lungo un ripido canale (questa convalle è denominata Val Larga), sovente ricoperto da slavine, che porta ad un primo ripiano. Tenendosi a sinistra, vicini alle rocce del Mondifra Basso, grazie a un ripido canalino si raggiunge un terreno più aperto che ci inserisce nella Val Centonia; sulla destra incombono la mole poderosa del Cimon della Pozza e la linea slanciata del Il Pulpito o Frate. Si prosegue con ripida discesa in una fitta vegetazione di ontani lungo la Val Centonia, tenendosi nel mezzo fino a raggiungere il sentiero che porta a Malga Scale (ore 1,00). Lo si segue verso sinistra, dapprima in discesa, poi, rimesse le pelli, in leggera salita fino a raggiungere il ponte sul fiume Meledrio. Da qui si presentano due possibilità: Itinerari nel Gruppo di Brenta Variante a): poco prima di raggiungere il ponte imboccare una strada in leggera salita che con dolce progressione ci porta alla Malga Mondifra e da qui alla partenza della Cabinovia del Grosté (ore 1,30 2,30) Variante b): attraversare il ponte sul fiume Meledrio e seguire la strada che sul versante opposto porta alla Malga Pra dal Mazza a circa 1450 m e conduce in breve alla S.S. Dimaro-Campiglio (ore 1,00 2,00) poco sotto il Ristorante Genzianella; in questo caso dovremo predisporre un mezzo per il ritorno a Campo Carlo Magno. Malga Mondifra 26 27

17 3 Cima Sassara 2894 m OSA 6,30 ore O 1243 Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra e la Val Gelada Cima Sassara Sasso Alto piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio 1243 m Tempo salita ore 4,30; discesa ore 2,00 OSA prevalente ovest piccozza, ramponi, imbrago, corda e due moschettoni grande itinerario, tra i più impegnativi ed entusiasmanti del Brenta. Il tratto chiave è costituito da un canalino di circa 25 m che supera una verticale fascia rocciosa e che, a seconda delle condizioni della neve, deve essere superato con piccozza e ramponi ed in parziale arrampicata (I /II grado). Dopo il tratto chiave il pendio è ripido ma praticabile con gli sci ai piedi. Richiede neve ben assestata; consigliabile nei mesi di marzo e aprile. Itinerari nel Gruppo di Brenta Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da fondo) la Malga Mondifra 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e dopo un tratto più pianeggiante si affronta un ripido costone con frequenti inversioni, tenendosi nel centro o sulla sinistra a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce lungo un canalino sulla sinistra sino ad un vasto ripiano (ore 1,30 2,00). Di qui senza via obbligata si piega a sinistra risalendo verso la Bocchetta di Mondifra ; poco prima di raggiungerla si piega a destra e per un ripido pendio ci si porta fin sotto una verticale fascia rocciosa che sembra precludere ogni via di salita. Si traversa a sinistra sotto la parete per cengia sino a raggiungere un canalino che rappresenta il tratto chiave della salita. Lo si supera in arrampicata con ramponi e piccozza (sci nello zaino, chiodo di assicurazione in partenza). Rimessi gli sci si punta con ripida salita alla vetta 2894 m, che con buone condizioni di neve può essere raggiunta con gli sci ai piedi (ore 2,30 4,00). Discesa: lungo l itinerario di salita

18 4 Bocchetta dei Tre Sassi (Val Gelada) 2613 m BS 5 ore O 977 Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra e la Val Gelada piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio 977 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30 BS ovest normale scialpinistica gita classica, molto frequentata e di grande soddisfazione sia in salita che in discesa. Fare attenzione a possibili valanghe dai pendii del Mondifra Alto. Cima Sassara Corno di Flavona Cima Vagliana Bocchetta dei Tre Sassi Itinerari nel Gruppo di Brenta Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da fondo) la Malga Mondifra 1636 m (ore 0,30). Superata la malga si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e, dopo un tratto più pianeggiante, si affronta un ripido costone con frequenti inversioni, tenendosi nel centro o sulla sinistra a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce lungo un canalino sulla sinistra fino ad un vasto ripiano (ore 1,30 2,00). Si prosegue per l ampio vallone orientato ad Est tenendosi al centro o sulla destra fino a raggiungere la Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m (ore 1,30 3,30). Variante discesa: la discesa si svolge lungo l itinerario di salita oppure lungo l itinerario 7, in senso inverso. Malga Mondifra 30 31

19 5 Rifugio Graffer 2261 m per la Malga Vagliana MS 3,30 ore N 610 Da Campo Carlo Magno attraverso Malga Mondifra, la Malga Vaglianella e la Malga Vagliana Cima Pietra Grande piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio 610 m Tempo salita ore 3,00; discesa ore 0,30, lungo la pista MS nord normale scialpinistica gita semplice, molto frequentata ad inizio stagione perché può essere effettuata anche con poca neve. La salita si svolge infatti su versanti nord con percorso, nella parte bassa, su strada forestale. La discesa avviene lungo la pista del Grosté, normalmente innevata già a metà novembre. Itinerari nel Gruppo di Brenta Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente con facile percorso (pista da fondo) la Malga Mondifra 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta per breve tratto un comodo valloncello e dove questo si apre individuare un cartello indicatore dei sentieri estivi. Seguire sulla destra un comodo e largo sentiero fino a Malga Vaglianella 1828 m (ore 0,30 1,00). Si prosegue poi per comoda strada forestale sino a Malga Vagliana 1973 m (ore 0,30 1,30). Si procede in direzione est verso il fondo del vallone sino al punto in cui la pendenza si impenna; si sale ora verso destra con ripide inversioni (possibili piccole valanghe) ad una poco marcata bocchetta del crinale che separa la conca della Malga Vagliana dall ampia spianata del Grostè (ore 0,30 2,00). Si prosegue in diagonale verso destra sotto i fianchi sud-occidentali del massiccio della Pietra Grande (Orti della Regina) raggiungendo senza via obbligata il Rifugio Graffer (ore 1,00 3,00). Discesa: la discesa si svolge lungo la pista. Malga Vaglianella Malga Vagliana Rifugio Graffer Malga Mondifra 32 33

20 6 Cima Vagliana 2861 m OSA 4,30 ore E 786 Dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté attraverso gli Orti della Regina stazione intermedia della Cabinovia del Grosté 2075 m 786 m Tempo salita ore 3,00; discesa ore 1,30 OSA est piccozza, ramponi, imbrago, corda itinerario impegnativo di grande soddisfazione, soprattutto nella sua parte alpinistica. Nella parte sciistica supera i ripidi pendii degli Orti della Regina, mentre nella parte alta, da compiersi senza sci, percorre la parte terminale della affilata cresta che si lega verso ovest-nord ovest alla Cima Vaglianella. Cima Vagliana Cima Pietra Grande Salita: dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté 2075 m si traversa in lieve pendenza in direzione nord-est puntando a quella di sinistra delle due grandi conche detritiche denominate Orti della Regina, delimitata a sinistra dalla parete Sud della Torre Schober ed a destra da un caratteristico sperone che separa i due Orti. Si rimonta il ripido pendio sino ad una prima conca, indi piegando a sinistra su ripido canale si raggiunge un intaglio della cresta a nord della Torre Schober. Si risale con inversioni il ripido pendio sovrastante sino a raggiungere le rocce del crestone Ovest-Nord Ovest (ore 2,00). Lasciati gli sci e calzati i ramponi ci si innalza per roccette, indi si traversa a destra per cengia, tenendosi sempre al di sotto della cresta sul versante ovest della parete. Per un ripido canalino e per cresta si raggiunge la vetta 2861 m (ore 1,00 3,00). Discesa: per l itinerario di salita. Cabinovia Grosté 34 35

21 7 Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m lungo la Val delle Giare BS 3,30 ore E 430 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso la Val delle Giare. Discesa per la Val Gelada Cima Pietra Grande Bocchetta Tre Sassi stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m 430 m circa Tempo salita ore 2,00; discesa ore 1,30 BS est normale scialpinistica gita classica, con salita non impegnativa anche se piuttosto ripida. Pericolo di valanghe lungo il percorso di salita. Cabinovia Grosté Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si raggiunge rapidamente il Passo del Grosté 2443 m. Ci si dirige verso nord con discesa diagonale lungo i ripidi pendii orientali della Pietra Grande, tenendosi il più in alto possibile per evitare alcuni piccoli avvallamenti e, aggirato lo Sperone Est della Cima Vagliana (ometto quasi sempre visibile, quota 2180 m circa), si entra a sinistra nella Val delle Giare (ore 0,30). La si rimonta tenendosi prima a sinistra e poi nel centro fino a raggiungere, per ripido pendio, la Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m (ore 2,00 2,30). Discesa: dalla Bocchetta si scende senza difficoltà lungo la Val Gelada (itinerario 4) tenendosi prima a destra e poi a sinistra per superare un salto roccioso. Stando sempre sulla sinistra lungo un vallone disboscato da slavine si raggiunge la Malga Mondifra 1636 m (ore 1,00) e da qui per comoda mulattiera (pista da fondo) si giunge al piazzale della stazione di partenza della Cabinovia del Grostè 1651 m (ore 0,30 1,30)

22 8 Rifugio Graffer 2261 m attraverso Malga Fevri MS 3,30 ore O 748 Da Madonna di Campiglio attraverso Malga Fevri ed il Lago Spinale Tempo stazione di partenza della Cabinovia dello Spinale 1513 m 748 m salita ore 3,00; discesa ore 0,30 lungo la pista del Grosté MS ovest normale scialpinistica gita classica, parzialmente segnalata con paline. Il percorso fino al Monte Spinale è molto frequentato anche come palestra di allenamento da parte degli atleti in preparazione alle gare. Percorribile anche con poca neve, perché consente il ritorno lungo la pista del Grosté. Sconsigliabile in presenza di nebbia fitta. Rif. Graffer Rif. Spinale Itinerari nel Gruppo di Brenta Malga Fevri Salita: dalla stazione di partenza della Cabinovia dello Spinale 1513 m si segue per circa 500 m in direzione nord-est la pista di discesa dello Spinale, tenendosi disciplinatamente sul bordo per non incrociare gli sciatori in discesa. Giunti ad un incrocio di piste, si piega a destra (indicazione Malga Fevri) per la strada forestale che si segue, incrociando la pista Direttissima, sino a raggiungere Malga Fevri 1958 m (ore 1,00). [Da qui, puntando a sinistra, è possibile raggiungere per facili pendii il Monte Spinale 2104 m (ore 0,30 1,30)]. Si prosegue ora in direzione est senza percorso obbligato ma cercando di seguire le paline che, sebbene distanti l una dall altra, consentono di compiere una traccia senza troppi saliscendi. Raggiunto il Lago Spinale 2036 m (ore 1,00 2,00), si supera un breve pendio e per pendii inclinati si perviene al Camp Centener, rapidamente raggiungibile dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté. Di qui ci sono due alternative: o si prosegue sulla destra sempre rimanendo il più possibile in quota sino al Rifugio Graffer, oppure si attraversa il Camp Centener verso sinistra sino a portarsi in prossimità della Seggiovia Rododendro; per valloncelli, più o meno sotto la seggiovia, si raggiunge il Rifugio Graffer 2261 m (ore 1,00 3,00). Discesa: lungo la pista del Grosté. Cabinovia Spinale 38 39

23 9 Cima Roma 2837 m MS 4 ore N 400 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m 400 m Tempo salita ore 2,30; discesa ore 1,30 MS nord normale scialpinistica gita facile, senza pericoli e molto frequentata. Ha un lungo tratto di falsopiano ondulato e richiede pertanto di montare le pelli anche lungo il percorso di ritorno. Sconsigliabile in presenza di fitta nebbia. Cima Roma Sella Flavona Cima Brenta Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale al punto di arrivo dell omonima seggiovia e di qui, dirigendosi verso sud-est, si prosegue su terreno ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, sino ad aggirare lo sperone Nord-Est della Cima Grosté (evitare di tenersi troppo in alto). Ci si abbassa diagonalmente nella conca successiva e puntando in direzione sud-est si raggiunge una selletta con piramide di pietre (da noi denominata Sella Flavona) ai piedi di Cima Roma a quota 2550 m circa (ore 1,30). Una croce in ferro posta a circa 100 m di distanza ne facilita l individuazione. Da qui si risale il ripido pendio della cima senza difficoltà fino in vetta (ore 1,00 2,30). Seggiovia Grosté Cabinovia Grosté Discesa: lungo l itinerario di salita. Alternativa di salita: giunti alla Sella di Flavona ci si abbassa leggermente nel vallone tra Cima della Vallazza e Cima Roma e lo si risale senza difficoltà fino a poco prima dell'intaglio che separa le due cime. Si piega decisamente a sinistra affrontando il ripido scivolo di Cima della Vallazza; superato tra due rocce il punto più ripido si prosegue a piedi sulle roccette sommitali della punta di destra della Cima della Vallazza 2810 m. Si riscende per la via di salita e dal vallone si risale il pendio Nord di Cima Roma superando alcune fasce rocciose con uno spostamento verso destra che porta a raggiungere la vetta di Cima Roma. Questo itinerario, assai più impegnativo del precedente, richiede l'uso dei ramponi (BSA). Cima Vallazza Cima Roma 40 41

24 10 Sella di Cima Grosté da est 2850 m OS 2,30 ore E 413 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante est. Discesa lungo il versante nord Cima Grosté stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m 413 m Tempo salita ore 2,00; discesa ore 0,30 OS prevalente est normale scialpinistica salita breve ma non banale. Faticoso il canalino intermedio. Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale al punto di arrivo dell omonima seggiovia e da qui, dirigendosi verso sud, si prosegue su terreno ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, sino ad aggirare lo sperone Nord-Est della Cima Grosté (evitare di tenersi troppo in alto). Ci si abbassa nella conca successiva e, tenendosi ai piedi dei pendii est, si punta ad una fascia nevosa che obliquamente risale il pendio, sino a portarsi in una conca sotto una fascia di rocce tagliate da un ripido canalino. Lo si risale con difficili inversioni e si raggiunge la Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Di qui si traversa a destra e si risale un ripido canale fino a raggiunge la Sella di Cima Grosté 2850 m (ore 2,00), che si affaccia sul versante Nord. [Volendo raggiungere la cima si lasciano gli sci e si risale una fessuretta obliqua da sinistra verso destra, spostata di circa 10 metri a destra rispetto allo spigolo; si perviene così alla vasta piattaforma inclinata di Cima Grosté 2897 m (ore 0,30); variante consigliabile solo ad alpinisti esperti]. Bocc. Campaniletto Camosci Cabinovia Grosté Itinerari nel Gruppo di Brenta Discesa: lungo il ripido versante nord. Si scende in una prima conca e di qui sulla sinistra si affronta un ripido canalino (attenzione a possibili piccole valanghe). Da qui senza via obbligata si punta alla Cabinovia del Grosté

25 11 Sella di Cima Grosté da nord 2850 m OS 2 ore N 413 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord Sella Cima Grosté Cima Grosté stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m 413 m Tempo salita ore 1,30; discesa ore 0,30 OS nord normale scialpinistica; con neve dura possono essere utili i ramponi salita breve ma faticosa, di soddisfazione. Il tratto più ripido può essere superato, a seconda delle condizioni della neve, con o senza gli sci ai piedi. Itinerari nel Gruppo di Brenta Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale rapidamente al punto di arrivo della omonima seggiovia e da qui, dirigendosi verso sud-est, si prosegue su terreno ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, fin sotto le rocce verticali della Cima Grosté. Ci si innalza in direzione del ripido pendio nevoso con ampi zig-zag, poi si supera direttamente il punto più ripido nel suo centro e si prosegue sino alla Sella che si affaccia sul versante sud 2850 m (ore 1,30). [Volendo raggiungere la cima, si lasciano gli sci e si risale una fessuretta obliqua da sinistra verso destra, spostata di circa 10 m a destra rispetto allo spigolo; si perviene così alla vasta piattaforma inclinata di Cima Grosté 2897 m (ore 0,30); variante consigliabile solo ad alpinisti esperti]. Discesa: per l itinerario di salita. Possibili piccole valanghe sul tratto ripido

26 12 Cima Sella da nord 2917 m OSA 5,30 ore N O 600 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso i Rifugi Tuckett e Casinei e la Malga Vallesinella Bassa Cima Grosté Cima Falkner Cima Sella stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m salita circa 600 m; discesa 1800 m Tempo salita ore 3,00; discesa ore 2,30 OSA salita nord; discesa ovest piccozza, ramponi e corda itinerario di grande interesse, che richiede impegno e capacità di valutazione per possibili valanghe nei tratti più ripidi. La parte terminale di Cima Sella può richiedere, a seconda delle condizioni, l uso di corda, piccozza e ramponi. Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m ci si innalza fino alla stazione di arrivo della seggiovia e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e a sinistra, alcuni salti di roccia e puntando a un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle. Sempre traversando obliquamente si perviene all ampia conca della Vedretta di Vallesinella Inferiore (ore 0,30), che si risale in direzione sud-est fino alla sua estremità. Un ripido canalino consente di superare la fascia di rocce di sbarramento e di raggiungere così la sella dove si apre la Vedretta di Vallesinella Superiore (ore 1,30 2,00). Di qui ci si dirige alla Cima Sella, si supera un piccolo gradino di roccia e si raggiunge l intaglio tra le sue due punte. Lasciati gli sci poco sotto l intaglio, su roccette non sempre facili si raggiunge la vetta 2917 m (ore 1,00 3,00). Discesa: dalla cima si scende con cautela ai piedi della stessa e ci si abbassa con magnifica discesa nel vallone compreso tra il Castelletto di Mezzo ed il Castelletto Superiore. Nella sua parte terminale il vallone è stretto e ripido e richiede prudenza per la possibilità di piccole valanghe e cadute di sassi. Attraversando in quota sotto la parete del Castelletto Inferiore si discende al Rifugio Tuckett (ore 1,00). Da qui con l itinerario 14 si raggiunge Plaza (ore 2,30). Cabinovia Grosté Rif. Tuckett 46 47

27 13 Cima Sella 2917 m (percorso Ski Alp) OSA 6 ore O 700 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso Malga Vallesinella Alta Cima Grosté Cima Sella stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m salita circa 700 m; discesa 1800 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 2,30 OSA ovest piccozza e ramponi; utile la corda itinerario vario ed impegnativo che risale il canale compreso tra il Torrione di Vallesinella (parete Anna) ed il Castelletto Inferiore. Questo canale è stato più volte percorso nella Ski Alp, la gara di scialpinismo che si corre annualmente a Madonna di Campiglio. La parte finale di Cima Sella può richiedere, a seconda delle condizioni della neve, l uso di corda, piccozza e ramponi. Seggiovia Grosté Rif. Tuckett Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m ci si innalza fino alla stazione di arrivo della Seggiovia omonima e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e sinistra, alcuni salti di rocce. Di utile orientamento è un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle. Sempre traversando obliquamente si perviene all ampia conca della Vedretta di Vallesinella Inferiore, poi si scende lungo una piccola conca oppure lungo il crinale fino ad aggirare lo spigolo Ovest del Torrione di Vallesinella (parete Anna) a circa 2200 m (ore 1,00). Di qui, montate le pelli, si risale il ripido pendio sovrastante sino ad un canale che consente di superare, senza sci, una fascia di rocce. Rimessi gli sci si procede sul fondo del vallone che di nuovo si impenna in uno stretto canalino, anch esso da superare senza sci. Si perviene così ad una stretta bocchetta dalla quale, con un delicato traverso verso sinistra, si raggiunge l ampia conca della Vedretta di Vallesinella Superiore. Da qui ci si dirige alla Cima Sella e, superato un piccolo gradino roccioso, si raggiunge l intaglio tra le due punte della cima. Lasciati gli sci pochi metri sotto l intaglio, su roccette non sempre facili si raggiunge la vetta 2917 m (ore 2,30 3,30)

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