intenzionalità creatrice, vale a dire alle tradizioni orali intese come veicolo del sapere.

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1 Il patrimonio culturale immateriale I concetti di tradizioni ed espressioni orali, arti dello spettacolo, consuetudini sociali, artigianato tradizionale Alcuni esempi Testo a cura di Renato Boccali, ricercatore di ruolo presso l Istituto di Arti, Culture e Letterature Comparate - Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM Nella Convenzione internazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, approvata dalla Conferenza generale dell UNESCO nel 2003 ed entrata in vigore il 20 aprile 2006, all'articolo 2 viene fornita la seguente definizione di patrimonio culturale immateriale: Si intendono per patrimonio culturale immateriale pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e i saperi così come gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati ad essi che le comunità, i gruppi e, in alcuni casi, gli individui riconoscono come facenti parte del loro patrimonio culturale. Tale patrimonio culturale intangibile, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi interessati in conformità al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia, e fornisce loro un senso di identità e continuità, promuovendo così il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana". La stipula di tale convenzione rappresenta un importante passo in avanti nella politica culturale in quanto riconosce il valore dei patrimoni diversi, che caratterizzano soprattutto il sud del mondo, accanto al patrimonio materiale. Infatti finora la lista dei siti riconosciuti come patrimonio dell umanità era costituita su una visione quasi esclusivamente monumentale del patrimonio culturale, concentrato in larghissima parte nel cosiddetto mondo occidentale. Questo riconoscimento ha dato dignità e tutela al patrimonio culturale immateriale, attribuendo valore e attenzione alle espressioni culturali di intere popolazioni e di larghi strati sociali (pensiamo per esempio alle ricchissime tradizioni e manifestazioni della cultura contadina), finora non considerate o dimenticate, ma in realtà di fondamentale importanza ai fini dell identità e della diversità culturale di un Paese. La definizione del patrimonio culturale immateriale si manifesta attraverso cinque ambiti dell attività umana. Per ognuno di questi ambiti segnaliamo alcuni beni inseriti nella lista del patrimonio culturale immateriale protetto dall UNESCO e altri, della realtà italiana, non ancora inseriti in tale lista. 1

2 a. tradizioni e espressioni orali, incluso il linguaggio, intesi come veicolo del patrimonio culturale intangibile. Questa voce implica varie forme di espressione orale come proverbi, enigmi, racconti, leggende, miti, canti o poemi epici, preghiere, ecc. Le tradizioni e le espressioni orali vengono utilizzate, da comunità intere o gruppi sociali particolari, per trasmettere conoscenze, valori culturali e sociali, in buona sostanza per trasmettere la memoria collettiva. Esse implicano forti variazioni dovute al passaggio non scritto che le rendono una forma di espressione viva e colorata ma al contempo fragile perché dipende dalla catena ininterrotta della trasmissione delle tradizioni da una generazione di interpreti all altra. Questo implica la vivacità di una lingua la cui morte comporterebbe la perdita definitiva di tradizioni e espressioni orali. Per evitare questa perdita occorre mantenere attiva la lingua e le espressioni orali garantendo il suo funzionamento nella quotidianità. Grazie alle nuove tecnologie è possibile conservare l unicità di certe caratteristiche espressive come l intonazione, le variazioni stilistiche, gli elementi non verbali del racconto come la gestualità e la mimica. Es. patrimonio orale e manifestazioni culturali del popolo Zápara in Equador; epopea Al-Sirah al-hilaliyyah in Egitto; lingue di minoranza (il ladino in Alto Adige e Veneto, l arbëreshë delle comunità italo-albanesi in Calabria, Puglia, Sicilia), dialetti, fiabe e leggende delle varie regioni d Italia; proverbi contadini; canzoni della montagna italiana; canti delle mondine; giochi popolari; lamenti funebri; riti popolari per i defunti, ecc. b. arti dello spettacolo. Vale a dire musicale vocale strumentale, ma anche danza e teatro, pantomima, poesia cantata ecc. La musica trova espressione in tutte le società e spesso è parte integrante di altre arti dello spettacolo e di altri ambiti del patrimonio culturale immateriale come rituali, manifestazioni o tradizioni orali, presentandosi in contesti sacri o profani, classici o popolari, legati al lavoro o al divertimento (es. funerali, rituali di iniziazione, festività, ecc.). La danza è più direttamente legata ai movimenti corporei che interpretano la musica secondo una ritmicità che esprime sentimenti, stati d animo o illustra eventi particolari come nel caso delle danze religiose o quelle che rappresentano la caccia, la guerra o l attività sessuale. Le forme teatrali coniugano una pluralità di elementi e hanno spesso una funzione basilare per una società che travalica la semplice dimensione rappresentativa. A tutto ciò si aggiungono i canti, gli strumenti musicali, le maschere, i costumi e altri ornamenti del corpo. Le misure di salvaguardia delle arti dello spettacolo dovrebbero concentrarsi principalmente sulla trasmissione dei saperi e delle tecniche, sulle modalità di utilizzo e produzione degli strumenti grazie a forme di registrazione che documentino e permettano la creazione di un inventario delle diverse espressioni artistiche. 2

3 Es. flamenco; canto a tenore dei pastori del centro della Barbagia; teatro delle marionette siciliane Opera dei pupi; cantastorie regionali; danze italiane tradizionali (tarantella napoletana, pizzica del Salento, ballo sardo, danze occitane piemontesi ecc.); ornamenti e gioielli della tradizione contadina; costumi tradizionali dei diversi paesi italiani ecc. c. consuetudini sociali, riti e feste. Si tratta di attività altamente partecipate e legate al costume che strutturano la vita della comunità. Esse permettono di riaffermare l identità di chi vi prende parte essendo strettamente legate alla visione del mondo di una specifica comunità. Ne rappresentano quindi la memoria collettiva nello scorrere del tempo (rituali legati al passaggio delle stagioni, a momenti del calendario agricolo, all ingresso del nuovo anno, al carnevale, a periodi della vita umana). Costituiscono insomma dei momenti di celebrazione sociale e di commemorazione, attraverso il ricorso a una pluralità di espressioni e elementi fisici: gesti e formule particolari, forme di recitazione, canti e danze, vesti particolari, processioni, sacrifici di animali, alimenti precipui. La loro salvaguardia è possibile attraverso un ampiamento della partecipazione a quegli eventi, nel rispetto delle regole e delle limitazioni imposte dal gruppo. Strumenti giuridici potrebbero garantire alla comunità l accesso a luoghi sacri, l utilizzo di oggetti e risorse naturali indispensabili alle pratiche sociali, e rituali. Es. il Babi de Bistritsa polifonia, danze e pratiche rituali arcaiche della regione del Shoplouk in Bulgaria; il Ramman, festival religioso e teatrale rituale del Garhwal, nell Himalaya, India; riti e processioni legate alle festività religiose (celebrazioni Pasquali a Sorrento, Sulmona, Trapani, Caltanissetta, Santulussurgiu, festa della Perdonanza aquilana ecc.); feste di carnevale (Venezia, Bagolino, Ivrea, Viareggio, Putignano, Offida, Amantea, Acireale ecc.); festival del cous cous a San Vito Lo Capo; fiera del tartufo di Alba; sagre del pesto ligure; festa dell uva in Toscana e Lazio ecc.; riti e cibi per il rientro delle mucche dagli alpeggi in Val d Aosta e Trentino Alto Adige, ecc. d. artigianato tradizionale. L artigianato ha a che fare con il saper-fare e lo sforzo di salvaguardia deve concentrarsi sulla continuità della produzione e della trasmissione ad altri, in seno alla comunità, del sapere. Molteplici sono le espressioni dell artigianato tradizionale: utensili, vestiti e gioielli, costumi, accessori per festività, recipienti, oggetti utilizzati per lo stoccaggio, il trasporto e la protezione ma anche oggetti decorativi e rituali, strumenti musicali, ecc. Di fronte alla produzione di massa e all economia globale, oltre che ai disequilibri ambientali, l artigianato appare in sofferenza. L obiettivo della salvaguardia consiste nel rafforzamento della trasmissione del sapere all interno della comunità, nel rispetto di sistemi, spesso secolari, di insegnamento e di apprendimento, grazie anche a defiscalizzazioni e vantaggi finanziari sia per chi 3

4 insegna che per colui che apprende, rafforzando parallelamente i mercati tradizionali locali in cui questi prodotti vengono venduti o creando nuovi mercati. Garantendo quindi il rispetto di condizioni ambientali che permettano l utilizzo di certe materie prime (es. riforestazione). Ma anche mettendo in atto strategie giuridiche volte alla salvaguardia di questi beni. Es. tecnica tradizionale della tessitura dei tappeti delle città iraniane di Fars e Kashan; vetri di Murano; merletti di Burano; pizzo di Cantù; lavorazione del legno in Valle d Aosta e Trentino Alto Adige; artigianato della pelle in Veneto, Toscana, Umbria; violini di Cremona; arte orafa di Valenza e di Arezzo; tessitura sarda, salentina, calabrese ; ceramica e terracotta toscana, pugliese, umbra, emiliana, siciliana; artigianato del marmo a Carrara ecc. e. conoscenza e pratiche concernenti la natura e l universo. Si tratta di un insieme di conoscenze, di pratiche e rappresentazioni elaborate dalle comunità nella loro interazione con l ambiente naturale. Questi modi di pensare l universo si esprimono nella lingua, nelle tradizioni orali, nel sentimento di attaccamento ai luoghi, a ricordi legati al contesto di vita. Hanno una forte influenza sui valori e le credenze. Sottendono inoltre numerose pratiche sociali e tradizioni culturali. Nello specifico, esse hanno a che fare con il sapere ecologico tradizionale, legato alla conoscenza di flora e fauna locali, delle medicine tradizionali, dei rituali, delle credenze, e dei riti di possessione, ecc. Purtroppo l urbanizzazione e l estensione dei terreni agricoli ha avuto un effetto notevole sull ambiente naturale di certe comunità provocando, ad esempio, la sparizione di foreste sacre. La deforestazione, i cambiamenti climatici hanno messo in pericolo sia la flora che la fauna di certi luoghi provocando il progressivo declino dell artigianato tradizionale e della medicina basata sull utilizzo di erbe e piante. Accanto a processi esterni si registrano anche processi interni di cambiamento dovuto alla marginalizzazione e alle spinte omologanti della globalizzazione. La protezione dell ambiente naturale è spesso strettamente legata alla salvaguardia della cosmologia di una comunità oltre che a quella di tutte le altre espressioni del suo patrimonio culturale immateriale. Es. agopuntura cinese; produzione del pan di zenzero nella Croazia settentrionale; pratiche terapeutiche tradizionali della cultura contadina italiana; riti legati al solstizio d estate e alla notte di san Giovanni; falò di Sant Antonio; antichi rituali contadini in Lucania, Puglia, Sardegna; ecc. Da questo quadro appare chiaro che la valorizzazione del patrimonio non è rivolta soltanto a quell Arte la cui aura è generata dall eccezionalità del genio creativo, ma anche e soprattutto a quelle forme in cui l arte è intesa come saper fare, come competenza, assieme a quelle forme culturali non immediatamente ascrivibili ad una 4

5 intenzionalità creatrice, vale a dire alle tradizioni orali intese come veicolo del sapere. Più genericamente, le caratteristiche che definiscono il patrimonio culturale immateriale fanno riferimento alla capacità di trasmissione generazionale, alla sua continua adattabilità al variare delle condizioni dell ambiente circostante promovendo un riconoscimento identitario di un gruppo, anche attraverso la promozione della diversità culturale e della creatività, nel rispetto dello sviluppo sostenibile di ciascun paese. Questo significa che un bene immateriale si caratterizza per il valore eccezionale con il quale esprime un alto livello di creatività e un eccellenza nell applicazione di abilità tecniche, radicandosi in una tradizione specifica e nella storia culturale di una comunità data. In questo modo esso diventa strumento di affermazione e riconoscimento dell identità culturale, facendosi simbolo di una tradizione che, tuttavia, risulta attualmente esposta al rischio di sparizione. È per questo motivo che occorre salvaguardare il patrimonio culturale immateriale mettendo in atto delle misure quali: identificazione, documentazione, ricerca, preservazione, protezione, valorizzazione e trasmissione dei differenti aspetti di questo patrimonio. È possibile però parlare di salvaguardia del bene solo qualora esso rimanga identificabile nel territorio in cui è nato e si è sviluppato, fungendo da rappresentante dell identità locale. 5

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