Raccolta dati sull esistente, rilievi sul posto, dati tabellari di riferimento e casi particolari
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1 I DATI DA REPERIRE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DELLA REGIONE LOMBARIDA Raccolta dati sull esistente, rilievi sul posto, dati tabellari di riferimento e casi particolari Como, 22 Febbraio 2008
2 Il software CENED pag 2
3 RIFERIMENTI NORMATIVI pag 3
4 RIFERIMENTI NORMATIVI pag 4
5 Indice della presentazione 1. Inserimento delle caratteristiche generali dell edificio 2. Definizione dell involucro opaco e metodologie per la determinazione della trasmittanza 3. Definizione dell involucro trasparente e metodologie per la determinazione della trasmittanza 4. Il bilancio energetico dell edificio e la definizione dell impianto di riscaldamento 5. Il sistema di produzione dell acqua calda sanitaria 6. I collettori solari 7. I pannelli fotovoltaici pag 5
6 Premessa Dati generali La presentazione rispecchia il percorso logico definito dal software CENED per lo sviluppo del modello Per riassumere le possibilità di scelta presenti nel menù a tendina del programma sono state elaborate delle schede di riferimento come la seguente: Anno di costruzione dell' edificio Dati edificio prima del 1930 Tra il 1931 e il 1945 Tra il 1946 e il 1960 Tra il 1961 e il 1976 Tra il 1977 e il 1992 Tra il 1993 e il 2006 Dopo il 2007 Altezza netta dei locali Numero dei piani climatizzati Tipologia di struttura portante Muratura portante Cemento armato Struttura mista C.A. e muratura di tamponamento Valore da scegliere tra le varie alternative proposte Valore da inserire manualmente (o proposto dal software) pag 6
7 Contenuto della presentazione 1. Definizione delle caratteristiche generali dell edificio pag 7
8 Il software CENED pag 8
9 Dati Contesto Nome edificio Comune Provincia Oggetto Intero edificio Porzione di edificio Singola unità abitativa Contesto di riferimento centro storico Centro città Periferia Campagna Richiamo alla norma UNI 10349:1994 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici La norma fornisce i dati climatici convenzionali necessari per la progettazione e la verifica sia degli edifici sia degli impianti tecnici per il riscaldamento ed il raffrescamento. I dati climatici giornalieri medi mensili I dati di progetto per il dimensionamento e la verifica degli impianti I dati si utilizzano per: Il calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento pag 9
10 UNI FONTE UNI Valori medi mensili della temperatura media giornaliera dell aria esterna pag 10
11 Dati Contesto Nome edificio Comune Provincia Oggetto Intero edificio Porzione di edificio per impianto Singola unità abitativa Contesto di riferimento centro storico Centro città Periferia Campagna pag 11
12 Dati Contesto Ai fini dell applicazione della presente metodologia di calcolo, il sistema edificioimpianto è costituito da un edificio (un involucro edilizio) o da porzioni di edificio, climatizzati attraverso un unico impianto termico e caratterizzati dalla medesima destinazione d uso. pag 12
13 Dati Contesto Nome edificio Comune Provincia Oggetto Intero edificio Porzione di edificio Singola unità abitativa Contesto di riferimento centro storico Centro città Periferia Campagna Contesto di riferimento 45 Latitudine Nord Sud Est/Ovest Nord Centro storico Centro città Periferia Campagna LA DENSITA ABITATIVA La definizione del contesto serve a ipotizzare l importanza delle ostruzioni presenti nell intorno dell edificio, in modo da stimare il fattore F h di ombreggiatura parziale dovuto ad ostruzioni esterne, che va a ridurre gli apporti solari gratuiti pag 13
14 Dati Contesto - Informazioni amministrative Richiedere in Comune l ATTO CATASTALE Per alcuni comuni è possibile visualizzarlo on-line pag 14
15 La visura dell atto catastale pag 15
16 Dati Edificio pag 16
17 Dati Edificio Dati generali Anno di costruzione dell' edificio Tipologia di struttura portante Ristrutturazioni importanti Dati edificio prima del 1930 Muratura portante Nessuna modifica Tra il 1931 e il 1945 Cemento armato Isolamento termico pareti perimetrali Tra il 1946 e il 1960 Struttura mista C.A. e muratura di Isolamento termico di copertura Tra il 1961 e il 1976 tamponamento Isolamento termico pareti vano scala Tra il 1977 e il 1992 Isolamento termico solaio su terra Tra il 1993 e il 2006 Isolamento termico solaio su tetto Dopo il 2007 Sostituzione degli infissi Altezza netta dei locali Numero dei piani climatizzati pag 17
18 Dati Edificio Altezza netta Numero piani riscaldati pag 18
19 Ambienti riscaldati pag 19
20 D.P.R. 26 Agosto 1993, n Destinazioni d uso Ambienti riscaldati Destinazione d'uso Edifici residenziali Collegi, luoghi di pena, caserme, conventi, luoghi di ricovero Alberghi, pensioni con servizi in ogni camera con bagno Alberghi pensioni con doccia in ogni camera Alberghi, pensioni con servizi comuni Edifici per uffici o assimilabili Ospedali, cliniche, case di cura o assimilabili con servizi comuni Ospedali, cliniche, case di cura o assimilabili con servizi in ogni stanza Edifici adibiti attività ricreative, associative o di culto Edifici adibiti attività industriali, commerciali o assimilabili Edifici adibiti attività sportive Edifici adibiti attività scolastiche pag 20
21 Ambienti riscaldati pag 21
22 Tipologie di muratura Tipo di struttura Edificio con muri di pietra o assimilabili Edificio con muri di mattoni pieno o assimilabili Edificio con muri di mattoni forati o assimilabili Edificio con pareti leggere o isolate all' interno Costante di tempo Fattore di utilizzazione degli apporti solari pag 22
23 Fabbisogno termico per la produzione di acqua calda pag 23
24 Fabbisogno specifico di ACS Il fabbisogno termico mensile per la produzione dell acqua calda sanitaria è dato da: pag 24
25 Fabbisogno specifico di ACS Il fabbisogno termico mensile per la produzione dell acqua calda sanitaria è dato da: pag 25
26 Ventilazione pag 26
27 Indici di affollamento e ventilazione pag 27
28 Apporti interni pag 28
29 Apporti interni pag 29
30 Ambienti riscaldati - Raccolta dati Ambienti riscaldati Spazi riscaldati Dimensioni Superficie utile riscaldata m 2 Superficie lorda di pavimento m 2 Volume netto riscaldato m 3 Volume lordo riscaldato m 3 Fruizione degli ambienti Indice di affollamento Fabbisogno di Acqua calda sanitaria persone / m 2 Wh/m 2 Giorno Wh/persona Giorno Ventilazione Naturale Ricambi orari h -1 Meccanica Ricambi orari h -1 pag 30
31 Superficie Lorda e Superficie Netta SUPERFICIE LORDA - Apporti di calore interni SUPERFICIE UTILE - Calcolo ricambi orari - Fabbisogno (specifico) ACS - Indice di prestazione energetica EP [kwh/m 2 anno] pag 31
32 Volume Lordo e Volume Netto riscaldato VOLUME LORDO -Indice di prestazione energetica EP [kwh/m 3 anno] -Costante di tempo VOLUME NETTO -Ventilazione ALTEZZA LORDA Comprende lo spessore del solaio ALTEZZA NETTA E l altezza utile interna pag 32
33 Superficie Utile e Volume Netto riscaldato Superficie Riscaldata Netta Volume riscaldato Netto Altezza Netta Piano Cantina (se riscaldato) Piano Terra Piano Tipo 1 Piano Tipo 2 Piano Tipo x Piano Tipo y Piano Sottotetto (se riscaldato) Piano copertura TOTALE pag 33
34 Superficie Lorda e Volume Lordo riscaldato Superficie Riscaldata Lorda Volumer riscaldato Lordo Altezza Lorda Piano Cantina (se riscaldato) Piano Terra Piano Tipo 1 Piano Tipo 2 Piano Tipo x Piano Tipo y Piano Sottotetto (se riscaldato) Piano copertura TOTALE pag 34
35 Verifica del volume netto In assenza di informazioni sul volume netto dell ambiente climatizzato (presenza-assenza divisori ecc.) il volume netto può essere ottenuto moltiplicando il volume lordo per un fattore fn funzione della tipologia edilizia. f n = Dove dm è lo spessore medio delle pareti esterne d m CATEGORIA DI EDIFICIO E.1, E.2, E.3, E.7 E.4, E.5, E.6, E.8 TIPO DI COSTRUZIONE Pareti di spessore superiore a 45 cm Pareti di spessore fino a 45 cm Con partizioni interne Senza partizioni interne pag 35
36 Contenuto della presentazione 2. Definizione dell involucro opaco e metodologie per la determinazione della trasmittanza pag 36
37 2.1 Le pareti perimetrali opache pag 37
38 Definizione dell Involucro Opaco pag 38
39 Scheda modello pag 39
40 Tipo di componente Copertura Parete verticale Parete verso vano scale Solaio confinante con sottotetto Solaio verso cantina o garage Solaio verso terra o esterno pag 40
41 Il Reperimento delle informazioni Per EDIFICI realizzati DOPO 10/91 Relazione Tecnica Disegni tecnici Capitolato prestazionale Per EDIFICI realizzati PRIMA 10/91 Abachi degli edifici di riferimento in funzione della zona e della provincia Disegni tecnici se disponibili Informazioni da chi ha eseguito le manutenzioni Ispezione visiva pag 41
42 Descrizione della parete Descrizione della parete Parete con isolamento dall' esterno a cappotto senza aggetti e/o balconi Parete con isolamento dall' esterno - a cappotto con aggetti e/o balconi Parete omogenea in mattoni pieni o pietra senza isolante Patete a cassa vuota con forati senza isolante Parete a cassa vuota con isolamento nell' intercapedine Pannello prefabbricato in cls con isolante all' interno Parete a cassa vuota con isolamento nell' intercapedine (pt corretto) Pannelli prefabbricati Muratura piena A cassa vuota senza isolante A cassa vuota con isolante Con isolamento a cappotto [FONTE: pag 42
43 Effetto dei ponti termici I valori di U vengono corretti automaticamente in funzione della tipologia edilizia U C,k è la trasmittanza termica corretta di ciascun componente opaco, k, termicamente uniforme, che separa l ambiente climatizzato dall ambiente circostante, espressa in W/m 2 K; U k è la trasmittanza termica di ciascun componente opaco, k, termicamente uniforme, che separa l ambiente climatizzato dall ambiente circostante, espressa in W/m 2 K; F PT è il fattore correttivo da applicare al valore di trasmittanza termica di ciascun componente opaco disperdente, k, così da tener conto delle maggiorazioni dovute ai ponti termici pag 43
44 Tipologia di componente e ambiente circostate Tipologia di componente Muratura in mattoni o tufo 30 cm Muratura in mattoni o tufo 45 cm Muratura in mattoni o tufo 60 cm Muratura in mattoni o tufo con isolante 2 cm Muratura in mattoni o tufo con isolante 4 cm Muratura in mattoni o tufo con isolante 6 cm Parete a cassa vuota Parete a cassa vuota con isolante 2 cm Parete a cassa vuota con isolante 4 cm Parete a cassa vuota con isolante 6 cm Pannelli sandwich isolati Ambiente circostante Esterno Terreno Cantina con serramenti aperti Cantina con serramenti chiusi Garage Sottotetto areato Sottotetto ben sigillato Corpi scala Ambienti interni adiacenti pag 44
45 Le caratteristiche fisiche dell elemento opaco pag 45
46 2.2 La determinazione della trasmittanza pag 46
47 Procedura per la misura in opera della trasmittanza VALUTAZIONE DI U Misura ISO 9869 Calcolo ISO 6946 Acquisizione della stratigrafia della struttura Termoflussimetro Relazione /91 Impianti Foro nella parete Abachi delle strutture Carotaggio Endoscopio CALCOLO DELLA TRASMITTANZA U Fonte [ANIT, Neo-Eubios 14] pag 47
48 La trasmittanza degli elementi opachi METODO DI VALUTAZIONE 1 Calcolo EN ISO Reperimento dei dati tramite ABACHI o raccomandazioni CTI Reperimento dei dati tramite materiale cartaceo del progetto Reperimento dei dati con sopralluogo e foratura parete Reperimento dei dati con sopralluogo e foratura parete Misura in opera ISO 9869 STRUMENTI NECESSARI Foglio di calcolo e Banca dati delle caratteristiche dei materiali Raccomandazioni CTI o Abaco Regionale, provinciale, comunale delle strutture Documentazione tecnica relativa alla concessione edilizia o al rogito o alla relazione impianti Endoscopio COSTO Basso TEMPI NECESSARI Ridotti SOGGETTI INTERESSATI Basso Ridotti Propietario Basso Molto elevato Mediamente Lunghi Ridotti Carotaggio Basso Ridotti Termoflussimetri acquisitora dati, termocoppie Propietario Ufficio Tecnico Comunale Propietario e inquilino Proprietario e inquilino AFFIDABILITA DELLE VALUTAZIONI Molto bassa Abaco= progetto= costruito? Bassa Progetto = costruito? Media Esperienza del professionista Buona Medio Ridotti Inquilino Ottima Fonte [ANIT, Neo-Eubios 14] pag 48
49 Calcolo della Trasmittanza con UNI EN ISO 6946 m 2 K/W m 2 K/W pag 49
50 Calcolo della Trasmittanza con UNI EN ISO 6946 pag 50
51 Calcolo della Trasmittanza con UNI EN ISO 6946 Spessore dello strato / Conduttività termica Relazione /91 Impianti Foro nella parete Abachi delle strutture pag 51
52 UNI 10351:1994 Materiali da costruzione Conduttività termica e permeabilità al vapore Conduttività indicativa di riferimento Conduttività utile di calcolo pag 52
53 UNI 10351:1994 Materiali da costruzione Conduttività termica e permeabilità al vapore La conduttività citata in molti depliants spesso non è qualcosa di affidabile. Si tende a fornire i valori migliori misurati in laboratorio, chi li usa non tiene in giusto conto di: Variabilità del prodotto Variabilità della conduttività al variare della temperatura Variabilità della conduttività al variare del contenuto di umidità Variabilità nel tempo (invecchiamento) La vecchia norma UNI 10351:1994 (ancora valida nonostante la ISO) fornisce valori standard, da prendere come riferimento nei calcoli se il produttore cui ci si affida non svolge un adeguato controllo statistico sulla produzione Quindi propone un valore di m coefficiente correttivo (1+m)/100 che tiene conto dell utilizzo edilizio standard del materiale considerato. Sarebbe comunque compito del progettista decidere quale m adottare pag 53
54 UNI EN ISO 10456:2001 Materiali e prodotti per edilizia. Procedimenti per la determinazione dei valori termici dichiarati e di progetto La norma ISO definisce una serie di regole per la determinazione dell influenza della temperatura e del contenuto di umidità sulle caratteristiche termiche dei materiali (conduttività), finalizzata sia a rendere ripercorribili le valutazioni di progetto, sia a dare una regola per la dichiarazione dei valori caratterizzanti i prodotti commerciali. L idea è quella di esprimere tali variabilità in termini di una serie di coefficienti: La norma indica: F T fattore di conversione che tiene conto della temperatura F m fattore di conversione che tiene conto dell umidità F a fattore di conversione che tiene conto dell invecchiamento dei materiali considerati λ = λ F F F d T m a FT = e T ( ) f T T D 0 pag 54
55 Sintesi conduttività materiali normali Svizzera energia, Calcolo del coefficiente U e catalogo degli elementi costruttivi per nuovi edifici pag 55
56 Sintesi conduttività materiali bio Svizzera energia, Calcolo del coefficiente U e catalogo degli elementi costruttivi per nuovi edifici pag 56
57 Ricapitolando [FONTE UNI EN Impianti di riscaldamento negli edifici Metodo di calcolo del carico termico di progetto] pag 57
58 Endoscopia Valutazione della stratigrafia con ENDOSCOPIO Calcolo di U con ISO 6946 Valutazione invasiva eseguita su una parete significativa, rappresentante la tipologia del sistema di chiusura Esperienza da parte dell esaminatore Costo elevato dello strumento Fonte [ pag 58
59 Termografia Permette di avere solo valutazioni qualitative. Utile per la individuazione di colonne montanti di adduzione e riscaldamento Esperienza da parte dell esaminatore Costo elevato dello strumento Attenzione all interpretazione dei risultati pag 59
60 Valutazione della trasmittanza con il termoflussimetro Interno Esterno pag 60
61 Valutazione della trasmittanza con il termoflussimetro ISO 9869 Posizionare i sensori sulla parete più significativa e rappresentativa dell involucro Controllare la perfetta adesione del termoflussimetro al supporto Evitare la vicinanza di punti singolari (ponti termici, variazioni di geometria della facciata) Evitare l irraggiamento solare diretto sui sensori Registrare i dati in continuo: ore Valutazione non invasiva e attendibile E la Conduttanza. Vanno aggiunte le resistenze superficiali C = t 0 t 0 ϕ() t dt T () () pi t Tpe t dt Fonte [ANIT, NeoEubios n 14] pag 61
62 Rilievo delle Pareti RILIEVO DELLE PARETI Caratteristiche Nome dell' elemento Superficie dell' elemento m 2 Trasmittanza dell' elemento W/m 2 K Esposizione Orizzontale Nord Sud Est PARETE 3 PARETE 4 Ovest Nord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO BASE ALTEZZA AREA NOME [m] [m] [m 2 ] PARETE 1 PARETE 2 Finutura Chiara Media Scusa Inclinazione Orizzontale Inclinato Verticale Definizione delle schede di rilievo delle superfici Superficie totale di parete di tipologia e stratigrafia omogenea pag 62
63 Rilievo delle Pareti Ai fini del calcolo del coefficiente di dispersione termica per trasmissione occorre considerare l'area lorda esterna del componente, comprensiva di tamponamento e ponti termici (area contornata in rosso nella figura sottostante). Nel caso di certificazione di singola unità immobiliare dotata di impianto termico autonomo si considera l'area, misurata dall'esterno, comprensiva dell'intera soletta superiore, inferiore e delle strutture di separazione dalle altre unità immobiliari (NON si deve considerare la mezzeria). pag 63
64 Rilievo delle Pareti pag 64
65 Trasmittanze Standard CTI 3/03 pag 65
66 Trasmittanze Standard CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari Misurato pag 66
67 Pareti - Orientamento e Finitura RILIEVO DELLE PARETI Caratteristiche Nome dell' elemento Superficie dell' elemento m 2 Trasmittanza dell' elemento W/m 2 K Esposizione Finutura Orizzontale Nord Sud Est Ovest Nord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest Chiara Media Inclinazione Orizzontale Inclinato Scusa Verticale DA OTTENERE con: FINITURA Chiara COLORI Dal Bianco al Giallo o superficie riflettente α coefficiente di assorbimento Da 0 a 0.3 Media Toni pastello Da 0.3 a Scura Dal rosso mattone al grigio scuro Da 0.7 a 0.9 L atto catastale Planimetria generale Rilievo in situ pag 67
68 2.3 La copertura pag 68
69 COPERTURA pag 69
70 Descrizione della Copertura Tipologia di componente di copertura Tetto in legno con tegole Tetto in legno con tegole con isolante 2 cm Tetto in legno con tegole con isolante 4 cm Tetto in legno con tegole con isolante 6 cm Tetto in laterocemento con tegole Tetto in laterocemento con tegole con isolante 2 cm Tetto in laterocemento con tegole con isolante 4 cm Tetto in laterocemento con tegole con isolante 6 cm Soletta piana in laterocemento Soletta piana in laterocemento con isolante 2 cm Soletta piana in laterocemento con isolante 4 cm Soletta piana in laterocemento con isolante 6 cm Tetto in pannelli sandwich con isolante 2 cm Tetto in pannelli sandwich con isolante 4 cm Tetto in pannelli sandwich con isolante 6 cm Ambiente circostante Esterno Sottotetto aerato Sottotetto ben sigillato Ambienti interni adiacenti pag 70
71 Rilievo delle coperture RILIEVO DELLE COPERTURE Caratteristiche Nome dell' elemento Superficie dell' elemento m 2 Trasmittanza dell' elemento W/m 2 K DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO BASE ALTEZZA AREA NOME [m] [m] [m 2 ] FALDA 1 FALDA 2 Esposizione Finutura FALDA 3 Orizzontale FALDA 4 Nord Sud Est Ovest Nord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest Chiara Media Scura Inclinazione Orizzontale Inclinato Verticale Vale quanto detto per le pareti Somma area di porzioni di copertura omogenee e con stesso orientamento CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari pag 71
72 2.4 Il Solaio Confinante con il sottotetto pag 72
73 Solaio confinante con sottotetto pag 73
74 Descrizione di soletta confinante con sottotetto Tipologia di soletta confinante con sottotetto Soletta cementizia Soletta cementizia con controfodera in laterizio Soletta in laterocemento RILIEVO DEI SOLAI CONFINANTI CON IL SOTTOTETTO Ambiente circostante Sottotetto aerato Sottotetto ben sigillato Caratteristiche Nome dell' elemento Superficie dell' elemento m 2 Trasmittanza dell' elemento W/m 2 K DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO Dim 1 Dim 2 AREA NOME [m] [m] [m 2 ] SOLAIO SUP 1 SOLAIO SUP 2 SOLAIO SUP3 SOLAIO SUP 4 pag 74
75 Trasmittanze standard Solai UNI pag 75
76 Abaco dei solai CTI CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari pag 76
77 2.5 La parete verso il vano scala pag 77
78 PARETE VERSO VANO SCALA pag 78
79 Descrizione della parete verso vano scala Tipologia di parete verso vano scala DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO BASE ALTEZZA AREA NOME [m] [m] [m 2 ] PARETE 1 PARETE 2 PARETE 3 PARETE 4 Muratura in mattoni o tufo 30 cm Muratura in mattoni o tufo 45 cm Muratura in mattoni o tufo 60 cm Parete a cassa vuota Parete a cassa vuota con isolante 2 cm Parete a cassa vuota con isolante 4 cm Parete a cassa vuota con isolante 6 cm Parete in cemento armato Ambiente circostante RILIEVO DELLE PARETI Corpi scala Caratteristiche Nome dell' elemento Superficie dell' elemento m 2 Trasmittanza dell' elemento W/m 2 K Ininfluenti definizioni colore, orientamento e inclinazione pag 79
80 Abaco delle strutture CTI CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari pag 80
81 2.6 Il solaio verso cantina o garage pag 81
82 SOLAIO VERSO CANTINA O GARAGE pag 82
83 Descrizione del solaio verso cantina o garage Tipologia di soletta verso garage o cantina Soletta su cantina Soletta su cantina con isolante 2 cm Soletta su cantina con isolante 4 cm Soletta su cantina con isolante 6 cm Parete a cassa vuota con isolante 2 cm Parete a cassa vuota con isolante 4 cm Parete a cassa vuota con isolante 6 cm Parete in cemento armato Ambiente circostante Cantina con serramenti aperti Cantina con serramenti chiusi Garage RILIEVO DEI SOLAI VERSO CANTINA O GARAGE Caratteristiche Nome dell' elemento Superficie dell' elemento m 2 Trasmittanza dell' elemento DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO Dim 1 Dim 2 AREA NOME [m] [m] [m 2 ] SOLAIO 1 SOLAIO 2 SOLAIO 3 SOLAIO 4 W/m 2 K pag 83
84 Trasmittanze standard Solai UNI pag 84
85 Trasmittanze standard Solai UNI pag 85
86 Abaco dei solai CTI CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari pag 86
87 2.7 Il solaio verso terra o esterno pag 87
88 Solaio verso terra o esterno pag 88
89 Descrizione solaio verso terra o esterno RILIEVO DEI SOLAI VERSO CANTINA O GARAGE Caratteristiche Nome dell' elemento Superficie dell' elemento m 2 Trasmittanza dell' elemento W/m 2 K Tipologia di solaio verso Terra o Esterno Solaio controterra Solaio su spazio aperto con isolante 2 cm Solaio su spazio aperto con isolante 4 cm Solaio su spazio aperto con isolante 6 cm Solaio su vespaio con isolante 2 cm Solaio su vespaio con isolante 4 cm Solaio su vespaio con isolante 6 cm Solaio su vespaio aerato con isolante 2 cm Solaio su vespaio aerato con isolante 4 cm Solaio su vespaio aerato con isolante 6 cm DIMENSIONI GEOMETRICHE DELL'ELEMENTO Dim 1 Dim 2 AREA NOME [m] [m] [m 2 ] SOLAIO 1 SOLAIO 2 SOLAIO 3 SOLAIO 4 Ambiente circostante Cantina con serramenti aperti Cantina con serramenti chiusi Garage pag 89
90 Abaco dei solai CTI CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari pag 90
91 3. Definizione dell involucro trasparente e metodologie per la determinazione della trasmittanza pag 91
92 Involucro trasparente pag 92
93 Descrizione dell Elemento Trasparente pag 93
94 Descrizione dell elemento trasparente Nome del serramento Serramento - Tipologia telaio Superficie del serramento m 2 Legno Metallo Perimetro del vetro m PVC Alluminio Distanziatore Metallico Plastico Alluminio-Legno Alluminio Taglio Termico Serramento - Tipologia di vetro Esposizione Singolo Singolo selettivo Orizzontale Doppio con rivestimento selettivo pirolitico Nord Sud Est Ovest Doppio con rivestimento selettivo catodico Nord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest Triplo Triplo con rivestimento selettivo pirolitico Triplo con rivestimento selettivo catodico pag 94
95 Serramento Il telaio Serramento - Tipologia telaio Legno Metallo PVC Alluminio Alluminio-Legno Alluminio Taglio Termico Alluminio senza T.T. Alluminio con T.T. UNI EN ISO Prestazione termica di finestre, porte e chiusure Metodo analitico per i telai pag 95
96 Trasmittanza del telaio UNI d1 Esempio: df=75 mm Uf=1.8 W/(m 2 K) d + d f d2 d = pag 96
97 Trasmittanza del telaio UNI Esempio: d=32 mm U f0 =2.5 W/(m 2 K) Questo valore deve essere corretto in funzione dell area del telaio Per telai in alluminio senza taglio termico assumere U f0 pari a 5,9 W/(m 2 K) pag 97
98 Serramento Il vetro Serramento - Tipologia di vetro Singolo Singolo selettivo Doppio con rivestimento selettivo pirolitico Doppio con rivestimento selettivo catodico Triplo Triplo con rivestimento selettivo pirolitico Triplo con rivestimento selettivo catodico pag 98
99 Misura in opera dello spessore del vetro Misuratore dello spessore della lastra Spessore della lastra = Dove si incontrano i due cerchi riflessi pag 99
100 Calcolo della trasmittanza del vetro m 2 K/W m 2 K/W pag 100
101 Abachi Trasmittanza Telaio + Vetro Percentuale di telaio 30% Percentuale di telaio 20% pag 101
102 Dati Elemento trasparente Nome del serramento Superficie del serramento m 2 Perimetro del vetro m Distanziatore Metallico Plastico Esposizione Orizzontale Nord Sud Est Ovest Nord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest pag 102
103 Tipo cassonetto Isolato Non Isolato Superficie m 2 Aggetto orizzontale Distanza finestra Profondità aggetto Aggetto verticale Distanza finestra Profondità aggetto Profondità m m m m Distanza Profondità Distanza pag 103
104 Concorrono a determinare, assieme al fattore di ombreggiatura parziale dovuto ad ostruzioni esterne, F h, il fattore di riduzione degli apporti solari dovuto all ombreggiatura pag 104
105 3.1 La serra solare pag 105
106 pag 106
107 SERRA SOLARE pag 107
108 Volume netto spazio soleggiato m 3 pag 108
109 Elementi tra ambiente riscaldato e spazio soleggiato ELEMENTI TRA AMBIENTE RISCALDATO E SPAZIO SOLEGGIATO Elemento opaco verticale Trasmittanza termica Superficie W/m2 K m2 Gradazione finitura Chiara Media Scura Esposizione Orizzontale Nord Sud Est Ovest Nord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest Elemento opaco Orizzontale Trasmittanza termica Superficie Gradazione finitura W/m2 K m2 Interno Serra Esterno Chiara Media Scura pag 109
110 Elementi tra ambiente riscaldato e spazio soleggiato Elementi trasparenti Trasmittanza termica vetro W/m 2 K Superficie totale serramento m 2 Perimetro del vetro Tipo di telaio Legno Metallo PVC Alluminio Alluminio - Legno Alluminio - Taglio termico Tipo di vetro Singolo Singolo selettivo Doppio con rivestimento selettivo pirolitico Doppio con rivestimento selettivo catodico Triplo Triplo con rivestimento selettivo pirolitico Triplo con rivestimento selettivo catodico Interno Serra Esterno Distanziatore Metallico Plastico pag 110
111 Elementi tra spazio soleggiato e ambiente esterno ELEMENTI TRA SPAZIO SOLEGGIATO E AMBIENTE ESTERNO Elementi opachi verticali Trasmittanza termica W/m 2 K Superficie 1 m 2 Esposizione Orizzontale Nord Sud Est Ovest Nord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest Superficie 2 m 2 Esposizione Orizzontale Nord Sud Est Ovest Nord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest Superficie 3 m 2 Esposizione Orizzontale Nord Sud Est Ovest Nord_Est Sud_est Sud_ovest Nord_ovest Gradazione finitura Chiara Media Scura Elementi opachi orizzontali Interno Serra Esterno Trasmittanza termica W/m 2 K Superficie m 2 Gradazione finitura Chiara Media Scura pag 111
112 Elementi tra spazio soleggiato e ambiente esterno ELEMENTI TRA SPAZIO SOLEGGIATO E AMBIENTE ESTERNO Elementi trasparenti Trasmittanza termica vetro W/m 2 K Superficie totale serramento m 2 Perimetro del vetro Tipo di telaio Legno Metallo PVC Alluminio Alluminio - Legno Alluminio - Taglio termico Tipo di vetro Singolo Singolo selettivo Doppio con rivestimento selettivo pirolitico Doppio con rivestimento selettivo catodico Triplo Triplo con rivestimento selettivo pirolitico Triplo con rivestimento selettivo catodico Interno Serra Esterno Distanziatore Metallico Plastico pag 112
113 4. Energia primaria e riscaldamento pag 113
114 Energia Primaria Energia primaria pag 114
115 Normativa specifica di riferimento UNI EN 832:2001 Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento Edifici residenziali UNI EN ISO 13790:2005 Prestazione termica degli edifici Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento UNI 10348:1993 Prestazioni energetiche degli edifici Rendimenti dei sistemi di riscaldamento Metodo di calcolo UNI 10349:1994 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici CTI R03/3 Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione invernale e preparazione acqua calda per usi igienico-sanitari (scaricabile da CTI 9 febbraio 2007 Prestazioni energetiche degli edifici Climatizzazione invernale e preparazione dell acqua calda per usi igienico sanitari. Parte 2: Energia primaria e rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda per usi igienico-sanitari. Delibera Giunta Regionale (DGR) VIII/5773 del 31 ottobre 2007 (aggiorna la DGR n. 5018/2007 del 26 giugno 2007, Disposizioni inerenti all efficienza energetica in edilizia ) Decreto n del 13 dicembre 2007, Aggiornamento della procedura di calcolo per predisporre l'attestato di certificazione energetica degli edifici, previsto con dgr 5018/2007 e successive modifiche ed integrazioni. pag 115
116 Bilancio energetico di un edificio UNI EN ISO pag 116
117 Bilancio energetico di un edificio DEMAND SITE ELETT. SUPPLY SITE Attenzione alla differenza tra energia utile ed energia primaria pag 117
118 Fabbisogno energia netta pag 118
119 Fabbisogno energia netta pag 119
120 Fabbisogno energia primaria Il fabbisogno di energia primaria (al quale è associato un indice di prestazione energetica EP) è calcolabile solo per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria (o eventualmente combinato) Per la climatizzazione estiva non vi è un indice di prestazione relativo all energia primaria Per valutare il fabbisogno di energia primaria, bisogna dunque passare attraverso la valutazione del sistema di riscaldamento pag 120
121 4.1 L impianto di riscaldamento pag 121
122 Energia Primaria pag 122
123 Il Reperimento delle informazioni Per EDIFICI realizzati DOPO 10/91 Relazione Tecnica Disegni tecnici Capitolato prestazionale Per EDIFICI realizzati PRIMA 10/91 Disegni tecnici se disponibili Informazioni da chi ha eseguito le manutenzioni Ispezione visiva Dimensionamento di massima I dati dovranno essere acquisiti mediante libretto di centrale, targhe presenti su ciascun sottosistema, schede tecniche, etc.. pag 123
124 Il sistema di riscaldamento SISTEMA DI RISCALDAMENTO Generazione di calore per Riscaldamento Riscaldamento e ACS Impianto di riscaldamento Generatore multistadio e modulante Caldaia a condensazione Pompa di calore Generatore a combustione di biomasse Teleriscaldamento Recuperatore di calore Il sistema di riscaldamento è un impianto destinato alla climatizzazione invernale, con o senza la produzione di acqua calda sanitaria, o alla produzione centralizzata della sola acqua calda sanitaria Comprende il sottosistema di generazione, emissione (e relativo controllo), distribuzione, accumulo, e il recuperatore di calore Efficienza recuperatore di calore È prevista la presenza di apparecchi ausiliari, funzionanti ad energia elettrica, per ciascuno dei quattro sottosistemi. Il fabbisogno energetico degli ausiliari viene calcolato in funzione delle ore di funzionamento (caldaia tradizionale o a condensazione) o delle ore di occupazione (dalla potenza all energia) pag 124
125 Il sistema di riscaldamento Il calcolo del fabbisogno mensile di energia primaria si effettua partendo dal fabbisogno termico dell involucro, sommando progressivamente le perdite dei vari sottosistemi al netto dei recuperi dell energia elettrica Schema di calcolo dell energia primaria per la climatizzazione invernale (Fonte: pren 15316) k xh = frazione recuperata dell en. elettrica assorbita dagli ausiliari dei vari sottosistemi x (G,S,D,E) Q = Q + Q k W xh, in xh, out L, xh xh xh Ai fini della certificazione energetica degli edifici, le perdite termiche dei 4 sottosistemi si assumono non recuperabili pag 125
126 Il sistema di riscaldamento I rendimenti dei vari sottosistemi concorrono a determinare le perdite termiche dei vari sottosistemi Schema di calcolo dell energia primaria per la climatizzazione invernale (Fonte: pren 15316) Q 1 = 1 Q L, eh NH, r ηeh pag 126
127 Il recuperatore di calore Recuperatore di calore Schema di calcolo dell energia primaria per la climatizzazione invernale (Fonte: pren 15316) Efficienza recuperatore di calore Q = Q ( Q η ) NH, r NH V RCV Q NH,r = fabbisogno termico per il riscaldamento dell involucro CORRETTO per tenere conto del contributo di un eventuale recuperatore di calore W RCV = fabbisogno di energia elettrica mensile del recuperatore di calore WRCV = W i RCV hrcv N i pag 127
128 4.2 Il sottosistema di emissione e di controllo pag 128
129 Il sistema di emissione pag 129
130 Alcune tipologie di terminali di erogazione Radiatore Termoconvettore Ventilconvettore Pannelli a pavimento/soffitto Pannelli a parete Pannelli senza isolamento pag 130
131 Sistema di emissione Il rendimento di emissione Radiatori su parete esterna isolata Radiatori su parete interna Ventilconvettori Termoconvettori Bocchette in sistemi ad aria calda Pannelli isolanti annegati a pavimento Pannelli iannegati a pavimento Pannelli annegati a soffitto Pannelli a parete Rendimento dei terminali di erogazione Fino a 4 m di altezza dei locali Oltre 4 m di altezza dei locali TERMINALE DI EROGAZIONE CALORE η eeh Radiatori su parete esterna isolata 0.96 Radiatori su parete interna 0.95 Ventilconvettori 0.95 Termoconvettori 0.93 Bocchette in sistemi ad aria calda 0.92 Pannelli isolati annegati a pavimento 0.98 Pannelli annegati a pavimento 0.96 Pannelli annegati a soffitto 0.95 Pannelli a parete 0.95 TERMINALE DI EROGAZIONE CALORE Generatore d aria calda singolo basamento non canalizzato Altezza del locale [m] η eeh Generatore d aria calda canalizzato Generatore d aria calda singolo pensile Aerotermi da acqua pensili Aerotermi ad acqua a parete Generatore d aria calda singolo pensile a condensazione Strisce radianti ad acqua o vapore Strisce radianti a fuoco diretto Riscaldatore ad infrarossi Fonte: Comitato termotecnico Italiano, Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione e preparazione acqua calda per usi igienico - sanitari, 2007 Pannelli a pavimento annegati Pannelli a pavimento isolati pag 131
132 Le potenze ausiliarie del sistema di emissione Fabbisogno en. elettrica: presenza di ventilatori, valvole e sistemi di regolazione Sistema di emissione Radiatori su parete esterna isolata Radiatori su parete interna Ventilconvettori Termoconvettori Bocchette in sistemi ad aria calda Pannelli isolanti annegati a pavimento Pannelli iannegati a pavimento Pannelli annegati a soffitto Pannelli a parete Potenza Ausiliari kw CATEGORI A DI TERMINALI Terminali privi di ventilatore con emissione per convezione naturale o irraggiamento Terminali di erogazione per immissione di aria calda Terminali di erogazione ad acqua con ventilatore a bordo (emissione per convezione forzata) TIPOLOGIE Radiatori, convettori, strisce radianti, pannelli isolati dalle strutture ed annegati nelle strutture Bocchette e diffusori in genere Ventilconvettori, convettori ventilati, apparecchi in genere con ventilatore ausiliario. Per i ventilconvettori si riporta a fianco la tabella di default FABBISOGNI ELETTRICI UNITARI Nulli Si considerano compresi nella distribuzione dell aria Portata d aria dei ventilconvettori Fino a 200 m3/h Da 200 a 400 m3/h Da 400 a 600 m3/h Potenza elettrica W Fonte: Comitato termotecnico Italiano, Prestazioni energetiche degli edifici. Climatizzazione e preparazione acqua calda per usi igienico - sanitari, 2007 I consumi elettrici degli ausiliari del sistema di emissione si considerano recuperati come energia termica utile in ambiente, dunque, ai fini della certificazione energetica degli edifici, la frazione recuperata dell energia elettrica, k eh, si assume pari a pag 132
133 Il sistema di regolazione Sistema di regolazione Regolazione manuale Climatica centralizzata Rendimento di regolazione Tipologia Termostato di caldaia Regolatore climatico Singolo ambiente Regolazione on-off Climatico e singolo ambiente Regolatore modulante (banda 1 ) Solo a zona Regolatore modulante (banda 2 ) Climatico a zona Regolazione dell energia termica direttamente proporzionale alla variazione di temperatura: Riscaldo nell intervallo +- 1 o 2 rispetto a T set point pag 133
134 Rendimenti di regolazione UNI Capacità termica IMPIANTO DI RISCALDAMENTO Radiatori e convettori Pannelli radianti isolati dalla struttura Pannelli radianti annegati nella struttura Rendimenti di controllo, η ch, per alcune configurazioni impiantistiche (Decreto 15833) pag 134
135 4.3 Il sottosistema di distribuzione pag 135
136 Il sistema di distribuzione Sistema di distribuzione Autonomo Centralizzato Tipo di distribuzione Verticale, montanti in traccia nei paramenti interni o nelle intercapedini, tubazioni posteriori al 1994 Verticale, montanti in traccia nei paramenti interni o nelle intercapedini, tubazioni installate tra il 1976 e il 1994 Verticale, montanti nelle intercapedini, tubazioni precedenti al 1976 Orizzontale Anno di installazione Prima del 1976 Dopo il 1976 Dopo il 1994 Potenza ausiliari kw Relazione tecnica, dati progettuali, ispezione in sito, termografia Relazione tecnica, ispezione in sito o CALCOLO pag 136
137 I rendimenti di distribuzione pag 137
138 Le potenze ausiliarie del sistema di distribuzione Fabbisogno en. elettrica: presenza di pompe di circolazione e di valvole Per calcolare la potenza elettrica assorbita da una pompa Dove: Φidr W PO, d = in [kw] η PO W Po,d = è la potenza elettrica assorbita dalla pompa [W] Φ IDR = è la potenza idraulica richiesta alla pompa η PO = Rendimento della pompa Mentre Φ = ( V H ) idr in [W] 367 Dove: V è la portata di acqua [l/h] H la prevalenza richiesta [m] La frazione recuperata dell energia elettrica degli ausiliari del sistema di distribuzione, k dh, si assume pari a 0.85 pag 138
139 4.4 Il sottosistema di accumulo pag 139
140 Il sistema di accumulo Ai fini della certificazione energetica degli edifici, la frazione recuperata dell energia elettrica degli ausiliari del sistema di accumulo, k sh, si assume pari a 1. Relazione tecnica o ispezione in sito Volume di accumulo da 10 fino a 50 litri da 50 a 200 litri da 200 a 1500 litri da 1500 a litri oltre litri Potenza ausiliari kw E trascurabile nel calcolo nel caso in cui l ausiliario non sia una resistenza di back up o postriscaldamento per il mantenimento del livello termico pag 140
141 4.5 Il sottosistema di generazione - generatore di calore, multistadio e modulante, tradizionale - generatore di calore a condensazione pag 141
142 Il generatore di calore pag 142
143 Il generatore di calore pag 143
144 Il generatore di calore tradizionale pag 144
145 Il generatore di calore CARATTERISTICHE TECNICHE DEL GENERATORE Tipo di generatore per perdite al camino a bruciatore spento Bruciatori ad aria soffiata con chiusura all'aria comburente all'arresto Bruciatori soffiati a premiscelazione totale Generatori con scarico a parete Bruciatori ad aria soffiata senza chiusura all'aria comburente all'arresto Bruciatori atmosferici a gas Installazione del generatore Entro lo spazio riscaldato Tipo B entro lo spazio riscaldato Installato in centrale termica Installato all' esterno Ubicazione della centrale termica Centrale termica sotto il piano campagna Centrale termica adiacente ad ambiente a temperatura costante Centrale termica isolata o adiacente a locale non riscaldato Generatore installato all'esterno Generatore installato all'interno TIPO DI GENERATORE Circolazione permanente di acqua in caldaia Interruzione della circolazione in caldaia a temperatura ambiente raggiunta Tipo di generatore per peso Generatore a parete Generatore di acciaio Generatore in ghisa Altezza camino <10 m >10 m Potenza nominale al focolare kw Età generatore Fino a 5 anni Da 6 a 11 anni Superiore a 12 anni pag 145
146 Il generatore di calore Potenza totale elettrica dei bruciatori Potenza totale elettrica delle pompe interne kw kw Perdite nominali attraverso il mantello % Perdite nominali al camino a bruciatore spento % Perdite nominali al camino a bruciatore acceso % In automatico da CENED Relazione tecnica collaudo prova fumi e libretto caldaia per approfondimento Temperatura media dell'acqua nel generatore C pag 146
147 Caldaia a condensazione pag 147
148 Caldaia a condensazione Combustibile Metano Gasolio GPL Olio combustibile Biomassa Fattore di recupero di condensazione R (va a ridurre la perdita percentuale al camino a bruciatore acceso) pag 148
149 4.6 Altre tipologie di generatore di calore pag 149
150 Il generatore di calore Pompa di calore pag 150
151 Pompa di calore COP Per pompe di calore TERRA-ACQUA e ACQUA-ACQUA: COP E o COP T = valori dichiarati dal costruttore pag 151
152 Pompa di calore COP Scheda tecnica della macchina Per pompe di calore ARIA-ARIA Se il sistema di generazione è una pompa di calore, il fabbisogno di energia primaria mensile, che deve assumere un valore sempre positivo, si calcola tramite la seguente formula: pag 152
153 Il generatore di calore Generatore a biomassa pag 153
154 Il generatore di calore Teleriscaldamento pag 154
155 Il rendimento globale medio stagionale Il rendimento globale medio stagionale calcolato deve essere superiore al valore limite indicato dalle disposizioni legislative cogenti (DLGS 311/2006) pag 155
156 5. La produzione di Acqua Calda Sanitaria pag 156
157 Il Reperimento delle informazioni Per EDIFICI realizzati DOPO 10/91 Relazione Tecnica Disegni tecnici Capitolato prestazionale Per EDIFICI realizzati PRIMA 10/91 Disegni tecnici se disponibili Informazioni da chi ha eseguito le manutenzioni Ispezione visiva Dimensionamento di massima pag 157
158 L acqua calda sanitaria pag 158
159 La produzione di acqua calda sanitaria - Erogazione ACQUA CALDA SANITARIA Sistema di erogazione Potenza ausiliari kw Rendimento dei terminali di erogazione FISSATO 0.95 Fabbisogno en. elettrica: presenza di erogatori e/o riscaldatori istantanei di acqua calda alimentati elettricamente Ai fini della certificazione energetica degli edifici, la frazione recuperata dell energia elettrica degli ausiliari del sistema di erogazione, k ew, si assume pari a 1 nel caso in cui l ausiliario sia una resistenza elettrica per riscaldamento istantaneo dell acqua calda sanitaria e a 0 in tutti gli altri casi pag 159
160 La produzione di acqua calda sanitaria - Accumulo pag 160
161 La produzione di acqua calda sanitaria - Accumulo Sistema di accumulo Volume di accumulo Potenza ausiliari da 10 fino a 50 litri da 50 a 200 litri da 200 a 1500 litri da 1500 a litri oltre litri La frazione recuperata dell energia elettrica degli ausiliari del sistema di accumulo, k sw, è uguale al rendimento meccanico nominale degli ausiliari stessi e, ai fini della certificazione energetica degli edifici, si assume pari a 1. kw pag 161
162 La produzione di acqua calda sanitaria - Distribuzione Sistema di distribuzione Tipologia di sistema Sistema installato prima 373/76 Sistema installato dopo 373/76 Sistema autonomo o combinato con potenza < di 35 kw Tipo si distribuzione Con ricircolo Senza ricircolo Potenza ausiliari Considerare anche la pompa della colonna di ricircolo kw Comune a Edifici con più di 3 piani Rendimento dei terminali di distribuzione pag 162
163 La produzione di acqua calda sanitaria - Distribuzione La frazione recuperata dell energia elettrica degli ausiliari del sistema di distribuzione, k dw, è uguale al rendimento meccanico nominale degli ausiliari stessi e, ai fini della certificazione energetica degli edifici, si assume pari a 0.85 pag 163
164 La produzione di acqua calda sanitaria - Generatore Generatore di calore Attivo solo se si seleziona Riscaldamento e non Riscaldamento + ACS Tipo di impianto Generatore a gas di tipo istantaneo Generatore a gas ad accumulo Bollitore elettrico ad accumulo Bollitore ad accumulo a fuoco diretto Versione Tibo B con pilota permanente Tipo B senza Pilota Tico C senza Pilota Rendimento dei terminali di generazione In automatico da scelte su Tipo e versione pag 164
165 6. I collettori solari pag 165
166 La produzione di ACS Solare Termico pag 166
167 I collettori solari Vetrato Ad evacuazione FONTE: Mario Motta impianti solari per la prodizione di acqua calda Non vetrato pag 167
168 I collettori solari FONTE: Mario Motta impianti solari per la prodizione di acqua calda pag 168
169 I collettori solari Caratteristiche tecniche di collettori solari tipici (Fonte: ESTIF) pag 169
170 7. L energia elettrica e I pannelli fotovoltaici pag 170
171 Energia elettrica Tipo di celle Silicio Mono cristallino Efficienza Silicio Poli cristallino Silicio Amorfo Superficie Captante m 2 Esposizione orientamento % Monocristallino % Policristallino 6-10% Amorfo Orizzontale Verticale Sud Verticale Sud-Ovest Verticale Sud-Est Verticale Ovest Verticale Est 10 Sud 10 SE/SO 10 E/O 30 Sud 30 SE/SO 30 E/O 60 Sud 60 SE/SO 60 E/O pag 171
172 8. Le emissioni di CO 2 pag 172
173 Il tipo di approvvigionamento Basso!!! Tra il 29 e il 41% pag 173
174 pag 174
175 Indicatori di prestazione energetica BUONA SERATA! pag 175
176 Saluti GRAZIE DELL ATTENZIONE pag 176
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