Protezione civile. Assessorato all Ambiente. Viaggio alla scoperta dei rischi del mondo (e di casa nostra) 8-14 anni

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1 Assessorato all Ambiente Protezione civile Viaggio alla scoperta dei rischi del mondo (e di casa nostra) 8-14 anni

2 Angela Pezzillo Un Mondo di Rischi Viaggio alla scoperta dei Rischi del Mondo (e di casa nostra)

3 2 Sommario I rischi naturali pag. 6 I terremoti pag. 7 I vulcani pag. 13 Le frane pag. 19 Gli tsunami pag. 23 Le alluvioni pag. 29 I rischi artificiali pag. 33 Gli impianti industriali pag. 34 Il trasporto di merci pericolose pag. 37 Gli incendi pag. 41 I rischi di tutti i giorni pag. 45 Le etichette di pericolo pag. 47 I segnali di sicurezza e antincendio pag. 48 I segnali di salvataggio pag. 50 Le domande rischiose pag. 59 Scopri quanto sei bravo pag. 62

4 Care ragazze, cari ragazzi 3 Ciao! Sono Simona Arletti, l assessore del Comune di Modena che si occupa delle tematiche legate all Ambiente e ho pensato insieme ai miei collaboratori e tecnici di aggiornare questa pubblicazione sui rischi in modo che tu ne possa discutere con i tuoi compagni di scuola, insegnanti, amici e genitori. Il rischio è la possibilità che un evento, non voluto da noi, ci possa colpire provocando guai. Certamente ti sarà venuto in mente il terremoto di maggio Ed è proprio perché eventi che non possiamo controllare o prevedere possono influire sulla nostra vita, abbiamo pensato di riproporre questo libricino. Conoscere i pericoli che possiamo trovare nell ambiente in cui viviamo e prepararci ad affrontarli riduce molto il rischio ed i suoi effetti negativi. Questa pubblicazione è stata realizzata con la collaborazione della Protezione Civile di Modena che conta quasi 200 volontari, tra cui un gruppo di ragazzi tra i 16 e i 18 anni. Chissà che in un futuro non decida anche tu entrarne a far parte! Spero che la lettura sia piacevole e che tu possa imparare qualcosa di utile per il tuo futuro. Buona lettura! Simona Arletti Assessore all Ambiente e Protezione Civile del Comune di Modena

5 4 Prima di cominciare Terremoti, incendi, ma anche pentole d acqua bollente o spinte sulle scale: piccoli o grandi pericoli, di tutti i giorni o molto rari, che preferiamo chiamare rischi. Dove sta la differenza? Se di fronte a un pericolo adottiamo un comportamento corretto questo non ha conseguenze o ne ha molto meno perché il rischio che ci succeda qualche cosa di spiacevole dipende anche da noi. I rischi di cui si parla in questo libro sono stati divisi in tre categorie. Quelli naturali, che avvengono quando la Terra o il Cielo si arrabbiano, e quando lo fanno sono veramente furiosi; quelli artificiali che, ahimè, abbiamo creato noi ma sui quali possiamo fare molto per toglierceli di torno. Esiste poi una categoria di rischi, meno gravi ma più frequenti: sono quelli, piccoli o grandi, di tutti i giorni. Con questi dobbiamo fare molta attenzione perché possono essere una vera seccatura. Alla fine di ogni rischio troverete una pagina colorata con le norme di comportamento generali da seguire per evitare guai. Potrete anche riempirle con appunti e informazioni personali utili per affrontare quel rischio in casa o nei luoghi in cui vi troverete se succederanno. Tutte queste pagine staccate e messe assieme (la copertina e le prime due si trovano dopo pagina 50) formeranno un altro libro: Il Salvavita! Portatelo sempre con voi: in caso di pericolo vi potrà essere veramente utile. Ah, dimenticavamo. Troverete, alla fine della libro, delle domande. Vi avvertiamo che non si vince nulla. Ma nemmeno si prendono sgridate o brutti voti se sbagliate. Non dimenticatevi di rispondere

6 Ciao 5 Questi sono gli amici che ti accompagneranno in questa avventura. Matteo Salvo Haiku Chiara Kabir Tommy Pablo Andrej Angelino Incolla qui la tua foto e seguili!

7 6 I rischi naturali Terremoti, vulcani e alluvioni sono fenomeni naturali che fanno parte della vita del nostro pianeta. A volte diventano pericoli e persino calamità naturali quando provocano danni a noi stessi ed alle nostre cose, fino a distruggerle. I rischi naturali sono i pericoli che tutti noi possiamo correre quando questi fenomeni avvengono. L uomo da sempre cerca di evitare gli effetti distruttivi delle forze della natura, ma questo non sempre è possibile. Se non li possiamo evitare possiamo però difenderci prevenendone gli effetti: molte scienze ci aiutano in questo, come, ad esempio, la sismologia (lo studio dei terremoti) o la meteorologia (lo studio dei fenomeni atmosferici). La miglior arma per difenderci è conoscerli, e i nostri amici ci guideranno alla loro scoperta. Matteo ci parlerà dei terremoti, Haiku ci racconterà come lo tsunami ha distrutto il suo villaggio, Salvo di come si vive a Catania sotto l Etna, un vulcano attivo, e infine Chiara e Pablo di come avvengono frane ed alluvioni.

8 I Terremoti 7 La Terra è fatta di diversi strati. Quello più esterno è la litosfera, la parte su cui camminiamo. Questa si divide in dodici zolle fatte di rocce che si avvicinano (1), si allontanano (2) o slittano tra di loro (3). I movimenti delle zolle fanno tremare la litosfera Terra liberando una grande energia che si propaga attraverso onde sismiche. Questo fenomeno si chiama terremoto. mantello nucleo 1 2 Zolle in cui è divisa la Terra 3

9 8 Il punto all interno della terra dove partono le onde sismiche si chiama ipocentro (1). Quello corrispondente in superficie si chiama epicentro (2). Più vicini si è all epicentro, più forti sono le scosse. I Terremoti 1 2 Distribuzione dei terremoti sulla Terra I due sistemi utilizzati per misurare quanto è grande un terremoto sono la scala Mercalli e la scala Richter. La scala Mercalli misura l intensità degli effetti che il terremoto produce sugli edifici e sull ambiente. La scala Richter misura l energia che il terremoto sprigiona nel suo punto di origine (magnitudo); gli strumenti per fare questa misura sono i sismografi. Terremoti di magnitudo 3,5 vengono classificati lievi, da 3,5 a 6 medi e a partire da 6 forti. Sismografo

10 I Terremoti 9 Non si può prevedere quando arriverà un terremoto, né quanto sarà forte, però possiamo sapere in quali zone si potrà verificare e individuare quelle più pericolose. Il rischio sismico è la valutazione delle perdite che si possono avere in una certa zona a causa di un terremoto e dipende dalla possibilità che questo avvenga (pericolosità), dalla resistenza degli edifici che si trovano in quella zona (vulnerabilità) e dal numero di persone che vi abitano. Per esempio se una zona è molto popolata e le case sono vecchie il rischio, in caso di terremoto, è molto elevato. Se una zona è invece molto pericolosa ma disabitata il rischio è nullo.

11 10 I Terremoti In Italia negli ultimi mille anni si sono verificati 160 terremoti distruttivi. Questi sono causati dall avvicinarsi della zolla africana a quella europea. Le zone più colpite sono l Appennino centro meridionale, la Calabria e le regioni nord orientali. Questa carta mette in evidenza l intensità degli effetti che il terremoto ha prodotto sull uomo, sugli edifici presenti nell area colpita e sull ambiente misurati secondo la scala Mercalli. Questa carta invece rappresenta l intensità dei terremoti della nostra regione, l Emilia-Romagna.

12 In caso di terremoto... Se sei all interno di un edificio: Riparati sotto un tavolo, un letto o vicino ad un muro robusto e spesso Non uscire sul balcone Non stare vicino a finestre, mobili, lampadari o altri oggetti pesanti Quando la scossa è terminata esci di casa, dopo aver chiuso la luce, il gas e l acqua, scendendo le scale in modo ordinato, senza precipitarti e senza usare l ascensore e raggiungi la più vicina Area di attesa prevista nel Piano di emergenza comunale Se sei all aperto: Allontanati dagli edifici e cerca spazi ampi lontani da alberi, cornicioni, lampioni, linee elettriche e raggiungi la più vicina Area di attesa 4

13 ...io mi comporto così! 5Suggerimenti: indica sulla cartina di casa tua i luoghi sicuri dove ti potrai riparare

14 I vulcani 13 Il rischio vulcanico è la probabilità che un vulcano erutti provocando danni. Al contrario di quanto succede per un terremoto, una eruzione vulcanica si può prevedere. Sotto la litosfera si trova del materiale fuso, il magma (1) che quando riesce a salire verso l alto si infiltra nelle spaccature della crosta terrestre, forma un camino (2) e esce in superficie. Il serbatoio profondo da cui il magma esce per raggiungere la superficie si chiama camera magmatica. Questo fenomeno si chiama eruzione vulcanica. Durante una eruzione il magma emesso in superficie prende il nome di lava (3) e forma colate che scendono lungo i fianchi del vulcano. Il magma può venire frammentato in particelle di varie dimensioni che vengono scagliate all esterno con violenza e si raffreddano formando pomici, scorie e ceneri, chiamate piroclasti. 3 Schema di un vulcano 2 1

15 14 Ci sono tre tipi di vulcani: a cono, come ad esempio il Vesuvio: hanno pendii ripidi e la forma di un cono. Danno eruzioni esplosive emettendo materiale solido sotto forma di roccia o lava incandescente; di tipo islandese in cui la lava fluida fuoriesce da lunghe fessure e si distribuisce su grandi superfici; a scudo: la lava, molto fluida, si distribuisce formando una copertura a scudo e colline poco ripide.

16 I vulcani 15 Neppure tutte le eruzioni sono uguali. Si distinguono per il tipo di materiale che esce, dalla sua densità e velocità, dai gas che si sprigionano. Esse prendono il nome dal tipo di vulcani che le originano o da un vulcano ben preciso dove l eruzione avviene sempre in quel modo. Le eruzioni di tipo hawaiano prendono il nome dalle isole Hawaii. Danno origine a colate molto tranquille caratteristiche dei vulcani a scudo. Le eruzioni di tipo stromboliano (dal Vulcano Stromboli delle isole Eolie) sono esplosive e sono accompagnate da nubi bianche, ricche di vapore acqueo e prodotti piroclastici grossolani, di forma arrotondata. Le eruzioni di tipo vulcaniano (dall isola di Vulcano nelle Eolie) sono esplosive e sono accompagnate da nubi nere ricche di ceneri e brandelli lavici spigolosi. Le eruzioni di tipo pliniano sono particolarmente violente e sono caratterizzate da una colonna di gas molto alta che si distribuisce lateralmente assumendo la forma a pino. Prendono il nome da Plinio il vecchio, il narratore romano che raccontò l eruzione del Vesuvio del 79 d.c.

17 16 I vulcani In Italia ci sono tre zone vulcaniche attive: il Vesuvio e i Campi Flegrei in Campania, l Etna in Sicilia, le Isole Eolie con Vulcano e Stromboli. Il vulcano più pericoloso è il Vesuvio che nel 79 d.c. seppellì i paesi di Ercolano, Pompei e Stabia uccidendo persone. La sua ultima esplosione risale al L Etna è il vulcano più alto d Europa e la sua attività è ininterrotta da almeno anni. Nel mondo ci sono tanti vulcani attivi, molti anche sul fondo degli oceani, lungo i confini delle zolle. I paesi con il maggior numero di vulcani sono il Giappone, le Hawai, l Islanda, l Indonesia. Distribuzione dei vulcani sulla Terra

18 In caso di eruzione vulcanica... Se all interno di un edificio: Rimanici chiudendo porte, finestre ed eventuali prese d aria e segui alla radio o alla TV le istruzioni delle Autorità Se viene decisa l evacuazione allontanati dopo aver chiuso luce, gas e acqua e raggiungi l Area di attesa prevista nel Piano di emergenza comunale Se sei all aperto: Raggiungi immediatamente l Area di attesa senza rientrare nella tua abitazione In caso di uscita di lava non avvicinarti mai ad una colata attiva Proteggi, se necessario, il volto con una mascherina o un fazzoletto bagnato per non respirare le polveri in caso di caduta di ceneri vulcaniche o presenza di fumi o di gas. Segui alla radio o alla TV le istruzioni delle Autorità 6

19 ...io mi comporto così! 7Suggerimenti: informati se ci sono delle sirene o altri sistemi per segnalare l evacuazione immediata

20 Le frane 19 Una frana è una grande quantità di terreno o di roccia che si stacca da un pendio e si muove verso il basso. Il terreno può franare lentamente oppure velocemente. La nicchia di distacco è la parte superiore dello squarcio prodotto dalla frana (1). La zona di distacco è il tratto di pendio percorso dalla frana in cui sono presenti numerose fessure e spaccature (2). La zona di accumulo è il luogo dove si trovano i materiali franati (3) Crolli, ribaltamenti, scivolamenti, colate, movimenti lenti: una frana si presenta in vari modi.

21 20 Le frane I crolli e ribaltamenti avvengono quando detriti o grandi masse rocciose si staccano dalle pareti della montagna. Le colate di terreno possono essere di detriti o di fango. La massa di terreno in discesa si deforma come il pongo. Gli scivolamenti avvengono lungo superfici di forma curva o lungo superfici piane. Le frane possono essere veloci come i crolli, oppure a volte talmente lente da essere riconoscibili solo dall inclinazione di alberi, pali, muretti di confine. L Italia è un paese con molte frane. L unica regione italiana in cui il rischio frane è basso è la Sardegna perché le rocce che la costituiscono sono molto antiche e stabili. Le frane in Italia

22 In caso di frana... Se sei in un edificio: Rimanici allontanandoti da porte, finestre, armadi o altri oggetti pesanti Nel caso entri acqua o fango portati al piano superiore oppure riparati nella zona più lontana e robusta della casa Segui alla radio o alla TV le istruzioni della Autorità Se viene decisa l evacuazione allontanati dopo aver chiuso luce gas e acqua e raggiungi l Area di attesa prevista nel Piano di emergenza comunale. Se sei all aperto: Raggiungi immediatamente l Area di attesa senza rientrare nella tua abitazione Non percorrere una strada dove è appena caduta una frana Non avvicinarti al luogo della frana: è pericoloso e intralceresti i soccorsi 8

23 ...a casa mia io mi comporto così 9Suggerimenti: indica sulla cartina della tua casa i luoghi sicuri dove ti puoi riparare

24 23 Uno tsunami (dal giapponese che significa onda del porto) è una serie di onde molto grandi che hanno origine da terremoti, vulcani, frane, o anche, come è avvenuto in passato, dall impatto di meteoriti.

25 24 Tsunami Lo tsunami si forma quando una grande quantità d acqua si sposta improvvisamente e velocemente. Lo spostamento si propaga progressivamente e crea onde lunghe (generalmente qualche centinaia di chilometri) e di grande durata (qualche decina di minuti). Alcuni tsunami riescono a propagarsi per migliaia di chilometri, quando invece si verificano vicino alla costa, si chiamano tsunami locali. Onde provocate dal vento Onde provocate dal terremoto: tsunami!

26 Tsunami 25 Quando l onda si avvicina alla costa diminuisce la sua velocità e questo la fa diventare molto alta, fino ad abbattersi sulla terraferma distruggendo tutto quello che trova. Molte città che si affacciano sull Oceano Pacifico, soprattutto in Giappone e nelle Hawaii, hanno sistemi di allarme e procedure di evacuazione in caso di tsunami. Uno tsunami può essere rilevato da vari istituti di sismologia in varie parti del mondo e il suo avanzare può essere monitorato da satelliti. Nessuno di questi sistemi però può proteggerci completamente contro uno tsunami se non è possibile allertare la popolazione in tempo. La forza distruttiva di uno tsunami è data dall altezza della colonna d acqua sollevata, perciò un terremoto in pieno oceano è estremamente pericoloso perché può essere in grado di sollevare e spostare tutta l acqua presente al di sopra del fondale marino, anche se solo di pochi centimetri. Questa enorme massa d acqua muovendosi verso riva trova un fondo sempre più basso e perciò tende a sollevarsi sempre di più.

27 26 Tsunami Uno tsunami alto uno o due metri può rivelarsi devastante, perché la quantità d acqua che trasporta gli permette di riversarsi fino a centinaia di metri nell entroterra se la superficie è piana e senza ostacoli artificiali o naturali come gli alberi. Gli tsunami non avvengono solo negli oceani. Un piccolo maremoto (da noi si chiamano anche così) si è verificato nel dicembre 2003 nel Mar Tirreno a causa di una frana caduta in mare dalle pendici dell Isola di Stromboli in seguito a una prolungata attività eruttiva. Seppur di piccole dimensioni, l onda generata, alta alcuni metri, ha distrutto parte delle zone costiere abitate di Stromboli e ha causato danni e disagi alla navigazione. Un evento catastrofico si è verificato nel mondo il 26 dicembre 2004, quando un terremoto avvenuto sul fondo dell Oceano Pacifico ha provocato uno tsunami che ha devastato 12 paesi costieri in Asia e in Africa e fatto quasi tra vittime e dispersi lasciando orfani migliaia di bambini.

28 In caso di tsunami... Se sei in un edificio: Chiudi bene porte e finestre e se l acqua sta per entrare cerca di impedirlo mettendo ostacoli; se non sei in grado di farlo vai al piano superiore portando con te le cose che ti possono servire (coperte, viveri, radio torcia). Nel caso vi siano locali interrati stacca la luce e il gas Segui alla radio o alla TV le istruzioni delle Autorità Se viene decisa l evacuazione allontanati dopo aver chiuso luce gas e acqua Se sei all aperto: In spiaggia allontanati immediatamente dirigendoti verso zone più alte In barca allontanati immediatamente verso il largo Questo cartello puoi trovarlo su una zona costiera e avverte che in caso di terremoto c è pericolo di tsunami 10

29 ...io mi comporto così! Suggerimenti: disegna la cartina della zona in cui ti trovi indicando la posizione della tua casa, della spiaggia, i fondali profondi e le zone più alte

30 Le alluvioni 29 Un alluvione è provocata dalla fuoriuscita impetuosa di acqua e fango dal letto di un fiume o di un torrente, che allaga il territorio ricoprendolo dei detriti che trasporta. La pioggia è la maggiore responsabile delle alluvioni. ll bacino idrografico è il territorio che raccoglie le acque piovane e le indirizza verso un unico corso d acqua. Una parte dell acqua che cade viene assorbita dal suolo (infiltrazione), una parte evapora o viene assorbita dalle piante, mentre una parte scorre sul suolo. All inizio l acqua non percorre un solco ben definito, ma scivola un po come capita. Subito dopo però si concentra, raccogliendosi nei torrenti e nei fiumi. Tutta l acqua che cade qui passa qui Bacino idrografico

31 30 Le alluvioni Quando l acqua è tanta si genera un onda di piena che non può essere trattenuta dal fiume all interno del suo letto, supera gli argini e invade le zone circostanti provocando un alluvione. Il modo per prevedere il rischio di alluvioni è la misura delle piogge che cadono nei pluviometri, strumenti sparsi nel bacino idrografico. Tale misura diventa preziosa per calcolare se il flusso d acqua sarà superiore a quella che i fiumi possono trasportare senza provocare alluvioni. Per prevenire le alluvioni bisogna mantenere puliti i fiumi, sgomberandoli dai detriti naturali o depositati dall uomo. L Italia è un paese a rischio di alluvioni. Anche a Modena ogni anno le piogge provocano qualche inondazione. Il fiume trattiene nel suo letto tutta l acqua Quando arriva troppa acqua il fiume non riesce più a trattenerla e questa invade le zone circostanti provocando un alluvione Aree alluvionate

32 In caso di alluvione... Se sei in un edificio: Chiudi bene porte e finestre e se l acqua sta per entrare cerca di impedirlo mettendo ostacoli; se non sei in grado di farlo vai al piano superiore portando con te le cose che ti possono servire (coperte, viveri, radio, torcia). Nel caso vi siano locali interrati stacca la luce e il gas Segui alla radio o alla TV le istruzioni delle Autorità Se viene decisa l evacuazione allontanati dopo aver chiuso luce gas e acqua Se sei all aperto: Raggiungi una zona in cui l acqua non arriva senza attraversare a piedi o in auto sottopassi allagati, luoghi in cui si è raccolta l acqua o ponti quando l acqua nel fiume è molto alta 12

33 ...io mi comporto così! 13 Suggerimenti: disegna la cartina della zona in cui ti trovi indicando la tua casa, il tuo albergo o campeggio, i fiumi, i ponti, i sottopassi e le zone più alte

34 I rischi artificiali 33 Se terremoti e alluvioni sono rischi naturali perché fanno parte della vita del nostro pianeta, i rischi artificiali sono pericoli che noi stessi abbiamo creato. Per avere tutte le cose che fanno la nostra vita comoda abbiamo costruito impianti chimici per produrre la plastica, centrali elettriche per l elettricità, strade per poterci spostare. Ma in caso d incidenti si corrono rischi che, come quelli naturali, possono provocare danni a noi stessi ed alle nostre cose. I rischi artificiali sono i pericoli che noi tutti possiamo correre quando questi incidenti avvengono. Diversamente dai rischi naturali, sui rischi artificiali possiamo fare molto per evitarli, non solo prevedendone gli effetti, ma evitando anche che incidenti dannosi possano accadere. Anche per i rischi artificiali la miglior arma per difenderci è conoscerli, e per questo Kabir, Andrej e Tommy ci guideranno alla loro scoperta. Kabir, che vive in India vicino ad un paese distrutto tempo fa da una fuga di gas tossici, ci parlerà degli incidenti industriali, Tommy degli incendi e Andrej dei rischi nel trasporto di merci pericolose.

35 34 Gli impianti industriali Plastica, detersivi, benzina ed altre sostanze vengono prodotte in impianti industriali. Nonostante questi siano controllatissimi dagli addetti alla sicurezza può accadere che, in seguito ad un incidente, si sviluppi nello stabilimento un incendio, un esplosione o una nube tossica che possono provocare danni alla gente o all ambiente. Se avviene ciò scattano piani di emergenza all interno dello stabilimento e, in caso di impianti ad alto rischio anche all esterno. Questi ultimi prevedono norme di comportamento che devono essere adottata da chi è vicino ad un impianto industriale. Se abiti in una zona con stabilimenti industriali, informati dal tuo Comune se sono inseriti nell elenco degli impianti a rischio, per i quali è previsto un piano di emergenza in caso d incidente e come verrai avvisato se questo avviene.

36 In caso di incidente ad un impianto industriale... Se sei all interno di un edificio: Rimanici chiudendo porte, finestre ed eventuali prese d aria esterne e segui alla radio o alla TV le istruzioni delle Autorità Se viene decisa l evacuazione allontanati dopo aver chiuso luce, gas e acqua e raggiungi l Area di attesa prevista nel Piano di emergenza comunale. Se sei all aperto: Allontanati dal luogo dell incidente e raggiungi l Area di attesa senza entrare nella tua abitazione Proteggi, se necessario, il volto con una mascherina o un fazzoletto bagnato per non respirare sostanze pericolose per la salute Segui alla radio o alla TV le istruzioni delle Autorità. 14

37 ...io mi comporto così! Suggerimenti: informati se ci sono delle sirene o altri sistemi per segnalare l evacuazione immediata

38 Il trasporto di merci pericolose 37 Le sostanze pericolose prodotte negli impianti industriali devono essere trasportate nei luoghi di utilizzo. Il rischio trasporti deriva dal pericolo di incidenti su strada, ferrovia, via aerea o via mare, che coinvolgano veicoli che trasportano sostanze pericolose: queste fuoriuscendo o esplodendo possono provocare danni alla salute e all ambiente. Per difendere i cittadini da questo rischio le Autorità fanno si che i veicoli di trasporto siano adatti e controllano che il trasporto avvenga in sicurezza. Quando, nonostante tutto, accade un incidente è importante conoscere le caratteristiche delle merci pericolose trasportate.

39 38 Il trasporto di merci pericolose Per questo su ogni mezzo di trasporto in cui c è una sostanza pericolosa troviamo: il pannello dei codici di pericolo che ci segnala, con una serie di numeri, il tipo di sostanza trasportata ed il pericolo a cui andiamo incontro in caso d incidente; il cartello romboidale di pericolo che ci segnala in modo più immediato il tipo di pericolo. Il primo ad esempio indica la presenza di una sostanza esplosiva, il secondo indica la presenza di sostanze pericolose diverse.

40 In caso di incidente ad un veicolo che trasporta merci pericolose... Se sei all interno di un edificio, vicino al luogo dell incidente: Rimanici chiudendo porte e finestre ed eventuali prese d aria esterne e segui alla radio o alla TV le istruzioni delle Autorità Se sei sul luogo dell incidente o ne sei coinvolto: Allontanati in direzione tale da non respirare fumi o gas provenienti dall incidente Non provocare fiamme né scintille Non toccare l eventuale prodotto fuoriuscito Non portare alla bocca mani o oggetti contaminati Non camminare nelle pozze del prodotto liquido disperso 16

41 ...io mi comporto così! Suggerimenti: sulla cartina della zone in cui abiti indica le strade 17principali distanti meno di 500 metri dalla tua casa

42 Gli incendi 41 Perché un incendio si possa sviluppare sono necessari i tre elementi che costituiscono il cosiddetto triangolo del fuoco : il combustibile (erba secca, foglie, legno, benzina, gas), il comburente (l ossigeno contenuto nell aria) e il calore necessario per portare il combustibile alla temperatura di accensione (fiammifero, accendino, corto circuito). Il processo che coinvolge i tre elementi viene chiamato combustione e quando si manifesta in modo incontrollato avviene un incendio. Durante un incendio si sviluppano fiamme, calore, ma anche fumo: quest ultimo non è da sottovalutare perché contiene sostanze tossiche che dipendono dalle caratteristiche del materiale bruciato. Le cause di incendio possono essere: naturali, come ad esempio i fulmini (sono le meno frequenti in assoluto); di origine antropica, dovuti all uomo. Queste ultime possono essere: accidentali, come ad esempio un corto circuito, il surriscaldamento di motori, le scintille derivate da strumenti da lavoro; colpose, come la bruciatura delle stoppie o il lancio incauto di materiale acceso (fiammiferi, sigarette, ecc.); dolose, quando il fuoco è appiccato volontariamente dall uomo al fine di provocare danni.

43 42 Gli incendi Gli incendi sono classificati a seconda dei materiali che bruciano in: incendi di classe A: legno, carta, tessuti, gomma e derivati; incendi di classe B: alcool, benzina; incendi di classe C: gas infiammabili; incendi di classe D: alcuni metalli e altre sostanza; incendi di classe E: apparecchiature elettriche. I mezzi per estinguere gli incendi come per esempio gli estintori e gli idranti si classificano con le stesse lettere: un mezzo di classe C è predisposto per spegnere incendi dove il combustibile è un gas infiammabile. Usare un mezzo non adatto per spegnere un incendio può avere come conseguenza il peggioramento della situazione, e può essere molto rischioso!

44 In caso di incendio... Se ti trovi all interno di un edificio in cui è scoppiato un incendio: Se l incendio è appena iniziato puoi provare a spegnerlo usando l estintore o l idrante Chiama il 115 (Vigili del Fuoco) e cerca una via d uscita: una porta che dà all esterno oppure una scala Se ti trovi intrappolato il luogo più sicuro è il bagno che è provvisto di acqua e rivestimenti non infiammabili. Entrarci aprendo tutti i rubinetti, fai scorrere l acqua sotto la porta e chiudi le fessure con asciugamani bagnati per evitare che entri il fumo. In caso di fumo sdraiati perché l aria a livello del pavimento risulta più respirabile Se sei all aperto: Allontanati rapidamente e chiama il 115 (Vigili del Fuoco) Non sostare nei luoghi dove potresti intralciare i soccorsi Se ti trovi in un bosco o in un prato che sta bruciando: Allontanati rapidamente cercando una via di fuga sicura (una strada, un torrente) e chiama subito il 1515 (Guardie forestali) Non sostare nei luoghi verso i quali soffia il vento 18

45 ...io mi comporto così! Suggerimenti: disegna la pianta di casa tua ed indica dove sono l interruttore generale della luce, i rubinetti del gas, e dell acqua e i dispositivi antincendio. Descrivi il percorso che devi seguire per arrivare all esterno e stabilisci il luogo in cui tutti i tuoi familiari devono trovarsi dopo l incendio. 19

46 I rischi di tutti giorni 45 Terremoti, vulcani, incendi ed esplosioni sono fenomeni naturali o artificiali dannosi, ma per fortuna rari. Esistono però dei rischi meno pericolosi ma molto più frequenti che non dovete sottovalutare: sono i rischi che tutti i giorni ci mettono in pericolo a casa, a scuola o sulla strada. Cadute rovinose dalle scale, i detersivi che usiamo, fughe di gas a volte non sono meno pericolose di terremoti o incendi, anche perché molto spesso ne ignoriamo le possibili conseguenze. La cosa più importante è renderci conto di quanto lo possano essere e comportarci di conseguenza: non spingerci sulle scale, fare attenzione al gas e all elettricità, maneggiare con cura le sostanze pericolose. Ancora una volta la miglior arma per difenderci dai rischi, anche quelli quotidiani, è conoscerli. I nostri amici ci guideranno alla scoperta dei rischi di tutti i giorni e di come evitare i pericoli a casa, a scuola e all aperto.

47 46 I rischi di tutti i giorni Gli incidenti domestici più frequenti sono i seguenti. Incendi: la maggior parte sono dovuti al cattivo funzionamento degli impianti elettrici e alle sigarette dimenticate accese. Per prevenirli: non tenere tende svolazzanti vicino ai fornelli e non ti avvicinare con indumenti ciondolanti; tieni in luogo protetto i prodotti combustibili; tieni in casa un estintore. Fughe di gas: la loro fuoriuscita è molto pericolosa, non solo perché un gas se respirato è tossico, ma anche per la possibilità che esploda allo scoccare di qualsiasi scintilla o all accensione di una fiamma. Per prevenirle: non lasciare i fornelli accesi esposti a correnti d aria; chiudi il rubinetto del gas e apri la finestra se senti odore di gas; quando non utilizzi gli apparecchi a gas chiudine sempre il rubinetto. Scariche elettriche: a contatto con l elettricità, il corpo umano viene attraversato da un grosso flusso di cariche elettriche, che attraversa il cuore e blocca i muscoli polmonari che garantiscono la respirazione. In questo modo, l ossigeno cessa di affluire al cervello e la morte può sopraggiungere in pochi minuti. Per prevenirle: non usare apparecchi elettrici vicini all acqua o con le mani bagnate; non collegare apparecchi elettrici con prese multiple; non tirare il cavo per disinserire la spina. Avvelenamenti: spesso si utilizzano sostanze che possono rivelarsi tossiche se ingerite, inalate o poste a contatto con la pelle: detersivi, prodotti chimici (pesticidi, veleni in genere), medicinali. Si tratta di sostanze pericolose soprattutto per i bambini. Per segnalare la loro pericolosità sono riportati sull involucro le etichette di pericolo, quadrati arancioni, a volte gialli, con disegni neri che indicano il tipo di pericolo che quel prodotto può provocare. Vi ricordate che anche sui camion che trasportano merci pericolose ci sono cartelli dello stesso colore? Fate attenzione: il colore arancione segnala sempre sostanze pericolose!

48 Le etichette di pericolo 47 Indica la presenza di sostanze corrosive che danneggiano gravemente le cose su cui cadono. Indica la presenza di sostanze irritanti che provocano infiammazione della pelle e delle mucose. È posta su prodotti infiammabili e indica che bisogna tenerli lontani da sigarette o fiamme libere. Indica la presenza di sostanze che in particolari condizioni possono esplodere. Indica la presenza di sostanze tossiche che provocano effetti molto gravi per la nostra salute se sono ingerite o vengono a contatto con il nostro corpo. Indica la presenza di sostanze radioattive. Indica la presenza di una sostanza che può inquinare l ambiente.

49 48 I segnali di sicurezza e anticendio I segnali sono uno strumento di comunicazione per individuare la fonte di pericolo e fornire indicazioni per la loro prevenzione. Ne esistono di vari tipi: i segnali di sicurezza vietano comportamenti che potrebbero causare pericolo (segnali di divieto), prescrivono quelli necessari a proteggerci (segnali di prescrizione) e ci avvertono dei pericoli (segnali di avvertimento). I segnali antincendio ci indicano dove sono i dispositivi antincendio (idranti, estintori ecc.). I segnali di salvataggio ci indicano la via da seguire nel caso ci dobbiamo allontanare da un luogo in cui c è un pericolo. I segnali di divieto impediscono un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo. Vietato fumare Vietato usare fiamme libere Vietato transitare I segnali di prescrizione sono rotondi di colore blu e forniscono indicazioni sul comportamento da adottare e sugli indumenti da indossare per non correre pericoli. Protezione obbligatoria degli occhi Casco di protezione obbligatorio Cuffia di protezione obbligatoria

50 49 I segnali di avvertimento sono triangolari di colore giallo mettono in guardia dalla presenza di un rischio o pericolo. Sostanze corrosive Materiali radiattivi Carichi sospesi Carrelli di movimentazione Tensione elettrica pericolosa Pericolo generico I segnali antincendio sono rossi e contengono informazioni sui dispositivi antincendio. Lancia antincendio Estintore Telefono per gli interventi antincendio

51 50 I segnali di salvataggio Altri segnali che devono essere tenuti in considerazione per predisporre tutte le misure necessarie per evitare o limitare i rischi sono i segnali di salvataggio. Sono verdi, il colore della sicurezza, e indicano la via da seguire nel caso ci dobbiamo allontanare da un luogo che è diventato pericoloso. Percorso da seguire per raggiungere l uscita di emergenza Percorso da seguire per allontanarsi Pronto soccorso Scala di emergenza con discesa verso sinistra verso destra

52 Protezione civile Il mio libro Salvavita 8-14 anni

53 52 Come fare la tua parte Titolo 1 Conoscerai certamente il piano di emergenza della tua scuola, cioè come comportarti in caso di pericolo quando ti trovi li. Ma anche a casa ci possono essere gli stessi pericoli (terremoti, fughe di gas, ecc.) oppure quando ti trovi al cinema o per strada. Perché non avere allora un piano d emergenza per la tua casa e sapere come comportarti in caso di pericolo in qualunque posto ti torvi? Ti insegneremo come fare. Il piano d emergenza è l insieme delle regole di comportamento nel caso ci sia un pericolo. Quando questo avverrà avrai poco tempo per fare le cose, perciò è bene che impari prima quelle più importanti. Prima di tutto devi sapere quali possono essere i pericoli nella zona in cui abiti e conoscere bene la tua casa: qual è il luogo più sicuro dove ripararsi in caso di terremoto, dov è il rubinetto del gas e l interruttore generale. Ma devi conoscere anche la via più breve per scappare all esterno e dove è un luogo sicuro in cui rifugiarti. Quando arriva un pericolo se sei con mamma, papà o un fratello maggiore ti diranno loro come comportarti. Per questo il piano deve essere fatto insieme a mamma e papà, tutti lo devono conoscere ed ogni tanto ripassare. Se invece sei da solo dovrai decidere tu quale cosa scritta nel piano fare. Puoi usare le pagine 2 e 3, mentre nelle pagine da 4 a 19 trovi le norme di comportamento generali da seguire, in caso di pericolo, sia che ti trovi in casa sia che ti trovi all aperto. Per i pericoli che pensi ti possano insidiare puoi completare la pagina con norme di comportamento personalizzate. Infine nelle pagine da 20 a 23 troverai dei consigli validi per qualunque situazione di pericolo in cui tu ti possa trovare: come non perdere la testa, come fare una chiamata di aiuto, cosa fare se ci sono dei feriti.

54 Titolo Il piano di casa mia 53 Suggerimenti: informati a quali rischi è soggetta la zona in cui abiti. Incolla la cartina di questa zona, individuando i punti in cui tutti i tuoi familiari devono trovarsi nel caso la tua casa debba essere evacuata, le Aree di attesa dove potrai trovare assistenza ed i percorsi da seguire per non incontrare pericoli. 2

55 Il piano di casa mia Suggerimenti: Incolla la cartina di casa tua indicando dove si trovano i rubinetti del gas e dell acqua e dove tieni le cose che in caso di bisogno ti potranno servire (torcia elettrica, coperta, acqua, estintore, ecc.) Completa le pagine 5, 7, 9, 11, 13, 15, 17 e 19 con le indicazioni specifiche per i rischi presenti nella zona in cui abiti.

56 Non perdiamo la testa Quando la terra trema o l acqua avanza minacciosa la paura ci può far fare delle cose sbagliate. Noi che ormai sappiamo tutto sui rischi dobbiamo però comportarci in modo corretto, anche per essere d esempio agli altri. Alcune norme di comportamento sono sempre valide, qualunque cosa succeda: ricordiamocele! Non telefonare, se non necessario in questo modo lasci le linee telefoniche libere per l organizzazione dei soccorsi Se sei a casa, a scuola o al cinema ed esci fuori: Non spingere, non gridare, non correre Potresti fare male a te e agli altri. Non usare l ascensore ma preferisci le scale: può bloccarsi e impedirti di uscire Se sei all aperto: Allontanati da edifici, ponti, alberi, lampioni e linee elettriche, spiagge. Potrebbero cadere delle tegole, verificarsi incidenti o tsunami Rispetta i divieti di accesso nelle zone dove c è ancora pericolo. 20

57 Numeri d emergenza Quando avviene un terremoto tutti ce ne accorgiamo, la Protezione civile ed i soccorsi si mettono in moto senza che sia necessario avvisarli. In questo caso è bene lasciare le linee telefoniche libere per i soccorsi. Altre volte, quando ti accorgi di situazioni di pericolo che i soccorritori non conoscono, sia che riguardino te sia che riguardino gli altri, devi fare una chiamata di soccorso. I seguenti numeri sono molto importanti perché ci possono salvare la vita. Ricordateli e completa l elenco con i tuoi numeri personali. 113 POLIZIA 112 CARABINIERI 115 VIGILI DEL FUOCO 1515 CORPO FORESTALE DELLO STATO 118 SOCCORSO SANITARIO POLIZIA MUNICIPALE 21

58 Aiuto! Se devi chiedere soccorso, è molto importante saper usare correttamente il telefono per dare le informazioni giuste. Ecco cosa sono le cose da dire: 1. Presentati dicendo il tuo nome e cognome e da dove telefoni; 2. Descrivi il tipo di incidente avvenuto: incendio, scoppio, incidente stradale, ecc.; 3. Comunica l entità dell incidente: se ha coinvolto una casa, un auto, ecc.; 4. Indica il luogo dell incidente: via e numero civico, paese o città; 5. Indica se ci sono feriti Mentre tu parli con calma il centralinista dall altra parte avvisa la squadra di soccorso che ancora prima che la telefonata termini è già in moto per raggiungere il luogo dell incidente. Una telefonata di richiesta di soccorso è una cosa molto seria. Pensaci se qualche amico te la proporrà per avvertire di una cosa inesistente: può essere uno scherzo molto pericoloso. Corrono dei pericoli le squadre di soccorso che attraversano la città di corsa e chi, avendo davvero bisogno d aiuto, troverà il numero occupato e nessuno in grado di aiutarlo. Non si gioca con la sicurezza di altre persone. 22

59 Aspettando il dottore Se ti trovi in una situazione in cui ci sono feriti o infortunati è tuo dovere aiutarli ma, attenzione!, tu non sei un dottore ne un infermiere. In attesa che questi arrivino, se ti trovi da solo, le cose da fare sono le seguenti: 1. Valuta che cosa è successo e se ci sono ancora dei pericoli e, in questo caso, allontanati; 2. Rivolgiti all infortunato chiamandolo con voce alta: se risponde fatti dire cosa gli fa male, se non risponde cerca di capire quale parte del corpo è infortunata; 3. Telefona al 118 oppure chiedi che lo faccia qualcuno che nel frattempo è arrivato; 4. Aiuta l infortunato se è cosciente seguendo le sue indicazioni; Se tu sei l infortunato e sei solo in casa che cosa fare? 1. Non farti prendere dalla paura e agisci con calma: l infortunio può essere piccolo e con poche conseguenze; 2. Chiama immediatamente l aiuto di qualcuno: un vicino o il 118; 3. Se perdi sangue cerca di fermarlo comprimendo la parte lesa con un fazzoletto o un asciugamani; 4. Se senti che le forze ti vengono meno siediti o sdraiati su un fianco vicino alla porta d ingresso ma in modo da non impedirne l apertura. 23

60 Le domande rischiose 59 Segna le risposte che ti sembrano giuste nella tabella di pagina 62 poi verifica quanto sei stato bravo 1) Nel caso che un terremoto ribalti il mobile del soggiorno A. aspetti la fine della scossa ed esci B. rimetti tutto a posto C. continui a guardare la TV lontano dal mobile 2) Se da un vulcano esce una pioggia di cenere A. apri l ombrello per ripararti B. ti chiudi in casa C. vai a vedere da dove esce 3) Se in montagna t imbatti in grossi massi che rotolano A. avverti la protezione civile B. prosegui a zig zag per evitarli C. ti metti in una zona sicura 4) Ti trovi sulla spiaggia e vedi in lontananza un onda anomala A. gli corri incontro per fare surf B. ti allontani velocemente C. aspetti ad allontanarti che arrivi l onda per vedere chi è più veloce 5) Se vedi fumo e fiamme uscire da una fabbrica A. rispondi con segnali di fumo B. ti allontani e dai l allarme C. annusi a lungo per capire cosa brucia

61 60 Le domande rischiose 6) Il segnale a lato indica A. tifosi juventini in giro B. trasporto di zebre C. trasporto di merci pericolose 7) Se sei in casa la cosa più importante da fare durante un incendio è A. scattare delle foto per mandarle ai giornali B. soffiare sul fuoco C. coprirti naso e bocca con un fazzoletto bagnato e allontanarti 8) Il teschio sulla bottiglia di un prodotto per la casa indica A. che arrivano i pirati B. pericolo di avvelenamento C. si vince un invito per una festa di Halloween 9) Il segnale a lato indica A. la presenza di bombole di ossigeno per sub B. la presenza di un dispositivo antincendio C. la pubblicità di un profumo di papà 10) Il segnale a fianco indica A. di andare a giocare a pallone B. la via da seguire in caso di abbandono dell edificio C. il punto di partenza della corsa campestre

62 Le domande rischiose 61 11) Della tua casa è importante conoscere A. quanti televisori ci sono B. quanto è grande il garage C. quanto è sicura 12) Nel caso che al cinema scoppi un incendio A. continui a mangiare pop corn aspettando che tutti escano B. ti avvii ordinatamente all uscita di sicurezza più vicina C. ti fai largo a spintoni per essere il primo a farti rimborsare il biglietto 13) Cosa dici quando rispondono alla tua chiamata di soccorso? A. chi sei, dove ti trovi e descrivi cosa è successo B. di correre che è successo un guaio C. chiedi chi è 14) Il numero telefonico 115 A. è il numero del soccorso animali B. è il numero della pizzeria C. è il numero per le chiamate d emergenza in caso d incendio 15) Se ti trovi in una situazione in cui ci sono feriti o infortunati è tuo dovere A. chiamare il 118 B. non fare niente, perché ci penserà qualcun altro C. chiamare i giornalisti

63 62 Scopri quanto sei bravo A B C Se ce l hai fatta a superare tutti i rischi dei capitoli precedenti i nostri complimenti. Confronta le risposte che hai dato con le soluzioni, assegnandoti un punto per ogni risposta esatta, somma i punti ottenuti e leggi il tuo profilo rischioso. Le risposte esatte sono le seguenti: 1A; 2B; 3C; 4B; 5B; 6C; 7C; 8B; 9B; 10B; 11C; 12B; 13A; 14C; 15A;

64 Scopri quanto sei bravo 63 Da 0 a 5 punti: sei un tipo che ama il rischio Ti piacciono le sorprese e per questo non vuoi conoscere come avvengono le cose che ti possono mettere in pericolo. Attenzione però, certe sorprese non sono come i regali di compleanno e possono diventare vere seccature. Non credi che ti potrebbe servire saperne di piu? Da 6 a 10 punti: sei un tipo prudente ma non troppo Conosci i rischi, anche se ti rimangono un po misteriosi. Non ti fai intimorire, però li sottovaluti e non sempre ti comporti come dovresti fare per garantire la tua sicurezza e quella degli altri. Sei sulla strada giusta. Fai ancora un piccolo sforzo! Da 11 a 15 punti: sei un tipo attento e prudente Hai imparato a conoscere i pericoli che puoi incontrare e come comportarti se ti trovi ad affrontarli. All occorrenza te la caverai benissimo. Bravo! Continua così!

65 64 Comune di Modena Settore Ambiente e Protezione Civile Testi e illustrazioni Alessandro Annovi, Angela Pezzillo Dirigente Responsabile di Settore Arch. Pier Giuseppe Mucci Grafica e impaginazione Claudia Caffagni Modificato nel 2012

66 Il rischio è la possibilità che un evento, non voluto da noi, ci possa colpire provocando dei guai. Conoscere i pericoli che possiamo trovare nell ambiente in cui viviamo e prepararci ad affrontarli riduce molto, e in qualche caso elimina, il rischio. Di fronte ai rischi una valida alternativa infatti è imparare ad essere esperti ed abili: sono queste le capacità che cerchiamo di darvi con questo libro.

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