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1 INFORMATI E SICURI a cura del Centro Intercomunale della Protezione Civile della Valdera (PI)

2 2 Centro Intercomunale di Protezione Civile Valdera via Perugia, zona ind.le Le Melorie Ponsacco (Pisa) tel fax La Protezione Civile non è soltanto il pronto intervento ed il soccorso in caso di emergenza: è anche ed anzitutto prevenzione. Prevenire vuol dire conoscere e prepararsi: se conosci quali sono i possibili rischi presenti sul tuo territorio, se sai come e dove informarti, come comportarti in caso di pericolo, allora sarai preparato ad affrontare le emergenze. Tu e i tuoi familiari, quando si verifica una emergenza, potete trovarvi soli di fronte a situazioni difficili e pericolose, è allora fondamentale sapere cosa fare e come comportarsi in questi momenti anche solo per il tempo necessario ai soccorritori per raggiungervi e soccorrervi. Le seguenti norme di comportamento, in parte forse ovvie ma mai banali, hanno lo scopo di prepararci alle emergenze in maniera da sapere al momento giusto quali sono i comportamenti pericolosi e quelli corretti, perché gli errori e le esitazioni di fronte al pericolo si possono pagare cari. Leggetele con pazienza ed attenzione e tenetele a portata di mano: in caso di necessità potrebbero esservi molto utili e, chissà, aiutarvi a salvare la vostra vita e quella degli altri. Disinformata e insicura Così è la famiglia Vesponi, scelta per animare i disegni umoristici di questa brochure. L obbiettivo? Mettere in evidenza le reazioni ridicole che una famiglia qualunque e disinformata potrebbe avere in caso di pericolo o di una presunta emergenza. Una guida disegnata speculare a quella scritta, che informa se letta al contrario, dove il ridicolo e il pericolo si contrappongono, come da aristotelica memoria. Marco Citi Con il contributo di: Banca Popolare di Lajatico Questa brochure è inviata a tutti i cittadini da parte dei Sindaci dei Comuni di: Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Lajatico, Palaia, Peccioli, Ponsacco e Terricciola. Progetto grafico, impaginazione: ArtEventBook Coordinamento editoriale: Claudia Batoni Illustrazioni: Marco Citi Copyright 2009 ArtEventBook Edizioni Tutti i diritti riservati Via Lazio, 11 Perignano (PISA) info@arteventbook.it

3 Presentazione 3 Il Centro Intercomunale di Protezione Civile della Valdera nasce nel 2002 dalla volontà degli otto Comuni aderenti (Ponsacco, Casciana Terme, Capannoli, Palaia, Peccioli, Lajatico, Terricciola, Chianni). Da allora molte iniziative sono state fatte per migliorare il sistema di Protezione Civile della Valdera e per garantire la sicurezza dei nostri cittadini e del nostro territorio. Adeguata programmazione, formazione degli addetti (Sindaci ed Amministratori, Tecnici comunali, Volontari, ecc.), informazione ai cittadini, esercitazioni e simulazioni di eventi calamitosi, hanno consentito in questi anni di far crescere la cultura della Protezione Civile. La nuova ed accogliente Sede del CIPC della Valdera e del distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari (inaugurata nel 2007), si caratterizza per l adeguata sede logistica, per l idonea sala operativa, dotata di moderne ed efficienti attrezzature per la gestione degli allerta meteo ed il collegamento con sale operative regionali e nazionali. Ma la vera ed insostituibile ricchezza del Centro è rappresentata dalla straordinaria presenza di volontari (Vigili del fuoco compresi) che con grande impegno e spirito di dedizione, hanno consentito al Centro Intercomunale di acquisire una grande fiducia dalla nostra gente. Il progetto di comunicazione ai cittadini ed al mondo della scuola della Valdera che da quest anno inserirà elementi di Protezione Civile nella propria offerta formativa, rientra negli obiettivi del Piano di Protezione Civile Intercomunale recentemente approvato negli otto Consigli Comunali dei Comuni aderenti. Un modo estremamente professionale ma anche simpatico ed accattivante (grazie alle vignette grafiche di Marco Citi) per incuriosire e soprattutto informare gli oltre cittadini della Valdera che attraverso questo opuscolo possono conoscere i rischi del nostro territorio, procedure e numeri telefonici da attivare, e soprattutto metodologie comportamentali in casi di eventi calamitosi. La realizzazione del progetto di comunicazione comprendente opuscolo, CD, e spot televisivi è stato reso possibile grazie al fondamentale contributo della Banca Popolare di Lajatico che da subito ha creduto in questo progetto, ed alla quale va il ringraziamento del sottoscritto, e dei Sindaci degli otto Comuni per aver voluto contribuire concretamente allo sviluppo del sistema di Protezione Civile della nostra Valdera. Il Presidente del Centro Intercomunale di Protezione Civile della Valdera Renzo Profeti

4 4 Conoscere le situazioni di emergenza che possono presentarsi sul proprio territorio ed essere preparati ad affrontarle può agevolare gli sforzi di chi gestisce le emergenze e ridurre il tempo di intervento e di primo soccorso. Ecco perchè è importante che tutta la famiglia sia pronta in caso di doversi allontanare in tutta fretta da casa o nell eventualità di dover rimanere in casa, senza uscire, per un periodo di tempo superiore al normale. Oltre ai numeri telefonici utili contenuti in questo vademecum potrai avere informazioni indispensabili su come affrontare l emergenza dalla Protezione Civile della Valdera che diffonderà le notizie tramite emittenti radio televisive locali e internet: Canale 50, con diffusione sui canali UHF 50 (analogico), 29 (digitale), sky canale 897 Granducato TV, con diffusione sui canali UHF 65, 51 e 25 Radio Blu, con diffusione in FM frequenza

5 INFORMARSI E PREPARARSI IN FAMIGLIA 5 COME PREPARARSI? 1. Prepara un elenco di informazioni sul tuo nucleo familiare: può essere utilissimo che ciascun membro della famiglia abbia con sé un elenco dei componenti del nucleo familiare, con i dati anagrafici, il numero di telefono o di cellulare per potersi mettere in contatto con loro nonché i dati sanitari di base (gruppo sanguigno, eventuali patologie,o allergie, farmaci abitualmente utilizzati, ecc.). 2. Compila una lista di materiali di prima emergenza, tra cui non deve mancare: 1 ricambio completo, adatto alla stagione, per persona; Impermeabili leggeri o cerate; Kit di pronto soccorso + medicinali; Generi alimentari non deperibili; Scorta di acqua potabile; Torcia elettrica con pila di riserva; Radio e pile con riserva; Fotocopia documenti di identità; Chiavi di casa; 3. Se nella tua famiglia sono presenti persone disabili, anche temporaneamente, è necessario tenere presente le seguenti indicazioni in caso di emergenza: favorisci la collaborazione attiva della persona disabile, per quanto possibile, per alimentare la sua fiducia ed evitare azioni inutili; se la persona, anche con limitazioni ed ausili, può essere accompagnata senza trasportarla, proteggila dalla calca e da chi potrebbe spingerla o travolgerla.

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7 COS È LA PROTEZIONE CIVILE 7 La Protezione Civile è un Sistema Complesso Organizzativo e Operativo finalizzato a Tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da catastrofi e da altri eventi calamitosi e diretta a superare l emergenza, mediante le attività di prevenzione, previsione e soccorso. All attuazione delle attività di protezione civile provvedono, secondo i rispettivi ordinamenti e le rispettive competenze, le amministrazioni dello Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e le Comunità Montane, e vi concorrono gli enti pubblici, gli istituti ed i gruppi di ricerca scientifica con finalità di protezione civile, nonché ogni altra istituzione ed organizzazione anche privata. Concorrono, all attività di protezione civile i cittadini ed i gruppi associati di volontariato civile, nonché gli ordini ed i collegi professionali. Costituiscono strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile: il Corpo nazionale dei vigili del fuoco quale componente fondamentale della protezione civile; le Forze Armate; le Forze di Polizia; il Corpo Forestale dello Stato; i Servizi Tecnici Nazionali; i gruppi nazionali di ricerca scientifica, l Istituto Nazionale di Geofisica ed altre istituzioni di ricerca; Croce rossa italiana; le strutture del Servizio Sanitario Nazionale; le organizzazioni di volontariato; il Corpo Nazionale Soccorso Alpino- CNSA (CAI). Il sindaco è l autorità comunale di protezione civile. Al verificarsi dell emergenza nell ambito del territorio comunale, il sindaco assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari. Quando la calamità naturale o l evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del comune, il sindaco chiede l intervento coordinato di altre forze e strutture alla provincia e al prefetto.

8 8 LA PROTEZIONE CIVILE IN VALDERA L attività di Protezione Civile nasce sul territorio degli otto comuni associati in seguito agli eventi alluvionali del 1992 e 1993 che interessarono soprattutto il Comune di Ponsacco, portando prima alla formazione del Gruppo di Volontari Comunali, poi del distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari ed infine nel Novembre 2002 alla nascita del Centro Intercomunale della Valdera, uno dei primi in Toscana. Il Centro Intercomunale della Valdera è ufficio comune per le attività di Protezione Civile e Catasto delle Aree percorse dal Fuoco ai sensi della LR40/2001, per i Comuni di: Ponsacco, Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Lajatico, Palaia, Peccioli e Terricciola. Nasce quindi per ottimizzare le risorse di piccoli comuni che interessano un ampio territorio (382 Km 2 ) e circa abitanti, svolgendo attività di supporto operativo ai comuni sia per l attività ordinaria che in caso di emergenza, mediante l integrazione e l ottimizzazione delle risorse, secondo il principio di sussidiarietà. Il Centro Intercomunale rappresenta il punto di coordinamento, strumento per i Sindaci e per tutte le attività del Sistema di Protezione Civile della Valdera, ovvero il punto di contatto con le componenti esterne al territorio. L organizzazione di Protezione civile locale è interconnessa con il sistema regionale di P.C. Attraverso la Provincia di Pisa e con quello nazionale attraverso la Prefettura di Pisa. Al sistema organizzativo partecipano, per le rispettive competenze, i consorzi di bonifica, l ASL, in particolare con il servizio del 118, i Vigili del Fuoco, le forze dell ordine ed il Volontariato. In questi anni il Centro ha visto crescere la propria attività partendo dalla realizzazione di una rete radio dedicata che collega comuni e associazioni di volontariato della Valdera, alla dotazione di mezzi strumentali e operativi alla nuova sede (gennaio 2007) alla approvazione di un Piano Intercomunale di protezione Civile Unico per gli otto comuni. Il Sistema locale di Protezione Civile oltre ai servizi dei Comuni associati (dalla Polizia Municipale ai Servizi Tecnici) prevede il contributo preziosissimo delle associazioni di volontariato che sul territorio comprendono: 1 sezione della Croce Rossa 9 sedi di Misericordia 3 Pubblica Assistenza 1 Gruppo volontari comunali 1 Ass. Carabinieri ANC oltre ad altre associazioni non di pronto intervento e del Distaccamento Vigili del Fuoco Volontari di Ponsacco, che ha sede negli stessi locali del centro Intercomunale, esempio di sinergia tra struttura di pronto intervento tecnico e coordinamento.

9 LA PROTEZIONE CIVILE INTERCOMUNALE 9 IL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE Ogni Comune italiano è tenuto a redigere un Piano Comunale di Protezione Civile, la normativa prevede tuttavia che il piano possa essere redatto in forma associata tra più Comuni come Piano Intercomunale di Protezione Civile che contiene ed ha la stessa efficacia del Piano Comunale. Il Piano contiene una prima parte che comprende il quadro conoscitivo del territorio e la valutazione dei rischi presenti ed una seconda parte operativa che tiene conto dell organizzazione complessiva degli enti, delle risorse umane e tecniche disponibili con riferimento, in particolare, all organizzazione dei comuni e al volontariato presente nel territorio. Il Piano intercomunale è operativo dall ottobre 2007 ed è stato presentato in vari incontri alla stampa, al volontariato, alle altre componenti istituzionali del sistema di protezione civile ed ai consigli comunali riuniti in seduta congiunta. Tale strumento non è uno strumento statico tipo piano regolatore ma è dinamico e richiede continui aggiornamenti sulla situazione del territorio che cambia ogni giorno. Il Territorio Il Centro Intercomunale di Protezione Civile della Valdera interessa la quasi totalità del bacino idrografico del Fiume Era. Questo territorio presenta una superficie di circa 382 Km 2, con quote che vanno dai 15 m slm ai 675 m slm del Monte Vitalba. Sono presenti circa residenti per una densità di circa 98 abitanti/ Km 2, oltre nuclei familiari e circa abitazioni, oltre a numerosi lavoratori pendolari e nei periodi festivi da numerosi turisti. Il bacino del fiume Era è articolato in sotto bacini del Torrente Cascina, del Torrente Sterza, del Torrente Roglio oltre del fiume Era stesso che è poi affluente in sinistra idrografica del Fiume Arno. l territorio è attraversato da una fitta rete viaria costituita da strade regionali, provinciali e comunali, sulle quali si registrano elevati flussi di traffico di persone e merci per circa 870 km. La principale arteria stradale è la Strada Regionale Sarzanese-Valdera n 439, che collega i territori della Valdera con il Valdarno, consentendo l accesso sulla S.S. di grande comunicazione FI-PI-LI. Le altre infrastrutture stradali importanti presenti sul territorio sono costituite dalla S.P. Delle Colline per Legoli n 11, che collega Ponsacco con i Comuni di Palaia e Peccioli, spingendosi fino al territorio della provincia di Firenze e dalla S.P. Del Commercio n 13, che collegandosi con la S.P. di Montevaso, consente il collegamento tra i Comuni di Casciana Terme e Ponsacco e dalle S.P. 42 e S.P. 45.

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11 RISCHIO IDROGEOLOGICO 11 Il rischio idrogeologico è rappresentato dall accadimento di frane ed alluvioni che sono causate da piogge intense o prolungate; è un rischio prevedibile sulla base della conoscenza del territorio (aree a rischio frane ed aree alluvionabili) e delle previsioni metereologiche. Nel territorio della Valdera sono presenti, essenzialmente lungo i corsi d acqua principali, (Fiume Era, Torrente Roglio,Torrente Cascina ed il Torrente Sterza) delle aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata denominate dall Autorità di Bacino dell Arno e dai P.R.G. comunali come aree P.I.3 e P.I.4. Anche per il rischio frana sono state individuate le aree a pericolosità elevata e molto elevata (P.F.3 e P.F.4), ubicate principalmente nei Comune di Palaia, Terriciola, Lajatico e Chianni. Il piano intercomunale di P.C. ha censito nelle aree a pericolosità elevata la popolazione, gli edifici, i centri abitati, la viabilità potenzialmente interessata dall evento e le principali infrastrutture di servizio esposte al rischio. Approfondimenti: Numero frane Superficie in ettari FIUME CASCINA CAPANNOLI FIUME ERA CASCIANA TERME TORRENTE ROGLIO TORRENTE STERZA CHIANNI SCOLMAT.DELL'ARNO LAJATICO TORRENTE TORA PALAIA TORRENTE RAGONE PECCIOLI FIUME ISOLA TORRENTE CHIECINA PONSACCO TORRENTE ALPINO TERRICCIOLA Territorio a rischio alluvioni pericolosità elevata (pi3) pericolosità molto elevata (pi4) Territorio a rischio frane pericolosità elevata (P.F.3) pericolosità molto elevata (P.F.4)

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13 COME COMPORTARSI? 13 FRANE Attenzione: le frane spesso si muovono molto velocemente Durante: Allontanati dall area in frana il più velocemente possibile; scappando guarda sempre verso la frana facendo attenzione a pietre o ad altri oggetti che, rimbalzando, ti possono colpire; non entrare negli edifici interessati dalla frana prima di una valutazione dei tecnici della Protezione Civile, eventualmente segnala la presenza di feriti o persone coinvolte ai soccorritori; se sei in auto e ti imbatti in una frana allontanati e segnala il pericolo alle altre auto ed alle autorità; ALLUVIONI ATTENZIONE: Il rischio idrogeologico è un rischio generalmente prevedibile. Evitate di passare nei pressi di aree a rischio soprattutto durante o dopo temporali o forti piogge. Se vivi o lavori in una area a rischio elevato (P3) o molto elevato (P4) metti in atto con particolare zelo i seguenti consigli in quanto il rischio di accadimento di un evento è maggiore che in altre zone. Fuori casa: Evita di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d acqua, sopra ponti o passerelle; Fai attenzione ai sottopassi: si possono allagare facilmente; se la sede stradale è invasa dall acqua modera la velocità ma non fermaterti perchè corri il rischio di non riuscire più a ripartire; occupati degli animali e liberali se non possono essere condotti in luoghi sicuri; In casa: sali ai piani superiori senza usare l ascensore, chiudi il gas e l impianto elettrico; non scendere assolutamente nelle cantine e nei garage per salvare oggetti o auto; aiuta i disabili e gli anziani del tuo edificio a mettersi al sicuro; Dopo l alluvione: raggiunta la zona sicura, presta la massima attenzione alle indicazioni fornite dalla protezione civile, attraverso radio, TV e automezzi ben identificabili; non bere acqua se non viene dichiarata di nuovo potabile; non consumare alimenti esposti all inondazione; pulisci e disinfetta le superfici esposte all acqua di inondazione;

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15 RISCHIO SISMICO 15 Il territorio italiano, come noto, è un territorio che da sempre è interessato dai terremoti che in alcune zone hanno raggiunto intensità molto elevata. Il terremoto è un evento non prevedibile, tuttavia gli studi scientifici e la ricorrenza dei terremoti hanno permesso di individuare le zone con maggior probabilità di accadimento e di definire la classificazione sismica dell intero territorio italiano. I comuni della valdera sono classificati a bassa sismicità (zona 3s), in quanto non sono stati sede di epicentri di terremoti di notevole intensità ma hanno risentito degli effetti di terremoti accaduti in zone limitrofe come: il terremoto di Orciano (1846) e della Garfagnana (1920). Per tali motivi tutte le nuove costruzioni e ristrutturazione devono essere realizzate secondo tecniche antisismiche. Approfondimenti: COME COMPORTARSI? Il terremoto è un fenomeno che dura molto poco, quasi sempre meno di un minuto. La sicurezza dipende soprattutto dalla casa in cui abitate. Se è costruita o adattata in modo da resistere al terremoto, non subirà gravi danni e vi proteggerà. Ovunque siate in quel momento, è molto importante mantenere la calma e sapere cosa fare. Durante il terremoto in casa: riparati sotto i tavoli o le strutture portanti e allontanati da finestre, oggetti pesanti o mobili che potrebbero caderti addosso; non uscire e rimani vicino ai tuoi familiari; non andare su scale o ascensori; all aperto: Allontanati da edifici, cavi elettrici, ponti, dighe, spiagge, pareti franose, raggiungi un posto aperto; in auto non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o da strutture che potrebbero cadere; se sei a scuola o sul posto di lavoro, conosci prima il piano di emergenza ed evacuazione attieniti alle relative procedure. Dopo il terremoto Se possibile chiudi i rubinetti del gas, dell acqua e togli la corrente elettrica; assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te; non usare l ascensore; evita di usare il telefono e l automobile; non avvicinarti ad animali visibilmente spaventati; collabora con la protezione civile.

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17 RISCHIO INCENDI BOSCHIVI 17 Il patrimonio forestale dell area del Centro intercomunale è caratterizzato da una grande ricchezza di specie e da una notevole estensione che unitamente alle condizioni climatiche lo rendono particolarmente vulnerabile. La quasi totalità degli incendi boschivi si sviluppa durante il periodo estivo; statisticamente è stato notato che i giorni più pericolosi sono quelli festivi e prefestivi e le ore di più probabile inizio dell evento sono quelle della tarda mattinata fino al primo pomeriggio. La combustione viene facilitata dal clima, soprattutto quando caldo, secco e ventoso, ma anche dallo stato di manutenzione del bosco. Elementi fondamentali per contrastare questo tipo di rischio, sono i Piani Comunali Antincendi Boschivi, necessari a pianificare la fase di intervento in caso di emergenza, oltre al supporto operativo delle squadre Antincendio Boschivo composte o da personale dipendente dell Amministrazione Comunale o da volontari. La Protezione Civile Si occupa di incendi boschivi in relazione alla sicurezza della popolazione e delle infrastrutture che possono essere coinvolte in tali incendi lavorando in sinergia con le strutture preposte alla prevenzione e soppressione degli incendi boschivi. Approfondimenti: COME COMPORTARSI? Non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate; non gettare mozziconi o fiammiferi accesi; In caso di incendio telefona subito al 115 o al 1515; non andare incontro alle fiamme e vai in direzione contraria a quella del vento; se sei vicino all incendio scappa lungo strade o corsi d acqua; se non hai scelta attraversa il fuoco dove è meno intenso e passa dalla parte già bruciata; non tentare di spegnerlo. L incendio non è uno spettacolo, non creare intralcio sulle strade.

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19 ALTRI RISCHI SUL TERRITORIO 19 Sul nostro territorio il rischio trasporti è derivante essenzialmente da incidenti stradali di mezzi pesanti che possono trasportare sostanze infiammabili o pericolose, con conseguente incendio o dispersione nell ambiente. Il rischio di incidente industriale, data la tipologia ed il numero di attività industriali ed artigianali presenti nella zona, è riconducibile essenzialmente al rischio incendio con conseguente emissione di sostanze pericolose. Non sono presenti industrie a rischio incidente rilevante, se si esclude una ditta pirotecnica ubicata in posizione molto isolata nel comune di Terricciola. Tali rischi sono comprensibilmente di difficile pianificazione e prevedibilità. Tuttavia la conoscenza di semplici norme di autoprotezione possono contribuire a diminuire i rischi per la popolazione: INCENDI E INCIDENTI INDUSTRIALI Segui gli ordini impartiti dalle autorità; possibilmente, stai in casa o in luogo chiuso: chiudi porte e finestre e spegni i condizionatori; proteggi, in caso di fumi o sostanze estranee, naso e bocca con un panno possibilmente bagnato; in caso di incidente stradale con presenza di sostanze pericolose o infiammabili (es: rovesciamento di autocisterna) non attraversare l area di incidente, non rallentare solo per curiosità per non creare intasamento o esporti a situazioni di pericolo; BLACK OUT L interruzione della fornitura di energia elettrica può essere un rischio a se stante, come avvenne nel famoso black out del settembre 2003, ma molto spesso è conseguenza di eventi metereologici. Anche questo è un rischio difficilmente pianificabile che si affronta essenzialmente con norme di autoprotezione: COME COMPORTARSI? tieni disposizione torcia elettrica e radio con pile di ricambio; limita l uso del telefono, soprattutto del cellulare; evita l uso di fiamme libere per scaldarsi o illuminare; se sei in auto presta attenzione agli incroci semaforici. Approfondimenti:

20 20 Aree di emergenza Le aree di emergenza sono zone sicure in cui la popolazione si può radunare in caso di evento calamitoso ed essere facilmente intercettata dai soccorritori. Vengono utilizzate essenzialmente per il rischio sismico, ma possono essere anche usate come punto di raccolta in caso di evacuazione su indicazione della protezione civile. Sono il punto di contatto tra la popolazione di un centro abitato e i primi soccorsi. Le aree sono indicate da cartelli come quello sottostante. Regione Toscana PROTEZIONE CIVILE AREA DI EMERGENZA A AREA DI ATTESA SICURA Punto di informazione e di assistenza AP05 Scuola Elementare Comune di Capannoli Codice Denominazione Ubicazione AP1 Piazza del Mercato Piazza Pertini AP2 Scuola materna + Parcheggio Via Togliatti / Via delle pietre Capannoli AP3 Parcheggio P.zza Gino Lemmi Santo Pietro AP4 Scuola media Via Aldo Moro/Via Niccolini Capannoli AP5 Parcheggio Piazza della Capannoli Repubblica Comune di Chianni Codice Denominazione Ubicazione AP1 Palestra Comunale Aiuccia AP2 Scuola Elementare e Materna Aiuccia AP3 Capolinea CPT Le Case AP4 Area Verde Le Case AP5 Parcheggio Misericordia Piazza San Rocco AP6 Capolinea CPT Rivalto AP7 Parcheggio cimitero Loc. Pozzale Comune di Casciana Terme Codice Denominazione Ubicazione AP1 Parcheggio Piazza martiri della libertà Casciana Terme AP2 Parcheggi Via Del Picchia/Via Lischi Casciana Terme AP3 Parcheggio davanti ASL Via 2 Giugno Casciana Terme AP4 Parcheggio Via L. Magnani Casciana Terme AP5 Parcheggio strada panoramica delle frazioni Collemontanino AP6 Parcheggio chiesa Parlascio AP7 Parcheggio Via Pisana Ceppato AP8 Campo sportivo+parcheggio S. Ermo

21 LE AREE DI EMERGENZA 21 Comune di Lajatico Codice Denominazione Ubicazione AP1 Campo Sportivo Lajatico AP2 Piazza Pertini parcheggio Lajatico AP3 Parcheggio Via Togliatti Lajatico AP4 Piazza della Chiesa V. San Giovanni AP5 Campo Sportivo Orciatico AP6 Parcheggio Nord S.P. n.45 di Lajatico Orciatico AP7 Piazza dell artigianato La Sterza Comune di Palaia Codice Denominazione Ubicazione AP1 Area Nuova Primavera Forcoli AP2 Parcheggio via del Bosco Forcoli AP3 Scuola elementare P.zza Brunner Forcoli AP4 Pip parcheggio Montanelli AP5 Parcheggio via XX settembre Palaia AP6 Piazza del Mercato Palaia AP7 parcheggio Via delle Collinelle Palaia AP8 Parcheggio Via dei Fossi Montefoscoli AP9 Parcheggio via Belvedere Montefoscoli Comune di Peccioli Codice Denominazione Ubicazione AP1 Parcheggio vicino ai Carabinieri Via Garibaldi Peccioli AP2 Parcheggio Scuola elementare Via dei Cappuccini Peccioli AP3 Area a verde Via F.lli Rosselli Peccioli AP4 Area a verde Via Bellincioni Peccioli AP5 Incrocio Via Veneto, Via Nuova Fabbrica AP6 Parcheggio Via della Chiesa Fabbrica Comune di Ponsacco Codice Denominazione Ubicazione AP1 Parcheggio cimitero+poste Via Rospicciano Ponsacco AP2 Campo sportivo Via Pinocchio Val di Cava AP3 Zona fiera Via Giovanni XXIII Ponsacco AP4 Parcheggio palestra Scuole Medie Via Falcone Ponsacco AP5 Scuola Elementare Val di Cava AP6 Asilo Camugliano AP7 Parcheggio Viale Europa Le Melorie Comune di Terricciola Codice Denominazione Ubicazione AP1 Piazza della Libertà Selvatelle AP2 Piazza del popolo Selvatelle AP7 Parcheggio Via della Resistenza Selvatelle AP3 Parcheggio Via Roma Terricciola AP4 Giardino Comunale Terricciola AP6 Piazza della Posta, Via XX settembre Terricciola AP5 Parcheggio Menciassi Via volterrana La Rosa AP8 Piazza della Chiesa Via. S. Lazzaro La Rosa AP9 Area Via Salaiola La Rosa AP10 Parcheggio Via dei Lecci Morrona AP11 Piazza d armi Soiana AP12 Parcheggio Soianella

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23 NUMERI UTILI 23 Chi sa chiedere aiuto in modo corretto contribuisce a ridurre il tempo necessario ad intervenire. In caso di emergenza quando telefoni: mantieni la calma parla con chiarezza comunica chi sei e dove ti trovi e il numero di telefono indica cosa è successo e dove segnala se ci sono feriti Dopo aver segnalato l emergenza attieniti alle norme prima descritte ed in particolare: Non usare il telefono, nè l auto se non strettamente necessario Tieniti informato tramite radio-televisione Lascia libere le strade ai mezzi di soccorso Non recarti a curiosare nelle zone colpite Attieniti alle istruzioni delle autorità e della protezione civile. Quando comunichi così, stai aiutando più di quanto pensi coloro che hanno la responsabilità di soccorrerti. NUMERI D EMERGENZA EMERGENZA SANITARIA VIGILI DEL FUOCO CARABINIERI POLIZIA DI STATO GUARDIA DI FINANZA CORPO FORESTALE NUMERI DI PROTEZIONE CIVILE CENTRO INTERCOMUNALE DI P.CIVILE DELLA VALDERA VIGILI DEL FUOCO PONSACCO POLIZIA MUNICIPALE ALTA VALDERA POLIZIA MUNICIPALE PONSACCO POLIZIA MUNICIPALE CASCIANA TERME GUARDIA MEDICA DI LA ROSA GUARDIA MEDICA DI PONSACCO GUARDIA MEDICA DI PONTEDERA MISERICORDIA DI PONSACCO PUBBLICA ASSISTENZA PONSACCO MISERICORDIA DI SOIANA MISERICORDIA TERRICCIOLA MISERICORDIA SELVATELLE MISERICORDIA DI FORCOLI MISERICORDIA LAJATICO MISERICORDIA DI PECCIOLI CROCE ROSSA CASCIANA TERME PUBBLICA ASSISTENZA PALAIA PUBBLICA ASSISTENZA CAPANNOLI GRUPPO VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE DELLA VALDERA

24 Comune di Palaia Centro Intercomunale di Protezione Civile Comune di Terricciola Comune di Ponsacco Comune di Casciana Terme Comune di Lajatico Comune di Chianni Comune di Peccioli Comune di Capannoli Provincia di Pisa Regione Toscana

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