Scintille di suono laboratorio multimediale

Transcript

1 Scintille di suono laboratorio multimediale progetto per la Scuola dell'infanzia 5 anni percorso di scoperta ed esperienza con le qualità del suono e del movimento Struttura dell attività didattica Date inizio attività 6 novembre 2007 Evento finale 7 febbraio 2008 Scuola Numero di bambini Numero di incontri settimanali Ore complessive di attività Allestimento aula Scuola dell'infanzia Bigatti - Milano Due gruppi di bambini di 5 anni ogni gruppo di 15 bambini un incontro per gruppo della durata di 40 minuti. Per un totale di 10 incontri per gruppo 15 ore (+ un incontro di prova generale) computer MacBook Pro (del docente), impianto audio monitortv luci Formazione 24ottobre presentazione e illustrazione del progetto 9 gennaio programmazione 4 febbraio programmazione 10 marzo verifica del progetto Ore complessive 10 ore docenti: Paolo Solcia, Francesca Borghese maestre: Vittoria Sechi, Brigida Samiolo,daniela alverdi, maddalena mascherpa musicisti colaboratori: Gaja Maffezzoli, composizione

2 Obiettivi Dopo l'esperienza dell'anno precedente, si vuole indagare più a fondo il rapporto tra gestualità e suono; sperimentare quanto il movimento contribuisca all' appropriazione conoscitiva di un ambiente sonoro e quanto, un ascolto consapevole ed attento, si rifletta sul corpo. Proseguendo il lavoro passato, sviluppare il percorso conoscitivo, passando da un approccio descrittivo (suoni naturali, imitazione) ad uno, in un certo senso, più concettuale. Lavorare dunque sulle qualità di suono e di movimento, soffermandosi su coppie di qualità come leggero pesante - che inducono a fasi di tensione e rilassamento. Contenuti del percorso didattico Il laboratorio di quest'anno è stato da subito strutturato multidisciplinarmente, con suono e movimento, essendo nostra intenzione esplorare quanto il corpo riesca a favorire e sensibilizzare la nostra sfera di percezione sonora; e viceversa, quanto un ascolto attento e consapevole, possa trasformarsi in spinta dinamica per un equilibrato utilizzo del proprio corpo in forma espressiva. Riprendendo le caratteristiche del suono

3 esplorate l'anno scorso (intensità e durata), si sono fatti giochi ed esperimenti rivolti ad identificare analogie e differenze di tali caratteristiche, nel movimento: quantità (tantopoco movimento) e durata (movimenti brevi, a scatti, e lunghi, continuati e fluidi). Ascolto del proprio corpo i suoni del cuore, del respiro, dei passi etc.- e scoperta di tutte le parti del corpo che possono essere messe in gioco da movimenti diversi. La struttura formale dell'incontro è solitamente così divisa: danza iniziale riscaldamento di tutte le parti del corpo; questa diventa anche una sorta di sigla, di rito iniziale che introduce i bimbi al momento laboratoriale. Ripresa del lavoro fatto nell'incontro precedente - viene chiesto ai bimbi di raccontare ciò che avevamo fatto la settimana precedente; questo ci permette di verificare cosa è rimasto a loro, cosa li ha particolarmente colpiti e spesso fornisce indicazioni su quello che si aspettano succeda nell'incontro. Argomento dell'incontro di solito abbiamo affrontato l'argomento specifico prima da un punto di vista sonoro, con ascolti e manipolazioni audio, e poi riprendendolo con giochi di movimento.

4 Danza finale anche questa come una sorta di sigla o rito liberatorio e (di solito) scatenato. In questo secondo anno di lavoro abbiamo scelto di esplorare suoni e movimenti non più da un punto di vista semplicemente descrittivo ed imitativo, ma indagando concettualmente alcune qualità come lento/veloce, leggero/pesante; utilizzando coppie di opposti, per sottolineare la complementarietà di tali caratteristiche e la (necessaria) convivenza delle differenti polarità. Ci siamo concentrati soprattutto sul leggero/pesante, ed abbiamo utilizzato un sasso e un telo: oggetti che ci permettessero di sperimentare fisicamente il comportamento dinamico e sonoro. Il lavoro laboratoriale è stato sempre ripreso dalle insegnanti di classe durante la settimana, con vari lavori e in varie forme; dando quindi la possibilità ai bimbi di rielaborare i concetti introdotti nell'ora laboratoriale, produrre materiali di testo e costruire strumenti musicali personali. Utilizzo degli strumenti tecnologici. Per i bimbi, che lo avevano già utilizzato l'anno

5 scorso, il computer è un normale strumento didattico, che può aiutarli a vedere i suoni e ricordare - con registrazioni e fotografie- quello che stiamo facendo. Alcuni strumenti utilizzati l'anno scorso per la scoperta delle caratteristiche del suono, come il Pallofono ed il Tiralinee, sono stati riproposti per la scoperta delle caratteristiche del movimento. Il gesto dei bimbi, catturato dalla videocamera (l'occhio del computer!), dava grandezza e durata a delle immagini digitali. Abbiamo utilizzato un joystick collegato alla velocità di lettura di un file audio- per sperimentare il lento/veloce; un bambino, muovendo il joystick in avanti e indietro, sceglieva come far muovere gli altri compagni. Abbiamo utilizzato il microfono per registrare il suono del sasso e del telo, la voce e gli strumenti costruiti dai bambini. I suoni registrati sono stati elaborati al computer dal docente ed in seguito riproposti all'ascolto ed all'interpretazione motoria dei bimbi, dando lo spunto iniziale per l'invenzione di piccole storie. Evento finale: Una storia movimentata Per l'evento finale, la rappresentazione delle storie davanti ai bimbi di 3 e 4 anni, abbiamo raggruppato le storie inventate dai bambini e

6 scelto con loro i suoni ed i movimenti associati ad esse. Durante la rappresentazione i bimbi suonavano i loro strumenti con improvvisazioni guidate e LiveElectronics; raccontavano le storie attraverso l'espressività motoria e i disegni delle loro storie erano proiettate su un televisore. Ha così preso forma lo spettacolo Una Storia Movimentata (titolo anch'esso inventato dai bimbi), della quale i bimbi sono stati consapevoli autori ed interpreti. (cfr. STORIA MOVIMENTATA.pdf ) Osservazioni Indubbiamente importante è il contributo dato dalle maestre nel riprendere e rielaborare i punti toccati dal laboratorio. Tale ripresa può essere di varie forme, dal semplice disegnare quello che è piaciuto, ad alcune esperienze multidisciplinari molto interessanti. Come il riprendere il concetto laboratoriale con tutt'altro materiale (legno, scatole, etc.). Questi lavori si mostrano molto utili anche per rendersi conto di che cosa resta al bambino dell'intervento in laboratorio, e sovente è illuminante circa la direzione da seguire nel percorso del lavoro di gruppo. Necessariamente, se fatto dall'insegnante di classe, il lavoro di rielaborazione, risente di

7 quelle che sono le particolari caratteristiche delle persone; vi sono dunque stati gruppi in cui si prediligeva un lavoro materico piuttosto che una relazione verbale. Ci piacerebbe riuscire ad integrare questo momento riflessivo con la relativo proposta di materiali da utilizzare- all'interno del laboratorio stesso, in coda, o nel pomeriggio.