CORSO DI FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO. in materia di Gestione del Rischio derivante da. Materiali Contenenti Amianto
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- Elisabetta Corradini
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1 Assessorato politiche per la salute Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Sanità Pubblica CORSO DI FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO in materia di Gestione del Rischio derivante da Materiali Contenenti Amianto Hotel Royal Carlton, via Montebello 8 - Bologna 1 Edizione: 25 /03 /2014 e 1-8 /04 / Edizione: /05 /2014
2 Assessorato politiche per la salute Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Sanità Pubblica CORSO DI FORMAZIONE /AGGIORNAMENTO in materia di Gestione del Rischio derivante da Materiali Contenenti Amianto Le fibre aerodisperse: valori di esposizione indoor e outdoor. Situazioni ambientali specifiche (abbandoni, discariche, percolati, recuperi, fondo ambientale, ecc. ORIETTA SALA ARPA sez. Reggio Emilia 25 marzo 2014
3 AMIANTO Argomento vasto e complesso più ambiti più discipline più matrici molteplici ricadute
4 amianto
5 monitoraggio AMIANTO in cantiere in azienda in casa nell ambiente
6 AMIANTO PROBLEMA: NORMATIVO T E C N I C O (limiti intrinseci di rilevabilità delle fibre di amianto)
7 Valutazione del rischio da amianto : i termini pericolo e rischio non hanno lo stesso significato. pericolo qualità intrinseca di un entità (un attività, una sostanza chimica, un attrezzatura) di provocare un danno. rischio valutazione della probabilità che, dato il pericolo, il danno si verifichi effettivamente. La valutazione del rischio è quindi un processo analitico-deduttivo che consente di stimare la probabilità che si verifichi un evento dannoso Occorre quindi tenere conto delle caratteristiche della situazione concreta (livello di esposizione al pericolo, misure di prevenzione attuate, livello di consapevolezza dei soggetti esposti).
8 Nel caso di edifici od impianti con presenza di amianto - MCA: il pericolo è costituito dalla presenza dei materiali con amianto, mentre il rischio è la probabilità che gli addetti possano essere colpiti da una malattia indotta dall amianto, tenuto conto: della possibilità che il materiale rilasci fibre, che tali fibre vengano inalate, che la dose inalata sia significativa (valutabile in termini di concentrazione di fibre di amianto aerodisperse).
9 Come tutti i materiali, i manufatti che contengono l'amianto, MCA, subiscono, con il passare degli anni, un invecchiamento naturale causato da interventi di manutenzione, di riparazione, ecc.; in questi casi si può generare un inquinamento ambientale a seguito della possibile dispersione in atmosfera di fibre. Non sempre il MCA rappresenta un rischio immediato (come del resto quando è in opera): Lo è sicuramente quando può disperdere le sue fibre nell'ambiente circostante per effetto di qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, dilavamento di acqua piovana. La cessazione dell'utilizzo dell'amianto ha fatto sì che l'esposizione a questo inquinante si sia spostata dall'ambiente di lavoro a quello di vita
10 Indoor/interno: - Luoghi di lavoro - manipolazione MCA: manutenzioni, bonifiche - Luoghi di lavoro/di vita - permanenza in locali con presenza di MCA Attenzione: Outdoor/esterno: - Emissioni condottate - Immissioni da sorgenti puntuali diffuse Differenze sostanziali fra prelievi personali e ambientali con fonti/sorgenti precise Differenze sostanziali fra controllare/monitorare un luogo con volume finito e uno in spazi aperti, illimitati con fonti/sorgenti diffuse e non sempre note
11 COSA SI INTENDE PER AMBIENTE INDOOR L espressione ambiente indoor è riferita agli ambienti confinati di vita e di lavoro non industriali (per quelli industriali vige una specifica normativa restrittiva), ed in particolare, a quelli adibiti a dimora, svago, lavoro e trasporto. In Italia, il Ministero dell'ambiente nel 1991 definisce l'inquinamento indoor come la presenza nell'aria di ambienti confinati, di inquinanti chimici, fisici o biologici non presenti, naturalmente, nell'aria esterna.
12 25marzo2014 COSA SI INTENDE PER AMBIENTE INDOOR Secondo questo criterio, il termine ambiente indoor comprende: le abitazioni, gli uffici pubblici e privati, le strutture comunitarie (ospedali, scuole, caserme, alberghi, banche, etc.), i locali destinati ad attività ricreative e/o sociali (cinema, bar, ristoranti, negozi, strutture sportive, etc.) i mezzi di trasporto pubblici e/o privati (auto,treno, aereo, nave).
13 EMISSIONI / IMMISSIONI Per emissione s intende un flusso d aria che da un sito chiuso s immette nell ambiente esterno; l emissione può essere convogliata o diffusa Le emissioni convogliate sono i flussi d aria emessi dall Azienda attraverso canalizzazioni (camini) che li immettono nell ambiente esterno. Le emissioni diffuse possono identificarsi nelle aperture, finestre, porte, stoccaggi esistenti nell Azienda;
14 EMISSIONI DIFFUSE - IMMISSIONI La chiusura degli impianti di produzione e/o lavorazione hanno fatto sì che attualmente le sole emissioni convogliate contenenti fibre di amianto sono oggi riconducibili a quelle dei filtri assoluti degli impianti di bonifica (efficienza circa %) Attualmente rivestono maggior rilevanza le emissioni diffuse / IMMISSIONI, identificabili: negli stabilimenti dismessi di produzione di materiali contenenti amianto, nelle miniere dismesse, stoccaggi conseguenti ad interventi di bonifica,
15 EMISSIONI DIFFUSE - IMMISSIONI grandi impianti con coibentazioni per tubi e serbatoi, capannoni con coperture in cemento-amianto, discariche abusive e non, edifici con superfici spruzzate di materiali che contengono amianto, la presenza naturale, NOA, in alcune aree precise (Ofioliti)
16 Fonti di esposizione ambientale / domestiche fibre presenti in casa installazione, degrado, rimozione o riparazione di manufatti contenenti amianto. fibre portate a casa dalle persone esposte nell ambiente e nel lavoro
17 Le fibre aerodisperse: valori di esposizione indoor e outdoor DOVE, QUANDO, QUANTE FIBRE DI AMIANTO SI POSSONO TROVARE IN ARIA? QUANTE E POSSIBILE / PROBABILE (???) RESPIRARNE Relativamente più semplice trovare riferimenti per l indoor, meno per l outdoor Relativamente più semplice trovare riferimenti per l indoor- luoghi di lavoro, meno per l indoor- luoghi di vita
18 Dr. A.Verardo Fonte dati???? Anno??? tecnica analitica???
19 DATI BIBLIOGRAFICI- letteratura tecnica: Numerosi studi riportano le concentrazioni di fibre di amianto aerodisperse in edifici adibiti ad uffici nei quali sono presenti MCA friabili e non friabili, tutti sono concordi nell indicare livelli medi di concentrazione generalmente al di sotto del valore di 0,001 f/ml (<1,0 f/l), se i materiali vengono lasciati indisturbati, indipendentemente dal tipo e dalle condizioni dei MCA. Sono state segnalate concentrazioni più elevate, in alcuni limitati casi, per singoli campionamenti, con 0,01 f/ml (10,0 f/l), in relazione al grado di danneggiamento dei materiali friabili ed alle attività svolte nello stabile. Riferimenti Inglesi (1960) ed Americani ( )
20 Luoghi monitorati Svizzera 1989: n.12 diverse tipologie comprese scuole e uffici con presenza di MCA friabili USA anno 1991: n. 198 (diverso utilizzo, diverse tipologie MCA) n. camp. Tecnica analitica Risultati range f/l TEM Sempre < 2,5 Media f/l 1377 ME 0,04-2,43 0,27 (0,00027 f/ml) USA: n. 752 (dati più recenti: diverse tipologie MCA su tutto il territorio nazionale) Italia: uffici con amosite spruzzata Italia: uffici con amosite spruzzata pareti e strutture portanti Idem sopra a distanza di -- TEM Nessun dato medio > 4,0 0,12 (0,00012 f/ml) SEM MOCF Intorno 1 (3 f/l casi peggiori) 2,5 11,8 (solo nelle zone con i rivestimenti degradati) alcuni anni SEM 1,3 0,3 Italia: n. 59 scuole con pavimenti vinilici SEM 0,4 (83% dei casi) 2,2 (17% dei casi) <0,6 (0,0006 f/ml) concentrazione ambientale indoor la mera presenza di MCA non comporta di per sè un pericolo per la salute degli occupanti. DM 6/9/94
21 concentrazione ambientale indoor 2003
22 (1991) concentrazione outdoor emissioni-immissioni
23 1997 fibre m -3 fibre / m 3 (fibre / m 3 ) / 1000 = fibre/litro concentrazione outdoor emissioni-immissioni
24 Correggio concentrazione outdoor 1997 emissioni-immissioni
25 concentrazione outdoor emissioni-immissioni 2003
26 concentrazione ambientale indoor- outdoor 2006
27 PARTICOLARE ESPERIENZA ROMA 2013 Importante edificio pubblico con presenza di MCA in opera (confinato): 394 locali controllati (sopralluoghi + monitoraggi - n.108) Tutti i campionamenti effettuati, sia indoor che outdoor, hanno evidenziato come risultato finale: concentrazioni al di sotto dei limiti di rivelabilità (LR) del metodo utilizzato, quindi concentrazioni nominali inferiori a 0,04 fibre/litro. concentrazione ambientale indoor- outdoor
28 concentrazione outdoor emissioni-immissioni Qualità aria città di Modena centraline = residenziale + traffico ( gg).risultati di 93 giorni validi di campionamento distribuiti in due anni, aprile 2010 ottobre 2011 solo una giornata presenta una positività per fibre di amianto (pari allo 0,9%), la concentrazione riscontrata di 0,10 ff*l -1 si colloca a livelli inferiori a quanto riportato in bibliografia (per aree urbane e urbane ad alto traffico: range rispettivamente di 0,1-3,0 F*L -1 e 2,0-20,0 F*L -1 ) ESPERIENZE EMILIA-ROMAGNA
29 concentrazione outdoor DISCARICHE posizione Fibre amianto /litro Fibre totali /litro EST < 0,5 1,41 OVEST < 0,5 3,64 NORD- OVEST < 0,5 1,29 SUD-OVEST < 0,5 4,17 Operatore palista Operatore big-bags < 0,5 5,65 < 0,5 6,
30 Concentrazione delle fibre di AMIANTO nell ARIA Valore limite consigliato per la popolazione L EPA (Environmental Protection Agency) e il WHO 1 fibra/litro un rischio lifetime (probabilità di contrarre una neoplasia entro gli 80 anni di vita) di 1 caso di mesotelioma ogni persone esposte. (1/ rappresenta in sanità pubblica il livello di rischio accettabile, se messo in relazione ad altri fattori come alcool, fumo, alimentazione, ecc.). < 1 fibra/litro Valore Limite raccomandato per la qualità dell aria nelle città europee (Air quality guidelines, WHO, 2006).
31 Questioni epidemiologiche aperte: DOSE / SOGLIA - DOSE / RISPOSTA non esiste un livello di esposizione sotto il quale il rischio di malattia sia pari a zero; l epidemiologia ha documentato numerosi casistiche a fronte di esposizioni lievi e discontinue; questa e una complicazione in sede scientifico/epidemiologica (non e sempre semplice identificare le corcostanze di esposizione) ma anche in sede di accertamento del nesso di causalita ; l assenza di una dose/soglia non deve essere confusa con l assenza di una relazione dose/risposta; il rischio di contrarre la malattia e una funzione della durata e dell intensita dell esposizione.
32 Concentrazione delle fibre di AMIANTO nell ARIA - amb.lav. Valore limite per luoghi di lavoro Esposizione dei Lavoratori art. 254 Valore Limite : 0,1 ff/cc (100 ff/l) per 8 ore/die se maggiore, DPI con FPO tale da garantire Conc. = 1/10 VL = 0,01 ff/cc DLgs 81/ /09.in generale dati di esposizione: pochi e di cattiva qualità!!
33 Concentrazione delle fibre di AMIANTO nell ARIA - amb.lav. F. Cavariani
34 Concentrazione delle fibre di AMIANTO nell ARIA - amb.lav. Lavorazione (n. campioni - n. siti) Media aritmetica (f/litro) Media geometrica (f/litro) GSD min - MAX Situazione individuata dalla Norma UNI EN 689/97 ESPERIENZE EMILIA-ROMAGNA Rimozione lastre da coperture (19-6) Interventi su condotte gas (19-7) Interventi su condotte acqua (12-6) Bonifiche di coperture dopo incendio (11-3) Interventi su pavimenti in vinilamianto (11-7) 31,6 26,0 1,90 10,1 87,6 ARANCIO 25,7 20,5 2,09 5,6 57,5 ARANCIO 20,5 18,1 1,67 9,1 42,1 VERDE 18,4 16,9 1,57 7,5 32,5 VERDE 22,6 18,6 1,93 7,9 46,3 ARANCIO Lavorazione materiale inerte con presenza di serpentino (7-4) 36,1 33,3 1,51 19,5 73,6 ARANCIO 34
35 Concentrazione delle fibre di AMIANTO nell ARIA - amb.lav. conc. F*L -1 DATI non PUBBLICATI: Tesi MI 35
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