Informatica Industriale -- 2
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- Enzo Renzi
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1 Informatica Industriale L. Mezzalira Informatica Industriale -- 2 prof. Lorenzo MEZZALIRA CIM - Automazione - Tempo reale Cap. 1 PROCESSI INDUSTRIALI FUNZIONI APPLICATIVE STRUMENTI INFORMATICI TEMPO REALE AFFIDABILITA CIM - Automazione - Tempo reale
2 REQUISITI DELL ELABORAZIONE NELL INFORMATICA INDUSTRIALE Esecuzione dei programmi applicativi Sono riportate varie modalità di esecuzione, elencate con un crescente livello di interattività col mondo esterno da cui sono ricevuti i dati e a cui vengono forniti i risultati. 1) - ESECUZIONE BATCH Esecuzione tipica dei centri di calcolo che possiamo chiamare differita, in quanto non c è una particolare correlazione tra i tempi di raccolta e predisposizione dei dati, l elaborazione e l utilizzo dei risultati. SCOPO: massimizzare il throughput più che la rapidità dei tempi di risposta. 2) - ESECUZIONE ON-LINE Elaborazioni dette interattive, l operatore è anche l utente dei risultati. Reattiva perchè stimolata, ma entrambi gli interlocutori sono disponibili ad adeguarsi ai rispettivi ritmi. SCOPO: privilegiare una buona rapidità di risposta. L aumento del carico di lavoro provoca un degrado delle prestazioni. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 1
3 3) - ESECUZIONE REAL-TIME Informatica Industriale - NO L. Mezzalira Il sistema di elaborazione deve interagire con delle macchine e non può in genere imporre i propri ritmi di esecuzione, ma deve adeguarsi a ben precisi vincoli temporali. Nelle macchine hanno sede fenomeni governati da leggi fisiche che determinano la dinamica di evoluzione da cui dipende la cadenza con cui possono essere recepiti i dati e cui occorre adeguarsi per effettuare efficaci interventi di controllo. SCOPO: non è la massimizzazione del throughput, e neppure la minimizzazione dei tempi di risposta, ma piuttosto la predicibilità del comportamento temporale del sistema di elaborazione nelle interazioni col mondo esterno. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 2
4 Integrazione HW/SW Informatica Industriale - NO L. Mezzalira L interazione con macchine e con fenomeni fisici esterni, impone requisiti molto variabili da applicazione ad applicazione, varietà di interfacce e necessità di integrazione tra le funzioni affidate all HW e quelle realizzate a livello di SW Contrariamente ai Personal Computer (PC) non è facile adottare configurazioni standard nei sistemi di controllo. La barriera di virtualizzazione tipica, cioè il Sistema Operativo, in alcune applicazioni non esiste, mentre in altre deve essere superata con interventi specifici a livello HW o SW. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 3
5 CLASSI DI CONFIGURAZIONI Sistemi Embedded. Sono detti calcolatori embedded (alla lettera incastonati ) quelli che fanno parte integrante di una macchina, apparato o strumento la cui funzionalità è ottenibile solo dalla stretta simbiosi. Molto spesso i calcolatori embedded sono del tipo single chip controller. E di moda l acronimo SoC (System on Chip) Esempi: calcolatori delle centraline di controllo iniezione e accensione calcolatori delle centraline di controllo ABS calcolatori all interno di tastiere e stampanti calcolatori all interno di strumenti di misura calcolatori all interno di telefoni mobili, TV, Hi-Fi, elettrodomestici Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 4
6 Sistemi di controllo di macchine. Si tratta di calcolatori con configurazioni anche diverse, singole schede (Single Board Computer) controllori programmabili (PLC) calcolatori per controllo numerico (CNC) sitemi modulari (su Bus), che sono associati ad una macchina per controllarne il comportamento, spesso frapponendosi tra il pannello operatore e la macchina. In alcuni casi si adotta una configurazione a due calcolatori (ad esempio PC+PLC) più o meno strettamente connessi, tra cui sono ripartiti i compiti di: gestione dell operatore (PC) e controllo della macchina (PLC). Spesso il PC funge anche da sistema di sviluppo SW. Si hanno generalmente alcune decine di ingressi e uscite digitali e alcuni ingressi e (poche) uscite analogiche. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 5
7 Sistemi di automazione di impianti. Nell automazione degli impianti la grande varietà di situazioni comporta una ampia varietà di soluzioni realizzative. Localmente si avranno apparati con sistemi embedded e macchine con un proprio controllore, mentre si utilizzeranno sistemi (microcalcolatori modulari e workstation) ai livelli superiori per raccolta dati, monitoraggio ed in generale automazione globale. Sono frequenti le soluzioni distribuite, con reti di interconnessione (fieldbus) complesse e molte centinaia di I/O (Input / Output) digitali e analogici. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 6
8 INTERFACCE SPECIFICHE. Informatica Industriale - NO L. Mezzalira La necessità di scambiare informazioni relative ad una grande varietà di fenomeni fisici richiede una gamma molto ampia di interfacce. Non è raro il caso in cui si debbano progettare e realizzare delle interfacce con requisiti particolari appositamente per una certa applicazione. In particolare si hanno esigenze anche molto variabili in termini di: velocità di trasferimento delle informazioni precisione e stabilità delle misure insensibilità ad agenti perturbanti (pochi errori transienti) resistenza a condizioni ambientali avverse (pochi guasti) robustezza, affidabilità e tolleranza ai guasti (liveness) sicurezza intrinseca (ambienti con pericolo di esplosioni) Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 7
9 CPU Informatica Industriale - NO L. Mezzalira I processori adatti per applicazioni di controllo privilegiano l esecuzione in tempi ben predicibili di semplici operazioni orientate ai bit e ai numeri interi puttosto che l esecuzione di operazioni complesse a velocità mediamente elevate ma meno predicibili. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 8
10 MEMORIE Informatica Industriale - NO L. Mezzalira Le memorie operative hanno spesso capacità relativamente ridotte e sono organizzate in aree distinte per funzionalità e tecnologia. ROM o EPROM non volatili e non modificabili per l area destinata ai programmi di base e applicativi, dati fissi, ecc. FLASH non volatili. Sostituiscono le EPROM RAM volatile e inizializzata a software all accensione del sistema, per i dati dinamici dell elaborazione. RAM in Tampone, non volatile ma modificabile, per i dati semifissi, i cosiddetti parametri, che vengono impostati in fase di messa a punto iniziale (tuning) dell applicazione e occasionalmente modificati in esercizio. Aree mappate su porte di I/O (memory mapped I/O) in cui con le normali istruzioni di accesso a memoria in realtà si leggono e scrivono speciali registri e porte di interfaccia con l esterno. In molti casi (tipicamente nei sistemi embedded) non sono previste memorie di massa (problemi di costo, ingombro, robustezza) Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 9
11 Strumenti informatici e SW di base La difficoltà a standardizzare i calcolatori si riflette anche sul SW di base. (Sistemi Operativi, Compilatori, Linker, Debugger, ecc.) Questi strumenti tendono a nascondere (hide) tutti quei dettagli cui si ritiene che il progettista di applicazioni non sia interessato In particolare sono colpiti da incapsulamento opaco molti aspetti che invece riguardano anche molto da vicino l attenzione del progettista di applicazioni industriali, tra cui i principali sono: le strutture dati ed i loro meccanismi di accesso la gestione della memoria centrale, le allocazioni di programmi e dati la gestione dei meccanismi di interrupt e DMA la gestione delle interfacce la gestione delle comunicazioni le politiche di gestione dei processi le temporizzazioni. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 10
12 Strumenti informatici e SW di base Nelle applicazioni di automazione e di elaborazione in tempo reale la possibilità di controllo delle risorse, o almeno la visibilità dei meccanismi della loro gestione, è condizione necessaria per una corretta implementazione. Il progettista di applicazioni industriali non trova purtroppo la stessa ricchezza di strumenti informatici adatti che caratterizza altre categorie di applicazioni, e talvolta deve ancora ricorrere alla realizzazione in proprio anche del software di base, che in queste applicazioni si fonde molto con quello applicativo, e all uso del linguaggio Assembler. Si stanno diffondendo linguaggi (ad es. IEC ) e strumenti di supporto allo sviluppo di progetti di automazione Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 11
13 Architetture costruttive - Peculiarità Accessibilità ai morsetti delle interfacce di I/O che in alcuni calcolatori (ad es. i PC) è considerata secondaria ed occasionale, nei calcolatori industriali deve essere agevole e ben evidenziata. Facilità di ispezione delle varie parti e talora sono previsti indicatori luminosi a LED che visualizzano lo stato binario dei morsetti di I/O. La robustezza meccanica ed elettrica sono caratteristiche richieste in misura ben maggiore negli ambienti industriali di fabbrica, rispetto ai laboratori e agli ambienti di uffici. Facilità di manutenzione ed eventuale sostituzione di parti. Sono quindi preferibili sistemi modulari e contenitori ad inserzione frontale dei moduli, connettori di dimensioni generose e di facile inserimento con minima possibilità di errori di posizione. I cablaggi saranno ordinati e chiaramente contrassegnati con etichette di riconoscimento. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 12
14 Collaudo e messa a punto (Test e Debug) Si tratta di un collaudo integrato di funzioni HW e SW, che spesso pone problemi non trascurabili nell attribuzione della responsabilità di eventuali errori o malfunzionamenti. Le difficoltà probabilmente più gravi derivano dal fatto che non è agevole, e spesso neppure possibile, fornire in sede di collaudo al sistema di elaborazione dati e stimoli che riproducano tutti i casi che potranno verificarsi durante il reale esercizio. In ogni caso l ambiente di collaudo, anche nelle fasi di prova al banco nei laboratori del costruttore, richiede tutta una serie di apparecchiature e strumenti elettronici ed altro, che rendono il contesto ben diverso da quello asettico delle prove di programmi per normali elaborazioni gestionali. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 13
15 INTRODUZIONE AL TEMPO REALE I Sistemi Gestionali privilegiano il THROUGHPUT I Sistemi REAL-TIME- sono adatti ad interagire correttamente con fenomeni ASINCRONI I sistemi di automazione devono eseguire elaborazioni in tempo reale, ciè reagire a fenomeni esterni con risultati corretti e forniti rispettando precisati vincoli temporali. Problemi ingegneristici sulle tolleranze. Risoluzione temporale caratteristica dei fenomeni. Integrità e persistenza del sistema di automazione Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 14
16 DEFINIZIONI DI REAL-TIME Informatica Industriale - NO L. Mezzalira Sistema che deve interagire con fenomeni fisici, quindi deve rispondere a stimoli entro scadenze Sistema per cui il mancato rispetto dei vincoli temporali è considerato un guasto (Failure) HARD-REAL-TIME (tempo reale stretto) I fallimenti sono catastrofici SOFT-REAL-TIME (tempo reale lasco) I fallimenti costituiscono un degrado di prestazioni CORRETTEZZA LOGICA + TEMPORALE Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 15
17 AFFIDABILITA - EFFETTI DEI GUASTI DEI CALCOLATORI I guasti dei calcolatori possono manifestarsi con la produzione di dati errati o con la cessazione della produzione di dati. Chiamiamo integrità la proprietà di un calcolatore di non produrre dati errati, neppure in caso di guasto, eventualmente ricorrendo all autospegnimento. Chiamiamo persistenza la proprietà di un calcolatore di fornire un servizio continuo che, in caso di guasto, può portare alla produzione di dati errati o a brevi arresti per una riconfigurazione. Nelle applicazioni critiche si ricorre a calcolatori affidabili (dependable) al posto dei normali calcolatori. I calcolatori affidabili presentano un comportamento predicibile in caso di guasto, e per ottenere ciò contengono un certo grado di ridondanza strategicamente organizzata in base al tipo di comportamento desiderabile. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 16
18 TEMPI DI TOLLERANZA DEGLI IMPIANTI Ogni impianto presenta tempi di tolleranza (grace time) diversi rispetto alla mancata integrità e alla mancata persistenza. Criterio discriminante è la reversibilità dell impianto, cioè la sua possibilità di uscire da una situazione anomala e recuperare il comportamento normale. Gli impianti continui, con la loro dinamica che li rende spesso modellabili come filtri passa-basso, sono in genere reversibili fintanto che il loro comportamento rimane nella fascia di sicurezza. Possono presentare un tempo di tolleranza lungo rispetto a dati errati (mancata integrità), mentre la cessazione del controllo (mancata persistenza) può essere tollerata indefinitamente solo se l impianto ha un comportamento che lo porta spontaneamente in uno stato sicuro (safe). Gli impianti a funzionamento discreto sono caratterizzati da fasi a bassissima reversibilità: ( linee di assemblaggio, scaricamento di silos su veicoli, ecc.) Prevale l esigenza di integrità, con tempi di tolleranza che sono anche molto brevi (pochi ms), mentre la mancanza di controllo porta solitamente ad un arresto sicuro. Cap. 1 - CIM - Automazione - Tempo reale Lucido 17
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