AEROSOL BATTERICI. Definizione: materiale particolato in forma sia solida che liquida al quale sono adesi microrganismi anche patogeni

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1 AEROSOL BATTERICI Definizione: materiale particolato in forma sia solida che liquida al quale sono adesi microrganismi anche patogeni Dimensioni: dell ordine del micron (per D< 5 micron sono pericolosi perché raggiungono i polmoni; per D> 5 micron non sono pericolosi) Formazione: bolle di aria che risalgono e scoppiano in piccole goccioline di liquido Fattore di concentrazione: C, rapporto fra la concentrazione del batteri nella goccia e la concentrazione nel liquido. Può raggiungere anche il valore di Fattori che influenzano la persistenza e la dispersione: decadimento cellulare (molto rapido all inizio e successivamente più lento), velocità del vento e diffusione, deposizione. Fonti di aerosol batterici negli impianti di depurazione: dove il refluo viene aerato (per turbolenza o aerazione immessa). Fonti principali: vasca di ossidazione biologica a fanghi attivi Dissabbiatura-disoleatura Fonti secondarie: grigliatura, sollevamenti Sistema di aerazione: Turbine superficiali Bolle medie Bolle fini Previsione della diffusione degli aerosol batterici: modelli di diffusione (ex. gaussiani con decadimento).

2 Difficoltà nel valutare il valore di emissione e la costante di decadimento cellulare, ipotesi di trasferimento totale dell aria fornita all atmosfera. Risultato: l effetto della presenza del depuratore sull immissione in atmosfera di aerosol batterici a diverse distanze dalla sorgente. Confronto dei risultati con analisi di campo sul perimetro di impianti con caratteristiche simili. Confronto dei risultati con analisi di campo all interno di impianti con caratteristiche simili: confrontare i valori con quelli del fondo. Estrapolazione dei dati al caso in esame.

3 IMPATTO ACUSTICO Riferimenti normativi: DPCM 27/12/1988, Allegato I, II (VIA). DPCM 1/3/91 (Limiti massimi di esposizione al rumore nell ambiente abitativo e nell ambiente sterno) UNI /10/95 n /11/97 DPCM Impostazione dello studio: valutazione delle sorgenti rumorose in condizioni analoghe a quelle che in cui opereranno nell impianto di depurazione attraverso dati di letteratura, e misurazione diretta dello stato di rumore preesistente. Principali sorgenti sonore dell impianto: pompe soffianti, grandi tubazioni alle vasche di aerazione, compressori centrifughi, gruppi motoriduttori, gruppi elettrogeni, pompe centrifughe. Interventi da prevedere: insonorizzazione dei locali ospitanti i macchinari mediante materiali fonoisolanti e pareti fonoassorbenti, incapsulamento del macchinario, silenziamento delle prese d aria di aspirazione. Modelli per la valutazione di impatto acustico ambientale prodotto dagli impianti di disinquinamento.

4 SISTEMAZIONE A VERDE Rispetto prescrizioni del capitolato d appalto. Progettazione coerente con il contesto ambientale esistente e la destinazione d uso attuale (ex. l agricoltura, la rete di rogge ad uso irriguo, specie autoctone). Esempio: realizzazione di strutture non elevate (ex gasometri, digestori anaerobici), oltre il 95% delle strutture hanno altezze sul piano di campagna di soli 4 m, tutto il perimetro dell impianto è dotato di una cintura verde di arbusti ed alberi con ampia chioma per evitare la visibilità, verrà realizzato anche un laghetto. Progettazione viabilità. Individuazione azioni di disturbo esercitate dall impianto. Predisposizione interventi di mitigazione.

5 II Descrizione del progetto Finalità principale dell opera: definizione del bacino servito. Finalità secondaria dell opera: ad esempio, alimentazione, solo in tempo estivo, della rete irrigua, con l acqua trattata dall impianto. Potenzialità: numero abitanti equivalenti Portata media giornaliera Portata di punta di pioggia Ecc. Ubicazione: rispetto ai Comuni vicini, alle infrastrutture, ecc. con evidenziate anche la destinazione d uso del territorio interessato, l inserimento in qualche parco, ecc. La rete idraulica di immissione e scarico. Infrastrutture esistenti. Schema di processo: la linea acque e la linea fanghi Obiettivi di trattamento: immediati e futuri I flussi di massa in ingresso ed in uscita Le dimensioni areali: superficie totale e superficie utile Altezze fuori terra Consumi energetici

6 Il trattamento dei fanghi Natura e volume dei fanghi prodotti Schema linea fanghi Stoccaggio dei fanghi disidratati Reattivi per il trattamento fanghi Destinazione finale dei fanghi La fase di costruzione Movimenti di terra nell area dell impianto Principali macchine di cantiere Mezzi per le opere di scavo Manodopera Occupazione personale Sistemi per neutralizzare l impatto acustico Descrizione generale Sistemi di neutralizzazione degli odori Descrizione generale La sistemazione a verde per preservare il paesaggio Relazione tra il progetto e gli strumenti di programmazione e pianificazione vigenti Il sistema degli impianti di depurazione dell area in esame La coerenza con il Piano di Risanamento Regionale delle Acque La coerenza con il Piano Paesistico La coerenza con il Piano Provinciale Territoriale di Coordinamento La coerenza con il Parco Agricolo

7 Articolazione dello Studio di Impatto ambientale (secondo Normativa Nazionale e Regionale) 1. Normativa, obiettivi e procedura di VIA adottate 2. Descrizione del progetto 3. Illustrazione delle principali soluzioni alternative possibili ed individuazione dei motivi principali delle scelte tecnologiche compiute tenuto conto dell impatto sull ambiente. 4. Analisi della qualità ambientale. 5. Descrizione dei probabili effetti rilevanti positivi e negativi del progetto proposto sull ambiente. 6. Descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e compensare gli effetti negativi prodotti sull ambiente. 7. Valutazione riassuntiva finale degli settoriali tramite programma VIA 8. Piano di monitoraggio degli impatti residui; 9. Riassunto non teorico delle informazioni trasmesse. 10. Dichiarazione di compatibilità ambientale.

8 I Normativa, obiettivi e procedura di VIA adottata Strumenti di programmazione e pianificazione territoriale: Piano Regolatore Generale Piano Paesistico Regionale Piano Provinciale Territoriale di Coordinamento Piano di Settore Parco Agricolo Sud Milano Piano Territoriale di Coordinamento Parco Agricolo Sud Milano

9 III Illustrazione delle principali alternative possibili Alternative analizzabili: - di sito - di progetto Di sito Il Capitolato può indicare specificatamente il sito di ubicazione dell impianto. Di progetto Per esempio nel Capitolato può essere indicato specificatamente lo schema della linea liquami, e previste delle alternative per lo schema della linea fanghi.

10 IV Analisi qualità ambientale 1. Geologia 2. Il livello della prima falda 3. Idrografia 4. Clima (rosa dei venti, stabilità atmosferica, temperature) 5. Qualità delle acque (le portate, i carichi) 6. Il sistema dei parchi ed il Parco agricolo 7. Il paesaggio intorno all impianto e le grandi infrastrutture presenti (la vegetazione potenziale, la flora significativa, carta della vegetazione presente, lista delle specie botaniche) 8. Vegetazione, flora e fauna 9. Fotografie

11 V Descrizione dei probabili effetti positivi e negativi sull ambiente Grafo Matrice Effetti positivi dell impianto: rimozione dell inquinamento generato dallo sversamento esistente nei corpi idrici recettori finali. Gli impatti potenziali più rilevanti I bersagli: popolazione che abita nelle vicinanze; l ambiente in generale e quello idrico in particolare Le fasi di impatto: in costruzione in esercizio Individuazione di tutti i fattori di impatto di un impianto di depurazione Selezione dei fattori di impatto principali nella situazione in oggetto. GLI ODORI: il problema la misura, la normativa, la formazione, la diffusione atmosferica, il rischio sanitario, criteri di contenimento, sistemi di neutralizzazione, soluzioni proposte IGIENE E RISCHIO BIOLOGICO: definizione, significato medico-igienistico, casistica epidemiologica, valutazione del rischio, gestione del rischio, situazione statistico sanitaria della popolazione.

12 Gli AEROSOL BATTERICI: formazione, fonti, calcolo concentrazioni, previsione, sistemi di neutralizzazione. L IMPATTO ACUSTICO: riferimenti normativi, analisi dell area, strumentazione utilizzata, elaborazione dei dati, valutazione impatto acustico dell opera,, sistemi di neutralizzazione. IL PAESAGGIO

13 VI Descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e compensare gli effetti negativi La rete di controllo chimico - fisico Il laboratorio chimico - fisico Sistemi di neutralizzazione Disinfezione dell effluente Sistemazione dell assetto estetico e delle aree verdi interne dell impianto Assetto naturalistico e percorsi ciclopedonali

14 VII Valutazione riassuntiva finale degli impatti settoriali tramite programma VIA Le matrici degli impatti - Attribuzione degli indici di correlazione - Attribuzione degli indici di peso - Attribuzione dei livelli di sensibilità - Valutazione sulla compatibilità ambientale - Valutazione conclusiva VIII Riassunto non tecnico delle informazioni trasmesse ne punti precedenti

15 PRINCIPALI DISFUNZIONI DI UN IMPIANTO DI DEPURAZIONE E RELATIVI IMPATTI AMBIENTALI 1. Fuori servizio di una o più unità di trattamento Più unità in parallelo. Sovraccarico delle stesse. 2. Cattiva progettazione Intervento modificativo diretto sull impianto. 3. Incremento della portata addotta in conseguenze di eventi meteorici. Inserimento di uno scolmatore di piena. Impatto sul corpo idrico recettore finale, soprattutto in occasione di eventi intensi e breve durata.

16 Carenze nella conduzione 1. Omessa rimozione del grigliato, schiume o altro con conseguente formazione di cattivi odori o malfunzionamento delle altre unità; 2. Mancato o ritardato approvvigionamento di materiali o reagenti; 3. Controlli ed analisi casuali o non sistematici impediscono la gestione efficace ed interventi tempestivi sull impianto; 4. Inefficienti trattamenti sui fanghi con conseguente incremento dei costi di smaltimento di questi. Gli effetti sull ambiente esterno sono: - efficienza depurativa non costante; - impatto sulla popolazione circostante

17 Sovraccarichi - Incremento delle utenze allacciate; - Frequenti manutenzioni con interruzione del servizio di alcune unità; - Allaccio di utenze di natura diversa (ex. industriali, abusive, ecc.) Conseguenze minori sui pre trattamenti che sono generalmente dimensionati per sopportare gli incrementi di portata in tempo di pioggia. Conseguenze sui sedimentatori primari: riduzione del tempo di residenza e quindi della percentuale di rimozione dei solidi, con conseguente sovraccarico delle unità a valle. Conseguenze sui trattamenti biologici: - sui fanghi attivi i sovraccarichi organici non creano problemi apprezzabili, ma solo quelli idraulici. Si possono però avere problemi sulla nitrificazione e sulla sedimentazione secondaria. - sui filtri percolatori, l incremento dei solidi in ingresso può creare occlusione e quindi riduzione dell efficienza depurativa. Conseguenze sui trattamenti di chiariflocculazione: il sovraccarico idraulico comporta l aumento della velocità ascensionale e quindi una riduzione dell efficienza.

18 Presenza nei liquami di sostanze tossiche o non biodegradabili Eventi accidentali I principali luoghi di rischio sono: - stoccaggio ed utilizzo del cloro; - digestori anaerobici; - gasometri, torcia, tubazioni per il biogas; - locali dei gruppi di cogenerazione ed eventuali stoccaggi di combustibili ausiliari; - impianto elettrico. Il rischio incendio ed esplosioni è legato alla presenza dei digestori, gasometri ed impianto di cogenerazione. La perdita di gas si può avere dalle condotte, dalle unità di trattamento e stoccaggio (digestori e gasometri). Miscele di aria-metano con il 5-15% di metano possono dare luogo ad esplosioni se innescate. Accorgimenti tecnici: spazio fra superficie dei fanghi e copertura tenuto in pressione dall accumulo del gas, presenza di una valvola che garantisce il mantenimento di una pressione costante nei digestori, linea del gas dotata di misure di sicurezza (valvole, separatori di condensa per evitare occlusioni, filtri rompifiamma, ecc.). Rischio di piccoli accumuli di gas nella linea liquami. Rischio di incendi dove sono presenti motori elettrici.

19 Rischio di incendi ed esplosioni elevato nell ambiente interno di lavoro, e limitato nell ambiente esterno. Rischio di perdite e fuoriuscite di liquidi di varia natura (liquami, fanghi, reagenti chimici), (per es. per fessurazioni delle strutture in CLS) con conseguente inquinamento delle acque sotterranee e superficiali. Necessità di un indagine idrogeologica, soprattutto negli impianti di grandi dimensioni.

20 Criteri ed interventi di contenimento degli impatti Obiettivo generale: rendere minime le disfunzioni precedenti - Impianto con operazioni di gestione semplificate o automatizzate. - Impianto di depurazione modulare o in serie. - Dimensionamento della linea fanghi in funzione della destinazione finale di questi. - Nel caso di immissione di reflui industriali, vasca di equalizzazione o di pre-trattamento chimico-fisico prima del biologico. - Rete di controllo e telerilevamento. - Controllo automatico di processo.

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