GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al RCS Luxembourg N B86432

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1 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al RCS Luxembourg N B86432

2 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al Sommario Direzione e amministrazione Consiglio di Amministrazione Relazione del gestore degli investimenti Relazione della Società di revisione Note ai prospetti finanziari Altre informazioni (non certificata) Comparti azionari European SRI Equity Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio High Conviction Europe Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Greater China Equities Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Central and Eastern European Equities Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio German Equities Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Global Equity Allocation Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Small & Mid Cap Euro Equities Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio North American Equities Fund of Funds Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali 42 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 76 Portafoglio European Recovery Equity Fund 20 Stato patrimoniale 29 Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 77 Portafoglio Eurozone Equities 21 Stato patrimoniale 30 Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Comparti obbligazionari Euro Bonds 21 Stato patrimoniale 30 Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Euro Bonds 1/3 Years 21 Stato patrimoniale 30 Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 82 Portafoglio Euro Bonds 3/5 Years 21 Stato patrimoniale 30 Conto economico e variazioni patrimoniali 47 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 83 Portafoglio US Bonds 21 Stato patrimoniale 30 Conto economico e variazioni patrimoniali 48 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 84 Portafoglio Central and Eastern European Bonds 22 Stato patrimoniale 31 Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Euro Corporate Bonds 22 Stato patrimoniale 31 Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Short Term Euro Corporate Bonds 22 Stato patrimoniale 31 Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio 2

3 Sommario European High Yield Bonds Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Euro Convertible Bonds Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Asian Bond Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Euro Covered Bonds Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Comparti a rendimento assoluto Absolute Return Multi Strategies Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Absolute Return Credit Strategies Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Comparto monetario Euro Short Term Bonds Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Comparti garantiti GaranT 1 Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio GaranT 2 Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 114 Portafoglio GaranT 3 24 Stato patrimoniale 33 Conto economico e variazioni patrimoniali 57 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 115 Portafoglio GaranT 4 24 Stato patrimoniale 33 Conto economico e variazioni patrimoniali 57 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 116 Portafoglio GaranT 5 24 Stato patrimoniale 33 Conto economico e variazioni patrimoniali 58 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 117 Portafoglio Comparti riservati a Gruppo Generali Euro Equities 25 Stato patrimoniale 34 Conto economico e variazioni patrimoniali 58 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Euro 50 Equities 25 Stato patrimoniale 34 Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Equity France 25 Stato patrimoniale 34 Conto economico e variazioni patrimoniali 59 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 123 Portafoglio Equity Germany 25 Stato patrimoniale 34 Conto economico e variazioni patrimoniali 59 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 124 Portafoglio Equity Italy 25 Stato patrimoniale 34 Conto economico e variazioni patrimoniali 60 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 125 Portafoglio 1/3 Years Euro Bonds 26 Stato patrimoniale 35 Conto economico e variazioni patrimoniali 60 Dati principali e variazioni nel volume delle azioni 126 Portafoglio 3/5 Years Euro Bonds 3

4 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al Sommario Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio 5/7 Years Euro Bonds Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio 7/10 Years Euro Bonds Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Euro Bonds All Maturity Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Asian Credit Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio USD Corporate Bond Fund AAA A- Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio USD Investment Grade Corporate Bond Fund Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Comparti flessibili Generali Insurance Portfolio Strategies Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Special Situation Stato patrimoniale Conto economico e variazioni patrimoniali Dati principali e variazioni nel volume delle azioni Portafoglio Solo la versione inglese della presente relazione farà fede. Le altre versioni sono il risultato di una traduzione coscienziosa effettuata sotto la responsabilità degli Amministratori. In caso di divergenza con la versione inglese, farà fede la versione inglese. Le sottoscrizioni saranno accettate solo sulla base dell'ultimo prospetto corredato dell'ultimo rapporto annuale e dell'ultimo rapporto semestrale, se pubblicato successivamente all'ultimo rapporto annuale. 4

5 Direzione e amministrazione Direzione e amministrazione Gestori degli investimenti Generali Investments Europe S.p.A. Società di Gestione del Risparmio Via Machiavelli, 4 I Trieste Generali Investments Europe S.p.A. Società di Gestione del Risparmio - French Branch 7, boulevard Haussmann F Parigi Generali Capital Management GmbH Hoher Markt 3 A Vienna Generali Investments Asia Limited 13/F, Generali Tower 8 Queen s Road East Hong Kong Wellington Management International Ltd Cardinal Place, 80 Victoria Street SW1E 5JL Londra Regno Unito Sotto-gestore degli investimenti Wellington Management Company, LLP 280 Congress Street Boston, Massachusetts Stati Uniti d America Società di gestione Generali Investments Luxembourg S.A.* 33, rue de Gasperich L Hesperange (dal 1 luglio 2014) Generali Fund Management S.A. 5, allée Scheffer L Lussemburgo (fino al 1 luglio 2014) Sede legale 5, allée Scheffer L Lussemburgo Banca depositaria, Agente per i Pagamenti e di domiciliazione CACEIS Bank Luxembourg S.A. 5, allée Scheffer L Lussemburgo Amministrazione centrale, Conservatore del registro e Agente per i trasferimenti CACEIS Bank Luxembourg S.A. 5, allée Scheffer L Lussemburgo Consulente Legale Bonn & Schmitt Avocats 22-24, rives de Clausen L Lussemburgo Società di Revisione Ernst & Young S.A. 7, rue Gabriel Lippmann Parc d Activité Syrdall 2, L Munsbach Consiglio di Amministrazione Presidente Filippo Casagrande Head of Investment Generali Investments Europe S.p.A. Società di Gestione del Risparmio Via Machiavelli, 4 I Trieste Amministratori Salvatore Bruno Head of Portfolio Strategies Generali Investments Europe S.p.A. Società di Gestione del Risparmio Via Machiavelli, 4 I Trieste Carlo Cavazzoni Head of Sales and Marketing Generali Investments Europe S.p.A. Società di Gestione del Risparmio Via Machiavelli, 4 I Trieste (fino al 26 maggio 2014) Andrea Favaloro Head of Sales and Marketing Member of the Management Committee Generali Investments Europe S.p.A. Società di Gestione del Risparmio - French Branch 7, boulevard Haussmann F Parigi (dal 25 luglio 2014) Antoinette Valraud Head of Fixed Income Generali Investments Europe S.p.A. Società di Gestione del Risparmio - French Branch 7, boulevard Haussmann F Parigi (dal 29 aprile 2014) * Generali Investments Luxembourg S.A. è il risultato della scissione da Generali Fund Management S.A., la precedente Società di Gestione del Fondo, al 1 luglio

6 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al Relazione del gestore degli investimenti Quadro macroeconomico L economia globale e i mercati finanziari nel 2014 Dopo un deludente inizio del 2014, l'economia statunitense ha rapidamente ripreso slancio. Lo sviluppo economico europeo si è invece dimostrato molto più sensibile alle crisi internazionali e ai problemi dei singoli paesi. Anche il debole andamento dell'inflazione ha destato preoccupazioni. La Banca Centrale Europea ("BCE") ha reagito adottando ulteriori misure di stimolo monetario. I robusti dati economici degli Stati Uniti e le misure di politica monetaria attuate nell'area euro e in Giappone hanno determinato un quadro positivo per i titoli rischiosi nel Al contempo, i persistenti timori di deflazione hanno ridotto i rendimenti dei titoli di stato dell'area euro a nuovi minimi storici. Nel 2014 è aumentata la divergenza in termini di sviluppo macroeconomico, in particolare tra gli USA e l'area euro. Dopo aver superato la recessione dell'estate 2013, i solidi tassi di crescita osservati tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014 hanno indotto a prevedere un ulteriore graduale ripresa economica dell'area euro. La vicinanza geografica all'area di conflitto in Ucraina, le sanzioni nei confronti della Russia nonché altri fattori geopolitici come l'escalation delle tensioni in Medio Oriente e l'epidemia Ebola hanno provocato maggiore incertezza in molte imprese, con conseguenze negative per gli investimenti e quindi per la crescita economica. Il tasso di crescita dell'area euro è pertanto rimasto basso. All'interno dell'area euro, lo sviluppo economico è stato tuttavia molto disomogeneo. I rischi internazionali sono stati parzialmente accentuati da problemi concernenti singoli paesi. L'Italia è ricaduta in recessione economica e la Francia ha continuato ad affrontare un elevato livello di incertezza politica, mentre invece in Spagna è proseguita la ripresa economica. L'inflazione dei prezzi al consumo ha continuato a scendere e nell'intero anno è stata mediamente pari allo 0,40%, ben al di sotto del valore obiettivo del 2,00% fissato dalla BCE. Sebbene i tre quarti della flessione osservata possano essere attribuiti a componenti volatili, come ad esempio i prezzi degli alimenti e dell'energia in un quadro di inflazione di fondo considerevolmente più alta (0,80%), i timori sulla deflazione si sono accentuati, anche a causa dell'esigenza di molti paesi dell'europa meridionale di migliorare la propria competitività, che nell'ambito di un'unione monetaria può essere conseguita soltanto tramite una svalutazione interna, ossia un aumento dei prezzi inferiore alla media. In questo contesto, la BCE ha ammorbidito ulteriormente la propria politica monetaria. A giugno la BCE ha ridotto il tasso d'interesse chiave allo 0,15%, ha abbassato il tasso di deposito portandolo in territorio negativo, ha incrementato la liquidità disponibile e adottato ulteriori misure (le TLTRO, Operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine) nell'intento di stimolare il prestito bancario. In una fase successiva ha quindi ridotto ulteriormente i propri tassi d'interesse chiave e ha deciso di avviare un programma di acquisto di titoli garantiti da attività e di obbligazioni garantite. Nel 2014 gli Stati Uniti si sono rivelati nettamente più resistenti alle crisi internazionali rispetto all'area euro. Dopo un primo trimestre caratterizzato da debolezza dovuta alle condizioni climatiche e alla situazione delle scorte, l'economia statunitense è riuscita a ritrovare uno slancio considerevole e nel 2014 ha probabilmente raggiunto un tasso di crescita del 2,40%. Alcuni importanti indicatori si aggirano intorno ai massimi pluriennali e anche l'andamento dell'occupazione ha segnato un marcato aumento, un dato anch'esso rilevante ai fini del consumo complessivo. La Federal Reserve Bank ("FED") ha reagito procedendo a una graduale riduzione del programma di acquisto di titoli di stato, che ha concluso alla fine di ottobre. Il tasso di inflazione ha iniziato a ridursi a causa della significativa flessione dei prezzi del greggio; tuttavia la media dell'inflazione nel 2014 si è mantenuta a un livello rassicurante dell'1,60%. Mercati finanziari Nel 2014 l'evoluzione dei mercati finanziari è stata da una parte influenzata dai robusti dati economici degli USA e del Regno Unito e dall'altra dai rinnovati timori sulla crescita dell'area euro, del Giappone e della Cina. La flessione del tasso di inflazione e l'orientamento divergente delle politiche monetarie della BCE sono stati anch'essi importanti propulsori. I timori di deflazione dell'area euro e le misure aggiuntive di riduzione dei tassi d'interesse adottate dalla BCE hanno determinato un ragguardevole calo dei rendimenti dei titoli di stato. Anche i rendimenti dei titoli di stato USA sono scesi nettamente, sebbene in misura inferiore rispetto all'europa, nonostante la graduale riduzione del programma di acquisto di titoli di stato della FED. I titoli rischiosi hanno evidenziato progressi differenti: i mercati azionari statunitensi hanno proseguito la loro eccellente performance degli anni precedenti fino a toccare nuovi record e hanno chiuso l'anno con guadagni nella fascia percentuale bassa a due cifre. Al contrario, i titoli rischiosi dell'area euro hanno beneficiato principalmente del massiccio supporto offerto dalla BCE. I premi di rischio sui titoli di stato dell'europa meridionale e sulle obbligazioni societarie nell'area euro sono tornati a scendere in misura sostanziale, influenzando pertanto in positivo le loro quotazioni. Tra le principali eccezioni a questo sviluppo figurano i titoli di stato greci, che hanno sofferto a causa di rinnovati timori di un'uscita della Grecia dall'area euro. Il contesto del mercato azionario nell'area euro si è tuttavia rivelato molto più difficile. I rischi di ulteriore diffusione dell'epidemia di Ebola, espansione dei problemi geopolitici e allargamento dei conflitti militari come quello in Ucraina, nonché l'avanzata dello Stato Islamico (IS), hanno creato incertezza tra gli investitori. Inoltre, le preoccupazioni relative alla ripresa economica dell'area euro hanno ridotto la domanda di titoli azionari europei, la cui performance (STOXX 600) è rimasta nettamente 6

7 Relazione del gestore degli investimenti arretrata rispetto ai mercati USA. L'andamento dei prezzi di mercato degli indici limitati all'area euro si è rivelato persino più contenuto. Le prospettive In prospettiva, nell'area euro i tassi resteranno prevedibilmente bassi. Per contro, le dinamiche di crescita statunitensi dovrebbero rimanere a livelli elevati. In Cina si prevede una lieve riduzione dell'obiettivo di crescita al 7%. Dal punto di vista degli investitori, il 2015 si appresta a diventare un anno difficile, presumibilmente caratterizzato da tassi d'interesse ancora bassi e periodi ricorrenti di volatilità di mercato più elevata per le attività rischiose. Per il 2015 non si prevede una ripresa significativa dell'area euro. Il tasso di crescita per l'intero anno raggiungerà probabilmente l'1,00% e migliorerà quindi soltanto leggermente rispetto al Alla luce dei previsti ulteriori effetti negativi delle crisi internazionali, della prospettiva incerta e della frammentazione finanziaria in calo ma ancora esistente, nonché di fattori specifici di singoli paesi, l'attività d'investimento a livello macroeconomico resterà verosimilmente debole. Per contro, il deprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro statunitense dovrebbe produrre un impatto positivo sull'attività di esportazione. Il consumo privato dovrebbe inoltre essere sostenuto dal basso tasso d'inflazione, che probabilmente scenderà fino a raggiungere una media annuale dello 0,20%, considerato il basso prezzo del greggio. In questo contesto sono possibili misure aggiuntive di stimolo monetario della BCE, una parte delle quali assumerà la forma di "allentamento quantitativo". Relativamente agli Stati Uniti, il robusto andamento economico dovrebbe proseguire con un tasso di crescita del PIL intorno al 3,30%. Si prevede pertanto che la Banca Centrale statunitense ridurrà l'espansione della propria politica monetaria con un primo aumento del tasso chiave intorno alla metà dell'anno, cui seguiranno ulteriori aumenti, sebbene da parte della BCE sia previsto un atteggiamento complessivamente molto prudente. In Cina, il governo abbasserà probabilmente l'obiettivo del tasso di crescita dal 7,50% al 7,0% in modo da lasciare spazio alla ristrutturazione economica e all'attuazione delle riforme. La BCE potrebbe inoltre operare ulteriori tagli dei tassi d'interesse. Mercati finanziari Nel 2015 i mercati finanziari internazionali saranno trainati da andamenti di crescita molto diversi da una parte e da politiche monetarie divergenti delle principali banche centrali dall'altra. Negli Stati Uniti, l'atteso primo aumento del tasso chiave da parte della FED aumenterà la pressione rialzista sui rendimenti dei titoli di stato USA. Ciò nonostante, il persistente quadro di inflazione molto moderata e l'orientamento restrittivo estremamente cauto della FED impediranno verosimilmente un forte rialzo dei rendimenti. Continuano invece a essere previste performance leggermente positive dei titoli azionari USA grazie ai robusti dati economici statunitensi per il 2015, i quali saranno tuttavia probabilmente inferiori rispetto all'andamento molto solido osservato negli anni precedenti. Nell'area euro, la prevista fragile ripresa economica, i tassi d'inflazione ancora molto bassi e le ulteriori misure di stimolo monetario impediranno in linea generale un aumento dei tassi d'interesse molto bassi. Al contempo, è probabile che il supporto già molto forte ai mercati finanziari sarà ulteriormente ampliato tramite acquisti di obbligazioni da parte della BCE, rafforzando in particolar modo la domanda di titoli di stato dell'europa meridionale. In questo contesto, i titoli azionari europei dovrebbero evidenziare un leggero guadagno nonostante la difficile situazione economica. Continuano a essere previsti risultati positivi per le obbligazioni societarie europee. Il loro rapporto di indebitamento non è ancora eccessivo, mentre la crescente ricerca di rendimenti obbligazionari da parte di investitori privati e istituzionali e il supporto offerto dalla BCE sosterranno ulteriormente la domanda di questi titoli. È estremamente probabile un ulteriore deprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro statunitense. Per quanto riguarda la Grecia, un'uscita dall'area euro è ancora considerata improbabile. Anche qualora dovesse verificarsi, le ripercussioni per l'area euro nel suo complesso sarebbero molto più gestibili rispetto a tre anni fa. Un periodo di forte volatilità del mercato non può comunque essere escluso. Analisi delle performance del portafoglio Comparti azionari Europa Il comparto European SRI Equity ha chiuso il 2014 con un rendimento del 3,36% rispetto al 6,05% generato dal benchmark. Il portafoglio è composto da un insieme di società con buoni fondamentali, che abbinano interessanti profili di rischio e rendimento a dinamiche positive degli utili. Il comparto è un fondo d'investimento sostenibile e responsabile (SRI, investimento sostenibile e responsabile) puro. Due settori fortemente sottopesati sono stati beni di prima necessità e finanza, mentre i settori energia e industria sono stati sovrappesati. A livello geografico, il comparto è stato particolarmente esposto a Germania e Francia, mentre l'esposizione alla Svizzera e al Regno Unito è stata bassa rispetto al benchmark, principalmente a causa di vincoli SRI (Nestle, società di tabacco, GlaxoSmithKline). Intercontinental, Danske Bank, la mancata detenzione di Tesco, Veolia, Renault, Cap Gemini, Sabmiller, Fresenius, Daimler e ASML hanno apportato il contributo migliore ai risultati, sui quali ha tuttavia pesato soprattutto l'assenza di Nestle (non conforme SRI), Novo Nordisk (titolo molto costoso, ma alcuni rischi nell'attività USA nell area del diabete), Unicredit, Adidas, BAT (non conforme SRI) e Shire (non conforme SRI). Tra le vendite di 7

8 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al rilievo figurano Vallourec, BG, Statoil, Technip e Galp, mentre sono state ridotte le posizioni in Nestle (non SRI), Vivendi e Adidas. I principali acquisti Johnson Matthey, BT, Astrazeneca sono stati mirati a rafforzare l'esposizione del portafoglio al Regno Unito. Le banche non conformi ai principi SRI sono state sostituite con banche conformi ai principi SRI, ossia banche nordiche più difensive. Il fondo è stato completamente investito. Il comparto High Conviction Europe ha chiuso il 2014 con una perdita dell'11,84% rispetto al rialzo del 4,25% messo a segno dal benchmark. Tale sottoperformance è ascrivibile principalmente al sovrappeso nei mercati dell'europa meridionale, che dalla scorsa estate hanno iniziato a esprimere risultati fortemente deludenti sulla scia di timori di ulteriore decelerazione economica nei paesi periferici dopo la ricaduta in recessione dell'italia. Il comparto non è stato premiato dall'esposizione alle società greche (nonostante il costante miglioramento dei fondamentali da esse evidenziato) perché il mercato greco ha sottoperformato in misura elevata tutti gli altri mercati europei a causa del timore che le nuove elezioni previste per il 2015 potessero condurre al potere il partito anti-austerità Syriza. Il comparto è stato esposto principalmente a società cicliche, negoziate ad ampi sconti rispetto al valore equo determinato sulla base di modelli proprietari. Inoltre, ha evidenziato un'esposizione alle banche italiane, negoziate a forte sconto rispetto alle controparti europee. Il comparto Central and Eastern European Equities ha chiuso il 2014 con un rendimento dell'1,85%, un risultato inferiore rispetto al rialzo del 5,21% generato dal benchmark. A livello settoriale, il comparto ha sovrappesato i titoli dei beni voluttuari e dell'energia, mentre ha sottopesato i finanziari e i beni di prima necessità. Il principale impatto negativo è stato prodotto dai settori finanza, energia e industria. In termini geografici, il comparto è stato esposto in particolare a Polonia, Turchia, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania. La posizione di liquidità è stata ridotta al di sotto del 3%. Il comparto German Equities ha chiuso il 2014 con un rendimento dell'1,72%, sottoperformando il benchmark di 93 pb. Nel corso dell'esercizio, il portafoglio è stato totalmente investito, con un'esposizione azionaria costantemente prossima al 100%. L'allocazione settoriale ha favorito i settori della salute e dell'industria, mentre i materiali sono rimasti sottopesati. Nel 2014, il comparto Small & Mid Cap Euro Equities ha ceduto l'1,79% rispetto al calo dell'1,41% registrato dal benchmark. Nel corso dell'esercizio, l'opinione degli investitori sull'economia europea è radicalmente cambiata, passando da molto ottimistica a estremamente pessimistica. L'approccio è rimasto prudente ma positivo sull'europa, in particolare per motivi di valutazione. Di conseguenza, nella seconda metà dell'anno il portafoglio ha evidenziato una lieve sottoperformance. Il portafoglio ha adottato un approccio prudente e non investe in società che non possono essere valutate, come per esempio società di costruzioni e compagnie aeree tradizionali o emittenti spagnole o portoghesi, a causa del fatto che le società in Europa finiranno col generare crescita (in particolare se sono ben gestite e hanno tagliato i costi negli ultimi anni) e presentano valutazioni ragionevoli. La valutazione è fondamentale, in quanto il comparto investe generalmente in titoli orientati alla crescita. Il portafoglio si è orientato in particolare verso società con potenziale di crescita e poco dipendenti dal contesto economico. Ha beneficiato del sottopeso nei finanziari, in particolare nelle banche, e ha sovrappesato i settori dei beni voluttuari e dell'industria. Sulla performance ha inciso in modo particolarmente positivo la selezione dei titoli, con buoni risultati ottenuti da Teleperformance, Ubisoft, Finmeccanica, Faurecia. Risultati negativi sono stati espressi da Rexele e Prysmian, entrambi esposti in misura significativa all'europa. Il comparto European Recovery Equity Fund ha chiuso il 2014 con un calo dell'8,41% rispetto al guadagno dell'1,63% messo a segno dal benchmark. A livello geografico, il portafoglio è stato penalizzato dal calo del mercato greco (-30% nel 2014) e portoghese (-27% nel corso dell'anno). Nonostante questo contesto molto difficile, la selezione dei titoli è stata efficace, in particolare in Italia e Portogallo. A livello di titoli azionari, i titoli greci come Marfin Investment Group, PPC, Ellaktor, hanno evidenziato i peggiori risultati durante l'anno, parzialmente compensati dalle buone performance conseguite da Aperam, Finmeccanica, EDPR e Telecom Italia. Il portafoglio è costituito da circa 45 titoli, aventi i propri i mercati finali principali nei paesi dell'europa meridionale oppure esposti positivamente a una ripresa locale. Le società quotate sui mercati dell'europa meridionale sono selezionate con estrema attenzione e rientrano in una o più delle seguenti categorie: - storie di ripresa, in cui le società sono destinate a beneficiare interamente della ripresa dei mercati locali; - storie di ristrutturazione, solitamente società private che vantano una base di attività ampia e di alta qualità, seppure sottoutilizzata, ma anche società pubbliche costrette dal FMI ("Fondo Monetario Internazionale")/BCE e la CE (Comunità Europea) (ossia la "Troika") a ristrutturarsi prima di essere privatizzate; - storie di rivalutazione, dove andiamo alla ricerca delle società maggiormente esposte a una riduzione degli spread sui titoli di stato tra i paesi periferici e la Germania. A livello settoriale, il comparto è stato in media ben esposto ai titoli dei settori banche e finanza (28% del patrimonio gestito con Mapfre, BCP e BPI, tra gli altri titoli), industria (18% del patrimonio gestito con società come ACS, Prysmian e Finmeccanica), materiali (10% del patrimonio gestito con Mytilineos, Titan cement, Semapa). A livello geografico, il comparto è stato in media particolarmente esposto a Grecia (24%), Portogallo (22%), Spagna (20%) e Italia (20%), con il resto del portafoglio investito in gran parte in liquidità (6%). Il comparto Eurozone Equities ha perso lo 0,94%, mentre il benchmark ha guadagnato lo 0,37%. Il portafoglio ha sovrappesato i settori beni di prima necessità, telecomunicazioni e salute e sottopesato i settori materiali e industria. Nonostante questo posizionamento prudente, la performance è stata penalizzata dall'esposizione ai titoli finanziari periferici, dopo che nel secondo trimestre l'italia è ricaduta in recessione. Sul comparto ha inciso negativamente anche l'esposizione ai titoli spagnoli. D'altra parte, la selezione dei titoli nel settore delle telecomunicazioni ha apportato contributi molto positivi. In tutti i settori, il portafoglio si è attenuto alle tematiche di lungo termine, ossia bipolarizzazione dei consumi (fascia alta/fascia 8

9 Relazione del gestore degli investimenti bassa), tendenze demografiche (invecchiamento della popolazione), esposizione ai mercati emergenti e ripresa (di società specifiche e nell'area euro) America settentrionale Il comparto North American Equities Fund of Funds ha chiuso il 2014 con un rendimento del 31,42%, superiore rispetto al 26,97% generato dal benchmark. Nel corso dell'esercizio, il comparto è rimasto classificato nel primo quartile della sua categoria di pari Morningstar. Il portafoglio ha mantenuto una buona diversificazione tematica tra titoli di qualità (stile orientato alla crescita) e a sconto (stile orientato al valore), entrambi con investimenti in società ad alta capitalizzazione del mercato statunitense. Nell ultimo trimestre, l'orientamento del portafoglio alla crescita è stato incrementato introducendo un nuovo fondo gestito da Legg Mason. È stato utilizzato anche un fondo aggiuntivo, investito in società di media capitalizzazione e gestito da Vanguard, allo scopo di ottenere una presenza maggiore nel mercato interno statunitense. A fine anno, il comparto era investito al 96,17%, con il piccolo importo di liquidità rappresentativo dell'afflusso residuo. Mercati mondiali Il comparto Global Equity Allocation ha chiuso il 2014 con un calo dell'1,71% rispetto al guadagno del 15,84% realizzato dal benchmark. Il portafoglio è stato piuttosto concentrato, con esposizione all'europa e al Giappone. L'allocazione settoriale ha favorito i settori più ciclici, con ampi sovrappesi nei settori finanza, industria e beni voluttuari. A livello geografico, il comparto è stato particolarmente esposto a Giappone, Francia, Germania e Italia, mentre l'esposizione agli Stati Uniti è stata ridotta durante la prima parte dell'anno. Durante l'esercizio, l'esposizione azionaria ha oscillato tra il 90% e il 110%. Il comparto Greater China Equities ha chiuso il 2014 con un rendimento del 6,04%, una sottoperformance inferiore dell'1,67% al rialzo del 7,72% segnato dall'indice MSCI Golden Dragon Total Return. Il portafoglio è stato concentrato in termini del numero di posizioni azionarie mirate nel portafoglio, unitamente a un basso tasso di rotazione. Le società sono state selezionate sulla base di prospettive di crescita positive, valutazioni ragionevoli e della loro esposizione ai temi chiave prevalenti nel comparto. L'attenzione è stata puntata su società destinate a beneficiare degli effetti positivi della politica monetaria e delle riforme cinesi, delle esportazioni di infrastrutture e su società tecnologiche che integrano la catena dell'offerta globale, nonché su società di altro genere. Per gran parte del 2014 il portafoglio ha mantenuto un'esposizione azionaria compresa tra il 90% e il 100%. Dal punto di vista settoriale, nella prima metà del 2014 il portafoglio ha sottopesato i titoli finanziari rispetto ad altri settori, pur sovrappesando il settore informatico. Il sottopeso nel settore finanziario è stato ridotto verso la seconda metà dell'anno a favore di un orientamento più neutrale sulla scia di previsioni di potenziali misure governative di stimolo. Per la seconda metà dell'anno, le esposizioni al settore informatico sono state complessivamente abbassate. L'anno si è chiuso con un'esposizione attiva positiva derivante principalmente dai titoli industriali e finanziari, mentre i beni discrezionali e i beni di prima necessità sono stati sottopesati. Comparti obbligazionari Il comparto Euro Bonds ha chiuso il 2014 con un rendimento positivo del 12,44%, sottoperformando il benchmark di 117 pb. Durante i primi 9 mesi dell'anno, il comparto ha sottopesato la duration rispetto al benchmark in una fascia compresa tra neutrale e -1,7 anni. L'allocazione geografica è stata sottoesposta ai paesi primari (tra -1,0 e -2,5 anni), ma sovrappesata nei paesi periferici (tra neutrale e 1 anno). Nell'ultimo trimestre, l'allocazione del comparto è stata cambiata a causa del calo dei tassi d'interesse tedeschi sotto l'1% (scadenza a 10 anni) e di una maggiore probabilità di introduzione di un programma di Quantitative Easing ("QE") dalla BCE a causa della debole crescita economica e di un rischio più elevato di deflazione nell'eurozona. La duration relativa complessiva del portafoglio si è mossa nella fascia tra neutrale e -1,5 anni, ma l'esposizione alle obbligazioni periferiche è stata aumentata a 3,0 anni (rispetto al benchmark) e il sottopeso nei paesi primari è stato incrementato a -4,0 anni in termini relativi. Relativamente al posizionamento sulla curva dei rendimenti, le esposizioni preferite sono state, in media, le scadenze più lunghe per i paesi primari e le scadenze da brevi a medie per i paesi periferici. Il comparto Euro Bonds 1/3 Years ha chiuso il 2014 con un rendimento positivo del 3,42%, sovraperformando il benchmark di 149 pb. Durante i primi 9 mesi dell'anno, il comparto ha sottopesato la duration rispetto al benchmark, mantenendola in una fascia compresa tra neutrale e -0,5 anni. L'allocazione geografica è stata sottoesposta ai paesi primari (tra -1,0 e -1,5 anni), mentre è stata sovrappesata nei paesi periferici (tra 0,7 e 1,4 anni). Nell'ultimo trimestre, l'allocazione del comparto è stata cambiata a causa del calo dei tassi d'interesse tedeschi fin sotto l'1% (scadenza a 10 anni) e una maggiore probabilità di avvio di un programma di QE da parte della BCE a causa della debole crescita economica e di un rischio più elevato di deflazione nell'eurozona. La duration relativa complessiva del portafoglio si è sempre aggirata intorno a un livello neutrale, ma l'esposizione alle obbligazioni periferiche è stata aumentata nella fascia compresa tra 1,5 e 2,0 anni (rispetto al benchmark) e il sottopeso nei paesi primari è stato ridotto a -2,0 anni in termini relativi. Relativamente al posizionamento sulla curva dei rendimenti, le esposizioni preferite sono state, in media, le scadenze più lunghe per i paesi primari e le scadenze da brevi a medie per i paesi periferici. Il comparto Euro Bonds 3/5 Years ha chiuso il 2014 con un rendimento positivo del 6,88%, sovraperformando il benchmark di 86 pb. Durante i primi 9 mesi dell'anno, il comparto ha sottopesato la duration rispetto al benchmark in una fascia compresa tra neutrale e -0,8 anni. L'allocazione geografica è stata sottoesposta ai paesi primari (circa -1,5 anni), ma sovrappesata nei paesi periferici (tra 0,7 e 1,7 anni). Nell'ultimo trimestre, l'allocazione del comparto è stata cambiata a causa del calo dei tassi 9

10 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al d'interesse tedeschi sotto l'1% (scadenza a 10 anni) e di una maggiore probabilità di introduzione di un programma di QE da parte della BCE a causa della debole crescita economica e di un rischio più elevato di deflazione nell'eurozona. La duration relativa complessiva del portafoglio si è aggirata intorno a un livello neutrale, ma l'esposizione alle obbligazioni periferiche è stata aumentata intorno a 2,0 anni (rispetto al benchmark) e il sottopeso nei paesi primari è stato ridotto a -2,0 anni in termini relativi. Relativamente al posizionamento sulla curva dei rendimenti, le esposizioni preferite sono state, in media, le scadenze più lunghe per i paesi primari e le scadenze da brevi a medie per i paesi periferici. Il comparto US Bonds ha chiuso il 2014 con un robusto risultato a due cifre del 17,66%, sottoperformando leggermente il benchmark (20,18%). Durante l'esercizio in rassegna, i principali propulsori dell'apprezzamento di capitale sono stati la robusta performance del dollaro USA rispetto all'euro e il calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi. Il portafoglio è stato completamente investito in attività denominate in dollari USA, con una concentrazione in obbligazioni del Tesoro statunitensi. Nella prima parte dell'anno il comparto ha evidenziato risultati inferiori al benchmark. Nel terzo trimestre, la duration del comparto è stata aumentata allo scopo di ottenere un'esposizione neutrale ai tassi d'interesse rispetto al benchmark. In particolare, è stata incrementata l'esposizione all'area dei 30 anni. Nel 2014 il comparto Central and Eastern European Bonds ha registrato una performance del 4,05%, sottoperformando il benchmark (12,42%), ma esprimendo risultati superiori a gran parte del suo gruppo di pari. Nel corso dell anno, i pesi del comparto in termini di duration e allocazione sono stati mantenuti generalmente costanti. I titoli di stato polacchi, cechi e slovacchi hanno continuato a essere favoriti, con un'esposizione molto limitata all'ungheria e alla Turchia. Il portafoglio ha leggermente aumentato l'allocazione alle obbligazioni societarie portandola al 5%. Il comparto Euro Corporate Bonds ha chiuso il 2014 con un rendimento totale dell'8,01%, un risultato inferiore di 39 pb rispetto al benchmark. Il portafoglio è stato premiato dalla decisione di mantenere un profilo di rischio di credito lungo per quasi tutto l'anno; tuttavia la duration dei tassi d'interesse negativa ha penalizzato la performance. Le principali posizioni attive sono state assunte sui finanziari subordinati, sui titoli ibridi societari e più in generale sulle obbligazioni con rating BBB. La porzione investita in obbligazioni di qualità inferiore a investment grade è aumentata nel corso dell'anno a causa della migrazione imposta da un cambiamento delle metodologie di rating, che stanno diventando più restrittive. Vi sono stati tre periodi di intensa volatilità: il primo durante i mesi estivi, a causa della situazione peculiare di BES e di alcune preoccupazioni di natura geopolitica. Il secondo a metà ottobre, a causa della delusione relativa a possibili misure monetarie della BCE. Il terzo a metà novembre sulla scia di timori sulla crescita. L'allocazione alla liquidità è stata spostata soltanto parzialmente durante questi periodi. I derivati di credito sono stati utilizzati per operazioni di copertura tattica o per cogliere alcune opportunità (ad es. durante l'ultimo picco di volatilità a dicembre sono stati venduti ITRX X- su opzioni con prezzi di esercizio far out-of-themoney. L'esposizione alla Russia e a società legate al settore petrolifero è stata minima e non ha prodotto alcun impatto significativo sul portafoglio. Il comparto Short Term Euro Corporate Bonds ha chiuso il 2014 con un rendimento totale del 2,38%, in linea con il benchmark. Il portafoglio è stato premiato dalla decisione di mantenere un profilo di rischio di credito lungo per quasi tutto l'anno; tuttavia la duration dei tassi d'interesse negativa ha penalizzato performance. Le principali posizioni attive sono state assunte sulle obbligazioni finanziarie subordinate, sulle obbligazioni societarie ibride e più in generale sulle obbligazioni con rating BBB. La porzione investita in obbligazioni di qualità inferiore a investment grade è stata aumentata nel corso dell'anno a causa della migrazione imposta da un cambiamento delle metodologie di rating, che stanno diventando più restrittive. Vi sono stati tre periodi di intensa volatilità: il primo durante i mesi estivi, a causa della situazione peculiare di BES e di alcune preoccupazioni di natura geopolitica. Il secondo a metà ottobre, a causa della delusione relativa a possibili misure monetarie della BCE. Il terzo a metà novembre sulla scia di timori sulla crescita. L'allocazione alla liquidità è stata spostata soltanto parzialmente durante questi periodi. Il portafoglio ha inoltre registrato un ragguardevole aumento del patrimonio gestito, ma grazie alla tecnica interna di costruzione del portafoglio basata sul duration times spread, è stata mantenuta l'asset allocation desiderata. L'esposizione alla Russia e a società legate al settore petrolifero è stata minima e non ha prodotto alcun impatto significativo sul portafoglio. Il comparto European High Yield Bonds ha registrato una performance positiva del 4,43%, equivalente a una sottoperformance di 102 pb. Sul fronte positivo, gli indicatori della volatilità e del rendimento corretto per il rischio hanno evidenziato dati migliori rispetto al mercato sottostante (deviazione al ribasso di 1,31 rispetto a 1,82, sharpe ratio 2,35 rispetto a 2,28). Il portafoglio non ha inseguito il mercato, preferendo mantenere solidi saldi di cassa e disponibilità liquide equivalenti. È stata inserita in modo selettivo un'esposizione ad attività non rischiose, mentre la dispersione ha creato opportunità sensibili a livello di fondamentali. La copertura è stata utilizzata attivamente al fine di ridurre le correlazioni e il rischio totale del portafoglio. Nel 2014 il mercato High Yield europeo ha evidenziato un rialzo del 5,47% (5,34% se si includono i finanziari) grazie a una combinazione di carry positivo e tassi d'interesse favorevoli, mentre gli spread si sono ampliati di circa 50 pb. L'anno è stato caratterizzato da due metà ben distinte: nella prima, una robusta propensione al rischio ha portato il mercato a toccare minimi storici assoluti in termini di rendimenti ("yield-to-worst" del 3,67% raggiunto a giugno). Nella seconda metà, la volatilità ha evidenziato un marcato rialzo e il mercato ha avviato un'inversione di tendenza culminata nelle tre correzioni di inizio agosto, metà ottobre e metà dicembre, indotte da fattori quali, tra gli altri, la conclusione del ciclo di allentamento della FED, l'aumento del rischio idiosincratico e le tensioni geopolitiche. Il comparto Euro Convertible Bonds ha chiuso il 2014 con un rendimento totale del 2,31%, un risultato leggermente inferiore al 3,12% generato dal benchmark. Il portafoglio, che ha avuto tra 50 e 55 linee, ha continuato a sovrappesare le obbligazioni convertibili liquide investment grade, le più colpite dal crollo della volatilità implicita iniziato a gennaio, mantenendo il sottopeso 10

11 Relazione del gestore degli investimenti in titoli privi di rating e in titoli high yield rispetto al benchmark. L'allocazione settoriale del comparto ha favorito i settori finanza (in particolare il segmento immobiliare), servizi di pubblica utilità e industria; questi ultimi due sono stati sovrappesati rispetto al benchmark. A livello geografico, il comparto è stato particolarmente esposto a Francia e Germania (entrambi i paesi sono tuttora i maggiori emittenti nell'area delle obbligazioni convertibili), seguiti da Italia e Spagna. Il comparto non ha detenuto alcuna esposizione alla Grecia. Durante l'esercizio, la sensibilità azionaria (allocazione) ha oscillato tra il 23% e il 38%, pur restando mediamente superiore al benchmark. Il comparto Asian Bond ha chiuso il 2014 con un rendimento del 2,30%, sottoperformando il benchmark personalizzato (4,36%). Il posizionamento del portafoglio, che è stato neutrale/difensivo rispetto al benchmark personalizzato, è stato effettuato selezionando principalmente obbligazioni sovrane in valuta locale e in parte obbligazioni societarie nei mercati di Asia, Giappone escluso, Cina continentale, India e Taiwan. Per gran parte del 2014, il portafoglio è rimasto sottopesato in termini di duration e in base all'allocazione per paese di rischio, ha favorito la Cina dove le valutazioni e la politica monetaria erano favorevoli, mentre la Malesia è stata sottopesata a causa delle sue elevate valutazioni e del calo dei prezzi del greggio raffinato che il paese esporta. Il comparto Euro Covered Bonds ha chiuso il 2014 con un rendimento totale dell'8,53%, un risultato superiore di 83 pb rispetto al benchmark (Indice Markit iboxx Covered Bond-Total Return). Il portafoglio è stato costantemente gestito con un'opinione positiva sul segmento delle obbligazioni garantite, alla luce del sostegno fornito dal quadro normativo in base a Solvibilità II e Basilea III e dall'esenzione strutturale dal bail-in ai sensi dell'imminente Direttiva in materia del regime di risoluzione. La strategia maggiormente responsabile della sovraperformance del comparto rispetto al benchmark è stata quella di mantenere una posizione sovrappesata sui paesi periferici, unitamente a un compattamento tra titoli di secondo (tier two) e di primo livello (top tier), in particolare in Spagna. Tra i paesi periferici i principali sovrappesi sono stati assunti su Spagna e Italia. Un'ulteriore strategia è consistita nel diversificare una porzione del portafoglio sull'esposizione ad attività di tipo governativo, al fine di beneficiare di operazioni relative value versus obbligazioni garantite nazionali top tier e, in una certa misura, di anticipare potenzialmente l'impatto positivo riveniente da un successivo QE sui titoli di stato. Il sottopeso sui paesi primari e semi-primari si è concentrato in particolare sui Pfandbriefe tedeschi alla luce delle loro elevate valutazioni. Nel corso dell'esercizio, sono stati tatticamente utilizzati future su titoli di stato tedeschi e su BTP nell'intento di mettere in pratica le prospettive sui tassi o di assumere opportunisticamente impostazioni a breve termine sui paesi periferici, tenendo conto anche del sovrappeso esistente in termini di contributo dello spread nella componente liquida. Comparti a rendimento assoluto Il comparto Absolute Return Multi Strategies ha chiuso il 2014 con calo del 3,20%, un risultato inferiore rispetto al benchmark Eonia (0,10%). Il comparto ha mantenuto un atteggiamento prudente in termini di duration per gran parte dell'anno, assumendo principalmente una duration negativa contenuta, anche se tali posizioni sono state negoziate. Il portafoglio ha principalmente tenuto una duration breve sui paesi primari, ossia Stati Uniti, Regno Unito e Germania. Relativamente alle valute, ha assunto posizioni lunghe sul dollaro USA nella prima parte dell'anno, tagliando però tale esposizione nella seconda parte. È stata tenuta un'esposizione a un paniere di valute emergenti, mentre per la maggior parte dell'anno sono state perfezionate alcune operazioni su cross specifici, come ad esempio AUD/NZD. Per quanto riguarda l'attività creditizia del comparto, è stata tenuta un'esposizione stabile durante il primo trimestre dell'anno, successivamente aumentata tramite acquisti di obbligazioni dei mercati primari e dei ME ("mercati emergenti"). Nel corso dell'estate sono state perfezionate operazioni di copertura a fronte della turbolenza del mercato e durante il terzo trimestre la maggior parte delle obbligazioni acquistate nel segmento dei ME è stata venduta in perdita. Durante l'esercizio, l'allocazione azionaria è stata spostata in una fascia compresa tra lo 0% e il 23%. L'allocazione è stata realizzata tramite azioni dirette e strumenti ETF, principalmente su indici dei ME. Relativamente alle azioni dirette, i settori più rappresentati sono stati energia, finanza e industria, con un'attenzione particolare sull'europa e, in misura minore, sul Giappone. Per quanto attiene agli ETF, Grecia, Russia, Hong Kong e Corea del Sud sono stati gli indici azionari più rappresentati nel comparto. Il comparto Absolute Return Credit Strategies ha chiuso il 2014 con una perdita complessiva dello 0,50%. L'attività di gestione del portafoglio è stata riattivata a metà maggio. Il comparto punta a esplorare tutte le opportunità nell'area del reddito fisso a livello mondiale e ricorrerà a un uso efficace dei derivati allo scopo di controllare il proprio profilo di rischio complessivo o di negoziare su singole posizioni tematiche. La duration sarà mantenuta in una fascia compresa tra 0 e 2 (vincolo di mandato) ricorrendo all'uso di derivati. Dopo la riattivazione sono stati affrontati periodi di intensa volatilità. Il primo durante i mesi estivi, a causa della situazione peculiare di BES e di alcune preoccupazioni di natura geopolitica. Il secondo a metà ottobre, a causa della delusione relativa a possibili misure monetarie della BCE. Il terzo a metà novembre sulla scia di timori sulla crescita. La performance è stata difesa quanto più possibile, operando diversificazioni/decorrelazione delle posizioni (titoli IG contro HY ("Investment Grade" contro "High Yield"), crediti in contro crediti in USD, titoli dei ME in valuta forte e valuta locale, obbligazioni convertibili) e coperture tattiche mediante il ricorso a derivati di credito. Sono state ampiamente utilizzate posizioni su valute tramite partecipazioni liquide o contratti a termine a valute incrociate. Il ricorso alla leva finanziaria è stato riferito prevalentemente a operazioni di copertura o a basis trade (acquisto di obbligazioni più acquisto di protezione sul CDS dello stesso emittente, principalmente su titoli HY). I crolli osservati nel 2014 hanno dimostrato ancora una volta che le valutazioni elevate, le posizioni affollate e i mercati illiquidi espongono gli investitori al rischio di un'improvvisa svolta del risk sentiment, che a sua volta può esporre i mercati del credito a periodi di intensa volatilità. Da un punto di vista tecnico, grazie al quasi certo programma di acquisto di titoli societari della BCE, tutte le obbligazioni con un premio in termini di spread sul rispettivo titolo di stato finiranno sotto pressione (contrazione). Le obbligazioni garantite, per riportare un altro esempio dell'intervento della BCE, sono già in un territorio di ipercomprato. La compressione nell'area senior proseguirà. Alcuni 11

12 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al segmenti dei mercati (ad es. AT1 ( Tier 1 di nuova generazione ), obbligazioni Coco (Contingent Convertible), titoli a beta elevato e alcuni titoli LT2 ("Lower Tier 2") e HY) rimarranno diversi a lungo, rappresentando gli strumenti per la negoziazione della volatilità del credito. Si raccomanda di essere prudenti e selettivi man mano che si scende nello spettro delle obbligazioni subordinate, in particolare per quanto riguarda le AT1 e le deboli obbligazioni societarie ibride. Comparto monetario Il comparto Euro Short Term Bonds ha chiuso il 2014 con un rendimento positivo dell'1,37%, sovraperformando il benchmark di 130 pb. Nel corso dell'esercizio, il comparto ha mantenuto la duration del portafoglio tra 0,5 e 0,8 anni. Nei primi 9 mesi del 2014 ha mediamente investito tra il 50% e il 70% del portafoglio in obbligazioni italiane, tra il 15% e il 25% in obbligazioni spagnole e tra il 5% e il 7% in obbligazioni portoghesi, mentre il 10% è stato investito in obbligazioni sovranazionali (EFSF). Nell'ultimo trimestre, il peso delle obbligazioni italiane è stato aumentato all'80% - 85% a causa dei loro rendimenti più elevati, mentre le obbligazioni spagnole sono state ridotte a meno del 10% e tutte le obbligazioni sovranazionali sono state vendute. La percentuale di obbligazioni portoghesi è rimasta invariata. Le posizioni lunghe sono state coperte con posizioni corte su Schatz tedeschi. Comparti garantiti Il NAV del comparto GaranT 1 è aumentato dell'1,70%, passando da 116,76 al 31 dicembre 2013 a 118,74 al 31 dicembre Per quanto riguarda le componenti a reddito fisso, il portafoglio è stato investito in obbligazioni core garantite e in emittenti governativi, mentre l'esposizione azionaria all'o STOXX 50 è stata pari a zero. Come osservato, la ripartizione degli investimenti tra attività rischiose e componente non rischiosa si è basata su criteri precisi nell'ottica di conseguire la garanzia contrattuale alla scadenza, il 30 settembre Il prezzo garantito è di 118,98, pari al NAV raggiunto il 29 agosto Il NAV del comparto GaranT 2 è aumentato del 4,11%, passando da 106,17 al 31 dicembre 2013 a 110,54 al 31 dicembre Per quanto riguarda le componenti a reddito fisso, il portafoglio è stato investito in obbligazioni core garantite e in emittenti governativi, mentre l'esposizione azionaria all'o STOXX 50 è stata pari a zero. Come osservato, la ripartizione degli investimenti tra attività rischiose e componente non rischiosa si è basata su criteri precisi nell'ottica di conseguire la garanzia contrattuale alla scadenza, il 30 settembre Il prezzo garantito è di 110,56, pari al NAV raggiunto il 28 novembre Il NAV del comparto GaranT 3 è aumentato del 6,03%, passando da 110,75 al 31 dicembre 2013 a 117,42 al 31 dicembre Per quanto riguarda le componenti a reddito fisso, il portafoglio è stato investito in obbligazioni core garantite e in emittenti governativi, mentre l'esposizione azionaria all'o STOXX 50 ha iniziato l'anno al 3,5% per poi scendere allo 0% all'inizio di aprile. Come osservato, la ripartizione degli investimenti tra attività rischiose e componente non rischiosa si è basata su criteri precisi nell'ottica di conseguire la garanzia contrattuale alla scadenza, il 30 settembre Il prezzo garantito è di 117,42, pari al NAV raggiunto il 31 dicembre Il NAV del comparto GaranT 4 è aumentato dello 0,91%, passando da 103,88 al 31 dicembre 2013 a 104,82 al 31 dicembre Per quanto riguarda le componenti a reddito fisso, il portafoglio è stato investito in obbligazioni core garantite e in emittenti governativi, mentre l'esposizione azionaria all'o STOXX 50 è stata pari a zero durante l'intero periodo. Come osservato, la ripartizione degli investimenti tra attività rischiose e componente non rischiosa si è basata su criteri precisi nell'ottica di conseguire la garanzia contrattuale alla scadenza, il 30 settembre Il prezzo garantito è di 104,82, pari al NAV raggiunto il 31 dicembre Il NAV del comparto GaranT 5 è aumentato dello 0,16%, passando da 103,74 al 31 dicembre 2013 a 103,90 al 31 dicembre Per quanto riguarda le componenti a reddito fisso, il portafoglio è stato investito in obbligazioni core garantite e in emittenti governativi, mentre l'esposizione azionaria all'o STOXX 50 è stata pari a zero durante l'intero periodo. Come osservato, la ripartizione degli investimenti tra attività rischiose e componente non rischiosa si è basata su criteri precisi nell'ottica di conseguire la garanzia contrattuale alla scadenza, il 30 settembre Il prezzo garantito è di 104,27, pari al NAV raggiunto il 31 luglio Analisi dei mercati comune a GaranT 1, GaranT 2, GaranT 3, GaranT 4 e GaranT 5: Nel 2014 la situazione economica nell'eurozona è rimasta difficile e il calo protratto del tasso d'inflazione ha indotto la BCE ad annunciare nuove misure, tra cui la riduzione del tasso di deposito in territorio negativo. Per contro, l'economia statunitense ha continuato ad accelerare, consentendo alla FED di concludere il programma di acquisti di attività e di preparare la strada a futuri aumenti dei tassi. Da una prospettiva internazionale, la crisi geopolitica in Ucraina e il rapido calo dei prezzi del petrolio sono stati gli eventi di maggiori rilievo ed entrambi hanno fortemente pesato sui mercati russi. In Cina, l'attività economica ha 12

13 Relazione del gestore degli investimenti registrato un'ulteriore decelerazione, stimolando una risposta espansionistica della Banca Centrale, mentre in Giappone la Bank of Japan ha ulteriormente ampliato il proprio programma di acquisti. Comparti flessibili Il comparto Generali Insurance Portfolio Strategies ha chiuso il 2014 con una perdita complessiva del 2,29%. Il comparto ha tenuto un atteggiamento prudente in termini di duration per gran parte dell'anno, principalmente assumendo una duration breve. Nella seconda parte dell'anno, la duration è stata aumentata tagliando alcune posizioni corte e assumendo esposizione in particolare al segmento lungo della curva statunitense. Relativamente alle valute, il comparto ha assunto posizioni lunghe sul dollaro USA nella prima parte dell'anno, tagliando però tale esposizione nella seconda parte. È stata tenuta un'esposizione a un paniere di valute emergenti, mentre per la maggior parte dell'anno sono state perfezionate alcune operazioni su cross specifici, come ad esempio AUD/NZD. Sul fronte del credito, l'attività è stata marginale, con gran parte degli acquisti concentrata in titoli a tasso variabile denominati in dollari USA di emittenti non finanziari ad alta capitalizzazione. Alcune di queste posizioni sono state successivamente vendute nella seconda metà dell'anno. Durante l'esercizio, l'allocazione azionaria è stata spostata in una fascia compresa tra lo 0% e il 23%. L'allocazione è stata realizzata tramite azioni dirette e strumenti ETF, principalmente su indici dei mercati emergenti. Relativamente alle azioni dirette, i settori più rappresentati sono stati energia, finanza e industria, con un'attenzione particolare sull'europa e, in misura minore, sul Giappone. Per quanto attiene agli ETF, Grecia, Russia, Hong Kong e Corea del Sud sono stati gli indici azionari più rappresentati nel comparto. Dal lancio, il comparto Special Situation ha evidenziato una perdita del 15,96%, a fronte del calo dello 0,72% registrato dal benchmark. Il comparto è stato lanciato all'inizio di giugno, con un sovrappeso sui mercati dell'europa meridionale, che dalla scorsa estate hanno iniziato a esprimere ampie sottoperformance sulla scia di timori di ulteriore decelerazione economica nei paesi periferici dopo la ricaduta in recessione dell'italia. Il comparto non è stato premiato dall'esposizione alle società greche (nonostante il costante miglioramento dei fondamentali da esse evidenziato) perché il mercato greco ha sottoperformato in misura elevata tutti gli altri mercati europei a causa del timore che le nuove elezioni previste per il 2015 condurre al potere il partito anti-austerità Syriza. Il comparto è stato esposto principalmente a società cicliche, negoziate ad ampi sconti rispetto al valore equo determinato sulla base di modelli proprietari. Inoltre, è stato esposto alle banche italiane, negoziate a forte sconto rispetto alle controparti europee e ha investito anche in società statunitensi e cinesi, favorite dalla robusta crescita economica registrata da questi due paesi. Comparti riservati a Gruppo Generali Nel 2014, i comparti Euro Equities ed Euro 50 Equities hanno rispettivamente guadagnato il 5,17% e il 4,86%. I portafogli sono stati gestiti nell'ottica di mantenere una bassa volatilità del TE. Di conseguenza, le allocazioni settoriale e geografica sono state costantemente neutrali. Nel 2014, i comparti Equity France, Equity Germany ed Equity Italy hanno rispettivamente guadagnato il 2,51%, il 2,29% e il 3,04%. I portafogli sono stati gestiti nell'ottica di mantenere una bassa volatilità del TE. Di conseguenza, l'allocazione settoriale è stata costantemente neutrale. Nel 2014, i comparti 1-3 Years Euro Bonds, 3-5 Years Euro Bonds, 5-7 Years Euro Bonds, 7-10 Years Euro Bonds ed Euro Bonds All Maturity hanno registrato rendimenti rispettivamente pari a 1,37%, 5,21%, 10,03%, 15,60% e 12,21% e mantenuto un posizionamento bilanciato su Germania e Italia. La duration complessiva è stata mantenuta neutrale rispetto al benchmark. In prospettiva, il portafoglio manterrà ancora un posizionamento bilanciato sulla curva dei titoli sovrani tedeschi e italiani, evitando significativi discostamenti della duration rispetto al benchmark. Lanciato a marzo 2014, il comparto Asian Credit ha chiuso l'anno con un rendimento netto del 5,47% dal lancio, un risultato leggermente inferiore rispetto al benchmark (6,39%). Il portafoglio è stato costruito selezionando perlopiù obbligazioni societarie investment grade in USD e in parte obbligazioni sovrane in Asia, Giappone escluso. Per gran parte del 2014, il comparto è rimasto sottopesato in termini di duration, sovrappesato sulla Cina e sottopesato sul resto dei paesi asiatici Nell'ultima parte dell'anno, il portafoglio ha modificato la duration a neutrale e aumentato il rendimento complessivo portandolo a un livello superiore rispetto al benchmark. Inoltre, il peso dell'allocazione geografica è stato corretto in modo tale che il comparto sovrappesasse la Cina e l'india, fosse neutrale a Hong Kong e in Indonesia e sottopesasse le Filippine e la Corea. Relativamente all'allocazione settoriale, il comparto ha favorito i settori difensivi, come i servizi di pubblica utilità e le telecomunicazioni. Tra le altre posizioni sovrappesate del comparto figurano quelle nelle società indiane del petrolio e gas e nelle società immobiliari cinesi; entrambi i settori dovrebbero infatti beneficiare dei cambiamenti potenzialmente favorevoli in termini di politica monetaria. Il comparto USD Corporate Bond Fund AAA A-, lanciato il 28 febbraio 2014, ha registrato una performance del 7,07%. Il comparto USD Investment Grade Corporate Bond Fund, lanciato il 28 febbraio 2014, ha evidenziato un rialzo del 6,64%. 13

14 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al Analisi di mercato e dei portafogli relativamente ai comparti USD Corporate Bond Fund AAA A- e USD Investment Grade Corporate Bond Fund: Nel 2014 le obbligazioni societarie investment grade statunitensi hanno espresso risultati inferiori ai titoli del Tesoro con duration equivalente. Gli spread sul credito si sono ampliati in particolare durante la seconda metà dell'anno a causa dei timori per le prospettive di crescita globali, dell'aumento dell'incertezza a livello geopolitico e del calo dei prezzi delle materie prime. La duration relativamente lunga assunta dal portafoglio e il posizionamento sulla curva dei rendimenti hanno trainato i risultati positivi, alla luce del rialzo dei tassi sull'estremità più lunga della curva. La performance è stata favorita anche dall'allocazione alle obbligazioni municipali tassabili nel segmento del credito non societario. I maggiori contributi negativi ai risultati assoluti sono giunti dalle allocazioni del portafoglio ai titoli industriali, in special modo nel settore dell'energia, a causa del forte calo del prezzo del petrolio, in particolare nel quarto trimestre. Nel corso del periodo in esame, i portafogli hanno detenuto un'esposizione ai titoli energetici con livelli di cash flow in prevedibile miglioramento dopo un anno di elevate spese in conto capitale ed è stato inoltre previsto che i parametri di leva finanziaria potessero migliorare in misura marginale. Sui risultati ha gravato anche l'allocazione dei portafogli ai settori finanza - principalmente il segmento bancario - e servizi di pubblica utilità, in particolare le società di elettricità. Tra i titoli finanziari, le banche sono state favorite in quanto i bilanci hanno continuato a migliorare e le valutazioni sono state eque rispetto al mercato più ampio. È stata mantenuta l'esposizione alle società elettriche per cui erano stati previsti dati finanziari solidi e rating creditizi stabili, alla luce del basso profilo di rischio operativo del settore e del suo riorientamento verso i fondamentali. L'esposizione dei comparti ha riguardato soltanto titoli denominati in USD. 14

15 Relazione del gestore degli investimenti Tabella delle performance Performance 2014 NAV al NAV al Performance (%) European SRI Equity A Capitalizzazione 132,19 127,89 3,36 STOXX Europe Sustainability - Price Index in 6,05 High Conviction Europe C Capitalizzazione 101,84 115,51-11,84 STOXX Europe Price Index in 4,25 Greater China Equities A Capitalizzazione USD 189,80 178,99 6,04 Central and Eastern European Equities A Capitalizzazione 266,04 261,21 1,85 MSCI EFM Selected Countries Special Weighted - Net Return Index in, personalizzato, comprendente Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Polonia, Romania, Serbia, Slovenia e Turchia, ponderato in base alla Metodologia degli Indici MSCI ,21 German Equities D Capitalizzazione 118,11 116,10 1,72 DAX 30 - Total Return Index in 2,65 Global Equity Allocation A Distribuzione (1) 112,17 116,38-1,71 85% MSCI World - Price Index in USD convertito in + 15% MSCI Europe - Price Index in USD convertito in 15,84 Small & Mid Cap Euro Equities A Distribuzione (2) 101,00 104,39-1,79 Euro STOXX Small - Price Index in -1,41 North American Equities Fund of Funds D Capitalizzazione 140,09 106,60 31,42 MSCI North America - Price Index in USD convertito in 26,97 European Recovery Equity Fund A Distribuzione (3) 91,32 100,44-8,41 Euro STOXX - Price Index in 1,63 Eurozone Equities A Distribuzione (4) 97,29 100,06-0,94 Euro STOXX - Price Index in 1,63 Euro Bonds A Capitalizzazione 133,83 119,03 12,44 JP Morgan EMU Government Bond - Total Return Index in 13,61 Euro Bonds 1/3 Years A Distribuzione (5) 105,17 104,44 3,42 JP Morgan EMU Government Bond 1-3 years - Total Return Index in 1,93 Euro Bonds 3/5 Years A Distribuzione (6) 122,17 117,41 6,88 JP Morgan EMU Government Bond Index 3-5 years - Total Return Index in 6,02 US Bonds D Capitalizzazione 132,98 113,02 17,66 JP Morgan U.S. Government Bond Index - Total Return Index in USD convertito in 20,18 Central and Eastern European Bonds A Capitalizzazione 174,17 167,39 4,05 BofA Merrill Lynch Eastern Europe Government ex Russia - Total Return Index in USD convertito in 12,42 Euro Corporate Bonds A Capitalizzazione 201,27 186,34 8,01 Barclays Capital Euro Aggregate Corporate Bond - Total Return Index in 8,40 Short Term Euro Corporate Bonds A Capitalizzazione 120,65 117,85 2,38 Barcap Euro Aggregate Corporate 1-3 years - Total Return Index in 2,38 European High Yield Bonds A Distribuzione (7) 123,54 123,89 4,43 BofA Merrill Lynch Euro Non-Financial High Yield Constrained - Total Return Index in 5,45 Euro Convertible Bonds A Distribuzione (8) 112,34 111,51 2,31 Exane Eurozone Convertible Bond - Total Return Index in 3,12 15

16 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al Performance 2014 NAV al NAV al Performance (%) Asian Bond A Distribuzione USD (9) 98,97 99,71 2,30 HSBC Asian Local Bond Index Overall Index - Total Return Index in Local 4,36 Euro Convertible Bonds A Distribuzione (10) 117,51 111,16 8,53 Markit iboxx Covered Bond - Total Return Index in 7,70 Absolute Return Multi Strategies A Capitalizzazione 126,26 130,44-3,20 Absolute Return Credit Strategies A Distribuzione (11) 95,70 97,57-0,50 Euro Short Term Bonds A Capitalizzazione 134,49 132,66 1,37 EONIA Capitalization 5 Days in 0,07 GaranT 1 D Capitalizzazione 118,74 116,76 1,70 GaranT 2 D Capitalizzazione 110,54 106,17 4,11 GaranT 3 D Capitalizzazione 117,42 110,75 6,03 GaranT 4 D Capitalizzazione 104,82 103,88 0,91 GaranT 5 D Capitalizzazione 103,90 103,74 0,16 Euro Equities A Distribuzione (12) 111,79 108,93 5,17 MSCI Euro - Price Index in 2,18 Euro 50 Equities A Distribuzione (13) 107,94 105,59 4,86 Euro STOXX 50 - Price Index in 1,13 Equity France A Distribuzione (14) 106,69 106,82 2,51 CAC 40 - Price Index in -0,71 Equity Germany A Distribuzione (15) 120,14 119,97 2,29 DAX 30 - Total Return Index in 2,65 Equity Italy A Distribuzione (16) 93,31 92,14 3,04 FTSE MIB - Price Index in 0,23 1/3 Years Euro Bonds A Distribuzione (17) 98,80 99,80 1,37 JP Morgan EMU Government Bond 1-3 years - Total Return Index in 1,93 3/5 Years Euro Bonds A Distribuzione (18) 110,22 107,75 5,21 JP Morgan EMU Government Bond 3-5 years - Total Return Index in 6,02 5/7 Years Euro Bonds A Distribuzione (19) 118,69 110,92 10,03 JP Morgan EMU Government Bond 5-7 years - Total Return Index in 11,40 7/10 Years Euro Bonds A Distribuzione (20) 132,79 117,70 15,60 JP Morgan EMU Government Bond 7-10 years - Total Return Index in 17,26 Euro Bonds All Maturity A Distribuzione (21) 121,27 111,28 12,21 JP Morgan EMU Government Bond - Total Return Index in 13,61 Asian Credit (22) (23) 103,97-5,47 JP Morgan Asia Credit IG - Total Return Index in USD 6,39 USD Corporate Bond Fund AAA A- A Distribuzione (24) (25) 105,19-7,07 USD Investment Grade Corporate Bond Fund A Distribuzione (26) (27) 104,68-6,64 Generali Insurance Portfolio Strategies A Distribuzione (28) 94,02 98,69-2,29 Special Situation A Distribuzione (29) (30) 83, ,96 STOXX Europe Price Index in -0,72 (1) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,21 per azione distribuito il e di 1,95 per azione distribuito il (2) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 1,43 per azione distribuito il (3) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,04 per azione distribuito il e di 0,68 per azione distribuito il (4) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,03 per azione distribuito il e di 1,77 per azione 16

17 Relazione del gestore degli investimenti distribuito il (5) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,78 per azione distribuito il e di 2,04 per azione distribuito il (6) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,79 per azione distribuito il e di 2,47 per azione distribuito il (7) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 1,79 per azione distribuito il e di 3,95 per azione distribuito il (8) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,43 per azione distribuito il e di 1,27 per azione distribuito il (9) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,76 per azione distribuito il e di 2,32 per azione distribuito il (10) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,79 per azione distribuito il e di 2,28 per azione distribuito il (11) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 1,39 per azione distribuito il (12) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,34 per azione distribuito il e di 2,31 per azione distribuito il (13) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,37 per azione distribuito il e di 2,31 per azione distribuito il (14) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,42 per azione distribuito il e di 2,35 per azione distribuito il (15) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,15 per azione distribuito il e di 2,23 per azione distribuito il (16) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,13 per azione distribuito il e di 1,53 per azione distribuito il (17) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,59 per azione distribuito il e di 1,76 per azione distribuito il (18) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,75 per azione distribuito il e di 2,37 per azione distribuito il (19) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,88 per azione distribuito il e di 2,38 per azione distribuito il (20) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,80 per azione distribuito il e di 2,31 per azione distribuito il (21) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,80 per azione distribuito il e di 2,65 per azione distribuito il (22) La performance del comparto tiene conto del dividendo di USD 1,49 per azione distribuito il (23) Comparto lanciato in data (24) La performance del comparto tiene conto del dividendo di USD 1,86 per azione distribuito il (25) Comparto lanciato in data (26) La performance del comparto tiene conto del dividendo di USD 1,94 per azione distribuito il (27) Comparto lanciato in data (28) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,67 per azione distribuito il e di 1,80 per azione distribuito il (29) La performance del comparto tiene conto del dividendo di 0,05 per azione distribuito il (30) Comparto lanciato in data Le performance conseguite in passato non sono garanzia di analoghi rendimenti futuri. 17

18 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al Relazione della Società di revisione Agli sti di GENERALI INVESTMENTS SICAV Abbiamo sottoposto a revisione i bilanci di GENERALI INVESTMENTS SICAV (la SICAV ) e di ciascun comparto. Essi comprendono il prospetto del patrimonio netto e il prospetto degli investimenti in portafoglio al 31 dicembre 2014, il prospetto di conto economico e variazioni patrimoniali per l esercizio conclusosi in tale data e inoltre la sintesi dei principali criteri contabili e altre note integrative ai bilanci stessi. Responsabilità del Consiglio di Amministrazione della SICAV Il Consiglio di Amministrazione della SICAV è responsabile della preparazione e della corretta presentazione di questi bilanci in base ai requisiti legali e normativi lussemburghesi relativamente alla preparazione dei bilanci stessi ed è altresì responsabile dei controlli dallo stesso Consiglio di Amministrazione della SICAV ritenuti necessari per consentire la preparazione e la presentazione dei bilanci senza false dichiarazioni sostanziali dovute a dolo o errore. Responsabilità della Società di revisione Nostra responsabilità è esprimere un parere riguardo ai suddetti bilanci sulla base della nostra revisione. Abbiamo condotto la nostra verifica nel rispetto degli Standard di verifica internazionali (International Standards on Auditing) adottati per il Lussemburgo dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier. Tali principi ci impongono di osservare una serie di norme etiche e di pianificare ed eseguire la revisione per poter affermare con ragionevole certezza che i bilanci sono privi di dichiarazioni sostanzialmente inesatte. Ogni revisione prevede l adozione di procedure volte a raccogliere le prove degli importi e delle dichiarazioni contenute nei bilanci. Le procedure adottate dipendono dalla valutazione del réviseur d entreprises agréé, compresa la valutazione dei rischi di false dichiarazioni sostanziali nei bilanci dovute a dolo o errore. Nel compiere le sue valutazioni, il réviseur d entreprises agréé tiene conto dei controlli interni sulla stesura e imparziale presentazione dei bilanci da parte dell ente al fine di definire procedure idonee alle circostanze, ma non a quello di esprimere un parere sull efficacia di tali controlli interni. Ogni revisione comprende, inoltre, la valutazione dell adeguatezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime contabili operate dal Consiglio di Amministrazione della SICAV, oltre che una valutazione della presentazione dei bilanci nel loro complesso. Riteniamo che le prove da noi raccolte siano sufficienti e appropriate quale base per esprimere un parere. Parere Secondo la nostra opinione, i presenti rendiconti finanziari forniscono un quadro fedele del patrimonio e della situazione finanziaria di GENERALI INVESTMENTS SICAV e di ciascuno dei suoi comparti al 31 dicembre 2014, nonché del risultato delle sue operazioni e delle variazioni dei rispettivi attivi netti per l esercizio chiuso in tale data, conformemente alle prescrizioni giuridiche e regolamentari relative alla redazione e alla presentazione dei rendiconti finanziari in vigore nel Lussemburgo. Altra considerazione Le informazioni supplementari contenute nella relazione annuale sono state esaminate nell ambito del nostro mandato, ma non sono state oggetto di procedure di revisione specifiche in base alle norme sopra descritte. Pertanto, non esprimiamo alcuna opinione in merito a tali informazioni. Cionondimeno, tali informazioni non richiedono osservazioni da parte nostra nel contesto globale dei rendiconti finanziari. Ernst & Young Société Anonyme Cabinet de révision agréé Lussemburgo, 12 marzo 2015 Bernard Lhoest 18

19 Stato patrimoniale al Stato patrimoniale al Stato patrimoniale Consolidato European SRI Equity High Conviction Europe Greater China Equities Central and Eastern European Equities Nota USD Attivo , , , , ,10 Portafoglio titoli a prezzo di mercato , , , , ,78 Prezzo d'acquisto ,49 Plusvalenze/minusvalenze non realizzate sul ,29 portafoglio titoli Opzioni acquistate a prezzo di mercato , , , , , , , , ,98 Opzioni acquistate a prezzo d'acquisto ,00 Depositi bancari a vista , , , , ,10 Interessi maturati ,53 Crediti verso broker per vendita titoli , ,77 Sottoscrizioni da regolare , ,57 Dividendi da incassare ,52 Plusvalenze nette non realizzate su contratti di ,20 cambio a termine Plusvalenze nette non realizzate su futures , , , ,85 Plusvalenze nette non realizzate su swaps ,71 Altre voci dell'attivo , ,45 833, , ,37 Passivo , , , , ,32 Opzioni vendute a prezzo di mercato ,36 Opzioni vendute a prezzo d'acquisto Debiti bancari a vista , ,67 Debiti verso broker per acquisto titoli , ,40 Commissioni di performance 7 119,08 Rimborsi chiesti e non regolati ,17 Minusvalenze nette non realizzate su contratti di ,32 cambio a termine Minusvalenze nette non realizzate su futures , , ,04 Minusvalenze nette non realizzate su swaps ,82 Commissioni di gestione , , , , ,96 Spese della banca depositaria e amministrative , , , , ,85 Altre voci del passivo , , , , ,51 Valore netto d'inventario , , , , ,78 19

20 GENERALI INVESTMENTS SICAV Relazione annuale certificata al Stato patrimoniale al Stato patrimoniale German Equities Global Equity Allocation Small & Mid Cap Euro Equities North American Equities Fund of Funds European Recovery Equity Fund Nota Attivo , , , , ,63 Portafoglio titoli a prezzo di mercato , , , , ,52 Prezzo d'acquisto ,78 Plusvalenze/minusvalenze non realizzate sul ,94 portafoglio titoli Opzioni acquistate a prezzo di mercato , , , , , , , ,14 Opzioni acquistate a prezzo d'acquisto Depositi bancari a vista , , , , ,11 Interessi maturati Crediti verso broker per vendita titoli 517,71 Sottoscrizioni da regolare 4.538, , , , ,93 Dividendi da incassare Plusvalenze nette non realizzate su contratti di 9 cambio a termine Plusvalenze nette non realizzate su futures ,62 Plusvalenze nette non realizzate su swaps 10 Altre voci dell'attivo 112, , , ,36 Passivo , , , , ,88 Opzioni vendute a prezzo di mercato Opzioni vendute a prezzo d'acquisto Debiti bancari a vista Debiti verso broker per acquisto titoli Commissioni di performance 7 Rimborsi chiesti e non regolati Minusvalenze nette non realizzate su contratti di 9 cambio a termine Minusvalenze nette non realizzate su futures , ,93 140, ,48 Minusvalenze nette non realizzate su swaps 10 Commissioni di gestione , , , , ,92 Spese della banca depositaria e amministrative , , ,10 111, ,42 Altre voci del passivo 3.900, , ,19 387, ,06 Valore netto d'inventario , , , , ,75 20

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