parco locale di interesse sovracomunale art.34 legge regionale n. 86/83

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1 parco locale di interesse sovracomunale art.34 legge regionale n. 86/83 delibera della Giunta Regionale n. 5/21784 del 23 Aprile 1992

2 la gestione armonica del territorio in funzione della sua salvaguardia e conservazione ambientale; la razionalizzazione della pianificazione e della gestione delle aree destinate a parco; la realizzazione di economie e di servizi più avanzati di quanto, singolarmente, ogni Comune potrebbe ottenere; l individuazione di modalità di intervento di attività, di sistemi gestionali e tecnici opportuni, di attrezzature e quant altro necessario alla sistemazione ed alla fruibilità delle aree per la cittadinanza dei Comuni associati; la promozione dell informazione e dell educazione ambientale mediante iniziative culturali e divulgazioni atte a favorire la conoscenza dell ambiente naturale e paesistico.

3 COMUNE SUP. TERRITORIALE (kmq) SUP. IN PARCO (kmq) % IN PARCO SUPERFICIE SUL TOT. PARCO AICURZIO 2,54 1,12 44,09 7,53 BASIANO 4,62 0,90 19,43 6,03 BELLUSCO 6,48 0,91 14,04 6,11 BUSNAGO 5,89 0,24 4,15 1,64 CAMBIAGO 7,3 1,86 25,44 12,48 CAVENAGO BA 4,45 2,07 46,40 13,88 GESSATE 7,76 1,30 16,79 8,76 MASATE 4,35 0,82 18,76 5,48 MEZZAGO 4,2 1,92 45,79 12,93 ORNAGO 5,8 1,58 27,31 10,65 SULBIATE 5,27 1,20 22,81 8,08 VERDERIO INF. 3,9 0,95 24,48 6,42 62,56 14,88 TOTALE 100,00

4 COMUNI N. ABITANTI AL AICURZIO BASIANO BELLUSCO BUSNAGO CAMBIAGO CAVENAGO BRIANZA GESSATE MASATE MEZZAGO ORNAGO SULBIATE VERDERIO INF TOTALE Comuni 3 Provincie (LC, MB, MI)

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7 USO DEL SUOLO NEL VIMERCATESE

8 Terza tappa La pianificazione del territorio rurale e l'imprenditoria agricola Monza e la Brianza in cifre Urbanizzazione: 26 comuni su 55 con quota di territorio urbanizzato > 40% (Dusaf) Antropizzazione: 2057 Abitanti/Kmq (Istat) Riduzione media di aree agricole: 9,7% (Dusaf) Aumento medio di aree urbanizzate (residenza; produttivo; servizi e infrastrutture): 6% (Dusaf) Fonte: provincia MB

9 Terza tappa La pianificazione del territorio rurale e l'imprenditoria agricola PTCP di Monza e Brianza in cifre Dati provvisori Fonte: provincia MB

10 Ripartizione superfici agricole 7,5% 0,4% 19,5% seminativi 54,4% 6,1% prato bosco riposo Tare e incolti 12,1% Erbaio

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12 ATTIVITA DI COINVOLGIMENTO DEL SETTORE AGRICOLO NELLA GESTIONE DEL TERRITORIO Manutenzione della rete sentieristica del parco : attualmente risultano impegnate 2 aziende agricole che hanno in gestione la manutenzione di alcuni chilometri di rete sentieristica. Purtroppo un bando aperto alle aziende agricole per la gestione dei quasi 50 km di rete sentieristica del parco ha dato risultati inferiori alle attese, probabilmente perché poche aziende della zona sono strutturate per offrire servizi di manutenzione diffusa del territorio a favore di un Ente Pubblico. Affidamento lavori di gestione del territorio : oramai da vari anni tutte le gare gestite dal Parco per la realizzazioni di azioni riconducibili ad ambiti di competenza del settore agricolo/forestale (rimboschimenti, sistemazioni idraulico-forestali, realizzazione piccole aree umide, etc.) sono riservate alle sole aziende agricole e ditte boschive. Ad oggi risultano impegnate, su cantieri aperti, 2 aziende agricole e 2 ditte boschive, in totale i lavori appaltati ad aziende agricole oggi aperti assommano a quasi ,00 euro.

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14 ATTIVITA DI COINVOLGIMENTO DEL SETTORE AGRICOLO NELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Servizi di educazione ambientale per il mondo delle scuole: da alcuni anni il Parco ha in essere un contratto con un agriturismo per svolgere attività di educazione ambientale specifica su tematiche agricole agricole presso al loro sede aziendale. Mediamente ogni anni aderiscono 30/35 classi dei comuni consorziati, in particolare scuole materne e scuole elementari. Le attività didattiche sono sviluppate direttamente dal personale dell azienda agricola e le lezioni condotte direttamente dal titolare dell azienda (laureato in scienze agrarie) con il supporto di un educatore ambientale professionista. Per questo servizio il Parco impegnava risorse per circa ,00 euro/annui. Servizi di attività di educazione ambientale ambito extra scolastico: il parco svolge numerose attività di sensibilizzazione rivolta a vari target di utenza (famiglie, bambini, adulti, etc.). In numerosi casi, soprattutto laddove servano degli ampi spazi coperti e/o un contesto rurale per valorizzare il programma proposto, vengono presi accordi con le singole aziende agricole per l ospitalità presso le sedi aziendali. Laddove la sede aziendale è anche un agriturismo si cerca di far concludere l iniziativa con una degustazione in azienda per offrire. Attività di educazione alimentare: Nell ambito di una più ampia offerta culturale da un apio di anni il Parco offre un percorso di educazione alimentare strutturato su 4 uscite sul territorio per affrontare temi monospecifici sull alimentazione (cereali e farine, latte e suoi derivati, frutta, verdura) fortemente legate alla matrice agricola del Parco. La guida dell evento è scoprire i luoghi di produzione di questi alimenti (campi e aziende agricole), conoscere chi li produce e alla fine assaggiare i prodotti. Il tutto indirizzato soprattutto ai bambini. Il tutto senza oneri di spesa per i fruitori, le sole spese a carico del Parco sono state le guide e l eventuale acquisto di prodotti agricoli per la degustazione. Il ciclo completo nel 2012, su tre uscite, ha visto la partecipazione di circa 90 bambini in quanto è stato fissato un numero massimo di partecipanti di 30 bambini per questioni organizzative. Le attività nel 2013, su 4 eventi, siamo a circa 110 bambini partecipanti.

15 DIFFERENZIAZIONE DELLE OPPORTUNITA PRODUTTIVE Sviluppo di impianti di short rotation per produzione di biomassa: E stato realizzato nel 2007 un impianto legnoso a ciclo breve nel Parco del Rio Vallone, su una superficie di circa 6 ettari, per valutare soluzioni tecniche per la short rotation in ambiti non irrigui. Per informare dell esperienza in corso è stato realizzato un libretto divulgativo. La pubblicazione è stata ideata per descrivere le prime tappe del percorso iniziato nel 2007 e per avviare un serio confronto con le imprese agricole interessate, con le pubbliche amministrazioni e con i cittadini sensibili alle problematiche ambientali. Il testo, cofinanziato dalla Provincia di Milano e dalla società CEM Ambiente Spa è liberamente scaricabile dal sito del parco ( Guida alla vendita diretta in fattoria: Una guida ideata a supporto degli agricoltori che vogliono aprire un punto di vendita diretta dei prodotti agricoli, un modo per incentivare sul territorio questa attività che offre vantaggi sia per le aziende agricole che per i consumatori. Un modo per promuovere una nuova cultura agricola per la Brianza, uno strumento per incentivare filiere corte, con il conseguente carico di minore inquinamento legato ai trasporti, per contenere il consumo di suolo, rendendo al contempo possibili nuovi rapporti di fiducia tra produttori e consumatore. Realizzata con il contributo del Settore Agricoltura della Provincia di Monza e Brianza (Bando per promozione dell Agricoltura in Brianza 2011) la guida è in distribuzione gratuita presso gli uffici del Parco scaricabile direttamente dal sito del Parco ( parcoriovallone.it/index.php?mod=pagina&pagina=1214).

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17 VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE QUALITATIVE E RICERCA DI NUOVI SBOCCHI COMMERCIALI PER I PRODOTTI AGRICOLI Asparago Rosa di Mezzago: Il Parco del Rio Vallone ha nei suoi confini la quasi totalità delle aree coltivate ad asparago nel comune di Mezzago e che possono fregiarsi del marchio De.Co sviluppato dal comune di Mezzago. Dopo anni di proficua collaborazione con il comune e con la Coop. Asparagicoltori di mezzago, nel 2012 è stato sottoscritta una convenzione fra il Parco e il comune per affidare al Parco della redazione di: Aggiornamento del Regolamento comunale per la valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. Aggiornamento del Disciplinare per la produzione dell asparago rosa di Mezzago Aggiornamento del Protocollo per la produzione e commercializzazione dell asparago rosa di Mezzago Questo incarico permette al parco di interagire direttamente con i produttori per definire le regole di produzione e commercializzazione dell eccellenza agricola del parco

18 Sviluppo di canali di vendita alternativi: Tra i diversi ruoli che i PLIS assumono e rivestono, vi è il sostegno alle attività economiche di carattere agricolo che concorrano a rendere sostenibili le scelte gestionali degli operatori del settore. Questo concetto è emerso nel corso del convegno P.A.N.E. Verso il Parco Agricolo della Brianza Est, riconoscendo che l attività agricola rappresenta per la Brianza Est una vocazione storica e culturale e necessita di un rilancio imprenditoriale che veda nelle istituzioni un interlocutore per il lancio di nuove progettualità legate al tema dei prodotti tipici locali, alla multifattorialità e a nuovi sistemi di distribuzione e fruizione sempre più legati ai concetti di economie di prossimità. Nel proseguimento della volontà e dell impegno a collaborare su progettualità comuni nel campo della promozione e salvaguardia territoriale, della fruizione agricola del territorio e della promozione culturale e di educazione ambientale, il coordinamento dei Parchi costituitosi a seguito del convegno P.A.N.E. (PLIS Rio vallone, PLIS del Molgora e PLIS Cavallera) stanno avviando una serie di iniziative per mettere in contatto le aziende agricole ed il mondo dei consumatori per ampliare l offerta di prodotti agroalimentari in un contesto socio economico in cui è forte la richiesta di cibi a filiera corta.

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21 Raccolta di disponibilità da parte delle aziende agricole che si rendono disponibili a perseguire i seguenti impegni nella loro organizzazione produttiva, ovvero: Valorizzare e proporre la coltivazione e vendita delle varietà antiche e contadine; Proporre prodotti ottenuti secondo metodologie tradizionali che ne garantiscono salubrità e genuinità; Concentrarsi sul paniere invernale, estendendo la produzione, oltre all'orticolo, al seminativo e verificare la possibilità di piccole produzioni di prodotti trasformati, nonché sperimentare modalità sostenibili e praticabili di conservazione; Promuovere l apertura ad altri mercati attivando relazioni con attori dell'economia solidale, DESbri, negozi di vicinato, ristoratori, mense scolastiche, mense aziendali. Le produzioni agricole che possono essere oggetto di interesse sono tutte quelle destinate al consumo alimentare, sia fresche che trasformate quali ad esempio: Frutta Verdura Latte Carne Insaccati Formaggi e latticini Farine Pane e prodotti da forno Pasta di farro o di cereali locali Altri prodotti agricoli

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