Allerta Virus Ebola com è e come combatterlo. U.O. Malattie Infettive Ospedale Busto Arsizio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Allerta Virus Ebola com è e come combatterlo. U.O. Malattie Infettive Ospedale Busto Arsizio"

Transcript

1 Allerta Virus Ebola com è e come combatterlo U.O. Malattie Infettive Ospedale Busto Arsizio

2 Ebola isreal

3 Febbre Emorragica Definizione Malattia febbrile acuta caratterizzata da: malessere, mialgie, prostrazione dominata da: anomalie generalizzate della permeabilità vascolare Diffuse manifestazioni emorragiche nei casi gravi

4 Febbri emorragiche da Artropodi Virus Patologia Distribuzione alphavirus Febbre Chikungunya SE.Asia flavivirus Dengue Febbre gialla F. di Kyasanur F.emorragica di Omsk ubiquitaria Africa - S.America India ex URSS F. di Rift valley Africa (prev. EST) Bunyaviridae nairovirus F.emorragica Congo- Crimea C-E.Africa- E.Europa- M.Oriente- CS. - SE.Asia

5 Febbri emorragiche non trasmesse da Artropodi Virus Patologia Distribuzione Hantavirus Arenavirus Filovirus F.emorragicacon sindrome renale (HFRS) Lassa Junin Machupo Marburg Ebola NE.Asia- Europa Nord- Centro-Orientale C. e CW. Africa Argentina Bolivia Uganda, Zaire, Sudan, Zimbabwe, Gabon, S. Africa

6 Tassonomia Il Virus Ebola appartiene alla famiglia dei Filoviridaecome il Virus Marburg Il nome deriva dal latino "filo" = filiforme, hanno infatti un insolita morfologia, si presentano come forme filamentose di lunghezza variabile fino a nm Esistono 5 ceppi fino ad oggi identificati: Zaire Sudan Bundibugyo TaiForest Reston

7 Il virus Ebola Il virus di Ebola Il fiume Ebola

8 Virus EBOLA: le origini Zaire Ebola River

9 Lastoria Il26Agosto1976inYambuku,unacittànelnorddelloZaire, un insegnante di 44 anni, tornato da una piccola escursione, manifesta febbre elevata. Il giorno dopo viene visitato da un medico che prescrive chinino pensando ad una malaria. Una settimana più tardi, compare vomito incontrollato, diarrea, dispnea e una sindrome emorragica. Muore 14 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi. Così inizia la prima epidemia di infezione da virus Ebola. Sono state infettate 313 persone di cui 280 (88%) sono decedute.

10 Distribuzione del virus Ebola in Africa Zaire (Rep Democratica del Congo) Ebola-Zaire Sudan Ebola-Sudan Gabon Costa d Avorio Ebola-Costa d Avorio Uganda Ivory Coast Repubblica del Congo Gabon Congo Sudan Uganda DRC

11

12

13 Pregresse epidemie di Malattia da Virus Ebola ANNO PAESE SOTTOTIPO CASI DECESSI LETALITA 1976 Zaire (DRC) Ebo-Z % 1976 Sudan Ebo-S % 1977 Zaire (DRC) Ebo-Z % 1979 Sudan Ebo-S % 1994 Gabon Ebo-Z % 1994 Costa d Avorio Ebo-IC 1 0 0% 1995 Liberia Ebo-IC 1 0 0% 1995 DRC Ebo-Z % 1996 (gen-apr) Gabon Ebo-Z % 1996/1997 (lug-gen) Gabon Ebo-Z % 1996 Sud Africa Ebo-Z %

14 ANNO PAESE SOTTOTIPO CASI DECESSI LETALITA 2000/2001 Uganda Ebo-S % 2001/2002 (ott-mar) 2001/2002 (ott-mar) 2002/2003 (dic-apr) Gabon Ebo-Z % Congo- Brazaville Congo- Brazaville 2003 (nov-dic) Congo- Brazaville 2004 (magago) Ebo-Z % Ebo-Z % Ebo-Z % Sudan Ebo-S % 2005 (maggiu) Congo- Brazaville Ebo-Z % 2007 (lug-ott) DRC Ebo-Z % 2007/2008 (nov-gen) Uganda Ebo-U % TOTALE %

15 Dove si nasconde l Ebola? I pipistrelli della frutta sembrano implicati essere degli ottimi serbatoi della malattia Hanno anticorpi contro Ebola Posseggono sequenze di geni di Ebola nel fegato e nella milza Non mostrano sintomi della malattia

16 Virus EBOLA: Trasmissione

17

18

19

20

21 Guinea, Dicembre 2013: l inizio dell attuale epidemia Baize S et al, NEJM 2014

22 Virus Ebola in Nigeria

23 Epidemia attuale: cronologia degli eventi Dicembre 2013: inizio del focolaio con i primi casi in Guinea Conakry, in seguito coinvolti Sierra Leone e Liberia Fine luglio 2014: arriva a Lagos (Nigeria), in aereo, un viaggiatore sintomatico che infetta un certo numero di operatori sanitari e di contatti prima di ricevere diagnosi di malattia da virus Ebola 29 agosto: confermato un caso in Senegal di una persona arrivata in automobile dalla Guinea. Al 3 ottobre tutti i contatti di questo caso hanno concluso il follow-up di 21 giorni per cui si può affermare che non vi è stata alcuna trasmissione locale della malattia in Senegal 30 settembre 2014: il CDC ha annunciato il primo caso importato negli Stati Uniti

24 Epidemia attuale: cronologia degli eventi 6 ottobre 2014: le autorità spagnole hanno riportato un caso confermato di malattia da virus Ebola di un operatrice sanitaria entrata in contatto con un paziente spagnolo rimpatriato in Spagna 12 ottobre e 13 ottobre 2014: il CDC ha confermato la positività per malattia da virus Ebola in due operatori sanitari che hanno fornito assistenza al caso importato negli Stati Uniti 23 ottobre 2014 : primo caso di Ebola in Mali, una bambina di 2 anni deceduta pochi giorni dopo la comparsa dei sintomi; il 31 ottobre denunciatialtri2casiel 11unquartocaso 24 ottobre 2014: confermato caso di Ebola in un medico statunitense rientrato a New York dalla Guinea 24 novembre 2014: rimpatrio in Italia di un medico di Emergency diagnosticato affetto da Ebola in Sierra Leone

25

26 2014 Ebola Outbreak Reported Cases in Guinea, Liberia, and Sierra Leone Total Cases, Guinea Total Cases, Liberia Total Cases, Sierra Leone /1/14 4/1/14 5/1/14 6/1/14 7/1/14 8/1/14 9/1/14 10/1/14 11/1/14 12/1/14 1/1/15 This graph shows the cumulative reported cases in Guinea, Liberia, and Sierra Leone provided in WHO situation reports beginning on March 25, 2014 through the most recent situation report on December 31,

27 Infezione da virus Ebola: casi e decessi Reporting Date Total Cases Confirmed Cases Total Deaths Guinea 31 Dec 14 2,730 2,435 1,739 Liberia 28 Dec 14 8,018 3,110 3,423 Sierra Leone 31 Dec 14 9,633 7,476 2,827 United States 24 Oct Mali 23 Nov United Kingdom 29 Dec Nigeria** 15 Oct Spain** 27 Oct Senegal** 15 Oct TOTAL 20,416 13,054 8,004 Updated case counts available at *Reported by WHO using data from Ministries of Health **The outbreaks of EVD in Senegal, Nigeria, and Spain were declared over on October 17, October 19, and December 2 respectively. 27

28 30/11/2014Messaggero Geografia dell Ebola

29 Meccanismi patogenetici a livello cellulare

30 Eventi chiave della patogenesi dell infezione (II) Cellule epatiche, cellule surrenaliche, cellule gastrointestinali, cellule endoteliali.

31 NPC1

32 Eventi chiave nella patogenesi dell infezione Da Ansari, Journal of Autoimmunity, 2014

33 EVD: Expected Diagnostic Test Results Over Time Critical information: Date of onset of fever/symptoms IgM IgG viremia days post onset of symptoms Fever RT-PCR ELISA IgM ELISA IgG IgM: up to 3 6 months IgG: 3 5 years or more (life-long persistance?) 33

34 Trasmissione naturale Nelle scimmie è possibile la trasmissione per via aerea, ma nell uomo NON ci sono casi documentati di trasmissione per via aerea. Sede di ingresso del virus: la mucosa nasofaringea. Nelle scimmie infettate con il virus Ebola si registra la presenza del virus: nel faringe dopo 2-4 giorni dalla comparsa della febbre nelle congiuntive dopo 5-6 giorni nei tamponi rettali dopo 5-6 giorni nella mucosa nasale dopo 5-10 giorni

35 Trasmissione interumana Si considera a rischio il contatto diretto con sangue, tessuti infetti o fluidi corporei. Contatto di dita contaminate con congiuntive o mucosa orale. Punture con aghi infetti. Preparazione dei corpi per inumazione Droplets Il rischio di trasmissione interumana è più elevato negli stadi avanzati della sindrome, in cui sono presenti vomito, diarrea ed episodi emorragici

36 Quanto è resistente il virus Ebola? Il virus Ebola rimane infettivo in materiale liquido ed essiccato per diversi giorni E inattivato da raggi UV e gamma, riscaldamento a 60 C x 1h o bollitura per 5 min., da detergenti, candeggina, luce solare o asciugatura. Il lavaggio in lavatrice di indumenti contaminati da liquidi è sufficiente a distruggere il virus Ebola. Il virus Ebola sopravvive solo per breve tempo su superfici esposte alla luce solare o secche.

37 Quantoresisteilvirus neifluidicorporei? 37

38 Quadro clinico Periodo di incubazione: 2-21 giorni. Non ci sono casi documentati di trasmissione delle FEV dopo contatto con un paziente infetto in fase di incubazione (cioè prima della comparsa della febbre). Esordio: febbre improvvisa con sindrome simil-influenzale (mialgia, astenia, cefalea e faringodinia). Altri sintomi più o meno precoci: digestivi (grave diarrea acquosa, dolori addominali, nausea e vomito), respiratori (dolori toracici e tosse), cutanei (rash maculo-papuloso) e neurologici (cefalea e confusione). Sintomi avanzati: manifestazioni emorragiche gravi (solitamente dopo 5-7 giorni dalla febbre), stato di shock.

39

40

41 Diagnosi Solo in Laboratorio BSL 4 Materiali: sangue, tampone faringeo, urine, materiale bioptico Accertamenti: isolamento in coltura e PCR Invio in laboratorio: triplo involucro

42 Febbri emorragiche Diagnosi differenziale Febbre tifoide Meningococcemia Rickettsiosi Leptospirosi Malaria Vasculiti, Sindrome uremico-emolitica

43 Nella valutazione del paziente, prima di iniziare qualunque procedura diagnostica è importante definire attentamente oltre alla sintomatologia che il paziente riferisce,il tempo di comparsa dei sintomi in relazione alla permanenza nell area a rischio.

44 Modalità di trasmissione Periodo di incubazione È mediamente di 8-10 giorni con un range di 2-21 giorni. Al momento non è possibile identificate i pazienti infetti durante il periodo di incubazione, neanche con i test molecolari. Durante questo periodo le persone non sono considerate a rischio di trasmettere l infezione. Il paziente diventa contagioso tramite secrezioni quando comincia a manifestare sintomi e si mantiene contagioso fino a quando il virus è rilevabile nel sangue.

45 Contatti (Asintomatici) Casi (Sintomatici)

46 Classificazione Contatti Casuali Definizione Persone asintomatiche che hanno avuto contatto casuale con caso probabile o un caso confermato o i suoi liquidi biologici/tessuti negli ultimi 21 giorni. Comprendono soggetti che hanno viaggiato nello stesso aereo o mezzo di trasporto, che hanno soggiornato nello stesso albergo. Alla stessa categoria appartengono gli operatori sanitari adeguatamente protetti. Contatti casuali (B1*) Misure da adottare Non è indicata nessuna misura particolare di sorveglianza, dal momento che gli agenti delle febbri emorragiche non si trasmettono con contatti casuali. Paziente dimesso a domicilio (controllo ASL)

47 Classificazione: Contatti Stretti Contatti stretti (B2 e B3*) Definizione Persone asintomatiche che hanno avuto contatto stretto con caso probabile o un caso confermato o i suoi liquidi biologici/tessuti negli ultimi 21 giorni. Comprendono soggetti che hanno vissuto con il paziente, che lo hanno assistito durante la malattia, che hanno abbracciato il paziente, che hanno confezionato il corpo o che hanno manipolato campioni di laboratorio del paziente senza i necessari mezzi di protezione. Misure da adottare Queste persone devono essere identificate e sottoposte a sorveglianza sanitaria in regime di ricovero presso il reparto di malattie infettive in regime di isolamento La sorveglianza deve essere proseguita per 3 settimane dopo l ultima esposizione A basso rischio Contatto faccia a faccia senza DPI adeguati con malato febbrile deambulante. Sono compresi anche i familiari e i sanitari che lo hanno assistito durante la malattia (esame obiettivo, misurazione febbre o PA) A rischio moderato Contatto faccia a faccia senza DPI adeguati con malato grave (vomito, tosse, diarrea, epistassi o altri sanguinamenti) Ad alto rischio Contatti mucose come bacio o rapporto sessuale o puntura accidentale o ferita penetrante con contatto con materiali biologici di paziente grave o con diagnosi accertata.

48 CRITERIO CLINICO: Criteri per la definizioni di caso Il paziente presenta (o ha presentato prima del decesso) febbre[>38,6 C] o storia di febbre nelle ultime 24 ore E almeno uno dei seguenti sintomi: mal di testa intenso vomito, diarrea, dolore addominale manifestazioni emorragiche di vario tipo non spiegabili insufficienza multiorgano oppure una persona deceduta improvvisamente ed inspiegabilmente.

49 CRITERIO EPIDEMIOLOGICO Il paziente ha soggiornatoin un area affetta da EVD nei precedenti 21 giorni oppure ha avuto contatto con un caso confermato o probabile di EVD nei precedenti 21 giorni. CRITERIO DI LABORATORIO Criteri per la definizioni di caso La positivitàad unodei seguenti: individuazionedi acidonucleicodel virus Ebola in un campioneclinicoe conferma mediante sequenziamento o un secondo test su una diversa regione del genoma isolamento del virus Ebola da un campione clinico evidenza di sieroconversione.

50 Stratificazione in base al rischio BASSO RISCHIO: Contatto casuale con un paziente febbrile, autonomo, in grado di deambulare. Esempi: condividere una sala di attesa o un mezzo pubblico di trasporto; lavorare in una reception. ALTO RISCHIO: Contatto faccia a faccia senza indossare appropriati dispositivi di protezione individuale (inclusi quelli per la protezione oculare) con un caso probabile o confermato che presenti tosse, vomito, emorragia, o diarrea. Contatto sessuale con una persona precedentemente ammalata, fino a tre mesi dopo la guarigione Contatto diretto con qualunque materiale contaminato da fluidi corporei di un caso probabile o confermato; Partecipazione a riti funerari con esposizione diretta alla salma nelle aree geografiche (o proveniente dalle aree geografiche) affette, senza appropriati dispositivi di protezione individuale; Contatto diretto con pipistrelli, roditori, primati, vivi o morti, nelle zone (o proveniente dalle zone) affette o con carne di animali selvatici ( bushmeat ).

51 Classificazionedeicasi PAZIENTE da VALUTARE ( CASO SOSPETTO ) Una persona che presenti il criterio clinico E quello epidemiologico oppure che presenti almeno 1 sintomo tra quelli elencati (inclusa la febbre di qualsiasi grado) E il criterio epidemiologico con alto rischio di esposizione. CASO PROBABILE Una persona che presenti il criterio clinico E quello epidemiologico con alto rischio di esposizione CASO CONFERMATO Un caso confermato in laboratorio

52 ALLARME PROVENIENZA + FEBBRE > ALMENO UNO TRA Cefalea Mialgie intense Vomito Diarrea Dolore addominale Emorragie spontanee

53 Possibile rischio di diffusione in Europa Tre possibili scenari: - Un paziente colpito dall infezione da Ebolavirusin paese epidemico, evacuato in Europa per motivi sanitari Questo scenario dovrebbe costituisce un rischio relativamente basso di diffusione in quanto si tratta di situazione pianificata. Tuttavia il rischio non può essere azzerato e, ogni volta che sono coinvolti esseri umani, possono verificarsi casi in cui gli eventi sfortunati possono portare ad infezione di un contatto (es. Spagna) - Paziente sintomatico che si imbarca su un volo commerciale, forse per cercare cure mediche in Europa L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raccomandato, per questo, screening in uscita nei paesi colpiti. Con questa precauzione il rischio di esportazione può essere minimizzato. Lo screening supplementare al punto di entrata può integrare lo screening in uscita, in quanto può rilevare i pochi casi sintomatici sfuggiti al controllo in uscita o diventati sintomatici durante il volo - Persona che viaggia mentre sta incubando la malattia e sviluppa i sintomi dopo essere entrato nel Paese

54 Geografia dell Ebola E altamente improbabile ma non impossibile che persone infette giungano sul nostro territorio

55 I protocolli devono essere tarati sul livello di allarme

56

57 Prevenireo limitarela diffusionedel virus: vaccinazionee trattamento Non esistono ad oggi vaccini e trattamenti specifici ma: - Terapia di supporto - Bilanciamento fluidi ed elettroliti - Mantenimento dell ossigenazione - Trattamento di ulteriori infezioni

58 Farmacie vaccinisperimentali BCX4430 e Favipiravir (T-705)

59 Prevenire o limitare la diffusione del virus: misure di contenimento Metodi classici di contenimento mediante isolamento pazienti e procedure igienico sanitarie atte a ridurre la diffusione del virus.

60

61

62 Che cosa ci ha insegnato Ebola?

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

nuove emergenze infettivologiche anno 2014/2015 Paola Vitiello U.O Malattie Infettive Ospedale di circolo di Busto Arsizio

nuove emergenze infettivologiche anno 2014/2015 Paola Vitiello U.O Malattie Infettive Ospedale di circolo di Busto Arsizio nuove emergenze infettivologiche anno 2014/2015 Paola Vitiello U.O Malattie Infettive Ospedale di circolo di Busto Arsizio DEFINIZIONE MALATTIA INFETTIVA EMERGENTE Agente infettivo recentemente identificato

Dettagli

E almeno uno dei seguenti sintomi:

E almeno uno dei seguenti sintomi: In relazione al verificarsi di epidemie da Virus Ebola presso gli Stati Africani, la nostra Azienda Ospedaliera ritiene opportuno informare i cittadini sulle procedure operative messe in atto per la gestione

Dettagli

A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.)

A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) A cura di: Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Medica di Polo Ospedaliero Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) Si espongono, per opportuna conoscenza, gli ultimi aggiornamenti disponibili al 12/10/2014

Dettagli

5. Istruzione operativa. IOP 21 Gestione della chiamata per utenti a possibile contatto con virus Ebola Rev. 2 del 02.09.

5. Istruzione operativa. IOP 21 Gestione della chiamata per utenti a possibile contatto con virus Ebola Rev. 2 del 02.09. HEPA = High Efficiency Particulate Air MSA/B/I = Mezzo di Soccorso Avanzato/di Base/Intermedio MVE = Malattia da Virus Ebola SOREU = Sala Operativa Regionale Emergenza Urgenza UO = Unità Operativa 5. Istruzione

Dettagli

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014 Virus Ebola: 15 cose da sapere Continuano ad aumentare le vittime della malattia emorragica in Africa. Come si previene? Come si cura? È sicuro viaggiare? Procedure tecniche e operative Convegno HSF 25-26

Dettagli

Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco

Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco 15 Novembre 2014 Migranti che arrivano con gli sbarchi via mare 1- La grande

Dettagli

FAQ MALATTIA DA VIRUS EBOLA

FAQ MALATTIA DA VIRUS EBOLA MALATTIA DA VIRUS EBOLA Fonte: Ministero della salute [consultato il 10 ottobre 2014] Che cos'è la malattia da virus Ebola? La malattia da virus Ebola (EVD), precedentemente nota come febbre emorragica

Dettagli

Pescara 21 Febbraio 2015 Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Pescara. Dott. Ennio Polilli Gruppo Operativo Epidemiologico AUSL Pescara

Pescara 21 Febbraio 2015 Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Pescara. Dott. Ennio Polilli Gruppo Operativo Epidemiologico AUSL Pescara Conoscere e fronteggiare le nuove Emergenze infettive: la Malattia da Virus Ebola Pescara 21 Febbraio 2015 Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Pescara Dott. Ennio Polilli Gruppo Operativo Epidemiologico

Dettagli

Nell allegato (all.1) si riportano alcune informazioni di base relative alla malattia ed alla epidemia in corso.

Nell allegato (all.1) si riportano alcune informazioni di base relative alla malattia ed alla epidemia in corso. NOTA OPERATIVA GORES : indicazioni per la sorveglianza e gestione nel territorio regionale di eventuali casi sospetti di malattia da Virus Ebola (MVE) collegati con l epidemia in Africa Occidentale L epidemia

Dettagli

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI Come e quando fare i test Antonino Di Caro INMI Come e quando fare il test Antonino Di Caro, antonino.dicaro@inmi.it Maria Rosaria Capobianchi, maria.capobianchi@inmi.it Concetta Castilletti, concetta.castilletti@inmi.it

Dettagli

MVE:Gestione clinica e diagnostica differenziale

MVE:Gestione clinica e diagnostica differenziale MVE:Gestione clinica e diagnostica differenziale Nicola Petrosillo INMI L. Spallanzani La malattia da virus Ebola (MVE) è caratterizzata dall insorgere improvviso di febbre e malessere generale, accompagnata

Dettagli

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEGLI OPERATORI

Dettagli

Malattia da Virus Ebola Informazioni Generali

Malattia da Virus Ebola Informazioni Generali Malattia da Virus Ebola Informazioni Generali Malattia da Virus Ebola (Ebola Virus Disease = EVD) Origini Il virus Ebola prende il nome dal fiume Ebola, nello stato dello Zaire (ora Repubblica Democratica

Dettagli

FAQ - Malattia da virus Ebola (EVD)

FAQ - Malattia da virus Ebola (EVD) FAQ - Malattia da virus Ebola (EVD) Ultimo aggiornamento: 9 settembre 2014. Che cos'è la malattia da virus Ebola? La malattia da virus Ebola (EVD), precedentemente nota come febbre emorragica da virus

Dettagli

Ebola, domande e risposte (EVD)

Ebola, domande e risposte (EVD) Ebola, domande e risposte (EVD) Ultimo aggiornamento: 24 novembre 2014. Che cos'è la malattia da virus Ebola? La malattia da virus Ebola (EVD), precedentemente nota come febbre emorragica da virus Ebola,

Dettagli

Virus Ebola e immigrati

Virus Ebola e immigrati Virus Ebola e immigrati Dott. Mario Raspagliesi Dir. Medico U.O. Malattie Infettive Resp. Ufficio Assistenza Stranieri Az. Osp. Per l Emergenza Cannizzaro Catania Scientific Name: Ebola Virus Filoviridae

Dettagli

FAQ - Malattia da virus Ebola (EVD)

FAQ - Malattia da virus Ebola (EVD) Page 1 of 8 FAQ - Malattia da virus Ebola (EVD) Ultimo aggiornamento: 28 agosto 2014. Che cos'è la malattia da virus Ebola? La malattia da virus Ebola (EVD), precedentemente nota come febbre emorragica

Dettagli

Malattia da virus Zika

Malattia da virus Zika Malattia da virus Zika La zanzara Aedes che trasmette Zika virus trasmette anche Febbre Gialla Dengue e Chikungunia. AAS5 Friuli Occidentale Dipartimento di Prevenzione dr.ssa Oriana Feltrin Malattia

Dettagli

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in in. Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare

Contro. Speciale viaggi. facciamoci in in. Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare Contro la la zanzara tigre tigre Speciale viaggi 4 facciamoci in in 4 Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

La gestione di un caso di morbillo

La gestione di un caso di morbillo La gestione di un caso di morbillo Eziologia del morbillo L agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce L uomo è l unico ospite Patogenesi

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute EBOLA VIRUS DESEASE Fact sheet n.103 Scheda informativa dell Organizzazione Mondiale della sanità Traduzione a cura della Direzione generale della prevenzione EBOLA La malattia da

Dettagli

Virus delle febbri emorragiche. 4 distinte famiglie: Arenaviridae Filoviridae Bunyaviridae Flaviviridae

Virus delle febbri emorragiche. 4 distinte famiglie: Arenaviridae Filoviridae Bunyaviridae Flaviviridae Virus delle febbri emorragiche 4 distinte famiglie: Arenaviridae Filoviridae Bunyaviridae Flaviviridae Hemorrhagic Fever Viruses JAMA, 2002; 287:2391 Family Disease Vector in Nature Geographic Distribution

Dettagli

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio

Dettagli

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI definizione Rischio da agenti biologici Si sviluppa in seguito all esposizione a microorganismi: BATTERI VIRUS PARASSITI .Le malattie infettive Il rapporto che l agente infettivo

Dettagli

Il protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale

Il protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale Il protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale Maria Grazia Pompa Ministero della Salute Loredana Vellucci Ministero della Salute Il protocollo centrale per la

Dettagli

DPI Rischio Virus Ebola

DPI Rischio Virus Ebola S.U.E.S.118 Ct-Rg-Sr Direttore Responsabile:Dott.ssa I.Bartoli DPI Rischio Virus Ebola L OMS prescrive, i DPI che devono essere utilizzati in caso di soccorso ad un soggetto potenziale affetto da Ebola

Dettagli

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare

Dettagli

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA IL TRIAGE TELEFONICO LA GESTIONE

Dettagli

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

IL RISCHIO BIOLOGICO

IL RISCHIO BIOLOGICO LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO BIOLOGICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale

Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale UOC di Microbiologia e Virologia DAI di Patologia e Diagnostica AOUI di Verona MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI E SORVEGLIANZA DELLE

Dettagli

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,

Dettagli

La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte

La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte F R A N C E S C A R U S S O S E T T O R E P R O M O Z I O N E E S V I L U P P O I G I E N E E S A N I T À P U B B L I C A S E Z I O N E A T T U

Dettagli

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE SCARLATTINA Ex ASL NA 2 Nord AREA DI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE una raccolta di schede informative relative alle principali malattie infettive per

Dettagli

Infezioni emergenti: percorsi dei pazienti e sicurezza degli operatori

Infezioni emergenti: percorsi dei pazienti e sicurezza degli operatori Infezioni emergenti: percorsi dei pazienti e sicurezza degli operatori Organizzazione del percorso all interno dell A.O. di Alessandria Anna Fagiani Congresso Nazionale AcEMC 6-7-8 Maggio 2015 Infezioni

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

Malattia da virus Ebola

Malattia da virus Ebola Malattia da virus Ebola Dipartimento della sanità e della socialità Divisione della salute pubblica Giorgio Merlani - Medico cantonale Sommario Malattia da virus Ebola Situazione sul fronte internazionale

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte.

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte. Facoltà di Agraria UNIPD Precorso Biologia 2011 Verifica le tue competenze Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande che seguono. Le domande sono divise in due sezioni: le domande di competenza

Dettagli

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla

Dettagli

MALATTIA da VIRUS EBOLA (MVE)

MALATTIA da VIRUS EBOLA (MVE) MALATTIA da VIRUS EBOLA (MVE) Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI EBOLA: un virus che fa paura 1 EBOLA nella storia La prima scoperta del virus risale al 1976, in Congo e Sud Sudan. Sono stati isolati

Dettagli

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008

Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008 Piano regionale dell Emilia-Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della Chikungunya e della Dengue anno 2008 Dott.ssa Paola Angelini Servizio Sanità pubblica D.G. Sanità e Politiche

Dettagli

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI

La gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI L. Spallanzani, Roma La malattia da virus Ebola (MVE)

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

Approccio sindromico: cos è?

Approccio sindromico: cos è? Corso di formazione per formatori Malattia da Virus Ebola per i Medici dei servizi di Pronto Soccorso del Lazio Approccio sindromico e Malattie Infettive: Malattia da Ebola Virus Silvia Pittalis Emanuele

Dettagli

SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA. Primo invio Aggiornamento

SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA. Primo invio Aggiornamento SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA (riservato al Ministero della Salute) Codice identificativo Primo invio Aggiornamento Regione Provincia Comune ASL Sezione 1

Dettagli

Lettera circolare n.400.2/113.2.74/2808 dell 11 maggio 1995

Lettera circolare n.400.2/113.2.74/2808 dell 11 maggio 1995 Lettera circolare n.400.2/113.2.74/2808 dell 11 maggio 1995 Febbri emorragiche virali (Ebola, Marburg, Lassa) Linee guida per la prevenzione ed il controllo Le febbri emorragiche virali costituiscono un

Dettagli

OGGETTO : Sindrome Respiratoria Acuta: indicazioni per le collettività scolastiche.

OGGETTO : Sindrome Respiratoria Acuta: indicazioni per le collettività scolastiche. Via Pietro Micca, 20 10122 Torino tel. 011/5163611 e-mail: dirreg@scuole.piemonte.it Prot. nr. 3888/p a36 Circ. Reg. nr. 125 Torino, 30 aprile 2003 Ai Dirigenti degli Istituti di ogni ordine e grado statali

Dettagli

Influenza suina: l influenza A (H1N1)

Influenza suina: l influenza A (H1N1) . Influenza suina: l influenza A (H1N1) Il virus: lui chi è Ad aprile si sono registrati in Messico casi di infezione nell uomo da nuovo virus influenzale di tipo A (H1N1), precedentemente identificato

Dettagli

LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio

LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Meningite Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio L'obiettivo di questo opuscolo è di fornire informazioni semplici ai cittadini su alcune malattie infettive, su

Dettagli

PROTOCOLLO REGIONALE MALATTIA DA VIRUS EBOLA

PROTOCOLLO REGIONALE MALATTIA DA VIRUS EBOLA PROTOCOLLO REGIONALE MALATTIA DA VIRUS EBOLA Versione del 01.09.2014 1 CARATTERISTICHE GENERALI La malattia di Ebola (Ebolavirus Disease - EVD) è stata identificata per la prima volta nel 1976 nelle province

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 28 maggio 2010

NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 28 maggio 2010 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 28 maggio 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di

Dettagli

La Malattia da virus Ebola. Dr.Massimo Arlotti UO Malattie Infettive Rimini

La Malattia da virus Ebola. Dr.Massimo Arlotti UO Malattie Infettive Rimini La Malattia da virus Ebola Dr.Massimo Arlotti UO Malattie Infettive Rimini CDC and Texas Health Department Confirm First Ebola Case Diagnosed in the U.S. Hospitalized patient had recently returned from

Dettagli

PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO

PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO ASS 4 MEDIO FRIULI PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO Dr.ssa Mauro Katia Dipartimento di Prevenzione DEFINIZIONI Incidente a Rischio Biologico: si definisce

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

Che cosa è la infezione da HIV?

Che cosa è la infezione da HIV? Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso

Dettagli

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12

Dettagli

Protezione da Ebola. Cos è, come si previene il contagio, quale barriera scegliere

Protezione da Ebola. Cos è, come si previene il contagio, quale barriera scegliere Protezione da Ebola Cos è, come si previene il contagio, quale barriera scegliere Il virus Ebola: la sua natura, come si diffonde, quanto è pericoloso L ebola è un virus appartenente alla famiglia Filoviridae

Dettagli

Raccomandazioni regionali per la gestione dei casi sospetti di Malattia da Virus Ebola

Raccomandazioni regionali per la gestione dei casi sospetti di Malattia da Virus Ebola Raccomandazioni regionali per la gestione dei casi sospetti di Malattia da Virus Ebola 22 agosto 2014 1 Considerazioni Generali Il virus Ebola e l epidemia in Africa occidentale Identificato a seguito

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE

PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE Pagina 1 di 14 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE EXTRA-OSPEDALIERA NEI CASI DI MALATTIA DA VIRUS EBOLA Rev. data Causale della modifica 00.00 18/05/15 Stesura Redatta da Dott. Vincenzo Andaloro Cordinatore

Dettagli

Febbre al rientro da Malindi, Kenya

Febbre al rientro da Malindi, Kenya Febbre al rientro da Malindi, Kenya Una giovane coppia di fidanzati (26 anni lui, 23 anni lei) sono rientrati da una settimana da un viaggio a Malindi, Kenya, durato quindici gg. Non hanno effettuato alcuna

Dettagli

Lettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde

Lettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde Lettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde Dott. Marco Gaietta Specializzando in Igiene e Medicina Preventiva Università degli Studi di Milano Obiettivo dello studio Valutare la corrispondenza

Dettagli

Profilassi antimalarica in Africa: linee guida vs. stato dell arte

Profilassi antimalarica in Africa: linee guida vs. stato dell arte PREVENZIONE DELLA MALARIA E DELLA FEBBRE GIALLA: L EVOLUZIONE DELLE LINEE GUIDA Profilassi antimalarica in Africa: linee guida vs. stato dell arte Giovanni Ara Centro MVI ASL BIELLA Torino, 23 maggio 2011

Dettagli

Le nuove tecnologie nel soccorso dei grandi eventi

Le nuove tecnologie nel soccorso dei grandi eventi Le nuove tecnologie nel soccorso dei grandi eventi _NICOLA COMODO Dipartimento di Sanità Pubblica Università degli Studi di Firenze L IL RUOLO DELLA SANITA PUBBLICA NELLE GRAVI EMERGENZE LA SORVEGLIANZA

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione

Dettagli

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9

Dettagli

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

Oggetto: Epidemia da virus Ebola in Africa Occidentale: indicazioni per la sorveglianza e il controllo.

Oggetto: Epidemia da virus Ebola in Africa Occidentale: indicazioni per la sorveglianza e il controllo. ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE L ASSESSORE TIPO ANNO NUMERO REG. / / DEL / / Ai Direttori generali Ai Direttori sanitari Ai Direttori dei Dipartimenti di Sanità pubblica Ai Direttori dei Dipartimenti

Dettagli

RISCHIO BIOLOGICO Definizioni

RISCHIO BIOLOGICO Definizioni RISCHIO BIOLOGICO Definizioni Titolo VIII D.L.gs. 626/94 Art. 74 (definizioni): Agente biologico: qualsiasi microorganismo, coltura cellulare ed endoparassita che potrebbe provocare: INFEZIONI, ALLERGIE,

Dettagli

Ebola: Risposte alle domande più frequenti

Ebola: Risposte alle domande più frequenti Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Divisione malattie trasmissibili Ebola: Risposte alle domande più frequenti (Stato: maggio 2015) Indice Malattia... 2

Dettagli

sintomi,decorso coinfezioni

sintomi,decorso coinfezioni 2007 L epatite è un infiammazione del fegato; se è causata da un virus l epatite può essere trasmessa da una persona all altra.invece l epatite non è contagiosa se ha origine da abuso di alcool o medicamenti,

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro. Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA

ISTRUZIONE OPERATIVA LT 0 Pag. : 1 di 6 Redatta da: Giancarlo Paganico Verificata da: Giancarlo Paganico Approvato da: DUO COPIA N... N. REV. PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA 1 2 3 4 5 Pag. : 2 di 6 INDICE 1. PREMESSA 3 2.

Dettagli

Il supporto del Laboratorio Regionale nelle Emergenze Microbiologiche (CRREM)

Il supporto del Laboratorio Regionale nelle Emergenze Microbiologiche (CRREM) II Corso Nazionale Teorico Pratico Emergenze in Infettivologia Ferrara, 30 Settembre 2009 Il supporto del Laboratorio Regionale nelle Emergenze Microbiologiche (CRREM) Vittorio Sambri Laboratorio CRREM

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA

NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA Citomegalovirus NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA GENERE:Cytomegalovirus SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA TERAPIA DIMENSIONI: 25-35 MICRON DIAGNOSI SIMMETRIA: ICOSAEDRICA

Dettagli

La Regione Marche: come modulare una risposta appropriata su larga scala

La Regione Marche: come modulare una risposta appropriata su larga scala La Regione Marche: come modulare una risposta appropriata su larga scala Giuliano Tagliavento Dirigente PF Prevenzione e Promozione della Salute nei Luoghi di vita e di lavoro - ARS - Regione Marche il

Dettagli

Piano per l organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive

Piano per l organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive ALLEGATO 1 Direzione Sanità Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Piano per l organizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive INDICE INTRODUZIONE...3 REQUISITI E STRUTTURA DEL

Dettagli

Busnago Soccorso ONLUS

Busnago Soccorso ONLUS Busnago Soccorso ONLUS Informativa per Operatori Sanitari sul VIRUS EBOLA Il presente documento è stato tradotto e modificato il giorno 12 agosto 2014 dal Gruppo di Studio e Ricerca in Medicina di Emergenza

Dettagli

RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI

RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI (Elaborazione a cura della dott.ssa Filomena Lo sasso dirigente

Dettagli

Famiglia Bunyaviridae

Famiglia Bunyaviridae Famiglia Bunyaviridae 5 generi 250 specie Genere Patologia nell uomo Bunyavirus Encefaliti LaCrosse, altre Phlebovirus Febbre della Rift Valley, febbre da flebotomi Nairovirus Tospovirus Hantavirus Febbre

Dettagli

EBOLA. Protocollo ASL Varese

EBOLA. Protocollo ASL Varese EBOLA Protocollo ASL Varese Virus gruppo 4 art. 268 D.L. 81/08 Virus a RNA (all. XLVI) Noti solo da pochi anni Area di origine: fiume Ebola (aff. Congo) Serbatoio: non ancora determinato (orientamento:

Dettagli

PRENDERSI CURA DELLA SALUTE PROPRIA E DEGLI ALTRI

PRENDERSI CURA DELLA SALUTE PROPRIA E DEGLI ALTRI PRENDERSI CURA DELLA SALUTE PROPRIA E DEGLI ALTRI Principali Cause di Mortalità in Principali cause di mortalità in África 2.000 Africa 2.000 REGIONE AFRO D REGIONE AFRO E Causa (4,6 m. morti) % totale

Dettagli

INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016)

INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016) INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016) L influenza è un infezione respiratoria provocata da un virus. È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso

Dettagli

Raccomandazioni per l addestramento del personale sanitario alla gestione dei casi sospetti di MVE.

Raccomandazioni per l addestramento del personale sanitario alla gestione dei casi sospetti di MVE. Raccomandazioni per l addestramento del personale sanitario alla gestione dei casi sospetti di MVE. In seguito alla ricognizione effettuata dal SeREMI dell ASL AL si è potuto constatare come in tutte le

Dettagli