BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2011

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1 FONDAPI - FONDO PENSIONE NAZIONALE COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DIPENDENTI DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2011 Piazza Cola Di Rienzo, 80A Roma 1

2 Organi del Fondo: Consiglio di Amministrazione Presidente: Alessandro Cocirio Vice Presidente: Giovanni Battista Quaglia Consiglieri: Ambrogio Cason Alberto Castelli Luciano Falchi Gianni Ferrante Giuseppe Francesco Alberto Granata Carlo Magani Giorgio Martini Bruno Rivetta Walter Simonetti Luciano Scapolo Carlo Testa Collegio sindacale Presidente: Vito Rosati Sindaci effettivi: Edoardo Cintolesi Franco Grieco Maurizio Monteforte 2

3 Fondapi - Fondo Pensione Piazza Cola Di Rienzo, 80 A Roma c.f Iscritto al n.116 dell'albo istituito ai sensi dell'art.4, D.Lgs. n. 252/05 Indice RELAZIONE SULLA GESTIONE 1 - STATO PATRIMONIALE 2 - CONTO ECONOMICO 3 - NOTA INTEGRATIVA 3.0 RENDICONTO COMPLESSIVO Stato Patrimoniale Conto Economico I COMPARTI RENDICONTO COMPARTO PRUDENTE Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico RENDICONTO COMPARTO GARANZIA Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico RENDICONTO COMPARTO CRESCITA Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico 3

4 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell anno

5 Signori Delegati, Sottoponiamo al Vostro esame e alla Vostra approvazione il bilancio del Il bilancio è stato redatto secondo i criteri definiti dalla Covip con deliberazioni del e del Tutti i proventi e gli oneri sono stati registrati per competenza, le contribuzioni sono state registrate secondo il criterio di cassa Nel corso del 2011 il Fondo ha implementato il controllo degli investimenti finanziari con l obiettivo di assicurare una più ampia diversificazione del rischio finanziario complessivo del portafoglio di investimento e una maggiore flessibilità della gestione in scenari con un grado crescente di incertezza determinata anche dalla scomparsa di investimenti Risk Free Sono stati introdotte alcune variazioni dei mandati tecnici vigenti : Un allargamento del canale di ribilanciamento dal 2% al valore del 5 % in termini relativi tra obbligazioni e azioni rispetto all assetto neutrale dei profili finanziari puri ( prudente e Crescita) per un periodo di 18 mesi a far data da gennaio (per canale di ribilanciamento si intende la variazione in eccesso o in difetto dei valori complessivi di azioni e obbligazioni rispetto al rapporto neutrale dei profili - 75% obbligazioni e 25% azioni per il comparto Prudente oppure 50% obbligazioni e 50% azioni per il comparto Crescita). aumento del tetto massimo di attivo obbligazionario investibile per i gestori obbligazionari del comparto Crescita fino al 2% per esigenze di liquidità. aumento del tetto massimo investibile di un singolo attivo azionario per il gestore azionario del comparto Crescita fino ad un massimo del 4.5%. di attivare lo strumento future per il gestori BNP Paribas in occasione di movimenti repentini del mercato di riferimento per dare maggiore flessibilità al portafoglio in caso di disinvestimento ; di attivare la facoltà all acquisto di Agencies e Supranationals per i gestori obbligazionari che rispondono agli stessi standard di rating già previsti in convenzione ; di autorizzare, a partire dal 2012 e per il solo gestore Unipol, il superamento dei limiti di liquidità in concomitanza dell avvicinarsi della scadenza del mandato previsto per luglio E stato ultimato il sistema di monitoraggio diretto dei titoli oggetto delle gestioni finanziarie, tramite accesso riservato della banca depositaria, che consente una conoscenza diretta dei titoli oggetto dell investimento da parte di Fondapi. Il progetto che è già parzialmente attivo nei primi mesi del 2012 consentirà, la lettura degli indici di rischio, l analisi diretta del portafoglio titoli, l esame delle transazioni effettuate dai gestori in lettura diretta. Nel corso dell anno è stato rinnovata la macchina di controllo delle attività del Fondo. Al termine delle selezioni è stato assegnato l attività di controllo interno alla società BIEMMECI e l attività di controllo finanziario a PROMETEIA. E stato anche rinnovato il contratto con il Service amministrativo del Fondo, Previnet, che è risultato anche assegnatario del mandato previsto per la gestione documentale e il controllo dei processi delle procedure amministrative più importanti. Il progetto, che consiste in una completa riorganizzazione della strumentazione operativa si sviluppa in un periodo di tre anni e comporta un significativo investimento delle risorse a tutto vantaggio di un miglioramento qualitativo del livello di servizio verso i soci : lavoratori e aziende. Nel mese di aprile 2011 si è conclusa con l archiviazione e conseguente totale soddisfazione l istruttoria della vigilanza in merito alla procedura di infrazione che era stata avviata nell anno precedente. La procedura riguardava tutte le attività principali con un focus particolare su tempi e modalità di erogazione delle prestazioni : riscatti, anticipazioni, trasferimenti. Al termine dell esame la Commissione aveva inoltrato un atto di contestazione in relazione ad alcuni superamenti dei limiti di tempo previsti dalla norma cui il Fondo aveva dato risposta con un documento di approfondimento inviato in data 11 ottobre

6 Nel corso del 2011 si porta a compimento l allargamento della base iscrivibile dei soci mediante l approvazione di due importanti modifiche dello statuto sociale : 1. la cancellazione della parafrasi non in prova per consentire a tutti i lavoratori anche in prova di aderire alla previdenza Fondapi; 2. la estensione per i soci dell iscrizione anche ai soggetti fiscalmente a carico. La prima misura sana definitivamente una limitazione alle iscrizioni che operava sin dall avvio della vita di Fondapi perché, facendo coincidere il periodo di prova con il periodo di silenzio assenso previsto dalla norma, facilitava la proposta di forme di previdenza alternative della banche e delle assicurazioni. Il Fondo pensione, in ultimo, proprio con il fine di dare sempre maggiore risalto al valore della previdenza complementare e in particolare quella rivolta alle PMI, ha sviluppato negli ultimi mesi del 2011 una forte interlocuzione su tutto il territorio nazionale con i lavoratori interessati aprendo, con l ausilio di un provider, un profilo istituzionale su Facebook. L iniziativa, che ha avuto un notevole successo in termini di contatti e apprezzamenti è stata indirizzata a far conoscere in modo più ampio il valore della proposta Fondapi. Nel corso dell anno, inoltre, si è fatta più intensa l opera di dialogo con gli iscritti intensificando le note di riflessione contenute nelle newsletter del Fondo che sono inviate regolarmente anche in forma cartacea a una rete più ampia di interlocutori, rappresentanze dei lavoratori e delle aziende associate. Nell Assemblea tenutati a novembre sono stati rinnovati per la gran parte i Consiglieri di Amministrazione nominati dalle imprese; Il Consiglio di Amministrazione, così ricomposto, ha eletto, alla Presidenza del Fondo, Alessandro Cocirio in sostituzione del dimissionario Fabrizio Cellino. Nel mese di dicembre, quindi sono state ricomposte le tre commissioni consultive di ausilio all attività del Consiglio : commissioni finanziaria, amministrativa, della comunicazione. Gestione previdenziale La situazione degli associati a Fondapi al 31 dicembre 2011 è la seguente: Aziende Associate Lavoratori Associati Nel corso del 2011 gli effetti della crisi industriale ed economica hanno determinato cali importanti di iscrizioni alla previdenza complementare, l arretramento del numero di iscritti ben superiore alla media di mercato, pressoché stabile, registra una riduzione dei lavoratori del 3.65 % del totale. Forte la diminuzione del numero delle aziende associate che si riducono di oltre l 11% rispetto al totale. La diminuzione delle adesioni nette nell anno è il risultato della somma di entrate per nuove adesioni (esplicite e silenti), trasferimenti in ingresso e riattivazioni per un totale di a cui vanno sottratte uscite (trasferimenti in uscita, riscatti e annulli). La differenza è ovviamente pari alla variazione del numero di iscritti tra l anno 2011 e l anno 2010 (-1.537). Si riportano di tabelle indicative della distribuzione delle iscrizioni per sesso, per età e per contratto di lavoro. 6

7 Tabella e grafico: Distribuzione degli iscritti per sesso e classi di età Classe età F % M % Totali <20 0,00% 15 0,04% 15 > ,12% 56 0,14% ,20% 482 1,19% ,35% ,27% ,20% ,70% ,29% ,68% ,94% ,59% ,35% ,50% ,13% ,52% ,19% ,39% ,41% 327 0,81% 495 Totale ,19% ,81% classe di età Totale % < ,04% > ,25% ,39% ,63% ,90% ,97% ,53% ,86% ,65% ,57% ,22% Totale ,00% La distribuzione vede il massimo di concentrazione nella classe anni, mostrando un valore medio marginalmente inferiore alla media del settore dei Fondi pensione contrattuali. 7

8 DISTRIBUZIONE ISCRITTI PER CONTRATTO DI LAVORO (CCNL) CCNL Iscritti 2011 % Iscritti 2010 % Meccanico ,00% ,60% Chimico ,58% ,09% Tessile % ,53% Grafico % ,76% Servizi % ,01% Altri CCNL % ,67% Non specificato % ,34% Totale % ,00% Altri CCNL Iscritti 2011 % Iscritti 2010 % Alimentare % 772 1,83% Edile % 590 1,40% Laterizi % 63 0,15% Lapidei % 29 0,07% Informatica % 6 0,01% Gomma Plastica % 87 0,21% Totale % ,67% DISTRIBUZIONE ISCRITTI PER CONTRATTO DI LAVORO (CCNL)

9 Nel corso del 2011 si conferma l andamento già registrato nel corso del 2010 di una crescita relativa del settore dei servizi accompagnata quest anno da una modesta crescita del settore dei grafici. Cedono quota relativa di iscritti i due settori chimico e tessile con una sostanziale parità del settore metalmeccanico. La distribuzione degli iscritti per regioni del 2011 non presenta rilevanti modificazioni rispetto a quella rilevata nel L attività amministrativa di sollecito per il recupero delle contribuzioni mancate o ritardate si è intensificata ed ampliata andando a ricomprendere la storia contributiva dell azienda e processando in modo più incisivo anche i mancati abbinamenti dovuti alla mancanza della scheda di adesione, alla mancata segnalazione di posizioni silenti, alla mancanza di comunicazione inerente la prosecuzione della contribuzione. Gestione amministrativa L importo complessivo dei contributi incassati nell anno, al netto delle quote associative, è pari a Gli importi delle contribuzioni dovute da lavoratori ed aziende sono differenziati in relazione al contratto nazionale di lavoro applicato, sempre nel rispetto della normativa di riferimento che prevede per i lavoratori di prima occupazione successiva al 28/4/1993, ai sensi del d.lgs. 124/93, l obbligo di versamento del 100% del Tfr. Considerata la maggiore complessità di Fondapi, quale Fondo multi-categoriale, pare utile rammentare le aliquote minime di contribuzione attualmente previste dai vigenti contratti collettivi di categoria, in percentuale della retribuzione presa a base per il calcolo del Tfr (salvo specifiche modifiche riportate nella Nota informativa sul sito del Fondo pensione): Settore metalmeccanico (su retribuzione convenzionale Fondapi) Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda * Lavoratore * TFR 1,20 % 1,20 % 40 % * Per gli apprendisti è prevista una contribuzione minima pari all 1.50% dal Settore carta, cartone e cartotecnici, grafico-editoriale ed affini Lavoratori on 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,20 % 1,20 % 28,94 % Settore chimico, gomma - plastica Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,06 % 1,06 % 33 % Settore abrasivi Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,65 % 1,20 % 33 % 9

10 Settore ceramica Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,60 % 1,60 % 33 % Settore vetro Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,30 % 1,30 % 33 % Settore alimentare Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,20 % 1,00 % 27,06 % Settore tessile abbigliamento, calzature, pelli, cuoio e succedanei, occhiali, giocattoli, penne e spazzole (su elemento retributivo nazionale) Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,50 % 1,50 % 27,00 % Settore pulizia e servizi integrati multiservizi Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,00 % 1,00 % 14,47 % Settore edile Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,10 % 1,10 % 18,00 % Settore cemento calce e gesso Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,30 % 1,30 % 40,00 % 10

11 Settore lapidei Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,40 % 1,40 % 40,00 % Settore laterizi e manufatti cemento Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,20 % 1,20 % 40,00 % Settore informatica, telematica e affine Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,20 % 1,20 % 28,94 % N.B.: Nei casi non specificati il versamento del Tfr corrisponde al 100%. I dati di dettaglio sono riportati nella circolare operativa per la aziende presente sul sito del Fondo Pensione In relazione alle differenti fonti contributive il dettaglio dei contributi versati a FONDAPI e investiti al netto della quota associativa nell anno 2011, è così composto: Fonte contributiva Anno 2011 Contributi azienda Contributi lavoratori TFR Totale contributi L andamento dei flussi di contribuzione ha risentito nel corso dell esercizio di per trasferimenti in ingresso di iscritti (n. 312) provenienti da altri Fondi; di per richieste di riscatto di posizioni individuali a favore di dipendenti che hanno perso i requisiti di partecipazione al Fondo (n ); di (n. 446) per richieste di anticipazione di posizioni individuali, di posizioni individuali trasferite in uscita ad altri Fondi pensione pari a (n. 685) e per pensionamenti per (n. 438). L effetto algebrico complessivo è stato un importo totale in entrata pari a I contributi sospesi in attesa di riconciliazione e attribuzione alle singole posizioni individuali, in misura pari a alla chiusura dell esercizio 2011, si sono ridotti a alla data di stesura della presente, pari allo 0,10% circa dell attivo netto destinato alle prestazioni. Si riportano di seguito i costi di gestione amministrativa e l incidenza relativa rispetto all attivo netto destinato alle prestazioni. 11

12 Incidenza costi gestione amministrativa Oneri di gestione 2011 % 2010 % 2009 % amministrativa Spese generali e amministrative , , ,17 Servizi amministrativi acquistati. da terzi , , ,10 Altri oneri amministrativi , , ,11 TOTALE , , ,38 Nel 2011 il valore complessivo degli oneri di gestione amministrativa rappresenta circa l 1,62% del totale dei contributi versati al Fondo e investiti al netto della quota associativa. Nel corso del 2011 la forte crisi internazionale ha prodotto un rallentamento significativo dell efficienza del livello di abbinamento delle contribuzioni dell anno che ha registrato un aumento delle contribuzioni sospese rispetto al precedente anno Questa situazione di difficoltà, registratasi in concomitanza di una riduzione dei fallimenti registrati (66 contro 74 del precedente anno e 80 del 2009), risultava già evidente nel primo periodo dell esercizio. Per questo motivo oltre a mantenere l impianto automatico dei solleciti alle aziende per correggere le anomalie (circa solleciti inviati complessivamente nell anno) è stato attivato un servizio di accertamento delle situazioni di difficoltà aziendali ( fallimenti, procedure concorsuali) per consentire un più efficiente e tempestivo invio ai lavoratori degli estratti fallimentari per l insinuazione al passivo. Esponenziale è stata poi l attività legata al Fondo di garanzia INPS, di recente istituzione, che ha riassegnato agli iscritti un valore complessivo di circa euro. Scenario macroeconomico Il 2011, iniziato con buone previsioni di crescita si è caratterizzato, a partire dal 2 trimestre ed accentuando dal terzo trimestre per una sensibile riduzione dei ritmi di espansione della crescita economica mondiale e del commercio internazionale. In linea generale, le origini dell andamento sfavorevole devono esser ricercate nella crisi finanziaria del e nelle successive politiche che i policy-makers sono stati costretti ad adottare, in primis il trasferimento di parte del costo per il salvataggio del sistema creditizio sui bilanci pubblici dei principali Stati, in uno scenario già contraddistinto da bassa crescita ed alto indebitamento. Se negli Stati Uniti le ragioni della minore crescita economica risiedono prevalentemente nelle difficoltà del mercato del lavoro e dei consumi, in Europa l evoluzione della crisi dei debiti sovrani ha portato l area sull orlo della recessione. Situazione peraltro che dovrebbe concretizzarsi nel 2012, anno in cui è previsto il punto di minimo dell attuale ciclo economico mondiale. Analizzando nel dettaglio le principali aree geografiche, negli Usa, il Pil reale per l intero 2011 è cresciuto dell 1.7 per cento, in deciso rallentamento rispetto al 3 per cento del Le difficoltà del mercato del lavoro e la relativa stagnazione del reddito delle famiglie sono stati i fattori principali della debolezza dei consumi interni; il mercato immobiliare si è mostrato ancora debole, pur nell ambito di un miglioramento negli ultimi mesi dell anno che ha favorito una leggera accelerazione del Pil rispetto ai trimestri precedenti. A fronte di una congiuntura che appare più favorevole e che potrebbe determinare per il 2012 un incremento del ritmo di crescita, permangono tuttavia alcune debolezze strutturali legate agli squilibri interni ed esterni che determineranno nei prossimi anni una crescita strutturalmente inferiore a quella potenziale. Nell Uem le difficoltà delle istituzioni nella gestione della crisi del debito sovrano, oltre ad intensificare le difficoltà dei mercati finanziari, hanno condizionato le scelte di politica economica e il clima di fiducia di famiglie e imprese. Già nel terzo trimestre il Pil si era 12

13 contratto non solo in alcuni paesi periferici dell Unione ma anche in Belgio e Olanda. Il calo dell attività economica registrato anche negli ultimi tre mesi dell anno ha portato diversi paesi nella situazione di recessione tecnica. La crescita media del Pil nel 2011 dovrebbe attestarsi all 1.5 per cento rispetto all 1.8 per cento dell anno precedente. In questo quadro, l economia italiana, ha registrato una crescita media dello 0.4 per cento dopo l 1.4 per cento del Gli andamenti degli ultimi trimestri evidenziano già una recessione tecnica, destinata a protrarsi anche nel 2012, in larga misura per gli effetti delle misure di riequilibrio dei conti pubblici oltre che della crisi di fiducia degli operatori e delle perduranti difficoltà sui mercati finanziari e creditizi. In Giappone l attività produttiva nel settore industriale, condizionata dal rallentamento della domanda estera, legata anche all apprezzamento dello yen, si è ulteriormente indebolita negli ultimi mesi dell anno. Il Pil nell intero 2011 dovrebbe quindi essersi ridotto dello 0.9 per cento, dopo il +4.5 per cento sperimentato nel Anche le economie emergenti si trovano costrette ad adottare politiche restrittive per riequilibrare le componenti di crescita. In tale contesto, tuttavia, non sembra profilarsi il rischio di una recessione globale, bensì un rallentamento ciclico, presumibilmente circoscritto al Sullo scenario internazionale pesa in particolare la debolezza dell Europa, che potrebbe diventare anche più marcata se si verificassero nuove battute d arresto nel lento e accidentato processo istituzionale per la risoluzione della crisi con potenziali effetti sui mercati finanziari mondiali. Nella tabella seguente sono mostrati i tassi di crescita annuale delle principali variabili macroeconomiche internazionali (in alcuni casi per il 2011 si tratta di stime Prometeia). le principali variabili internazionali (var.% media annuale) Pil reale mondiale commercio internazionale prezzo in dollari dei manufatti prezzo brent: $ per barile - livello medio tasso di cambio $/ - livello medio Pil reale Usa Giappone Uem (17 paesi) Germania It alia Francia Spagna Uk inflazione al consumo Usa Giappone Uem (17 paesi) Germania* It alia* Francia* Spagna* Uk * armonizzat o Uem Font e: Thomson Reut ers, elaborazioni e dat i previsionali Promet eia Mercati finanziari La dinamica dei mercati finanziari nel 2011 è stata caratterizzata da frequenti situazioni di turbolenza che hanno raggiunto i momenti topici nelle fasi di maggiore difficoltà di gestione dei debiti pubblici dell area Uem. Se nella prima metà del 2011 i mercati 13

14 azionari avevano evidenziato una dinamica mediamente positiva, pur con fasi alterne, a partire dai mesi estivi i sempre più concreti rischi di contagio della crisi dei debiti pubblici hanno favorito una crescente sfiducia negli operatori finanziari, che ha colpito in particolare i mercati azionari e dei titoli di Stato dei paesi periferici, con conseguente nuova fase di generale avversione al rischio. Le tensioni sui debiti sovrani hanno infatti progressivamente coinvolto un maggior numero di paesi dell Uem e anche il Portogallo, dopo la Grecia e l Irlanda, ha dovuto far ricorso al sostegno internazionale per il rifinanziamento del proprio debito. Nonostante la definizione delle misure di sostegno dei paesi in difficoltà, che prevedevano l estensione della capacità effettiva di prestito dell European Financial Stability Facility (Efsf) a 440 miliardi di euro, grazie a un aumento delle garanzie fornite dai singoli stati membri, e la istituzione dell Esm European stability mechanism in coincidenza con la fine del mandato della precedente Facility, non si sono attenuate le tensioni. Gli spread decennali rispetto al Bund dei paesi periferici, incluse Italia e Spagna, hanno continuato ad aumentare, insieme ai CDS sui titoli sovereign, raggiungendo per alcuni paesi i nuovi massimi storici dall introduzione dell euro. L andamento negativo del mercato del debito sovrano ha penalizzato in particolare i titoli azionari bancari, soprattutto dell Uem. Ai timori per l esposizione delle banche europee ai titoli di Stato della Grecia si sono sommate le tensioni sui titoli degli altri paesi periferici, che rappresentavano una quota ben più importante dei portafogli titoli delle banche. L accordo a luglio per un nuovo piano di aiuti alla Grecia, mediante un altro prestito da 109 miliardi di euro - tramite l European Financial Stability Facility (Efsf) e il Fmi - a tassi più bassi e con tempi di rimborso più lunghi, e le misure per fermare il contagio con la riforma dell European Financial Stability Facility, non ha fermato le sofferenze sui titoli di Stato dei Paesi periferici sulla seconda metà del 2011, in parte anche per la decisione presa nel Summit di luglio di coinvolgere il settore privato nella ristrutturazione del debito greco. Il contesto di debolezza delle prospettive macroeconomiche, di difficoltà nel trovare una soluzione definitiva alla crisi del debito sovrano e di minori pressioni inflazionistiche che ne sono derivate ha indotto la Banca Centrale Europea a riportare i tassi ufficiali all 1 per cento e ad ampliare le misure di supporto alla liquidità, in particolare con l introduzione di un asta con scadenza a tre anni, in cui sono stati poi allocati fondi per quasi 500 miliardi di euro contribuendo ad allentare le tensioni sui mercati finanziari. Il bilancio degli andamenti dei mercati a fine anno resta però piuttosto pesante; sui titoli di Stato italiani si sono registrate perdite sulle quotazioni di oltre il 10%, soprattutto sulle scadenze a più lungo termine; l intero indice obbligazionario dell area Uem ha registrato un rendimento complessivo solo leggermente positivo grazie al flight-to-quality verso i titoli di Stato tedeschi, ma in ogni caso molto inferiore a quello degli altri paesi extra- Uem. Sui mercati azionari, mentre negli Stati Uniti il recupero dell ultima parte dell anno ha consentito di annullare le perdite accumulate nei mesi precedenti, nell area Uem si sono registrate ovunque perdite a doppia cifra; l indice azionario italiano ha subito una flessione dei prezzi di oltre il 20%, con particolare pressione sui titoli bancari che hanno raggiunto nuovi minimi storici. Ad inizio 2012, la sensazione di una maggiore coerenza nelle scelte politiche dell area Uem, associata ad un miglioramento statunitense, possibile preludio di una ripresa del ciclo nei prossimi anni anche nella altre aree avanzate, sembra aver modificato il clima sui mercati finanziari. I cosi azionari hanno registrato un sensibile miglioramento e anche gli spread sui titoli di Stato dell area Uem si sono ridotti, soprattutto nel caso italiano, anche in funzione delle misure a sostegno del contenimento del deficit intraprese dal nuovo governo. Nella tabella seguente sono elencati i rendimenti annuali delle principali classi di attività per il biennio e le prime settimane del

15 variazioni % in valuta locale (indici total return) classi di attività 23-feb liquidità e strumenti a breve Uem indici obbligazionari governativi Uem Usa Giappone Uk paesi emergenti (in u$) indici obbligazionari corporate I.G. Uem Usa indici obbligazionari corporate H.Y. Uem Usa indice inflation linked Uem indici obbligazionari convertibili Uem globale (in u$) indici azionari Italia Uem Usa Giappone Uk paesi emergenti (in u$) commodities (S&P GSCI Commodity Index in U$) cambi (*) dollaro yen sterlina (* ) i segni negativi indicano un deprezzamento della valuta fonte: Thomson Reuters, elaborazioni Prometeia Andamento della gestione finanziaria FONDAPI è strutturato secondo una gestione Multicomparto basata su tre comparti differenziati di investimento, ciascuno dei quali caratterizzato da una propria combinazione di rendimento-rischio. I tre comparti, che consentono all aderente una adeguata e opportuna possibilità di scelta, a partire dal 2008, sono così caratterizzati: - il Comparto Garantito denominato GARANZIA (con garanzia di restituzione del capitale nei casi previsti da regolamento, si veda la sezione notiziario, % obbligazioni e 8% azioni; - il Comparto Bilanciato denominato PRUDENTE 75% obbligazioni e 25% azioni; - il Comparto Bilanciato denominato CRESCITA 50% obbligazioni e 50% azioni. Le scomposizioni dei benchmark di riferimento che riflettono l attività di investimento sono rappresentati di seguito: COMPARTO PRUDENTE OBBLIGAZIONI AZIONI 75% 25% ECPI ETH EURO ECPI ETH EURO ECPI GLOBAL ALPHA GOV BOND CORPORATE EQUITY 45% 30% 25% 15

16 COMPARTO CRESCITA COMPARTO GARANZIA OBBLIGAZIONI AZIONI 50% 50% ECPI ETH EURO ECPI ETH EURO ECPI GLOBAL ECPI ITALY GOV BOND CORPORATE ALPHA EQUITY Smes EQUITY 35% 15% 40% 10% OBBLIGAZIONI AZIONI 92% 8% JPM GVB EMU 1-5 YEARS IG Msci EMU Net 92% 8% I mercati di riferimento hanno registrato i seguenti profili di rischiosità complessiva, identificati tramite la volatilità dei rendimenti: OBBLIGAZIONI AZIONI PRUDENTE ECPI ETH EURO ECPI ETH EURO ECPI GLOBAL ALPHA GOV BOND CORPORATE EQUITY VOLATILITA 4.45% 3.55% 22.34% OBBLIGAZIONI AZIONI CRESCITA ECPI ETH EURO ECPI ETH EURO ECPI GLOBAL ECPI ITALY GOV BOND CORPORATE ALPHA EQUITY Smes EQUITY VOLATILITA 4.45% 3.55% 22.34% 25.49% OBBLIGAZIONI AZIONI GARANZIA JPM GVB EMU 1-5 YEARS IG Msci EMU Net VOLATILITA 2.34% 28.02% Si presentano di seguito i risultati degli anni 2011, 2010, 2009 e 2008 (avvio del multicomparto): 2008 PRUDENTE RENDIMENTO (2) ; (3) BMK (1) PRUDENTE CRESCITA BMK CRESCITA GARANZIA BMK GARANZIA -6.56% -7.20% % % +0.35% +2.28% VOLATILITA (4) 7.61% 6.74% 14.53% 12.87% 3.94% 2.59% 2009 RENDIMENTO (2) ; (3) VOLATILITA (4) comparto PRUDENTE BMK (1) PRUDENTE comparto CRESCITA BMK CRESCITA comparto GARANZIA BMK GARANZIA 12.47% 11.75% 15.88% 15.16% 7.21% 5.95% 5.83% 5.42% 11.27% 10.51% 1.98% 2.26% 16

17 2010 RENDIMENTO (2) ; (3) VOLATILITA (4) comparto PRUDENTE BMK (1) PRUDENTE comparto CRESCITA BMK CRESCITA comparto GARANZIA BMK GARANZIA 2.49% 2.49% 1.50% 1.76% 1.55% 1.24% 4.18% 4.33% 7.99% 7.58% 2.51% 3.09% 2011 RENDIMENTO (2) ; (3) VOLATILITA (4) comparto PRUDENTE BMK (1) PRUDENTE comparto CRESCITA BMK CRESCITA comparto GARANZIA BMK GARANZIA 0.50% 0.16% -2.80% -4.47% 0.21% 0.60% 5.18% 4.97% 10.32% 9.76% 3.31% 3.25% Note: (1) BMK = Benchmark: indica un parametro di riferimento oggettivo che rappresenti il mercato di riferimento nel quale opera il gestore. E un paniere di titoli che viene valorizzato giornalmente quale elemento di confronto per comprendere se il gestore ha catturato migliori rendimenti del mercato e/o se ha assunto maggiori o minori rischi finanziari. (2) Il rendimento è calcolato come variazione del valore di quota. (3) Il rendimento del Benchmark è reso comparabile con il rendimento di Fondapi (al netto della tassazione degli investimenti). (4) La volatilità esprime la variabilità attorno alla media di prezzo degli investimenti in essere e viene comunemente utilizzata quale indicatore di rischio finanziario. e la relativa politica di gestione seguita per ciascun comparto : COMPARTO: PRUDENTE Finalità: rivalutazione del capitale investito attraverso investimenti finalizzati a cogliere le opportunità offerte dai mercati obbligazionari e azionari europei ed esteri, privilegiando i mercati obbligazionari. Le obbligazioni sono di tipo governativo e in parte aziendali. L indice di riferimento comprende le emissioni che rispettano criteri di investimento etico positivi e negativi. Orizzonte temporale consigliato: medio (da 3 a 10 anni ) Grado di rischio: basso Politica di investimento: prevede una composizione bilanciata tra titoli di debito e titoli di capitale: 75% obbligazioni + 25% azioni. Categorie di emittenti e settori industriali: obbligazioni di emittenti pubblici e privati con rating medio/alto (rating minimo singola BBB- di Standard & Poors). Le obbligazioni oggetto dell investimento sono in prevalenza di Paesi OCSE nel rispetto di criteri etici positivi e negativi. Gli investimenti in titoli di natura azionaria sono indirizzati a titoli che rispettano criteri etici positivi. Aree geografiche di investimento: prevalentemente area OCSE; gli investimenti azionari sono indirizzati a titoli del mercato globale che hanno correlazione non elevata con il mercato di riferimento. Rischio cambio: solo per la parte azionaria esposizione al rischio cambio massima 5%. Benchmark: 45% ECPI ETHICAL EURO GOV BOND + 30% ECPI Euro Corporate + 25% ECPI GLOBAL ALPHA EQUITY

LINEA GARANTITA. Benchmark:

LINEA GARANTITA. Benchmark: LINEA GARANTITA Finalità della gestione: Risponde alle esigenze di un soggetto con bassa propensione al rischio attraverso una gestione che è volta a realizzare, con elevata probabilità, rendimenti che

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