LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE
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1 11 giugno 2015 I trimestre 2015 LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE Nel primo trimestre del 2015, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite di beni sui mercati esteri sono in aumento sia per le regioni nord-orientali (+2,9%) sia per quelle meridionali e insulari (+2,5%). Un piccolo incremento si registra per le regioni dell Italia nordoccidentale (+0,1%) mentre quelle dell Italia centrale sono in flessione (-1,9%). Nei primi tre mesi del 2015, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, in un contesto di incremento del 3,2% dell export nazionale, l Italia nordorientale registra la maggiore crescita dell'export (+7,3%). Seguono, con incrementi tendenziali più contenuti, le ripartizioni meridionale (+3,6%), nordoccidentale (+2,1%) e centrale (+1,0%). Una marcata contrazione delle vendite all'estero si rileva per le regioni dell Italia insulare (-12,0%), soprattutto per la forte flessione delle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati. Tra le regioni che forniscono un contributo rilevante alla crescita tendenziale dell export complessivo nel primo trimestre del 2015 si mettono in luce, come particolarmente dinamiche: Friuli- Venezia Giulia (+31,8%, anche per effetto delle vendite di mezzi di navigazione marittima), Veneto (+5,9%), Piemonte (+5,5%) ed Emilia-Romagna (+3,7%). Tra le regioni che contribuiscono invece a frenare l espansione dell export nazionale nel primo trimestre 2015 si segnalano Sicilia (-21,8%), Marche (-6,7%) e Puglia (-5,5%). L aumento delle esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, dal Friuli-Venezia Giulia e di autoveicoli da Piemonte, Basilicata ed Emilia- Romagna spiega oltre la metà dell incremento dell export nazionale nel primo trimestre del Nello stesso periodo, la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, da Lombardia, Puglia e Piemonte contribuisce a frenare l export nazionale per un punto percentuale. Nel primo trimestre del 2015, le province che contribuiscono in misura più marcata a sostenere le vendite nazionali sui mercati esteri sono Gorizia, Torino, Trieste, Potenza e Vicenza. Il calo delle vendite all estero dalle province di Siracusa, Massa-Carrara, Pavia e Ascoli Piceno contribuisce a frenare la crescita dell export nazionale. Per problemi tecnici i dati territoriali per settore di attività economica della merce (CPA) e paese di destinazione dei flussi di Prossima diffusione: 11 settembre 2015 esportazione saranno disponibili quanto prima sulla banca dati online ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE I trimestre 2011-I trimestre 2015, dati destagionalizzati, milioni di euro Italia nord-occidentale Italia centrale Italia nord-orientale Italia meridionale e insulare I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE I trimestre 2013-I trimestre 2015, dati destagionalizzati, variazioni percentuali congiunturali Italia nord-occidentale Italia centrale Italia nord-orientale Italia meridionale e insulare I II III IV I II III IV I ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE I trimestre 2013-I trimestre 2015, dati grezzi cumulati variazioni percentuali tendenziali Italia nord-occidentale Italia centrale Italia insulare Italia nord-orientale Italia meridionale I I-II I-III I-IV I I-II I-III I-IV I
2 Friuli-Venezia Giulia Veneto Piemonte Emilia-Romagna Basilicata Lazio Lombardia Sardegna Toscana Bolzano/Bozen Trento Campania Liguria Calabria Molise Valle d'aosta/vallée d'aoste Umbria Abruzzo Puglia Marche Sicilia PROSPETTO 1. ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE Gennaio-marzo 2015, variazioni percentuali e valori DATI GREZZI DATI DESTAGIONALIZZATI (a) RIPARTIZIONI TERRITORIALI MILIONI DI EURO VARIAZIONI % MILIONI DI EURO VARIAZIONI % gen.-mar gen.-mar I trimestre 2015 I trimestre 2015 gen.-mar IV trimestre 2014 Italia nord-occidentale , ,1 Italia nord-orientale , ,9 Italia centrale , ,9 Italia meridionale ,6 Italia insulare , ,5 Province non specificate Italia ,2 (a) I modelli di destagionalizzazione utilizzati per i dati territoriali sono differenti da quelli impiegati per i dati nazionali, pertanto le stime prodotte per ripartizioni territoriali non sono necessariamente coerenti, anche se ponderate, con le stime prodotte a livello nazionale. Nel primo trimestre del 2015, Friuli-Venezia Giulia (+31,8%), Veneto (+5,9%), Piemonte (+5,5%) e Emilia-Romagna (+3,7%) sono le regioni che contribuiscono maggiormente a sostenere l export nazionale. Risultano in forte espansione anche le vendite all estero di Basilicata (+145,0%), Lazio (+6,7%), Sardegna (+7,7%), Bolzano (+7,4%) e Trento (+7,3%). Il calo delle vendite all estero di Sicilia (-21,8%), Marche (-6,7%), Puglia (-5,5%) e Abruzzo (-2,3%) contrasta la crescita dell export nazionale. Per la Sicilia la forte contrazione delle esportazioni è determinata dal calo rilevante dei prodotti petroliferi raffinati. FIGURA 1. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER REGIONE. 1,0 145,0 31,8 0,5 23,3 0,0 5,9 5,5 3,7 6,7 0,6 7,7 1,1 7,4 7,3 2,3 3,2 9,8 5,2-0,7-2,3-5,5-6,7-0,5-21,8-1,0 2
3 I paesi di sbocco dell export Nel corso dei primi tre mesi del 2015, Veneto (+5,0%), Basilicata (+145,0%), Lazio (+3,3%), Emilia-Romagna (+1,3%) e Liguria (+12,0%) sono le regioni che contribuiscono maggiormente all aumento delle vendite verso i paesi Ue (+0,9%). Per Puglia (-23,8%), Sicilia (-10,6%) e Sardegna (-12,2%) le vendite verso la medesima area di interscambio sono, invece, in forte diminuzione. Per quanto concerne la crescita dell export nazionale verso i mercati extra Ue (+6,1%), le regioni che contribuiscono maggiormente al risultato sono: Friuli-Venezia Giulia (+31,8%), Piemonte (+13,8%), Emilia-Romagna (+6,8%), Veneto (+7,2%) e Lazio (+15,1%). Si rileva un importante aumento dell export verso quest area di interscambio anche per Puglia (+17,2%), Sardegna (+17,9%), Bolzano (+22,3%) e Trento (+14,0%). Sono invece in forte diminuzione le vendite verso i mercati extra Ue per Sicilia (-28,2%) e Abruzzo (-15,7%). FIGURA 2. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER AREA UE ED EXTRA UE. Veneto Basilicata Lazio Emilia-Romagna Liguria Abruzzo Toscana Trento Bolzano/Bozen Umbria Campania Calabria Molise Valle d'aosta/vallée d'aoste Lombardia Piemonte Friuli-Venezia Giulia Sardegna Sicilia Marche Puglia -23,8 PAESI UE -2,5-1,5-0,5 0,5 1,5 2,5-9,0-12,2-0,1-0,4-2,3-10,6-5,9 5,0 3,3 1,3 2,1 0,8 3,9 2,2 2,6 0,9 5,8 12,0 15,4 145,0 Friuli-Venezia Giulia Piemonte Emilia-Romagna Veneto Lazio Lombardia Puglia Sardegna Bolzano/Bozen Toscana Campania Trento Valle d'aosta/vallée d'aoste Basilicata Calabria Molise Umbria Liguria Abruzzo Marche Sicilia PAESI EXTRA-UE -2,5-1,5-0,5 0,5 1,5 2,5-28,2-15,7-5,4-2,6-7,9 1,6 1,4 6,8 7,2 3,9 13,8 15,1 17,2 17,9 14,0 22,3 26,2 22,2 18,0 29,3 31,8 3
4 L analisi regionale per mercati di sbocco mostra come nel corso del primo trimestre del 2015 la crescita registrata per l export nazionale sia positivamente influenzata dall incremento delle vendite di Friuli-Venezia Giulia (+719,8%), Piemonte (+68,3%), Lombardia (+21,1%), Emilia- Romagna (+20,2%), Lazio (+104,7%), Veneto (+22,2%) e Toscana (+24,2%) verso gli Stati Uniti, del Lazio verso il Belgio (+18,8%), della Lombardia verso i paesi OPEC (+9,0%) e del Veneto verso la Svizzera (+20,0%). La rilevante flessione delle vendite del Lazio verso la Francia (-36,0%), della Sicilia verso i paesi OPEC (-35,8%) e delle Marche verso il Belgio (-31,4%) contribuisce a rallentare l espansione dell export nazionale. FIGURA 3. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER MERCATO DI SBOCCO E REGIONE -1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 Stati Uniti - Friuli-Venezia Giulia Stati Uniti - Piemonte 68,3 719,8 Stati Uniti - Lombardia Stati Uniti - Emilia-Romagna 21,1 20,2 Stati Uniti - Lazio 104,7 Stati Uniti - Veneto Stati Uniti - Toscana Belgio - Lazio 22,2 18,8 24,2 OPEC - Lombardia 9,0 Svizzera - Veneto 20,0 Germania - Lombardia Francia - Lombardia Mercosur - Lombardia Svizzera - Lombardia Russia - Veneto Russia - Emilia-Romagna Russia - Lombardia Belgio - Marche OPEC - Sicilia Francia - Lazio -22,6-32,6-29,3-25,1-31,4-35,8-36,0-2,9-3,7-6,6 4
5 I settori L analisi congiunta per settore e regione di provenienza delle merci, svolta considerando anche il loro contributo alla variazione complessiva dell export italiano, mostra che nei primi tre mesi del 2015 un rilevante impulso alla crescita delle esportazioni nazionali proviene dai forti incrementi registrati per le vendite all estero di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, dal Friuli-Venezia Giulia (+2.614,0%) e di autoveicoli da Piemonte (+34,5%), Basilicata (+360,6%) ed Emilia-Romagna (+30,5%). Flessioni significative delle vendite all estero si registrano invece per prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia (-35,0%) e per metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, dalla Puglia (-56,6%). FIGURA 4. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER SETTORE DI ATTIVITÀ E REGIONE -1,0-0,5 0,0 0,5 1,0 Mezzi di trasporto (escl. autoveicoli) - Friuli-Venezia Giulia Autoveicoli - Piemonte Autoveicoli - Basilicata Autoveicoli - Emilia-Romagna 30,5 34, ,0 360,6 Articoli sportivi, giochi, strum. musicali, preziosi, strum. medici e altri prodotti n.c.a. - Veneto Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici - Lazio Macchinari e apparecchi n.c.a. - Veneto Autoveicoli - Lombardia Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Toscana Sostanze e prodotti chimici - Lombardia 12,3 7,6 5,8 31,0 17,8 4,5 Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Piemonte Macchinari e apparecchi n.c.a. - Friuli-Venezia Giulia -8,5-9,8 Coke e prodotti petroliferi raffinati - Lombardia -60,4 Coke e prodotti petroliferi raffinati - Toscana -84,2 Mezzi di trasporto (escl. autoveicoli) - Lazio -44,1 Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici - Marche -20,1 Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Puglia -56,6 Macchinari e apparecchi n.c.a. - Toscana -13,5 Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Lombardia -4,0 Coke e prodotti petroliferi raffinati - Sicilia -35,0 5
6 Le dinamiche delle esportazioni a livello provinciale Il cartogramma fornisce un quadro d insieme della dinamica territoriale delle esportazioni nazionali a livello provinciale. Le province che nel primo trimestre del 2015 danno il contributo più importante alla crescita dell export nazionale sono Gorizia (+269,0%), Torino (+8,3%), Trieste (+92,6%), Potenza (+210,9%), Vicenza (+7,5%), Treviso (+9,4%), Bologna (+8,7%), Firenze (+7,8%), Latina (+12,6%) e Cuneo (+8,7%). CARTOGRAMMA 1. ESPORTAZIONI NAZIONALI PER PROVINCIA Gennaio-marzo 2015, intervalli di valori percentuali definiti sulla base dei quartili della distribuzione a) VARIAZIONI PERCENTUALI DELLE ESPORTAZIONI PROVINCIALI b) CONTRIBUTO PROVINCIALE ALLA VARIA- ZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI 8,8 0,04 2,7 < 8,8 0,01 < 0,04-2,2 < 2,7-0,01 < 0,01 < -2,2 < -0,01 Altre province che presentano una dinamica positiva particolarmente sostenuta delle esportazioni sono Frosinone (+13,8%), Belluno (+12,0%) e Lucca (+12,5%). Tra le province che presentano invece una diminuzione delle vendite all estero, associata a un importante impatto negativo sulla dinamica dell export nazionale, si segnalano Ascoli Piceno (-15,5%), Pavia (-15,1%), Massa-Carrara (-42,0%) e Siracusa (-32,2%). 6
7 Glossario Contributo alla variazione tendenziale: misura l incidenza delle variazioni delle importazioni e delle esportazioni dei singoli aggregati merceologici o geografici sull aumento o sulla diminuzione dei flussi aggregati. Dati destagionalizzati: dati depurati delle fluttuazioni stagionali dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi, ecc. Esportazioni: includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del Paese per essere destinati al resto del mondo, Esse sono valutate al valore FOB (free on board), che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del Paese esportatore, Questo prezzo comprende il prezzo ex-fabrica, i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale e gli eventuali diritti all'esportazione. Tre segni più (+++) indicano variazioni superiori a 999,9 per cento. Variazione congiunturale: variazione percentuale rispetto al mese o al periodo precedente. Variazione tendenziale: variazione percentuale rispetto allo stesso mese o allo stesso periodo dell anno precedente. 7
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