RELAZIONE STORICA E TECNICO ILLUSTRATIVA

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2 RELAZIONE STORICA E TECNICO ILLUSTRATIVA 1. CENNI STORICI ED ARCHITETTONICI La Chiesa di Santo Stefano si trova nel Comune di Prazzo, frazione Ussolo, a circa m di quotas.l.m. in fondo alla Val Maira, non distante dal confine con la Francia. Prazzo è un comune che conta attualmente poco più di 200 abitanti, ma che in passato ha avuto unapopolazione ben più numerosa, legata all'economia tradizionale silvo-pastorale, completamente decadutanegli ultimi due secoli. Ussolo, già comune autonomo prima della Seconda Guerra Mondiale, è una frazione situata a monte,a circa 350 m di quota più in alto della sede del Comune, con un numero ormai esiguo di residenti stabili. L'edificio attuale è stato eretto all'inizio del 1700, probabilmente in sostituzione di una chiesa romanica precedente, inquanto si trovano tracce di figure arcaiche di stampo medievale nei muri della chiesa e in due capitelli di unportale retrostante(fig. 1 e fig. 2). Fig.1 e 2 Capitelli presenti nella muratura di levante Le notizie storiche disponibili registrano un ampliamento della struttura nei primi decenni del 1800 (la cappella laterale di ponente, lasacrestia, la scala, il locale al primo piano sopra alla sacrestia ed un incremento dell altezza del campanile). La struttura edilizia poggia in parte su un riporto di terreno (lato Est, verso valle), che costituisce ancheil sagrato antistante. Essa è interamente realizzata in pietra locale, in conci irregolari di piccole dimensioni, accuratamenteintonacata, ed abbellita con decorazioni pittoriche di notevole qualità, sia all'interno che in facciata, dove, nelriquadro sotto al timpano, è raffigurata con grande efficacia la lapidazione di Santo Stefano, a cui la chiesa èdedicata.

3 La chiesa è composta da un unica navata, che comprende l aula dei fedeli, il presbiterio, l altare maggiore ed un piccolo coro egregiamente conservato, il tutto coperto da una volta a botte lunettata suddivisa in quattro campate. In corrispondenza della seconda campata, la continuità della volta a botte viene interrotta dalla cupola ellittica in cui è rappresentato Santo Stefano tra gli Angeli e nei pennacchi le quattro figure degli Evangelisti.Attualmente, dopo i lavori di restauro realizzati negli anni su tutto l apparato pittorico interno della chiesa, si riscontrano alcune zone di umidità in corrispondenza della volta a catino (fig. 3), conseguenza di infiltrazioni di acqua meteorica dal manto di copertura in lose. Sotto, il volume si dilata con l altare laterale posto a levante e la cappella a ponente che permette il collegamento al campanile.l ultima campata, in cui si trova l ambiente più ampio che ospita il presbiterio, è coperta da una volta a crociera, che riporta al centro la raffigurazionedell adorazione dei Magi a Gesù. Da questo locale, sul lato di ponente, si accede alla sacrestia ed al vano scala che accede al sottotetto. La facciata intonacata si sviluppa su due ordini e culmina con un frontone triangolare che delimita al suo interno il timpano che presenta, in posizione baricentrica, l immagine dell occhio divino. Il bel fronte d ingresso è concluso dal campanile, che raggiunge un altezza ragguardevole di quasi 30 m, e dall ampio sagrato lastricato con pietra di Luserna. Fig. 3 Presenza di umidità provocata dalle infiltrazioni nel tetto

4 2. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO 2.1) LA COPERTURA - Descrizione dello stato attuale delle coperture La copertura dell impianto chiesastico è composta daun tetto a capanna, con due falde che coprono tutto il volume e presentano una pendenza del 44% circa. Il manto di copertura è costituito da lose di varia pezzatura, di provenienza locale, in pietra sedimentaria piuttosto friabile ed in stato di avanzata sfaldatura. Si riscontrano in vari punti infiltrazioni di acqua meteorica, dovute a spostamenti e decoesioni o lesioni degli elementi lapidei che compongono il colmo e le falde. Il piccolo volume posto in aderenza alla parete di levante dell edificio chiesastico racchiude al suo interno un altare ed è ricoperto da lastre di pietra, collocate a quota inferiore rispetto alla copertura dell aula principale della chiesa. La struttura portante secondaria-minuta della copertura presenta terzere lignee, aventi sezione variabile ed interasse ravvicinato (10 16 cm).esse insistono su falsi puntoni con sezioni variabili da 14 a 24 cm (interassi variabili da 60 cm a 200 cm) ed aventi un estremità poggiante sul muro perimetrale ed una sulla trave di colmo. Differente è lo schema statico della copertura del volume della sacrestia e della cappella laterale, poiché i puntoni poggiano da un lato sul muro perimetrale e dall altro sul muro di ponente che delimita la navata; data la distanza di quasi 5 metri tra i due elementi murari, in posizione pressoché baricentrica, è garantito un terzo appoggio tramite una trave di rompitratta. Quest ultima risulta poco efficace, data la sezione ridotta e la distanza di circa 7,5 m tra i due appoggi. Fig. 4 Rilievo dei puntoni

5 La grossa orditura della copertura della navata è costituita dan. 5 capriate, poste ad interasse variabile (min.120 cm, max 480 cm) La maggior parte delle capriate presenta puntoni e monaci abbastanza regolari, lavorati ad uso Savigliano sia a sega che ad ascia. Indicativamente, la sezione media dei puntoni è di 21 cm x 21 cm, come pure quella dei monaci. Le catene sono in prevalenza costituite da tronchi sgrossati, in alcuni casi molto irregolari e poco retti. La loro sezione è di circa cm 24 x 24. Tutte le capriate sono sostanzialmente simili sia per quanto concerne la tecnica esecutiva di montaggio sia per quanto concerne la tipologia del legname utilizzato. I nodi sono connessi con incastri e chiodatura. Le capriate n. 1, 2 e 3 appoggiano su travi in legno dormienti sulla muratura perimetrale, mentre le capriate n. 4 e 5 appoggiano direttamente sulla muratura (Fig. 5) Fig. 5 Rilievo dell orditura principale La copertura del campanile non sembra destare particolari criticità, ma si evidenzia la presenza di vegetazione infestante e lo spostamento di alcune lastre in pietra.

6 - Stato di conservazione della struttura lignea della copertura della chiesa Durante i sopralluoghi eseguiti dagli scriventi, si è riscontrata una situazione di degrado localizzato soprattutto per le terzere (correnti) poste in corrispondenza delle infiltrazioni di acqua dal manto di copertura. Le 5 capriate sono in buono stato di conservazione e non si riscontrano lesioni o disassamenti negli elementi che le compongono. I falsi puntoni che insistono sul volume della navata centrale non evidenziano accentuate deformazioni o degrado materico, mentre per quanto concerne quelli del volume comprendente la sacrestia si riscontrano almeno 4 elementi con sezione troppo ridotta (14 x 14 cm), per poter garantire la funzione portante. Si riscontra ancora una situazione di degrado in corrispondenza dell appoggio della trave di rompitratta sulla muratura perimetrale del campanile, in cui è ben visibile la lesione nel paramento murario che necessita di un urgente consolidamento. - Demolizioni e rimozioni in progetto, da eseguirsi sulla copertura Gli interventi previsti in progetto riguardano sostanzialmente tutta la copertura della chiesa, compreso il tetto del volume addossato sul lato di levante (altare laterale). - Rimozione del manto di copertura Il progetto prevede i seguenti interventi: - rimozione delle lattonerie degradate costituite da faldali in lamiera zincata presenti in corrispondenza dell intersezione della falda ovest con il campanile ed il camino; - rimozione completa delle lose presenti sulle coperture della chiesa con recupero ed accatastamento degli elementi riutilizzabili; in relazione alle caratteristiche degli elementi di copertura esistenti, si ritiene che la quantità di materiale riutilizzabile sia del tutto irrilevante. - Demolizioni e rimozione della struttura lignea di copertura Il progetto prevede i seguenti interventi: - rimozione delle terzere di appoggio delle lose che risultano degradate, deformate o di sezione troppo esigua (si ipotizza di sostituire il 30-40% degli elementi); - rimozione dei 4 puntoni aventi sezione ridotta, presenti nel tetto a copertura del locale sacrestia;

7 - Interventi sulle strutture lignee di copertura Il progetto prevede i seguenti interventi: - fornitura e posa in opera puntuale di terzere aventi sezione cm 12 x 8 ed interasse di cm 15; le terzere esistenti ed in buone condizioni verranno adeguatamente pulite, trattate con prodotti impregnanti e lasciate in opera; - inserimento di 4 nuovi travi aventi sezione minima non inferiore a 24 x 24 cm, da predisporre in corrispondenza del locale sacrestia. Tutto il legname esistente, da mantenere, ed il nuovo legname sarà adeguatamente trattato con idoneo impregnante avente funzione consolidante, funghicida, antitarlo ed insetto-repellente, non filmogeno e ad elevata capacità penetrante. - Interventi sulle murature lapidee Si prevede il consolidamento ed il ripristino del tessuto murario in appoggio alla trave rompi tratta.l intervento di cuci-scuci sarà realizzato con il recupero presso il cantiere di conci di pietra locale per garantire la continuità della muratura esistente. - Interventi sul manto di copertura e le lattonerie Come innanzi detto, tutto il manto esistente sulla chiesaverrà rimosso (ad esclusione della copertura del campanile). Il nuovo manto sarà interamente realizzato in lastre in pietra con un eventuale riutilizzo di parte degli elementi precedentemente rimossi anche se, in prima analisi, essi non paiono più idonei per un loro riutilizzo. Si specifica che le lastre, con pezzatura massima di cm 50x50, costa lavorata a spacco naturale e spessore di cm. 3-5, verranno poste in opera adeguatamente vincolate alla sottostante struttura lignea tramite idonea staffatura. Il colmo verrà realizzato con elementi rettangolari lapideivincolati alla struttura sottostante. In particolare la nuova stratigrafia del tetto (fig. 6) prevederà le seguenti opere: - realizzazione di primo tavolato in legno di abete dello spessore di 3 cm e poggiante sulle terzere (costane) della copertura; - realizzazione della guaina sintetica di impermeabilizzazione, traspirante e quindi non costituente barriera a vapore, da realizzarsi sul sottostante tavolato, compresa di sovrapposizioni, sormonti e raccordi con canali di gronda; - realizzazione su tutta la copertura di una listellatura distanziatrice in legno avente sezione 5 x 4 cm ed interasse di 50 cm;

8 - realizzazione di secondo tavolato di supporto alle lose, ortogonale al precedente e dello spessore di cm 3, fissato alla sottostante listellatura; - realizzazione di copertura in lose. Fig. 6 Particolare stratigrafia del nuovo tetto La nuova lattoneria, costituita da faldali del campanile, faldali del camino e compluvi, verrà eseguita in lamiera di rame con spessore di 6/10 di mm. Il manto di copertura della torre campanaria sarà oggetto di revisione generalizzata, volta a garantire la tenuta all acqua ed a sostituire eventuali elementi lesionati Si ricorda che la lattoneria costituita da gronde e pluviali non sarà oggetto di sostituzione, poiché di recente installazione, ma verrà solamente eseguita una revisione generale atta a rimuovere depositi di materiale accumulato e risolvere eventuali anomalie.

9 2.2) ALLONTANAMENTO DELLE ACQUE METEORICHE L intervento previsto in progetto è finalizzato adallontanare le acque meteoriche raccolte dai tre pluviali collocati sul fronte ovest della chiesa. E stata prevista infatti la realizzazione di una canalizzazione in posizione baricentrica al marciapiede che si sviluppa lungo tutto il fronte edilizio. Tale opera sarà composta da griglia di raccolta incassata nella pavimentazione cementizia ed avrà uno sviluppo longitudinale di circa 20 m. Essa convoglierà le acque raccolte in una tubazione in P.V.C. rigido che percorre trasversalmente, sotto traccia, l area del sagrato. Tale tubazione sarà poggiata su di un letto di sabbia ed opportunamente rinfiancata con una cappa in conglomerato cementizio. Le acque così convogliate verranno trasporta nello scarico già in opera presente a valle della pavimentazione del sagrato. 3. ALLEGATI Fanno parte del progetto i seguenti elaborati: - La presente relazione storica e tecnico illustrativa; - Documentazione fotografica - Computo metrico estimativo e quadro economico - Cronoprogramma; - TAVOLA01 : - Estratti: Catastale, P.R.G.C. e ortofoto scala1: Planimetrie con interventi proposti scala 1:100 e 1:50 - Sezioni con interventi proposti scala 1:100 - Particolare stratigrafia nuovo tetto Savigliano,

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