0. PREMESSA 1. CENTRO DI PREVENZIONE E RIABILITAZIONE

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1 RELAZIONE TECNICA RELATIVA AI CRITERI DI SICUREZZA ANTINCENDIO DEL CENTRO ILMA (Ricerche e servizi oncologici nel Salento) NEL COMUNE DI GALLIPOLI (LE) 0. PREMESSA La presente relazione riferisce in merito ai criteri di sicurezza antincendio da adottare nel Centro ILMA (Ricerche e servizi oncologici nel Salento) in Gallipoli (Le). L area in cui è previsto l insediamento, si trova sulla Strada Statale 459, a poca distanza dal centro di Gallipoli in direzione Alezio, nelle immediate vicinanze dello svincolo con la strada statale 101 che collega Gallipoli con Lecce. L insediamento è parte di una zona di cave esauste, ubicata immediatamente a sud della SS 459; la morfologia del terreno è estremamente irregolare e suddivisibile in due macro ambiti all interno dei quali insediare le diverse attività che si intende realizzare; ovvero a est è situata la cava che arriva fino alla profondità massima di mt, alla quale si accede per mezzo di un canalone carrabile, anche ai mezzi pesanti, ricavato nella roccia stessa; l ambito ovest, invece, presenta delle zone con ampie parti tagliate ma con dislivelli più limitati, e altrettante parti ancora ricoperte di macchia mediterranea. In considerazione dei forti salti di quota, si è assunto lo zero di progetto con la quota della strada statale. La superficie a quota zero risulta di circa mq, dalla quale si accede alla quota entro terra, di circa mq, con altezza media di mt. Il progetto prevede la costruzione del Centro Servizi di Prevenzione e Riabilitazione Oncologica, dell Hospice, di un Centro Conferenze, e la sistemazione esterna dell intera area. 1. CENTRO DI PREVENZIONE E RIABILITAZIONE Al Centro di prevenzione e riabilitazione si applicano le disposizioni contenute nel D.M. dell Interno Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio delle strutture sanitarie, pubbliche e private. In particolare, la tipologia sanitaria prevista, è definita all art. 1, comma 1, lettera c): Strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio. Inoltre, essendo una nuova costruzione, ma con superficie superiore a 500 mq, devono essere applicate le disposizioni previste per le aree di tipo C (Aree destinate a prestazioni medico-sanitarie di tipo ambulatoriale ambulatori, centri specialistici, centri di diagnostica, consultori, ecc.- in cui non è previsto il ricovero) del Titolo II del summenzionato D.M UBICAZIONE Il Centro di riabilitazione è il primo edificio del Centro ILMA che si intercetta per chi proviene da Gallipoli; è disposto ortogonalmente alla Strada Statale 459, parallelamente alla Studio Tecnico Fuzio BARI via cognetti 44 - tel fax architetto@francescofuzio.com 1

2 direzione nord/sud, è servito da un ampio parcheggio asfaltato, ed è facilmente raggiungibile dai mezzi di soccorso dei VV.F L EDIFICIO Funzionalmente, il Centro si articola su tre differenti livelli: un livello intermedio a quota 0,50m c.a (piano terra) dove si attestano tutte le principali attività sanitarie ed amministrative; un livello inferiore a quota 5.00m c.a (piano interrato), con attività associative e centrali tecnologiche; un livello superiore a quota +4,00m c.a (copertura), con ampi spazi all aperto. Il livello intermedio, come detto, ospita le attività principali del Centro: dall ingresso principale si accede ad un grande atrio distributore dove, dopo aver registrato la propria presenza presso la reception e gli uffici di amministrazione, ci si dirige a due distinti settori che contengono le strutture sanitarie vere e proprie. Il settore alla destra del distributore, ospita sia gli ambulatori per la riabilitazione psicologica individuale o di gruppo, sia gli ambulatori per la riabilitazione fisica con piccola palestra e piscina; il settore alla sinistra, invece, ospita gli studi medici, gli ambulatori di prevenzione (radiologia, senologia, dermatologia, ginecologia), una piccola biblioteca e l auditorium (con capienza inferiore a 100 persone). Il livello superiore a quota +4,00m c.a, che funge da copertura per l intero edificio, è raggiungibile tramite scala metallica a chiocciola posta in prossimità del prospetto in corrispondenza della palestra. Questo livello, utilizzabile come area di svago all aperto con un interessante panoramica verso il mare a nord-ovest e sud-ovest, è completato dalla presenza di una pensilina che copre parte del livello e con la sua articolazione e distribuzione, caratterizza e connota l intero Centro. Il livello inferiore a q. 5,00 m, ospita la zona a sedere del bar, un grande locale destinato a spazi associativi (con capienza inferiore a 100 persone), i vani tecnologici. Questo livello è raggiungibile direttamente dall esterno tramite una grande scalinata all aperto, oppure direttamente dal piano terra del Centro tramite scala interna CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE La struttura portante del centro è costituita da un reticolo di travi e pilastri gettati in opera; le fondazioni sono del tipo discontinuo a plinti isolati con travi irrigidenti di collegamento; gli orizzontamenti sono a struttura mista con travetti prefabbricati a nervature parallele e blocchi di laterizio forati (25+5 cm); nella zona della piscina/palestra, invece, gli orizzontamenti sono realizzati con pannelli alveolari estrusi in c.a.p. (H=40cm e L=16m). La struttura portante dell auditorium è costituita dall assemblaggio di pilastri in acciaio HEA, disposti lungo il perimetro dell edificio ed intervallati di circa 20, e da un orditura principale di travi in acciaio disposte a raggiera sormontate da arcarecci anch essi in acciaio. La fondazione è costituita da una platea in c.a. con forma di corona circolare su cui sono ancorati i pilastri in acciaio. La chiusura verticale esterna del centro, procedendo dall interno verso l esterno, è così composta: tinteggiatura con tre passate di pittura lavabile di resine sintetiche acriliche emulsionabili in colori correnti; intonaco civile a tre strati in malta bastarda; muratura a cassetta dello spessore totale di 50cm, con fodera interna in tufo locale dello spessore di Studio Tecnico Fuzio BARI via cognetti 44 - tel fax architetto@francescofuzio.com 2

3 15cm, intercapedine dello spessore di 5cm, fodera esterna in pietra di carparo a faccia vista dello spessore di 30cm. Le chiusure verticali interne del centro, sono tutte realizzate con mattoni forati e malta di cemento dello spessore di 15 cm, rivestite su ambo le facce. La chiusura verticale esterna dell auditorium è identica a quella del centro, con la variante che la fodera interna della muratura a cassetta non è rivestita con intonaco, ma è anch essa in pietra di carparo a faccia vista RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE La superficie totale del piano terra, al netto dell auditorium, è di mq c.a; quella dell auditorium è di 315 mq c.a.; la superficie totale del piano interrato è di 1500 mq c.a., dei quali 750mq c.a sono spazi all aperto. L altezza utile netta del piano interrato è di 4,25m; quella del Centro a piano terra è di 4,50 m, quella dell auditorium è variabile 5,70/6,20 m. Pertanto, l edificio è di altezza antincendio fino a 24 m; conseguentemente, tutte le strutture hanno resistenza al fuoco non minore di R/REI 90. I requisiti di resistenza la fuoco degli elementi strutturali e di compartimentazione nonché delle porte e degli altri elementi di chiusura, sono valutati e attestati in conformità al decreto ministeriale 4 maggio REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI Le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali sono le seguenti: a) negli atrii, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe e nei passaggi in genere, sono utilizzati materiali di classe 1 in ragione, al massimo, del 50% della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitti + proiezioni orizzontali delle scale); per le restanti parti sono impiegati materiali di classe 0; b) in tutti gli altri ambienti i materiali di rivestimento dei pavimenti sono almeno di classe 2 e gli altri materiali di rivestimento sono di classe 1; c) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi e simili) sono di classe di reazione al fuoco non superiore a 1; d) i mobili imbottiti ed i materassi sono di classe 1 IM; e) i materiali isolanti in vista, con componente isolante direttamente esposto alle fiamme, sono di classe di reazione al fuoco non superiore a 1; f) i materiali di cui alle lettere precedenti sono omologati ai sensi del decreto del Ministro dell interno 26 giugno 1984 (S.O. Gazzetta Ufficiale n. 234 del 25 agosto 1984); g) laddove è prevista la posa in opera, a parete e a soffitto, di rivestimenti lignei, essi saranno opportunamente trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1 di reazione al fuoco, secondo le modalità e le indicazioni contenute nel decreto del Ministro dell interno 6 marzo 1992 (Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo 1992); COMPARTIMENTAZIONE Il Centro a piano terra, per configurazione funzionale e strutturale, definisce un compartimento antincendio avendo una superficie non superiore a 1500 mq; esso è separato dall auditorium da struttura e da porta con caratteristiche REI SCALE E ASCENSORI Studio Tecnico Fuzio BARI via cognetti 44 - tel fax architetto@francescofuzio.com 3

4 E previsto un vano scala che collega unicamente il piano terra con l interrato tramite un sistema di tre rampe. A piano interrato, il vano scala confina direttamente con l esterno: pertanto, la scala non è di tipo protetto. Le rampe sono rettilinee, hanno più di tre gradini e meno di quindici. In posizione centrale rispetto alle tre rampe di scale, si prevede un ascensore con funzionamento oleodinamico, a norma del D.M. 14/6/89 n Legge 13 del 9/1/89 - D.P.R. 24/7/96 n AFFOLLAMENTO E CAPACITA DI DEFLUSSO Il massimo affollamento è fissato nella misura di: - 0,1 persone/mq negli ambulatori; - 0,4 persone/mq nella sale d attesa. Ai fini del dimensionamento delle uscite, le capacità di deflusso del Centro a piano terra, è fissata in SISTEMI DI VIE D USCITA E LUNGHEZZE DELLE VIE D USCITA AL PIANO Il Centro è provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita dimensionato in base al massimo affollamento previsto ed alle capacità di deflusso sopra stabilite, che, attraverso percorsi indipendenti, adducono in luogo sicuro all esterno. La larghezza utile dei percorsi è misurata deducendo l ingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori. Tra gli elementi sporgenti non sono considerati quelli posti ad un altezza superiore a 2 m ed i corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm. I pavimenti in genere ed i gradini in particolare, non hanno superfici sdrucciolevoli. Superfici vetrate e specchi saranno disposti in modo che non possano trarre in inganno sulla direzione dell uscita. Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possono costituire impedimento al regolare deflusso delle persone. Il numero delle uscite, che dal Centro adducono all esterno, è pari a 5. Dette uscite, ubicate in posizioni contrapposte rispetto allo sviluppo longitudinale dell edificio, sono dotate di porte apribili nel verso dell esodo con un sistema a semplice spinta. La larghezza di ogni singola via di uscita è sempre multipla del modulo di uscita (0,6 m) e comunque non inferiore a due moduli (1,2 m). La larghezza totale delle uscite, espressa in numero di moduli di uscita, è determinata dal rapporto tra il max affollamento previsto e la capacità di deflusso relativa. - Attesa: (8,00x5,00 + 5,00x5,00 + 4,00x5,00) = 85 mq x 0,4 persone/mq = 34 persone - Ambulatori + piscina + palestra + studi medici: ( ) = 513 mq x 0,1 persone/mq = 52 persone. La larghezza delle vie di esodo e delle uscite, sempre superiore alla minima richiesta, è determinata come segue: 52 persone : 50 = 1,04 moduli; Le uscite dal Centro sono ampiamente superiore a quelle richieste x 5 : 0.60 = 10 Moduli >1,04 Moduli. Studio Tecnico Fuzio BARI via cognetti 44 - tel fax architetto@francescofuzio.com 4

5 La lunghezza massima del percorso di uscita, misurata a partire dalla porta di ciascun locale, non è mai superiore 40 m consentiti dalla norma IMPIANTI TECNOLOGICI Non si prevede la presenza di impianti di produzione di calore funzionanti a combustibile solido, liquido e gassoso. L impianto di condizionamento e ventilazione è stato progettato nell osservanza dei seguenti criteri: A) IMPIANTI CENTRALIZZATI Le unità di trattamento dell'aria e i gruppi frigoriferi sono installati all esterno del Centro. Nei gruppi frigoriferi sono utilizzati come fluidi frigoriferi prodotti non infiammabili e non tossici. B) CONDOTTE Le condotte sono previste in materiale di classe 0 di reazione al fuoco; le tubazioni flessibili di raccordo sono previste di classe di reazione al fuoco non superiore a 2. Le condotte non attraversano: - luoghi sicuri, che non siano a cielo libero; - vani scala e vani ascensore; - locali che presentino pericolo di incendio, di esplosione e di scoppio. Quando l'attraversamento dei soprarichiamati locali si rende indispensabile, le condotte sono racchiuse in strutture resistenti al fuoco di classe almeno pari a quella del vano attraversato. Quando le condotte attraversano strutture che delimitano i compartimenti, nelle condotte è installata, in corrispondenza degli attraversamenti, almeno una serranda avente resistenza al fuoco pari a quella della struttura che attraversano, azionata automaticamente e direttamente da rivelatori di fumo. Negli attraversamenti di pareti e solai, lo spazio attorno alle condotte è sigillato con materiale di classe 0, senza tuttavia ostacolare le dilatazioni delle stesse. C) DISPOSITIVI DI CONTROLLO L impianto è dotato di un dispositivo di comando manuale, situato in un punto facilmente accessibile, per l'arresto dei ventilatori in caso d'incendio. Inoltre, l impianto è munito, all'interno delle condotte, di rivelatori di fumo che comandano automaticamente l'arresto dei ventilatori e la chiusura delle serrande tagliafuoco. L intervento dei rivelatori è segnalato nella centrale di controllo degli impianti di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi. L'intervento dei dispositivi, sia manuali che automatici, non consente la rimessa in marcia dei ventilatori senza l'intervento manuale dell'operatore. D) IMPIANTI LOCALIZZATI Non è previsto il condizionamento dell'aria a mezzo di armadi condizionatori e, comunque, l'impiego di apparecchiature a fiamma libera IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici sono previsti in conformità alla legge 1 marzo 1968, n. 186, (Gazzetta Ufficiale n. 77 del 23 marzo 1968). In particolare ai fini della prevenzione degli incendi gli impianti elettrici: - non costituiscono causa primaria di incendio o di esplosione; Studio Tecnico Fuzio BARI via cognetti 44 - tel fax architetto@francescofuzio.com 5

6 - non forniscono alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi. Il comportamento al fuoco della membratura è compatibile con la specifica destinazione d uso dei singoli locali; - sono suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell intero sistema (utenza); - dispongono di apparecchi di manovra ubicati in posizioni protette e riportano chiare indicazioni dei circuiti cui si riferiscono. I seguenti sistemi di utenza dispongono di impianti di sicurezza: a) illuminazione; b) allarme; c) rivelazione; d) impianti di estinzione degli incendi; La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui alla legge 5 marzo 1990, n. 46, e successivi regolamenti di applicazione. L alimentazione di sicurezza è automatica ad interruzione breve ( 0,5 s) per gli impianti di rivelazione, allarme e illuminazione; ad interruzione media ( 15 s) per impianto idrico antincendio. Il dispositivo di carica degli accumulatori è di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore. L autonomia dell alimentazione di sicurezza consente lo svolgimento in sicurezza del soccorso e dello spegnimento per il tempo necessario; in ogni caso l autonomia minima viene stabilita per ogni impianto come segue: - rivelazione e allarme: 30 minuti; - illuminazione di sicurezza: 1 ora; - impianto idrico antincendio: 1 ora. L installazione dei gruppi elettrogeni è conforme alle regole tecniche vigenti. L impianto di illuminazione di sicurezza assicura un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad un metro di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita, e non inferiore a 2 lux negli altri ambienti accessibili al pubblico. Il quadro elettrico generale è ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall incendio MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI Le attrezzature e gli impianti di estinzione degli incendi sono realizzati a regola d arte ed in conformità a quanto di seguito indicato. Tutti i locali sono dotati di un adeguato numero di estintori portatili. Gli estintori sono distribuiti in modo uniforme nell area da proteggere, e comunque sono presenti: - lungo le vie di esodo, in prossimità degli accessi; - in prossimità di aree a maggior pericolo. Gli estintori sono ubicati in posizione facilmente accessibile e visibile in modo che la distanza che una persona deve percorrere per utilizzarli non sia superiore a 30 m. Gli estintori portatili sono installati in ragione di uno ogni 100 m 2 di pavimento, o frazione, con un minimo di due estintori per piano o per compartimento. Studio Tecnico Fuzio BARI via cognetti 44 - tel fax architetto@francescofuzio.com 6

7 Gli estintori portatili hanno capacità estinguente non inferiore a 34A C, e con carica minima pari a 6 kg. L'impianto di spegnimento a naspi, è costituito da una rete di tubazioni zincate, realizzata ad anello, posta a pavimento, dalla quale si diramano gli stacchi ai naspi. Le apparecchiature di estinzione comprendono naspi DN25 ubicati all interno del Centro ; L impianto antincendio ha caratteristiche idrauliche tali da garantire una portata minima di 60l/min per ciascun naspo ad una pressione residua di almeno 2 bar, considerando il funzionamento contemporaneo non meno di 4 naspi nella posizione idraulicamente più sfavorevole. Per soddisfare queste condizioni per un tempo minimo di 60 minuti è stata prevista una vasca di accumulo di capacità non inferiore a: (4 x 60l/min x 60min) = 15 mc ed un gruppo di pompaggio atto a fornire le portate e le pressioni richieste nei punti più sfavoriti. La riserva idrica è costituita da una vasca posta al piano interrato in apposita sede, in grado di assicurare il funzionamento degli impianti per 1 (una) ora; la vasca è alimentata direttamente dall acquedotto mediante una tubazione indipendente e da questa si diparte un gruppo di riempimento costituito da due valvole a farfalla e da due valvole a galleggiante. L impianto è alimentato sia direttamente dall'acquedotto che da un gruppo di pompaggio costruito secondo la norma UNI 9490, costituito da due pompe principali, di cui una di riserva, e una pompa pilota che preleva l'acqua dalla vasca di riserva. Il gruppo, avrà le seguenti caratteristiche: - portata di ciascuna pompa principale: 4,2 m 3 /h - prevalenza nel punto di lavoro: 30 mca; Una tubazione di sfiato ed una di troppo pieno, rendono la vasca completa e funzionante. Nella centrale, posta in prossimità della vasca antincendio e realizzata a norma UNI 9490, sono inoltre installate le apparecchiature per il controllo del livello acqua nella vasca di accumulo, un misuratore di portata per l esecuzione delle prove da parte dei VV.F. Tutte le tubazioni sono in acciaio zincato trafilato secondo UNI 8863-M. I naspi DN25, conformi alla UNI EN 671-1, saranno installati in idonea cassetta completa di portello in alluminio con vetro del tipo da incasso a parete IMPIANTI DI RIVELAZIONE, SEGNALAZIONE E ALLARME E prevista l installazione di un impianto di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi. Gli impianti saranno realizzati a regola d arte secondo le norme UNI SEGNALETICA DI SICUREZZA E previsto un sistema di segnaletica di sicurezza, espressamente finalizzato alla sicurezza antincendio, conforme alle disposizioni di cui al decreto legislativo n.493; inoltre è osservato quanto prescritto all art. 1 del decreto del presidente della Repubblica n.503, in materia di eliminazione delle barriere architettoniche GESTIONE DELLA SICUREZZA Oltre ai criteri contenuti nel decreto del Ministero dell Interno del , per la gestione della sicurezza antincendio, sarà predisposto un piano di emergenza, che deve indicare: - le azioni che il personale addetto deve mettere in atto in caso di incendio a salvaguardia dei degenti, degli utenti dei servizi e dei visitatori; Studio Tecnico Fuzio BARI via cognetti 44 - tel fax architetto@francescofuzio.com 7

8 - le procedure per l esodo degli occupanti. Ai fini del necessario coordinamento delle operazioni da affrontare in situazioni di emergenza, sarà predisposto un apposito centro di gestione delle emergenze che, eventualmente, può coincidere con la portineria e/o reception. All interno del centro di gestione delle emergenze devono essere custodite le planimetrie dell intera struttura riportanti l ubicazione delle vie d uscita, dei mezzi e degli impianti di estinzione e dei locali a rischio specifico, il piano di emergenza, l elenco completo del personale, i numeri telefonici necessari in caso di emergenza. Il centro di gestione delle emergenze sarà accessibile al personale responsabile della gestione dell emergenza, ai Vigili del Fuoco, alle Autorità esterne e deve essere presidiato da personale incaricato INFORMAZIONE E FORMAZIONE La formazione e l informazione del personale deve essere attuata secondo i criteri enunciati nel decreto del Ministero dell Interno del ISTRUZIONI DI SICUREZZA In ciascun piano della struttura, in prossimità degli accessi, lungo i corridoi e nelle aree di sosta, saranno esposte bene in vista, precise istruzioni relative al comportamento del personale e del pubblico in caso di emergenza corredate da planimetrie che riportino i percorsi per raggiungere le uscite. In ciascun locale precise istruzioni, esposte bene in vista, indicheranno il comportamento da tenere in caso di incendio. Le istruzioni saranno accompagnate da una planimetria che indichi schematicamente la posizione del locale rispetto alle vie di esodo e alle uscite. Studio Tecnico Fuzio BARI via cognetti 44 - tel fax architetto@francescofuzio.com 8

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