Ing. Giovanni NANNI 18/11/2013. Ing. Giovanni NANNI 20/11/2013
|
|
- Cristoforo Crippa
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1.1 Oiettivi e fondmenti di prevenzione incendi e competenze del CNWF In questo mito vengono nlizzti gli oiettivi dell prevenzione incendi, introdotti i criteri generli per l vlutzione del rischio di incendio e per l individuzione delle misure preventive, protettive e di esercizio necessrie per mitigre il rischio. Inoltre, viene illustrt l'orgnizzzione del Corpo Nzionle dei Vigili del Fuoco in merito lle competenze nel settore dell prevenzione incendi. 1.3 Legislzione sull sicurezz ntincendi Nell lezione si svilupp un sintetico qudro dei principli provvedimenti legisltivi e regolmentri che disciplinno l mteri, ccennndo nche l processo evolutivo che h interessto il settore dl 1941 d oggi. Vengono inoltre evidenziti, in relzione gli oiettivi di sicurezz stiliti dlle leggi di riferimento, le modlità di ppliczione delle misure preventive e protettive finlizzte compensre il rischio di incendio per il settore dell prevenzione incendi e dell sicurezz nei luoghi di lvoro. Viene infine nlizzto il ruolo, le competenze e le connesse responsilità dei professionisti che si occupno di progettzione, relizzzione e certificzione nel settore dell prevenzione incendi. 1. Direttive comunitrie con ricdut sull prevenzione incendi L lezione trtt del requisito dell sicurezz in cso di incendio per i prodotti d costruzione, introdotto dll Direttiv 89/106/CEE e dl reltivo documento interprettivo e ripreso dl Regolmento (UÈ) n. 305/011 del Prlmento Europeo..3 Misure di prevenzione degli incendi Viene introdotto il concetto di rischio di incendio ed evidenziti i crteri generli di compenszione del rischio ttrverso le misure di prevenzione..1 Generlità sull comustione e sostnze pericolose Prte A 4 Vengono nlizzti, puntulmente, tutti i prmetri, gli elementi coinvolti nell'innesco e nell propgzione dell'incendio (comustione, prodotti e regenti, rezione di comustione, fonti di innesco ed energi di ttivzione, cmpo di infimmilità, tempertur di infimmilità, tempertur di ccensione, tempertur di comustione, prodotti dell comustione, curv tempo-tempertur, sostnze pericolose comustiili ed infimmili (crtteristiche e clssificzione), esplosioni di miscele infimmili di gs, vpori e polveri)..1 Generlità sull comustione e sostnze pericolose Prte B 1 Sostnze pericolose comustiili ed infimmili (crtteristiche e clssificzione), esplosioni di miscele infimmili di gs, vpori e polveri).. Sostnze estinguenti 3 Prtendo dll clssificzione dei fuochi vengono descritti i meccnismi che influenzno l'estinzione dell'incendio e illustrte le peculirità delle sostnze estinguenti (cqu, cqu frziont/neulizzt, schiume, polveri, gs inerti) effettundo le necessrie comprzioni fr le vrie sostnze estinguenti. Completno l'rgomento lcuni cenni sui nuovi prodotti e sulle procedure per l loro omologzione o pprovzione i fini ntincendio..4 Test di verific di pprendimento (sull intero Modulo ) T 3.1 Crico d'incendio Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: D.M. 9 mrzo 007, crico di incendio e reltivo procedimento di clcolo, regime trnsitorio, individuzione del livello di prestzione richiesto, determinzione del crico di incendio specifico, crico di incendio specifico di progetto, fttori correttivi del Ing. Giovnni NANNI Ing. Giovnni NANNI Ing. Cristino CUSIN Ing. Cristino CUSIN Ing. Frizio 18/11/013 0/11/013 /11/013 5/11/013 7/11/013
2 crico di incendio specifico, individuzione dell clsse di resistenz l fuoco. 3.3 Rezione l fuoco dei mterili. Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: D.M. 15 mrzo 005, prmetri dell rezione l fuoco, metodi di prov e clssificzione dei mterili, mterili di rredo e di rivestimento, mterili isolnti, moili imottiti, mterili legnosi trttti con prodotti vernicimi ignifughi, certificzioni, omologzione e commercilizzzione, prescrizioni normtive sull rezione l fuoco, migliormento dell rezione l fuoco dei mterili, certificzioni e reltiv modulistic, controllo nel tempo. 3. Resistenz l fuoco delle strutture. 4 Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: D.M. 16 ferio 007, llinemento ll normtiv europe, prodotti ed elementi costruttivi clssificti, crtteristiche di resistenz l fuoco, elementi e prestzioni ttese, elementi portnti e non portnti e prestzioni ttese, clssificzione in se i risultti di prov, clssificzione in se i risultti di clcolo, clssificzione in se i confronti con telle, individuzione dell clsse di resistenz l fuoco, certificzioni e reltiv modulistic, controllo nel tempo. Anlisi di csi prtici. 3.4 Altre misure di protezione pssiv. 3 Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: ccessi, ccostmento dei mezzi di soccorso, distnze di sicurezz (interne, esterne, di protezione), comprtimentzione (orizzontle e verticle), dimensionmento, crtteristiche e protezione delle vie di esodo (lunghezz, lrghezz, numero di uscite, tipi di porte e sistemi di pertur, tipi di filtri e di scle, luoghi sicuri e spzi clmi), erzione. Anlisi di csi prtici sul dimensionmento delle vie di esodo. 4. Protezione ttiv: Estintori di incendio porttili e crrellti. 1 Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: riferimenti normtivi, focoli tipo, certificto di prov, omologzione, etichetttur, criteri generli di scelt, modlità di protezione degli mienti e mnutenzione. 3.5 Test di verific di pprendimento (sull intero Modulo 3) T 4.1 Sistemi di rilevzione utomtic di incendio, llrme e sistemi di limentzioni di sicurezz. Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: riferimenti normtivi, modlità costruttive e peculirità dei sistemi, certificzioni, reltiv modulistic e mnutenzione. 4.4 Impinti di controllo fumi e clore, di tipo meccnico e nturle, e sistemi di ventilzione. Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: riferimenti normtivi, modlità costruttive e peculirità dei sistemi, certificzioni, reltiv modulistic e mnutenzione. 4.3 Impinti di estinzione incendi di tipo utomtico e/o mnule. 4 Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: riferimenti normtivi, modlità costruttive e peculirità dei vri impinti (reti idrnti, sprinkler, ltre tipologie di impinti), certificzioni e reltiv modulistic, mnutenzione. Anlisi di csi prtici. 4.5 Test di verific di pprendimento (sull intero Modulo 4) T 5. Procedimenti di prevenzione incendi. 3 Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: ttività soggette, vlutzione dei progetti, controlli di prevenzione incendi, ttestzione di rinnovo periodico di conformità ntincendio, olighi connessi ll'esercizio dell'ttività, deroghe, null ost di fttiilità, verifiche in corso d'oper, reltiv Ing. Frizio Ing. Frizio Arch. Lucino BUONPANE Ing. Luigi FERRAIUOLO 9/11/013 0/1/013 06/1/013 Ing. Wlter TUZI 09/1/013 Ing. Annlici VITULLO 11/1/013
3 modulistic e certificzioni. Anlisi di rischio e individuzione delle misure di sicurezz equivlenti. 1 Nell lezione viene illustrto il processo logico che consente di vlutre l ggrvio di rischio dovuto ll mnct osservnz dell disposizione di prevenzione incendi ll qule si intende derogre Anlisi di rischio e individuzione delle misure di sicurezz equivlenti. Individuzione delle misure di prevenzione e/o di protezione che permettono di grntire ll'ttività lo stesso grdo di sicurezz che si otterree rispettndo integrlmente l normtiv. Gestione dell sicurezz Prte A Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: elementi principli per gestire l sicurezz in condizioni di emergenz, formzione degli ddetti ntincendio, squdr ziendle, pino di emergenz. 5.5 Test di verific di pprendimento (sull intero Modulo 5) T 7.1 Sicurezz ntincendio nei luoghi di lvoro - Riferimenti normtivi 1 Nell lezione viene illustrto il D.Lgs. 9 prile 008, n. 81, il D.lgs. 3 gosto 009, n. 106, il D.M. 10 mrzo 1998 e ss.mm.ii e le competenze del CNWF in tle settore. 7. Vlutzione del rischio di incendio nei luoghi di lvoro. Nell lezione viene illustrt l metodologi di individuzione delle misure di prevenzione, di protezione e di gestione, sull scort delle risultnze dell vlutzione del rischio di incendio effettuto secondo l'llegto l D.M. 10 mrzo 1998 e ss.mm.ii. 7.3 Apprto snziontorio. 1 Nell lezione viene illustrto, per gli spetti peculiri del rischio di incendio, il D.Lgs. 19 dicemre 1994, n.758, che disciplin l'pprto snziontorio in mteri di sicurezz sul lvoro. 9.1 Schem tipo dell regol tecnic Attività di tipo civile Nell lezione viene esmint l struttur tipo dell regol tecnic di prevenzione incendi, le connessioni con le norme di prodotto e di impinto e ne viene fornit l chive di lettur, in relzione gli oiettivi ed l cmpo di ppliczione. Ing. Ginfrnco TRIPI Arch. Lucino BUONPANE Ing. Polo MAURIZI 9. Attività rischio specifico (impinti produzione clore, gruppi elettrogeni e di cogenerzione, scensori) 9. Attività rischio specifico (utorimesse) 1 Ing. Pierpolo PATRIZIETTI 9.6 Edifici commercili Edifici di civile itzione 1 Ing. Pierpolo 9.4 Attività ricettive e snitrie (lerghi, ospedli) 3 PATRIZIETTI 9.3 Attività con notevole ffollmento (uffici) 1 Ing. Frncesco 9.5 Attività di pulico spettcolo e intrttenimento (cinem, tetri, impinti 3 MARTINO sportivi) 9.3 Attività con notevole ffollmento (scuole) Ing. Frncesco 9.7 Edifici pregevoli (musei e rchivi) MARTINO 9.9 Test di verific di pprendimento (sull intero Modulo 9) T 9.1 Esercitzione: Attività di tipo civile 4 Ing. Alessndro 0 COCCIA 13/1/013 16/1/013 18/1/013 0/1/013 08/01/014 10/01/014 13/01/014 15/01/014
4 10. 1 L'esercitzione h lo scopo di fr pplicre i discenti un regol tecnic di prevenzione incendi ttrverso l predisposizione di un progetto finlizzto ll cquisizione del prere di conformità i sensi dell'rt. 3 del DPR 151/0 Schem tipo dell regol tecnic Attività di tipo industrile Nell lezione viene esmint l struttur tipo dell regol tecnic di prevenzione incendi, le connessioni con le norme di prodotto e di impinto e ne viene fornit l chive di lettur in relzione gli oiettivi ed l cmpo di ppliczione. Linee di trsporto e distriuzione di gs infimmili Ing. Mrio PRINCE Depositi di gs infimmili 4 Ing. Vincenzo 3 PANNO 10. Depositi di liquidi infimmili ed lcoli 4 Arch. Polo CICIONE 10. Distriutori di crurnti per utotrzione 5 Ing. Cnio 10. Produzione, deposito e vendit sostnze esplosive FASTIGGI Deposito e utilizzo sostnze rdiogene Termini, definizioni generli, simoli grfici di prevenzione incendi e segnletic di sicurezz. Ing. Giovnni Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: D.M , D.Lgs. CARELLA 81/008 per qunto ttiene l segnletic di sicurezz. 10. Test di verific di pprendimento (sull intero Modulo 10) T Esercitzione: Attività di tipo industrile 4 9 L'esercitzione h lo scopo di fr pplicre i discenti un regol tecnic di prevenzione incendi ttrverso l predisposizione di un progetto finlizzto ll cquisizione del prere di conformità i sensi dell'rt. 3 del DPR 151/0 6.1 Riferimenti normtivi sull'pproccio ingegneristico Nell lezione viene illustrto il D.M. 9 mggio 007, si sotto il profilo procedurle che d un punto di vist del processo di vlutzione. 6. Metodologi su cui si s l'pproccio ingegneristico Nell lezione vengono forniti elementi di se sull'pproccio ingegneristico, con prticolre riferimento ll'spetto dell identificzione degli oiettivi di sicurezz ntincendio, dell individuzione dei livelli di prestzione e dell selezione degli scenri di incendio di progetto. Vengono, inoltre, illustrte le crtteristiche dei principli modelli di clcolo e forniti gli elementi per l scelt dei vlori di input e per l lettur rgiont dei risultti delle elorzioni, necessri per l predisposizione dell documentzione funzionle ll stesur del progetto finle. 6.3 II sistem di gestione dell sicurezz ntincendio 1 Nell lezione vengono forniti gli elementi di conoscenz per strutturre, conspevolmente ed in line con gli scenri di incendio dottti nell fse preliminre di nlisi, un progrmm di mntenimento del livello di sicurezz ntincendio. 5.4 Gestione dell sicurezz Prte B 1 Nell lezione vengono ffrontti i seguenti rgomenti: elementi principli per Ing. Pier PIETRIBIASI Ing. Antonio LA MALFA Ing. Antonio LA MALFA 17/01/014 0/01/014 /01/014 4/01/014 7/01/014 9/01/014 03/0/014 05/0/014
5 gestire l sicurezz in condizioni ordinrie, criteri per il mntenimento delle condizioni di sicurezz di progetto, sorveglinz, controllo, mnutenzione. Progettzione in mncnz di regole tecniche - Individuzione dei pericoli di incendio e nlisi delle condizioni l contorno. L lezione fornisce gli elementi per individure i pericoli di incendio dell ttività oggetto dell progettzione prtendo dll nlisi: dell destinzione d'uso dei vri locli che compongono l'ttività, delle sostnze pericolose presenti, delle reltive modlità di stoccggio e delle possiili fonti di innesco dovute impinti, lvorzioni, mcchine, ttrezzture, ree rischio specifico. Inoltre, viene nlizzto come le condizioni l contorno possono influenzre Io sviluppo e il contenimento dell'incendio. Vlutzione qulittiv del rischio. In quest lezione si ffront l'spetto dell vntzione qulittiv del rischio derivnte dl confronto dello scenrio di incendio, che scturisce dll'nlisi dei pericoli e delle condizioni l contorno, con gli oiettivi generli di sicurezz, snciti dlle leggi istituzionli, e gli oiettivi specifici di sicurezz peculiri dell ttività che si intende progettre. Individuzione delle misure di compenszione del rischio. In quest lezione vengono ffrontti gli spetti reltivi ll compenszione del rischio di incendio derivnte dl processo di nlisi illustrto nelle due precedenti lezioni e vengono forniti gli strumenti conoscitivi per individure, fr le misure di prevenzione e protezione, quelle più idonee contenere il rischio di incendio residuo entro vlori ccettili Test di verific di pprendimento (sull intero Modulo 11) Esercitzione: Progettzione in mncnz di regole tecniche 4 L'esercitzione h lo scopo di fr pplicre i discenti i criteri per individure, in mncnz di un regol tecnic di riferimento, le misure di prevenzione e protezione necessrie per compensre il rischio di incendio, in relzione gli oiettivi fondmentli snciti dlle leggi di prevenzione incendi. Il tutto è finlizzto ll predisposizione di un progetto per cquisire il prere di conformità i sensi dell'lt. 3 del DPR 151/0 8.1 Attività rischio di incidente rilevnte - Riferimenti normtivi. Vengono illustrti i cpisldi del D.Lgs. 17 gosto 1999, n. 334 e ss.mm.ii. ivi compresi l composizione, le competenze e l'ttività dei Comitti tecnici regionli. 8. Attività rischio di incidente rilevnte - Rpporto di sicurezz. Vengono ffrontti gli elementi fondnti del rpporto di sicurezz. 1 MODULO 1 - VISITA PRESSO UN'ATTIVITÀ SOGGETTA Propost di visit: T Ing. Polo MAURIZI Ing. Mrio CACCIOTTOLI Ing. Rffello CERRITELLI 4 Ing. Vlter MELOTTI ESAME DI FINE CORSO 4 L'esme di fine corso è rticolto in un prov quiz di 50 domnde rispost multipl (3 possiili risposte), d effetture in 60 minuti, ed in un SIGG.RI prov orle ll qule sono mmessi i cndidti che ino risposto DIRIGENTI VV.F. positivmente d lmeno 35 domnde. DELL EMILIA- Il cndidto che non risponde positivmente d lmeno 35 domnde, ROMAGNA oppure non super positivmente l prov orle, può ripetere l'esme dopo un periodo di lmeno un mese. In cso di ulteriore esito negtivo il cndidto deve frequentre un nuovo corso. 07/0/014 10/0/014 1/0/014 14/0/014 17/0/014
Ing. Giovanni NANNI 01/09/2014. Ing. Giovanni NANNI 03/09/2014. Ing. Cristiano CUSIN 05/09/2014. Ing. Cristiano CUSIN 08/09/2014
1.1 Oiettivi e fondmenti di prevenzione incendi e competenze del CNWF 2 In questo mito vengono nlizzti gli oiettivi dell prevenzione incendi, introdotti i criteri generli per l vlutzione del rischio di
DettagliCorso base di specializzazione di prevenzione incendi D.M 05/08/2011
Collegio Geometri e Geometri Lureti dell Provinci di Moden Associzione Geometri Lieri Professionisti dell Provinci di Moden CON IL PATROCINIO DEI SEGUENTI ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI Corso se di specilizzzione
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ferrara
Mod Tema trattato H docente data Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNWF In questo ambito vengono analizzati gli obiettivi della prevenzione incendi, introdotti i criteri generali
DettagliCollegio Periti Industriali - Collegio Geometri - Collegio Periti Agrari della Provincia di Bologna
In questo ambito vengono analizzati gli obiettivi della prevenzione incendi, introdotti i criteri generali per la valutazione del rischio di incendio e per la individuazione delle misure preventive, protettive
DettagliCALENDARIO DEL CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI FERRARA 2013
1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNWF 2 Ing. Giovanni NANNI 23.02 SAB In questo ambito vengono analizzati gli obiettivi della prevenzione incendi, introdotti i criteri
DettagliDUOSTEEL GD. Canne Fumarie Doppia Parete Grandi Diametri Coibentazione 50 mm. Canne fumarie in acciaio Inox
Cnne Fumrie Doppi Prete Grndi Dimetri Coientzione 50 mm Cnne fumrie in cciio Inox Cnne fumrie Doppi Prete Grndi Dimetri INDICE 1 Elemento diritto mm 500... pg. 3 2 Elemento diritto mm 1000... pg. 3 3 Elemento
DettagliCALENDARIO DEL CORSO DI SPECIALIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI FERRARA 2016
1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNWF 2 In questo ambito vengono analizzati gli obiettivi della prevenzione incendi, introdotti i criteri generali per la valutazione del
Dettagli-37 t+ -6MA62015 DELIBERAZIONE N. del Atti n. -/-
VIosPEoALE S^n.(GBr\R,,r,,1,,:r, ;,;;,; rr, r'-'-rr, "r,-^no -37 t+ -6MA62015 DELIBERAZIONE N. del Atti n. -/- KR/p Foglio n. 1 di 4 OGGETTO: decreto 19 mrzo 2015 - ggiornmento dell regol tecnic di prevenzione
DettagliRIChIestA di BORsA di studio UNIVeRsItà O IstItUtI equipollenti
prot. Istituto di Previdenz e Assistenz RIChIestA di BORsA di studio UNIVeRsItà O IstItUtI equipollenti SpzIo RISeRVTo ll Ip Cndidto punteggio esito Il sottoscritto (iscritto ll Ip) nto/ il residente in
DettagliDI OFFERTA FORMATIVA:
Stndrd di Percorso Formtivo Corso di formzione per l bilitzione di tecnici certifictori esclusivmente in mteri di certificzione energetic degli edifici i sensi del DPR 16 prile 2013, n. 75, rt. 2, commi
DettagliCatalogo dettagliato delle prestazioni 2015 (cfr. art. 14 del regolamento del fondo)
Ctlogo ettglito elle prestzioni 2015 (cfr. rt. 14 el regolmento el fono) Prestzioni e gli OML reg. e cnt. (Slute e) Socile : Sviluppo e mntenimento i un sistem completo i formzione professionle i bse e
DettagliBOZZA CORSO BASE PROFESSIONISTI ANTINCENDIO - D.M. 05/08/2011
Ente di diritto pubblico non economico sotto la vigilanza del Ministero della Giustizia Art. 0 R.D. 75/99 74 Verona Via A. Sacchi, 6 Tel. +9 045 85.7.7 Fax + 9 045 84.9.84 E-mail: segreteriaperiti@tin.it
DettagliCollegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Pescara
D.M. 05 Agosto 0 - OBBIETTIVI E DESTINATARI DEL CORSO Il corso, rivolto ai soggetti in possesso dei requisiti previsti dall Art.3 del D.M. 5 Agosto 0, ha l obbiettivo di formare le figure professionali
DettagliCOMUNICAZIONE PER VARIAZIONE BIVACCHI FISSI (Legge regionale 18 febbraio 2010, n. 8)
COMUNICAZIONE PER VARIAZIONE BIVACCHI FISSI (Legge regionle 18 febbrio 2010, n. 8) N Prot. VARIAZIONE...del (d compilrsi cur dell ufficio competente) Al Comune di.. Il/L sottoscritto/: Cognome Nome Dt
Dettagliprogramma aggiornato al 05/02/14
programma aggiornato al 05/02/14 Modulo 1: Obiettivi, direttive, Legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi Presentazione del corso Presidenti degli Ordini e Collegi 0.15 15.30 15.45 mercoledì
DettagliUDA N 2 Scienze e Tecnologie Applicate: Indirizzo INFORMATICA
Sch ed di pro gettzion e d elle Un ità d i App rend imento nu mero 1 UDA N 1 Scienze e Tecnologie Applicte: Indirizzo INFORMATICA UdA N 1 Disciplin Riferimento Titolo The incredibile mchine! informtic
DettagliFebbraio 2014. PROGETTO: Studio di Architettura e Urbanistica Dott. Arch. Guido Leoni Via Affò, 4 - Parma - tel. 0521.233423
Comune di Poviglio Provinci di Reggio Emili Relzione illustrtiv dell Delierzione Consilire di pprovzione, dei coefficienti e prmetri di conversione che ssicurno l equivlenz tr le definizioni e le modlità
DettagliDBGTXPA. struttura tecnica di supporto del CISIS CPSG. 18 Conferenza Nazionale ASITA Sessione speciale del CISIS. Firenze 16 ottobre 2014
DBGTXPA Presentzione del seminrio di formzione: Produzione, gestione ed utilizzzione dei Dtbse Geotopogrfici conformi lle regole tecniche del DM 10 novembre 2011 struttur tecnic di supporto del CISIS CPSG
DettagliWorkbook 2-35. Statica 36-49. Resistenza al fuoco 50-53. Estetica 54-55. Ecologia 56-73. Isolamento acustico 74-89. Acustica del locale 90-101
2-35 Sttic 36-49 Resistenz l fuoco 50-53 Estetic 54-55 Ecologi 56-73 Isolmento custico 74-89 Acustic del locle 90-101 Isolmento termico 102-113 Progettzione esecutiv Workook 114-121 122-127 Montggio Multifunzionle
DettagliSICU FORMULARIO PREVENZIONE INCENDI SICUREZZA PROGETTO - MATERIALI DI ALLESTIMENTO IMPIANTO ELETTRICO ALLEGATI PROSPETTO RIEPILOGATIVO
D restituire 60 giorni prim dell inizio dell evento PREVENZIONE INCENDI REZZA PROGETTO - MATERIALI DI ALLESTIMENTO IMPIANTO ELETTRICO ALLEGATI DATI DA COMPILARE OBBLIGATORIAMENTE A CURA DEL PARTECIPANTE:
Dettagli«ECOFILLER» Iniezione diretta di cariche minerali o di poliuretano riciclato. Eraldo Greco. Guido Podrecca. Commercial Director.
«ECOFILLER» Iniezione dirett di criche minerli o di poliuretno riciclto Erldo Greco Commercil Director Guido Podrecc R&D Mnger ANPE - 2 2 Conferenz Conferenz Nzionle Nzionle Premess Nei vri processi produttivi
DettagliDESCRIZIONE PROGETTO. Free Software e Didattica
Vi Lmrmor, 35 00010 Villnov di, Rom, 1. Tipologi progetto : Didttic curriculre Didttic extr-curriculre Accoglienz, orientmento, stge Formzione del personle Altro.. 2. Denominzione progetto Indicre Codice
DettagliCorso base di specializzazione in Prevenzione Incendi
Corso base di specializzazione in Prevenzione Incendi Modulo Argomento Ore Data Orario 1 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione
DettagliPROBLEMATICHE LEGATE ALL ENERGIA
Fcoltà di Architettur Ing. Luc Srto Le regole per l efficienz l energetic livello nzionle e l più recente disciplin dell Regione Lombrdi. L certificzione energetic degli edifici: stto dell rte e prospettive
DettagliCorso di Laurea in Chimica Regolamento Didattico
Corso di Lure in Chimic Regolmento Didttico Art.. Il Corso di Lure in Chimic h come finlità l formzione di lureti con competenze nei diversi settori dell chimic per qunto rigurd si gli spetti teorici che
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DI BENEVENTO
Lezione Programma didattico del corso base di specializzazione in Prevenzione Incendi organizzato ai sensi del DM 05.08.0 Ora Durata Argomento trattato Modulo Docente Data 6 OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE
DettagliBANDO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO AL REDDITO PER PERSONE E/O FAMIGLIE IN SITUAZIONE DI CRISI PER LA PERDITA DEL LAVORO - 2015
BANDO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO AL REDDITO PER PERSONE E/O FAMIGLIE IN SITUAZIONE DI CRISI PER LA PERDITA DEL LAVORO - 2015 Art. 1 - FINALITA E OGGETTO Il presente ndo disciplin le modlità per l'ssegnzione
DettagliIl Dirigente scolastico
ISITUTO COMPRENSIVO STATALE TORELLI FIORITTI Pizz dell Repubblic n.33-71011 APRICENA (FG) Tel. e Fx 0882 / 641311 Indirizzo di post elettronic: fgic86800@istruzione.it - C.F.: 93061260712 Post certifict:
DettagliDUOSTEEL 25. Canne Fumarie Doppia Parete Coibentazione 25 mm. Canne fumarie in acciaio Inox
Cnne Fumrie Doppi Prete Coibentzione 25 mm Cnne fumrie in cciio Inox CERTIFICAZIONI Cnne fumrie Doppi Prete INDICE 1 Elemento diritto mm 250... pg. 4 2 Elemento diritto mm 500... pg. 4 3 Elemento dritto
DettagliORDINE DEGLI ARCHITETTI. Della PROVINCIA DI TRAPANI. In collaborazione con Fiarcom. Corso di formazione PREVENZIONE INCENDI
ORDINE DEGLI ARCHITETTI Della PROVINCIA DI TRAPANI In collaborazione con Fiarcom Corso di formazione PREVENZIONE INCENDI Legge 7 dicembre 1984 n.818, DM 5 marzo 1985 e se0gg 12 GIUGNO- 26 SETTEMBRE 2015
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MESSINA PROGRAMMA
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE "PREVENZIONE INCENDI" AI SENSI DEL D.M. 05/08/2011 dal 2 aprile al 2 luglio 2014 ARGOMENTO: Obiettivi,direttive,legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi Data Ora
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI di cui all art. 4 del D.M. 5 agosto 2011
PROGRAMMA DEL CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI di cui all art. 4 del D.M. 5 agosto 011 A) OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI A1 A A3 A4 A5 A6 Introduzione alla prevenzione
DettagliRIChIestA di BORsA di studio UNIVeRsItà O IstItUtI equipollenti
prot. Istituto di Previdenz e Assistenz RIChIestA di BORsA di studio UNIVeRsItà O IstItUtI equipollenti SpzIo RISeRVTo ll Ip Cndidto punteggio esito Il sottoscritto (iscritto ll Ip) residente in vi /pizz
DettagliCORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI FINALIZZATO ALL'ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL'INTERNO
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI FINALIZZATO ALL'ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL'INTERNO CODICE CORSO: -PE-VVF (0 h)-0 (D.M. 05 Agosto 0 - Art. ) OGGETTO:
DettagliFASCICOLO TECNICO PRESTAZIONI ENERGETICHE SOLAI
Pgin di 7 Rel. ermic soli Fscicolo tecnico per il clcolo delle prestzioni energetiche di soli lstre trliccite ( predlles ) IN ACCORDO ALLA NORMA UNI EN ISO 6946:008 0 07.0.00 Rev. Dt Descrizione Redtto
DettagliFORMAZIONE OBBLIGATORIA PER ADDETTI ANTINCENDIO. CORSO PER RISCHIO ALTO
PROGRAMMA: EVENTO RESIDENZIALE TITOLO EVENTO: FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER ADDETTI ANTINCENDIO. CORSO PER RISCHIO ALTO Tipologi formtiv: CORSO RESIDENZIALE ID evento: 124506 Sede e dte: 1 ed. P.O. Busto
DettagliGli esami si svolgeranno in sessione unica, dopo il termine delle lezioni e in date da confermarsi (comunque entro luglio 2015).
CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI finalizzato all iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell Interno, art. D.M. 5 agosto 0 PERIODO: aprile 9 luglio 05 dal aprile
DettagliTemi speciali di bilancio
Università degli Studi di Prm Temi specili di bilncio Le imposte (3) Il consolidto fiscle nzionle RIFERIMENTI Normtiv Artt. 117 129 del TUIR Art. 96 del TUIR Prssi contbile Documento OIC n. 25 Documento
DettagliCORSO PREVENZIONE INCENDI D.M. 5 agosto 2011 (ex Legge 818/84)
CORSO PREVENZIONE INCENDI D.M. 5 agosto 011 (ex Legge 818/84) Si informa dell'imminente avvio c/o l Ordine degli Ingegneri di Matera del corso base di specializzazione in prevenzione incendi finalizzato
DettagliO rdine degli Ingegneri della Provincia di Teramo
9.00 13.00 Giorno Periodo Argomento Docente 20.03 23.03 24.03 27.03 30.03 Introduzione alla Prevenzione Incendi. Allegato I del D.M. 10 marzo 1998 (valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro).
DettagliLCA e prevenzione dei rifiuti: caso di studio sull acqua da bere
Anlisi del ciclo di vit del sistem di gestione rifiuti in Lombrdi Milno 8 Mggio 212 LCA e prevenzione dei rifiuti: cso di studio sull cqu d bere S. Nessi Politecnico di Milno DIIAR Sezione mbientle Obiettivo
DettagliTesto coordinato del D.Lgs. n. 192/05. con tutte le modifiche legislative fino al Decreto rinnovabili (decreto 3.3.2011, n. 28)
Testo coordinto del D.Lgs. n. 192/05 con tutte le modifiche legisltive fino l Decreto rinnovbili (decreto 3.3.2011, n. 28) Copyright EDILCLIMA S.r.l. 2012 Vi Vivldi 7 28021 Borgomnero (NO) Tel. 0322.835816
DettagliModulo 6. La raccolta bancaria e il rapporto di conto corrente. Unità didattiche che compongono il modulo. Tempo necessario
58 Modulo 6 L rccolt bncri e il rpporto di conto corrente I destintri del Modulo sono gli studenti del quinto nno che, dopo ver nlizzto e ppreso le crtteristiche fondmentli dell ttività delle ziende di
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI AI FINI DELLA ISCRIZIONE
DettagliPareti verticali Cappotto esterno
Preti verticli Cppotto esterno L isolmento termico dei fbbricti dll esterno, comunemente detto cppotto, h vuto le sue prime ppliczioni lcuni decenni f e ncor oggi costituisce uno dei sistemi di isolmento
DettagliStabilità dei sistemi di controllo in retroazione
Stbilità dei sistemi di controllo in retrozione Criterio di Nyquist Il criterio di Nyquist Estensione G (s) con gudgno vribile Appliczione sistemi con retrozione positiv 2 Criterio di Nyquist Stbilità
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Testo coordinto D.Lgs. 192/2005 DECRETO LEGISLATIVO 19 gosto 2005, n. 192: "Attuzione dell direttiv 2002/91/CE reltiv l rendimento energetico nell edilizi" Coordinto con il Decreto Legisltivo 29 dicembre
DettagliCOMPUTO METRICO ESTIMATIVO
DIREZIONE DI AREA 3 Orgnizzzione e Risorse SETTORE SEDI, LOGISTICA E INTERVENTI PER LA SICUREZZA SERVIZIO DI INDAGINI PRELIMINARI AL PROGETTO DI RESTAURO DELLE SUPERFICI DECORATE DI ALCUNE SALE DEI PALAZZI
DettagliCALENDARIO CORSO. Giorno Data Orario Modulo Argomento Docente Ore. 1 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 8
Giorno Data Orario Modulo Argomento Docente Ore Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 8. Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNWF MARTEDI
DettagliFigura 47: i ponti termici possono essere causati da discontinuità dei materiali o da discontinuità geometriche.
Prestzioni PONTI TERMICI Normlmente il clcolo delle dispersioni termiche di un edificio viene svolto considerndo che le temperture interne ed esterne sino costnti (Regime Termico tzionrio). Questo signific
DettagliTITOLO I Principi generali. Art. 1 (Finalità)
Decreto legisltivo 19 gosto 2005, n. 192, Attuzione dell direttiv 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizi integrto con il Decreto legisltivo 29 dicembre 2006, n. 311, Disposizioni correttive ed
DettagliRISPARMIO ENERGETICO EDIFICI
RISPARMIO ENERGETICO EDIFICI COME FACCIO A RISPARMIARE ENERGIA? COME FACCIO AD AVERE AGEVOLAZIONI? COME UTILIZZARE LE ENERGIE ALTERNATIVE? INSERTO A CURA DI CONFCONSUMATORI DELL EMILIA ROMAGNA Decreto
DettagliEsercitazione Operazioni di acquisto e vendita con IVA
Esercitzione Operzioni di cquisto e vendit con IVA Esercizio 1 In dt 1 febbrio X l società Bic S.p.A. stipul un contrtto nnuo di ssicurzione su un utoveicolo che prevede il pgmento nticipto di un premio
Dettagliuniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo
L approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio e le procedure di deroga Ing. Gianfranco Tripi 06/09/2013 1 APPROCCIO PRESCRITTIVO VANTAGGI: uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità
DettagliGiorno Data Orario Modulo Argomento Docente Ore. 1 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 8
elenchi del Ministero dell Interno (D.M. 5 agosto 0, art. ) sede data 9/0/7 Giorno Data Orario Modulo Argomento Docente Ore Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 8.
DettagliTabella di raccordo Adeguamento programmatico prioritario Prevenzione incendi Scuole e Asilo nido. D.M. 21 Marzo 2018
Tbell di rccordo Adegumento progrmmtico prioritrio Prevenzione incendi Scuole e Asilo nido D.M. 21 Mrzo 2018 Attività soggett visite e controlli PI (All I l D.P.R. n. 151/2011 (di cui ll'rticolo 2, comm
DettagliDati elettrici Tensione nominale AC/DC 24 V Frequenza della tensione nominale 50/60 Hz. Nota riguardante il segnale di comando Y Impedenza 100 kω
Sched ecnic NV4A-SR-PC Attutore modulnte per vlvole gloo -vie e 3-vie Forz di zionmento 000 N ensione nominle AC/DC 4 V Comndo: modulnte DC (0) V...0 V Cors nominle 0 mm Dti tecnici Note di sicurezz Dti
DettagliCollegio Periti Industriali - Collegio Geometri - Collegio Periti Agrari della Provincia di Bologna
1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze dei CNVVF 2 15/01/2014 Ing. Giovanni Nanni In questo ambito vengono analizzati gli obiettivi della prevenzione incendi, introdotti i criteri
DettagliL accertamento di un entrata corrente di natura patrimoniale
........ Rilevzioni contbili: vecchi e nuov contbilità confronto. L ccertmento di un entrt corrente di ntur ptrimonile curdimurobellesi Dirigente Comune di Vicenz - Publicist... Premess Il cso L rubric
Dettaglia, F,-, +.0(4880,/ F4*M29, I,-`2 5.*2--4 *,64-4G6,`I, Dd A"=>?? e"]!?e? "?ADA?f? @!"?!B]=D!
5675895877888889 7775898855588898 5898897!"#$ '()*+,-.+./0,-/./-.*,+.0*5,-6,+,7+.-,-608*9,-.6-:;7*/-,99,0 "?@=A?!B?CC!C?D=?D@"=E=DC?D=?DA=D>?50,+,F,-,+.0(,G6*,9,-.-./0,.0.-6H,+.07,-,GI.*+.0(-I.*-J
DettagliDisposizioni inerenti all efficienza energetica in edilizia Regione Lombardia DGR 8745 del 22 dic 2008
Attività di di FORMAZIONE tecnici comunli Disposizioni inerenti ll efficienz energetic in edilizi Regione Lombrdi DGR 8745 del 22 dic 2008 BANDO CARIPLO Audit Energetico degli edifici comunli AUDIT AUDITEECERTIFICAZIONE
DettagliIscrizioni attraverso il portale fino ad esaurimento posti.
CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI, FINALIZZATO ALL'ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL'INTERNO (D.M 5 Agosto 0, art.) L Ordine degli Ingegneri della Provincia
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL MARCHIO
CERT ing REGOLAMENTO PER L USO DEL MARCHIO Approvto dl Consiglio Direttivo nell sedut del 19 ottobre 2017. L originle firmto è conservto nell rchivio del Direttore dell Certificzione. Regolmento per l
DettagliSERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS METANO PREZZARIO DELLE ATTIVITA' ACCESSORIE
SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS METANO PREZZARIO DELLE ATTIVITA' ACCESSORIE PERIODO DI VALIDITA' I corrispettivi indicti nel presente prezzrio si intendono vlidi nel periodo dl 1 Gennio 2009 l 31 Dicemre 2009
DettagliCORSO DI RAGIONERIA A.A. 2013/2014
CORSO DI RAGIONERIA A.A. 2013/2014 MODULO A LEZIONE N. 10 LE SCRITTURE CONTABILI Il lesing IL CONTRATTO DI LEASING Il lesing è un contrtto tipico (non previsto dl Codice Civile) per mezzo del qule l ziend
DettagliIn particolare, i quesiti riguardano le ipotesi di contribuzione versata in epoca successiva al pensionamento.
Direzione Centrle Pensioni Rom, 02-11-2018 Messggio n. 4075 OGGETTO: Supplementi di pensione e pensioni supplementri nei csi di prestzioni liquidte in regime di convenzione tr l gestione previdenze ex,
DettagliCorpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Università di Roma CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI AI SENSI DEL D.M. DEL 25 MARZO 1985 Sede e orari del corso - Via Eudossiana 18 (, ) a.a. 2012-2013 II semestre 14.05.2012 20.07.2012
DettagliE-LEARNING SU MOODLE PIATTAFORMA
P 6 FORMAZIONE N 74 Denominzione progetto E-LEARNING SU MOODLE PIATTAFORMA Responsbile progetto e-mil rmndo.ruggeri@lcero.it PROF. RUGGERI ARMANDO Formzione di bse per l'uso l pittform moodle per l relizzzione
DettagliIscrizioni attraverso il portale fino ad esaurimento posti.
CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI, FINALIZZATO ALL'ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL'INTERNO (D.M 5 Agosto 0, art.) L Ordine degli Ingegneri della Provincia
DettagliCopyright by Allestimenti Palladio snc
I principli tipi d interventi mmessi ll detrzione Irpef del 36% Ecco un elenco esemplifictivo d interventi mmissibili fruire dell detrzione Irpef. In ogni cso, deve essere verifict l conformità lle normtive
DettagliCORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI, FINALIZZATO ALL'ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL'INTERNO (D.
CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI, FINALIZZATO ALL'ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL MINISTERO DELL'INTERNO (D.M 5 Agosto 0, art.) L Ordine degli Ingegneri della Provincia
DettagliISTANZA DI AMMISSIONE ALLA GARA D'APPALTO PER SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA NELL' ANNO SCOLASTICO 2015-2016. Il sottoscritto/a.
Al Comune di Cursi Pizz Pio XII, snc 73020 CURSI (LE) ISTANZA DI AMMISSIONE ALLA GARA D'APPALTO PER SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA NELL' ANNO SCOLASTICO 2015-2016. Il sottoscritto/ nto/ il residente
DettagliIl Database Topografico Regionale
Il Dtbse Topogrfico Regionle Stefno Olivucci Stefno Bonretti Servizio Sttistic ed Informzione Geogrfic Il Dtbse Topogrfico Regionle Rppresent il nucleo portnte dell infrstruttur regionle reltiv i dti territorili
DettagliIL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO. Decreta:
Decreto del Ministero dello sviluppo economico 11 mrzo 2008 Attuzione dell'rt. 1, comm 24, letter ), dell Legge 24/12/2007, n 244, per l definizione dei vlori limite di fbbisogno di energi primri nnuo
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL MARCHIO
CERTing REGOLAMENTO PER L USO DEL MARCHIO Approvto dl Consiglio Direttivo nell sedut del 30 prile 2019. L originle firmto è conservto nell rchivio del Direttore dell Certificzione. Regolmento per l uso
DettagliTransazioni al di fuori della normale gestione. Emissione del Prestito Obbligazionario 02/11/2010. Analisi della trasparenza Giovanni Andrea Toselli
Università degli studi di Pvi Fcoltà di Economi.. 2010-20112011 Sezione 26 Anlisi dell trsprenz Giovnni Andre Toselli 1 Sezione 26 Trnszioni l di fuori dell normle gestione Operzioni sull struttur finnziri
DettagliAvoSicurezza. Sicurezza a Scuola
S Scuol Nell scuol, come in ogni luogo di lvoro, ci sono gli ddetti ll s, m per evit infortuni ed emergenze bisogn dott nche COMPORTAMENTI RESPONSABILI SCOPO dell psentzione Conosce il luogo di lvoro/studio
Dettagliaffissioni e pubblicità 12. Analisi del servizio 12.1 Premessa
12. Anlisi del servizio ffissioni e pubblicità 12.1 Premess In questo cpitolo sono riportti i principli risultti scturiti d uno studio condotto dll Agenzi nel mese di mggio 2007 sul Servizio Affissioni
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO II QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI SECONDE
UNITÀ DI APPRENDIMENTO II QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI SECONDE UNITA DI APPRENDIMENTO Denominzione Compito-prodotto Competenze mirte Comuni/cittdinnz IL TEMPO PASSA IL MONDO GIRA REALIZZAZIONE DI
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CROTONE Corso di specializzazione in Prevenzione Incendi PROGRAMMA CONFORME AL DM 05.08.
a ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CROTONE Corso di specializzazione in Prevenzione Incendi PROGRAMMA CONFORME AL DM 05.0.011 ARGOMENTO ORE Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi DOCENTE
DettagliCORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI DM 5 AGOSTO 2011
CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI DM 5 AGOSTO 2011 PROGRAMMA ai sensi dell art. 4 del DM 5/08/2011 Modulo 1 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi
DettagliANACI ROMA INCENDIO NEI CONDOMINI
INCENDIO NEI CONDOMINI FILMATO ANACI ROMA TRIANGOLO DEL FUOCO PRIMA DOMANDA... L incendio scoppia nei condomini moderni... o anche nei condomini antichi? L incendio non ha età! ANACI ROMA Dove può scoppiare
DettagliO R D I N E D E G L I I N G E G N E R I D E L L A P R O V I N C I A D I V E N E Z I A
O R D I N E D E G L I I N G E G N E R I D E L L A P R O V I N C I A D I V E N E Z I A CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI FINALIZZATO ALL ISCRIZIONE DEI PROFESSIONISTI NEGLI ELENCHI DEL
DettagliEd. 1 sede Via del Gomito, 7 Bologna A.F aggiornato al 23/01/17
Ministero degli Interni (D.M. 5 agosto 0, art. ) Ed. sede Via del Gomito, 7 Bologna A.F. 07 aggiornato al /0/7 Giorno Data Orario Modulo Argomento Docente Ore Obiettivi, direttive, legislazione e regole
DettagliINCENTIVI FISCALI RISPARMIO ENERGETICO AGEVOLAZIONI FISCALI IN TERMINI DI DETRAZIONI IRPEF / IRES DEL 65%
INCENTIVI FISCALI RISPARMIO ENERGETICO AGEVOLAZIONI FISCALI IN TERMINI DI DETRAZIONI IRPEF / IRES DEL 65% IN COSA CONSISTE? L gevolzione consiste nel riconoscimento di detrzioni dll impost IRPEF / IRES,
DettagliMINISTERO DELL' INTERNO
MINISTERO DELL' INTERNO DECRETO 1 luglio 2014 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attivita' di demolizioni di veicoli e simili, con relativi depositi,
Dettagli11. Attività svolta dall Agenzia, risorse e aspetti organizzativi
11. Attività svolt dll Agenzi, risorse e spetti orgnizztivi 11.1 Attività istituzionle svolt i sensi dell Deliberzione istitutiv In un vlutzione complessiv delle ttività svolte dll Agenzi i sensi dell
DettagliScale con rampe diritte. Scala rettilinea a una rampa. Scala rettilinea a due rampe. Scala destra a una rampa a chiocciola (con un quarto di giro)
0.0 Scle di legno 9 0.0 Scle di legno Le scle servono superre le differenze di ltezz. Nelle cse unifmiliri sono sovente costruite in legno. Un scl è definit tle se formt d lmeno tre sclini consecutivi,
DettagliDomanda n. del Pensione n. cat. abitante a Prov. CAP. via n. DICHIARA, sotto la propria responsabilità, che per gli anni:
Mod. RED Sede di Domnd n. del Pensione n. ct. nto il stto civile bitnte Prov. CAP vi n. DICHIARA, sotto l propri responsbilità, che per gli nni: A B (brrre l csell reltiv ll propri situzione) NON POSSIEDE
DettagliI.I.P.L.E. CALENDARIO CORSO Mod. 05.3
Giorno Data Orario Modulo Argomento Docente Ore Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi 8. Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNWF Martedì
DettagliAcidi Deboli. Si definisce acido debole un acido con K a < 1 che risulta perciò solo parzialmente dissociato in soluzione. Esempi di acidi deboli:
Acidi Deboli Si definisce cido debole un cido con < 1 che risult perciò solo przilmente dissocito in soluzione. Esempi di cidi deboli: Acido cetico (H OOH) 1.75 1-5 Acido scorbico (vitmin ) 1 6.76 1-5.5
DettagliEfficienza energetica nell edilizia Allegato, parte prima Evoluzione normativa energetica e opportunità di incentivazione per gli interventi in
1 Efficienz energetic nell edilizi Allegto, prte prim Evoluzione normtiv energetic e opportunità di incentivzione per gli interventi in edilizi 2 1Efficienz energetic nell edilizi Allegto, prte prim Evoluzione
DettagliAttuatori pneumatici fino 700 cm 2 Tipo 3271 e Tipo 3277 per montaggio integrato del posizionatore
Attutori pneumtici fino cm Tipo e Tipo per montggio integrto del posiziontore Appliczione Attutore linere per il montggio su vlvole di regolzione, soprttutto per l Serie,, e vlvol microflusso Tipo dimensione
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO CARLO STRADI MARANELLO Via Boito, n 27 41053 Maranello Tel. 0536/941110 - fax 0536/945162. Anno Scolastico 2014/2015
ISTITUTO COMPRENSIVO CARLO STRADI MARANELLO Vi Boito, n 27 41053 Mrnello Tel. 0536/941110 - fx 0536/945162 Anno Scolstico 2014/2015 Scuole dell Infnzi Sorelle Agzzi e C.Cssini L Scuol dell Infnzi, sttle
DettagliAGEVOLAZIONI FISCALI E SOSTENIBILITÀ ENERGETICA
Mrco Codzzi AGEVOLAZIONI FISCALI E SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NUOVE COSTRUZIONI E RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE Gli interventi per l riqulificzione energetic degli edifici Procedure prtiche per le detrzioni
DettagliEN ) NA)
25. L progettzione delle strutture di cciio in cso di incendio secondo i criteri definiti nell prte 1-2 dell Eurocodice 3 (UNI EN 1993-1-2) e nell reltiv Appendice Nzionle (UNI EN 1993-1-2 NA) A cur di:
DettagliAllegato 1 RELAZIONE TECNICA RELATIVA ALLE FASI DI CANTIERIZZAZIONE
- Progettzione impinti recupero e smltimento rifiuti - Consulenz mbientle - Sviluppo prtiche utorizztive - Prtiche Albo Gestori Rifiuti - Perizie Tecniche utomezzi - Consulenz A.D.R., Sicurezz sul lvoro,
DettagliPIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO
Dettagli