Analisi e contabilità dei costi
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- Virginia Torre
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1 Analisi e contabilità dei costi Il franchising 1 Il franchising Concessione di un privilegio (franchigia) Il privilegio viene accordato da un franchisor a dei franchesee Le due figure rappresentano: A) un affiliante (o concedente), produttore o intermediario all ingrosso di beni, o ideatore e proponente di servizi; B) degli affiliati (o concessionari), rivenditori al dettaglio o distributori di zona, di prodotti o apprestatori di servizi, per il consumo finale. I due soggetti sono partners for profit 2 1
2 Attività del franchisee Hanno il diritto (o privilegio) di vendere i prodotti del franchisor. Ricevono dal franchisor un package di servizi: lo sfruttamento (in esclusiva territoriale, per area o zona o quartiere) di immagine e segni distintivi (marchio e insegna); la promozione generale di tali segni distintivi; l assistenza tecnica, contabile e manageriale, nonché knowhow di vario genere (es. display, ovvero l insieme delle tecniche espositive); la formazione del personale l ausilio nel reperimento delle fonti di finanziamento Di fatto il franchising ha ad oggetto un bene immateriale 3 Flussi economico-finanziari nel franchising A carico del franchisee, sostenimento di costi e correlati pagamenti monetari: per il diritto fisso di entrata (detto front money o initial fee), una tantum all inizio della contrattazione; per il canone percentuale sul giro d affari (royalty), versato periodicamente (mensilmente, trimestralmente, etc.) I suddetti costi esprimono il valore monetario di flussi reali in ingresso, per l esclusiva territoriale di: marchio, insegna, immagine, indagini di mercato, promozione, assistenza tecnica, know-how, selezione degli acquisti. A carico del franchisor, costi connessi all apprestamento dei servizi necessari all impianto dell attività 4 2
3 Convenienza del franchising? Confronto tra costo iniziale di azienda in franchsing e azienda autonoma Es. spese promozionali per 40 aziende affiliate Totale costo sostenuto direttamente Somma ribaltata (ripartita) a valle Onere imputato pro-capite Franchisor Franchisee Impresa autonoma Ogni quota risultante dalla ripartizione diviene componente dell initial fee 5 Royalties: Commisurate direttamente al giro di affari realizzato dalla concessionaria-franchisee (calcolate come % del fatturato); Costituite da una maggiorazione (in %) dei prezzi di trasferimento tra affiliante e affiliato, ovvero gravante sul valore degli acquisti di merci. In entrambi i casi si ha un aumento dei CV Ma si ha anche una diminuzione di costi, prevalentemente CF, per minori o nulli oneri di controllo amministrativo, di selezione dei fornitori, di gestione, di analisi del mercato, di marketing. In pratica, si trasformano dei Costi Fissi in Costi Variabili 6 3
4 Avremo quindi che l azienda in franchising rispetto a quella autonoma avrà minori costi fissi e maggiori costi variabili Concentriamoci sulla natura di tali costi Azienda A autonoma Azienda F in franchising Fatturato = per entrambe CF = costo fisso di competenza CT = costo totale di competenza CV/V = n = rapporto, costante, fra costo variabile di competenza e valore delle vendite di periodo 7 Supponendo CF A = CV A /V A = n A = 20% CF F = CV F /V F = n F = 20% + 10% (causa royalties) = 30% Andiamo a calcolare le cifre di affari critiche (breakeven point in termini di fatturato) 8 4
5 Impresa A V A * = CT A V A * = CF A + CV A V A * (1 n A ) = CF A V A * = CF A /(1-n A ) = /1-0,2 = Impresa F V F * = CT F V F * = CF F + CV F V F * (1 n F ) = CF F V F * = CF F /(1-n F ) = /1-0,3 = V CF CT V CT(F) CT(A) CF(A) CF(F) V*(F) V*(A) V*(X) V 10 5
6 Esiste un livello di fatturato Vx al quale è indifferente operare in franchising o come azienda autonoma Per ricavi compresi fra l origine degli assi e Vx è più conveniente operare come franchisee Per valori superiori a Vx (ovvero ove assumono maggior peso i costi variabili) conviene operare come azienda autonoma, poiché il peso delle eventuali royalties da versare sarebbe superiore al risparmio di partenza conseguibile (a livello di costi fissi) Quale è il valore di Vx? 11 Calcoliamo la differenza tra i costi fissi delle due imprese CF A CF F = = Determiniamo il valore delle vendite Vx in relazione al quale il costo variabile sostenuto dall impresa F supera quello sostenuto dall impresa A di CF F CV A = CF A CV F n F V X n A V X = CF A CF F 0,3 V X 0,2 V X = ,1 V X = V X =
7 Verifica: per un valore delle vendite pari a , il costo totale delle due imprese si uguaglia, essendo pari a come dimostrato di seguito: CT F = CF F + CV F = (0,3 x ) = = CT A = CF A + CV A = (0,2 x ) = = Al livello di V = è quindi indifferente operare come azienda autonoma od in franchising. 13 Ulteriore domanda: se volessimo uscire dal franchising ma ciò implicasse di vendere meno, quando sarebbe conveniente diventare autonomi? Verifica di quanto dovremmo ricavare affinché convenga uscire dal franchising Vincolo: l utile (U A ) dell impresa non aderente ad un sistema di franchising deve essere non inferiore al reddito (U F ) conseguibile persistendo nell adesione 14 7
8 U A U F V A CT A V F CT F V A CV A CF A V F CV F CF F V A n A V A CF A V F n F V F CF F V A (1 n A ) CF A V F (1 n F ) CF F V A (1 n A ) V F (1 n F ) + CF A CF F V A (1 n A ) V F (1 n F ) + (CF A CF F ) V A (1 n A ) V F (1 n F ) + CF A-F V A V F (1-n F )/(1-n A ) + CF A-F /(1 n A ) In cui CF A-F è il maggior costo fisso da sostenersi operando al di fuori di un sistema di franchising 15 Se notiamo che (1 - n) è uguale al margine di contribuzione conseguibile su ogni Euro di fatturato (m ), possiamo schematizzare quanto sopra come: V A V F (m F/ m A) + CF A-F / m A In termini matematici Y ax + b Dove x (variabile indipendente) = V F y (variabile dipendente, incognita) = V A b (termine noto) = CF A-F / m A 16 8
9 Coefficiente angolare: il peso delle royalties rende inferiore a 1 il rapporto tra i due margini di contribuzione, ovvero a (coefficiente angolare) = m F/ m A < 1 Nell esempio proposto in precedenza a = 0,7/0,8 = 7/8 = 0,875 b = 8.000/0,8 = Verifichiamo quale cifra di affari conseguita autonomamente (V A ) consente di raggiungere lo stesso reddito (U A = U F ) realizzato operando come franchisee (V F ) 17 Proponiamo un esempio nel caso in cui V F = V A = V F (m F/ m A) + CF A-F / m A = V A = (0,7/0,8) + (8.000/0,8) = = = Se al conseguimento di una cifra di affari (V F ) pari a operando in franchising corrisponde un utile (U F ) uguale a: = V F CT F = = V F CV F CF F = = V F n F V F CF F = [V F (1 n F )] CF F = [V F (m F)] CF F = ( x 0,7) =
10 Il medesimo utile ( ) può conseguirsi in maniera autonoma con un fatturato (V A ) inferiore rispetto a V F pari a : U A = V A CT A = = V A CV A CF A = = V A n A V A CF A = [V A (1 n A )] CF A = = [V A (m A)] CF A = ( x 0,8) = = V F U F = U A V A
11 V V(F) V(A) U(F) = U(A) 21 Si noti, infine, che a partire dalla cifra di affari che rende indifferenti le due situazioni ( ), gli incrementi ( V) di fatturato V A e V F che consentono di continuare a verificare un medesimo livello reddituale nelle due ipotesi, si mantengono fra loro in una relazione percentuale costante curva di isoreddito V F V F U F = U A V A V A
12 In definitiva: Il franchising è un ottima soluzione per lanciare una attività Una volta che l azienda gode di un forte e consolidato sviluppo essa dovrebbe diventare autonoma Pro del continuare ad operare in franchisng Il minor rischio complessivo dell attività La minore concorrenza da affrontare Contro del continuare ad operare in franchising La minore autonomia gestionale La rigidità del legame instaurato in caso di crisi commerciale del franchisor 23 12
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