POR Campania PROGETTO INTEGRATO TERRITORIALE VESEVO PI VESEVO S31 DENOMINAZIONE DELL INTERVENTO
|
|
- Liliana Mariangela Angeli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PI VESEVO Progetto S31 REGIONE CAMPANIA UNIONE EUROPEA POR Campania PROGETTO INTEGRATO TERRITORIALE VESEVO PI VESEVO S31 DENOMINAZIONE DELL INTERVENTO Progettazione e realizzazione di allestimenti multimediali della Sede del Parco Nazionale del Vesuvio DOCUMENTO DI PROGETTO Pag 1 di 9
2 PREMESSA Il progetto S31 - Progettazione e realizzazione di allestimenti multimediali della Sede del Parco Nazionale del Vesuvio, di seguito denominato anche S31, ha come intento principale quello di rispondere ad un immediata necessità di organizzazione dell Ente e del territorio in un ottica di sviluppo, con particolare riguardo alla fruizione convegnistica La disponibilità di un sito attrezzato logisticamente e tecnologicamente ad ospitare incontri di varia natura è da considerarsi come elemento facilitatore di tutti i processi di comunicazione: in questa ottica il progetto S31 prevede l allestimento di una sala congressi nella nuova sede dell Ente Parco, localizzata nel Palazzo Mediceo di Ottaviano. Il Palazzo Mediceo di Ottaviano presenta infatti spazi destinabili alla presentazione del patrimonio naturalistico e culturale con un allestimento artistico, scenografico e multimediale Il progetto si propone di allestire, nella scuderia del Palazzo Mediceo di Ottaviano, una sala convegni attrezzata, che aumenterà la capacità di rappresentare la mission dell Ente Parco e la sua natura di organismo di servizio e promozione dell Ente. L allestimento previsto tradurrà nello spazio le peculiarità culturali e storiche del Parco Nazionale del Vesuvio, rispondendo alle esigenze dell Ente in termini di comunicabilità, attrattività, qualità estetica e sostenibilità tecnico-economica. La scuderia sarà allestita con attrezzature ed ausili didattici e tecnici, idonei alla organizzazione di convegni, workshop e/o master formativi e didattici. GLI OBIETTIVI Il progetto denominato S31 intende perseguire come finalità: lo sviluppo di una coerente politica di comunicazione integrata con i cittadini e le imprese; la gestione professionale e sistematica dei rapporti con tutti gli organi di informazione e con gli altri enti e soggetti a vario titolo presenti sul territorio; LA STRATEGIA Per il raggiungimento di questi obiettivo è necessario disporre di una sala adeguatamente attrezzata e funzionale da adibire a: - luogo di incontro per diverse finalità connesse alla comunicazione, alla divulgazione, alla formazione. - Sala congressi per la divulgazione di risultati ottenuti nell ambito delle attività progettuali e di ricerca che sono parte delle finalità istitutive del Parco (art. 1 L.394/91). Per ciò occorre: 1) Utilizzare un unico luogo per diverse finalità prevede il ricorso ad allestimenti e tecnologie specifiche (allestimenti logistici, multimedialità, proiezioni, registrazioni, diffusione audio, interpretariato ). Il primo obiettivo progettuale è la specificazione delle diverse modalità di fruizione e l individuazione di attrezzature specifiche che consentano, in momenti diversi, la fruizione degli spazi con modalità diverse. La soluzione proposta deve essere descritta in termini di fruibilità e funzionalità, esplicitando le caratteristiche che rendono la stessa adeguata alle esigenze espresse dal committente. 2) Disporre di un progetto operativo che: 2
3 a. Individui e descriva le modalità di fruizione; b. individui e descriva le specifiche modalità di allestimento della sala; c. Individui e descriva materiali e apparecchiature e arredi per l allestimento della sala; d. Individui e descriva le modalità di installazione e posa in opera di materiali ed attrezzature; e. Individui e descriva le modalità di gestione della sala tenendo conto che la gestione della stessa sarà demandato a personale dell Ente non specializzato nella gestione di apparecchiature tecnologiche complesse Il secondo obiettivo progettuale è dunque la progettazione della sala, in linea con la specificazione di cui al precedente punto 1, contenente tutti gli elementi atti a descrivere il risultato atteso e delle modalità di installazione e gestione. 3) Disporre di una sala convegni perfettamente funzionante: Al termine delle attività progettuali la sala deve essere allestita e perfettamente funzionante. Pertanto le apparecchiature, arredi e attrezzature devono essere fornite e installate a regola d arte, e deve essere verificata la perfetta aderenza di quanto realizzato a quanto contenuto nel progetto di cui al punto 2 precedente ed alle esigenze espresse nel presente documento, nonché la funzionalità della sala e delle apparecchiature fornite. Il terzo obiettivo progettuale è dunque la disponibilità di una sala convegni perfettamente funzionante e utilizzabile. IL TARGET - gli abitanti dell area vesuviana, che potranno usufruire di una sala convegni attrezzata nel Parco e potranno meglio identificarsi come appartenenti ad un territorio unico nel suo genere. - Enti di ricerca, Istituti ed Università, che potranno usufruire di sale attrezzate ed allestite con strumenti e materiali didattici ed informatici per l organizzazione di master, convegni, seminari e workshop. - Operatori e/o promotori dello sviluppo locale, che potranno riconoscere un luogo di riferimento privilegiato per momenti di incontro e confronto; - l Ente Parco, che avrà a disposizione una sala convegni attrezzata dove organizzare al meglio le proprie finalità istituzionali relative alla comunicazione e promozione del territorio; METODOLOGIE DI ATTUAZIONE Si richiede la formulazione di una proposta progettuale per la fornitura e posa in opera di quanto necessario all allestimento di una sala congressi nella Scuderia del Palazzo Mediceo di Ottaviano, sede del Parco Nazionale del Vesuvio. L offerta dovrà comprendere, oltre alla proposta di allestimento, anche la fornitura e posa in opera degli arredi e delle attrezzature tecnologiche, e l installazione di tutte le apparecchiature tecniche previste, per rendere l opera completa in ogni sua parte. Pertanto la proposta dovrà prevedere le modalità per il raggiungimento degli obiettivi progettuali come espressi al precedente paragrafo Strategia e precisamente: 1) progetto degli arredi, allestimenti, materiali e le attrezzature e deve precisarne, con opportuno corredo grafico (almeno 3 cartelle A3 comprendenti la distribuzione in pianta, prospetti e sezioni degli spazi progettati, eventuali disegni di dettaglio di 3
4 particolari tecnico costruttivi e/o di elementi di arredo da realizzare), la disposizione fisica degli stessi. La proposta progettuale dovrà tener conto delle caratteristiche specifiche della sala e della sua valenza storico - architettonica e conseguentemente della necessità di armonizzare gli arredi alla struttura. Inoltre tutte le soluzioni proposte, per quanto riguarda gli arredi, le attrezzature tecniche ed ogni tipo di azione prevista, non deve interessare le strutture preesistenti e gli impianti non dovranno in prevedere sistemi di posa in opera invasivi per l edificio, nel rispetto della normativa vigente in materia di Beni architettonici, e la loro esecuzione dev essere comunque concordata con l Ente.. 2) E compito inoltre del soggetto cui sarà affidata la realizzazione del progetto la verifica della disponibilità e capacità degli impianti e delle tecnologie esistenti atte ad assicurare la fruizione della sala (allacci telefonici, potenza della fornitura elettrica, rete WiFi ecc.) e l integrazione con ulteriori sistemi tecnologici aggiuntivi. In ogni caso ogni spesa per adeguare le potenzialità degli impianti esistenti dovrà essere preventivamente computata e prevista in fase di presentazione dell offerta. Sarà cura del proponente anche acquisire, in fase attuativa, tutte le autorizzazioni necessarie all adeguamento infrastrutturale degli impianti computando in fase progettuale ogni eventuale onere di concessione dovesse esistere per dare l opera completa in ogni sua parte e sgravando l Ente da ogni onere aggiuntivo. Il soggetto proponente deve ideare un sistema di infrastrutture tecnologiche all avanguardia capaci di garantire la massima efficcacia: a) del sistema di comunicazione (impianto di amplificazione, impianto microfonico, sistemi di videoproiezione sistemi di registrazione, schermi, monitors, e quant altro necessario alla creazione di una sala congerssuale all avanguardia), b) dell impianto di climatizzazione e deumidificazione garantendo di massimo benessere per i fruitori in qualunque periodo dell anno anche tenedo conto del valore storico del bene, c) dei sistemi di utilizzo in modo da garantire che l uso della sala non debba necessariamente presupporre la presenza di tecnici specializzati. 3) Le fasi di collaudo ed assistenza E richiesto che siano illustrate le modalità di collaudo della sala. Si intende che il collaudo sarà effettuato a cura del soggetto che realizzerà l allestimento. L Ente si riserva di assistere alle attività di collaudo e di verificare le modalità di accettazione. Inoltre è richiesta specifica assistenza e addestramento per una fase di avvio che assicuri un corretto utilizzo della sala e delle attrezzature. E richiesta la definizione del periodo di assistenza ritenuto più adeguato e la descrizione delle modalità e dei tempi in cui tale assistenza sarà fornita, nonché le eventuali modalità previste per la sostituzione degli elementi affetti da difettosità. 1. Descrizione degli elementi minimi della proposta Attraverso procedura di evidenza pubblica, sulla base del presente documento progettuale, i concorrenti sono chiamati a presentare una proposta di allestimento della sala e la fornitura di tutto quanto necessario a tale scopo compreso il posizionamento in sito e la creazione di tutte le infrastrutture necessarie per rendere l opera completa in ogni sua parte. Si rimanda al disciplinare di gara per quanto concerne le modalità di svolgimento della procedura. La proposta dovrà descrivere il pregio delle soluzioni proposte in termini di: 4
5 Qualità della proposta in termini di funzionalità e risposta alle esigenze e obiettivi espressi nel presente documento Materiali utilizzati e motivazioni per il loro utilizzo (tecniche, estetiche, altro) Integrazione della proposta nel contesto (storico, culturale, ambientale) Elementi migliorativi introdotti rispetto alle esigenze-obiettivi espressi Modalità e tempificazione delle consegne, dell allestimento e delle installazioni, Necessità di ricorre a lavori in sito (murature, impianti, ecc.). Tempificazione delle consegne e dell intervento nel suo complesso Le modalità di interfaccia con l Ente nella fase esecutiva dei lavori. Si fa presente che l eventuale ricorso ad interventi e opere direttamente sulle strutture e/o sugli impianti preesistenti devono essere posti in evidenza già in fase di offerta e sono comunque subordinati ad espressa autorizzazione dell Ente stesso. Gli elementi di arredo devono comprendere almeno: - n.1 palco per conferenze - n.1 tavolo rettangolare per conferenze (min. 7 posti) personalizzato sulla parte prospiciente la sala con una immagine a scelta dell Amministrazione. - Portabandiera e bandiere Italiana, Unione Europea, Parco Nazionale del Vesuvio. - Sedie (e-o strutture equivalenti) per il pubblico a barra con struttura in alluminio lucidato o cromato e dotate di seduta in rete ignifuga in metallo o poliestere (min. 150 unità); - Accorgimenti idonei al posizionamento delle sedute sulla pavimentazione esistente costituita da basoli in pietra lavica, tenuto conto che detta pavimentazione riveste interesse storico artistico. - N.2 pulpiti per i conferenzieri - N.10 Portanome in plexiglass - Schermo HD con personalizzazione del Parco Nazionale del Vesuvio - Proiettore per immagini, filmati, o quant altro necessario alla esposizione di tematiche scientifiche. - N. 2 gruppi di box, completamente in materiale trasparente, per traduzioni simultanee per almeno 4 interpreti. - Completa apparecchiatura tecnica per traduzioni simultanee e per il pubblico. - Realizzazione di 6 teche in cristallo da posizionare nelle nicchie presenti nella scuderia. Si precisa che dette teche non dovranno essere fissate alla struttura esistente in quanto protetta dal vincolo ex L1089/1939 e dovranno poter contenere materiale da esposizione. - Retroproiettore tipo VIVA Screen HD - Telo per proiezioni alle spalle del palco - Attrezzature didattiche: (computer, lavagna luminosa, schermo, stampanti, fax, fotocopiatrice etc). - Gigantografia su struttura curva con immagine scelta dall Amministrazione sulla base di una rosa di proposte offerte. - Quant altro necessario per rendere l arredamento della sala gradevole ed elegante - Adeguamento dell impianto di climatizzazione e deumidificazione esistente. Sono gradite soluzioni migliorative rispetto a quanto esposto. Si riporta di seguito una pianta della Scuderia del Castello Mediceo. Pertanto risultato atteso per il progetto è: 5
6 l allestimento e in strumentazione, con ausili logistici, didattici e tecnologici della scuderia del Palazzo Mediceo di Ottaviano per destinarla alla formazione ed alla promozione di ricerche e per ospitare workshop, convegni ed eventi culturali di rilievo; 6
7 7
8 2. Risorse e tempi La messa in opera del progetto è affidata principalmente ad un soggetto esterno che metterà a disposizione figure professionali adeguate al raggiungimento degli obiettivi; tuttavia il Parco nazionale del Vesuvio opererà anche con figure che rispondono direttamente all Ente con funzioni di interfaccia e di riporto. Risorse interne all Ente. Le figure (dipendenti o consulenti individuati dall Ente) costituiranno un interfaccia verso il soggetto esterno per favorire il raggiungimento degli obiettivi. In particolare si prevede il Responsabile del Procedimento coadiuvato da figure con funzione di supporto e di coordinamento dell iniziativa da individuare attraverso determine dirigenziali e/o procedure di evidenza pubblica. Risorse esterne Le competenze necessarie per la realizzazione del progetto possono essere di vario tipo (arredatori, informatici, tecnici del suono, ingegneri e-o architetti). Non è richiesto che tutte le figure siano evidenziate nell offerta, ma che il soggetto fornitore del servizio metterà a disposizione le figure opportune, e svolgerà le opere e le azioni sotto la propria responsabilità. E invece richiesto che sia individuato il gruppo minimo di lavoro come esplicitato nel Disciplinare di Gara ed in ogni caso si richiede che venga individuata una figura di interfaccia o coordinatore Nell esecuzione delle attività il soggetto aggiudicatario e le persone componenti il gruppo di lavoro dovranno operare in assoluta autonomia di mezzi, strutture e sedi e provvedendo in proprio a spese per viaggi e spostamenti, assicurando: o il coinvolgimento di esperti per la realizzazione delle attività. o un affiancamento al personale dell Ente, presso la sede dell Ente, attraverso il coinvolgimento di esperti per l'assistenza e l addestramento nelle fasi di avvio della fruizione della sala; o una figura con il ruolo di Coordinamento: questi sarà responsabile del corretto svolgimento di tutte le attività previste, dovendone garantire qualità tecnica, continuità e omogeneità. L accesso alle sedi del Parco nazionale del Vesuvio per l effettuazione di sopralluoghi sarà concordato con l Ente sia nei tempi che nelle modalità. Apparecchiature e Materiali L insieme delle attrezzature e degli allestimenti forniti resteranno di proprietà dell Ente. L assistenza in caso di malfunzionamenti o disservizi dovrà essere curata dal soggetto incaricato della realizzazione del progetto secondo le modalità di intervento esplicitate in offerta. Fra le apparecchiature ed i materiali si annoverano manuali di utilizzo delle apparecchiature ed eventuali ulteriori documenti utili alla corretta fruizione della sala. Nel caso in cui il servizio proposto prevede la fornitura di prodotti informatici (applicazioni, connessioni di rete, banche dati, ecc.) queste dovranno essere adeguate alle strutture informatiche dell Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Inoltre, nel caso in cui si preveda il ricorso a strumenti coperti da licenze d uso, copyright, o altre limitazioni, sarà cura dell offerente garantire all Ente Parco Nazionale del Vesuvio la libera fruizione e utilizzo di tutto quanto incluso nell offerta. 8
9 Tempi I tempi di realizzazione attesi sono esplicitati nel disciplinare. 9
MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi
Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliAllegato I Modalità di presentazione dell offerta tecnica, articoli oggetto di campionatura e criteri di valutazione delle offerte
PROCEDURA APERTA PER OPERE E FORNITURE NECESSARIE ALL ALLESTIMENTO DELLE AREE DI LAVORO, DELLE AREE COMUNI E DELLE ZONE ADIBITE A SERVIZI SOCIALI DELLA NUOVA SEDE ASI DI TOR VERGATA MODALITÀ DI PRESENTAZIONE
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.
REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliCentro Servizi del Distretto
Centro Servizi del Distretto Idea progettuale Progetto integrato per il rilancio e lo sviluppo del Distretto dell Abbigliamento Valle del Liri Il Centro Servizi del Distretto Idea progettuale 1 Premessa
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliLINEE GUIDA AL MONITORAGGIO
Direzione Innovazione Ricerca e Università e Sviluppo Energetico Sostenibile Settore Sistemi informativi e Tecnologie della comunicazione POR-FESR - Programma Operativo Regionale Asse I Innovazione e transizione
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliAllegato 2 Modello offerta tecnica
Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Pagina 1 Sommario 1 PREMESSA... 3 1.1 Scopo del documento... 3 2 Architettura del nuovo sistema (Paragrafo 5 del capitolato)... 3 2.1 Requisiti generali della
DettagliREGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO
REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
DettagliSviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione
Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia
DettagliREGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE
REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento
DettagliAllegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...
AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza
DettagliOGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO
Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato
DettagliALLEGATO 2D MODELLO DI OFFERTA TECNICA LOTTO 4
ALLEGATO 2D MODELLO DI OFFERTA TECNICA LOTTO 4 Allegato 2D Modello di offerta tecnica - Lotto4 Pagina 1 di 16 Premessa Nella redazione dell Offerta tecnica il concorrente deve seguire lo schema del modello
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliCAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PISA
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PISA Piano per l utilizzo del telelavoro 2013-2015 (art. 9, comma 7, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito con legge n. 221 del
DettagliAzione 1: Partecipazione a programmi comunitari di ricerca e/o di cooperazione
DISCIPLINA SPECIFICA DELLE AZIONI RELATIVE AI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI DELL ATENEO Il presente documento detta la disciplina specifica delle seguenti azioni istituite
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliAgosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI
ACQUISTI MICHELIN ITALIA Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1 CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1. Premessa... 3 2. Principi etici... 3 3. Prezzi... 3 4. Consegna della fornitura... 3 5.
DettagliACCORDO DI PRESTITO. Titolo della mostra: Luogo: Date:
ACCORDO DI PRESTITO Parma, Rif. N. Titolo della mostra: Luogo: Date: Il sottoscritto (prestatore) accetta di prestare a L oggetto/gli oggetti indicato/i nell allegato n.1 (lista opere e documenti) sotto
DettagliREQUISITI QUALITATIVI DI BASE DELL OFFERTA CONGRESSUALE Per la partecipazione alle attività promozionali del progetto Italia for Events
REQUISITI QUALITATIVI DI BASE DELL OFFERTA CONGRESSUALE Per la partecipazione alle attività promozionali del progetto Italia for Events Qualificare l Offerta: stabilire i criteri selettivi per i soggetti
Dettagli"LA SCOPERTA DEL TERRITORIO"
COMUNE DI QUARTO SETTORE ICT/SCUOLA/CULTURA/PATRIMONIO E TRASPORTI AVVISO PUBBLICO "LA SCOPERTA DEL TERRITORIO" -LE TRADIZIONI NATALIZIE- Arte, Cultura ed Eventi Il Comune di Quarto, nell'ambito delle
DettagliREGOLAMENTO AZIENDALE
REGOLAMENTO AZIENDALE Utilizzo Sale Convegni e Riunioni Approvato con delibera N. del Articolo 1-Scopi e ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina la concessione in uso e l utilizzazione
DettagliREGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI
REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -
DettagliIstruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale
Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale ATAF avvierà la gara on-line secondo le modalità di seguito descritte, in particolare utilizzando lo strumento RDO on-line disponibile
DettagliCo.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali
Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL
DettagliPROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO
PROVINCIA DI VARESE LAVORI DI AMPLIAMENTO DELL IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA PER FINALITA DI SICUREZZA URBANA Elaborato 4 Redatto da PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE E FORMAZIONE Rev.
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliUNISERVIZI S. p. a. ELENCO PREZZI
UNISERVIZI S. p. a. Fornitura, posa in opera, attivazione, messa in servizio e gestione di gruppi di misura dotati di apparati con funzioni di telelettura come previsto dalla Deliberazione dell Autorità
DettagliREGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE CORSI DI GUIDA IN SICUREZZA DEI MEZZI FUORISTRADA PER I COORDINATORI, CAPISQUADRA E VOLONTARI DEI GRUPPI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE
DettagliALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA
ALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA Pagina 1 ALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA La busta B Gara Europea a Procedura aperta per la fornitura di servizi di supporto Offerta Tecnica, dovrà contenere un indice completo di
DettagliREGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PARTE I - Disposizioni generali... 2 ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Circolazione dei dati all'interno dell'università...
DettagliNon è richiesto un gettone di partecipazione per i membri della commissione.
Procedura ristretta per la progettazione del concorso nazionale a premi Che Gusto C è (nell ambito del programma di comunicazione ed educazione alimentare) destinato alle classi del II Ciclo della scuola
DettagliREGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015
ALLEGATO A REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 Aggregazione, Protagonismo, Creatività PREMESSA
DettagliRegolamento e norme di utilizzo sala Cinema Teatro S. Giovanni Bosco
Regolamento e norme di utilizzo sala Cinema Teatro S. Giovanni Bosco Il presente regolamento ha lo scopo di disciplinare i rapporti fra il Cinema Teatro S. Giovanni Bosco (Teatro) e le Compagnie, i gruppi
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 10 MARZO 2016 88/2016/A ADESIONE DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO ALLA CONVENZIONE, STIPULATA DALLA SOCIETÀ CONSIP S.P.A., DENOMINATA CONVENZIONE APPARECCHIATURE
DettagliFIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.
1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.
DettagliDocumento scaricato dal sito internet del Comune di Santa Maria di Licodia (CT)
DETERMINAZIONE SINDACALE N. 02 DEL 15-01-2013 OGGETTO: Incarico di consulenza a titolo gratuito al dott. David Mascali.- IL SINDACO Considerato che tra gli obiettivi di questa Amministrazione rientra quello
DettagliI GRADI DI PROGETTAZIONE
Università degli Studi di Cagliari A.A. 20012-2013 I GRADI DI PROGETTAZIONE SECONDO IL CODICE DEGLI APPALTI (Progetto esecutivo) approvato con il decreto legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 ed aggiornato
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliMODELLO DI. Livello strategico
ALLEGATO II.1 MODELLO DI CARTA DI QUALITÀ DELL OFFERTA FORMATIVA ELEMENTI MINIMI La Carta della Qualità ha la finalità di esplicitare e comunicare al sistema committente/beneficiari gli impegni che l organismo
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4
1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato
DettagliDIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO
DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema
DettagliInternational Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO. ver. 3.0
International Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO ver. 3.0 Pagina 1 di 4 Art. 1 Costituzione dell International Scientific And Tecnhincal Committe For Developement
DettagliNomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Corso di formazione per RLS Corso di aggiornamento per RLS Nomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Circolare INAIL n. 43 del 25 agosto 2009 Comunicazione nominativo Rappresentanti dei
DettagliCONVENZIONE ACQUISTO PESONAL COMPUTER NOTEBOOK - SERVIZI IN CONVENZIONE -
CONVENZIONE ACQUISTO PESONAL COMPUTER NOTEBOOK - SERVIZI IN CONVENZIONE - 1. SERVIZI COMPRESI NEL PREZZO DEI PERSONAL COMPUTER NOTEBOOK I servizi descritti nel presente paragrafo sono connessi ed accessori
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001
ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI
DettagliPROCEDURA SELETTIVA AI SENSI DELL'ART. 125 COMMA 11 DEL D.LGS
PROCEDURA SELETTIVA AI SENSI DELL'ART. 125 COMMA 11 DEL D.LGS. 163/2006 PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI INTERPRETARIATO A SUPPORTO DEL TERZO FORUM MONDIALE DELLO SVILUPPO ECONOMICO LOCALE CIG: 6378657A44
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliArea Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS
Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell
DettagliI10 Gestione e utilizzo sale riunioni
I10 Gestione e utilizzo sale riunioni Responsabile processo: Strutture interessate: Segretario generale tutte Edizione 3 Modifiche a seguito modifiche organizzative a aggiunta descrizione sala biblioteca
Dettagli1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA
INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE Via De Concilii, 13 83100 AVELLINO Tel. 0825.1643241 Fax 0825. 1643242 E-mail: AVTD03000B@istruzione.it PEC: AVTD03000B@PEC.ISTRUZIONE.IT Sito web: www.itcamabile.it
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliPROVINCIA DI BRINDISI
$//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliREGOLAMENTO DI CONTABILITA FONDAZIONE FERRARA ARTE
REGOLAMENTO DI CONTABILITA FONDAZIONE FERRARA ARTE FONDAZIONE FERRARA ARTE REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ INDICE ART. 1 SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE ART. 2 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELL ATTIVITA ART.
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliLa Proietti Solutions, è partner affidabile e competente nel. Proietti Solutions ritiene di fondamentale importanza la
La Proietti Solutions, è partner affidabile e competente nel proporre soluzioni complesse nell'area delle Telecomunicazioni; individua le soluzioni tecnologiche più avanzate e attuali per i propri clienti,
DettagliREGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE
REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente
DettagliINFORMAZIONI UTILI PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE CHE INTENDONO INOLTRARE RICHIESTA DI CONTRIBUTO AL DIPARTIMENTO DELLA
INFORMAZIONI UTILI PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE CHE INTENDONO INOLTRARE RICHIESTA DI CONTRIBUTO AL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE CONTRIBUTI Il Dipartimento può concedere
DettagliQUALITÀ, ASSISTENZA, MANUTENZIONE... UNA RICETTA PER SODDISFARE AL MEGLIO LE ESIGENZE DEI CLIENTI.
Sicuri e protetti. QUALITÀ, ASSISTENZA, MANUTENZIONE... UNA RICETTA PER SODDISFARE AL MEGLIO LE ESIGENZE DEI CLIENTI. SISTEMI ANTIFURTO ANTINTRUSIONE Realizzati per garantire la protezione del bene e
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliTECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.
ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014
Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei
DettagliPresidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico
Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E
DettagliREGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA
REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA (con la modifiche proposta al Senato Accademico nella seduta del 25 novembre 2014 e deliberate dal Comitato Esecutivo nella seduta del 10 dicembre 2014) Regolamento del Centro
DettagliSistema di Gestione per la Qualità
MQ 04 Sistema di Gestione per la N. Revisione e data Motivo della modifica Rev, 02 del 03.03.2008 Adeguamento dello scopo Redatto Verificato Approvato RD RD DS 4.0 SCOPO SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
DettagliRegolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.
Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali
DettagliDISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD )
Anno Scolastico 2014/15 LICEO ARTISTICO INDIRIZZO: DESIGN ARREDAMENTO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA A: DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD ) SECONDO BIENNIO CLASSI : TERZE E QUARTE
DettagliRegolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008
ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITA Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008 Art. 1 - Ente Organizzatore Assessorato Regionale
Dettaglil Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;
SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliCittà di Gardone Val Trompia. CRITERI PER L UTILIZZO DEI LOCALI POLIFUNZIONALI PRESSO I CAPANNONCINI PARCO DEL MELLA Via Grazioli n 23
Città di Gardone Val Trompia CRITERI PER L UTILIZZO DEI LOCALI POLIFUNZIONALI PRESSO I CAPANNONCINI PARCO DEL MELLA Via Grazioli n 23 Documento approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n.151 del
DettagliELENCO PREZZI PER PRESTAZIONI NON COMPRESE NELLA TARIFFA DI DISTRIBUZIONE
Società uni personale Società soggetta a coordinamento e controllo da parte del Comune di Porto S. Giorgio SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE GAS METANO ELENCO PREZZI PER PRESTAZIONI NON COMPRESE NELLA TARIFFA
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 AREA COMUNE SERVIZI PER LE IMPRESE Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale
DettagliPROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico
PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER
DettagliProvincia Autonoma di Bolzano Disciplinare organizzativo per l utilizzo dei servizi informatici, in particolare di internet e della posta
Provincia Autonoma di Bolzano Disciplinare organizzativo per l utilizzo dei servizi informatici, in particolare di internet e della posta elettronica, da parte degli uffici provinciali e dell amministrazione
DettagliCon la presente, il/la sottoscritto prof./prof.ssa
PRESENTAZIONE DI PROGETTO DIDATTICO da inserire nel P.O.F. per l a.s. _2014/15 Alla c.a della F.S. PER LA GESTIONE DEL P.O.F. per il tramite del DIRIGENTE SCOLASTICO e p.c. al Direttore S.G.A. Con la presente,
DettagliFORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI INTERVENTO NEL SOCIALE DA INCLUDERE NELLA BACHECA DELLE DONAZIONI
FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI INTERVENTO NEL SOCIALE DA INCLUDERE NELLA BACHECA DELLE DONAZIONI PROFILO DELL ORGANIZZAZIONE 1 *Denominazione e sigla Associazione Volontari Ospedalieri
DettagliACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO CNA ROMA
ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO e CNA ROMA L'Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale Lazio (di seguito denominato INAIL Lazio), nella persona
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliIl ruolo del coordinatore alla sicurezza: dubbi ed interpretazioni
"La vigilanza sulla sicurezza e salute dei lavoratori nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali: risultati e prospettive." Azienda Sanitaria Firenze Il ruolo del coordinatore alla sicurezza:
DettagliPercorsi di AGGIORNAMENTO Coordinatori 2011 in materia di sicurezza e salute Articolo 98 e Allegato XIV Decreto legislativo n.81/2008 s.m.i.
Percorsi di AGGIORNAMENTO Coordinatori 2011 in materia di sicurezza e salute Articolo 98 e Allegato XIV Decreto legislativo n.81/2008 s.m.i. CORSI n.6 PARTECIPANTI SEDE DURATA LEZIONI CADENZA RESPONSABILE
Dettagli