Relazione sulla Gestione 2012

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1 Relazione sulla Gestione 2012

2 INDICE Relazione sulla gestione 2012 ORGANI CONSORTILI.2 I RISULTATI La situazione economica e patrimoniale...3 Gli obiettivi di Riciclo e Recupero....7 Il Contributo Ambientale Conai..9 IL CONSORZIO...11 I consorziati. 11 Le risorse umane e la formazione...12 Le certificazioni.12 LE ATTIVITA ISTITUZIONALI...13 Gli imballaggi immessi al consumo..13 La raccolta differenziata. 16 La selezione dei materiali.22 Il riciclo.23 La ricerca e sviluppo.29 Il recupero energetico.30 Le analisi, gli audit e i controlli.33 La comunicazione 37 LE ALTRE ATTIVITA.41 I rapporti internazionali. 41 I rischi non finanziari..43 La gestione finanziaria..43 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura GLI INDICATORI ONR (OSSERVATORIO NAZIONALE DEI RIFIUTI)

3 ORGANI CONSORTILI Consiglio di Amministrazione Presidente Giuseppe Rossi Vice Presidente Angelo Bonsignori Consiglieri Giovanni Cassuti. Mariateresa Colombo. Palmino Di Giacinto. Ettore Fortuna. Vittorio Ghisolfi. Paolo Minardi. Daniele Petrini. Giorgio Quagliuolo. Giuseppe Riva. Renato Zelcher. Collegio Sindacale Presidente Giorgio Leone Sindaci Giuseppe Deiure Pompeo Luigi Di Molfetta Direttore Generale Massimo Paravidino Società di Revisione PricewaterhouseCoopers 2

4 I RISULTATI 2012 La situazione economica e patrimoniale Il Bilancio 2012 registra un disavanzo pari a 19,289 milioni di euro; il patrimonio netto al 31 dicembre ammonta a circa 204 milioni di euro. I ricavi complessivi del consorzio nell anno 2012 sono pari a 326,954 milioni di euro. Dettaglio ricavi del consorzio RICAVI DA CONTRIBUTO AMBIENTALE RICAVI VENDITE per RICICLO ALTRI RICAVI TOTALE RICAVI Composizione percentuale dei ricavi ricavi da vendite 30% altri ricavi 2% ricavi da CAC 68% 3

5 La voce altri ricavi riguarda prevalentemente il contributo ambientale relativo ad anni precedenti e non contemplato nei bilanci precedenti. Il lato passivo registra costi dell esercizio per 343,302 milioni di euro. Dettaglio costi del consorzio ( /000) COSTI di RACCOLTA COSTI di SELEZIONE COSTI di RICICLO COSTI di ANALISI COSTI di TRASPORTO 888 COSTI di SMALTIMENTO in DISCARICA COSTI di RECUPERO ENERGETICO TOTALE COSTI INDUSTRIALI COSTI INDIRETTI E COMUNI AMMORTAMENTI e SOPP. PASSIVE COSTI FUNZIONAMENTO CONAI TOTALE COSTI FISSI TOTALE COSTI I costi industriali rappresentano il 92% dei costi totali, mentre il costi fissi solo 8%. 4

6 Composizione percentuale dei costi industriali COSTI di RACCOLTA COSTI di SELEZIONE 2% 1% 2% 0% 31% 9% 56% COSTI di RICICLO COSTI di ANALISI COSTI di TRASPORTO COSTI di SMALTIMENTO in DISCARICA COSTI di RECUPERO ENERGETICO Nel 2012 la gestione finanziaria ha avuto un andamento positivo, infatti i proventi originati si attestano a 7,994 milioni di euro. Gli accantonamenti ai fondi ammontano a 10,935 milioni di euro di cui 10,621 al fondo svalutazione crediti e 0,314 al fondo oneri e rischi futuri. Per l anno 2012 non sono previste imposte a carico dell esercizio. 5

7 Conto economico gestionale sintetico CONTO ECONOMICO (euro/000) Consuntivo Consuntivo delta su delta % RICAVI DA CONTRIBUTO AMBIENTALE (66.637) -22,9% RICAVI VENDITE DA RICICLO (20.364) -17,4% ALTRI RICAVI (299) -4,7% TOTALE RICAVI (87.300) -21,1% RACCOLTA DIFFERENZIATA ( ) ( ) (17.368) 11,1% SELEZIONE (92.492) (95.314) (2.822) 3,1% ANALISI QUALITATIVE (5.586) (6.725) (1.139) 20,4% SMALTIMENTO in DISCARICA (1.545) (1.676) (131) 8,5% RICICLO MECCANICO & SRA (5.608) (5.365) 243-4,3% TRASPORTI (1.221) (888) ,3% RECUPERO ENERGETICO (26.329) (28.337) (2.008) 7,6% TOTALE COSTI DI RICICLO E RECUPERO ( ) ( ) (22.892) 7,9% COSTI INDIRETTI E COMUNI (12.388) (18.033) (5.645) 45,6% AMMORTAMENTI e SOPP. PASSIVE (1.562) (3.445) (1.883) 120,6% COSTI FUNZIONAMENTO e SERVIZI CONAI (9.373) (9.051) 322-3,4% TOTALE COSTI ( ) ( ) (30.098) 9,6% PROVENTI FINANZIARI ,4% imposte e tasse (6.584) accantonamenti & adeguamenti fondi (12.837) (10.935) ,8% RISULTATO D'ESERCIZIO (19.289) ( ) -122,6% Dal lato patrimoniale le disponibilità finanziare del consorzio ancora non risentono degli effetti dovuti alla riduzione del contributo ambientale e presentano un saldo attivo di circa 223,5 milioni di euro. Stato patrimoniale attivo ( /000) ATTIVO (euro/000) delta Disponibilità finanziarie Crediti verso clienti (2.754) Crediti verso erario (2.603) Rimanenze finali Crediti netti per CAC (25.329) Altri crediti TOTALE ATTIVITA' A BREVE TERMINE (9.344) TOTALE ATTIVITA' IMMOBILIZZATE TOTALE ATTIVITA' (9.200) 6

8 ll passivo evidenzia la perdita dell esercizio e la conseguente riduzione del patrimonio netto, inoltre i debiti verso fornitori aumentano a seguito di un pari incremento (circa il 9%) dei costi dell esercizio. Stato patrimoniale passivo ( /000) PASSIVO E NETTO (euro/000) delta Debiti verso fornitori Debiti verso erario (3.851) Altri debiti TOTALE PASSIVITA' A BREVE TERMINE Fondi (777) TOTALE PASSIVITA' Fondo consortile (21) Riserva art.41 c.2-bis D.L. 5/2/97 n RISULTATO D'ESERCIZIO (19.289) ( ) TOTALE PATRIMONIO NETTO (19.310) TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO (9.200) Gli obiettivi di riciclo e recupero Tabella obiettivi (ton) anni Immesso al consumo Riciclo Corepla Riciclo Indipendente TOTALE RICICLO incidenza % riciclo 34,6% 36,1% 36,8% Recupero energetico Corepla Recupero energetico RSU TOTALE RECUPERO ENERGETICO incidenza % recupero energetico 35,9% 31,9% 34,3% RECUPERO TOTALE incidenza % recupero totale 70,5% 68,0% 71,1% 7

9 Nel 2012 l immesso al consumo ha registrato una flessione del 1,1% rispetto al 2011; se dal dato 2012 si sottraessero i maggiori quantitativi derivanti dagli articoli monouso (piatti e bicchieri di plastica) e dai fusti/cisternette rigenerati, non presenti nel dato 2011, il gap rispetto all anno scorso sarebbe di circa il 3%. Anche nel 2012 è continuato lo sforzo del Consorzio volto ad aumentare i volumi di prodotti riciclabili selezionati dalla raccolta differenziata, mantenendo la percentuale di riciclo sempre attorno al 60%, e a ridurre la quota di sottoprodotti avviati in discarica a vantaggio del recupero energetico. Il risultato del 60% va letto anche alla luce del fatto che l incremento della raccolta è stato a tutto vantaggio degli altri imballaggi e a discapito dei contenitori per liquidi in PET e HDPE. Ciò è stato possibile anche grazie al fatto che nel 2012 è continuato il processo di trasformazione degli imballaggi in plastica post-consumo in SRA (Secondary Reducing Agent). L utilizzo dei rifiuti plastici in acciaieria, il cosiddetto Feedstock Recycling, secondo la normativa vigente viene valutato come riciclo e non come recupero energetico % RICICLO 35% 61% RECUPERO ENERGETICO DISCARICA 8

10 2012 2% RICICLO 38% 60% RECUPERO ENERGETICO DISCARICA Il Contributo Ambientale CONAI Il Contributo Ambientale CONAI, principale voce di ricavo del Consorzio, è dovuto dalle aziende produttrici o importatrici di imballaggi quando l imballaggio finito viene venduto al primo utilizzatore (che può essere anche un commerciante o distributore) e dalle aziende produttrici di materia prima quando questa viene ceduta ad un autoproduttore ossia a chi produce l imballaggio e lo riempie; sono inoltre tenuti al pagamento del contributo anche gli importatori di merci imballate. Nel corso del 2012 è continuata l azione di riduzione del valore unitario del contributo ambientale: è stato pari a 120 euro per tonnellata da gennaio a settembre, per poi essere ridotto a 110 euro per tonnellata a partire dal 1 ottobre; Da quando le condizioni di mercato e la situazione economico/finanziaria del Consorzio sono migliorate, questa è la 4 riduzione che viene attuata. 9

11 Trend cac unitario ( /ton) 250,00 200,00 195,00 160,00 150,00 100,00 105, , , , ,00 - gen '09 lug '09 lug '10 lug '11 gen '12 ott '12 Le due riduzioni datate 2012 e il calo dell immesso al consumo hanno comportato una riduzione dei ricavi da contributo ambientale di circa il 23% rispetto al Dettaglio ricavi da contributo ambientale ( /000) (valori in euro/000) anni Procedura ordinaria Procedura semplificata Procedura ex-post/ex-ante (12.213) (11.621) (9.227) TOTALE RICAVO CAC

12 IL CONSORZIO I Consorziati Al 31 dicembre 2012 risultano iscritte nel libro dei Consorziati COREPLA imprese. Al consorzio aderiscono imprese che operano nelle diverse fasi del ciclo di vita degli imballaggi, suddivise in 4 categorie: categoria A: imprese produttrici o importatrici di materia prima per la fabbricazione di imballaggi in plastica; categoria B: imprese produttrici o importatrici di imballaggi in plastica; categoria C: imprese utilizzatrici che producono i propri imballaggi in plastica o importano merci imballate; categoria D: imprese che riciclano rifiuti di imballaggio in plastica. A seguito delle modifiche statutarie approvate dall Assemblea il 30 ottobre 2012 alla categoria D posso aderire a far data dal 1 gennaio 2013 anche i recuperatori di rifiuti di imballaggi in plastica. La tabella illustra la ripartizione per categoria e sintetizza tutti i movimenti avvenuti nel 2012 a partire dalla situazione dell anno precedente. CATEGORIA ANNO NUOVE VARIAZIONI DI CANCELLAZIONI/ ANNO 2011 ADESIONI CATEGORIA RECESSI/ESCLUSIONI 2012 A B C D TOTALE

13 I contributi di partecipazione vanno a formare il fondo consortile che al 31 dicembre 2012 ammonta a euro (di cui versato euro) per quote di partecipazione. Le risorse umane e la formazione Nell anno 2012 il consorzio ha contato 56 unità come dipendenti operativi, di cui 3 dirigenti e 3 con contratto a termine. Inoltre, nell anno il consorzio, si è avvalso anche della collaborazione di 4 co.co.pro. e di uno stagista. Sono continuate politiche e azioni volte a far crescere le risorse con opportunità di sviluppo professionale, sia a livello individuale che organizzativo. Il numero degli interventi formativi è stato pari a 41, di cui 5 inerenti alla sicurezza sul lavoro per un totale di n. 153 partecipazioni. Le certificazioni Nel corso del 2012 sono state effettuate le periodiche verifiche ispettive per il mantenimento delle certificazioni ISO 14001:2004 relativa all ambiente, OHSAS 18001:2007 relativa alla sicurezza sul lavoro e ISO 27001:2005 relativa alla gestione della sicurezza delle informazioni. E stata inoltre rinnovata la certificazione ISO 9001:

14 LE ATTIVITA ISTITUZIONALI Gli imballaggi immessi al consumo 1 L andamento recessivo dell economia italiana che si era manifestato nella seconda metà del 2011, si è sensibilmente aggravato nel corso del 2012, in cui si è registrato un consistente calo del PIL (-2,1%). L anno è stato caratterizzato da una drastica riduzione dei consumi delle famiglie, penalizzati dalla contrazione del reddito disponibile e dalla stretta creditizia. Un andamento anche più pesantemente negativo si è avuto per la produzione industriale che ha evidenziato una rilevante caduta (-6,3%). Il comparto delle materie plastiche è stato naturalmente influenzato dallo scenario economico negativo e ha mostrato un deciso calo della domanda complessiva e anche nell imballaggio, principale mercato di sbocco, si è avuta una importante flessione dei consumi. Nel 2012 sono state utilizzate per la produzione di imballaggi plastici in Italia poco meno di 2,8 milioni di tonnellate di polimeri vergini. A questi si devono aggiungere quantitativi non indifferenti di polimeri da riciclo, di additivi (plastificanti, stabilizzanti, lubrificanti, ecc.) usati nella lavorazione del PVC, di cariche impiegate per alcuni manufatti, nonché di altri materiali (mandrini e scatole di cartone) che, nel caso di vendita tara per merce, vengono conteggiati come plastica agli effetti del contributo. Tenuto conto degli imballaggi prodotti in Italia ma esportati vuoti o con la merce venduta all estero al netto degl import, il quantitativo di imballaggi potenzialmente disponibile per la raccolta sul territorio nazionale risulta pari a kton (-1,1% rispetto al 2011), rappresentato per il 40,7% da imballaggi flessibili e per il 51,4% da imballaggi rigidi e per il restante 7,9% da imballaggi di protezione ed accessori. 1 Dati elaborati da Plastic Consult per Corepla; 13

15 Si deve rilevare che le cifre di consumo del 2012 non sono direttamente confrontabili con quelle degli anni precedenti, in quanto sono state introdotte delle variazioni nel sistema di attribuzioni del contributo ambientale per quanto riguarda il segmento degli articoli monouso, come già indicato nelle premesse. A ciò si deve la apparente anomalia dell andamento dell immesso al consumo di imballaggi in polistirolo, che presenta nel 2012 una crescita apprezzabile. A livello di polimeri, il grosso del consumo è coperto dal polietilene, indirizzato prevalentemente all imballaggio flessibile, dove la sua quota è prossima all 80%. Considerevoli quantitativi di consumo si hanno anche per il PET e il PP, che si rivolgono viceversa soprattutto all imballaggio rigido. Tra gli altri materiali sono ancora limitati i volumi di consumo dei biopolimeri (PLA per manufatti termoformati e film biorientato polimeri a base di amido per shopper), inferiori al 2% del totale. Per quanto riguarda la funzione degli imballaggi, vi è la netta prevalenza dell imballaggio primario, che copre il 70% del consumo complessivo, mentre l imballaggio secondario (in massima parte film retraibile per fardellaggio) arriva solo al 7% circa del totale. Osservando infine la distribuzione dell immesso al consumo secondo i canali di formazione dei rifiuti, si può rilevare la netta prevalenza del canale domestico, mentre i quantitativi di industria e commercio arrivano nel complesso al 36% del totale. Immesso al consumo complessivo. (valori in kton) anni Immesso al consumo di cui circuito domestico (HH) di cui circuito Commercio e Industria (C&I)

16 Composizione dell immesso al consumo. (valori in %) anni TIPOLOGIA Imballaggi flessibili 44,4% 42,7% 40,7% Imballaggi rigidi 47,8% 49,3% 51,4% Imballaggi di protezione/accessori 7,8% 8,0% 7,9% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% POLIMERO PE 49,7% 47,3% 44,9% PET 20,7% 21,4% 22,1% PP 17,7% 18,1% 18,6% PS/EPS 7,3% 7,6% 8,6% Biopolimeri 0,0% 1,7% 2,0% Altri 4,6% 3,9% 3,8% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% FUNZIONE Imballaggi primari 64,8% 66,9% 69,8% Imballaggi secondari 6,9% 6,9% 6,8% Imballaggi terziari 28,3% 26,2% 23,4% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% CANALE Domestico 64,1% 63,8% 64,4% di cui contenitori per liquidi 21,9% 22,9% 23,4% C&I 35,9% 36,2% 35,6% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 15

17 La raccolta differenziata Nell'anno 2012 sono state raccolte circa 693 kton con un aumento rispetto al 2011 pari al 5,5%. Incremento percentuale ,0% +5,5% ,4% In termini percentuali continua la crescita significativa delle aree del centro e del sud italia. Nord Ovest Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d Aosta. La Regione Liguria ha fatto registrare il 26,2% di crescita rispetto all anno 2011, a seguito di un incremento generalizzato, in una Regione che registra comunque un procapite ancora inferiore alla media nazionale. La Regione Valle d Aosta ha registrato un decremento del 40,6%. Tale riduzione è motivata da un intervento di miglioramento della qualità del materiale. Su tale attività vi è stato un incisivo intervento della Regione e di Corepla. La Regione Lombardia registra ancora, nonostante i già elevati quantitativi di raccolta, un incremento del 5,2%, generalizzato su tutte le provincie. Nord Est Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,Trentino Alto Adige e Veneto. La Regione Veneto con i 18 Kg/abitante/anno è il valore in assoluto più alto di tutta Italia, mantenendo ottimi parametri qualitativi. La Regione Emilia Romagna ha fatto 16

18 registrare un incremento significativo del 13,2% a seguito anche di un forte impegno da parte della Regione. Centro Lazio, Marche, Toscana e Umbria. La Regione Lazio registra un incremento significativo del 20% con risultati importanti per la provincia di Viterbo. La città di Roma stenta ancora a raggiungere quantità significative che potrebbero portare la Regione a superare il valore di raccolta media procapite Italia. Sud Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia. In quest area, con eccezione della Campania che ha fatto registrare una crescita di ca. il 10% ed un procapite di 11,7 Kg/abitante/anno posizionandosi al di sopra della media nazionale, si registrano le Regioni con i più bassi valori di raccolta procapite. Fanalino di coda la regione Calabria con 2,8 Kg/abitante/anno, il fallimento di molte delle società miste calabresi ha lasciato i comuni nella difficoltà di far ripartire le raccolte differenziate, con risultati negativi non solo per la raccolta differenziata, ma anche con gravi problemi sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti indifferenziati. La regione Basilicata ha avuto un incremento del 24,9% ma il procapite resta comunque molto basso. Isole Sardegna e Sicilia. Mentre la Sardegna si sta avvicinando ai 13 Kg/abitante/anno, la Regione Sicilia continua a rimanere penultima regione per procapite con 3,6 Kg/abitante/anno. Anche in questo caso la messa in liquidazione dei 27 ATO e la mancata attivazione di nuove aggregazioni di comuni rallenta il rilancio della raccolta. 17

19 Raccolta per area geografica (ton) area NORD OVEST variazione % 2,2% 3,7% NORD EST variazione % 4,9% 3,1% CENTRO variazione % 14,8% 9,7% SUD variazione % 10,0% 6,2% ISOLE variazione % 6,3% 7,0% ITALIA variazione % 7,0% 5,5% Il risultato del 2012 è da ritenersi un ottimo risultato se si considera sia la crisi del paese sia la situazione di difficoltà economica dei comuni. I comuni che già avevano pianificato il passaggio porta a porta hanno mantenuto i propri impegni raggiungendo significativi risultati in termini di procapite. Il rischio di emergenza rifiuti dell indifferenziato ha portato alcune regioni a spingere verso la raccolta differenziata, sollecitando i comuni più arretrati ad attivarsi. In alcune aree del Paese la sensibilità e le spinte che sono arrivate dai cittadini hanno portato all attivazione ed al miglioramento dei servizi di raccolta differenziata con il conseguente aumento delle quantità. L introduzione nel 2012 di limiti di frazione estranea più ridotti ha avuto due effetti: da un lato si è ridotta la frazione estranea e dall altro si è riscontrato uno spostamento del materiale dal conferimento diretto agli impianti di Selezione Corepla (CSS) a Centri Comprensoriali (CC) che effettuano operazioni di selezione, prepulizia e pressatura. Gli interventi sul territorio, in collaborazione con la funzione comunicazione, sono state di stimolo non solo all aumento delle quantità ma anche della qualità degli imballaggi conferiti. 18

20 Raccolta per regione e procapite REGIONE ton kg/ab. ton kg/ab. Emilia-Romagna , ,1 Friuli-Venezia-Giulia , ,1 Liguria , ,2 Lombardia , ,4 Piemonte , ,4 Trentino-Alto Adige , ,7 Valle d'aosta , ,7 Veneto , ,1 Lazio , ,1 Marche , ,6 Toscana , ,5 Umbria , ,3 Abruzzo , ,0 Basilicata , ,6 Calabria , ,8 Campania , ,7 Molise , ,6 Puglia , ,0 Sardegna , ,9 Sicilia , ,6 TOTALE ITALIA , ,6 19

21 Raccolta dal 1998 la crescita % annua. 800,0 550,00 kton % 700,0 457,6 600,0 500,0 400,0 300,0 200, ,0 17, , , , , , ,5 63,5 50, , ,1 150,00 434,3 496,7 529,4 450,00 350,00 250, ,00 L Accordo Quadro ANCI/CONAI attualmente in vigore prevede che i comuni, o i soggetti da essi delegati, stipulino con il Consorzio una convenzione per il conferimento della raccolta differenziala al sistema Corepla. Delle 892 convenzioni attive nel 2012, 334, pari al 37%, sono state stipulate direttamente con i comuni, mentre le rimanenti 558 sono state stipulate da soggetti delegati dai comuni. Poiché il totale dei comuni convenzionati nel 2012 sono stati 7.370, ciò significa che i comuni che hanno dato delega alla stipula delle convenzioni sono L incremento dei comuni che si sono convenzionati direttamente è principalmente motivato dal fallimento di politiche di aggregazioni previste in alcune regioni, quali la Campania, la Calabria e la Sicilia. Questo effetto, dopo un primo periodo di assestamento, ha comunque permesso ai comuni di prendere coscienza dell andamento delle proprie raccolte differenziate costringendoli ad intervenire al fine di migliorare sia le quantità sia la qualità del materiale conferito. 20

22 Convenzionamento anno convenzioni comuni % abitanti % * % % % % % % (*) la percentuale varia in funzione del numero degli abitanti Italia in base all'aggiornamento Istat; Nel corso del 2012 sono stati introdotti nuovi limiti di frazione estranea sia sul monomateriale che sul multimateriale. Come evidenziano i dati sotto riportati, si evidenzia una riduzione percentuale del multi materiale a favore del mono materiale. Flussi di raccolta tipologia raccolta ton % ton % ton % monomateriale ,9% ,5% ,1% multimateriale * ,1% ,5% ,9% (*) solo raccolta la cui separazione per frazioni avviene presso i centri di selezione Corepla Nel 2012, a fronte del servizio di raccolta, il consorzio ha versato ai comuni italiani e alle aziende delegate circa 174 milioni di euro (+11% rispetto al versato 2011). Tale incremento è dovuto sia ad un effetto volumi sia ad un effetto qualità del materiale conferito, che ha portato un aumento del costo medio unitario. Quest ultimo è aumentato anche per effetto dell adeguamento previsto ad inizio anno dei corrispettivi (2/3 del NIC), come stabilito dall accordo quadro ANCI/CONAI. Tale adeguamento per il 2012 è stato del 1,87%. 21

23 I costi della raccolta differenziata /ton La selezione dei materiali L attività di selezione, rappresenta la fase prodromica dell avvio a riciclo e recupero di tutta la raccolta differenziata conferita dai Comuni e dagli altri enti Convenzionati. Tale attività, di fondamentale importanza e centrale nelle attività del Consorzio, viene svolta tramite una rete di 35 Centri di Selezione. Nel corso del 2012 si è proseguito nell applicazione dei termini del contratto in essere che prevede corrispettivi di selezione differenziati per prodotti e sottoprodotti. Si è però anche dato spazio a sperimentazioni finalizzate alla selezione ed al successivo riciclo di nuovi prodotti. Continuano i miglioramenti in termini di efficacia ed efficienza nonostante si stia assistendo ad un progressivo aumento della complessità di questa attività, influenzata da molteplici fattori quali l aumento costante delle quantità raccolte, l incremento della gamma e delle tipologie di imballaggi immessi al consumo, il cambio delle abitudini dei consumatori e l aumento della complessità degli imballaggi immessi al consumo in termini di componenti e polimeri utilizzati. 22

24 Nei centri di selezione si sta sviluppando rapidamente una repentina capacità di adeguamento alle diverse condizioni di mercato, al recepimento delle nuove tecnologie ed alla diffusione delle conoscenza, adattando i processi in modo di valorizzare il più possibile i materiali raccolti. Nel 2012 sono stati selezionati tre nuovi Prodotti a base poliolefinica, costituiti da materiale che veniva precedentemente destinato alla termovalorizzazione, in modo da poter sostenere l indice di riciclo, che altrimenti sarebbe ulteriormente diminuito. Il riciclo Il portafoglio prodotti avviati a riciclo tramite vendita con aste telematiche riguarda le produzioni di PET e HDPE i cui mercati hanno raggiunto elevati livelli anche nel campo delle tecnologie utilizzate, rendendo la materia prima seconda un prodotto sempre più qualitativamente affidabili ed adatto per alcune applicazioni. In particolare il riciclato di PET (RPET) trova, da prima a livello europeo, ma ora anche in Italia, applicazione anche negli imballaggi per il contatto con gli alimenti, determinando quindi un progressivo aumento della domanda di questo materiale. L articolo Film (essenzialmente LDPE) commercializzato attraverso aste telematiche, ha un mercato che soffre di maggiore discontinuità. Tuttavia, proprio per quanto riguarda il Film, dopo un periodo negativo, si è assistito ad una ripresa guidata sia da una migliore qualità del prodotto che da una congiuntura che ci ha indirettamente favorito. Infatti, a causa della situazione macroeconomica negativa, si è verificato un calo di disponibilità di film industriale per i riciclatori i quali hanno rivolto maggiore attenzione verso il Film proveniente dal post consumo domestico. A ciò si aggiunga che il bando degli shoppers monouso ha incrementato la richiesta di sacchetti domestici per i rifiuti nella cui matrice il polimero riciclato trova un destino ideale (in blend o anche al 100%). 23

25 L attuale meccanismo di aste è risultato essere particolarmente efficace ed efficiente sia in termini di apertura al mercato del riciclo, che di garanzia di standard qualitativi dei soggetti accreditati e di trasparenza. Dati di riciclo Corepla 2 (ton) (valori in ton) Contenitori in PET Contenitori in HDPE Cassette Film Imballaggi misti in PET RICICLO con VALORIZZAZIONE Sottoprodotti Raccolta a riciclo diretto Film Imballaggi misti in PO Agente riducente per acciaierie RICICLO senza VALORIZZAZIONE TOTALE RICICLO URBANO (HH) per i prodotti riciclati è stato mantenuto inalterato lo schema basato sul principio condiviso a livello europeo per cui vengono computate come riciclo le quantità in ingresso agli impianti di riciclo. Tale scelta trova la sua ragione nel fatto che tutti i prodotti sono dotati di una specifica che assicura qualità costante in linea con gli standard europei. 24

26 Confronto prezzi medi di vendita aste PET ( /ton) 900,00 800,00 700,00 743,19 796,89 796, ,95 600,00 596,41 539,71 544,54 500,00 400,00 300,00 359,29 439, ,48 500,71 488,27 463,68 351,43 385,89 353,23 398,41 367,69 413,70 352,67 341,19 310,52 327,52 200,00 295,21 100,00 0,00 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Confronto prezzi medi di vendita aste HDPE ( /ton) 600,00 500,00 478,53 478,53 478,53 400,00 400,23 307,95 365, ,71 365,71 325,48 316,73 334,50 404,13 368,78 362,06 365,06 300,00 262,87 318,06 268,91 268,91 282,29 301,54 265,37 200,00 206,80 204,26 100, ,00 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic 25

27 Oltre alla consueta opera di promozione dei prodotti presenti da tempo nel nostro catalogo, nel corso del 2012 Corepla ha lanciato due nuovi prodotti sperimentali: IPP (imballaggi in polipropilene) e FIL/S (film di piccola pezzatura). Nonostante la qualità non sia ancora standardizzata c è notevole interesse da parte dei Clienti. L avvio della selezione delle frazioni di altri imballaggi a base Poliolefine (FIL/S, IPP) ha rappresentato un altra tappa del percorso finalizzato al raggiungimento del duplice obiettivo: incremento indice di riciclo e riduzione deficit di catena. A tal fine, la nuova cultura aziendale market oriented supportata dalla nuova struttura organizzativa, sta dando e darà un contributo importante nell incrementare, in maniera economicamente sostenibile, l indice di riciclo della raccolta differenziata. Durante il 2012 si è avuta l entrata a regime della produzione di agente riducente per acciaieria (SRA) sia in termini quantitativi che qualitativi. Anche in questo caso, alla fase pionieristica seguirà quella del consolidamento; nel prossimo triennio si punterà a migliorare le condizioni di economicità nella produzione di SRA e ad una sua migliore valorizzazione presso l acciaieria. L attività di ricerca di nuove applicazioni e/o nuovi mercati finali nei settori a valle del riciclo (stampatori, compoundatori, distribuzione) si è rinforzata con la collaborazione con Proplast. Scopo del progetto è individuare i migliori utilizzi per l MPO ed eventualmente individuare soluzioni tecnicamente migliorative (attraverso blending e additivi), tali da estendere le applicazioni migliorandone le performance. Con la funzione R&D è stata creata una collaborazione orizzontale, con l obiettivo di promuovere nuove opportunità di riciclo. Sul fronte dei c.d. Acquisti Verdi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, si è aperto un tavolo comune con CONSIP (la centrale degli acquisti pubblici) insieme con CONAI e con gli altri Consorzi di filiera. Attraverso questo tavolo si intende dare un contributo alla definizione delle linee guida (Criteri Ambientali Minimi) pubblicate e/o in via di pubblicazione da parte del Ministero dell Ambiente. Permane tuttavia una certa 26

28 indeterminazione sul tipo di normativa da applicare, sulle azioni che i diversi enti locali possono intraprendere e sulle priorità di acquisto verde da parte degli enti pubblici stessi. Per quanto riguarda il riciclo da superfici private (C&I), continua l attenzione del consorzio al mondo degli imballaggi provenienti dal Commercio e Industria. Corepla gestisce parte di questo materiale attraverso due tipi di piattaforme di raccolta: _ le piattaforme per gli imballaggi di polistirene espanso (c.d. PEPS). _ le piattaforme per fusti e cisternette (c.d. PIFU) per la bonifica ed il riciclo degli imballaggi rigidi primari industriali. A partire da agosto 2012 per le PIFU è stato siglato un accordo tra CONAI, COREPLA, RICREA, RILEGNO e le Imprese del settore rappresentate da ARI, ANRI e Confima. Il primario obbiettivo di tale accordo consiste nell incrementare il numero delle imprese convenzionate che rigenerano e riciclano questa particolare tipologia di imballaggi, siglando accordi anche con le Imprese che già effettuavano tale operazione senza evidenze per il sistema consortile. I primi dati sono incoraggianti, il numero di piattaforme è quadruplicato ed i quantitativi mensili sono raddoppiati. Per quanto riguarda il riciclo indipendente, il Consorzio effettua la contabilizzazione dei flussi tramite una metodologia attiva sin dal 2004, che si articola nella costruzione di una serie storica sulla scorta dell analisi dei dati MUD. Tuttavia, stante le modalità e le tempistiche relative al processo di gestione dei MUD da parte delle Imprese e delle Camere di Commercio, tale metodologia sconta necessariamente un ritardo di almeno 14/18 mesi rispetto alla conclusione dell anno di riferimento. Per questa ragione, nel 2012 è stato possibile effettuare l analisi dei dati MUD relativamente all anno 2010; sulla scorta della serie storica dei dati di riciclo e di analisi sull andamento economico complessivo e dello specifico settore, viene poi predisposta una curva previsionale dell andamento del 27

29 riciclo dei rifiuti d imballaggio in plastica per gli anni 2011 e Riciclo operatori indipendenti (k/ton) kton Dati MUD Dati da Modello Previsionale Confrontando il dato di riciclo consortile con quello degli operatori indipendenti, si nota come negli anni il peso di quest ultimo su riciclo totale è andato diminuendo a vantaggio del riciclo consortile. Confronto tra riciclo consortile e riciclo indipendente (peso %) RICICLO INDIPENDENTE 46% 54% % RICICLO CONSORTILE %

30 La ricerca e sviluppo Nel 2012 il Consorzio si è dotato di una funzione di Ricerca & Sviluppo, i cui compiti possono essere riassunti nei seguenti punti: 1. Gestire progetti di ricerca finalizzati ad incrementare sia la percentuale di prodotti avviati a riciclo rispetto a quelli destinati a recupero energetico, sia il loro valore, contribuendo a sviluppare applicazioni e sinergie lungo la filiera. Nel corso del 2012 sono state effettuate sperimentazioni di selezione di nuovi prodotti: PLA, PS, PP e Fil/s. Sia il PP che il Fil/s hanno incontrato buona accoglienza da parte delle aziende riciclatrici. Il passo successivo sarà trasformare PP e Fil/s in prodotti a tutti gli effetti. Inoltre, come già accennato, è stata portata avanti una collaborazione tecnico scientifica con il consorzio Proplast, collaborazione che continuerà anche nel Fornire supporto tecnico alle aziende sulla sostenibilità degli imballaggi in plastica. Riconoscendo che gli imballaggi devono rispondere ad esigenze tecniche, di marketing e di costo, il Consorzio non interviene nelle scelte delle singole aziende ma fornisce informazioni sulle modalità di gestione del fine vita degli imballaggi in plastica in Italia, il loro avvio a riciclo oppure a recupero energetico e le eventuali problematiche che una soluzione di packaging potrebbe presentare. Queste informazioni aiutano le aziende ad effettuare scelte maggiormente consapevoli in termini di sostenibilità. 3. Effettuare attività di formazione tecnica sulla sostenibilità degli imballaggi in plastica presso scuole ed università. 4. Supportare le altre funzioni aziendali su aspetti e problematiche tecniche relative agli imballaggi ed ai processi di riciclo. In particolare è stato fornito supporto all'assistenza tecnica per la definizione delle procedure e la risoluzione di problematiche di qualità prodotto, mentre insieme con la funzione Commerciale è stata creata una collaborazione orizzontale con l'obiettivo di promuovere il business. 29

31 5. Supportare iniziative, sia a livello nazionale che internazionale, tese a promuovere il riciclo degli imballaggi in plastica e ad assicurare che le nuove soluzioni di packaging, che l'industria continua a sviluppare, non vadano a discapito dei sistemi di raccolta e riciclo esistenti. Nel corso del 2012 la funzione Ricerca & Sviluppo ha partecipato a tavoli tecnici e gruppi di lavoro di associazioni italiane (UNIPLAST, Istituto Italiano Imballaggio) ed europee (Petcore, EPBP). Il recupero energetico A causa della crisi economica mondiale che ha colpito anche il settore dell edilizia, le cementerie italiane hanno subito un forte rallentamento nella produzione di clinker. Come conseguenza anche l utilizzo del combustibile alternativo nelle cementerie, già di per sé al di sotto del quantitativo tecnicamente utilizzabile in condizioni normali, si è ridotto. Infatti nel 2012 la percentuale di imballaggi in plastica residui dal processo di selezione della raccolta differenziale trasformata in combustibile alternativo ed avviata a cementificio è stata del 38,1% rispetto al 48,0% dell anno precedente. Grazie anche alla diminuzione dei rifiuti urbani nei termovalorizzatori è stato possibile l impiego efficiente dei rifiuti residuali dalle cernite delle plastiche nei termovalorizzatori efficienti secondo il D.Lgs. 205/10 attraverso il quale viene recepita la Direttiva Europea 2008/98/Ce ma soprattutto viene introdotta la cosiddetta formula R1 per il calcolo dell efficienza energetica. Nello specifico, il flusso di scarti in questione è stato destinato al recupero energetico attraverso le seguenti due metodiche: a) avvio diretto ad impianti di termovalorizzazione efficienti secondo il calcolo della formula R1 in cui i residui dei processi di selezione vengono conferiti tal quali; b) produzione di un combustibile alternativo, utilizzabile sia in termovalorizzatori anch essi efficienti sia in impianti termici in sostituzione di combustibili fossili, tra cui in particolare i cementifici; l attività è svolta da operatori 30

32 che ritirano gli scarti dal luogo di produzione, preparano il combustibile alternativo e lo avviano a valorizzazione energetica. Sebbene il recupero presso i cementifici sia più diretto in quanto gli scarti plastici consentono la sostituzione di una fonte energetica fossile (il pet-coke), dall altro la termovalorizzazione consente un recupero energetico altrettanto sostenibile in quanto la tecnologia a disposizione è estremamente robusta e affidabile sia dal punto di vista termodinamico che sotto il profilo della protezione ambientale. Recupero energetico di rifiuti d imballaggio in plastica (valori in ton) anni Recupero energetico Consortile: Sottoprodotti avviati direttamente a REC Materiale proveniente da superfici private scarti da lavorazione e da riselezione Quota in termovalorizzatori RSU TOTALE recupero energetico I dati di consuntivo del Recupero Energetico degli imballaggi in plastica presenti nei RSU indifferenziati per l anno 2012 (450 kton) costituiscono, alla luce dell incertezza dovuta alla classificazione dei termovalorizzatori come efficienti sulla base dei cambiamenti normativi menzionati, la miglior stima al momento disponibile. Ne consegue che la stima riportata in tabella potrebbe essere soggetta a variazioni dovute all evoluzione normativa e alle caratteristiche tecniche dei singoli impianti. Occorre ricordare, inoltre, che tale dato proviene, in parte, dai soggetti gestori degli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti di imballaggio e di produzione di CDR (combustibile derivato dai rifiuti), che hanno consentito al Sistema Consortile di effettuare le analisi merceologiche a seguito della stipula di apposite Convenzioni. Altri, invece, non hanno consentito ad effettuarle e, pertanto, alcuni dati sono frutto di stime il più possibile accurate. 31

33 Nel corso del 2012 sono state avviate a discarica 16 kton di materiale, pari al 2% circa della raccolta domestica; la quantità di residui avviati in discarica è diminuita di circa 2 punti percentuali rispetto al 2011 a sottolineare come il ricorso alla discarica è sempre più residuale, ma risulta necessario sia per la frazione estranea non riciclabile e non recuperabile energeticamente, già per i residui prodotti in aree in cui gli impianti di termovalorizzazione non sono in condizione di ricevere gli scarti plastici. Tipologie di recupero energetico 100% 80% 48% cementifici < 38% 60% 40% 20% 0% tvz 48% > 60% discarica 4% < 2%

34 Analisi, Audit & controlli Analisi qualità sul materiale proveniente dalla raccolta urbana. Come previsto dall Accordo Quadro ANCI/CONAI vigente, le quantità di raccolta differenziata urbana, conferite da ciascun convenzionato, vengono valorizzate tramite analisi qualità a campione sui carichi in ingresso presso i centri di selezione COREPLA. Tali analisi sono svolte da terzi incaricati dal Consorzio con convocazione del convenzionato; per ciascun soggetto è stabilita una frequenza di analisi basata sulle tonnellate di raccolta conferite ogni anno. Nel 2012 le analisi sono state complessivamente Le frequenze di analisi stabilite dall Accordo Quadro ANCI-CONAI in ingresso presso gli impianti, sono state sostanzialmente rispettate (98,2% delle scadenze rispettate). Nel 2012, relativamente al flusso monomateriale, sono stati sottoposti ad analisi conferimenti per 79,2 kton (nel ,3 kton), pari al 16,8% in peso (nel 2011 il 16%) di quanto conferito. Nel dettaglio: conferimenti sfusi: analizzato 5,2% di quanto conferito (6% nel 2011) conferimenti pressati: analizzato 18,9% di quanto conferito (17,7% nel 2011). Relativamente al multimateriale, sono stati sottoposti ad analisi conferimenti pari al 7,8% degli imballaggi in plastica conferiti (6,8% nel 2011). Incidenza delle analisi effettuate rapportate ai quantitativi raccolti nel 2012 per tipologia di conferimento a CSS. Tipologia di conferimento a CSS % peso carichi analizzati vs ton conferite n analisi vs ton conferite MONOMATERIALE 16,8 % 1 ogni 62,9 t Mono sfuso 5,2 % 1 ogni 38,5 t Mono Pressato 18,9 % 1 ogni 71 t MULTIMATERIALE* 7,8 % 1 ogni 62,4 t (*) dato riferito al quantitativo di imballaggi in plastica conferiti nel flusso multimateriale; 33

35 Distribuzione dei quantitativi di raccolta monomateriale distinti per fascia di qualità riscontrata. FASCIA QUALITATIVA 3 anni 2010 % 2011 % 2012 % A 4 1 prima fascia ,7% ,9% ,9% A2 seconda fascia ,4% ,9% ,0% A3 fuori specifica ,4% ,9% ,8% B 5 1 prima fascia ,3% ,2% ,6% B2 fuori specifica ,2% ,0% ,5% C 6 1 prima fascia ,0% ,1% ,0% TOTALE RACCOLTA MONO (ton) ,0% ,0% ,0% A partire dal 2011 son andate a regime anche le analisi sulla raccolta multi materiale, che erano entrate in vigore in via sperimentale nella seconda metà del Distribuzione dei quantitativi di raccolta multimateriale distinti per fascia di qualità riscontrata. FASCIA QUALITATIVA' Qta (Ton) % Qta (Ton) % MULTI LEGGERO 1 FASCIA ,4% ,2% MULTI LEGGERO con TRACCIANTI 522 0,2% 588 0,3% MULTI LEGGERO FUORI SPECIFICA ,6% ,8% MULTI PESANTE 1 FASCIA ,6% ,4% MULTI PESANTE con TRACCIANTI 125 0,1% 43 0,0% MULTI PESANTE FUORI SPECIFICA 471 0,2% 556 0,3% RACCOLTA MULTIMATERIALE ,0% ,0% 3 Le fasce qualitative individuano il quantitativo massimo di Frazione Estranea (tutto ciò che non è imballaggio in plastica) cui è collegato il corrispettivo dovuto per la raccolta. Vedi Accordo Quadro ANCI/CONAI in vigore. 4 La fascia A si riferisce alla raccolta di rifiuti di imballaggio di origine domestica. 5 La fascia B si riferisce alla raccolta di rifiuti di imballaggio conferiti al servizio pubblico di origine non domestica 6 La fascia C si riferisce alla raccolta finalizzata in cui i contenitori per liquidi superano il 90%. 34

36 Le analisi sul materiale in ingresso vengono registrate su un supporto elettronico collegato con il sistema informatico del Consorzio. I dati raccolti in fase di analisi vengono poi trasmessi via internet in COREPLA garantendone quindi la precisione e la disponibilità in tempi brevi. Nel corso del 2012 è stata completata l attività di standardizzazione delle aree in cui si effettuano le analisi, dotandole di una serie di strumenti volti a rendere più efficiente, semplice e produttiva l attività di verifica qualitativa del materiale, migliorando anche le condizioni di lavoro in cui il personale delle società di analisi si trova ad operare quotidianamente. In particolare nel centri su 35 sono stati dotati di un tavolo di lavoro meccanizzato con rampa di carico e ceste carrellate basculanti con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro degli analisti (4 di questi centri sono dotati di due tavoli). Analisi qualità su prodotti selezionati e sottoprodotti. COREPLA effettua analisi sui prodotti selezionati e sui sottoprodotti. Per quanto attiene i prodotti selezionati, l attività di verifica verte innanzitutto sulla conformità dei prodotti in uscita rispetto alle relative specifiche. Nel corso del 2012 sono state notevolmente incrementate le analisi sui prodotti al fine di monitorare in maniera più puntuale la qualità degli stessi in un ottica di maggiore attenzione ai clienti. Per quanto riguarda i sottoprodotti le analisi sono finalizzate alla quantificazione della frazione estranea presente e delle frazioni selezionabili erroneamente lasciate nei sottoprodotti; le percentuali ottenute vengono utilizzate per il calcolo degli scarti resi da confrontare agli scarti attesi come previsto dal contratto di selezione attualmente in vigore. Anche nel 2012 tale tipologia di analisi è stata effettuata anche sui carichi a destino al fine di garantire campionamenti più rappresentativi. 35

37 La Tabella riepiloga le analisi effettuate in uscita nel 2012 raffrontandole al biennio precedente. n ANALISI PER TIPOLOGIA anni Analisi su prodotti in uscita Analisi su scarti e sottoprodotti TOTALE ANALISI In termini di rappresentatività, rapportando le analisi effettuate ai quantitativi selezionati è stata effettuata in media una analisi ogni 49 t di Prodotti selezionati (ogni 52 t nel 2011) e una analisi ogni 40 t di Scarti e Sottoprodotti selezionati (ogni 36,7 t nel 2011). Audit e controlli Le risultanze sia delle analisi merceologiche che degli audit e controlli vengono utilizzate per valutare le prestazioni dei soggetti che lavorano per conto del Consorzio, relativamente alla rispondenza agli obblighi contrattuali e all attendibilità in genere delle prestazioni (si pensi ad esempio al riciclo), di cui COREPLA stesso è garante dovendo assicurare, oltre alla massima efficienza, anche la massima trasparenza. Il riesame delle risultanze delle attività di controllo svolte, oltre all applicazione di penali per mancanze quali la perdita di frazioni selezionabili, mancati campionamenti, etc., ha comportato richieste di adeguamento ad alcuni centri di selezione e ha avuto particolare rilievo a seguito della gestione nei contratti di selezione dell indice di performance, valutato per concorrere all aggiudicazione del CIT pressato. Nel corso del 2012 è stata inoltre consolidata anche per gli impianti di preparazione del combustibile solido secondario (REC) l attività di qualifica tramite audit condotti da parte di un ente terzo. 36

38 La Tabella riporta l elenco delle attività effettuate nei diversi ambiti nel corso del 2012 paragonandole a quelle effettuate nel biennio precedente dettagliandone quantità e tipologia. AREA OPERATIVA INTERESSATA Selezione Raccolta Riciclo Recupero Energetico AUDIT e VISITE Audit mensili presso i Centri di Selezione e Inventari Audit di accreditamento Centri di Selezione Audit di parte seconda presso i centri di selezione per verifica analisi materiale da raccolta Visite di controllo presso i riciclatori senza valorizzazione Controllo attività impianti di riciclo con valorizzazione Audit amministrativi presso riciclatori Audit di qualifica riciclatori per accreditamento alle aste Visite di controllo presso i preparatori di combustibile solido secondario Audit di qualifica presso i preparatori di combustibile solido secondario La comunicazione La rinnovata attenzione e la disponibilità ad un crescente impegno da parte del Consorzio nelle attività di comunicazione, già manifestate e, almeno parzialmente, tradotte in operatività sin dal 2011, hanno prodotto nel 2012 una svolta molto significativa e molto percepibile. Portando avanti infatti scelte già effettuate nell anno precedente, COREPLA si è impegnato in una articolata campagna di advertising, finalizzata a sensibilizzare l opinione pubblica sull effettiva valorizzabilità e riciclabilità degli imballaggi in plastica, dal taglio eminentemente educational ed informativo, per la quale si prevede un respiro (comunque con una progressiva evoluzione dei contenuti) di due/tre anni. 37

39 Gli obiettivi della campagna per il 2012 sono così sintetizzabili: Favorire il cammino verso una società sostenibile è un esperienza che richiede apprendimento, condivisione e messa in gioco di noi tutti (cittadini, istituzioni e imprese) e la plastica fa la sua parte. Riciclare non è una missione, ma una risorsa economica. Non è più un opportunità ma una regola; Valorizzare la trasformazione. In ogni imballaggio in plastica è contenuta la possibilità di rinascita mediante il riciclo. Ne deriva che ogni trasformazione consentita dalle nuove tecnologie produce un arricchimento (es. minore utilizzo materie prime) se adeguatamente gestito nel rispetto dell ambiente e nell interesse collettivo; Creare una corretta percezione delle performance ambientali degli imballaggi in plastica; Contribuire alla corretta conoscenza di ciò che è effettivamente oggetto della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in plastica; Qualificare la vocazione ambientale di COREPLA soprattutto come attore no profit impegnato con criteri di efficienza gestionale ed economica a favore della tutela dell ambiente con visione più globale del problema. Anche il quadro dei target di riferimento è risultato molto articolato e segmentato: Cittadini, Istituzioni, Enti locali, Mondo della scuola, Opinion leader, professionisti. Per ottimizzare le risorse disponibili, tuttavia, si è scelto di privilegiare, specialmente nel primo anno di attività, i settori più attenti e dinamici rispetto alle tematiche ambientali, che presentano la migliore predisposizione e il maggiore interesse conoscitivo ma, al tempo stesso, proprio perché sono portatori di forti aspettative, sono anche quelli più critici quando le loro domande non trovano risposte convincenti. Sono stati prodotti cinque soggetti stampa (più due specificamente dedicati al contesto vacanze per il flight estivo) poi declinati anche come soggetti per le affissioni, incentrati su 38

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