Crisi del debito e recessione: gli scenari per il sistema bancario italiano
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1 Banking Summit 2012 Tra declino e rilancio: la sfida delle banche italiane Crisi del debito e recessione: gli scenari per il sistema bancario italiano Gregorio De Felice Servizio Studi e Ricerche Milano, 20 settembre 2012
2 Agenda 1 Il quadro macroeconomico italiano 2 L intervento della BCE 3 Le banche e la crisi 4 I margini per tornare a crescere 1
3 Lo scenario di base per l Italia Ci aspettiamo una ripresa solo nella seconda metà del I rischi dello scenario sono tuttavia verso il basso PIL (prezzi costanti) 0,5-2,4-0,5-3,0-2,3-1,5-0,7 0,0 0,2 - var. % t/t -0,7 0,0-0,1-0,1 0,1 0,2 Consumi privati 0,2-3,4-1,0-0,9-0,3-0,1 0,0 0,1 0,2 Consumi pubblici -0,9-0,7-0,3-0,1-0,1-0,1 0,0-0,2 0,0 Investimenti fissi -1,2-8,5-1,3-1,5-0,4 0,0 0,0 0,3 0,6 Importazioni 1,0-8,0-1,7-1,5-1,0-0,3-0,1 0,2 0,5 Esportazioni 6,3 0,6 1,8-0,2 0,5 0,5 0,6 0,7 0,7 Prezzi al consumo (a/a) 2,8 3,1 2,4 3,1 2,7 2,3 1,9 2,6 3,0 Disoccupazione (%) 8,4 10,9 11,8 11,2 11,6 11,8 11,9 11,9 11,8 Saldo di bilancio PA (% del PIL) -3,9-2,2-1,7 Debito pubblico (% del PIL) 120,1 125,0 125,0 Variazioni percentuali sul periodo precedente - salvo ove diversamente indicato. Fonte: Intesa Sanpaolo 2
4 Avvitamento recessivo per l industria italiana La fase di ripresa/espansione è durata solo per pochi mesi all inizio del 2011, dopodiché il ciclo, sebbene non ancora maturo, è tornato in territorio recessivo a causa della crisi del debito. La recessione si va ora approfondendo. Il «barometro» del ciclo nell industria (livello corrente e atteso degli indici di produzione, indagine Istat sulle imprese manifatturiere, quadranti divisi dalle medie storiche) Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat 3
5 Un miglioramento della crisi finanziaria può sostenere la domanda Sembra esserci una correlazione elevata tra indici di fiducia di imprese/consumatori e indici di stress sui mercati finanziari. La speranza è che, nel caso continui il trend in corso di calo dei premi al rischio, ciò si ripercuota in un recupero della fiducia e di conseguenza dei livelli di attività Fiducia dei consumatori e spread BTP-Bund Spread (sx inv.) Fiducia consumatori (dx) set-09 mar-10 set-10 mar-11 set-11 mar-12 set Fonte: Istat, Bloomberg, elaborazioni Intesa Sanpaolo 4
6 Agenda 1 Il quadro macroeconomico italiano 2 L intervento della BCE 3 Le banche e la crisi 4 I margini per tornare a crescere 5
7 La BCE contrasta molti rischi presenti sul mercato Rischio di break up dell euro Il messaggio chiave lanciato da Draghi ai mercati è che l euro è irreversibile e che la BCE userà tutti i mezzi necessari per difenderlo. Rischio di liquidità L annuncio di potenziali acquisti di titoli riduce il livello dei tassi a breve e agevola il rifinanziamento, non solo degli emittenti sovrani, ma anche delle banche. Rischio di insufficienza fondi di EFSF/ESM I fondi europei EFSF/ESM non appaiono sufficienti ad assistere in caso di necessità paesi grandi come Spagna e Italia. La BCE è ora in grado di colmare questo eventuale gap con acquisti di titoli a breve per importi non predefiniti. L annuncio della BCE limita inoltre il rischio che l ESM non diventi operativo nei tempi annunciati. 6
8 I timori di breakup dell euro erano evidenti 0,4 Rendimenti dei titoli benchmark a 2 anni (valori %) 0,3 0,2 Germania Austria Olanda Finlandia 0,1 0,0-0,1-0, Fonte: Bloomberg, Intesa Sanpaolo 7
9 Difficile individuare un livello di equilibrio dello spread Stime del livello dello spread BTP-Bund coerente con i fondamentali (punti base) Valore medio agosto 2012 Valore corrente Fair value medio Minimo Massimo Spread a 2 anni Spread a 5 anni Spread a 10 anni FONTE: A. Di Cesare, G. Grande, M. Manna e M.Taboga, «Recent estimates of sovereign risk premia for euro-area countries», Banca d Italia, Occasional papers Number 128, September 2012; elaborazioni Intesa Sanpaolo. Confindustria ha stimato lo spread a 10 anni intorno ai 200 pb, Nota del CSC n.5,
10 Agenda 1 Il quadro macroeconomico italiano 2 L intervento della BCE 3 Le banche e la crisi 4 I margini per tornare a crescere 9
11 Il supporto governativo è stato marginale 45% Supporto governativo cumulato al settore finanziario (in % del PIL 2011) 41,2% 30% 15% 5,3% 6,1% 6,8% 7,0% 12,2% 12,8% 14,1% 0% 0,4% Italia (*) USA Grecia UK Belgio Germania Spagna (**) Paesi Bassi Irlanda Nota: (*) Incluso l importo massimo di 2 miliardi di strumenti di patrimonializzazione sottoscrivibili dal MEF per la ricapitalizzazione di MPS. (**) Incluso l importo massimo di 100 miliardi, pari al 9% del PIL, di fondi per la ricapitalizzazione delle banche spagnole tramite EFSF/ESM. Fonte: IMF, Fiscal Monitor April 2012, elaborazioni Intesa Sanpaolo, Studi e Ricerche. 10
12 Non c è stata una fuga dai depositi L Italia è l unico paese, tra i cd. periferici, con depositi bancari in crescita (+3% a/a a luglio) e il dato più negativo è stato di -3,8%. Tutti gli altri hanno fatto peggio. Anche l Irlanda è in ripresa (-1,1%) dopo un calo molto forte (-9,4% in media 2011). Spagna (-10,9% a/a a luglio) e Portogallo (-6,3%) si muovono in sintonia. Una fuga dai depositi bancari è ancora in corso in Grecia (-18,5%). Depositi del settore privato 18 (var. % annua) lug08 gen09 lug09 gen10 lug10 gen11 lug11 gen12 lug12 Italia Irlanda Grecia Spagna Portogallo Fonte: BCE 11
13 I prestiti hanno tenuto nonostante la recessione e l aumentato rischio I prestiti alle società non finanziarie sono leggermente in calo (-1,1%) rispetto a cadute più marcate negli altri periferici: Spagna (-5,7%), Grecia (-8,6%). Fonte: BCE Prestiti alle società non finanziarie (var. % annua) Italia Irlanda Grecia Spagna Portogallo lug08 gen09 lug09 gen10 lug10 gen11 lug11 gen12 lug12 12
14 I mutui alle famiglie sono ancora in crescita In Italia i mutui alle famiglie sono ancora in crescita (+1,3% a/a a luglio), benché in rallentamento, rispetto a contrazioni del 2,1% in Spagna e del 4,7% in Grecia. Fonte: BCE Prestiti alle famiglie per acquisto abitazione (var. % annua) Italia Irlanda Grecia Spagna Portogallo lug08 gen09 lug09 gen10 lug10 gen11 lug11 gen12 lug12 13
15 Mercato interbancario ingessato E troppo presto per stabilire se la mossa della BCE sia in grado di invertire la progressiva paralisi del mercato interbancario e chiudere i differenziali regionali (Core Europe vs Periferici) nel ricorso al finanziamento della BCE. Crediti delle Banche Centrali Nazionali ad altre IFM collegati ad operazioni di politica monetaria (% sul totale, principali paesi) 100% Altri PRT+IRL+GRC ESP ITA BEL FRA NLD DEU 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2% 4% 3% 8% 13% 11% 21% 4% 13% 9% 43% 12% 4% 17% 6% 30% 33% 24% 15% 2% 7% lug % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Depositi di IFM presso le Banche Centrali Nazionali (incluse le riserve) (% sul totale, principali paesi) Altri IRL+PRT+GRC ESP ITA BEL FIN FRA NLD DEU 2.8% 2.0% 11.3% 9.9% 17.0% 8.1% 1.6% 17.2% 10.5% 21.5% 6.8% 10.0% 10.3% 4.4% 2.0% 16.8% 17.4% 30.3% 3.8% 7.0% 19.9% 21.3% 38.4% giu % 1.9% 4.9% 2.5% Fonte: Elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurosistema 14
16 Permangono forti vincoli all operatività, tra cui disfunzioni sull interbancario e home-bias I depositi delle banche estere si sono ridotti di 84 miliardi rispetto a giugno Questo deflusso è stato più che compensato dal rifinanziamento presso BCE. 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% Depositi da banche e Eurosistema (% sul totale dei depositi interbancari incluso banca centrale) Eurosistema Banche residenti Banche estere 0% gen 07 lug 07 gen 08 lug 08 gen 09 lug 09 gen 10 lug 10 gen 11 lug 11 gen 12 lug 12 Fonte: Banca d Italia, elaborazioni Intesa Sanpaolo Studi e Ricerche 15
17 Il costo della raccolta è aumentato Il costo marginale sulle forme più onerose è tornato ad aumentare nei mesi estivi, con il nuovo peggioramento della crisi dell Eurozona Tassi sulla nuova raccolta tramite depositi a tempo, pronti termine e obbligazioni a tasso fisso (%) Depositi delle famiglie con durata prestabilita Depositi con durata prestabilita - soc. non fin. Pronti contro termine Obbligazioni, nuove emissioni a tasso fisso 0 lug 08 gen 09 lug 09 gen 10 lug 10 gen 11 lug 11 gen 12 lug 12 Fonte: Banca d Italia 16
18 La domanda di prestiti da parte delle imprese è in forte calo La domanda delle imprese si è confermata in forte riduzione nel 2 trimestre: le banche ne hanno segnalato un calo con una percentuale netta del -62,5%, solo di poco superiore al -75% del 1 trimestre. Sono percentuali addirittura più basse che nel 2009, quando la recessione era stata particolarmente profonda. 80 Variazione della domanda di prestiti da parte delle imprese (% netta: aumento diminuzione) effettiva attesa q3 2006q3 2007q3 2008q3 2009q3 2010q3 2011q3 2012q3 Fonte: Banca d Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario nell area euro (BLS) 17
19 Il rischio di credito è elevato Il totale delle esposizioni deteriorate rappresenta l 11,6% dei prestiti. Finanziamenti deteriorati: importo in milioni di euro 100, , Sofferenze Partite incagliate Esposizioni scadute / sconfinanti Esposizioni ristrutturate 60, , , dic08 mar09 giu09 set09 dic09 mar10 giu10 set10 dic10 mar11 giu11 set11 dic11 mar12 Fonte: Banca d Italia 18
20 Agenda 1 Il quadro macroeconomico italiano 2 L intervento della BCE 3 Le banche e la crisi 4 I margini per tornare a crescere 19
21 Spazi di razionalizzazione, per l eccesso di capacità produttiva ,9 Sportelli bancari per abitanti (2010) ,7 60,2 56,0 49,8 48,3 47, ,7 35,4 29,9 27,6 26,0 42, ,7 19,8 17,3 0 Spagna Portogallo Francia Italia Austria Germania Lussemburgo Belgio Grecia Danimarca Finlandia Irlanda Svezia Regno Unito Paesi Bassi EU15 Fonte: BCE, Eurostat, elaborazioni Intesa Sanpaolo Studi e Ricerche 20
22 Ma anche spazi di crescita per i prodotti e i servizi finanziari Prodotti Indicatori Italia Principali paesi UE (1) Italia vs. UE Conti correnti Conti correnti / abitanti 0,58 1,50-61,3% Moneta elettronica Plastic card / abitanti 1,4 1,9-26,8% Pagamenti elettronici Transazioni / abitanti 25,0 84,1-70,3% Assicurazioni Riserve tecniche / PIL 26,1% 53,1% -27,0pp Fondi pensione Attività / PIL 4,6% 31,7% (2) -27,1pp (1) Media Germania, Francia, UK, Spagna (2) Media UE15 esclusa Italia Fonte: OCSE, BIS, ANIA, elaborazioni Intesa Sanpaolo Studi e Ricerche. 21
23 Forte domanda potenziale di prodotti fee-based da parte delle imprese Le imprese per essere competitive richiedono radicali trasformazioni, che stimolano una domanda di servizi bancari: Servizi di M&A advisory: le grandi imprese (più di 250 addetti) in Italia impiegano solo il 22% degli addetti, contro il 47% della Francia e il 53% della Germania. Servizi di supporto all internazionalizzazione: in Italia il valore degli investimenti all estero è pari a 578 miliardi di dollari, contro i della Francia e i 1378 della Germania. Servizi di debt capital market: solo 28 imprese non finanziarie hanno attualmente emissioni di bond sull euromercato. Consulenze per ristrutturazione del passivo: ancora eccessivo peso dell indebitamento a breve (39% contro 25% della media UEM). 22
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